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< Controllore:
Biglietti, per favore.
< ll biglietto, per favore.
< ll biglietto, per favore.
< Grazie mille.
Biglietto, per favore.
Buon viaggio.
Mi scusi,
questo posto è occupato?
No.
Adoro il balletto.
Ma non ho avuto il corpo adatto.
- Lei balla?
- Ballavo.
> Mamma: Ho una cosa per te.
< E' un segno d'amore,
non un portafortuna.
Non ne hai bisogno,
balli come un angelo.
Mamma....
(Sei tu il mio portafortuna.)
(RISATE DI RAGAZZI)
- Stai bene? - Continuo
a sbagliare le piroette.
E' frustrante,
ma andrà tutto a posto.
Mi accompagna
mia madre dopo pranzo.
Te la caverai benissimo,
sei la migliore della Alemand.
Qui si tratta della Julliard,
da New York City.
- Preghiamo?
- Cosa?
Parti per Saint Louis dopo pranzo,
non ci vediamo? Meglio pregare.
Padre Onnipotente,
oggi ha l'audizione.
(Sara: "Fa' che faccia
un figurone.")
> Mamma di Sara: C'è il matrimonio
Carson, la festa dei Dankovsky..
..due funerali,
e Jeane si è data malata.
Sara, mi dispiace ma ci devo
pensare io, non c'è nessun altro.
- Mamma, e Glynn?
< Qui ci vanno le rose..
..non c'è scritto il colore
dei crisantemi.
L'ordinazione l'ha presa
Julie, chiedi a lei.
Mamma, questo è il giorno
più importante della mia vita..
..ci devi essere.
L'hai promesso.
Mamma: Lo so.
- BENVENUTl ALLA JULLIARD!
AUDIZIONI -
< Donna: E' lei Sara Johnson?
- Sì.
< Tocca a lei.
Ci sarò, te lo prometto.
Prima dell'audizione.
C'è qualcosa che vuole dirci
sul suo pezzo contemporaneo..
..prima di cominciare?
Penso che si spieghi da solo.
(CLACSON)
(FRENATE BRUSCHE)
(VOCI INDISTINTE)
- Fatto buon viaggio?
- Ho dormito quasi sempre.
- Hai bagagli?
- Tre valige.
Una è molto grande.
> Papà: Scusa se ho tagliato
la corda dopo il funerale.
> Se avessi potuto liberarmi
da quell'ingaggio, sarei rimasto.
> Dev'essere stata dura
lasciare i tuoi amici.
Eccoci qua.
Metti dove vuoi.
Ti faccio fare il giro.
Non è quello a cui eri abituata,
ma l'acqua è calda..
..e i topi sono degli amici.
Bagno.
Cucina, grande.
Qui ci dormo io.
- Non ho ancora rifatto il letto.
- Io dove dormo?
Di qua.
Nixon era ancora presidente
quando è stato fatto questo..
..ma il materasso è nuovo.
Sistema la tua roba qui
e quello che non ci entra..
..lo metti nell'armadio
in corridoio.
So che non è intimo come posto,
ma non ho ancora finito..
..la tua stanza.
Poi la riparo.
Ecco, è un cantiere aperto.
La metterò a posto
in poco tempo.
Qualche piccola modifica.
Ti lascio disfare i bagagli.
> Sara: Non c'è bisogno
che tu venga con me.
> Papà: Devo venire con te.
Non sai dove andare..
..di chi chiedere. - Non è
la prima volta che vado a scuola.
D'accordo. Questo
è il nome che mi hanno dato.
Signora Gwynn, in presidenza.
Passo a prenderti alle 15:30.
Certo, come ti pare.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
(VOCI INDISTINTE)
- Guarda quella bianca.
- Tesoro, come ti butta?
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
< Avanti, ragazzi.
< Arrivo.
< Molla lo zaino.
< E non spingere!
< Cos'è? Non ti fidi?
< Hai detto bene: non mi fido.
< Ehi, Linda. Tua sorella
fa le seghe a tutta la scuola.
(VOCI INDISTINTE)
< Non ci penso proprio.
Niente da fare, bello!
(VOCI INDISTINTE)
(SUONO DELLA CAMPANELLA)
La mia porta è sempre aperta.
Non è come dicono qui,..
..si può parlare con me.
Allora, hai qualche domanda,
qualche dubbio?
Niente domande,
niente risposte.
Questa è la lezione
del prof. Campbell, ti aspetta.
< Professore: Truman Capoti
determina una svolta fondamentale..
..nella storia
e nella letteratura americana.
Si toglie il berretto e ci spiega
perché, signor Ricard?
I diritti dei gay.
Quel Compoti, che l'ha scritto....
- Capoti.
- Capoti? - Sì.
Quello là.
Una checca alla grande, sa?
Un finocchione.
Grazie infinite, ora possiamo
promuoverla all'asilo.
< C'è nessun altro?
E uno, e due....
Signorina, le chiedo scusa
se questo le sembrerà strano..
..ma venga da me dopo la lezione,
le darò dei capitoli da leggere.
Nessun altro?
E' un romanzo basato
sulla realtà?
Ha mescolato fatti veri
a cose che non poteva sapere.
Perciò le ha inventate.
Ha creato un genere nuovo.
I bianchi, allora,
si sentivano al sicuro.
Capoti li ha spaventati.
Ha solo piazzato i crimini
del ghetto..
..nell'orticello dell'America.
- E' questo che rende
il libro speciale. - In parte.
- No, del tutto.
- Abbiamo un dibattito in corso.
Capoti non è stato il primo.
Richard Rail e James Boldwin..
..hanno fatto lo stesso.
Ma quelli non li legge nessuno.
Tanta gente li legge.
Tanta gente, tipo chi?
Te?
Ecco, appunto.
(RISATE)
- Professore?
- Sì?
La ragazza si deve informare:
le dia il pass per la biblioteca!
Lo chiediamo alla sorveglianza
o facciamo un incontro..
..genitori e insegnanti?
(RISATE)
Potresti prestarle il tuo,
tanto non lo usi mai.
(RISATE)
Il professor Jackson vi darà
un compito in classe a sorpresa..
..sull'educazione civica.
Vedi di evitarlo, è tostissimo.
D'accordo.
- Ciao.
- Ci vediamo.
Visto?
E' facile fare beneficenza, qui.
Grazie.
Non lasciare
la tua roba per terra.
Io sono....
(MUSICA HIP- HOP IN SOTTOFONDO)
(BRUSIO)
(VOCI INDISTINTE)
E gli dico:
tu non mi ami più....
Io sono lì che cerco
di studiare..
..e lui piange.
Non riesco a fare niente.
Come faccio a continuare così?
Ce ne avete messo di tempo
voi due, però.
Difficilissimo,
ho lasciato il foglio in bianco.
E se tu fossi venuta,
avrei avuto i miei appunti.
< Ragazzo: So che sei nuova..
..ma guarda che roba:
siamo la generazione del 2000..
..e nessuno ci prende sul serio.
Non prendiamo sul serio neanche
noi stessi, guarda!
Metà degli studenti sono comatosi.
Dal collo in su, Clara.
- Sara, sono Sara.
- Sì, è Sara. Hai finito?
Sì.
- Ti ringrazio molto.
- Ma figurati.
Sta' attenta a dove siedi,
non ti voglio più rivedere lì..
..e io sono Chenille.
Metti qui il vassoio.
Ti presento alcune delle signore
con cui io me la faccio.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
E' solo un po' di hip-hop.
Andiamo.
Belle, lei è Sara.
- Loro sono Porsha e Tanisha.
- Ciao.
E lei è Diggy.
Si crede uno schianto.
Scusami, io sono uno schianto.
< Diggy: Quell'orecchino
è nuovo? Ti ha fatto male?
Infilati uno spillo nel
sopracciglio e vedi se ti fa male.
Coglione!
Chi? In questa folla
devi essere più specifica.
Quello seduto alla finestra
col maglione blu.
< E' nel mio corso
di letteratura.
Crede di essere in gamba e carino.
- Derek Reynolds?
- Lo conosci?
Certo che lo conosco.
E' mio fratello.
Beh! Non coglione di per sé.
Io....
Vai tranquilla,
non fa niente.
< Non ti agitare.
- Ciao, Derek, come stai?
- Ciao, bello. - Che si dice?
- Tutto bene, stregone?
- Sì.
Come va capitano,
stavo chiedendo di te..
..e mi sono commosso
all'idea di riaverti a casa.
Metti giù quel culo.
Solleva quelle chiappone,
facci posto.
Perché fai così?
Ti trovo bene, bello.
Dove l'hai rubato?
< Bel giubbotto.
- Dammi il cinque.
- Sì.
- E la signora Gwynn?
- Le solite stronzate.
"Sei in gamba, puoi
imparare dai tuoi errori."
"Sono qui per te."
- Sì, sta lì per me.
- Tieni duro, ti senti forte?
Forte per cosa?
Perché ritorno al vecchio liceo?
Tu sei volontario qui,
io sono arruolato.
Per il giudice, o finivo
la scuola o la condanna.
Come se non fossero entrambi
dodici mesi di merda.
Sì, ma un anno qui
è meglio del riformatorio.
- Qui ci sono le ragazze.
- Sì, signore.
- Ci vediamo dopo, bello.
- D'accordo. - Mi aspetta una.
Sara, vieni un momento qui.
E' da parecchio che lavori,
devi avere fame. Guarda.
"Cene per l'uomo affamato.
Sono le migliori, guarda.
Ne ho di tutti i generi.
Cosa vuoi? Animale, vegetale..
..o minerale?
- Ho mangiato molto a pranzo.
D'accordo.
Sono qui dentro se cambi idea.
Se non hai in progetto
di morire anoressica.
Non è un progetto.
Non mangio, quando non ho fame.
- Mamma non voleva che mangiassi
quella roba. - Come vuoi.
Senti, stasera ho un grosso
ingaggio in centro.
Che ne dici....
E' tanto che non mi senti suonare.
Ti va di venire con me?
Restiamo fuori e magari
ci mangiamo un boccone.
- Domani c'è scuola, Roy.
- Sì.
C'è la scuola, dimenticavo.
Allora andrò da solo.
Tu puoi mangiare o non mangiare
e io torno quando torno.
Venerdì sera li stenderò tutti,
giù allo Step's.
Sfoggerò una nuova figurazione,
delle nuove scarpe da ginnastica..
..e una nuova sgarzola.
- Perché, hai la mano occupata?
Se non fosse per il tuo
atteggiamento, avrei scelto te.
- Già ci vedo insieme.
- Sì, nei tuoi sogni.
- Aiutami, difendimi, fratello.
- Ho già i miei problemi, Snooke.
Problemi? Quali?
Tu non li hai i problemi.
Andrai all'università,
farai il dottore, sei fico tu.
E' schizzato per la domanda
che ha fatto a George.
Sto aspettando la risposta.
E da parecchio.
Anch'io potevo fare il medico.
Se non mi avessero bocciato.
Una volta? La quinta elementare
e la prima media, non contano?
Perché mi fai sempre
sentire una pezza?
< Mi piaceva la quinta elementare.
- Ciao, bella.
- Ciao.
- Ciao.
Lui è mio fratello Derek.
Toppato!
Vi siete già conosciuti.
Sì, è vero.
- Ciao.
- Ciao.
A me non mi presenti?
Hai dimenticato le buone maniere?
E' inutile conoscerlo.
Scusami, invece
tutti vogliono conoscermi.
Mi chiamano Snooke G.
G. come genio.
Non te lo dimenticare.
Lo chiamano Snooke,
perché "idiota" era già preso.
Mi chiamano Snooke,
"il fik e piluk"!
G. come genio, ha il quoziente
intellettivo di una rana.
Snooke: Non mi va
di andare a scuola, oggi.
Vediamo i muscoli
delle braccia.
Le gambe, bene.
Ora fai forza sulle braccia.
- Non ci riesco.
- Ogni volta la stessa storia.
Devi sviluppare i muscoli
spalle-petto.
< lnsegnante:
Fai le flessioni!
< Su, tocca a te,
non fare la vaga.
< Brava, Chenille,
il piede a punta.
Coraggio, sali sulla trave.
- Odio questa lezione.
Guarda le mani. - Sanguini.
Lo so, mi ha fatto salire
fino.... Non proprio in cima.
Ovviamente.
Accidenti!
Scusa se è poco!
- Avevi detto che l'avresti fatto.
- Sì, ma le cose non sono....
Aspetta un momento.
- Sara?
- Oh, ciao. - Ciao.
- Come fai a torcere la gamba
in quel modo? - Sì, sei snodata.
Una volta danzavo,
danza classica per lo più.
Dovresti venire con noi
allo Step's, domani sera.
E' un locale.
Soprattutto hip-hop.
E' solo per i soci, capisci?
- Non lo so.
- Dovresti venirci.
Sì, Snooke ci fa il D.J.
Magari riesce a farti entrare.
Chi?
Snooke, le serve un aggancio,
un aggancio come si deve.
- Dagli 20 $. - Per cosa?
- Un documento.
Credeva di entrare per
il suo bel faccino. No, no, no.
E' una moscia.
Ho una reputazione, io.
Non posso far entrare..
..un manico di scopa
che balla il tip tap.
Spari tante stronzate
per uno che non dice mai niente.
(RISATE)
Glieli dai questi soldi, o no?
- Non so nemmeno dov'è.
- Ti do il mio indirizzo.
Andiamo insieme.
Con il tuo documento falso.
Allo Step's, niente roba classica.
Non importa, farò delle giravolte,
magari intorno a te.
- Come vuoi.
< Sa il fatto suo.
- Non devi fare una cosa?
- Sistemare i 20 $.
Sì! E' fatta!
Muoviamoci, belle!
(RUMORE DI VETRI INFRANTI)
(COLPI ALLA PORTA)
Ciao, entra.
- Vedo che hai trovato il posto.
- Sì, è stato facile.
Prendo il cappotto
e ce ne andiamo.
Fico, il vestito.
Strippante, il vestito.
Mamma Dean, esco!
Sto bene, vero?
(incerta) Sì, stai benissimo.
Mamma Dean, Sara.
Sara, mamma, ossia mamma Dean.
Ciao, tanto piacere.
E questo fighettone
è Christofer.
Vedi di non farlo agitare,
stanotte voglio dormire.
- Tanto piacere.
- Buonasera.
Sarò a casa all'una, al massimo.
- Quello, lui è tuo?
- Certo non è di mamma Dean.
- Ecco il tuo documento.
- Grazie.
Chenille!
E' brutta, è grassa.
Ha ventun anni.
Muoviamoci.
Aspetta,
devo chiederti una cosa.
Sto bene veramente?
Ciao, Lakisha.
Devo usare la tua macchina.
Mi ci devo solo sedere un momento.
Grazie.
- Forza. - Cosa? Credevo....
- Entra.
- Coraggio.
- Va bene.
Allora, togliti quello straccio
rosso che sembra da bambina.
- Ma è di GAP! - E' country
e ti fa sembrare country.
Forza.
Mettiti anche questi.
< E adesso che mi invento?
Vieni qui.
- Grazie, bella.
< Lakisha: Figurati.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
- Hai una tasca per questi soldi?
- Sì.
Andiamo al nostro tavolo
prima che se lo prendano.
- Ma sei una importante?
- No, me lo riserva Snooke.
Ha ah! Accidenti.
(URLA DI DOLORE)
- Ehi! Afferrato.
- Che cosa? - Afferrato!
Che ho diritto di passare davanti
al tuo pisello sgusciato..
..senza le tue zampe sul mio culo?
- Ho afferrato!
L'hai capito?
Lo immaginavo.
Andiamo, bella.
Ciao!
Ciao, come va?
Noi siamo qui.
Shona!
Sara, Shona.
Shona, Sara.
- Ciao.
- Ciao.
- Questo posto è da sturbo, vero?
- E' fortissimo.
Ma che succede?
Fanno entrare proprio tutti.
A cominciare da te.
Io sono Nikki.
Alyssa, Jasmine.
Conosci Diggy, vero Marsha?
Sara, sono Sara.
Io ti conosco,
fai ginnastica con me.
Non vuol dire che mi conosci!
- Piantala, Nikki.
- Di fare cosa?
Non me la mordo la lingua solo
perché hai portato Biancaneve..
..nel club dei negri.
Forse hai sbagliato posto,
perché non ci sono negri, qui.
No?
Io sono sicura
che sei venuta con una.
Non mi avrai appena
dato della negra!
- Calmiamoci. - Dillo a lei,
che ha sempre qualcosa da dire.
Potrei dire molto di più.
Continua a parlare Nikki e io
spiattello tutte le tue merdate.
Ehi!
Perché la fai incazzare così?
Non la sopporto.
Ha preso in giro mio fratello.
Andiamo.
- Ciao.
- Ciao.
- Come va?
- Ciao, bello.
Dai, balliamo.
Dai, no.
- La metti così?
- E come dovrei metterla?
Che puoi mollarmi e riprendermi
come cavolo ti pare?
Mi manchi tanto.
C'entra qualcosa
il tipo che ti ha scaricata?
Nessuno mi può caricare
o scaricare, Derek.
L'ho liquidato io.
Hai mollato me,
hai liquidato lui.
Ora devi solo trovare
qualcuno con cui ballare.
- Che ha detto?
- Gli girano. Andiamo.
Scusa, bello?
- Senti, vuoi ballare con me?
- Sì.
- Ci vediamo dopo.
- Ciao.
- Tu che bevi?
- Non lo so. Magari....
- Eccolo, sta venendo qui.
- Chi?
ll padre di Christofer.
Non guardare, no.
Come stai?
Perché non chiedi
come sta tuo figlio?
- E' una frase che non dici
datanto. - Perché scatti così?
Perché sei come sei? Dovevi
venire a trovare Christofer.
Hai avuto un'amnesia?
Lo prendo la settimana prossima.
Ho lavorato domenica.
Non ho visto i frutti
di quel lavoro.
Dai, Chenille.
Lo sai che vuoi ballare con me.
E' per questo che sei venuta.
Per sgridarmi e ballare con me.
Kenny, Sara.
Sara, Kenny.
- Ciao.
- Come andiamo?
Rhum e coca, niente ghiaccio.
A dopo! Vado a ballare.
Nick, vieni qui!
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
Un rhum e coca senza ghiaccio
e una birra qualsiasi.
Cattiva scelta, "qualsiasi".
- E' solo una birra.
- Dovrebbe essere la migliore.
- Ma lo sapresti se bevessi.
- Come ti pare.
- Che vuol dire?
- Dimmelo tu che vuol dire.
- Sei tu il genio che sa tutto.
- Non tutto.
Non so perché ce ne stiamo qui.
Dovrebbe girarmi la testa ora..
..con tutte le giravolte
che hai fatto intorno a me.
- Non ho voglia di ballare.
- Ma tu sai ballare.
- Sarei qui, altrimenti?
- Allora andiamo, forza.
Forza.
Incrocia.
Incrocia.
Così, ci sei.
Incrocia.
Incrocia.
- Cazzo!
- Scusa, mi dispiace tanto.
Non fa niente.
Accidenti, Nikki,
s'è infilata nel tuo guscio.
Si è infilata
e lo sta sgranocchiando.
Cosa fa?
Schiaccia scarafaggi?
Chi se ne frega cosa fa.
La stronza mi pulisce le scarpe.
Eccoci.
- E' uno nuovo.
- Chi?
Eccolo lì.
Sta spacciando.
Ci penso io.
- La serata va bene.
- Non si spaccia qui!
Che cavolo ti prende?
(URLA)
Qui dentro non si vende.
Mi hai sentito, amico?
Guarda che non scherzo!
Guy!
- Lascialo.
- Va bene, mi calmo.
No, no, no!
D'accordo, me ne vado.
- Muoviti, cammina.
- Guarda dove vai!
Leviamoci di qui, forza!
Dai! Dai!
Devo trovare mio fratello.
Derek!
Qui succede un casino.
La polizia ci fa viola!
- Me ne vado.
- D'accordo, bella. Derek!
(SIRENA DELLA POLIZIA)
Scappa.
< Salite!
- Andiamo.
- Tu sei tutto matto.
Derek, ma che ti è preso?
(SIRENA DELLA POLIZIA)
Senti, te l'ho già detto:
devi sganciarti da Malakai.
- Che se li sbrighi da solo
i suoi casini. - Mi hai rotto!
Io abito a cinque isolati da qui,
me ne vado a casa, ci vediamo.
Non da sola, ci sono troppi
ragazzi che si credono teppisti.
- Ti accompagno.
- Non preoccuparti.
- Ti accompagno.
- E tu come fai?
Abitiamo qui.
- Allora torno tra poco.
- Bene.
- Ho visto che ci davi dentro.
- Già. Strippante.
- Ci vediamo.
< Ciao.
Andiamo, Braveheart!
Potremmo vederci qualche volta,
dopo scuola.
Lavoriamo sui tuoi passi.
- Se ti va.
- Sì, certo, se va a te.
Che ti è sembrato dello Step's
una volta abituata alla musica?
Non era alla musica che
dovevo abituarmi, Derek.
Non è la mia prima volta
con l'hip-hop.
Scommetto che l'ascolti sempre.
Allora, ci avviciniamo a casa tua,
o dobbiamo cercare acqua e viveri?
- L'abbiamo passata.
- Tu l'hai passata.
Grazie per l'accompagnamento.
E' un grazie tipo:
"Mi sono divertita"..
o è un: "Ti sparo nel culo
se ti rivedo davanti a casa mia"?
No, davvero.
Non ti sparerei mai nel culo.
Chiedevo.
Allora, ci sei.
Sei a casa.
Ci vediamo a scuola.
Va bene, ciao.
Grazie per il ballo.
Buongiorno.
Mi hai spaventata,
non sapevo fossi tornato.
- Non ho visto la tua macchina.
- La notte è piena di sorprese.
Io ne ho avuta una grossa quando
sono rientrato per la pausa.
- Dove sei stata?
- Sono uscita con amici.
Sì, e io mi sono perso
del lavoro, mezza nottata.
- Spero sia stata bene.
- Certo, mi sono divertita.
Senti, hai diciassette anni.
Se vuoi uscire, esci.
Ma non farlo di nascosto.
E sopra ogni altra cosa,
non farmi preoccupare per te.
Ora sei preoccupato per me?
Ora che sono capace di badare
a me stessa? Che tempismo!
Le regole per uscire
sono semplici.
Voglio sapere dove e quando. E
ti voglio a casa a un'ora decente.
- Fine della discussione.
- Bene, fine della discussione.
< Derek: Allora, prima lezione.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
L'hip-hop
è più di un semplice ballo.
E' un atteggiamento.
Devi scioglierti e farlo
scorrere dentro di te.
Tu resta lì.
E questo che sarebbe?
Metti i piedi dritti.
Portali avanti, bene.
Allarga.
- Tutto bene?
- Sì.
Rimani sciolta, così.
Sii forte come un albero.
Sinistra, destra.
Sinistra, destra.
Sinistra, destra....
Dai, fai come me.
(VERSI)
Ti sei seduta per bere un tè?
Alzati.
Ecco, così,
stravaccata.
E anche così.
- Fallo tu. Siediti.
- D'accordo.
(DEREK RIDE)
E ora, camminiamo.
- Una cosa semplice, camminare.
- Camminare. Si fa così.
Prova tu.
- D'accordo. < Ma rilassati,
devi essere naturale.
(DEREK RIDE)
Cinque, sei, sette, otto.
Spingi di più sulla pianta
del piede, non sulle punte.
Piega le ginocchia.
Curva le spalle.
Come una vera stronza.
E adesso si cambia.
Guarda, guarda.
- Chiaro?
< Si fa due volte.
Sì, è lo stesso ritmo,
poi lo spezzi.
< Derek (a tempo): Blocca, blocca.
Blocca, blocca.
- Molleggia.
- Sono una frana. - Non è vero.
- Ora sono fica.
- Ci sei quasi.
< Derek: Sì, hai capito.
Sicuro che va bene
essere venuti qui?
Per adesso sì, ma se
vogliamo continuare..
..dobbiamo trovare
un altro posto per allenarci.
(DEREK SPEGNE LA MUSICA)
Hai sempre desiderato
fare il dottore?
Chi ti ha detto che voglio farlo?
Chenille, tutti quanti.
Sì, voglio fare il dottore..
..ma prima
devo entrare all'università.
Che tipo di dottore?
Pediatra.
Mi piacciono i bambini.
- Tu hai figli?
- No, e tu?
Non volevo fare la furba, Derek.
- Non sarebbe la prima volta.
- 'Fanculo, sono un genio.
E sono fica.
- Ah sì?
- Sì.
Wow!
Carina quella cosa che hai fatto.
Me la fai rivedere?
- E cos'era quella che
hai fatto tu? - Un passo di danza.
- Danza classica.
Una volta ballavo. - Una volta?
Non lo faccio più
e non ne voglio parlare.
E' per questo che hai fatto
quel passo? Per non parlarne?
Non è importante.
Io credo di sì.
Quel locale era una figata.
Io ci rivado.
> Lindsay: Davvero?
Hai visto sparare a qualcuno?
Cosa? No, non mi sono
trasferita in Bosnia.
> Io continuo a pregare per te.
Accidenti, vivi in un ghetto.
> Lascia perdere
quelli per strada..
..come farai a conoscerne uno?
In effetti,
qualcuno l'ho conosciuto, credo.
Ho incontrato un ragazzo.
E' uno fico.
> Ci sono dei ragazzi bianchi
nella tua scuola?
No, per la verità, no.
Sta' zitta!
Voglio i miei soldi.
< Ragazza (piangendo):
Non ce li ho.
< Malakai: Smettila di piangere.
< Ragazza: La settimana prossima.
< Malakai: Non dicevi così
quando la fumavi. < Non li ho!
< Ti conviene trovarli,
non sono una banca!
Ehi! Smettila!
Vieni qui!
Dove credi di andare?
Tu non hai visto niente.
Perciò non dire niente.
A nessuno.
- Una volta ho rubato una bici.
- Perché l'hai fatto?
- Perché non ce l'avevo.
- Ottimo motivo.
Non era questo il motivo.
Facevo stronzate, cose folli.
- Con Malakai?
- Sì.
Non vi capisco, voi due.
Sembrate così diversi.
- Non lo siamo.
- Io credo di sì.
Malakai fa paura, molta paura.
Che vuol dire "fa paura"?
E' uno tosto, lo deve essere.
Dentro è buono, io lo conosco.
Magari tu credi di conoscerlo.
Malakai non è uno stinco
di santo, ma è amico mio.
A volte fa delle cose
che non mi stanno bene.
Ma non lo schizzerò mai via
come fanno gli altri.
Non ti sta bene quello che fa,
ma ti sta bene lui.
- Ha un senso, capisco.
- Lui è mio amico, Sara.
Non devi capire.
Noi due ci siamo messi
nella merda, quella vera.
Siamo entrati in un negozio
e abbiamo forzato la cassa.
Hanno chiamato una volante..
..e per un pelo
siamo scappati dal negozio.
Gli sbirri ci stavano dietro,
ci siamo separati.
Gli sbirri
mi stavano accerchiando.
Così Malakai ha rotto
i vetri delle macchine,..
..sono scattati gli allarmi..
..e quelli sono corsi
da me a lui.
Io sono scappato
e lui è stato preso.
Gli hanno offerto di tutto
perché dicesse il mio nome..
..ma non l'ha fatto.
E non lo farà mai.
Una volta ho rubato un cappello.
Avevo dodici anni.
Mia madre l'ha trovato
e me l'ha fatto restituire.
Gangster Sara ha rubato
un cappello. Chiamo l'FBI.
- Mi manderai dentro?
- Aspetterò che ti arrenda.
Andavi d'accordo con tua madre?
Eravate culo e camicia?
Sì, andavamo d'accordo.
Culo e camicia.
- Perché non ne parli mai?
- Perché non c'è niente da dire.
Questo perché non ne parli.
- Cosa vuoi che faccia?
- Dì qualcosa a riguardo.
Insomma, tu non dici niente....
E' morta, cosa dovrei fare?
Urlare per la strada?
- Se ti aiuta.
- Non mi aiuta, piantala!
< Scusa, non volevo.
- Non fa niente.
Vai d'accordo con tuo padre?
Siete culo e camicia?
Sì, i nostri DNA combaciano.
Sara: Cos'è qui?
Derek: Fra qualche mese sarà
un Club Med per i barboni..
..ma ora è un posto di mobili
dove ho lavorato l'estate scorsa.
(MUSICA DI SOTTOFONDO)
Su, passo, indietro. Chiaro?
E' molto semplice, prova.
Su, passo, indietro.
Capito?
Lo facciamo ancora una volta..
..e aggiungiamo un altro passo.
Sei, sette, otto.
Passo, indietro, gira..
..dietro, fuori, su, passo.
- Indecisa?
- Un'altra volta.
In questa parte,
noi stiamo lottando.
E' come una sfida,
se io vengo avanti così,..
..tu devi sfidarmi
e riportarmi al mio posto.
E io ti riporto al tuo posto,
così.
Perciò: avanti, indietro.
Avanti, indietro.
Così, così.
(MUSICA DI SOTTOFONDO)
Fermo, fermo,
mi fai girare latesta.
Siediti,
tira fuori il culo.
(RISATE)
Come sto andando?
Com'è il sedere?
E' bello.
Voglio dire, vai bene.
Grazie.
- L'hai fatto tu? E' bello.
- E' per Tanisha.
Lei mi pagherà gli studi
alla scuola di moda.
Che mi dici di tua madre?
Dov'è?
E' stata in carcere, per droga.
< E le cose che le donne
fanno per la droga.
E' uscita e se l'è filata.
Magari tornerà.
E' quello che diceva Derek
quando eravamo piccoli.
Quando mamma Dean
ci rompeva le scatole.
Ma lui è cresciuto, poi.
Gli è passata.
- Ti piace Derek, vero?
- No, no.
(URLA E RISATE)
Ehi! Che ti prende?
Che sta succedendo?
Che c'è?
Che succede?
- Guarda.
- Che c'è?
"Con la presente
sono lieto di comunicarle....
..Georgetown!
E' Georgetown!
Sì!
Evviva!
- Congratulazioni.
- Grazie.
(GRIDA DI GIOIA)
- Mi dici dove andiamo?
- No.
Non deve essere una sorpresa
per me, tu devi festeggiare.
< Possiamo festeggiare insieme.
< Come vuoi.
Abbiamo una spettatrice.
Divertiamoci.
Oh mio Dio!
- Stava andando fuori di testa.
- Sì, l'ho vista.
Per poco non andava in corto.
- Sono felicissima per te.
- Grazie.
- Hai strizza per Georgetown?
- No.
Insieme: Sì.
Ti chiedo scusa,
io, lì, non ci posso entrare.
Ma ti ci sto portando.
A vedere il balletto.
- Lo so, ma....
- Ma cosa?
- Niente, lascia stare.
- Andiamo.
(MUSICA IN SOTTOFONDO)
(APPLAUSI)
Credevo ti sarebbe piaciuto.
E' così.
Dalla faccia si direbbe di no.
Scusa, non devi pensare che
non mi sia divertita, anzi.
E' solo che il balletto
non fa più parte della mia vita.
Non capisco.
Una mattina ti sei svegliata e hai
deciso di sprecare il tuo talento?
Che ne sai se ho talento?
Solo per quel giochetto..
..con la gamba? - Ho visto
il tuo sguardo quando lo facevi.
Lo stesso che avevi stasera:
perso e felice.
Se vuoi dirmi qualcosa
sulla tua decisione..
..dimmi almeno qualcosa di reale.
- E se non volessi essere reale?
Quello che voglio è svegliarmi
e rivedere mia madre.
E che le cose tornino come
prima, quando la mia vita..
..aveva un senso, ma non accadrà.
Ed è solo colpa mia.
- Che cosa è colpa tua?
- Mia mamma, l'incidente.
E' stata raccolta sull'asfalto
per causa mia..
..per la mia stupida audizione.
Perché andava di corsa, perché
mi aveva promesso di venire.
E quando mi hanno chiamata,
ero arrabbiata con lei..
..perché avevo bisogno di lei
e lei non c'era.
Stava morendo mentre io ballavo.
E io ero arrabbiata con lei.
- Mi dispiace tanto. - Non è colpa
tua se tua madre è morta..
..o se andava di corsa.
Lei voleva essere lì con te.
E' questa la cosa peggiore, voleva
quello che era giusto per me.
Io volevo diventare
prima ballerina e basta.
Non mi interessava se ci volevano
tutti i suoi soldi e il suo tempo.
E' stato il mio stupido sogno
che l'ha uccisa.
Lei voleva solo che si avverasse.
Scommetto che lo vuole ancora.
- Non vorrebbe che tu rinunciassi.
- Lo so.
Ma non credo di farcela
senza di lei.
E tu cosa vuoi?
Tu lo vuoi fare?
Intendo, tu vuoi
andare alla Julliard?
- Sì.
- Bene.
Allora sta a te.
Tu sei quella
che lo deve fare accadere.
Tu sei quella che deve
fare che il sogno si avveri.
Allora, ci vediamo domani.
Sì.
Prometto di non farmi
venire un esaurimento.
Buonanotte.
'Notte.
(MUSICA DOLCE IN SOTTOFONDO)
> Sara: Ho chiamato la Julliard
per la domanda di iscrizione.
> Le audizioni
sono il mese prossimo.
> Derek: Grandioso!
> Sara: Sono fuori forma.
Se questo lo chiami fuori forma,
cos'altro ti ci vuole?
Allenamento.
Bene, corri intorno alla stanza..
..io faccio delle flessioni,
poi mi siedo e ti guardo.
Non è così
che mi metto in forma!
(MUSICA IN SOTTOFONDO)
< Insegnante:
Distendere la gamba, così.
< Ora abbassare le spalle
e i fianchi.
< Distendere fino alle punte.
< E chiudere. Bene.
> Sara: Devi aiutarmi col moderno.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
- Come ti va?
- Alla grande.
- Con chi sta parlando Snookie?
- Qualcosa con le gambe.
Qualcuno deve avermi
versato della roba addosso.
- Non ti guarda nessuno.
- E come no!
Devi prepararti per la Julliard.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
(GRIDA DI INCITAMENTO)
Vai bella!
- Vai così!
- Bravi!
(GRIDA DI INCITAMENTO)
Tutti: Vai Sara!
Vai Sara!
Vai Sara!
Vai Sara!
Vai Sara!
Vai Sara!
Guardate come schiaccio
quella cacca.
Snooke: Sara, balla con me.
Accidenti, Nikki.
Tu sì che sei fica.
Anch'io, anch'io!
Non starai mai bene con lui
come lei.
Lui è petrolio,
tu sei latte.
E' una puttanata mescolarli.
Che c'è?
- Ballavamo solo. - E il suo culo
ti è caduto tra le mani?
No, tu ballavi con Snookie,
io ballavo con Nikki.
La musica andava e....
Credevo
ci stessimo divertendo tutti.
Non c'è più niente tra me e Nikki.
Non volevo ferirti.
Non farei mai niente
che possa ferirti.
Mi dispiace.
Mi dispiace, davvero.
- Vuoi andare via?
- Sì.
Forza, allora.
Eccoci, io vivo qui.
< Questa è la stanza
da musica di mio padre.
- Lui suona la tromba.
- Non mi dire.
- E' parecchio bravo...
se ti piace il jazz. - No.
Ha anche un bell'impianto stereo,
roba forte.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
- Questo è il nostro salotto.
- Non è male.
Mio padre deve ripararla,
c'è un gran casino.
- Vuoi vedere la mia stanza?
- Sì. - Eccola qui.
Dormo sul divano.
C'è un bel letto dentro..
..ma si incastra.
Mio padre dice che lo riparerà.
E' al lavoro adesso.
E' fuori.
Tutta la notte.
Ti offro....
Anch'io dormirei
in un cassettone..
..se dovessi dormire
con sei fratelli.
- Ciao, come va?
- C'è il nostro stallone.
- Ciao, tutto bene.
- Me la cavo. - Ciao.
Sono senza un amore.
Ho saputo che frequenti
nuovi giri.
- Cos'è questa storia?
- Ti stai sbattendo la bianca?
Non hai più tempo per gli amici?
Troppo occupato a confrontarti?
A mettere
il biscotto nel latte?
E se è così,
guardati alle spalle.
Le donne bianche
non portano altro che guai.
- Non solo le donne bianche.
Tutte le donne. - Le tue.
Andiamo a guardare delle sgarzole
sul West Side, ci vieni?
Col cavolo.
Voi non andate a ragazze.
- So di che si tratta.
- Quegli idioti dello Step's..
..si sono tagliati
il mio angolo in quattro.
- Devo pensarci io.
- Se vai da quelle parti..
..ci pensano loro a te.
- Che ci provino, ho il ferro.
Quella roba
creerà disordini inutili.
E' la vita dell'uomo di colore.
Pazzia e disordini, bello.
E tu che ne sai? Sei appena
uscito dal riformatorio..
..e già vuoi combinare casini?
Non c'è niente da ridere.
Tu non sai più dove sei nato,
Derek.
E cosa c'è in giro
per quelli che non sono te.
Io sono di questo quartiere,
ma tu?
Questo succede quando una bianca
ti dà alla testa.
- O te la fa assaggiare.
- Sta' zitto, Lip.
- Va bene.
- So cosa c'è in giro.
E non è insuperabile, ma tu
sei preso a complicarti la vita.
Qualcuno, però,
mi ha aiutato a complicarla.
- Che ti prende? Che significa?
- Cercavo di bloccare la palla.
Aspetta, passala a me!
Brutta stronza!
Suonagliele, Sara!
Ehi!
Ferme!
Basta così.
E tu, smettila subito.
Sempre così!
Sì!
Passa qui!
(SPARI)
< Ragazzo 1: Ma chi cazzo sono?
< Ragazzo 2: Ma che ne so!
< Bastardi!
< Tutto bene? < Sì.
- Malakai, tutto bene?
< Malakai: Sì. Cazzo!
Non è finita, puttana.
Non so neanche perché
è cominciata, puttana.
- Mi stai sempre tra i piedi.
- Solo quando si tratta di Derek..
..la questione è tutta qua.
- No. La questione sei tu.
Le ragazze bianche come te.
Arrivano all'improvviso,
ti fregano l'uomo.
Tutto il mondo non vi basta,
volete anche il nostro.
Tra me e Derek c'è una storia.
Se ti crea problemi, fottiti.
(COLPI ALLA PORTA)
Vado io.
(COLPI ALLA PORTA)
Sì, arrivo.
- Ciao.
- Cazzo. - Sto bene.
- Fammi vedere.
- Sto bene, davvero.
Ma che ti ha fatto?
- Ora non è il momento.
- D'accordo. - Ti telefono.
Fammi vedere.
Che puzza.
Sì, ma impedirà
alla tua faccia di gonfiarsi.
Tienilo così.
Che hai deciso?
Dobbiamo fargliela pagare.
Ci stai o no?
O sei mio amico
o non lo sei.
Abbiamo fatto scintille in pista.
Ci hai visto, Derek?
Tu ci hai visto?
Stiamo parlando.
Comunque, abbiamo fatto scintille!
- Ehi! Ma che ti prende?
- Piantala, non sei spiritoso.
- No che non sei spiritoso.
< Non ti piace per terra?
E' la tua specialità: strusciare
per terra come una puttanella.
Era un'azione riflessa
del momento.
E tu sei uno stronzo a tirarla
fuori in mezzo agli altri.
- Vado a casa, sei pronto?
- No, sta parlando con me.
Questa è una conversazione
tra noi due.
- Vacci da sola a casa.
- Vaffanculo! - Troia!
Ma che problema hai?
Porti lei a casa
e non mi copri il culo?
- Perché sbagli, Malakai.
- No, tu sbagli! Da un pezzo.
Non vali più un cazzo!
Sparisci dalla mia vista.
E porta via la puttanella.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
> Chenille: Kenny, il suo pigiama
è nel borsone.
< Se fa freddo, mettiglielo.
Che fate al mio nipotino?
(*** PIANGE)
- Ma che gli prende?
- Non ti conosce, Kenny.
Sono suo padre, mi conosce.
- Che dovrei fare?
- Comparire più spesso.
- Non posso parlare con te.
- E io non posso dipendere da te.
(*** PIANGE)
Secondo te cosa uso
per crescere questo bambino?
L'ossigeno?
Lui ha dei bisogni
e questo richiede soldi.
- Ci risiamo. - E non la smetterò
finché non mi darai..
..quello che mi serve
per crescere tuo figlio.
Io faccio quello che posso.
Ma sgridandomi..
..non aiuterai la situazione.
Cerco di affrontare la cosa.
- Non l'ho voluta io.
- Perché, io sì?
Mi sono montata sopra da sola
e sono rimasta incinta?
Basta. Lo porto da mia madre.
Prepara la sua roba.
- Sbrigati!
- Tu non andrai da nessuna parte..
..con lui, stasera.
Non con quell'atteggiamento.
Benissimo, non lo prendo.
Me ne vado.
Coraggio, vattene.
Non sai fare altro.
Tuo figlio ha visto solo
le tue spalle da quando è nato.
E va bene, ripasso.
- Vuoi che lo tenga io?
- No.
Sono qui da più di un'ora.
E' possibile vedere un medico?
< Infermiera: La faremo entrare
al più presto.
< Chenille: Il mio appuntamento
era circa un'ora fa.
< Infermiera: Facciamo quello
che possiamo, c'è molta gente.
< Chenille: Posso parlare
con qualcun altro? < Sì,..
..ma non servirà.
< Lo vede questo bambino?
< Non sta bene. Qualcuno
può fare qualcosa?
< Deve aspettare il suo turno,
mi creda.
Scema, devi starle addosso perché
metta il tuo nome sulla lista.
Raccolgo io.
Ecco qua.
Così, tuo padre,
se l'è presa per la lite?
- Sì.
- Penserà che è colpa di Derek.
No, gli ho spiegato di Nikki.
Allora hai dato la colpa a lei?
Tu non c'entri niente.
Ha cominciato lei.
Ti ho raccontato cos'ha detto.
Forse non doveva picchiarti,
ma aveva ragione.
Aspetta un momento.
Sei d'accordo con lei?
Tu e Derek agite come se non desse
fastidio vedervi insieme.
Come se non faceste male
alla gente.
Noi stiamo insieme. Perché
farne una faccenda di stato?
- Le altre persone non c'entrano.
- Persone di colore, Sara.
Donne di colore.
Derek è in gamba,
è motivato, è uno vero.
Lui non farà dei figli
senza occuparsene..
..e non si incasinerà la vita.
Lui farà qualcosa di importante.
E arrivi tu, bianca,..
..e arraffi uno dei pochi
ragazzi decenti..
..rimasti dopo la galera
e la droga.
Questo intendeva Nikki, quando
parlava di te nel nostro mondo.
- Esiste un solo mondo. - Questo
è quello che insegnano a voi.
- Credevo che fossimo amiche.
- Tu vuoi essere mia amica?
Esci dal paese delle meraviglie?
Spalanca gli occhi
e datti uno sguardo intorno.
(*** PIANGE)
Mi scusi.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
< Derek: E' per la tua audizione.
No, non la prendi di petto,
non ci stai lavorando.
- Farò bene la prossima volta.
- Non ne hai il tempo.
- Devi farlo bene ora.
- Non riesco a lavorare così.
< Derek: Così come?
- Con te che mi dai ordini.
D'accordo.
Facciamo una pausa.
Scusami.
L'audizione è settimana prossima
e a scuola è tutto complicato.
- Mi sento un po' strana.
- Certo.
Andrà tutto alla grande,
lo sento.
- Hai già scelto il vestito?
- Il vestito?
Sì, quello
che si mettono le ragazze.
Lo Step's, la serata
con la persona che conta..
..il sabato per coppie soltanto.
- Ne abbiamo parlato, ricordi?
- Sì.
Non sapevo che avessimo deciso.
E' lo Step's,
cosa dobbiamo decidere?
Pensavo che con la lite e il resto
forse dovremmo rallentare un po'.
Cosa?
Stai dicendo che
non vuoi stare con me?
- Che non vuoi farti vedere
con me? - Sono confusa.
Confusa riguardo a me?
Un pochino.
Non lo so.
- Può darsi.
- Può darsi?
Fammi capire, parliamo
di quando andiamo allo Step's..
..e a scuola o stai parlando
dei negozi, dei marciapiedi..
..e dei musei?
Devi spiegarti meglio.
Non capisco. Quand'è che ti va
bene che stiamo insieme?
Cerco di essere sincera.
Nessuno ci vuole vedere insieme.
Passiamo più tempo a difendere
il nostro rapporto, che a viverlo.
- E' tutto così pesante.
- Vuoi che sia facile?
E' la storia della tua vita.
Ne sai tanto così
della mia vita!
Quando le cose si mettono male,
ti arrendi.
- Come quando è morta tua madre.
- Non sai un cazzo di mia madre!
Come osi parlare di lei!
Dio!
Mi dispiace.
Non avrei dovuto dirlo.
E' solo che questa cosa
mi ha preso alla sprovvista.
E' come se tu non volessi
stare con me.
E' questo che vuoi dire?
- Che non vuoi stare con me?
- Non è così.
Cerco di dirti quello che sento
e ne fai un fatto personale.
Ti racconto una cosa.
Ho picchiato
il mio miglior amico.
A causa tua. Mi scazzo
con persone che conosco da sempre.
Persone che tengono a me,
per poter stare con te.
Dicendo a me stesso che
stiamo in questa cosa insieme.
Perciò questa stronzata
del "personale" non attacca.
Se ti ho incasinato la vita,
non dovremmo stare insieme.
Non le voglio queste stronzate.
< Non so neanche perché
ci ho perso tempo.
Me ne vado.
Al diavolo tutto.
Al diavolo tu.
Ciao, bello.
- Per l'altra sera....
- Tranquillo, lascia perdere.
Non ho la mandibola di vetro.
Insomma, il sangue
è più forte delle bionde.
Mi copri le spalle sabato?
Derek,
non ho nessun altro.
- Hai Lip.
- Lip?
Con quell'idiota
sarei ucciso subito.
No, ho bisogno di te.
47a strada, il solito posto.
Ti telefono.
Ci stai?
- Sì, ci sto.
- Assunto.
- Vado in classe,
a diventare come te. - Ciao.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
Non voglio disturbarti.
Voglio solo dirti:
"ln bocca al lupo!"
Domani è il grande giorno?
Sì.
- Hai paura?
- Me la faccio sotto.
Hai un momento per questo povero
vecchio? Ti mostro una cosa.
Certo.
< Fai attenzione,
quella parete è ancora umida.
E' tua madre a diciannove anni,
quando l'ho conosciuta.
- Lo so.
- E' solo l'inizio.
So che sei grande
per un letto a una piazza.
E' un bel letto, Roy.
Non era mia intenzione
rovinare la tua vita.
Né quella di tua madre.
E non merito una seconda
occasione di essere tuo padre.
Ma spero tanto
che me ne darai una comunque.
< In passato..
..pensavo di avere tutto
il tempo per conoscerti.
E tu avresti conosciuto me.
Ma un giorno, ti svegli,
ti guardi intorno..
..e ti ritrovi davanti
una bella ragazzina di talento.
Una giovane donna..
..che ti odia.
- Io non ti odio.
Mi manca lei.
Mi manca da morire.
Dio, sta andando tutto di merda.
Derek è arrabbiato con me.
Non verrà domani.
Voglio che lui ci sia.
Ho bisogno che lui ci sia.
Voglio che ci sia qualcuno
che mi vuole bene.
Io ti voglio bene.
Come mai così silenzioso?
Non ho voglia di parlare.
Ti devo dire una cosa.
- Ho fatto un discorso a Sara.
- Che le hai detto?
Delle cose. Ho detto
che Nikki aveva ragione..
..sugli uomini di colore
e le donne bianche.
- Come?
- Mi dispiace.
Neanche mi piace Nikki.
Avevo sbarellato per Kenny.
Non puoi decidere chi amare,
non lo puoi fare.
Quando ami qualcuno,
lo ami e basta.
Guarda me.
Almeno tu hai trovato
una persona che ti ricambia.
Devo andare.
- Dove vai?
- Resta fuori dalle mie cose.
So cosa ti ha chiesto Malakai.
Perché ti lasci montare
da lui, Derek?
Tu cerchi di andartene via
da qui, non devi vergognarti.
Fa freddo qui,
porta dentro il bambino.
Ciao.
Ciao.
- Malakai, ti ho cercato.
- Eccoti qua. - Devo parlarti.
- Sei pronto?
- Vieni, ti devo parlare.
- Cosa c'è?
- Io non vengo.
- Che vuol dire?
- Lo sai bene.
Sei qui per farmi perdere tempo?
Questa cazzata non ha senso,
è solo pericolosa.
Molla tutto, ti prego.
Vengo con te se torni a casa.
Io a casa?
Vattene, fesso!
Chi è il fesso? Tu.
Non hai le palle per rinunciare.
- Dovevo portarti al fresco
con me. - Ma non l'hai fatto.
E puoi non salire su quella
macchina. Tu sei intelligente.
So quello che puoi diventare,
conosco le tue capacità.
- Andiamocene via.
- E dove? Io non sono te.
Io posso fare solo
quello che faccio.
Non posso andare a Georgetown
a laurearmi per operare persone..
..o aprire cervelli
o che altro cavolo farai.
Se posso io, puoi anche tu.
Io ho solo il mio rispetto
e devo proteggerlo.
Vuoi piantarmi in asso?
Fallo!
Ma mi ci pulisco il culo
con le tue cazzate sul futuro.
Io so chi sono,
adesso.
Malakai, aspetta.
Andiamocene.
Sara?
Sei pronta?
Sì.
Sara!
Sara Johnson?
(SPARI)
(SPARI)
(SPARI)
(URLO DI DOLORE)
Poliziotto: Così impari
a fare le stronzate.
Signorina Johnson,
ci incontriamo di nuovo.
Presumo che abbia preparato
un pezzo contemporaneo.
Sì, signore.
Hanno la mia musica.
(MUSICA IN SOTTOFONDO)
< Regista: Un momento,
fermate la musica.
Mi scusi, signore,
non ero pronta.
E' pronta adesso?
Sì, signore, è pronta!
< Regista: Giovanotto,
questa è un'audizione.
< Chi l'ha fatta entrare?
< Com'è entrato?
< Non dovrebbe stare qui.
- Puoi farcela.
- No, è troppo tardi.
No.
Signorina Johnson?
Puoi farcela.
Sara, tu sei nata per questo.
< Signorina Johnson?
- Quello mi odia.
- Lascialo perdere.
Pensa che ti guardo solo io.
Ora voglio un po' di grinta.
Signorina,
non abbiamo tempo.
< E' pronta a continuare?
- Signorina Johns - - .
- Sono pronta.
(MUSICA IN SOTTOFONDO)
Sì!
Proprio di questo parlavo!
Con tutto il rispetto,
se non la prendete, siete pazzi.
(VOCI INDISTINTE)
Grazie, infinite.
Signorina Johnson..
..non posso dirlo ufficialmente,
ma benvenuta alla Julliard.
Grazie, grazie.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)
< D.J.: Scatenatevi, ragazzi.
Ciao.
Ho sentito che vai
alla Julliard.
E' la scuola più spettacolare
della terra, no?
Sì, è molto buona.
So che hanno un sacco
di insegnanti di danza famosi.
Se ti servono dei passi nuovi,
sai chi chiamare.
D'accordo?
- D'accordo.
- Congratulazioni!
- Dite: "Grazie Snookie".
- Grazie, Snookie!
Portate le chiappe
in pista.
(MUSICA HIP-HOP IN SOTTOFONDO)