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Quando nacque il bambino
come tutti gli altri
Spartani, venne ispezionato.
Se fosse stato troppo piccolo,
o rachitico, o malato o deformato,
sarebbe stato scartato.
Quando si pote' reggere in piedi, venne
battezzato nel fuoco del combattimento.
Fu addestrato a non ritirarsi
mai, a non arrendersi mai.
Addestrato a morire su un campo di
battaglia, al servizio di Sparta
La piu' grande gloria che avrebbe
mai raggiunto nella sua vita.
A 7 anni, come si usava fare a Sparta,
il ragazzo venne strappato dalla madre
e gettato in un mondo di violenza.
Perfezionata per 300 anni, la
societa' guerriera di Sparta
creo' i piu' grandi soldati che
il mondo avesse mai conosciuto.
L'Agoge, come veniva chiamata,
spingeva il ragazzo a lottare.
Lo facevano morire di
fame, spingendolo a rubare.
E se necessario, ad uccidere.
Con la frusta e il bastone
il ragazzo veniva punito.
Addestrato a non mostrare
dolore. Nessuna pieta'.
Costantemente sotto esame.
Mandato all'addiaccio.
Lasciato solo con il suo intelletto
contro la furia della natura.
Era la sua iniziazione.
Il tempo passato in un mondo selvaggio.
E sarebbe tornato dal suo
popolo come uno Spartano.
O non sarebbe tornato.
Il lupo comincio' a cercare il ragazzo.
Artigli di metallo nero.
Pelo scuro come la notte.
Occhi pieni di sangue. Venuto
direttamente dall'inferno.
Il lupo gigante annusava,
Assaporando l'aroma del pasto in arrivo.
Non c'e' paura che lo attanagli,
solo una grande
consapevolezza delle cose.
Aria gelida nei suoi polmoni.
I pini si muovevano con il
vento della notte che calava.
La sua mano era ferma.
La posizione perfetta.
E quindi il ragazzo, dopo aver lottato
contro la morte, torno' dal suo popolo
della sacra Sparta, come Re!
Il nostro Re! Leonida!
Sono passati piu' di 40 anni dal
lupo e da quel freddo inverno.
Ora, come allora, una
bestia si avvicinava.
Paziente e sicura di se',
assaporava l'aroma del pasto in arrivo,
questa bestia era costituita
da uomini e cavalli, spade e lance.
Un'esercito di schiavi piu' grande
di quanto si possa immaginare.
Pronto a divorare l'intera Grecia.
Pronto a distruggere l'unica speranza
del mondo per la ragione e la giustizia.
Una bestia si avvicinava.
E fu proprio Re Leonida a provocarla.
Mio padre mi insegno'
che la paura e' costante
e accettandola,
che ti rendera' sempre piu' forte.
Mia Regina.
Un emissario
Persiano attende Leonida.
Alla fine dei conti, la vera
forza di un guerriero spartano
sta nel guerriero che ha di fianco.
Quindi onoralo e rispettalo e lui ti
difendera' quando ne avrai bisogno.
Ma prima di tutto,
lotta con la tua testa.
E poi lotta col cuore.
Cosa c'e'?
Un emissario Persiano ti sta aspettando.
- Hai imparato la lezione di oggi?.
- Rispetta e onora.
Consigliere Terone, ti sei
rivelato utile per una volta.
Mia Regina e mio Re, stavo giusto
per presentarvi il mio ospite.
Ne sono certo.
Prima di parlare, Persiano, ricordati
che qui sei a Sparta
e chiunque tu sia, persino il messaggero di un Re,
e'considerato responsabile
delle proprie parole.
Ora, qual'e' il messaggio che porti?
Terra e acqua.
Avete fatto tutta questa strada dalla
Persia, solo per dirci "Terra e acqua"?
Non essere arrogante o stupido, Persiano.
Non puoi permetterti di essere ne' l'uno ne' l'altro qui a Sparta.
Cosa fa pensare a questa donna di
poter parlare in mezzo a degli uomini?
Perche' solo le donne spartane
danno alla luce i veri uomini.
Passeggiamo, per
raffreddare le nostre lingue.
Se date piu' valore alla vostra vita
che alla vostra totale annientazione,
ascoltatemi attentamente, Leonida.
Serse conquista e controlla
tutto cio' su cui posa gli occhi.
Ha sotto di se' un esercito talmente imponente
da far tremare il terreno con la propria marcia.
Talmente vasto da prosciugare
un fiume quando beve.
Tutto cio' che il Re-Dio
Serse vuole e' questo:
Una semplice offerta di terra e acqua.
Una dimostrazione della sottomissione
di Sparta alla volonta' di Serse.
Sottomissione ?
Questo e' un po' un problema.
Voci dicono che gli Ateniesi
vi hanno gia' sconfitto.
E se quei filosofi e omosessuali
hanno trovato il coraggio...
Dobbiamo essere diplomatici.
E' chiaro che gli Spartani...
...hanno una reputazione da mantenere.
Scegliete molto attentamente le
vostre prossime parole, Leonida.
Potrebbero essere le ultime come Re.
Terra e acqua...
Pazzo. Siete pazzo.
Terra e acqua. Ne troverete
quanto ne vorrete laggiu'.
Nessun uomo, Persiano o Greco,
nessun uomo minaccia un messaggero.
Hai portato le corone e
le *** dei re sottomessi
Hai insultato la mia Regina.
Minacciato la mia gente
con morte e schiavitu'.
Oh, io ho scelto attentamente
le mie parole, Persiano.
Forse avresti dovuto fare lo stesso.
Questo e' blasfemo!
E' pazzia!
Pazzia?
Questa e' Sparta!
Benvenuto, Leonida.
Vi stavamo aspettando.
Gli Efori.
Sacerdoti degli antichi Dei.
Porci, frutti di incesti.
Piu' bestie che uomini.
Creature che lo stesso
Leonida deve corrompere.
E implorare.
Nessun Re Spartano fece mai una guerra senza
prima aver ricevuto la benedizione degli Efori.
I Persiani hanno detto che il loro
esercito oltrepassa il milione di soldati.
Spero per il nostro bene
che stiano esagerando.
Ma non c'e' dubbio che stiamo per affrontare
il piu' grande esercito mai creato.
Prima di sentire il vostro piano,
cosa ci offrite?
Useremo le nostre
abilita' superiori di lotta
e lo stesso territorio della
Grecia per distruggerli.
Marceremo a Nord, verso la
costa.
- dove mi assicurero'...
- Siamo in Agosto, Leonida.
La luna piena si avvicina.
Una festivita' sacra e antica.
Sparta non fara' nessuna guerra
nel periodo della Carneia.
Sparta brucera'!
I nostri uomini moriranno
lottando
e le nostre donne
e i nostri figli saranno
schiavizzati o peggio!
Bloccheremo l'attacco
dei persiani sulle coste
ricostruendo il grande Muro Focese.
E poi faremo in modo che
entrino nei passi delle montagne,
le Termopili.
In questo corridoio stretto, il
loro numero di soldati non contera'.
E colpo dopo colpo gli attacchi persiani
si infrangeranno contro gli scudi spartani.
Le perdite di Serse saranno numerose, il
suoi uomini saranno talmente demoralizzati
che non gli lascieranno altra scelta
se non abbandonare la campagna.
Dobbiamo consultare l'Oracolo.
Confidate negli Dei, Leonida.
Preferisco credere in cio' che penso.
Le tue bestemmie ci sono
gia' costate parecchio.
Non aggiungerne altre.
Andiamo a consultare l'Oracolo.
Vecchi mistici malati.
Vecchi ricordi dei tempi
in cui Sparta risali' dalle tenebre.
Rimanescenze di una
tradizione senza senso.
Una tradizione che nemmeno
Leonida riesce a cancellare.
Ma deve rispettare la parola degli Efori
Questa e' la legge.
E nessuno Spartano, contadino
o cittadino,
uomo o donna, schiavo o re, e' al
di sopra della legge.
Gli Efori sceglievano solo la
ragazza piu' bella tra gli Spartani
per vivere tra loro come Oracolo.
La loro bellezza e' la loro maledizione.
Per quei vecchi miserabili
e le loro necessita' umane...
...e di anime nere come l'inferno.
Pregate i venti.
Sparta cadra'.
Tutta la Grecia cadra'.
Non credete negli uomini.
Onorate gli Dei.
Onorate Carneia.
La discesa del Re fu dura.
Luridi porci pomposi.
Indegni, malati, marci.
Corrotti.
Ora certamente sarete
nei favori del Re-Dio.
Oh, uomini santi e saggi.
Gia'.
E quando Sparta brucera',
potrete nuotare nell'oro.
Nuovi oracoli si presenteranno
a voi ogni giorno.
Da tutti gli angoli dell'Impero.
Le tue labbra finiranno quello
che le tue dita hanno cominciato?
L'oracolo ti ha rubato
anche il desiderio?
Ci vuole molto piu' delle
parole di un'adolescente ubriaca
per rubare il mio desiderio per te.
Perche' ti sento distante allora?
Perche' ora mi sembra...
Di essere...
...schiavo e prigioniero
di vecchi uomini lussuriosi.
La parole dell'Oracolo possono spegnere
la fiamma di tutto cio' che amo.
Tanto che il mio Re perda il sonno
e che sia costretto alla castita' nel suo letto?
Le parole di una sola donna
possono influenzare l'umore di mio marito.
Sono le mie.
Cosa deve fare un Re per salvare
il suo regno
quando le leggi stesse che ha giurato di proteggere, gli impediscono di fare qualsiasi cosa.
Non e' una domanda che un
cittadino Spartano dovrebbe porsi.
Ne' un marito, ne' un Re.
Chiediti invece, amore mio,
cosa farebbe un uomo libero?
- Sono tutti?
- Come lei ha ordinato, 300.
Tutti con figli gia' nati, cosi'
che possano mantenere la loro stirpe.
Siamo con lei, Sire! Per
Sparta! Per la liberta'!
Fino alla morte!
Quello e' tuo figlio.
E' anche troppo giovane per aver
provato il calore di una donna...
Ho altri uomini per sostituirlo.
Astinos e' coraggioso
e pronto come gli altri.
Non e' molto piu' giovane di noi quando affrontammo
fianco a fianco la nostra prima battaglia.
Tu sei un buon amico.
Non potevo avere un capitano migliore.
Mio buon Re!
Mio buon Re! L'Oracolo ha parlato.
Gli Efori hanno parlato!
Non dobbiamo marciare!
E' la legge mio Signore.
L'armata Spartana non
deve entrare in guerra.
E nessuno ci andra'.
Non ho mai dato un ordine del genere.
Sto solo facendo una passeggiata,
giusto per sgranchirmi le gambe.
Questi 300 uomini sono
la mia guardia personale.
- Il nostro esercito restera' a Sparta.
- E dove andrete?
Non ci ho ancora pensato, ma ora...
...che me lo chiedi, penso
che mi dirigero' verso Nord.
Le Termopili.
Muovetevi!
Muoviamoci!
Cosa dovremmo fare?
- Che cosa possiamo fare?
- Cosa potete fare?
Sparta avra' bisogno di figli.
Spartano!
Si', mia signora?
Torna con il tuo
scudo o sopra di esso.
Si', mia signora.
Addio amore mio.
Non lo disse.
Non c'e' spazio per la tenerezza,
non a Sparta.
Non c'e' posto per le debolezze.
Solo gli uomini duri e forti
possono essere chiamati Spartani.
Solo i duri. Solo i forti.
Marciammo.
Per la nostra terra, le nostre
famiglie, la nostra liberta'.
Marciammo.
Daxos! Che piacevole sorpresa!
Questa mattina e' piena
di sorprese, Leonida.
- Siamo stati ingannati!
- Non sono piu' di alcune centinaia di uomini.
- Questa e' una sorpresa.
- Silenzio!
Abbiamo sentito che Sparta
e' sul piede di guerra.
Desideriamo unire le nostre forze.
Se e' il sangue che cerchi, sei
il benvenuto ad unirti a noi.
Ma hai portato solo questa manciata
di soldati con te contro Serse?
Ho sbagliato a credere nell'impegno di Sparta.
Pensavo che foste almeno quanto noi.
E non e' cosi'?
Tu, la'.
- qual'e' la tua professione?
- Sono un vasaio, Signore.
E tu, Arcadico?
Qual'e' la tua?
- Scultore, Signore.
- Scultore.
- E tu?
- Fabbro.
Spartani! Qual'e' la vostra professione?
Vedi, vecchio amico mio?
Ho portato molti piu' soldati di te.
Non c'e' sonno questa notte.
Non per il Re.
I suoi 40 anni sono stati
una strada dritta
che lo hanno portato a questo
importante evento nel suo destino.
Questo scintillante
scontro di scudi e lance.
Spade e ossa, carne e sangue.
Il suo unico rimpianto e'
che ha cosi' poco da sacrificare.
Siamo seguiti.
Ci sta seguendo da Sparta.
Mio Re! Guardate!
Cosa e' successo qui?
Dove sono tutti?
Persiani.
Ne ho contati circa 20.
Hanno esplorato la zona.
Ma queste orme.Dietro di noi!
Leonidas.
Un bambino!
C'e' silenzio ora.
Loro sono arrivati come nebbia
dalle tenebre.
Con i loro artigli, le loro
zanne,
hanno preso tutti... tranne me.
Gli abitanti... Li abbiamo trovati.
Gli Dei non hanno alcuna pieta'?
Siamo condannati.
Calmatevi.
Il bambino ha parlato
dei fantasmi Persiani.
Conosciuti fin dai tempi antichi.
Sono i cacciatori delle
anime degli uomini.
Non possono essere uccisi o sconfitti.
Non queste tenebre.
Non questi Immortali.
Immortali?
Metteremo il loro nome alla prova.
Verso le Termopili, marciammo.
Verso quell'infida strettoia, marciammo.
Dove i numeri degli uomini di Serse non contano.
Spartani, Cittadini soldati, schiavi liberati.
Greci coraggiosi.
Fratelli, padri, figli.
Marciammo.
In nome dell'onore, in nome del
dovere, in nome della gloria. Marciammo.
Guardate!
Persiani!
Nella bocca dell'inferno, marciammo.
Questi sono i nostri
mari, cani bastardi.
Sono abbracciati dalle amorevoli
braccia della Grecia stessa.
Andiamo.
Vero.
Sembra che stia per piovere.
Zeus squarcio' il cielo con dei fulmini.
E tormento' le navi Persiane,
con un uragano di venti.
Glorioso.
Soltanto uno fra noi
rimase freddo e impassibile.
Solo lui.
Solo il nostro Re.
Mia Regina.
Mia Regina, il giardino non e' un
posto adatto per una donna sposata.
Mi spiace ma le dicerie e i cerimoniali sono
l'ultima delle mie preoccupazioni ora, consigliere.
E' necessaria tanta segretezza
Come posso non fidarmi nemmeno
dentro le mura della mia stessa casa?
Anche qua, Terone ha occhi ed orecchie
che fomentano Sparta con dubbio e paura.
Parlate come se tutta Sparta
stesse cospirando contro di Voi.
Vorrei che fossero solo contro me.
Molti nel nostro Consiglio vorrebbero votare
per dare tutto cio' che abbiamo
e seguire Leonida.
Ma Voi dovete mostrar loro benevolenza.
E tu puoi predispormi
per parlare al Consiglio?
Se e' la ragione cio' che
vogliono, glielo faro' sapere.
Far sapere cosa, mia Regina?
La liberta' non e' sempre gratuita.
Arriva col piu' alto dei sacrifici.
Il sacrificio del sangue.
Faro' del mio meglio per
radunare il nostro Consiglio.
E le sue aule saranno
riempite dalla Vostra voce.
- Sono in debito con te.
- No.
Leonida e' il mio Re,
proprio come il Vostro.
Ho visto quelle navi
andar contro gli scogli.
Come puo' succedere cio'?
Abbiamo visto appena una parte
dell'esercito mostruoso di Serse.
Non ci puo' essere vittoria qui.
Perche' sorridi?
Arcadico, ho combattuto innumerevoli volte
e non ho ancora conosciuto un nemico
che mi potesse offrire
cio' che noi Spartani chiamiamo "una bella morte"
Posso solo sperare,
con tutti i guerrieri del mondo
che si raccolgono contro di noi,
che ce ne sia uno laggiu' che
se la senta di combattere.
Muovetevi!
Continuate a muovervi, cani.
Muovetevi!
Ho detto avanti.
Fermi qui!
Chi e' che comanda qui?
Sono l'emissario del
dominatore di tutto il mondo!
Il Dio degli Dei.
Il Re dei Re.
Ed e' con questa autorita', che chiedo che
qualcuno mi mostri il vostro comandante.
Ascoltate, pensate che quella insignificante
dozzina di uomini che avete ucciso ci spaventi?
Queste colline pullulano
di nostri soldati.
E voi pensate, che il
vostro patetico muro
possa fare qualcosa,
oltre che crollare come un mucchio
di foglie secche in faccia.
I nostri discendenti
costruirono questo muro.
Utilizzando vecchie pietre
dal cuore della Grecia stessa.
E con un piccolo aiuto Spartano,
i vostri soldati Persiani
ci hanno fornito la malta.
Pagherete per le vostre barbarie!
Il mio braccio!
Non e' piu' tuo.Vattene adesso.
Corri via e riferisci al tuo Serse che affrontera'
gli uomini liberi qui.
Non degli schiavi.
Fallo velocemente,
prima che decidiamo di far il nostro
muro un po' piu' grande.
No, non schiavi.
Le vostre donne saranno schiave.
I vostri figli, le vostre figlie,
i vostri anziani
saranno schiavi, Ma non voi.
Dalla sera di oggi,
voi sarete uomini morti.
Un migliaio di nazioni dell'Impero
Persiano vi travolgeranno.
Le nostre frecce oscureranno il sole.
Allora combatteremo all'ombra.
Il muro e' solido.
Faro' in modo di incanalare i
Persiani verso le Termopili.
Capitano, gli uomini hanno trovato qualche altro
percorso che dalle colline conduca alle nostre spalle?
No, Signore.
C'e' solo un'altra strada, buon Re.
Basta passare quei monti ad ovest.
E' una vecchia strada per le capre.
I Persiani potrebbero usarla per batterci.
Non fare un passo di piu'.
Mostro.
Saggio Re, chiedo umilmente
di essere ascoltato.
Ti infilzero' esattamente dove sei ora
Non ti ho dato quell'ordine.
Perdona il Capitano.
E' un buon soldato.
ma un po' a corto di buone maniere.
Non c'e' nulla da
perdonare, Re coraggioso.
So cosa sembro.
Indossi la porpora Spartana.
Mi chiamo Efialte,nato a Sparta.
L'amore di mia madre ha fatto
scappare i miei genitori da Sparta
perche' non venissi scartato.
Ma il tuo scudo?
E l'armatura?
Sono di mio padre, Signore.
Vi imploro, Re coraggioso,
di permettermi di riscattare il nome di mio padre
servendo Voi in battaglia.
Mio padre mi addestro'
per non sentire la paura.
Per far si' che la lancia, lo
scudo e la spada siano parte di me
come il mio stesso cuore che batte.
Meritero' l'armatura
di mio padre, nobile Re,
servendo Voi in battaglia.
Ottima spinta.
Uccidero' molti Persiani.
- Alza il tuo scudo.
- Sire?
Alza il tuo scudo piu' in alto che puoi.
Tuo padre deve averti raccontato
come funziona la nostra falange.
Combattiamo come un'unica,
impenetrabile unita'.
Questa e' la fonte della nostra forza.
Ogni Spartano, protegge
l'uomo alla sua sinistra,
dalla coscia al collo, con il suo scudo.
Basta un unico punto debole,
e la falange cade a pezzi.
Dalla coscia al collo, Efialte.
Mi dispiace, amico mio.
Ma non tutti siamo
fatti per esser soldati.
Ma io...
Se vuoi aiutare per la vittoria di Sparta...
- Si ?
- Libera il campo di battaglia dai morti.
Occupati dei feriti,
Porta loro acqua.
perche'?
Ma per quanto riguarda la
battaglia in se', non mi sei utile.
Madre, Padre,
Vi sbagliavate.
Tu stai sbagliando, Leonida.
Tu stai sbagliando.
Inviate i Focesi al sentiero delle capre.
Prega gli Dei che nessuno dica
ai Persiani di quella strada.
Un terremoto.
No, Capitano.
Formazioni di battaglia.
Qui e' dove li bloccheremo.
Qui e' dove combatteremo.
Qui e' dove moriranno!
In alto questi scudi, uomini!
Ricordate questo giorno, uomini.
Perche' sara' vostro per l'eternita'.
Spartani! Gettate a terra le vostre armi!
Persiani!
Venite a prenderle!
Attendete!
Non concedetegli niente.
Ma prendete loro qualsiasi cosa.
State pronti.
Manteniamo la formazione!
Caricate!
Adesso!
Caricate!
Nessun prigioniero!
Nessuna pieta'!
Sembrano assetati.
Bene, diamo loro qualcosa da bere.
Alla scogliera.
aspettate!
Un'ottimo inizio!
A tartaruga!
Persiani codardi.
Per l'inferno perche' ridi?
Dobbiamo ammetterlo.
- Che cosa?
- Stiamo combattendo all'ombra.
Recuperate.
Oggi, nessun Spartano morira'.
Tranquillo, figlio.
Facciamo cio' che siamo stati
addestrati a fare.
Cio' per cui viviamo.
Cio' per cui siamo nati.
Nessun prigionierio. Nessuna pieta'.
Un ottimo inizio.
- Temevo che non veniste.
- Mi dispiace, mio figlio...
- Sta facendo cio' che i bambini fanno meglio.
Vi prego, non Vi scusate.
Suo figlio comincera' la
scuola militare l'anno prossimo.
E' sempre un momento difficile
per una madre Spartana.
Si', sara' dura, ma anche necessario.
Parlerete davanti al
Consiglio. Fra due giorni.
Mio marito non ha due giorni.
Pensate a questi due
giorni come a un dono.
Non e' un segreto.
Terone vuole cio' che Voi controllate. E'
la sua voce che dovete mettere a tacere.
Fatevelo Vostro alleato e
avrete la Vostra vittoria.
Grazie.
Sei saggio quanto gentile.
Ah, ecco tua madre.
Dovreste controllarlo meglio
se un giorno diventera' re.
Sarebbe una sfortuna se
dovesse succedergli qualcosa.
O alla sua bellissima madre.
I nostri alleati Greci stanno
chiedendo un assalto ai Persiani, Sire.
Bene. Allora ho qualcosa di
cui credo possano occuparsi.
Di' a Daxos che ho bisogno di lui
e 20 dei suoi uomini
migliori, bramosi e sobri,
pronti per il prossimo assalto.
Re Leonida!
- Stelios, prendi fiato, soldato.
- Si', mio Signore.
I Persiani si stanno avvicinando.
Un piccolo contingente.
Troppo piccolo per un attacco.
Capitano, ti lascero' al comando.
- Ma, Sire...
- Rilassati, vecchio amico.
Se uccideranno me, tutta
Sparta entrera' in guerra.
Prega che siano cosi' stupidi.
Prega... che saremo cosi' fortunati.
Inoltre...
...Non c'e' alcun motivo per cui
non possiamo essere civili.
Vero?
Nessuno, Sire.