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Vado a chiamare.
Organizzazione Internazionale
di Trapianti.
- Sono Manuela
- Dimmi.
Abbiamo un possibile donatore.
La famiglia ha dato il consenso.
- Dammi i dati.
- E" un uomo di 35 anni.
- Gruppo sanguigno?
- Zero positivo. Pesa 70 chili.
Mamma, il film sta per iniziare.
Vengo.
Eva contro Eva.
La mania di cambiare i titoli!
"All About Eve" significa
"Tutto su Eva".
"Tutto su Eva" suona strano.
- Che cosa scrivi?
- Niente.
Futuri premi Pulitzer.
Mangia. Devi ingrassare un po".
Caso mai un domani dovessi fare
carriera per mantenermi.
Perfare carriera serve
una bella mazza.
- Perché parli così?
- Tu me lo hai chiesto.
Scherzavo.
- E tu?
- Che cosa?
Ti prostituiresti per me?
Ho fatto qualsiasi cosa perte.
Mangia.
Sono cacciatori d"autografi, non
hanno altro da fare nella vita.
- Ti ammirano.
- Non ammirano nessuno.
Sono dei giovani fanatici.
Non adorano nessuno.
Non vanno a teatro né al cinema.
C"è sempre un"eccezione.
Venga, Eva.
- Credevo mi avesse dimenticata.
- No.
- Margo, lei è Eva Harrington.
- Come sta, mia cara?
Ti piacerebbe fare I"attrice?
E" già stato faticoso
fare I"infermiera.
Se fossi attrice,
scriverei delle parti perte.
Da giovane recitavo in un gruppo
di dilettanti. Ero brava.
- Dovrei avere delle foto.
- Mi piacerebbe vederle.
Dopo le cerco.
Guarda. Ho trovato una foto.
Facevamo uno spettacolo
di cabaret per intellettuali.
- Buon compleanno.
- Di già?
E" mezzanotte.
"Musica percamaleonti".
Sapevi che lo volevo?
So che ti piace Capote.
Leggimi qualcosa,
come quando ero piccolo.
Prefazione.
- "lniziai a scrivere a 8 anni."
- Vedi? Non sono I"unico.
"Allora non sapevo che
mi ero incatenato per la vita
a un nobile,
ma implacabile padrone.
Quando Dio ti concede un dono,
ti consegna anche una frusta.
E la frusta è unicamente
perautoflagellarsi."
E" come se volesse toglierti
la voglia di scrivere.
Non dire sciocchezze.
E" una prefazione meravigliosa.
Che vuoi fare perfesteggiare
il tuo compleanno?
- Voglio vedere un tuo seminario.
- Perché?
Sto scrivendo un racconto su di te
per mandarlo a un concorso.
Vorrei vederti
nelle drammatizzazioni
che fate durante il corso
sulla donazione degli organi.
Devo chiederlo alla psicologa
che dirige il seminario.
Chiediglielo.
Non mi piace
che tu scriva su di me.
- Suo marito è morto, signora.
- Non può essere.
L"ho visto in Terapia lntensiva.
Sembrava che respirasse.
E" ossigenato dalle macchine.
Vuole che avvisiamo
qualche familiare?
Non ho famiglia.
Solo mio figlio.
Dio mio, come glielo dirò?
Da vivo suo marito le parlò mai
della donazione di organi?
Si preoccupava
di questo argomento?
Da vivo si preoccupava solo
di vivere.
Era solidale con la vita
degli altri, vero?
Non capisco.
Vogliamo dire che gli organi
di suo marito possono salvare
la vita di alcuni malati.
Ma abbiamo bisogno
della sua autorizzazione.
Per potergli fare un trapianto?
Non esattamente.
ll contrario, piuttosto.
Ora commentiamo quello
che è accaduto nella simulazione.
Guarda dove vai
quando attraversi la strada.
- Ache pensavi?
- A niente. Mi era venuta un"idea.
Un"idea!
Dài i biglietti al signore.
Perché mi guardi così?
Sono orrenda?
Sei più bella che mai.
Guarda! Deve essere quel signore
che viene a prenderti.
Lei non è il signor Huntly.
E lei nemmeno.
Dobbiamo tagliarle le unghie.
- La camicia, dottore?
- Le dica di lasciarmi.
La lasci.
Si alzi.
Si appoggi al mio braccio,
signorina DuBois.
Chiunque lei sia, confido sempre
nella bontà degli sconosciuti.
- Piccola, il peggio è passato.
- Non toccarmi mai più.
- Figlio di puttana!
- Attenta a quello che dici.
Vieni qui.
Stella!
Non tornerò più in questa casa.
Mai più.
Vorrei chiedere un autografo
a Huma Rojo.
- Un autografo con questo tempo?
- Che c"entra?
- Se non esce nessuno?
- Aspetta. E" il mio compleanno.
E" arrivato I"autunno.
- Ciao.
- Adomani.
Ti ha commosso molto Nina Cruz,
vero?
No, lei no. Stella.
20 anni fa con la compagnia
del mio paese abbiamo fatto
una versione della commedia.
lo ero Stella.
Tuo padre era Kowalski.
Un giorno dovrai
raccontarmi tutto di mio padre.
Non basta dire che è morto
prima che nascessi.
- E" difficile da raccontare.
- Lo immagino.
Altrimenti lo avresti già fatto.
Volevo chiedertelo come regalo
di compleanno.
- Non sarebbe un bel regalo.
- Sbagli.
Per me sarebbe il più bello.
Allora ti racconterò tutto
quando arriveremo a casa.
Fare teatro è peggio che essere
monache di clausura. Taxi!
Vai sempre in cerca
di qualcosa perfarti!
Alfonso Xll, 30.
Lascia perdere. Andiamo.
Figlio mio!
Figlio mio, ti prego!
Domani compio 17 anni,
ma sembro più grande.
I ragazzi che vivono solo con la
madre hanno una faccia speciale,
più seria del normale, come
da intellettuali o scrittori.
Nel mio caso è giusto.
lo sono scrittore.
Sono Lola.
- Dimmi, Lola.
- Abbiamo un possibile donatore.
E" in Terapia lntensiva. Gli hanno
fatto il primo encefalogramma,
ma la madre ancora non ha dato
il permesso.
- Dammi i dati.
- E" il figlio di Manuela.
La coordinatrice che conosco io?
Sì. E" morto. E" orribile.
Purtroppo...
ll risultato dell"encefalogramma
è quello che temevamo.
Devi prendere una decisione.
Non abbiamo tempo.
E" I"ospedale.
- Dobbiamo andare. Telefoniamo.
- Sì, stai tranquillo.
TRE SETTlMANE DOPO
- Siamo in strada, amore.
- Che bello!
- Come sta bene, Carmen.
- Di nuovo in piedi.
- Noto che si respira uguale.
- Respirerai meglio.
- Hai il cuore di un diciottenne!
- A casa ti faccio le frittelle.
Stanotte mamma mi ha mostrato
una foto di quando era giovane.
Ne mancava la metà. Anche alla
mia vita manca quello stesso pezzo.
Ero preoccupata.
- Credevo che non mi chiamassi più.
- Ho chiamato appena arrivata.
Parlo dell"Argentina.
Ti ho chiamata molte volte.
Forse avevo il numero sbagliato.
Non stavo in Argentina
Sono andata a La Coruna.
Perché?
- Ho seguito il cuore di mio figlio.
- Come fai a sapere...
Ho cercato negli archivi
e ho trovato il nome e I"indirizzo
del destinatario del trapianto.
- Non dovevi farlo.
Questo è il modo migliore
per impazzire. Guardami, cazzo!
Lo so. La cosa migliore
è che vada via da Madrid.
- Non ho detto questo.
- Ma lo pensi e hai ragione.
- Non disferò neanche la valigia.
- Non puoi viaggiare da sola.
Sei malata. Devi riposare
e ritrovare te stessa.
Stanotte resto con te.
Allora vieni da me.
- Voglio stare sola.
- Cerca di essere ragionevole.
Come?
17 anni fa ho fatto lo stesso
tragitto, però al contrario.
Da Barcellona a Madrid.
Anche quella volta scappavo,
ma non ero sola.
Avevo Esteban dentro di me.
Allora fuggivo da suo padre
e ora vado alla sua ricerca.
- Continuo in questa direzione?
- Sì.
Si fermi!
- Figlio di puttana!
- Zitta!
Sei pazzo, frocio disgraziato!
Figlio di puttana!
- Che cosa hai fatto?
- L"ho colpito con una pietra.
- Aiutami ad alzare questo frocio.
- Alzati.
Juan, alzati.
Stai bene?
Sbrigati.
Forza.
Hai un cervello di merda.
Guarda.
Vedi quel falò?
Chiedi di Ursula.
Dille che ti manda la Agrado.
- Ti curerà lei.
- Agrado?
- Sei tu?
- Manuela!
- Ti sei ferita.
- No. Mi hai macchiata tu.
Mi sei mancata!
Sei stata 18 anni senza scrivere
né telefonare.
Credevo fossi morta, stronza.
Andiamo a casa e raccontami tutto.
Prima andiamo in farmacia.
Dove possiamo trovare un taxi?
Speriamo che non ci aggrediscano.
Hai un coltello?
Sì, ho anche una grossa pietra
in borsa.
Ciao!
Scusa se ti ho svegliato.
Puoi venire qua?
- No. Che volete?
- Vieni. Non ti mangiamo!
- Che cosa volete?
- Glielo spiego io.
Cerotti per sutura, Trombocid,
garze sterilizzate...
- Hai dell"alcol a casa?
- No, I"ho bevuto.
- Quello per disinfettare.
- Ho vaselina, preservativi.
- Volete altro?
- Sì, I"alcol.
Ah, la Barceloneta! Che tempi!
Ricordi?
Non muovere la faccia, perfavore.
- Sai niente di lei?
- Di chi? Di Lola?
- Per disgrazia!
- Che è successo?
L"ho presa in casa perché
stava male. Con quello che prende!
Una mattina torno dal lavoro e
scopro che mi ha svaligiato casa.
Gioielli, riviste degli anni "70
alle quali mi ispiro e i soldi.
Si è fregata anche la statuetta
della Vergine
che mi aveva regalato mia madre.
Che ci fa? Non crede a niente!
Farà parte di una setta satanica
e la usa per le loro cerimonie.
Non è cambiata.
Farmi questo
con quello che mi deve!
Mi sono comportata con lei
come una sorella.
Ci siamo messe le tette insieme.
Tu lo sai.
- Non I"hai più vista?
- No. Né lo voglio. La cerchi?
Sì. Abbiamo una cosa in sospeso.
Perché sei scappata in quel modo?
Non mi dici niente?
Non posso.
Un altro giorno.
Va bene.
Però non sparire più così.
Mi piace dire addio alla gente
che amo.
Anche se è solo per mettermi
a piangere.
Non può essere!
Sembro "The ElephantMan".
Esagerata!
Sei solo un po" gonfia.
Un po" gonfia?
Dove vado con questo mascherone?
- Atavola!
- Perché ti sei disturbata?
Che buona I"insalata!
Masticare mi fa male!
Non potrò fare pompini.
- Oggi non devi andare a lavorare.
- Che faccio?
Lola mi ha lasciata senza soldi.
Devo lavorare. La mia provoletta!
Anch"io devo lavorare.
Se vuoi, cerchiamo lavoro insieme.
Era tanto che non mangiavo così.
Come modella devo contenermi.
In questa professione
devi essere bella perforza
e sempre aggiornata sulle ultime
novità chirurgiche e cosmetiche.
Sei stupenda.
Niente come uno Chanel
ti fa sentire rispettabile.
Non sembro una puttana
con questo vestito?
Meglio! Queste suore aiutano
solo puttane e travestiti.
- Questo Chanel è autentico?
- Non spendo una botta di milioni
con la fame che c"è nel mondo!
Le uniche cose vere che ho sono
i sentimenti e i litri di silicone.
- Mi sento vecchia e non lo sono.
- E" a causa della vita sfrenata.
La vita sfrenata che ho fatto
negli ultimi 40 anni!
Entrate. Cercate qualcuno
o posso aiutarvi io?
Vorremmo vedere quella
che viene al campo.
- Quella tanto carina.
- Suor Rosa. E" nel laboratorio.
Grazie.
Rosa, ci sono visite.
- Che ti hanno fatto alla faccia?
- Mi hanno picchiata al lavoro.
- Possiamo parlare?
- Certo. Andiamo nell"altra stanza.
La mia amica e io vogliamo smettere
di battere, ma dobbiamo lavorare.
- Va bene anche pulire le scale.
- Non c"è molta scelta.
Potreste fare le netturbine
o imparare qui I"artigianato.
- Preferisco fare la netturbina!
- Tu che sai fare?
Ho lavorato come cuoca
in un ristorante.
E" mezza chirurga.
Mi ha risistemato la faccia.
- E" compaesana di Lola.
- Hai sue notizie?
- Non la vedo da 18 anni.
- Mi ha svaligiato la casa.
E" stata qui quattro mesi fa.
L"ho aiutata a disintossicarsi.
Ma la conoscete. E" sparita dalla
sera alla mattina. Se la vedete,
ditele che vorrei salutarla
prima di andare in Salvador.
Vai in Salvador?
Potrei venire anch"io.
Penso che nel terzo mondo
potrei fare molto.
- Vieni, così non vado da sola.
- In strada ogni giorno è peggio.
Non basta la concorrenza delle
puttane! Le drag, ci spazzano via.
Sono delle svergognate. Confondono
il circo con il travestitismo.
Una donna è capelli, unghie lunghe,
una bocca buona perspompinare.
Dove si è mai vista
una donna calva?
Sono delle svergognatissime.
In Salvador non ci sono molte drag,
ma sono in piena guerriglia.
Non lo sapevo.
Vado a sostituire una suora
che hanno assassinato.
Non penso che in questo momento
mi faccia bene una guerriglia.
Sei una bestia, Agrado.
Tu sei stata cuoca?
Chi? Questa? E" la migliore.
- Che sorpresa!
- Mamma, ti abbiamo interrotto?
Non preoccuparti.
- Lei è Manuela.
- Piacere.
Entrate. Non restate sulla porta.
Manuela è cuoca. Dal momento che
Florinda è andata via ho pensato...
Grazie, tesoro.
Tra Vicenta e me ci arrangiamo.
Ma papà ha bisogno di due persone.
Dov"è?
- E" uscito con il cane.
- Da solo?
- Se si perde?
- ll cane sa tornare a casa.
- Volevo vederli.
- Dopo andiamo a cercarli.
Ma prima dobbiamo parlare.
Mi dispiace che mia figlia
ti abbia fatta venire per niente.
- Non importa.
- Prendila in prova qualche giorno.
- Manuela è infermiera.
- Oltre che cuoca?
Voglio occuparmi di tuo padre
da sola.
Mi sembra giusto.
Grazie lo stesso. Adesso vado.
Addio.
Aspettami. Faccio presto.
Come osi portare una puttana
in casa?
Non è facile trovare domestici.
Nessuno vi sopporta.
- Ma una puttana!
- Sei stata scortese con lei.
Non mi va che un"estranea mi veda
mentre falsifico degli Chagall.
- E" tanto difficile da capire?
- Manuela non fa più la puttana.
- Da quando la conosci?
- Da questa mattina.
Da questa mattina!
Sei incredibile, Rosa!
ll mio lavoro è aiutare la gente
anche se I"ho appena conosciuta.
ll mio no. Non fare quella faccia.
Non sono intollerante.
- Ti propongo un patto.
- Un patto?
Darò un"opportunità a questa donna
se tu non andrai in Salvador.
Non crearmi altri dubbi.
Questo viaggio è un suicidio,
o meglio un parricidio.
- Ti lascio. Manuela sta aspettando.
- Una puttana o un salvadoregno
sono più importanti di noi.
- Non cominciare, mamma.
Dovresti andare da uno psichiatra!
Non farebbe male
a nessuna di noi due.
Non volevi vedere tuo padre
e il cane?
- Un altro giorno.
- Stai bene?
Ciao, mamma.
- Come sei magra! Mangi?
- Sì, mangio.
Hai visto una ragazza bionda giù?
- Ciao.
- Curati e mangia!
Mi dispiace molto per mia madre.
Scusa.
Andiamo?
Non sopporto mia madre.
Mi fa impazzire.
- Hai i genitori?
- Sono morti.
- Allora sei sola.
- Direi di sì.
- Hai un brutto aspetto.
- Non sto bene.
Ho voglia di vomitare.
Sei andata dal medico?
Devi andarci.
Può essere una semplice gastrite.
Possiamo andare a casa tua
finché non sto meglio?
- Veramente...
- Hai una casa?
Ne ho affittata una,
ma è quasi senza mobili.
E" tutto in disordine.
Vivo qui solo da quattro giorni.
- Vuoi stenderti sul letto?
- No. Siedo qui, sul divano.
- Finché mi passa.
- Vado a levarmi questo.
Chi è questo bel ragazzo?
Esteban, mio figlio.
- Credevo fossi sola.
- E" morto in un incidente.
Mi dispiace.
Non toccare il quaderno.
- Piccola, il peggio è passato.
- Non toccarmi mai più.
- Figlio di puttana!
- Attenta a quello che dici.
- Vieni qui.
- Non tornerò più in questa casa.
Mai più.
Entra, Nina.
Non sono Nina. Sono Manuela.
- Non può stare qui.
- Nina è andata via.
Che cosa?
- Dov"è Nina?
- L"ho vista uscire di corsa.
Aveva detto che mi aspettava
nel suo camerino.
Non può essere.
Stiamo insieme da due settimane.
Non può farmi questo.
- Hai la macchina?
- No. Dove vuole andare?
Non lo so.
- Sai guidare?
- Sì.
Non lo dire a nessuno.
Nina ha problemi con I"eroina.
Non conosco Barcellona. Sai dove
può essere andata a rifornirsi?
No, ma è facile informarsi.
Chiunque tu sia, confido sempre
nella bontà degli sconosciuti.
lo non so guidare. Lo fa Nina.
- Vuoi?
- No, grazie.
lniziai a fumare per colpa
di Bette Davis, per imitarla.
A 18 anni già fumavo
come un camionista.
- Perciò, da fumo, Huma.
- E" un bel nome.
ll fumo è I"unica cosa
della mia vita.
- Ha avuto anche successo.
- ll successo non ha sapore.
Quando ti abitui,
è come se non esistesse.
Dove sarà andata quella ragazza?
Mi sembra che sia lì.
Resti qui. Vado io.
E" un figlio di puttana.
Sta dando fregature a tutti.
- Sta dando fregature a tutti.
- Non toccarmi.
- lo sono qui tutti i giorni.
- Senti.
- Huma ti sta aspettando.
- E tu chi cazzo sei?
E" in macchina.
Ho di tutto.
- Accidenti! La borsa!
- Ho anche la borsa, la coca...
- Chi è?
- Sono Rosa.
- Sei sola?
- Mi sono appena svegliata.
- Cosìtardi?
- leri sera sono uscita.
Vuoi fare colazione?
Sei tornata a battere. Volevo
proporti un modo di fare soldi
senza uscire di casa.
- Dimmi. lo non sono una puttana.
Mi hanno fatto molte puttanate,
ma non sono una puttana.
- Perché mi hai mentito?
- E" stata un"idea di Agrado.
Come posso guadagnare denaro
senza muovermi da qui?
Sono molto curiosa.
Quanto mi prenderesti
per affittarmi una stanza?
Affittarti una stanza? Perché?
Lascio le mie compagne
per qualche mese.
- E il viaggio in Salvador?
Sto male, Manuela. Non posso
viaggiare in queste condizioni.
Perché vuoi venire a stare qui?
Aspetto un bambino.
Aspetti un bambino.
Che pensi di fare?
Voglio tenerlo. Ho pensato che qui
avrei dato meno scandalo.
- ll padre può aiutarti.
- ll padre! Dio solo sa dov"è!
- Ma saprai chi è.
- Certo! Per chi mi prendi?
- Scusa.
- E" la tua compaesana, Lola.
Che gran figlia di puttana!
Perché ti arrabbi così?
Perché mi arrabbio così?
Di quanti mesi sei?
Di tre mesi.
- Sono molto preoccupata.
- Lo credo!
- Ho avuto una perdita stamattina.
- Sei andata dal medico?
Domani vado all"Hospital del Mar.
Puoi accompagnarmi?
Certo.
Grazie.
- Per la stanza?
- Mi dispiace. Non puoi restare.
- Buonasera. Disturbo?
- Ti stavo aspettando.
Non sapevo dove mandarti la borsa.
E" qui.
- C"è tutto?
- Sì. C"è tutto.
Grazie perstanotte. Vorrei parlare
con te, ma ho poco tempo.
- Posso aiutarti?
- Sì, abbottonami.
Come hai detto che ti chiami?
- Ti piacerebbe lavorare con me?
- Perfare cosa?
Di tutto.
Meno che andare a letto insieme.
Ne ho già abbastanza con Nina!
- Stavo cercando un lavoro.
- Ho bisogno di un"assistente.
- Qualcuno di cui mi possa fidare.
- Tu non mi conosci.
Mi è bastata la dimostrazione
di stanotte.
- Nina mi odia.
- Odia tutti, incluse lei e me.
- Quando comincio?
- Subito, se puoi.
D"accordo.
Chiedi a Nina che vuole percena.
lo mangio solo del baccalà.
- Nient"altro?
- Procura un ansiolitico per Nina.
- Oggi era molto nervosa.
- Ho del Lexatin.
Stupendo!
- Non dire niente del padre.
- Perché ce I"hai con Lola?
Ha il peggio dell"uomo
e il peggio della donna.
Ti racconto una storia.
Avevo un"amica
che si è sposata molto giovane.
Dopo un anno il marito
è andato a lavorare a Parigi.
Doveva chiamarla
appena si fosse sistemato.
Passano due anni.
ll marito ha risparmiato dei soldi
e viene a Barcellona
per aprire un bar.
Si rincontrano qui.
Due anni non sono molto tempo.
Ma il marito era cambiato.
- Non I"amava più.
- ll cambiamento era fisico.
Si era fatto due tette più grandi
di quelle di lei.
La mia amica era molto giovane.
Viveva in un Paese straniero.
Non aveva nessuno.
A parte le tette,
il marito non era cambiato tanto.
Alla fine lo accettò.
Noi donne facciamo qualsiasi cosa
per non stare sole.
Noi donne siamo più tolleranti.
Ma questo è un bene.
Siamo delle grandi coglione
e un poco lesbiche.
Ascolta la fine della storia.
I due montano un chiosco qui,
alla Barceloneta.
Lui passava le giornate facendosi
chiunque gli capitava.
E a lei faceva un sacco di storie
se si metteva la minigonna.
Come si può essere maschilista
con due tette come quelle?
Maria Rosa Sanchez.
Sedetevi. Chi è la paziente?
Lei.
- Allora?
- Mia sorella è incinta.
Dovrebbe essere di tre mesi.
Questa è la prima visita che fa.
leri ho avuto una piccola perdita.
Si sdrai sul lettino
e si spogli dalla pancia in giù.
Stai tranquilla.
- Metta questo.
- Grazie.
Dall"ecografia risulta che il feto
sta bene. Vivete insieme?
- Come la mettiamo?
- Vive con nostra madre.
- Ma ancora non le ha detto niente.
- Ha la pressione alta?
- Sì, sono ipertesa.
- Ha una minaccia di aborto.
Deve stare a riposo.
- Non posso lasciare il lavoro.
- Deve stare tranquilla
e non fare sciocchezze. Dica a sua
madre di controllarle la pressione.
Deve fare una dieta senza sale
e riposare.
Glielo dirò.
Lavoro con gente
ad alto rischio.
Vorrei fare il testdell"AlDS.
- Che lavoro fa?
- E" assistente sociale.
Quando possiamo ritirare
le analisi?
Tra 15 giorni.
Devi dirlo a tua madre. Bisogna
che qualcuno si occupi di te.
leri ho trovato lavoro
e sarò occupata tutto il giorno.
Tu mi chiedi di essere tua madre
e non ne hai il diritto.
Hai già una madre.
I genitori non si scelgono.
Sono quelli che sono!
Non ricattarmi, perfavore.
Non so se ho fatto bene
a chiamare la clinica.
Hai fatto quello che dovevi.
Se le credo,
non posso continuare con Stanley.
Allora non crederle, ciò che
importa siete tu e il bambino.
- E se mia sorella dicesse il vero?
- Blanche? Non è in condizione.
Neanche se volesse, poverina.
Dov"è il mio cuore?
Parla del suo portagioie
a forma di cuore.
Guarda, è qui.
- Mi serve una collana.
- Adesso la cerchiamo.
- Chi è I"uomo con cui esci?
- Huntly.
Non ha chiamato
mentre ero in bagno?
Che strano!
Perché mi guardi così?
Sono orrenda?
Se più bella che mai.
- Con questa collana starò meglio.
- Ti aiuto?
Allora vai in vacanza.
Che fortuna.
Mi fai un"invidia!
E" arrivato, dev"essere
quel signore che viene a prenderti.
DUE SETTlMANE DOPO
- Seconda chiamata, 15 minuti.
- Entra.
- Non sono ancora arrivate?
- lo non so nemmeno dove siano.
- E Nina?
- Non stava con te?
- E" a casa, a letto.
- A letto?
- Che cos"ha?
- Deve averle fatto male la cena.
- Non me I"hai detto al telefono.
- Per non preoccuparti.
L"ha vista un medico?
Ha una gastroenterite,
domani starà meglio.
Allora sospendiamo.
- Vorrei parlare con Huma.
- Aspetta fuori.
- Cinque minuti.
- Ma sì!
- Dimmi la verità.
- E" fatta, non riesce a parlare.
E" uscita
appena sei andata in televisione.
Pensava che io sarei stata con te.
Che facciamo ora?
- Se vuoi, io potrei sostituirla.
- Che cosa?
- Conosco la sua parte a memoria.
- Ma tu sai recitare?
- So mentire e anche improvvisare.
- Questo I"ho già visto.
Per mio figlio
ero un"ottima attrice.
Non sapevo che avessi un figlio.
Terza chiamata, 5 minuti.
Huma, non possiamo più aspettare.
Auguri, Blanche.
ll tuo regalo di compleanno.
Grazie, Stanley.
Perché ti sei disturbato?
Spero che ti piaccia.
Ma questo è...
Un biglietto di ritorno
per I"autobus di martedì.
- Mi stai suggerendo di andarmene?
- Tu che pensi?
Perché le hai fatto questo?
Sono stufo di vedervi bisbigliare
sotto il mio naso!
- Non andartene.
- Mi hai rotto la camicia!
- Che bruto!
- Bruto? Mi hai conosciuto così.
Ma la mia brutalità non è mai
stata un problema perte.
Mi hai mostrato la foto di casa
vostra. Bella, piena di colonne.
Ti ho tirata fuori dalle colonne,
ti ho insegnato ad essere felice.
Noi eravamo felici insieme.
Poi è arrivata tua sorella Blanche.
Che ti prende?
Portami in ospedale, per favore.
Ciao, Manuela.
Complimenti per ieri sera.
- So che sei stata brava.
- Peccato che tu non ci fossi.
Stavo malissimo.
Agrado mi ha chiamato per dirmelo.
Ha chiamato mezza Barcellona!
E tu? Fai tutto quello
che ti ha detto il medico?
- L"ho appena visto.
- Allora?
- Sono andata per le analisi.
- Già, era oggi.
Sono sieropositiva.
Ripetiamo le analisi.
Come hai potuto scopare con Lola?
Non sapevi che si buca da 15 anni?
In che mondo credi di vivere?
Non lo so.
Hai parlato con tua madre?
Con le tue compagne?
Nemmeno.
Ora andiamo a prendere le tue cose
e ti sistemi qui.
Grazie.
Ciao, Manuela.
Sei stata meravigliosa ieri sera.
Grazie.
- Ciao.
- Ecco la gattamorta!
- Che cosa c"è?
- Cosa c"è?
- Sei stata una figlia di puttana!
- Niente insulti.
Hai imparato il testo a memoria
apposta.
E" impossibile impararlo ascoltando
dall"altoparlante. Non sono idiota.
L"altoparlante mi ha solo aiutato a
ricordarlo, conoscevo già la parte.
- Davvero? Che combinazione!
- Non puoi immaginarlo.
Che cercavi la prima sera in questo
camerino. Eri qui percaso?
No, non è stato per caso.
Non vi disturbo oltre,
prendo le mie cose e me ne vado.
Manuela, credo che dovresti darci
una spiegazione.
"Un tram che si chiama desiderio"
ha segnato la mia vita.
Venti anni fa feci Stella
con un gruppo di dilettanti.
Lì conobbi mio marito,
lui faceva Kowalski.
Due mesi fa ho visto
la vostra versione a Madrid.
Stavo con mio figlio.
Era la sera del suo compleanno.
Pioveva, ma aspettavamo in strada
perché lui voleva il tuo autografo.
Era una follia
aspettare sotto la pioggia.
Ma era il suo compleanno
e non ho potuto dirgli di no.
Voi due avete preso un taxi
e lui vi è corso dietro.
E una macchina I"ha investito.
E" morto.
Questa è la spiegazione, Huma.
Spostati, Rosa.
- Huma, che fai qui?
- Sono venuta a pagarti.
Sei andata via
senza prendere i soldi.
- Lei è mia sorella Rosa.
- Buongiorno.
Come va?
Lascia che ti aiuti.
Prendiamo I"ascensore.
E Nina?
L"ho lasciata con Mario.
Ti manda i suoi saluti.
Lascia le buste qui.
Tu vai a riposare un po".
- Non sono stanca.
- Non discutere.
Siediti, prego.
- Vuoi bere qualcosa?
- No, grazie.
E" come una bambina piccola.
Non ho dormito
pensando a tuo figlio.
Ricordo perfettamente il suo volto
sotto la pioggia.
Con il quaderno in mano.
Mi sembra di vederlo.
Non voglio parlare di mio figlio.
Non posso.
Nina ed io
vorremmo che tornassi con noi.
Rosa è ammalata, qualcuno deve
occuparsi di lei tutto il giorno.
Non posso lasciarla.
Mi dispiace.
Non so più cosa fare.
Perché non metti Nina
in una clinica?
Se non rispettiamo il contratto,
la compagnia mi denuncerà.
Trovale una sostituta
e porta a termine il tuo impegno.
Senza Nina
non posso fare lo spettacolo.
Lei è drogata di eroina
e io di lei.
Chi è?
Lei hai aperto?
Dovevi dirle che siamo occupate.
Sdraiati sul divano.
Smetti di muoverti.
- Che cos"ha esattamente?
- Un incidente.
Di che tipo?
- Agrado può prendere il mio posto.
- Certo.
- E" a lei che non volevi aprire?
- Sì, comunque perte è I"ideale.
- Quanti anni ha Agrado?
- E" grandicella, fra i 30 e i 50.
- Agrado è il suo vero nome?
- No, è il nome d"arte, come Huma.
- Sai perché mi chiamo Huma?
- Sì, me I"ha raccontato Manuela.
- Che altro ti ha raccontato?
- Tutto.
Di te e Nina, il fatto della droga
e che la vostra storia finirà male.
- E poi? Sono molto curiosa.
- Che sei un"attrice meravigliosa.
Ma una persona tutta sbagliata.
Che altro?
Mi ha detto di non dire niente.
- Cos"hai nella busta? Entra.
- Spumante e gelato.
- Perché?
- Perfesteggiare il tuo successo.
Entra.
Che sorpresa!
Tre donne in una casa quasi vuota,
pare "Come sposare un milionario".
- Come va, suor Rosa?
- Lei è Agrado.
- Piacere, sono fans.
- Come va?
Huma, tu sei una leggenda vivente.
Ho detto che sono "fans",
al plurale.
Ma la mia Manuela
è stata troppo I"altra sera.
lo ho pianto tanto.
- Non dovevi essere in Salvador?
- Non ci vado più, resto qui.
Agrado, non lavoro più con Huma.
Prima stavamo dicendo che tu
potresti prendere il mio posto.
lo che faccio Stella?
Mi vedo più come Blanche.
Potresti sostituire me,
non Nina né Huma.
Grazie, Manuela, ma non credo...
Prendila in prova,
non è scema come sembra.
Sì che lo sono e molto.
Ora, per esempio, non vi capisco.
Perciò ti do la bottiglia
per tirarti su di morale.
- C"è il gelato.
- Beviamo per rilassarci un po".
Prendo i bicchieri.
Assaggio solo il gelato,
non posso bere alcolici.
lo un bicchiere lo bevo.
Che ha Manuela?
E" così strana.
ll successo
le ha già dato alla testa?
Vuole rifilarti a Huma!
Prada è I"ideale per una monaca.
A me sta bene tutto,
quindi sono molto eclettica.
- Mi sono venuti i geloni.
- Fammi vedere.
- Anche mia madre li aveva.
- Compro un"altra bottiglia?
Mi piacerebbe, ma meglio di no.
- Dov"è il bagno?
- Di là.
Scusami.
Adesso mi spiegate
che cosa succede in questa casa.
- Domani ti spiego.
- Non sa tenere la bocca chiusa.
lnvece so farlo bene.
Non vi ho retto il gioco
alla grande con donna Titina?
Perfino quando succhio un uccello
so essere discreta.
L"ho succhiato in luoghi pubblici e
solo I"interessato se ne accorgeva.
lo sono secoli
che non succhio un uccello!
A me piace tanto la parola
"uccello". Uccellone!
Ma smettila!
- Devo andare.
- Stai bene?
- Mai stata meglio.
- Accompagnala a prendere un taxi.
- Dimenticavo, questo è perte.
- Grazie.
- Bene, ragazze.
- Arrivederci.
Tu devi insegnarmi ad abbaiare.
Dico sul serio.
Sono stata un po" villana con Huma.
Le ho detto di tutto.
Non importa.
Due sorelle tanto diverse.
- Sono sorelle?
- Così mi ha detto Manuela.
Se lo dice lei!
- Mi sembrate un po" casiniste.
- Bisogna imparare a conoscerci.
- Agrado, sai guidare?
- Sì, da giovane ero camionista.
A Parigi, prima di farmi le tette.
Poi sono diventata puttana.
- Che cosa interessante.
- Molto.
Un assegno.
- 150.000.
- E" stata generosa.
- Cos"è?
- Un autografo di Huma per Esteban.
"Caro Esteban, questo è I"autografo
che non ti ho mai fatto."
Ho buttato perle ai porci!
- Lo dici per me?
- Per te e per il tuo amico.
E" venuto a ripetermi le bugie
che gli avevi raccontato.
- L"ho cacciato via.
- Che cosa?
E"tornato a chiedermi perdono
con un mazzo di rose.
"Perdono", diceva.
Ma ci sono cose imperdonabili.
La crudeltà non merita perdono.
E" I"unica cosa
che non si può perdonare.
Cos"è?
- Impari la parte anche tu?
- No, figurati!
- lnvece dovresti farlo.
- Credi?
- Ti dispiace lasciarmi sola?
- Per fumarti uno spinello?
Sì, lo sai!
Se vuoi che non dica niente a Huma,
vai in bagno. Non voglio vederti.
Bene.
Attenta alla porta.
Lo so che quando si è giovani,
queste cose non hanno valore.
Però sei bellina, proporzionatella.
Uno scriccioletto, però bellina.
Sei dimagrita.
Con tutta la roba che prendi!
L"importante è che sei dimagrita.
Hai talento.
Limitato, ma hai un tuo talento.
E una donna che ti ama. Eppure
scambi tutto questo con I"eroina.
Credi che ne valga la pena?
Beh, non ne vale la pena!
Lo cambio per un po" di pace.
Avanti, aiutami.
Stai diventando piatta.
In confronto a te, sicuramente!
Che brutto vizio hai!
Hai mai pensato
di operarti del tutto?
Le operate non lavorano. Ai clienti
piacciono pneumatiche e ben dotate.
Reumatiche?
Che strani gli uomini!
Reumatiche no, pneumatiche.
Un paio di tette dure
e in più una bella mazza!
Agrado, fammi vedere I"uccello.
- Ti ha fatto effetto la canna.
- Magari poi piace anche a me.
Hai già i tuoi problemi,
non hai bisogno di complicazioni.
Tieni, tocca a te. Attenta
e non vomitare addosso a nessuno.
Al pubblico piace, sono incinta.
Credono sia per la parte.
Nella prossima scena non sei
incinta, hai già partorito.
E" vero.
Smettila.
- Vado. Poi mi mostri I"uccello?
- Sì e magari lo assaggi.
I giovani sono scatenati!
MESl DOPO
Lo chiamerò Esteban.
Tuo figlio?
E perché?
Per il tuo.
Questo bambino sarà di tutte e due.
Magari.
Magari fossimo sole al mondo.
Senza avere impegni.
Tu e tuo figlio soltanto per me.
Ma hai una famiglia, Rosa.
Ora ti pettino
e ti trucco un pochino.
- Perché?
- Mi piace vederti bella.
E poi ho chiamato tua madre.
Verrà a trovarti nel pomeriggio.
- Mia madre?
- Hai una madre. Non ricordi?
- E cosa le dico?
- Che le vuoi bene. Non lo so.
Entra Huma.
- Non sono Huma. Posso entrare?
- Certo, Mario.
Sei in anticipo.
- Che fai?
- Stiro.
- Che hai?
- Stanotte non ho dormito bene.
Tutto il giorno nervoso.
Mi faresti un pompino?
Qui a nessuno entra in testa
che mi sono ritirata.
Non voglio che pensi questo.
E" solo che oggi sono nervoso
e un pompino mi rilasserebbe.
Fai tu un pompino a me,
anch"io sono nervosa.
Sarebbe la prima volta
che succhio I"uccello a una donna.
Ma se è necessario...
Tutta la compagnia
è ossessionata dal mio uccello.
Tu non hai I"uccello?
E anche a te la gente chiede
di succhiarglielo?
No, vero?
E allora?
Ti succhio I"uccello
perdimostrarti quanto sono aperta
e quanto sono sensibile
a queste cose. Dov"è il telefono?
Non preoccuparti,
mi occupo io di tutto.
Andiamo nel mio camerino?
Se viene Huma...
Huma è in ospedale con Nina.
Che è successo?
- Stavano per ammazzarsi a vicenda.
- Cazzo!
Tieni.
- Dovremo sospendere.
- Non dire niente.
- Qualcosa bisognerà dire.
- Non perforza la verità.
- lnventerò qualcosa.
- Certo.
- Buongiorno. Come sta?
- Buongiorno.
Si accomodi.
- Dov"è?
- Lì, in camera da letto.
E io che mi preoccupavo
credendo che stavi in Salvador.
- Hai imparato a mentire.
- Non sapevo come dirtelo.
E ora che farai?
Lascerai I"ordine persposarti?
Mamma, che domande sono?
Con te non si sa mai.
Perlomeno io.
Perfino questo ho dovuto saperlo
dalla tua amica.
Non so che avrei fatto
senza di lei.
- Come sta papà?
- Come sempre, non so.
Peggio.
Se non ti dispiace,
preferisco non dirgli niente.
Comunque non capirebbe neanche.
- E Sapic?
- Bene.
Rosa, non so che fare.
Tu che ti aspetti da me?
Niente.
Non ti aspetti niente da me!
Non è questo.
Vorrei solo che tu non mi rendessi
le cose più difficili.
- Beve qualcosa? Preparo il tè.
- No, grazie.
Che cos"ha esattamente?
Per telefono non ho capito bene.
Secondo I"ecografia
ha la placenta previa.
Sarà necessario un parto cesareo.
Ora deve stare a riposo assoluto.
Dovrei portarla a casa? Seguo già
il padre come se fosse un bambino.
Lei è sua madre,
ma credo che Rosa stia meglio qui.
E" I"impressione che mi ha dato.
Se avete bisogno di soldi,
fammelo sapere. Tienimi informata.
- Sì, stia tranquilla.
- Molte grazie.
L"accompagno.
Non so cosa ho sbagliato con Rosa.
Da quando è nata,
è stata come un"extraterrestre.
Tu hai figli?
E vai d"accordo con lui?
E" morto.
Mi dispiace.
Percause di forza maggiore
due delle attrici che trionfano
su questo palcoscenico
oggi non possono essere qui.
Poverine.
Perciò, lo spettacolo è sospeso.
A chi lo desidera verranno ridati
i soldi del biglietto.
Però, per una volta che venite
a teatro, è un peccato andarvene.
Se restate, vi racconto
la storia della mia vita.
Ciao, mi dispiace.
Se vi annoio,
fingete di russare, così:
Lo capisco benissimo,
non ferite la mia sensibilità.
Mi chiamano Agrado.
Perché cerco sempre di rendere
la vita gradevole agli altri.
Oltre che gradevole,
sono molto autentica.
Guardate che corpo!
Tutto fatto su misura.
Occhi a mandorla:
80.000.
Naso: 200.000.
Buttate, perché I"anno dopo
mi hanno dato un"altra bastonata.
So che così mi dà personalità.
Ma se lo sapevo, non lo toccavo.
Continuo.
Tette, due.
Perché non sono mica un mostro!
70.000 ciascuna.
Però le ho già superammortizzate.
- Silicone nel...
- Dove?
Labbro, fronte,
zigomi, fianchi e culo.
Un litro sta sulle 100.000.
Fate voi il conto, io I"ho perso.
Limatura della mandibola: 75.000.
Depilazione definitiva
con il laser: 60.000 a seduta.
Dipende da quanta barba si ha.
Di solito, da una a quattro sedute.
Però, se balli il flamenco,
ce ne vogliono di più. E" chiaro!
Quello che stavo dicendo
è che costa molto essere autentica,
ma non bisogna essere tirchie.
Siamo autentiche quando somigliamo
all"idea sognata di noi stesse.
- Stia attento, perfavore.
- Non si preoccupi.
Ora la solleviamo.
Benissimo.
Stai bene?
La lasci lì, la sollevo io.
- Ci penso io.
- Grazie.
Ce la fai?
All"Hospital del Mar, perfavore.
- Passiamo per Piazza Medina Coeli.
- Tua madre aspetta in ospedale.
- Voglio vedere la piazza passando.
- Va bene.
Si fermi.
Qui venivo a giocare da bambina.
Vieni qui, piccolino.
Vieni.
Ciao.
Questo cane dà confidenza a tutti.
- Lei ha un cane?
- No, però mi piacciono molto.
- Qual è la sua età?
- 26 anni.
- E quanto è alta?
- Non molto, un metro e 68.
- Vieni.
- Vai con papà.
- Vieni.
- Addio, papà.
Non hai dolori?
Che bello partorire senza dolore!
- Quando entra in sala operatoria?
- Tra un"ora e mezza.
Bene.
Ho il tempo di farfare un giro
a tuo padre e tornare.
Non c"è bisogno che tu venga.
Voglio stare qui con te.
- Da" un bacio a papà.
- Questo me lo tengo io.
- Adopo, Manuela.
- Arrivederci.
Spero che il terzo Esteban
per te sia il definitivo.
ll terzo Esteban?
Lola è stato il primo
e tuo figlio il secondo.
Sapevi che Lola
era il padre di mio figlio?
Certo.
Non ci vuole un gran genio.
A Lola non ho mai detto
che abbiamo avuto un figlio.
- E tuo figlio lo sapeva?
- Nemmeno lui.
Non parliamo di cose tristi,
oggi è un gran giorno.
In carcere il dittatore Videla
e sta per nascere tuo figlio.
- Promettimi una cosa.
- Dimmi.
- Se succede qualcosa...
- Che vuoi che succeda?
- Non nascondere niente al bambino.
- Gli dirai tutto ciò che vorrai.
Promettilo.
Se ti senti più tranquilla...
Va bene, te lo prometto.
Siamo qui, oggi,
persalutare nostra sorella Rosa.
Manuela, sono felice di vederti.
- Peccato che sia qui.
- Non poteva essere altrove.
Non sei un essere umano, Lola,
tu sei un"epidemia.
Sono sempre stata eccessiva
e sono molto stanca.
Sto morendo.
Vieni.
Ho derubato Agrado per pagarmi
il viaggio in Argentina.
Volevo vedere per I"ultima volta
il paese,
il fiume, la nostra strada.
Sono contenta
di poter salutare anche te.
Mi manca solo di conoscere
il figlio di suor Rosa.
Mio figlio.
Ho sempre sognato
di avere un figlio, lo sai.
Quando scappai da Barcellona,
aspettavo un figlio tuo.
Anche tu...
- L"hai tenuto?
- Un bambino splendido.
Voglio vederlo.
L"hai portato con te?
E" a Madrid, ma non puoi vederlo.
Anche da lontano.
Ti prometto che non mi vedrà.
E" I"ultima cosa che ti chiedo.
Non puoi vederlo.
Manuela, perfavore.
Sei mesi fa
una macchina I"ha investito.
E I"ha ucciso.
Sono venuta a Barcellona
perdirtelo.
Mi dispiace.
Mi dispiace.
ll bambino!
- Da dove vieni?
- Non hai portato fuori Sapic?
- Tu non c"eri.
- Ora sono qui.
Ha fame.
ll biberon si sta riscaldando.
Me lo porta, perfavore?
Vieni qui.
Fai in modo che il signore
non venga qui.
- Ma crede che la madre sia lei.
- Lo so.
E" molto geloso.
Gli ho detto che il bambino è tuo.
Non posso dirgli la verità.
Non capirebbe neanche.
Magari fosse mio.
Cosa vuoi?
- Chi è questa donna?
- Manuela, la nostra nuova cuoca.
E" con noi da quattro giorni.
Starà in questa stanza
con suo figlio.
Ricordi che te I"ho detto?
- Quanti anni ha?
- 38.
- E quanto è alta?
- Un metro e 70.
Bene.
Ora vai a fare due passi.
Vai.
Non piangere.
- ll biberon.
- Grazie.
Grazie.
Mangiamo subito!
Non devi dire a nessuno
degli anticorpi.
Le suore lo sanno?
Bene.
UN MESE DOPO
Ciao.
Prendilo.
- Piano.
- Ciao. Come stai?
- Che dice il medico?
- Che sta bene, lo vedi.
Sei col papà.
- Posso dargli un bacio?
- Certo.
Figlio mio, mi dispiace
lasciarti un"eredità così brutta.
Sta bene, non c"è motivo per cui
dovrebbe sviluppare la malattia.
Dammelo.
ll nostro Esteban.
Anche lui hai chiamato Esteban?
Grazie.
Voleva fare lo scrittore.
Questi sono i suoi appunti,
se li portava dappertutto.
Guarda, questo I"ha scritto
il giorno in cui è morto.
Leggi.
"Stanotte mamma mi ha mostrato
una foto di cui mancava la metà.
Non gliel"ho detto, ma alla mia
vita manca quello stesso pezzo."
Continua a leggere.
"Stamattina ho frugato nei suoi
cassetti e ho trovato delle foto.
Atutte mancava la metà.
Mio padre, suppongo.
Voglio conoscerlo. Devo far capire
a mamma che non mi importa chi sia,
né come sia
né come si è comportato con lei.
Non può togliermi questo diritto.
Tieni la foto.
Grazie.
Ciao, Rosa.
Non mi piace che chiunque baci il
bambino. Chi era la donna nel bar?
Quella donna è suo padre.
- Che hai detto?
- E" suo padre ed è molto malato.
ll mostro che ha ammazzato
mia figlia?
Non ci pensi.
Qualcuno pensa che i figli
si facciano in un giorno.
Però ci vuole tempo, molto.
Per questo è terribile vedere
il sangue di un figlio perterra.
Un ruscello che scorre un minuto,
eppure a noi è costato anni.
Quando ho scoperto mio figlio,
giaceva lì, in mezzo alla strada.
Ho immerso le mani nel sangue
e le ho leccate con la lingua.
Perché era mio.
Gli animali li leccano, no?
Non mi disgusta mio figlio.
Tu non sai cosa sia.
In una custodia
di cristallo e topazio
metterei la terra
imbevuta del suo sangue.
Ahi, amore mio.
Impasta. Che la tristezza
confluisca nelle tue mani.
Lavora.
Devi lavorare.
- Non si sente il raffreddore?
- No, va benissimo.
Via, non si può stare qui.
Salve. Porto dei fiori
per la signorina Agrado.
Firma qui.
- Sicuro per Agrado?
- Sì, c"è scritto.
- Prendi.
- Sai perché mi chiamano Agrado?
Ho sempre cercato di rendere
gradevole la vita altrui.
Va bene!
"Care Agrado e Huma,
di nuovo scappo senza salutare.
Ate piacciono gli addii, Agrado.
La situazione con i genitori
di Rosa è insopportabile."
La nonna teme che il bambino
la infetti anche con un graffio.
Porto Esteban in un posto
lontano da tanta ostilità.
Agrado, sai quanto ti voglio bene.
Abbi cura di te e di Huma.
Mi spiace non assistere alla prima,
ma sono sicura che avrete successo.
Vi scriverò, ma per il momento
è meglio che non sappiate altro.
Strappa la lettera.
Vostra Manuela.
DUE ANNl DOPO
Torno a Barcellona dopo due anni.
Ma stavolta non sto scappando.
Vengo per un congresso sull"AlDS.
Esteban ha negativizzato il virus
in un tempo record.
Vogliono fare delle ricerche
su di lui. Sono contenta.
Disturbo?
Lasciala, è anche mia!
Che bella che sei!
Ti sono cresciuti i capelli.
- Anche a te.
- E" la parrucca per lo spettacolo.
Hai I"orecchino sganciato.
- Impara, somara!
- Chi ti cura meglio di me?
Sono contenta pertuo figlio.
- Ha negativizzato il virus.
- Sì, il virus può sparire.
Però non si sa come.
Sembra un miracolo.
lo lo sapevo.
Ho pregato tanto per quel bambino.
Dove alloggi qui a Barcellona?
Vieni a casa nostra.
Staremo un po" dai nonni.
La madre di Rosa è contenta.
E" cambiata tanto quella donna.
- Cinque minuti.
- Devo andare.
- Hai la foto di Esteban!
- Me la diede Lola prima di morire.
L"avevo in consegna
fino al tuo ritorno.
Tienila tu.
Grazie.
Devo andare.
Nina si è sposata,
vive al suo paese.
Ha anche un figlio.
E" grasso, orrendo. Bruttissimo!
Adopo.
"A Bette Davis, Gena Rowlands,
Romy Schneider...
Atutte le attrici che hanno
fatto ruoli da attrici,
a tutte le donne che recitano,
a tutti gli uomini
che si sono trasformati in donne,
a chiunque desideri
diventare madre. A mia madre."