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~ Sottotitoli di MovieTeam ~
www.movieteam.forumfree.it
~ Traduzione: Sonia_M ~
~ Synch: Hanna Lise ~
Ragazze, mettetevi
in posizione per la foto!
Vorrei inquadrarvi tutte.
Potete spostarvi un po'...
Fate un bel sorriso!
Un secondo, ne faccio un'altra.
Ecco qui. Grazie a tutte.
Margot!
Sento il rumore della noia.
- Lo lascio a te.
- Ok, a dopo.
Pensavo ti fosse successo qualcosa.
Sfortunatamente no! Magari mi fosse
successo qualcosa.
Sai che sei in ritardo di una settimana?
Sì. Sono stato rapito da una banda.
Hanno cercato di stuprarmi.
Fatti un cellulare, ok?
E se ci fosse un'emergenza?
Mi serve un anticipo, Julia.
Ti serve sempre un anticipo.
Ma non riesci mai a rispettare
una scadenza.
- Sei fuori dalla realtà.
- Non ti perdi lì.
Mettiti nei miei panni per un minuto.
E cosa vuoi indossare?
Smettila.
Le tue battute non funzionano più.
Peccato.
Sei l'unico che riesce a tirare fuori
dell'arte da questi lavoretti.
Come fai ad avere tutto questo talento
e a non curartene?
Non ci riesco.
E' proprio questo il mio problema.
C'è qualcosa da bere?
Per favore.
Sicuro di non voler venire stasera?
Chopin.
Era Chopin.
Chopin cosa?
Te lo spiego dopo.
- Cosa stavi dicendo?
- Ci saranno tutti.
François, Max...
Ti piace François.
No. Me ne frego del Capodanno.
Fallo per me. Ok?
No. Non più.
- Per favore!
- No, è troppo per me.
So esattamente cosa accadrà.
Parleranno dei loro bambini, delle loro
vacanze. Io non ho fatto niente di ciò.
E riesco già a immaginarmi
le loro ridicole vacanze.
Una bella vista sul mare.
I gabbiani... No no!
Ridammi il bicchiere!
Inoltre, la signora si è legata le tube.
Davvero. Appendetelo al muro!
Cretino.
Mi dai il mio anticipo?
Tua madre non è ancora rientrata?
Che bel costume.
- Te l'ha portato Babbo Natale?
- Sì.
Vieni con me.
"Un viticoltore produce
450 hl di vino.
Se volesse mettere il suo vino
in bottiglie da un litro,
quante bottiglie dovrebbe usare?"
Non ci capisco niente!
Fammi dare un'occhiata.
Vediamo, qual è?
Questo qua?
Ma è facilissimo!
450 hl di vino...
in bottiglie da un litro.
Da quanti litri è composto
un ettolitro?
100. Da 100 litri.
Quindi sono 4...
4 bottiglie e mezzo, giusto?
Non mi sembra corretto.
Sapevo che vi avrei trovati qui.
Ecco le tue camicie.
Sei un angelo, Maria.
Allora, siamo d'accordo per stasera?
Sì. Nessun problema.
Saremo solo io e te, eh?
Stanotte è Capodanno.
Davvero?
Le carrozze si trasformano in zucche!
Questa volta però, ti pago.
Non ce n'è bisogno.
Mi guadagno già da vivere.
Cos'è?
Una faraona, mio caro.
Poverina.
- Poverina!
- Povera? E perché?
E' contenta di stare qui.
Ha un aspetto strano.
Non aver fretta...
Devo ancora abbellirla!
Innanzitutto, metto
un po' di autoabbronzante.
Poi...
le metto un bell'asciugamano.
E infine il tocco magico...
Un mazzo di fiori... nel sedere!
E cosa dice adesso? "Mettetemi
nel forno! Mettetemi nel forno!"
Sto facendo lo scemo ma...
ho dimenticato di mettere qualcosa?
No no no!
- Non rispondere.
- Perché no?
La prima delle nostre libertà è quella
di non rispondere al telefono.
Ma è da stupidi!
No, non lo è.
Aiutami ad apparecchiare la tavola.
Per favore non lasciate un messaggio.
Il solarium va bene!
Matéo, tieni d'occhio la faraona.
Perché? Non vola mica!
Non si sa mai.
Potrebbe volar via
in un batter d'occhio...
Con la faraona non si sa mai.
Cazzo!
Matéo, non ti muovere.
Aspettami qui, ok? Aspettami.
Signorina... mi sente?
Cerco aiuto.
Non è niente.
Andrà tutto bene.
Può spostarsi, per favore?
La signorina è caduta
da circa 10 metri...
Rispondi, Matéo!
Rispondi, dannazione!
Educatrice
Comunità Camille Claudel
Andiamo, amico! Allenta le manette!
- Come si sente, signore?
- Sto bene...
Ricorda dove abita?
Sì. Bisogna salire su per una stradina.
Poi si gira a sinistra.
E infine, la trovi sulla destra.
Ha una sigaretta?
Signore?
François Challard.
Sono il medico responsabile.
Mi scusi.
Allora?
Ha riportato fratture multiple
e un edema cerebrale.
- E la spina dorsale?
- La lesione è superficiale.
Ma solo il tempo può darci conferma.
Se tutto va bene, dovrebbe riprendersi
completamente.
La sua amica è stata molto fortunata.
- Posso vederla?
- Domani.
Le porti qualche vestito.
No!
E' tutto ok.
Andiamo.
Fila via.
Per la mia sorellina, Roman
Buongiorno, Elena.
"Un bel giorno,
spezzarono le loro corde,
si diressero verso la montagna..."
Matéo!
Respira ogni tanto!
"Né la paura del lupo, né l'amore
del loro padrone..." virgola.
Vieni ad aiutarmi.
Metti le foto in quella scatola.
- Dalla più grande alla più piccola, ok?
- Ok.
- Credi alla storia della capra di Seguin?
- Sì.
Sai perché lui
vuole proteggere la capra?
Perché c'è il lupo.
E perché le vuole bene.
Ci credi?
- Credi a questa sciocchezza?
- Sì.
Te lo dico io perché ha paura.
Perché se lei muore...
il vecchio Seguin
resta senza formaggio.
E se resta senza formaggio...
non può venderlo al mercato.
E se non vende,
va in bancarotta.
Cioè in rovina...
pignoramento...
debiti opprimenti e sequestri.
E' lavoro, per il vecchio Seguin.
- Che vuol dire "debiti opprimenti"?
- Chiedilo a tua madre.
Non dovresti già essertene andato?
Dovresti essere a casa.
Salutami tua madre!
A domani.
- Sei annoiato, ragazzino?
- Sì.
Ti va di fare una commissione con me?
Perché non sorridi mai?
Perché penso.
A cosa?
Andiamo.
Quante domande!
Buongiorno.
Posso?
Sono salito con te in ambulanza.
Sono il tuo vicino.
Cioè, vivo dall'altra parte
del cortile.
So che non sono fatti miei,
ma...
- ho capito cos'è successo.
- E' stato un incidente.
Grazie a Dio sei viva. No?
Sembri arrabbiata. Tu avresti fatto
lo stesso per me, giusto?
Io non farei finta di essere tua amica.
E' un peccato.
Avremmo potuto giocare a Shangai.
Tieni.
E' per te.
La parte difficile dell'essere infelici
è rimanere modesti.
Buon appetito.
Io prendo... un caffè e un Calvados.
- Posso?
- Prego.
Grazie.
- Fai i drink troppo piccoli.
- Sono tempi duri.
Già.
Ne prendo un altro.
- Volevo ringraziarti.
- Per cosa?
Per essere intervenuto? Per questo?
Non c'è di che.
L'infelicità di un uomo
è la consolazione di un altro.
Non sono d'accordo.
Neanche io.
Volevo ringraziarti per il tuo silenzio.
Per non aver detto niente.
Specialmente alla mia famiglia.
Ho giurato che te l'avrei detto
se ci fossimo visti di nuovo.
Se ci fossimo visti di nuovo?
A mio padre farebbe piacere
che venissi a cena,
per ringraziarti.
A tuo padre piacerebbe invitarmi a cena
per ringraziarmi?
E a te?
Cosa piacerebbe?
- Elena, lui è Matéo.
- Matéo, lei è Elena.
Ciao.
Sei più bella con i capelli sciolti.
- E' tuo figlio?
- No.
E'...
il mio migliore amico.
Vado a trovare mio padre
il prossimo weekend.
- Ti andrebbe bene domenica alle 7?
- No.
Alle 8?
- Posso chiederti una cosa?
- Sì.
Perché non l'hai detto a nessuno?
Per rispetto nei tuoi confronti.
Non so perché volessi farla finita.
Ma è una tua decisione.
Ecco l'indirizzo.
E il mio cellulare,
in caso ti perdessi.
- Ciao.
- Ciao.
Perché le hai detto alle 8?
Non fai mai niente.
Grazie per avermelo ricordato.
Andiamo?
Quindi, cosa producete esattamente?
Attrezzi per la sterilizzazione
per gli ospedali.
La privatizzazione dei servizi pubblici.
I beni appartengono a chi li vende.
Il mondo è un casino
di oggetti inutili.
- Elena è un'idealista.
- Come te un tempo!
E' la vita che mi ha reso
più pragmatico.
Elena lavora, no?
Tre sere a settimana con
dei ragazzini delinquenti.
- Non sono delinquenti.
- Davvero?
Ti mantengo ancora io, però.
Ehi, sorellina.
Che succede?
Ho preso il treno prima.
Ho mollato quei deficienti.
Ti sei licenziato?
Come sempre.
Cosa ti aspettavi?
- Niente.
- Ci aspettiamo di tutto.
Quali sono i tuoi piani ora?
Voglio prendere un bicchiere di vino.
- Saint-Emilion. Il migliore, eh?
- Io mi unisco a te.
Antoine Dumas.
Come "I tre moschettieri".
Giorgio, il figliol prodigo.
- Voglio dire...
- "Vorrei dire".
Va bene, Judith.
Al mio nuovo fallimento!
Scusatemi.
Sapete che Marc e Louise
si sposano il nostro stesso giorno.
Io non gli do più di un anno.
Non è questo l'amore?
Un "coraggio inutile?"
- Louise è adorabile!
- Non è questo l'amore?
Lo so quello che stai pensando.
"Claire ti ha tradito. Che problema!
Queste cose succedono."
Esatto, Roman.
"Tua moglie ha avuto
un momento di debolezza.
E' la vita. Che puoi farci?"
Non asfissiarci con la tua infelicità.
E' questo che hai detto a mamma
quando era malata?
"Non asfissiarmi
con la tua infelicità"?
Non cambi mai.
Neanche tu.
Ti sei fatto una nuova moglie
per ricominciare?
Mamma doveva esserci abituata.
Questa cosa l'ha uccisa!
Non si può rimpiazzare una persona!
Stupido bastardo!
Roman ha bisogno di te, papà.
- E' a pezzi.
- Sono a pezzi anche io.
E' perso senza di te.
E io sono un uomo finito a causa vostra.
Ognuno a modo suo.
23 + 17?
37! No, 39, credo.
Devi esserne sicuro.
Fa 40.
E 80 + 40?
120?
E 100 + 23 + 12?
100 cosa?
Mele o pere?
Andrai benissimo, Matéo.
Concentrati e farai tutto bene.
Me lo sento. Ok?
Vai.
Potrei mangiare pasta tutti i giorni.
Ma tu no, mi sembra di capire.
Non hai fame o non è buono?
Non ho fame.
E non mi piace la pasta.
Non ti piace la pasta...
Mangia fino a qui,
poi finisci il resto. Ok?
Puoi prestarmi il cellulare, Matéo?
Hai una sigaretta?
Non si fuma qui, Margot.
Ma ce l'hai?
Lavori ancora alla tua tesi?
- Sembra figa.
- Lo pensi sul serio?
Come un Picasso.
- Vuoi uscire?
- Possiamo?
Devo smetterla con quella robaccia.
L'eroina è buona all'inizio,
ma poi diventi dipendente di brutto.
Ho provato con la riabilitazione,
ma non ha funzionato.
Ci andrò di nuovo, molto presto.
Non voglio morire a 25 anni.
Tu non ti sei mai drogata?
No.
Non ti sei mai chiesta
perché non l'hai mai fatto?
E perché gli altri invece lo fanno?
Forse sono stata più fortunata.
Che ne dici di pranzare insieme?
Non mi va/ Non posso / Certo
Antoine
- Sicuro di non volere il miele nel
latte? - No, grazie.
Riguardo alle vacanze...
Sicuro di non voler andare
in campeggio coi tuoi amici?
Non ne ho e non mi piace il campeggio.
Come sarebbe? Perché no?
Mi stanno tutti addosso.
Mi prendono in giro.
Quanti sono?
- Uno.
- Uno?
Un bambino ce l'ha con te?
- Come si chiama?
- Raymond.
Raymond?
- Sembra un vincente!
- Non ha mai paura.
Sai perché Raymond non ha mai paura?
Perché è forte?
No. Perché è stupido.
Gli stupidi usano la forza perché
non hanno immaginazione.
Ma tu no.
Guarda che bella piramide hai fatto!
Tienilo bene in mente.
Tu sei più intelligente.
Io non sono stupido e
ho tanta immaginazione.
Ecco!
Mangia il panino.
Scemo di un Raymond!
Diglielo quando vai a scuola.
E se non funziona, picchialo.
Grazie. Buona giornata!
Attenzione allo scontro!
Buongiorno!
Ce la fa con lo scalino?
Perfetto.
- Stai comoda?
- Sto bene.
- Devo bloccare la sedia?
- No. - Chiedevo.
Porto qui solo persone disabili.
Così mi fanno lo sconto.
Lo sconto per le carrozzelle.
- Sei sempre così?
- Così come?
Beh, di certo non sei uno normale.
Potrei dire lo stesso di te.
Io comincio la giornata...
senza troppe aspettative.
Non so mai come farò
ad arrivare al giorno dopo.
Aspetto la fine della giornata.
Qualcosa accade sempre,
e ti ritrovi che è già domani.
Non faccio molti progetti,
ma ho sempre
la speranza che
qualcosa mi tiri fuori dalla monotonia.
Qualcosa...
di eccezionale, come...
pranzare con te.
Guarda dietro di te.
Quel tavolo lì.
La bionda sta per essere scaricata.
Sii discreta.
Come fai a dirlo?
Lui si sta ubriacando
e lei sta piangendo.
Tragedia!
Posso dirti una cosa?
Adoro il modo in cui suoni Chopin.
Ti dà fastidio che te lo dica?
Riesco a sentirti.
Suoni senza reti di sicurezza.
Come se promettessi a te stessa
di non tornare mai sui tuoi passi.
Avete scelto?
- Ti piacciono le ostriche?
- Sì.
- 6 o 12?
- 12.
Ehi, no, no.
No. La ammazzi così.
Mai usare il limone.
Oh...
Sono più buone senza limone.
Allora?
- Mi piacciono di più col limone.
- Anche a me.
Stavo scherzando.
Anche se c'è un dibattito.
Esistono due scuole di pensiero.
Cosa fai per vivere?
- Di cosa ti occupi?
- Ha importanza?
Sì e no.
Il lavoro può dirti molto
di una persona.
Diciamo che mi cimento nella fotografia.
Che tipo di fotografie fai?
- Su commissione.
- Su commissione.
Davvero. Su commissione.
Matrimoni, comunioni...
compleanni.
Come sei diventato fotografo?
Grazie alle lezioni di biologia.
Adoravo scrutare le cose
sotto la lente del microscopio.
Davvero.
La scomposizione dei movimenti,
la metamorfosi...
delle farfalle, e cose così.
Mi piaceva moltissimo.
Una cosa tira l'altra e...
mi sono interessato
all'arte del movimento.
E a queste cose.
- Non mi credi.
- No.
Ti giuro che è vero!
E' vero...
Non volevo andasse sprecato.
Salute.
Attenzione ora!
Comincia la discesa!
Scusa!
Sicuro di avere il controllo?
Poggia il peso sopra.
Tacco...
Poggia il peso.
Lascia che ti aiuti!
Spingi sugli alluci.
A piccoli passi.
Prima i talloni.
Tacco, peso...
Spingi sugli alluci.
Girati.
Perfetto.
Dammi le stampelle.
E' ora di camminare senza.
Tutta questa...
è la terra sommersa.
Le rovine di Heraklion.
Una città che è scomparsa
sotto l'acqua.
Scomparsa...
come Pompei sotto la lava?
Se preferisci.
Ci sono volute 3.000 immersioni
per disegnarlo.
3.000. Riesci ad immaginare?
No, non ci riesco. La profondità...
Non riesco...
La profondità mi spaventa.
Invece,
ti libereresti del tuo stesso peso.
Davvero?
E i ritrovamenti sono molto diversi
sotto l'acqua.
Gli scavi sulla terraferma ci danno
informazioni su dei e re,
tutto il resto è stato distrutto.
Invece, qui,
l'oceano ha protetto tutto.
Ha preservato tracce degli egizi.
Le immersioni possono dirci quello che
la storia ufficiale non ci ha detto.
La mia unica preoccupazione,
riguardo l'esplorazione del passato,
è che gli scavi sono devastanti.
Modifichi le cose, sconvolgi il passato.
Vero.
E' da molto che ti interessi
di queste cose?
Direi di sì.
Ricordo che mio padre mi portò
a una mostra di mummie.
Erano esposte in casse di vetro.
Una in particolare mi ha colpito.
Pensavo stesse per muoversi.
Sembrava viva.
Mio padre mi disse
che avrei potuto aspettare che
si muovesse all'infinito. Era morta.
Gli ho chiesto perché.
Perché non si trovasse in un
cimitero come tutti?
E cosa ha risposto?
Che non ne aveva idea.
E che un giorno, io l'avrei scoperto.
Non sono venuto a mani vuote.
Adoro la Spagna.
Amo Toledo! La conosci?
Le spade...
l' Alcazar?
Le ceramiche?
Vado pazzo per la Spagna...
ed El Manuel.
Vado a Toledo ogni anno.
Forza!
Provaci.
Provaci!
Toledo...
- Bellissimi, Suzi!
- Davvero?
- Buongiorno.
- Ciao, Antoine.
Puoi prendere Matéo da scuola
questo venerdì?
No, questo venerdì non posso.
- Ok, mi arrangerò.
- Mi dispiace.
Stai tenendo il broncio, Matéo?
Ne ho vista di gente come te, Margot!
Fai quello che vuoi con la tua vita
ma lascia stare le altre ragazze.
Non sono il tuo dannato
capro espiatorio!
Che sta succedendo?
Non riesco a tenerla buona.
Rose era quasi pulita.
- Non è facile per Margot.
- Non è facile per nessuno.
Margot non ce la farà mai.
E' lei che non vuole!
- Non è vero.
- E cosa sono questi, allora?
Hai rovistato tra le sue cose?
Tu non ti sei accorta di niente?
- Cosa mi stai chiedendo?
- Di dirmi quello che sai.
No.
Non ti aiuterò a buttarla
di nuovo per strada.
Lei non esiterebbe.
E' una confidenza tra me e te.
Non lo saprà nessuno.
Io sì.
Io lo saprei.
Non la deluderò.
- Abbi cura di te, testona.
- Anche tu.
Come funziona, quindi?
Il cuore è posizionato
su un piatto della bilancia,
e sull'altro c'è una piuma.
Se la bilancia resta in equilibrio,
l'anima è discolpata.
Discolpata?
Dichiarata "sincera".
Liberata.
E se...
Che succede se il cuore
pesa più della piuma?
Pronto?
Sì?
- E' per te.
- Grazie ancora!
Biancaneve Dumas?
Perché non la regina d'Inghilterra?
Che succede, Matéo?
Non ci sei mai!
Guardami, tu.
Sei geloso di Elena?
E' questo?
Sei geloso di Elena.
Matéo...
tu sei il mio bambino preferito, lo sai?
Fammi un sorriso.
Fammi vedere la faccia buffa
della lince.
Merda!
- Trovati qualcun altro.
- Non potevo fare diversamente.
Elena!
Margot, sono Elena.
Elena! Gira dietro al bar.
Vi presento un'amica.
La temperatura sta salendo!
Il solito con un bicchiere in più,
per favore.
Ti offro una sigaretta.
Diamoci dentro!
Rose!
Ciao.
- Prendi una sedia quando torni.
- Ok.
Non guardarmi così, bevi.
Dai, non...
Non arrabbiarti.
Questo è per te.
Quello che fai è inutile.
Margot ha avuto la sua opportunità.
Non avevo altra scelta.
Abbiamo sempre una scelta.
Cerca di capire, almeno!
Capire cosa?
Se vuoi mangiare altre unghie,
puoi mangiare le mie.
Sei sempre triste
per la tristezza di qualcun altro.
L'altra sera per Roman.
Oggi, per chi sei triste?
Certe persone non si abituano mai, vero?
Io penso che tutti ci abituiamo
prima o poi. Ed è questo che ci uccide.
Cosa stai cercando di dimenticare tu?
Non mi piace dare spiegazioni.
Le trovo... sgradevoli.
Sai cosa ha scritto Samuel Beckett
in "La Fine"?
Bisogna strillare.
Così. Matéo?
Che foresta stupenda!
E' vero.
Non avevo mai portato nessuno
qui prima d'ora.
- E' qui che sei cresciuto?
- In parte, sì.
- Mi scusi, di chi è il funerale?
- Maxime Chauveau.
- Cavolo.
- Lo conoscevi?
No.
- Che ne dite di un funerale?
- Sì, perché no?
Io ci sto.
Maxime Chauveau...
Seguitemi.
Prego, sedetevi.
Fratelli e sorelle di Gesù Cristo,
la vita dell'uomo
non finisce nella tomba.
Continua in Dio.
Per superare il lutto che ci affligge,
lo Spirito Santo ci offre tre vie...
Questa è nuova.
Roger Godin era il peggiore
rompiscatole del pianeta.
E questo era il mio maestro.
"La vita ti separa da quelli che ami.
Lentamente, senza fare rumore." Ma dai!
"Senza fare rumore"?
Era il più rumoroso della classe!
Adoro sentirti...
Adoro sentirti ridere.
Vieni, Matéo?
Aspettate!
Matéo, metti la testa lì.
Sulla lapide.
Abbraccialo forte.
Abbraccialo. Funzionerà.
Lo sentirai.
Vieni più vicino.
Ho una cosa per te.
Cos'è?
Una ragazza che cade dal tetto.
- Dove le hai scattate queste?
- Dalla mia finestra.
Inizialmente, non ero sicuro di cosa
stesse facendo, ho continuato a scattare.
E' morta?
No.
Ha qualcosa di romantico la tua modella.
Non è la mia modella.
Si chiama Elena.
E' come un film
di cui restano solo pochi fotogrammi.
Ne parlerò con Massy.
Gli piacerà molto.
Ti servirà un titolo.
Non è per questo che le ho portate.
E perché allora?
- Perché me le fai vedere?
- Volevo la tua opinione.
Mi sono spaccata la schiena per anni.
Per sostenerti.
E durante questi anni non hai mai
prodotto niente di personale.
Smettila di fuggire dal tuo talento.
Non capirò mai perché
ti comporti così.
Non disturbare le vite
degli altri invano.
Sai una cosa?
Sei un fotografo fallito e alcolizzato.
Hai ragione.
Ma sai,
non mi sono mai sentito
così vivo come oggi.
La prima volta che ho sentito Elena
suonare il pianoforte,
non è stato il pezzo a commuovermi,
ma la sua interpretazione.
Il modo in cui...
colpiva i tasti,
in crescendo,
lei cresceva...
senza limiti.
E con un coraggio che io ho perso,
diventando un fotografo
fallito e alcolizzato.
Ma con queste fotografie,
ho riguadagnato qualcosa che
avevo perso molto tempo fa.
La sicurezza in me stesso.
E l'ambizione.
Non l'ambizione
delle cene mondane, Julia.
L'ambizione personale.
Si chiama "avere un'anima".
Scusami.
- Serviti pure.
- Ok.
Buongiorno.
- Buongiorno.
- Buongiorno.
- Disturbo?
- No.
Giovedì discuto la tesi.
Vuoi ancora venire?
Ma certo.
- Giovedì. Ci sarò.
- Verso le 16.
Le 16.
Scusa ancora.
Elena!
Aspetta. Cosa fai stasera?
La giuria ha deciso all'unanimità
di conferirle
il massimo riconoscimento universitario.
Ha scelto di iniziare
con una ricerca in loco,
per arrivare ai resti archeologici sommersi.
Noi speriamo
che il suo viaggio in Egitto non
evidenzi nessuna rottura con la teoria.
- Buona fortuna.
- Grazie.
Sono così fiera di te.
Ben fatto.
- E' molto bella.
- Grazie.
Elena! Elena!
Non voglio che finisca così.
Di' qualcosa.
Mi mancherai.
Mi mancherai anche tu.
- Vuoi che ti accompagni?
- No.
Sapevo che l'avresti detto.
Hai del talento, Antoine.
Non sprecarlo.
Aveva due sorelle.
Due ciccione.
Due grosse panzone.
Brutte come la morte
e gelose come l'inferno.
Cenerentola era magra così.
Un giorno,
un principe, così lo chiamano,
non il più favoloso dei principi,
comunque,
decise di dare un magnifico ballo
per trovare la sua anima gemella.
La più bella del villaggio.
Ovviamente la matrigna,
che era una palla di lardo,
voleva provare a far sposare
una delle sue figlie.
Ma non Cenerentola,
lei era troppo bella.
Così si assicurò che Cenerentola
non potesse andare al ballo.
Ma...
e questa è la parte bella,
la sua fata madrina
le diede un paio di scarpe coi tacchi.
Un bellissimo
paio di scarpe coi tacchi.
Le scarpette di Cenerentola.
Stupende.
Non sei troppo cresciuto
per queste storie?
No.
Mi piace questa storia.
E' ora di dormire.
Non voglio andare a letto.
Mi annoio quando dormo.
Caro Antoine,
mi manchi.
Ti scrivo da Alessandria,
dove sono arrivata 10 giorni fa.
Fa un caldo soffocante.
Dicono che per assaporare
davvero il Nilo
devi tornarci più volte.
Penso che non lascerò mai questo Paese.
Perdonami per non aver saputo accettare
quello che cercavi di darmi.
Con amore, Elena.
Sì?
Cosa?
Quando è successo?
Dove si trova adesso?
Che cosa hai combinato, Elena?
Può parlarle, lo sa.
Resterà così a lungo?
E' difficile da dire.
Riesce a sentirmi?
Forse.
Devo lavarla. Può uscire?
Ricordi quando siamo andati in campagna?
Mi hai fatto una domanda.
Mi hai chiesto,
"Si abituano tutti?"
E io ho risposto,
"Sì, tutti quanti.
Ed è questo che ci uccide. "
Ma non ti ho detto tutta la verità.
Cioè,
non ti ho detto tutto.
Anche non abituarsi uccide.
Ricordi quando siamo andati in campagna?
Ricordi quando siamo andati in campagna?
Quasi dimenticavo...
mi ha chiesto di...
darti questo regalo.
Avrebbe voluto dartelo di persona ma...
non lasciano entrare i bambini.
Te lo leggo io.
"Io e Antoine non ce la facciamo più.
Vogliamo che esci dall'ospedale,
così possiamo andare in campagna.
Ti voglio bene con tutto il cuore,
Matéo."
Ha disegnato un ospedale,
e te che esci.
Ecco qui.
Posso servirti, Antoine?
Che succede...
che succede...
se il cuore è più pesante della piuma?
Mi manchi, Elena.
Spero tu riesca a sentirmi.
Mi manchi... tantissimo.
Devo confessarti una cosa.
Non sono mai stato in Spagna.
Antoine?
Sì?
L'ho vista.
Cosa hai visto?
Sotto l'acqua...
Mi guardava...
e sorrideva.
Elena, lo scorso anno.
~ Traduzione: Sonia_M ~
~ Synch: Hanna lise ~
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