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UN FILM DI ALMODOVAR
"PARLA CON LEI"
La scena è piena di
sedie e tavoli di legno
Entrano due donne, in sottoveste...
A occhi chiusi, come due sonnambule.
Che paura che vadano a sbattere!
Ma all'improvviso compare un uomo.
Con una faccia tristissima.
La più triste che ho mai visto.
Sposta tutto freneticamente
perché non ci sbattano.
Non t'immagini com'era emozionante!
Vicino a me c'era un uomo
oltre i 40 anni, bel tipo...
Che ha pianto spesso per I'emozione.
Ma era inevitabile.
Splendido! Uff!
Ho una sorpresa perte.
Ho chiesto a Pina Bausch
un autografo perte.
Ho comprato la foto.
Guarda.
È in inglese.
Dice tipo "Vediamo
se superi gli ostacoli...
E ti metti a ballare!"
Vediamo...
- Ha le mestruazioni.
- E pure in anticipo.
Ecco.
Ciao, buona sera
Benigno, ti dispiace fare tu la notte?
Non so dove lasciare i
bambini. Mia sorella non può.
Perché sei venuta? Mi chiamavi.
Non sto abusando di te?
Questa settimana già tre notti.
Non preoccuparti.
Devo convincere gli operai a
lavorare. Ho la casa sottosopra.
Poi devo incorniciare una foto.
Le cose non cambieranno.
Se vuoi parliamone con la clinica.
Tuo marito ti ha piantato con 3 figli.
Tu fai le notti che puoi, se no resto io.
Ci arrangiamo tra noi.
Grazie mille.
Le hai tolto I'enterale?
- Non la sopportava.
- La riprendiamo domani.
Sì. Dai, su, vai. Forza.
- E coraggio!
- Grazie.
Fila!
Sei tori e una donna.
Mercoledì prossimo nella arena di
Brihuega, Lydia Gonzáles affronta...
...sei tori, sono molti!
Buonasera, Lydia.
Buonasera.
Una decisione molto drastica.
Il mio lavoro è toreare.
Con 2 tori, con 6... quelli che mi danno
Molti toreri rifiutano di toreare
con lei per il fatto che è donna.
Dicano quello che vogliono.
Facciano pure.
C'è molto machismo nel
mondo dei tori, Io riconosca.
Con eccezioni, certo.
Il Niño di Valençia ha
toreato con lei vari mesi...
Acqua passata.
Crede sia stata una manovra per
farsi pubblicità, per poi lasciarla?
Prima le ho detto che
non ne avrei parlato.
Ma parlare fa bene.
E parlare dei propri problemi,
è il primo passo per superarli.
- Perché il Niño di Valençia...
- E dalli!
Tesoro, non essere villana, fammi
finire la domanda.
- II Niño di Valen...
- L'avevo avvertita.
Tu non mi hai avvertita di niente!
Non mi piace che tu dica queste cose!
Uno pensa a interviste concordate.
Non con me. Io vado in diretta.
Ho il coraggio della diretta.
Ammetti che ti hanno presa in giro.
Il Niño di Valençia Io ha fatto.
Un uomo che ha diviso con te non
solo la fama e I'arena, ma il letto.
Ti ha piantata quando
gli ha fatto comodo.
Ciao, sono Marco.
Come stai?
Volevo chiederti una cosa.
Fare un servizio su Lydia Gonzáles.
Sì, la sto vedendo anch'io.
Volevo andare più a fondo.
Ah, per il supplemento. Benissimo.
Toro...
- Quella donna è impazzita.
- Te Io sta dedicando.
Capace di farsi sventrare
purché tu la veda.
Non dovevamo venire. Soprattutto tu.
Non mi devi dire niente.
So quello che faccio.
Il Niño deve concentrarsi.
Non ha tempo per complicazioni.
Non voglio dargliene.
Digli di venire a prendersi la sua roba.
- O mi dica dove mandargliele.
- A casa mia.
Me Io dica lui.
Con te non ho niente da spartire.
Potete andare quando volete.
- Buonasera.
- Whisky con ghiaccio, prego.
- In un bicchiere largo o in uno...
- In quello alto.
Scusi, potrei parlarle
un momento, per favore?
Quando una cosa è finita, è finita.
Mi scusi.
- Come? Che diceva?
- Le posso parlare un momento?
Mi porti a Madrid,
parliamo strada facendo.
Volentieri.
Allora andiamo.
LYDIA E MARCO
Voleva diventare torero.
È rimasto banderillero.
Lui mi ha sostenuta di più al mondo.
Ma è morto un anno fa.
Mi dispiace.
El País mi ha chiesto
un servizio su di lei.
Scrive di tori?
II suo nome non mi è noto.
Veramente, non m'intendo di tori.
Che ci fa qui?
M'intendo molto di donne disperate.
Ah, sì? Chi le dice che sono disperata?
Un' impressione.
Non le interessano i tori.
Ma la mia storia col Niño di Valencia.
Dica a El País che è no,
mi lascino in pace!
- Buonanotte.
- Buonanotte.
- Mi porti via!
- Che c'è? Che succede?
Mi porti via, c'è un serpente in cucina!
Mi dia le chiavi.
- La porta è aperta.
- Si calmi. Resti qui.
La borsa. Grazie.
Mi porti in un albergo.
Non tornerò più in quella casa.
In che albergo?
- L'Eurobuilding, per esempio.
- Va bene.
Non dire a nessuno del
serpente, per favore.
- Lo sanno solo i miei.
- Non si preoccupi.
Rispetto le fobie degli altri.
Dopo quello che hai fatto,
mi secca dirti di no per il servizio.
Ci dorma sopra.
Domani mi dirà cosa ha deciso.
Grazie di tutto.
Buonanotte.
Buonanotte.
Vuole che resti?
Dormo sul divano. Ci sono abituato.
No. Devo imparare a stare da sola.
Ciao a tutte!
- Buongiorno
- Ciao
Le lavate i capelli?
Secondo te?
- Com'è andata la notte?
- Normale.
Da' qua, continuo io.
Io vado.
- Ci vediamo.
- Ciao, Matilde.
Che caldo che fa!
- Tagliamole i capelli.
- Faglieli corti, è pratico e comodo.
Li taglio come sempre,
come quando è entrata.
Nessuna differenza al risveglio.
Dopo 4 anni in coma
sarebbe un miracolo.
Credo ai miracoli. Anche tu dovresti.
- Perché io?
- Potresti averne bisogno.
Se te ne capita uno,
non te ne accorgi neanche!
Che caldo, mio dio!
Mi sono comprata
una cosa per il sudore.
Per le macchie sul camice, ma non so.
Sotto le ascelle non sudi,
ma guarda che faccia!
- Come si chiama?
- Oddio! Perspirex.
Sono Marco. Ti ricordi?
Certo.
- Come stai?
- Mezza nuda.
Mi compro qualcosa.
Ho solo questo vestito.
Se vuoi, posso andare a casa tua.
No, niente da quella casa.
Ci sarà tempo.
- Dove andiamo?
- Da Sybilla.
- Penserai che sono pazza.
- Perché?
Non voglio più tornare a casa.
No, ti capisco.
Quando mi sono separato,
non potevo dormire in quel letto.
- Ho dormito sul divano.
- Ah sì?
Poco più di una settimana.
Poi ho comprato un letto nuovo.
E così, sei separato.
Sono solo.
VARI MESI DOPO
Dobbiamo parlare dopo la corrida.
È un'ora che parliamo.
Tu.
Io no.
Vero.
Avete letto delle monache
violentate dai missionari in Africa?
Dai propri preti.
È orribile!
Se non ti puoi fidare
di loro, Dio ci salvi!
Prima hanno violentato le indigene.
Poi, per I'Aids, le consorelle.
È spaventoso!
Per me i missionari erano un mito.
Ma non saranno tutti violentatori.
Lo spero.
- Ci sono anche i pedofili.
- E che è?
Ogni buco è Io stesso.
Piantala, animale!
- La corrida?
- Bene, ma è un po' grosso.
- Quanto pesa?
- Più di 500 chili.
Ah, cazzo!
Io vado al bar.
Lydia, stasera ceniamo a casa.
Se i bambini non vedono
la zia, chi li tiene più!
Via il toro.
Su, coraggio.
Buongiorno, come sta?
Molto male.
I' ha spezzata in due.
Può essere contento mio padre.
La piccola no, la piccola no!
Glielo dicevamo
sempre io e mia madre.
- Ma è diventata come lui.
- Non farti il sangue amaro.
Che ora è?
È dentro da 4 ore.
TRE SETTIMANE DOPO
Partite per Cordova?
Io mi fermerei ma non posso.
Che dici?
Qui non possiamo fare niente?
Il bar è chiuso da settimane.
I bambini sono con
la vicina e lui lo trascuro.
Non agitarti.
Nel caso con il treno in 2 ore sei qui.
Su questo non c'è dubbio.
Bisogna avere fede.
Fede?
Io accendo ceri ai santi...
Ma mi costa fatica avere fede.
Quando le metteremo le medagliette?
Ancora no.
Con tutto quello che ha...
Le ferite, la tracheo...
Lei non se le toglieva mai.
Vado a prendere un vaso.
Devo andare in America per 3 mesi.
Per il mio agente è importante.
Ma...
Stando così le cose...
Io non voglio andare!
Uscite un momentino, prego?
Qui non si può fumare.
Ti ha parlato quel giorno?
Ho parlato io.
Di che avete parlato?
Cose mie.
Non ti ha detto di me?
Se vuoi saperlo, da
molto non mi parlava di te.
- È tutta colpa mia.
- No. La colpa è stata mia.
Caetano mi ha venire la pelle d'oca.
Volevo sempre chiedertelo.
Perché piangevi
la notte del serpente?
Molti ricordi.
Che ricordi?
Anni fa ho ucciso un serpente.
Eravamo in Africa.
Lei aveva la tua stessa fobia.
Stava fuori della tenda.
Terrorizzata.
Indifesa.
E completamente nuda.
Perché stavamo dormendo.
La donna per la quale
dormivi sul divano?
Odio quella donna.
- Sono anni che non la vedo.
- Peggio.
Che posso fare perché la dimentichi?
Quello che stai facendo.
Non abbiamo voluto svegliarla.
- C'è il dottor Vega?
- Dev'essere nel suo ufficio.
Chiudi la porta. C'è corrente.
- Ha aperto gli occhi.
- Che impressione!
- E quando sbadigliano?
- Mi caco sotto!
Buongiorno, vorrei parlarle.
Certo. Come ha passato la notte?
Un caffè?
Dottore...
Per quanto Lydia può restare così?
Mesi, anni... tutta la vita.
Non c'è speranza?
Come medico le dico di no.
Eppure...
RISULTATI
"Meryl Lazy Moon esce
dal coma dopo 15 anni".
C'era entrata dopo il terzo parto.
Era uno Stato Vegetativo
Permanente, come Lydia.
Teoricamente incosciente a vita.
Il suo caso sembra contraddirmi.
Allora c'è speranza?
No, insisto, scientificamente no.
Ma non sarò io a dissuaderla.
Apre gli occhi o
è una mia allucinazione?
No. Sì, può aprire gli occhi.
Ma non significa che
la veda o che sia cosciente.
Ha la corteccia cerebrale
totalmente devastata.
Il tronco encefalico è intatto.
Regola le funzioni automatiche.
La respirazione, il sonno,
la veglia, I'intestino.
Apre gli occhi, ma automaticamente.
Il cervello non concepisce
idee, sentimenti.
Entri!
Senta, lei. Entri, entri.
Sì, lei.
- Mi chiamo Benigno.
- Marco Zuloaga.
Lei è Alicia.
- È la prima notte che passa qui?
- Sì.
La prima è la peggiore.
Dopo ci si abitua.
A che servono gli stivaletti?
I piedi potrebbero torcersi
o cadere in avanti.
- Sembrano quelli fatti a Ibiza.
- Ah sì?
Mai stato a Ibiza. Io a lei la conosco.
- Ha letto qualcosa di mio?
- Eh? No, no.
È stato vedendo "Caffè Müller".
Per caso eravamo vicini.
Non ricordo.
C'è stato un momento in
cui le colavano le lacrime.
Te ne ho parlato.
Piangeva vedendo "Caffè Müller".
Devo andare.
Così presto?
Non abbiamo quasi parlato.
- Un'altra volta.
- Torna nel pomeriggio?
Venga a trovarci, eh?
Sto sempre qui. Ci passo molte notti.
Qui sono il veterano. Conti su me.
Grazie mille, arrivederci.
- Chiamo il dottor Vega?
- No, no, continua pure.
L'altro giorno...
Rovistando tra le mie cose...
Ho trovato alcuni appunti
di quando sei venuto da me.
C'era un tema di cui
parlare nella tua seconda visita.
Visita che non c'è stata.
Che tema?
Il tuo orientamento sessuale.
- II mio orientamento?
- Sì, la tua sessualità.
Se ti piacciono gli uomini o le donne.
Quando sei venuto mi
hai detto che eri vergine.
Beh...
Rispondendo alla sua domanda...
Mi oriento più verso gli uomini, credo.
Perciò sei venuto da me?
Beh, ora non Io ricordo.
Però immagino di sì.
- Ora sto bene.
- Hai un compagno?
Più o meno.
Non sono solo.
Non ho quel problema.
- Non ti sarai infastidito.
- No, no. No, che dice!
È venuto il padre, no?
- Mi ha chiesto se sono frocio.
- No!
Beh, ha usato la formula americana.
- Qual'era il mio orientamento...
- Risposta?
- Che mi piacciono gli uomini.
- Davvero?
No, scema, gli ho mentito.
Come osa farmi una domanda simile?
- A chi gliene importa?
- A me fa piacere saperlo.
Chiede se una è lesbica?
Se vai con gli animali o sei coprofaga?
Hai ragione.
Quante cose non si chiedono.
Forse che io devo partire.
Non potrò venire da te ogni settimana.
Ma a Genève mi hanno
offerto una creazione.
Una coreografia. Mi fa palpitare.
Ho una vecchia idea per un ballet.
Si chiama "Trincee".
È della 1° Guerra Mondiale.
Problema: ci vuole
molti uomini, ballerini.
Nella guerra ci sono
molti soldati, mi dispiace.
Ma a Genève tutto il mondo balla.
È meraviglioso.
Ci sono anche ballerine, perché
nel ballet, se muore un soldato...
Emerge dal suo corpo
la sua anima, il suo fantasma.
E questo è una ballerina.
Tutù lungo, bianco
come i "***" in Gisèlle.
- Però con macchia di sangue, rosso.
- Che bello!
Ad Alicia le sta piacendo.
È bello perché dalla
morte emerge la vita.
- Dal "mascolino" emerge la "feminino"
- Chiaro.
Da il "tereno" emerge...
Lo...
Lo...spiaggia.
Da il "tereno" emerge...
Lo... acqua.
No! "Lo eterea".
Emerge "lo eterea", "il" impalpabile,
"lo" fantasma.
E ho una musica.
Dalla opera di Krystof Penderesky.
Su Hiroshima. È 2" Guerra Mondiale,
non importa.
Ma certo!
Alicia la ricorda perfettamente.
È la musica della battaglia.
È brutale, bestiale.
E per la musica dei morti
ho un' opera maestra...
Che vi faccio ascoltare subito.
Vi farà flippare.
My sweet potato... Ciao.
Goodbye sweetness, petootsens.
Passerotta, passerottina.
Ciao, cheribibi...
Abbi cura di te.
Si abbia cura anche lei,
anche se è bellissima.
Deve fare "Trincee".
- Lo farò. Abbi cura di lei.
- Sì, certo.
Arrivederci!
ALICIA E BENIGNO
E guarda.
Bella questa stanza.
La ordino tale e quale.
Entri e chiuda, prego.
- Come va?
- Ciao, Benigno.
- Si sieda.
- Grazie
Alicia, guarda chi c'è.
Prendevamo un po' d'aria.
Ah sì?
- Chi è la donna che è uscita?
- Katerina, I'insegnante di Alicia.
L'insegnante?
Di danza classica, sì.
È un vero personaggio.
Ha la scuola davanti a casa mia.
Alicia era sua allieva.
E Katerina le vuole
bene come a una figlia.
QUATTRO ANNI PRIMA
È mezz'ora che stai lì.
Arrivo, mamma.
Che c'è, mi segui?
No. Cioè, sì...
Beh?
Questo è tuo, credo,
dev'esserti caduto.
C'è tutto?
- Non ho preso niente!
- Grazie
- Dove vai?
- A casa.
Ti accompagno?
Non ho niente da fare.
Bene, ma vado a casa.
Sì, sì, certo. Mi è di strada.
Non vivrei senza ballare,
mi piace anche guardarlo.
A te piace il ballo?
Credo. Sì, certo, ma
non ho mai visto niente.
Che altro fai oltre a ballare?
Mi piace viaggiare e vado
alla cineteca vedere i film.
Ho scoperto il cinema muto.
È il mio preferito.
Il cinema muto?
- Tu che fai quando esci?
- Io non esco.
Dai, qualche volta uscirai.
Mi occupavo di mia madre.
È morta due mesi fa.
Mi dispiace. Anche la mia
è morta, ma da tanto.
Bene, siamo arrivati.
Grazie ancora.
Dr. Roncero, psichiatra. 7" piano.
Ventitre.
Se spiavo tutto il giorno
lei non veniva a ballare.
Sapevo I'indirizzo.
Suo padre era psichiatra.
Studio del Dr. Roncero.
Chiamo per un appuntamento.
Va bene domani alle 5?
Non si può anticipare?
- No, domani alle 5.
- D'accordo.
Il suo nome.
Desidera?
- Ho un appuntamento alle cinque.
- Entri.
Venga, non resti lì.
Mi scusi.
Deve darmi i suoi dati.
Volevo solo vedere Alicia.
Ma il padre era psichiatra.
Gli ho parlato di mia madre.
Gli ultimi 15 anni, ha detto?
All'inizio ero quasi un bambino.
In questi ultimi 15 anni
si è solo occupato di sua madre?
Mai mosso da lei.
Beh, ho studiato da infermiere.
Dovevo uscire per le lezioni.
Ho studiato pure da estetista,
truccatore e parrucchiere.
Ma per corrispondenza.
Insomma truccava sua
madre, la pettinava?
E le tagliavo e tingevo i capelli.
Le facevo le unghie e la
frizionavo davanti e dietro.
Non è che fosse impedita o pazza.
Era un po' pigretta, capisce?
Era una donna molto bella.
E la volevo in ordine.
E suo padre che diceva?
Che doveva dire?
- È morto?
- No, no...Oddio, no.
Vive in Svezia, immagino,
perché non ne so più niente.
- Non viene a trovarla?
- No
Si è fatto un'altra famiglia.
Dopo aver lasciato mia madre.
Non abbiamo rapporti.
Perché è venuto da me?
- Qual è il problema?
- Io? Nessuno!
Qualcosa c'è se è
venuto da uno psichiatra.
La solitudine, penso.
- Sesso con donne?
- No
- E con uomini?
- Nemmeno.
Vediamoci tra una settimana.
- Non sto bene, dottore?
- Ma via, no. Però...
Ha avuto una adolescenza,
diciamo speciale.
- Neanche tanto speciale.
- Molto speciale.
Se lo dice lei.
- Dovremmo analizzarla più a fondo.
- Sì, sì, la analizziamo, certo.
- Tra una settimana?
- Benissimo.
- Piacere. Arrivederci.
- Arrivederci.
- Che ci fai qui?
- Stavo andando.
Non t'innervosire.
Volevo solo vederti.
Ma sono inoffensivo.
Studio del Dr. Roncero.
Ciao, Lola!
Ho fatto una cacca da 2 chili e mezzo.
E uno e due e tre... guardare avanti...
E uno e due e tre... guardare dietro
Ta hopa...
taya, ta hopa...
taya...
Un incidente?
Fai tu?
Alicia non era tornata.
Per non spaventarla, sono andato da
lei la settimana dopo, per il padre.
Ha piovuto sempre
L'ho rivista qui.
Che le era successo?
Un incidente di macchina,
per la pioggia.
Il padre non voleva che restasse
sola neanche un momento.
Ha chiesto i migliori infermieri.
Beh, io qui ho un'ottima reputazione.
E mi hanno raccomandato.
Quando mi ha
visto si è ricordato di me.
Dopo qualche dubbio, ci ha presi
in esclusiva a Matilde e a me.
Da allora sono passati 4 anni.
Ed eccoci qui, vero, Alicia?
Ho preso ad andare ai balletti.
E in cineteca. Vedo tutto
il cinema muto che posso.
Quello tedesco, americano,
italiano, tutto.
Poi glielo racconto.
Sono i 4 anni più belli che ho vissuto.
A occuparmi di Alicia.
A fare le cose che le piacevano.
- Tranne viaggiare.
- A me con Lydia succede il contrario.
E com'è?
Non sono capace di toccarla.
Non riconosco il suo corpo.
Non aiuto neanche le
infermiere a girarla nel letto.
Mi sento molto meschino.
- Parli con lei. Glielo racconti.
- Vorrei, ma non può sentirmi.
Com'è che ne è così sicuro?
Perché il suo cervello è spento!
Il cervello delle donne
è mistero, e così, di più.
Le donne vanno considerate.
Bisogna parlarci, avere un pensierino.
Accarezzarle spesso...
Ricordare che esistono, che
sono vive e che per noi contano.
È la sola terapia, ho esperienza io.
E che esperienza hai tu con le donne?
Che esperienza hai con le donne?
Cosa?
Che esperienza hai con le donne?
Io? Tutta.
Ho vissuto 20 anni
con una e da 4 sto con lei.
Mi piace I'uomo della torera.
Sicuro che ce I'ha grosso.
Come lo sai? Gliel'hai visto?
Un biscotto?
Sì. No, insomma...
Agli uomini si nota in faccia.
In faccia e tra le gambe.
Beh, io ho un sesto senso.
È molto amico di Benigno.
Sarà frocio anche lui?
Per niente. Che dici?
Insinui su Benigno?
Non sono io. È vox populi, bella mia.
Ti sbagli!
- L'ha detto il dr. Vega.
- E lui come lo sa?
Dal padre di Alicia.
Non approvo tante
confidenze con la malata.
Il dr. Vega mi ha calmata.
Benigno preferisce gli uomini.
Come siete! Vado, così
potete spellarlo vivo.
A questa piace Benigno.
Sta a posto.
Stasera sono libero,
vado alla cineteca. Vieni?
Vedo il mio editore.
Prima o poi devo lavorare.
Lei non sta bene.
- Benigno, ti prego!?
?- Ma che hai capito?
Ha la pelle secca, poverina.
Vediamo. Ecco.
- Hai parlato con lei?
- No, e non insistere.
Ciao, Lydia.
Devi avere molta pazienza con lui.
Bene.
Buon lavoro.
Amante calante.
Rosa ha I'influenza.
Non te I'ha passata, spero.
Stai bene, sono contento.
Ti faccio un massaggetto.
Con I'alcool al rosmarino.
No, non ha niente.
leri sera ho visto un
film che mi ha frastornato.
È una storia d'amore...
Tra Alfredo, un ragazzo un po'
grassoccio, come me...
Però buono...
E Amparo, la sua ragazza,
una scienziata.
Lei cerca la formula di una dieta.
Una bomba, per i nutrizionisti.
"Sei un egoista...
Pensi solo a te"
"L'ho trovata!"
"Può essere pericoloso, non I'ho
ancora sperimentata sugli umani"
"Continuo a sembrarti un egoista?"
"Come ti ha fatto bene!"
"Non preoccuparti amore mio!
Scoprirò I'antidoto!"
Ma il tempo passava.
Amparo non riusciva
a trovare I'antidoto.
Il povero Alfredo rimpiccioliva.
Per non farla soffrire se ne andò.
Lasciò Madrid e tornò
al paese con la madre.
Non cui non parlava da dieci anni.
Amparo non sapeva dove viveva.
Nel film succedono molte cose.
Ma I'importante...
è che dopo anni...
Di rimorsi e di studi...
Amparo scopre I'indirizzo...
Della madre di Alfredo.
E si presenta.
"Hotel Youkali. Stanza N. 15"
"- Dormi amore mio.
- E se ti schiaccio nel muovermi?"
E Alfredo...
Resta dentro di lei...
Per sempre.
UN MESE DOPO
Vediamo, metti bene le mani così...
Ah, che freschetto! Che meraviglia!
Ah, come si sta bene
in terrazza! Vero?
Lydia vuole che la portiamo
in terrazza, eh, Lydia?
Hai sentito, lo adora.
Guardale.
Sembra che parlino di noi.
Di che parlerebbero?
Loro non hanno il minimo pudore.
Le donne si dicono tutto, tutto.
Lydia direbbe che
sono due mesi che sta così.
Sbrigati, Martita, dai.
Benjamin e Angela contraete
matrimonio senza costrizione...
...liberamente e di vostra volontà?
Sì, di nostra volontà.
Giacché volete contrarre il santo
matrimonio, unite le vostre mani...
...e manifestate il consenso
davanti a Dio e alla sua Chiesa.
Io, Angela, scelgo te, Benjamin...
come sposo e mi lego a te...
e prometto di esserti fedele
nella gioia e nel dolore...
Nella salute e nella malattia...
Ogni giorno della mia vita.
ll Signore che ha
creato in voi I'amore...
Confermi il consenso
reciproco qui manifestato.
Ciò che Dio ha unito,
nessun uomo osi separarlo.
Che fai qui?
Dovevamo vederci in albergo.
Ho cambiato idea.
Mi piacciono i matrimoni.
Dovevi vedere tua
sorella prima della corrida.
L'ho chiamata. Verrà in albergo.
Ho promesso che stasera
ceneremo nel suo bar.
Come desideri.
Bella cerimonia, vero?
Stupenda.
- Non la facevo così giovane.
- Sei venuta perché non ti fidi.
Sono venuta perché non voglio che
passi un altro senza che parliamo.
Non ti devi preoccupare,
con Angela è finita.
Ho la prova.
Durante la cerimonia non ho pianto.
- Sei tu che hai pianto.
- È vero.
Non ne hai motivo.
- Non mi credi?
- Non è questo.
Ci sono voluti dieci anni,
ma ti giuro che è finita.
Lydia, credimi, è finita.
Io e Angela viaggiavamo molto.
Col pretesto di scrivere una guida
turistica su qualche luogo esotico
Ma in realtà per allontanarla
dalle droghe, fuggire da Madrid.
La vita a Madrid era un inferno.
Tra noi funzionava nella fuga.
Dopo 5 anni e 7 guide turistiche,
I'ho portata a Lucena, dai suoi.
L'hanno allontanata
dalla droga e da me.
Ma I'amavi ancora.
Sì. Perciò piangevo
quando qualcosa mi emozionava.
Non potevo dividerlo con lei.
Niente è peggio del
separarti da chi ami.
Che storia triste!
Un amore finito è la
cosa più triste del mondo.
Dice una canzone di Jobim.
Dobbiamo parlare dopo la corrida.
- È un'ora che parliamo.
- Tu.
- Io no.
- È vero.
Il medico dice che la gamba
ci metterà due mesi a guarire.
Sai, sono contento che
il toro mi abbia incornato.
Posso restare con te fino
al tuo risveglio, amore mio.
Nessuno mi separerà da te.
Ci eravamo rimessi
insieme da un mese.
Voleva dirtelo, ma quando ti ho
visto, ho capito che non sapevi.
Piangeva perte in chiesa.
Mi aveva chiamato per dirmi
che aveva pianto pensando a me.
Poi nient'altro.
Sono ferito, starò una
stagione senza toreare.
Vorrei restare con lei la notte.
Fai come a casa tua.
Grazie
Ciao Alicia. Sono di nuovo solo.
Non negare, le guardavi il seno.
Le cresce ogni giorno di più.
- Credo che partirò per un viaggio.
- E come mai?
- Devo lavorare.
- Ma Lydia?
Non ha bisogno di me.
Avete rotto?
Possiamo dire così.
Sai, Marco, io me lo sentivo.
Non chiedermi come, ma è così.
Qualcosa nel vostro rapporto,
perdonami, non... non funzionava.
Quando pensi di partire?
- A giorni, ma ci vediamo prima.
- Lo spero.
Mi dispiace molto che tu parta.
Bene, io vado, ci vediamo presto.
Le sono già venute le mestruazioni?
Secondo la cartella del mese
scorso, già dovevano venirle.
Sì, è un pochino in ritardo.
Più di 2 settimane. Troppo ritardo.
Sei sicuro del mese scorso?
Le ho messo io gli assorbenti.
Quando hai avuto I'influenza.
Mi sembra gonfia.
Sì, ma a volte hanno degli scompensi.
A Lydia si è interrotto il ciclo.
Sì. Comunque dovremmo
dirlo al dottor Vega.
- Ciao, Benigno
- Ciao
Ecco delle guide
turistiche perte e Alicia.
Sono già passato da Lydia.
Volevo vedere Alicia ma il dr. Vega
era lì e non mi hanno fatto entrare.
Successo qualcosa?
No, credo che Alicia abbia
un'infezione.
Mi porti a casa? Sono libero.
Niente di grave, spero.
Non so, le stanno facendo delle
analisi, non mi hanno detto.
Abidjan, lo Yemen, Brasile...
Turchia, Cuba...
- Gliele leggerò di notte.
- Sono guide turistiche.
Scritte da te, saranno
interessanti. Parti solo?
Volevo parlarti di
questo prima che parti.
Di cosa?
Della solitudine. Voglio sposarmi.
Con chi?
- Con Alicia, con chi?
- Tu sei pazzo!
Andiamo d'accordo
più di molte coppie.
Se uno ama perché
non deve sposarsi?
Perché lei è in coma!
Non può dire con nessuna
parte del suo corpo "Sì, lo voglio!"
La vita vegetativa
non sappiamo se è vita.
Sali in macchina!
- Come puoi dire così?
- Sali!
Il tuo con Alicia è un monologo
folle! Parlare non è inutile.
Parli alle piante, ma non le sposi!
Mi meraviglia molto.
Ti credevo diverso.
Promettimi che non ne parlerai,
che non ci penserai più!
- Promettimelo!
- Perché?
Se ne parli avrai dei grossi problemi!
E io non ci sarò ad aiutarti!
Se ti tranquillizza, te lo prometto.
Per quanto lei ci piaccia...
- Piace anche a te?
- Ma certo, perché no?
Anche tu le piaci.
Benigno, Alicia è praticamente morta!
Non sente niente né per me,
né perte, né per se stessa.
Mettitelo bene in testa! Oh!
La nostra paziente è stata
violentata ed è incinta.
Prima che parli con il padre dovete
dirmi chi è quel figlio di puttana...
...capace di fare una cosa
simile nella mia clinica.
Signor direttore, siamo costernati.
Dovrebbe sentirsi responsabile.
Alicia è al suo piano.
Allora lasci che esponga la situazione.
Rosa, prego.
Ad Alicia il ciclo si è
interrotto da 2 mesi.
All'inizio credevo solo da
un mese, ma mi sono sbagliata.
Sulla cartella non risulta nulla.
Anzi, le avete messo gli assorbenti.
Ero in malattia per I'influenza.
L'hai scritto tu Benigno, vero?
È così.
Sì, io, si.
Perché inserire dati falsi?
Non volevo spargere I'allarme.
Spesso alle pazienti
si interrompe il ciclo.
È vero.
Come mai nessuno se n'è accorto?
E I'infermiera di notte?
Matilde? Ha chiamato
ma non può venire oggi
Non se n'è accorta?
Ultimamente ha problemi
familiari, molte notti non viene.
Al suo posto?
Benigno
Dico a Roncero che la figlia
sta 24 ore con questo subnormale?
Prego, un po' più di
calma e di rispetto.
Non so se capisci che sei indiziato.
Perché I'hai omesso la prima volta?
Sicuramente hai una spiegazione.
Non ti vedo a farle un danno.
Può starne certo.
E allora?
leri sera stavo nel parcheggio.
E I'ho sentito parlare
con il signor Marco.
Voleva sposare Alicia.
Zuloaga cercava di dissuaderlo.
Benigno non sentiva
ragioni, era alterato.
Diceva che molte coppie sposate
erano meno serene di lui e Alicia.
GIORDANIA, OTTO MESI DOPO
Lydia Gonzáles sepolta il 13 aprile,
nel cimitero di La Almudena.
La torera di 33 anni, figlia del
banderilleros Antonio Gonzales...
...era in coma.
Clinica "El Bosque".
Vorrei Benigno Martín. Secondo piano.
Non sta più qui.
Scusi, per i ticket?
- È sicura?
- Assolutamente.
- L'infermiera Lazaga?
- Chi parla?
- Marco Zuloaga.
- Un attimo.
Sì. Mi scusi, per i ticket?
In fondo, in amministrazione.
- Si? Chi è?
- Marco Zuloaga.
Sono in Giordania.
Ho letto che Lydia è morta.
Sì, è vero, sì.
Mi dispiace molto, Marco.
Non mi avete avvisato.
Già. Non so, abbiamo
avuto tanti problemi.
Ho saputo che Benigno
non lavora più lì.
No. Benigno è in carcere.
In carcere? Perché?
Lo accusano di aver violentato Alicia.
Ma che sta dicendo?
Gli dia una mano. Non ha nessuno.
- È andata a trovarlo?
- Io?
Dopo quello che ha fatto non posso.
Ma va aiutato e lei è suo amico.
Va bene. In quale carcere sta?
- A Segovia.
- A Segovia.
Mi aspetti, per favore.
Vorrei vedere un detenuto.
Deve andare all'ufficio
colloqui, a sinistra.
Cosa desidera?
Il detenuto Benigno Martín.
Non è giorno di colloquio,
mi faccia vedere...
Mi scusi, non la sento.
Oggi non è giorno di colloquio
e c'è il fatto che I'internato...
...non ha richiesto visite.
Non sa che sono a Madrid. Da ieri
- Lei è un parente?
- Un amico. Mi chiamo Marco Zuloaga.
- Mi da un documento, per favore?
- Sì, certo.
- Posso telefonargli?
- Lei no, ma lui può telefonarle.
Ho cambiato numero.
Può dargli il nuovo?
- Senz'altro.
- Grazie.
Prego. Si ricordi...
Che i giorni di visita sono
il sabato e la domenica.
Ma deve essere I'internato
a richiedere la visita.
Se non vuole, non possiamo niente.
- Vorrà vedermi. Grazie.
- Perfetto.
A proposito, qui non
abbiamo detenuti, abbiamo...
Non la sento.
Scusi, qui non abbiamo detenuti,
abbiamo internati.
- 627...
- Aspetta...
96...
64...
09...
No, nove, nove, cazzo!
627...
Marco, sei tu?
Che piacere sentirti!
- Ho richiesto la tua visita. A sabato.
- Bene, d'accordo.
- Dove sei?
- Davanti alla clinica.
Il dr. Vega mi ha detto tutto.
Come hai potuto, Benigno?
Non sarai tornato per fare scenate!
No. Ti serve niente sabato?
Un'informazione. Che sai di Alicia?
In clinica non parlano con me.
Non sanno dove I'ha portata il padre.
Non ci credo.
Io neanche, ma non ce lo dicono.
Senti, tu sei ancora mio amico?
Per chi credi che sia qui?
Allora scopri che succede ad Alicia.
Se è viva, se ha partorito
un ***, una bambina, se sta bene...
Devo saperlo, Marco!
Anche se sei furibondo con me.
Cercherò di scoprirlo.
A sabato, Benigno.
- Scoperto qualcosa?
- Ancora no.
Ma ci riuscirò, abbi pazienza.
L'ho avuta finché è uscita
di conto, ma è un mese fa.
Dovrai continuare ad aspettare.
Cazzo!
Che fai durante il giorno?
Lavoro in infermeria.
Il carcere è nuovo.
Non c'è molta gente. È tranquillo.
- Non sembra un carcere.
- II problema non è il carcere.
È non vedere Alicia.
Per I'avvocato e il padre
di Alicia sono psicopatico.
Sì, psicopatico.
Per il processo è meglio,
dicono, ma me ne frego.
Devo vedere Alicia e
sapere come è andata a finire.
Se no, sono capace di tutto.
Sono psicopatico?
Faccio lo psicopatico.
Non dire così, per favore!
Voglio un altro avvocato.
Il mio per poco
non mi vomita in faccia.
D'accordo.
La portiera ti da le chiavi di casa.
Affittala e paga il legale.
La prendo io, la mia I'ho affittata.
Mi piace che tu sia mio inquilino.
Gli ultimi mesi ho pensato
a te soprattutto di notte.
- Di notte?
- Di notte leggo.
Ho letto le tue guide turistiche.
È stato come viaggiare
per mesi con te accanto.
Mi raccontavi tante cose.
Mi piaceva I'Avana.
Mi identificavo con la gente.
Non ha niente e si inventa tutto.
Quando descrivi quella cubana...
Alla finestra, sul lungomare...
Che aspetta inutilmente...
E il tempo passa senza novità...
Ho pensato che ero io.
Buongiorno, sono I'amico di Benigno.
Lei è Marco, I'argentino?
Io sono la portiera.
Benigno mi ha chiamato per
dirmi che lei prende la casa.
La troverà sporca.
Mi ha tassativamente
proibito di entrare a pulirla.
Io non volevo soldi, però.
Non si preoccupi. Ci penserò io.
- Le porto la chiave?
- Sì
Vediamo se la trovo.
- Lo ha visto?
- Sì
- E come sta?
- Bene.
Poverino, non ha avuto
fortuna neanche in carcere.
C'è stata poca pubblicità.
Non è venuta una televisione,
un paparazzo.
Con tanti programmi
spazzatura, nessuno...
Che so, mi ha intervistata,
per esempio.
È triste lo stato dei mass media oggi.
Sì, su questo ha ragione.
- La chiave...
- Ah sì!
A proposito.
Lei sa perché Benigno è in carcere?
L'ultima volta che è venuto
non gli è uscito un fiato.
- Benigno è innocente.
- Sì, lo so.
Ma innocente di che?
- Non lo so.
- Lei non lo sa?
Lo sa e non me lo vuole dire.
Ma glielo tirerò fuori.
Bene, a dopo, signora.
- Se le serve qualcosa mi chiami.
- Sì. grazie
Che emozione, Alicia a vederti
entrare da sola oggi con i bastoni.
- Visto?
- Com'è andata riabilitazione?
Benissimo.
- Sei stanca?
- Sì, molto.
Non importa.
Facciamo esercizi complementari.
Facciamo flessoestensioni.
- Ne ho fatte cento.
- Bene.
Facciamo pochino di più.
Ecco.
- II sig. Sanz mi aspetta.
- Prego.
Il feto è nato morto, era un maschio.
Alicia si è svegliata.
Lui dovrebbe saperlo.
Dato il suo stato, no.
Compirebbe un gesto disperato.
Io non posso mentirgli,
sono il suo unico amico.
Lo farò io.
Per me non c'è nessun dilemma.
Gli dirò che Alicia è in coma
e il bambino è morto.
Mi prometta che non gli dirà niente.
E la condizionale?
La vedo molto difficile,
costosa, ma possiamo tentare.
La numero otto.
- Ti sei bagnato.
- Un po'.
Non ti raffreddare, eh?
A casa ti prendi un bicchierone
di latte caldo col miele.
D'accordo.
Ora mi piace la pioggia.
Hai visto I'avvocato?
Sì, è stato qui.
E mi ha informato di tutto.
Sono nei guai.
- Ecco, sì.
- Almeno Alicia è uguale, dopo il parto.
È I'unica cosa che mi
consola e mi da speranza.
Stai bene, Benigno?
Vorrei darti un abbraccio, Marco.
Ma dovrei chiedere un "tête à tête".
Mi sono informato, sai?
Hanno chiesto se eri il mio uomo.
Non ho osato dire di sì,
poteva darti fastidio.
Non mi da nessun fastidio.
Dì quello che vuoi.
Ho dato pochi abbracci.
Un messaggio?
Sono stato molto contento
di vederti e poterti salutare.
Da qui non uscirò mai.
Se esco mi rinchiudono altrove.
Non vivo in un mondo senza Alicia.
In un posto dove non posso
tenere neanche il suo fermaglio.
Perciò ho deciso di fuggire.
Non volevo ti preoccupassi
e me lo impedissi.
Un abbraccio fortissimo.
Taxi!
- A Segovia.
- A Segovia?
- Sì, al carcere.
- Al carcere?
Devo vedere urgentemente
Benigno Martín.
- ll direttore I'aspetta in ufficio.
- A me? E dov'è il suo ufficio?
L'accompagna lui.
Di qua.
A destra.
Si vuoti le tasche.
Senta, un momento, non corra.
È lì.
In fondo.
Buongiorno, sono Marco Zuloaga.
Martín ha lasciato una lettera.
Caro Marco:
Continua a piovere.
È un buon presagio, credo.
Durante I'incidente di Alicia pioveva.
Ti scrivo pochi minuti
prima di fuggire.
Spero di aver preso abbastanza
per entrare in coma e riunirmi a lei.
Sei il mio unico amico.
La casa per me e Alicia ora è tua.
Vieni a trovarmi dove sarò.
E parla con me.
Raccontami tutto,
non essere ermetico.
A sempre, amico mio.
Oggetti depositati.
Effetti personali trovati nella cella.
Deve firmare qui.
Signore? Deve firmare qui.
Benigno, sono io.
Alicia è viva.
L'hai svegliata tu.
Ho sentito il messaggio e sono
corso a dirtelo, ma era tardi.
Ti ho messo in tasca il suo fermaglio.
E anche le foto di lei e di tua madre.
Ti accompagneranno per I'eternità.
Come onde...
Onde crudeli, "lo mascolino"
sotto, "la feminino" sopra.
Prendo I'acqua, siediti.
- Si sente bene?
- Sì.
Non so.
- Ora va meglio.
- Come?
- Vieni, passerotta, entriamo.
- Va bene.
- Stai tremando.
- No... sì.
Perché?
- Che le ha detto?
- Niente.
Vi ho visti parlare.
Mi ha chiesto se stavo
bene e I'ho ringraziata.
Se mi vede in giro non si spaventi.
Vivo di fronte alla sua scuola.
- A casa di Benigno?
- Sì
Perché vive lì?
Benigno è morto.
Un giorno lei e io dovremmo parlare.
È più semplice di quanto crede.
Niente è semplice.
Insegno ballet e lo so.
MARCO E ALICIA