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''UNA NOTTE ALL'OPERA''
-ll signore non é ancora arrivato?
-No, non ancora.
Peccato per la cena.
Che cosa sarebbe cambiato?
È troppo tardi per cenare, ormai.
Ragazzo, per favore,
mi chiami il Sig. Otis B. Driftwood.
Sig. Driftwood!
Sig. Driftwood!
Mi faccia il favore
di smetterla di urlare il mio nome.
-Vado in giro a urlare il suo nome?
-Sig. Driftwood!
La sua voce sta cambiando
o qualcun altro mi chiama?
-Sig. Driftwood!
-Sig.ra Claypool, che piacere!
Mi ha invitato a cena con lei per le 7:00.
Sono le 8:00 e niente cena.
Come niente cena?
Ho appena degustato un'ottima cena...
e non per merito suo.
-Sono seduta qui dalle 7:00.
-Mi dava le spalle.
Quando ceno con una donna,
vorrei mi sedesse di fronte.
-È il prezzo da pagare.
-ll conto, signore.
9,40$? È uno scandalo!
Se fossi in lei, non pagherei.
-Cosa mangeremo?
-Lei ha già cenato.
Allora facciamo colazione.
-Cameriere!
-Sissignore.
-Ha polli allevati col latte?
-Sissignore.
Ne sprema uno
e mi porti un bicchiere di latte.
Sissignore.
Sig. Driftwood, tre mesi fa,
mi promise di inserirmi in società.
ln tutto questo tempo, si é interessato
solo del suo cospicuo stipendio.
E le pare poco? Quanti uomini conosce
con uno stipendio simile?
Può contarli sulle dita di una mano,
buona donna.
-Non mi chiami buona donna !
-Non faccia così, Sig.ra Claypool.
Non mi interessa il vostro passato.
Per me, sarete sempre una buona donna,
perché io vi amo.
Fatto. Non volevo dirglielo
ma non mi ha lasciato scelta.
Vi amo.
Non é facile da credere,
vedendovi cenare con un'altra donna.
Quella donna?
Sa perché ero seduto con lei?
Perché mi ricordava lei.
-Veramente?
-Certo.
Ecco perché sono qui con lei.
Perché lei mi ricorda lei.
l vostri occhi, la gola, le labbra...
Tutto mi ricorda lei...
eccetto voi.
Come lo spiega? Se lo capisce, é brava.
Sig. Driftwood,
penso sia meglio parlare d'affari.
Appena divento romantico,
lei passa subito agli affari.
Non so, ma ogni volta che parlo con
una donna, mi propone sempre un affare.
Bene, parliamo d'affari.
Vede quell'uomo che mangia spaghetti?
-No.
-Ma vede gli spaghetti, vero?
Dietro a quegli spaghetti
si trova Herman Gottlieb,
direttore della Compagnia dell'Opera
di New York.
-Mi segue?
-Si.
La pianti di seguirmi o la farò arrestare!
Lei ha appena investito
200.000 dollari nella Compagnia.
Non capisco.
Non capisce?
Sarà la proprietaria dell'Opera.
Farà il suo ingresso in società.
Può sposarmi
e la cacceranno dall'alta società,
ma perderà solo 200.000 dollari.
Gottlieb. Mi permetta.
Sig.ra Claypool, Sig. Gottlieb.
Potrei continuare,
ma mi danno fastidio le bretelle.
Di cosa parlavo?
Cosa state facendo?
Se voi quattro volete giocare a carte,
non preoccupatevi di me, fate pure.
Sig.ra Claypool, sono così felice.
Volevo assicurarmi
che i suoi anelli fossero al loro posto.
Lei é tanto affascinante quanto bella.
Questa l'ho già sentita, Sig. Gottlieb.
Senta, Gottlieb,
io mi occupo di corteggiarla,
lei si occupi dei 200.000 dollari.
Cerchi di convincerla,
perché può sembrare incredibile,
ma la Sig.ra Claypool non é una credulona.
E come se la cava a corteggiarla?
Penso che gli europei ci riescano meglio.
Allora, Gottlieb, é il suo turno. Ci provi,
ma con garbo.
Sig.ra Claypool,
é molto generoso da parte sua aiutarci.
Ha sicuramente sentito parlare
di Rodolfo Lassparri.
-Certo.
-È il miglior tenore dopo Caruso.
Questa sera,
grazie al suo generoso contributo,
ho ingaggiato Lassparri.
Un evento straordinario.
Tutta New York sarà ai suoi piedi.
C'é molto spazio.
Ed ora, l'opera ci aspetta.
Sarebbe un onore avervi
nel palco accanto a me.
Con piacere.
-E voi, Sig. Driftwood?
-Vi raggiungo più tardi.
Senta, Gottlieb, la smetta.
Ho visto io per primo la Sig.ra Claypool.
Certo, sua madre l'ha vista per prima,
ma non litigheremo per questo, vero?
Cosa sta facendo col mio costume?
Se lo tolga subito, capito?
lmmediatamente.
Ma, lei...
Se lo tolga.
Mi sente? Si tolga quel costume, cretino!
Se non mi ubbidisce le spacco la faccia !
Mi ha sentito? Si tolga quel vestito.
Se le metto le mani addosso,
se ne ricorderà a lungo!
Non é più il mio assistente,
lei é licenziato! Fuori di qui!
Mi ha sentito? Esca di qui.
E non ritorni mai più.
Non farci caso.
Sei fortunato ad essertene liberato.
-Buonasera, Rosa.
-Buonasera, signore.
Tomasso, perché non entra?
La stavo aspettando.
Non sono splendidi, signorina?
Da parte del signor Lassparri.
Non me li metterei
neanche se fossero gli ultimi al mondo.
-Avanti!
-No, se mi parla in questo tono.
Riproviamo. Sia più gentile.
-Avanti.
-Molto meglio. Riproviamo.
Dai, Ricky. Sei proprio uno scemo.
-Perché volevi vedermi?
-Ti ho fatto chiamare?
Volevi. Non é vero, Marie?
È l'ultima sera della stagione,
e sono più innamorato di te che mai.
-Che cosa farai?
-Abbiamo tutta l'estate per parlarne.
-Questa sera dobbiamo cantare un'opera.
-Devi cantare un'opera.
-Sono solo un osannato solista.
-Non dire così.
Devo dirlo. E ho un'altra cosa da dire.
Quell'incapace di Lassparri
ti ha già invitata, o sei libera stasera?
-Me l'ha già chiesto.
-Sono sempre così fortunato.
Ma cenerò con te, Riccardo.
Magnifico! Ci sarà champagne,
musica, fiori...
''Lassparri.''
Niente fiori.
-Dove sei stato tutte queste settimane?
-Un po' qua, un po' là, in giro.
-C'é posta per me?
-Posta per te? Tu non lavori qui.
Dove dovrei ricevere la posta?
Non lavoro da nessuna parte.
Tomasso!
Niente di buono. Non essere così contento.
Ti ho portato un regalo.
Anche tu hai qualcosa per me?
Che cos'hai?
Dov'é Riccardo? Va bene.
Cosa ci fai qui? Pensavo lavorassi al circo.
Al circo? Quando ci avrei lavorato?
L'avevo quasi dimenticato.
Fu tanto tempo fa, la settimana scorsa.
Da allora ho cambiato decine di lavori.
ll tuo pianoforte e la mia voce.
Anni di conservatorio
e cosa abbiamo ottenuto?
Cosa ti succede?
Siamo ancora giovani. Siamo in salute.
Lo senti? Qualche giorno, Riccardo,
ci sarai tu al posto di Lassparri.
Quando avevi sei anni,
cantavi meglio di Lassparri.
Forse ero meglio a sei anni che adesso.
Smettila, stupido.
Sei il migliore, e lo sai.
lo lo so e tu lo sai.
Ma il pubblico non lo sa.
-D'accordo. Allora diciamoglielo.
-E come?
Hai bisogno di un manager.
Un tipo sveglio, intelligente.
-Conosco l'uomo perfetto per te.
-E chi sarebbe?
lo!
-Ma non guadagnerai niente.
-Neanche ci perderò.
Mi basta non rimetterci niente.
-È già finita l'opera?
-Non ancora, tra qualche minuto.
Ti avevo detto di farlo rallentare.
Per colpa tua, ho quasi assistito all'opera.
Un giro nel parco, e vai piano.
E senza dire insolenze.
Sei sempre pazzo di lei?
E lei é pazza di te?
Anche se lo fosse, non potrei sposarla.
Non preoccuparti.
ll manager sistemerà tutto.
Eccoci di nuovo insieme...
-tu ed io, come ai vecchi tempi.
-Si, come ai vecchi tempi.
Ci puoi scommettere.
Non vorrei intromettermi,
Sig.ra Claypool...
ma il Sig. Driftwood non mi pare
la persona adatta a gestire i suoi affari.
-Sto cominciando a pensare la stessa cosa.
-Bravo!
Ecco fatto. Quando si alza il sipario?
ll sipario si rialzerà la prossima stagione.
-Si é perso tutta l'opera.
-Solo per qualche minuto.
Posso andare?
Non avevo forse ragione?
Lassparri é il miglior tenore sulla terra.
È divino. Quanto le costerà?
Che differenza fa?
Sarà con noi domani,
non importa quanto pagheremo.
-Vale 1000 dollari a serata.
-Quanto?
-Ma cosa fa?
-Cosa fa? Canta.
E lo paghereste 1000 dollari
solo per cantare?
Si trovano dischi di Minnie the Moocher
a soli 75 centesimi.
E con un dollaro e 25 puoi avere Minnie.
La prego di scusarmi, Sig.ra Claypool,
ma devo incontrare Lassparri subito.
-Siamo d'accordo, 1000 dollari a serata?
-Come vuole lei.
1000 dollari. Dev'esserci modo
di spillarne qualcosa.
Un attimo. Posso ingaggiare Lassparri.
lo rappresento la Sig.ra Claypool.
Ed io la Compagnia dell'Opera
di New York.
Puoi dare il mio biglietto da visita
al Sig. Lassparri, per favore?
Cos'é? Cosa vuole?
Posso incontrarla? - HERMAN GOTTLlEB
-Rosa.
-Sissignore?
ll mio grande amico Herman Gottlieb
é tornato per vedermi.
Ci fa compagnia per cena?
Mi dispiace, Sig. Lassparri,
ma ho già un impegno.
Capisco.
Peccato, perché ho idea che...
voglia invitarmi a cantare a New York.
Potrebbe anche permettermi
di scegliere la primadonna.
Non può annullare quell'impegno?
Non é possibile, mi dispiace, signore.
Cosa pensava di fare
umiliandomi davanti a tutti?
Lei é licenziato, capito?
Perché te la prendi con i più piccoli?
Se non le dispiace, me ne occupo io.
Fuori di qui. Cosa doveva dirmi?
Riesce a dormire all'ingiù
con quei bottoni enormi sul pigiama?
Perché, tu...
Bravo, l'hai beccato.
Questi sali lo risveglieranno.
Sei dispiaciuto?
Questo prova che sei una brava persona.
Si riprende. Andrà meglio adesso.
-Mi sfidavi, eh?
-Come va?
-Ciao.
-Cosa succede, capo?
Abbiamo litigato.
Aveva un coltello, quindi l'ho colpito.
-Le dispiace se...
-Faccia pure. C'é tanto spazio.
-Due birre, cameriere.
-Due anche per me.
Sembra che le cose migliorino nel paese.
Non ne ho idea. Sono come uno straniero.
Sono tornato per trovare una persona.
Non sai di chi sto parlando, vero?
Strano, mi é proprio sfuggito di mente.
Lo so. ll miglior tenore al mondo.
È quello che voglio.
-Sono il suo manager.
-Manager di chi?
Del miglior tenore del mondo.
-ll tipo che canta all'opera?
-Proprio lui.
Qual é il suo nome?
Cosa gliene importa? Non so pronunciarlo.
Cosa vuole da lui?
Voglio contrattarlo
per la Compagnia dell'Opera di New York.
Non sa che tutta l'America
vuole ascoltarlo?
Può cantare forte, ma non così forte.
Potrei arrivare ad un accordo
con l'America.
Può cantare domani?
Se pagate abbastanza,
può cantare anche ieri.
Quanto lo pagherete?
Non lo so. 1000 dollari a serata?
Ho diritto a un piccolo profitto.
-Vanno bene 10 dollari a serata?
-10 dollari?
Affare fatto.
D'accordo, ma mi prendo il 10%
per spese di gestione.
Ed un 10% perché sono il manager.
Quanto rimane?
Gli restano 8 dollari.
-Ne invia 5 a sua madre.
-Gliene restano 3.
Può vivere a New York con 3 dollari?
Come un re.
Certo, morirà di fame,
ma vivrà come un re.
Ma bisogna anche pagare le tasse
con quei 3 dollari.
Si, c'é l'imposta federale, statale,
quella urbana...
una per le strade e per le fogne.
Quindi, in totale?
Se non canta spesso,
direi che va in rovina.
-Allora va bene.
-D'accordo.
Ecco i contratti.
Scriva il nome qui in alto
e firmi qui in fondo.
Non vale la pena leggere tutto,
questi sono duplicati.
Capisco. È un duplicato.
-Duplicati?
-Sì, sono dei duplicati.
-Sa cosa sono i duplicati?
-Certo, quei cinque gemelli del Canada.
Questo non lo so.
È da tempo che non vado in Canada.
Vada avanti, legga pure.
-Cosa c'é scritto?
-Legga.
-Lo legga lei.
-D'accordo, glielo leggo.
-Mi sente bene?
-Non ho sentito niente.
-Ha detto qualcosa?
-Non ho detto niente.
Per questo non ho sentito niente.
Per questo non ho detto niente.
-Può leggere?
-Posso leggerlo, ma non riesco a vederlo.
Mi sembra un po' sfocato, qui.
Se le mie braccia fossero più lunghe
riuscirei a leggere.
Per caso ha un babbuino in tasca?
Perfetto. Proseguiamo.
Faccia attenzione alla prima clausola,
é la più importante.
Dice: ''La parte della prima parte
é denominata in questo contratto...
''come la parte della prima parte.''
Cosa ne pensa? Magnifico, no?
No, non mi piace.
-Qual é il problema?
-Non lo so. Lo rilegga.
''La parte della prima parte
é denominata in questo contratto...
''come la parte della prima parte.''
Mi sembra meglio stavolta.
Migliora di volta in volta. Vuole risentirla?
Solo la prima parte.
Come? ''La parte della prima parte''?
No. La prima parte
della ''parte della prima parte.''
Dice: ''La prima parte
della parte della prima parte...
''é denominata in questo contratto
come la prima parte della parte...
''È denominata in questo contratto...''
Perché discutiamo su questa clausola?
Togliamola.
Sì, giusto. Mi sembra troppo lunga.
Quindi, quanto rimane?
All'incirca 45 centimetri.
Dice: ''La parte della seconda parte
é denominata in questo contratto...
''come la parte della seconda parte.''
Non sono molto convinto.
-Qual é il problema?
-Non mi piace neanche questa parte.
Non doveva perdersi la prima parte.
È finita alle 4:00.
Mi ha stordito per tre giorni.
Sostituiamo la prima parte
della seconda parte...
con la seconda parte della prima parte.
Così va meglio.
lnvece di discuterne ancora,
cosa ne pensa se...
Bene.
Ho qualcosa che le piacerà.
Ne andrà pazzo.
No. Non mi piace.
-Cosa non le piace?
-Qualsiasi cosa. Non mi piace.
Non litighiamo per così poco. È pronto?
Sì.
La prossima parte
non penso possa piacervi.
Mi fido della sua parola.
Lei si fida della mia?
-Direi di no.
-Quindi leviamo altre due clausole.
-''La parte dell'ottava parte...''
-No, non va bene.
-''La parte della nona...''
-No, neanche questa va bene.
Come mai il mio contratto
é più corto del suo?
Non lo so, deve aver fatto uno strappo
l'altra notte.
-Siamo d'accordo, quindi?
-Certamente.
Scriva il suo nome qui in fondo
e il contratto diventa legale.
Dimenticavo: non so scrivere.
Non importa,
non c'é inchiostro nella penna.
-Ma é un contratto, vero?
-Certamente.
Abbiamo un contratto,
la lunghezza non importa.
Aspetti. Cosa dice qui?
Qui? È una clausola standard.
C'é in ogni contratto.
Dice: ''Se una delle parti...
''stipulanti il contratto...
''presenta problemi mentali...
''l'accordo verrà sciolto
automaticamente.''
Non so.
Ma é tutto chiaro. C'é in ogni contratto.
È denominata clausola della ragione.
Non può ingannarmi.
Non esistono queste clausole.
Vince il garofano bianco.
-Darò questo a Riccardo.
-...sensazione a New York.
Può dirmi dov'é il Signor Lassparri?
Certo. Eccolo.
Lassparri? Chi ho ingaggiato, allora?
Ha ingaggiato Riccardo Baroni.
È il mio uomo.
Signor Lassparri, cosa succede?
Mi dica. Sono io, Gottlieb.
Cosa succede adesso?
l frutti maturano presto
in questa stagione.
PARTENZA OGGl - S.S. AMERlCUS
PASSEGGERl Dl PRlMA CLASSE
-Non dimentica niente, Otis?
-Nessuno si é mai lamentato.
Eccoti qui,
in viaggio per l'America e la fama.
Riccardo, mi mancherai.
Come pensi che stia?
Signorina Castaldi,
é pronta per il lungo viaggio?
Sig. Gottlieb. Questo é Riccardo Baroni,
della Compagnia dell'Opera.
-Come sta?
-Ha detto Baroni?
Cosa c'é di così divertente?
ll Sig. Otis B. Driftwood pensa
che lei abbia un'ottima voce.
Ce l'ha, Sig. Gottlieb,
ha una voce meravigliosa.
-Si, ce l'ho.
-lnteressante.
-Avanti, Riccardo.
-No, grazie.
Dai, Ricky!
-Signor Lassparri.
-Si?
-Che ne dice di una canzone d'addio?
-Per favore!
Dai!
Miei cari amici, sono mortificato,
devo chiedere scusa...
ma ho una lieve laringite.
-Dov'é Rosa?
-Si, Rosa !
Perché mai dovrei cantare
se non vengo pagato?
-Per favore, canta.
-No.
Certo che canterò.
Sig. Gottlieb.
Non ha una voce bellissima?
Dev'esserci posto per lui a New York.
Non male, come voce.
Forse in futuro,
quando si sarà fatto conoscere.
lnvitiamo i visitatori a sbarcare!
Siamo venuti a salutare.
Bene. A presto. Arrivederci.
Andiamo!
-Bene, lo tolga.
-Sissignore.
Ho tempo per tornare indietro
e pagare l'hotel?
-Mi dispiace. Troppo tardi.
-Mi va bene.
È mia. Ladro di valigie?
-Dove va con quella?
-Camera numero 58, signore.
Cinquantotto? È la mia. Andiamo.
Cosa crede di fare?
Lei é un pirata della strada?
Mi scusi, signore.
Niente scuse.
Pagherà per questo, mio caro.
Mi mostri il suo codice.
Trentadue? Ce l'ha l'assicurazione?
-Come?
-È assicurato?
-Nossignore.
-È proprio la persona che cercavo.
Ho una polizza per incidenti
che protegge contro ogni evento.
Se perde una gamba, gliela cerchiamo.
Dovrà spendere solo...
Quanto ha lì? Un dollaro. Ecco.
lmporto Dovuto: 540$. - Da inviare
Andiamo.
Camera 58,
e non circoli a più di 30 km all'ora.
Dimmi, quelli erano tre tipi
o un tipo con tre barbe?
Salve, Gottlieb, sempre in agguato, eh?
Aspetta un attimo.
Posso fare qualcosa?
-Ho nostalgia di casa.
-Questa é bella.
Possiedo la più miracolosa
ricetta per la nostalgia che esista.
Un amico me l'ha data prima di partire.
Questa é la ricetta, la prenda ogni due ore.
Carissima - Ti amo - Riccardo
Vado a prenderne un'altra.
-Ciao, tesoro.
-Ciao.
-Che bella decorazione.
-Le piace?
Camera doppia. Che furba...
-Uno é un divano letto.
-Può anche darsi.
Ha letto qualche buon libro?
Sig. Driftwood, può alzarsi dal letto?
-Cosa dirà la gente?
-Diranno che lei é una donna fortunata.
Può chiudere il becco e lasciarmi leggere?
No, non chiuderò il becco.
Può alzarsi, per favore?
D'accordo, me ne vado.
Ho un'altra proposta.
Discutiamo la situazione in camera mia.
-Quale situazione?
-Quali situazioni ha lei?
-Non andrò nella sua camera.
-Bene. Allora rimango qui.
D'accordo.
Verrò, ma vada via.
Tra 10 minuti?
Si, 10 minuti. Come vuole, ma se ne vada.
Se non é da me tra 10 minuti,
sarò qui io tra 1 1 .
Con un paio di scarpe belle lucide.
-Un attimo. Non può essere la mia stanza.
-Sissignore.
Camera numero 58, signore.
Cinquantotto? È un numero enorme
per una gabbia di queste dimensioni.
Non sarebbe stato più facile
mettere la cabina in un baule?
Allora, chi é colui che mi ha assegnato
questa cabina telefonica?
L'ha scelta il Sig. Gottlieb, signore.
Gottlieb? Che indecenza !
Ha prenotato tutta la camera o solo l'oblò?
-La troverà accogliente, signore.
-Accogliente mi sembra troppo.
Nient'altro, signore?
Domani può tirare fuori il baule
e mi ci ficcherò dentro.
Sissignore.
-Ciao, capo. Cosa stai facendo qui?
-Ciao.
Questo rende il viaggio perfetto.
-Mi dispiace. Pensavo fosse il mio baule.
-È il suo baule.
Non ricordo d'avervi messi dentro.
Ricordi Riccardo Baroni,
il miglior tenore del mondo?
Stavi per ingaggiarlo.
Certo. Ti ho appena inviato una lettera.
Come va?
-Bene. Un po' schiacciato.
-Siamo ancora nella baia.
Appena arriviamo in alto mare
ci sarà molto più spazio.
-Non é mia quella camicia?
-Non so. Era nel baule.
Non può essere mia.
Sono felice di rivederti.
Ma cercavo l'altra camicia. L'hai visto?
Sì. Occupava troppo spazio
e l'abbiamo venduta.
-Quanto ci avete guadagnato?
-1 dollaro e 40.
Quello che valeva.
Meno male che ho un'altra camicia.
Non può essere la mia camicia.
La mia camicia non russa.
Non svegliarlo. Soffre d'insonnia.
Deve recuperare.
È l'oggetto più terribile
che io abbia mai visto.
Portatelo fuori di qui.
Sta sicuramente dormendo.
Spero che voi possiate spiegarmelo.
È semplice.
Vedi, Riccardo é innamorato di Rosa.
Rosa é andata a New York.
Anche noi vogliamo andarci.
Non avendo soldi,
ci siamo chiusi nel baule.
Senza soldi, cosa farete a New York?
lo so cantare.
Da qualche parte troverò lavoro.
E posso stare con Rosa.
È questo l'essenziale.
Non ci tradirà, vero?
No, ma dovete andarvene da qui.
Ho appuntamento con una dama
a minuti e...
il detto dice:
''ln due é compagnia, in cinque é folla.''
Andiamo, ma abbiamo fame.
Ha qualcosa da mangiare?
Parleremo del cibo più tardi.
Senza cibo non ce ne andiamo.
Sapevo che era stato un errore incontrarvi.
D'accordo, ma appena avrete finito
ve ne andrete.
-D'accordo.
-Cercherò il cameriere.
E state zitti. Siete clandestini, ricordatelo.
-Saremo muti come pesci.
-OK.
Quella gelatina mettila pure qui.
Non sarebbe meglio farcirlo?
-Mica parliamo di olive.
-Vado a cercare il cameriere.
È la porta della camera o sono nel baule?
Da questa parte.
Silenzio, fermi.
-Non abbiamo detto niente.
-Chiamo il cameriere.
Cameriere!
-Cameriere!
-Sissignore.
-Ho detto, cam...
-Sissignore.
-Cosa c'é per cena?
-Quello che preferisce.
Succo di pomodoro, succo d'arancia,
succo di pompelmo, all'ananas...
La smetta, ormai non la seguo più.
Me ne porti uno di ogni gusto.
Poi due uova fritte, due affogate...
due strapazzate e due mediamente sode.
E due uova sode.
E due uova sode.
Faccia tre uova sode.
Anche un po' di roast beef:
al sangue, normale, cotto e stracotto.
E due uova sode.
Faccia tre uova sode.
E otto porzioni di pasticcini.
-Con due uova sode.
-E due uova sode.
Faccia tre uova sode.
E un uovo d'anatra.
-Avete prugne cotte?
-Sissignore.
Dia loro un po' di caffé. Così si risvegliano.
E due uova sode.
Forse é nebbioso fuori,
sennò mi porti ancora 12 uova sode.
Veloce. Quanto prima arrivi,
prima sarà conclusa la riunione.
Sissignore.
-Si lascia la mancia sulle navi?
-Sissignore!
-Ha due biglietti da cinque?
-Sissignore.
Quindi non ha bisogno dei 10 centesimi
che volevo darle.
Bene. Se quel cameriere é sordo e stupido,
-non saprà mai che siete qui.
-Perfetto.
-Sì?
-Siamo venute a pulire la camera.
-Sono queste le mie uova sode?
-Lo saprò quando saranno in camera.
Avanti, ragazze.
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate.
Fate in fretta, dovete uscire tra 10 minuti.
Tomasso. Alzati. Rifanno il letto.
Vorrei due cuscini su quel letto.
C'é un malinteso, qui.
Ho detto alle ragazze di far presto,
non al tuo amico.
Continua a dormire.
Se la cava meglio addormentato
che sveglio.
Dorme sempre in quel modo.
-Adesso é sveglio a metà.
-Sta provando la posizione Nelson.
-Avanti.
-Si?
Sono il tecnico.
Vengo a spegnere il riscaldamento.
Può cominciare subito da lui.
Alzati, Tomasso.
Tomasso, tra poco si mangia.
Sapete, é grazie a Gottlieb
che abbiamo questa stanza.
Sostienilo un attimo.
-Sì?
-Vuole una manicure?
No. Entri.
Non avevo previsto una manicure,
ma in un viaggio così...
bisogna approfittare di ogni servizio.
Sentite, mi faccio la manicure.
Uscite di qui.
Vuole le unghie lunghe o corte?
Meglio corte. C'é troppa folla qui dentro.
Non me l'immaginavo così
un viaggio in nave.
Mi vedevo seduto
e il cameriere mi portava il brodo.
Dai, Riccardo.
Potresti avere il tuo brodo
se lo facessero passare dalla serratura.
Sono l'assistente del tecnico.
Me lo sentivo che sarebbe arrivato.
ll tecnico é da quella parte.
Può aprirsi strada nel mezzo.
Sogno, o si sta affollando questa stanza?
C'é un sacco di spazio.
-Sì?
-Mia zia Minnie é qui?
Può entrare e cercarla, se vuole.
Se non é qui, può comunque trovare
qualcuno che vada bene.
-Posso usare il vostro telefono?
-ll telefono?
-Scommetto che non c'entra.
-Come va?
Questa nave arriverà a New York
prima che lei arrivi al telefono.
Devo pulire il pavimento.
Proprio la donna che cercavo. Entri pure.
Dovrà iniziare dal soffitto.
È l'unica superficie libera.
-Può pulirmi le scarpe, se vuole.
-Operatore.
Dica alla zia Minnie
di darmi una stanza più grande.
-Cameriere.
-Venga.
-ll cibo!
-Lo aspettiamo da ore!
Voglio mia zia Minnie!
Signore e signori,
con enorme piacere, vi do il benvenuto,
per quest'ultima notte di viaggio.
La serata non può terminare...
senza un tributo ai nostri ospiti d'onore:
i tre migliori aviatori al mondo.
Tre grandi aviatori,
ma stanno viaggiando in nave.
Siamo onorati dalla vostra presenza.
-Grazie.
-Grazie, capitano.
-Balla la rumba?
-Si, certo.
Scelga una rumba dall'uno al dieci.
ll Sig. Claypool ci ha lasciati tre anni fa.
-E vi ha lasciato da sola.
-Completamente da sola.
Con 8 milioni di dollari.
8 milioni.
Gottlieb, sta perdendo il tempo.
Se la signora vuole sposare
un cacciatore di fortune, ha già me.
Un cacciatore di fortune?
Può chiamarmi così.
Quando chiesi la sua mano,
pensavo avesse solo 7 milioni.
Ma il milione in più
non ha cambiato i miei sentimenti.
Se lei sente davvero qualcosa per me,
smetterebbe di...
Parla di Gottlieb?
Parlo di quei due poco raccomandabili
che ho visto vicino all'opera.
Meno male che non sono sulla nave.
-Perché, se la sono data a gambe?
-Siediti.
Abbiamo trovato da mangiare.
Sarà sicuro? Se ci beccano, ci deportano.
Cos'abbiamo da perdere?
Se ci deportano, almeno mangiamo.
Dai, proviamo.
Non significa niente per te
sapere che sono il miglior cantante?
-Mi piace ascoltarti, Rodolfo.
-No.
Te lo dico in altre parole. Ti amo.
Ti adoro. Morirei per te.
-Adesso capisci?
-No.
È molto semplice.
Quando dice che é il migliore,
vuol dire che ti ama.
Personalmente, non ci credo.
Forse c'é qualcosa di vero in quel che dici.
Ti confesso un segreto.
L'unico tenore che posso sopportare,
é un tipo di nome...
Riccardo Baroni.
-Ne hai mai sentito parlare?
-Riccardo.
Chissà dove si trova adesso.
Vagando nella sperduta campagna.
Riccardo ama stare all'aperto.
Non sopporta stare rinchiuso.
Continua a non piacergli.
Tomasso, ti senti meglio adesso?
E tu, Riccardo, come ti senti?
Dopo questo pranzo? Benissimo.
Potrei cantare senza tregua.
Così mi piace.
Basta ! Allontanatevi dagli strumenti!
-Cosa fa qui?
-Lasciatelo suonare.
Lasciatelo suonare.
Sto bene. Lasciatelo suonare.
Questi uomini non sono passeggeri.
-Devono essere clandestini.
-Clandestini? Lo sapremo subito.
CELLA Dl DETENZlONE
Cosa sei... sei pazzo?
Ce l'hai fatta. Bene.
Adesso vai avanti e guarda se é sicuro.
Avanti. Aspetta, eccoti fuori.
Va bene così, ma la nave é troppo lontana.
Cosa sta facendo adesso?
Penso si stia impiccando.
BENVENUTl EROl DELL'ARlA
-Signori, é per me un enorme piacere...
-Silenzio.
Gli ospiti mi hanno chiesto
di rappresentarli e far loro da interprete.
Se mi seguite, vi porterò alla loro cabina.
Se sono ancora lì,
pochi tra di noi sopravvivranno.
Scusatemi. l nostri ospiti sono a colazione.
Arriveranno subito.
Signori.
-''Cari amici...''
-Me lo dia. Vediamo di sbrigarci.
È molto semplice.
Bisogna andare in municipio.
ll sindaco scriverà un altro discorso.
Possiamo strapparlo quando arriviamo.
Così, amici miei,
come sindaco di questa grande città,
ho il piacere di invitare
i nostri onorevoli visitatori...
a parlarci delle loro imprese.
Cosa devo dire?
-Dì loro che non sei qui.
-E se non mi credono?
Ti crederanno quando inizierai a parlare.
Amici...
Parla veloce. Tra la folla,
vedo un uomo con una corda.
Come siamo arrivati in America
é una bella storia, ma non ne parlerò.
Quando abbiamo cominciato,
non sapevamo
che ci avreste festeggiati così.
Non ce lo meritiamo.
Quando dico che non lo meritiamo,
credetemi, so di cosa sto parlando.
È qualcosa di nuovo.
Parlerò del nostro volo verso l'America.
La prima volta arrivammo a metà strada
ma finimmo la benzina.
Tornammo indietro.
Allora caricammo il doppio di benzina.
Quando stavamo quasi per atterrare,
a circa 90 cm,
ecco che, di nuovo, finì la benzina.
Tornammo indietro.
Questa volta,
presi tutta la benzina possibile.
Arrivammo a metà strada,
e cosa pensate accadde?
Dimenticammo l'aeroplano.
Ci sedemmo e ne parlammo.
Allora mi venne la grande idea...
di non portare benzina con noi.
Di non portare l'aeroplano.
Di salire su di una nave a vapore.
E fu così, cari amici,
che sorvolammo l'oceano.
Vado fuori a pagare la tua cauzione.
Ecco di nuovo il sindaco.
Ed ora, con grande piacere,
vi presento un altro dei nostri eroi...
che vi parlerà un po' delle sue imprese.
Certo.
Da adesso, ognuno si arrangi da solo.
Le consiglio di fare un discorso
più semplice di quello di suo fratello.
Cosa mi dà se do fuoco alla sua barba?
Andrà tutto bene
fino a quando ci sarà dell'acqua.
Per favore, la radio. ll discorso.
Forse dovranno costruire una diga
dietro di lui.
Penso che quei tipi siano degli impostori.
-Cos'hai detto?
-Mi hai sentito.
Senti quello che dicono?
Non sono mai stati insultati così
e non vogliono restare.
No, per favore.
Dì loro che non era mia intenzione.
Capisci che questo significa la guerra.
Guarda cos'hai combinato.
Mi dispiace tantissimo.
Chiedo scusa e spero non vi siate offesi.
Avanti! Seguitelo!
Prendetelo.
ECCO l TRE CLANDESTlNl
CHE PRESERO lN GlRO lL MUNlClPlO!
Cosa canti? Leggi questo.
Cosa farai?
Per primo, butto fuori quei due gorilla.
E anche te.
Pensavo di essermi liberato di loro
vendendo il baule.
Ragazzi, avanti, é ancora calda.
Colazione.
-Buongiorno.
-Caspita, ho fame.
Leggi questo. Ti toglierà l'appetito.
No, mi fa venire ancora più fame.
Avanti. Arriverai in ritardo al carcere.
Questi sono volati via.
Sai, non l'avevo immaginata così
la mia colazione.
Ne ho abbastanza dei tuoi compagni.
-Non mi piacciono.
-No.
So quando é troppo...
Aspetta un attimo.
C'era un sigaro da quattro soldi qui.
Mi basta fumarli senza doverli mangiare.
Esci.
Per fortuna non ho portato il gilet.
Non ti ho detto che
ha mangiato il gilet ieri per dessert.
È una capra.
E gli sto già facendo un complimento.
Pensavo di avere un altro sigaro.
Appena finisce puzzerà come un'insalata.
Non vedo l'ora di fare colazione.
È tutta la mattina che aspetto.
Ecco com'é finita.
-Ne prendo un litro.
-Un po' di quello lì.
Cercate di essere gentili.
Andatevene prima che mi arrestino.
Vorrei rimanere e vedermi lo spettacolo.
Cos'é quello?
Se é un poliziotto, bussate di nuovo.
-Basta e avanza.
-Esci immediatamente.
Entra.
-Sì?
-Ti ricordi di me?
Sono Henderson, sono in borghese.
Mi sembra uno
vestito con abiti di seconda mano.
-Bel posto.
-È comodo.
Vivi qui tutto solo?
Si. Solo io e le mie memorie.
-Sono praticamente un eremita.
-Un eremita.
Vedo che avete apparecchiato per quattro.
Non é niente.
Ho messo la sveglia alle 8:00.
Questo non prova niente.
Ragazzo furbo.
Vado a dare un'occhiata in giro.
-Ehi, tu.
-Arrivo.
Cosa fa un eremita con quattro letti?
-Vedi i primi tre?
-Sì.
Stanotte ho contato 5.000 pecore
su quei letti.
Ora me ne serve un altro.
Volevi forse farmi dormire con le pecore?
-Con chi parli?
-Da solo.
Non ci puoi fare niente.
-Mi hanno visitato i migliori dottori.
-Ho sentito parlare qualcuno.
-Ti sbagli di grosso.
-Cos'é questa?
Una scala antincendio.
È un tavolo. Questa é una stanza.
Là si trova l'uscita. Spero ne farai uso.
-Voglio restare da solo.
-Lo sarai appena ti sbatto in cella.
Henderson,
non c'é una canzone a riguardo?
Guarda fuori. Arriva dall'altro lato.
Entra, veloce.
Se ti becca,
passi i prossimi mesi in gattabuia.
Non farti prendere.
-Ehi, tu!
-Arrivo.
Cos'é successo al quarto letto?
Di cosa sta parlando?
L'ultima volta, qui c'erano quattro letti.
Mi scusi, Henderson,
ma non mi interessa la sua vita privata.
Quindi, cosa ci fa qui questo letto?
Non mi sembra faccia un bel niente.
C'é qualcosa che non va,
ma arriverò fino in fondo.
Le scale sono da quella parte.
Guarda fuori!
-Fai attenzione.
-Ehi, tu!
Arrivo.
Sono pazzo, o ci sono solo due letti qui?
Che risposta vuole per prima?
Come hanno fatto quei letti ad unirsi?
Lo sa come vanno le cose.
Si riproducono come conigli.
Le dirò una cosa.
Risolverei il caso
se passassi qui tutta la notte.
-Se rimane, deve portare un letto.
-Un letto!
Un letto? Di cosa sta parlando?
Sono andati. Lo so che sono pazzo.
Mi scusi, devo aver sbagliato camera.
Pensavi di andare in America senza di me?
Stupida. Mia adorata stupida.
lo ti amo e tu mi chiami stupida.
Probabilmente hai ragione.
-Cosa fai qui?
-Facile da indovinare.
Una finestra aperta, un detective
ed eccomi.
Riccardo, non avresti dovuto.
Ti riporteranno indietro.
-Forse anche in carcere.
-Non mi interessa, cara, ne vale la pena.
Se vado dal Sig. Gottlieb,
forse intercederà per te.
Gottlieb non può fare niente.
E Lassparri é andato da lui per primo.
Ma ci sarà pure una soluzione.
-Chi é?
-Sono io. Rodolfo.
Entra.
Ti dispiace che sia passato?
No, certo che no. Volevo riposarmi un po'.
-Rosa, perché mi fai questo?
-Cosa, Rodolfo?
Quando voglio vederti,
hai sempre una scusa.
Non ceni con me, né andiamo a cavallo,
né vieni a fare un giro.
Ma, Rodolfo, lo sai che sono occupata.
ll mio debutto in America.
Hai dimenticato che sono stato io...
a rendere possibile il tuo debutto?
No, non l'ho dimenticato.
Allora perché mi tratti in questo modo?
Rodolfo, devo chiederti di uscire.
Mia cara, sii ragionevole.
lo penso che sia molto ragionevole.
Ora ho capito.
Non mi avevi detto che eri fidanzata.
Ora lo sai.
Mi dispiace.
Adesso mi ritiro.
Nella stanza di un donna,
due é compagnia, tre é folla.
-Cosa vuoi dire?
-Per favore, Riccardo.
Mi sembra di essere stato chiaro.
Non ho ancora finito.
-Di sicuro, non ho finito.
-Ci puoi scommettere.
-Buon pomeriggio, Sig. Driftwood.
-Buon pomeriggio.
-Pronto per la prima?
-Lo sono?
Tutto ok, ragazzi.
Anch'io sono stato giovane.
Grazie.
Buongiorno, Sig. Driftwood.
-Come stanno i miei usignoli?
-Bene.
Perfettamente. Canteremo bene, stasera.
La stiamo aspettando, Sig. Driftwood.
Entri.
Grazie, Otto.
-Bella giornata, non é vero?
-Non male.
Ecco qui, signore.
-Grazie, Otto.
-Si figuri, Sig. Driftwood.
Cosa sta succedendo?
Vuol dire, cosa stiamo togliendo?
-Non potete farlo.
-Scommette?
Ma questo é il mio ufficio.
Ricevo ordini dal Sig. Gottlieb.
Ne parli con lui.
Parlerò con il Sig. Gottlieb,
e poi ti faccio a pezzi.
Vada dal Sig. Gottlieb.
Cosa significa questo? Se pensa che...
Se é occupato, tornerò più tardi.
Solo un minuto, Sig. Driftwood.
Abbiamo novità per lei.
Novità? Per me?
La Sig.ra Claypool ha deciso
di fare a meno dei suoi servizi.
Farne a meno?
Ma se non li ha nemmeno provati.
L'ho avvisata, se continuava
a frequentare quei tipi...
sarebbe finita tra di noi.
E lei ha continuato a vederli.
Come fa a saperlo? Non potrebbe trovarli.
Ha rovinato me
e tutta la Compagnia dell'Opera.
Come nuovo manager della S.ra Claypool...
devo chiederle di uscire e di rimanerci.
Un attimo.
Non può licenziarmi senza pagarmi.
È scritto nella clausola 10-A.
Mi sembra di averle già pagato
i prossimi sei mesi.
-Allora, voglio solo una settimana.
-Non avrà niente. Fuori di qui.
Se questa é la sua migliore offerta,
vado via, ma non ci guadagno niente.
ln quanto a lei, Sig.ra Claypool,
annullo la mia proposta.
E vale anche per lei.
Questo é il ringraziamento
per tutto il mio lavoro.
-D'accordo, Otto.
-Solo un minuto.
Questa macchina é per i dirigenti.
Prenda le scale.
-Le scale?
-Sì.
Beh, sono quattro rampe.
Non riesco a farle.
D'accordo, la aiuto.
-Adesso c'é abbastanza spazio.
-Mi basta.
Sono felice di avervi incontrato.
Prima mi licenzi,
poi mi fai cacciare dall'hotel...
ed infine mi fai cadere dalla panchina.
Ma mi consolo.
Non può succedermi più nulla.
Non calpestare l'erba.
Mi sbagliavo.
La gente beve troppa acqua.
Sono contento che siate qui.
Quando vi ho incontrati, avevo un lavoro
e stavo per sposare una ricca vedova.
Ora non posso neanche sedermi sull'erba.
Ti cederei il mio posto, ma sto seduto qui.
Bell'offerta. Ci penserò su qualche giorno.
Dove posso trovarvi?
Non preoccuparti.
Dovunque tu sia, ci troverai.
Che noia.
lncontriamoci da qualche altra parte.
È Rosa.
Almeno recupero la mia panchina.
Non ti seccare, Riccardo.
Non mi rallegra sapere
che sono un guastafeste.
Tutti ti abbiamo complicato la vita.
Cosa succede?
Cosa ne pensi?
Lassparri. Ha licenziato Rosa.
-Lassparri?
-Non la farà cantare stasera.
Che ne sai?
Abbiamo tutto il giorno
per escogitare un piano.
E credetemi, a come penso,
ci impiegherò tutto il giorno.
QUESTA SERA RODOLFO LASSPARRl
NE lL TROVATORE
-Buonasera, Tim.
-Buonasera.
C'é il pienone, stasera.
-Grazie.
-È il benvenuto, signore.
Cosa significa questo?
Proprio la persona che cercavo.
Gottlieb, questi sono i peggiori sigari
che io abbia mai fumato.
E il ghiaccio non é abbastanza freddo.
Via, tutti fuori di qui.
Oppure devo chiamare la polizia.
Un attimo. Le spiego perché siamo venuti.
Le abbiamo fatto una proposta.
Siete pronti ad arrendervi?
Si, solo se fa cantare Rosa.
Sono il direttore, e Rosa non canterà.
Ma per il resto della proposta...
la vostra resa, questa mi interessa.
Contatti il comando di polizia.
ll sergente Henderson, per favore.
Ciao, miei cari.
Cosa ci fa qui?
Questo é il palco del Sig. Gottlieb.
Non può venire, mi ha dato il suo biglietto.
Non é riuscito a vestirsi,
e mi ha dato i suoi abiti.
Nano, te lo togli quel cappello?
Questo é il mio ragazzo.
Prendi uno di questi.
Chi sta vincendo?
Apri la porta.
Contatti il quartier generale.
Sig.ra Claypool, ha visto il Sig. Gottlieb?
No. Non é nel backstage?
È scomparso.
Non lo troviamo da nessuna parte.
Non avete cercato nel posto giusto.
Doveva fare un discorso
prima che si alzasse il sipario.
Questo é il segnale. Devi dire qualcosa.
Ma non ho mai fatto un discorso.
-D'accordo, me ne occupo io.
-Lei?
Signore e signori...
spero di includervi tutti.
Stasera inauguriamo una nuova stagione.
Una stagione resa possibile
dagli assegni della Sig.ra Claypool.
Sono convinto che ricorderete
la musica di Verdi di questa sera e...
gli assegni della signora
saranno probabilmente protestati.
Questa sera
segna il debutto di Rodolfo Lassparri.
ll signor Lassparri
proviene da una famiglia molto famosa.
Sua madre era un famosa cantante.
Suo padre fu il primo
a riempire gli spaghetti con bicarbonato,
provocando e curando indigestioni
allo stesso tempo.
Continuiamo con l'opera.
Che la nostra gioia sia illimitata.
Danzate per le strade...
bevete nei bar e baciatevi nei saloni.
Suona, Don.
Mi metterò da questa parte.
Non sono affari miei,
ma mi sembra ci siano
un paio di picchi nell'orchestra.
Tenete duro, ragazzi. Arriva la cavalleria.
-Ci vediamo più tardi.
-Cosa stai facendo?
Va tutto bene. È il Tarzan che c'é in me.
Quel schweinehund:
Arachidi! Arachidi tostate!
Buone e calde! Arachidi!
Eccoti!
Eccoti, tu...
Perché ridi?
-Quell'abito non ti va bene.
-Perché tu...
ll tuo piano funziona, Tomasso.
Sta per iniziare. Adesso tocca a noi.
Si alza il sipario.
-È cominciata.
-Non aver paura.
Qualcuno apra la porta !
Fatemi uscire!
Herr Gottlieb.
-Dove sono? Dove sono andati?
-Cosa?
''Cosa?'', mi chiede.
-Avete visto due uomini quassù?
-Cosa?
''Cosa?'', tutto quello che dice é ''cosa''.
Come ti senti quando ti guarda?
Questa é la voce di Driftwood.
-Lo voglio fuori dall'opera.
-Sissignore.
D'accordo. Parli con lui.
Sappiamo che si trova tra il pubblico.
-Dov'é il Sig. Gottlieb?
-Dall'altra parte del palco.
Avanti, ragazzi.
Cos'era quello? Un acuto o un'esplosione?
Che succede?
Sig. Gottlieb! Eccola, mi dia la mano.
Dove sono quegli uomini? Li avete presi?
No, signore. Mi spiace. Sono in giro.
Come in giro?
Ho un'idea.
Datemi due costumi da zingaro.
Stiamo facendo progressi.
Non canterò fino a che non li avrete presi.
Sissignore.
Non dormiamo mai - SERVlZlO TAXl
AMERlCA TAXlCAB CO.
Battaglia navale ne ll Trovatore!
Fermi! Non vi...
Herr Gottlieb! Lassparri é scomparso.
Cosa?
-Non abbiamo il tenore.
-Sig. Gottlieb.
-Tu sei Baroni.
-Si, sono io.
Vestiti immediatamente.
-Come?
-Devi cantare.
Ma non sono famoso, Sig. Gottlieb.
E non so cantare con una Leonora
che non conosco.
Mi sono allenato con la Sig.na Castaldi.
-Va bene.
-Va bene così.
A posto. Vestitevi entrambi. Veloci.
Per favore, dopo l'opera.
Vai avanti. Preparati.
Hai sentito? Questo sì che é cantare.
-Come?
-Sparisci!
È questa l'opera?
Arresti quegli uomini, ed anche questo qui.
-È arrivato il momento.
-Lassparri, dov'era sparito?
Sparito? Sa cosa mi hanno fatto?
Canterò loro un bis
che non dimenticheranno mai.
Non mi avevano mai trattato così.
Mi hanno tirato una mela.
Non é la stagione per le angurie.
Rosa, Baroni, uscite subito.
No. Sono in arresto, Sig. Gottlieb.
-Come?
-Se sono stati arrestati, lo sono anch'io.
Non posso cantare se mi arrestano.
Cosa facciamo?
Abbiamo bisogno di loro.
Hanno salvato la stagione.
Allora, cosa vuole?
Un attimo. Me ne occupo io.
-Veloce! Cosa vuole?
-Primo, allontani quel cane.
D'accordo. Altro?
Questi uomini son qui sotto falsa identità,
ed io faccio il mio lavoro.
Sono sotto la mia responsabilità.
Sono venuti qui con il Sig. Driftwood.
ll Sig. Driftwood é un impiegato
della Compagnia dell'Opera.
-Da quanto?
-Dal debutto di Baroni.
Se solo mi capita a tiro
il tipo dell'ascensore.
Va bene. Per favore, uscite e cantate.
Un attimo.
Prima di cantare, deve firmare il contratto
e voglio il 10%.
Sì, anch'io mi prendo il 10%.
Allora, dov'eravamo?
-''La parte della decima parte...''
-No.
-''La parte dell'undicesima parte...''
-No.
Fine
ltalian subtitles by
SOFTlTLER
ltalian