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--== Sottotitoli a cura di IScrew ==--
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Traduzione: ale ks-88, kichy,
Barona, hanging, Titti di piu' [IScrew]>
Revisione: Antares57 [IScrew]
IScrew presenta
'Mezzanotte a Parigi'
E' incredibile.
Al mondo non esiste
una citta' come questa.
E mai e' esistita.
Parli come se
non fossi mai stato qui.
Il problema e' che
non vengo abbastanza spesso.
Immaginati questa citta'
quando piove. Sarebbe bella da morire.
Immaginatela nel 1920.
Parigi negli Anni '20.
Con la pioggia,
gli artisti e gli scrittori...
Perche' sotto la pioggia?
Cosa c'e'
di bello nell'essere bagnati?
E immagina come sarebbe
venire a vivere qui, dopo il matrimonio.
Oh, no! Dio, no!
Non potrei vivere
che in America.
Io vorrei vivere qui,
scrivere romanzi
e non essere costretto
a scrivere sceneggiature per film.
Rinuncerei subito
alla casa a Beverly Hills,
alla piscina
e a tutto il resto in un secondo.
Qui e' vissuto
e ha dipinto Monet.
Siamo a mezz'ora dalla citta'!
Immagina se vivessimo qui.
Potremmo, se il mio
romanzo avesse successo.
- Sei innamorato di una fantasia.
- Sono innamorato di te.
Dovremmo tornare in citta'
per cenare con i miei.
Andiamo.
Ecco i nostri turisti.
Non ho mai visto dei viali
e dei bistrot cosi' affascinanti.
- Che citta'!
- E' da visitare.
Gia' mi vedo vivere
qui, come i veri paragini.
Mi vedo camminare
lungo la Rive Gauche
con una baguette sotto braccio,
verso Cafe' du Flore, e calarmi
nella creazione del mio libro.
Heminghway la chiamava
'festa in movimento'.
Con questo traffico
niente e' in movimento.
Bene, un brindisi
alla nuova fusione di John.
- Salute.
- Salute!
- Complimenti!
- Grazie.
Allora... saro' davvero sincero.
Sono molto contento della fusione
della nostra azienda con i francesi,
pero', d'altra parte...
non sono molto francofilo.
John odia la loro politica.
Mai stati amici degli Stati Uniti.
Be', non puoi incolparli
che non vogliano seguirci
in quel casino che e' l'Iraq.
- Caro, non iniziare!
- Tesoro, non c'e' niente di male.
Comunque e' bello che io
e tuo padre non siamo d'accordo.
Come sai, tuo padre sostiene
l'ala destra del partito repubblicano,
invece io penso che
bisogna essere parecchio pazzi
- per farlo, pero'...
- Va bene, va bene.
No, no. Il che non significa
che non rispettiamo
le diverse opinioni, dico bene?
- Possiamo parlare del matrimonio, eh?
- Si', ti prego. E' meglio.
Tuo padre...
Inez?
Oh! Paul? Carol?
Oh, mio Dio! Come mai qui?
Piacere di vedervi.
- Ehi, salve! Come stai?
- Bene, grazie.
Mmm... Paul e Carol Bates,
vi presento i miei genitori.
- Piacere di conoscervi.
- Gil lo conoscete gia'.
No-non mi avevi detto
che venivate qui.
No, cosa improvvisa. Paul e' stato
chiamato per una lezione alla Sorbona.
- Sorbona?
- Sorbona!
Oh! Wow! E' meraviglioso!
Papa' e' venuto qui per affari
e abbiamo deciso
di venire anche noi.
Meraviglioso, possiamo vederci.
Abbiamo gia' dei piani,
- ma sono certo che...
- Che c'e'?
Vogliamo fare domani?
Andiamo a Versailles.
Oh, non vedo l'ora
di vedere Versailles!
Ma io voglio... pensavo be',
che domani mangiassimo
alla 'Brasserie Lipp'.
- Oh, no!
- Si', abbiamo gia' prenotato.
Sapete, ho avuto un professore
che, cenando li',
ha visto James Joyce.
Gia', sapete,
e' stato tanto tempo fa.
Pare che Joyce abbia
mangiato wurstel e crauti.
- Finita la storia?
- Non e' proprio una storia.
- E' piu' un dettaglio.
- A noi piacerebbe andare a Versailles.
- Oh, bene!
- Si'.
Spero che a Versailles
non farai l'antisociale.
- Ho fatto l'antisociale?
- Oh, ti prego!
Senti, si capiva chiaramente
che non volevi andarci.
Be', sono amici tuoi.
Devo ammettere che lui non
mi piace tanto quanto piace a te.
E' un genio! Non c'era
nessuno come lui all'universita'.
- E Carol e' brillante.
- Ti prego, uno pseudo-intellettuale!
Giusto un po'.
Gil... non penso che
terrebbe lezioni alla Sorbona
se fosse uno pseudo-intelettuale.
- Dovresti fargli leggere il tuo libro.
- Ma dai! Perche'?
Potrebbe analizzarlo
e forse farti capire
perche' fatichi tanto.
Fatico perche' sono
uno sceneggiatore di Hollywood
e finora non
ho scritto vera letteratura.
Oh, ti prego!
Gil... amore mio...
promettimi solo una cosa.
Se questo libro non ti riesce,
smettila di sbatterci la testa
e torna a fare
cio' che sai fare meglio.
Le case di produzione
ti adorano, ti chiamano sempre!
Vuoi veramente rinunciare
a tutto per questo sbattimento?
- Be'...
- Mmm...
Perche' non lo vorresti fare?
Mi pare che Luigi XIV abbia
trasferito qui la corte nel 1682.
Prima c'erano solo paludi.
Se non sbaglio, infatti,
nel francese antico Versailles
significa qualcosa tipo
'terreno pulito dalle erbacce'.
- Veramente?
- Si'.
La parte centrale e'... mmm...
e' in stile francese classico.
- E' opera di Louis Le Vau, credo.
- Si'.
Jules Mansart
e Charles Le Brun, mi pare.
Esatto.
Penso che una casa cosi'
per le vacanze mi piacerebbe.
- Ah, lo so!
- Anche a me.
Non dimenticare che all'epoca
non avevano certo le doccie.
Dove vi trasferirete
dopo il matrimonio?
- Ah... a Malibu'.
- Pensi da subito?
Io sono per un piccolo attico
dalle grandi finestre qui a Parigi.
- La Boheme...
- Manca solo la tubercolosi.
Esatto. Grazie.
Sai, il problema e' che non e' certo
di saper scrivere un romanzo.
Veramente?
Tesoro, finora,
i tuoi progressi, sai...
Pero' tutti amano
le tue sceneggiature.
Le sceneggiature sono piu' facili.
Perche' non parli dei personaggi
su cui stai lavorando?
Ah, non amo
parlare del mio lavoro. No.
Non devi raccontare tutto.
Solo un personaggio.
No, no, no.
Va bene, lavora
in un 'Negozio Nostalgia'.
Cosa sarebbe?
Non e' forse un negozio dove
si vendono bambole Shirley Temple,
- e vecchie radio?
- Esatto.
- Mai capito chi compra 'ste cose.
- Non lo so.
Be', gente che vive nel passato.
Quelli che pensano che
la loro vita sarebbe stata piu' felice
- se fossero vissuti nel passato.
- Gia'.
E in quale epoca avresti
voluto vivere, mio baldo cavaliere?
- Parigi, Anni '20.
- Si'.
Sotto la pioggia
quando non era acida.
Capisco. Senza riscaldamento globale,
televisione, bombaroli suicidi...
- e armi nucleari, e cartelli della droga...
- I cliche' dei film horror.
La realta' e' che la nostalgia
significa negazione.
La negazione
di un presente doloroso.
Oh, be', Gil e' un romantico totale.
Voglio dire, sarebbe piu' che felice
di vivere in
una continua negazione.
Davvero?
E il nome di questa teoria
e' 'l'idea del periodo d'oro'.
- Oh, touche'!
- Si'.
Un concetto sbagliato secondo
cui se vivessimo in un diverso periodo
sarebbe meglio dell'attuale.
Oh, si', si'. E' il fallimento
di un'immaginazione romantica,
delle persone che faticano
ad affrontare il presente.
Si'. Questo e' l'anello
piu' bello che ho mai visto.
Diamanti, per l'anello nuziale.
- Cosi' dev'essere.
- E poi tutti vedranno
quando me lo mettera' sul dito.
Oh, lo so,
sara' un tale evento!
- Vorrei solo...
- Non voglio parlarne ancora.
E' una tua scelta, che posso dire?
No. Gil e' cosi' intelligente, e...
ha anche molto successo!
Ma ha detto che vuole
mollare tutto per trasferirsi qui!
- Si', ma ne parla e basta.
- Vabbe', comunque mi spaventa.
Questa e' sicuramente
la statua piu' famosa di Rodin.
Una copia di quest'opera
e' vicino alla sua tomba.
Un desiderio
di Rodin stesso, affinche'
- facesse da pietra tombale ed epitaffio.
- Veramente?
- Non lo sapevo!
- Se non sbaglio,
e' morto d'influenza nel 1917.
Bravissimo, signore.
- Sa tante cose, mi pare.
- Si'.
Molte opere di Rodin
furono ispirate dalla moglie Camille.
Si', Camille fu l'ispirazione,
pero' era l'amante non la moglie.
- Camille?
- Si'!
- Si', sua moglie era Rose.
- No, non e' mai stato sposato con Rose.
Certo che si'. La sposo'
l'ultimo anno della sua vita.
Penso che si sbagli.
- Vuoi... vuoi contraddire la guida?
- Si', certo.
Si', vedo. Sono sicura
di cio' che dico, Monsieur.
Si', lei ha ragione.
Ho appena letto una
biografia di Rodin in 2 volumi,
e Rose era certamente
la moglie e Camille l'amante.
- L'hai letto?
- Si', aspetta.
Si', e sono rimasto sorpreso,
perche' mi sbagliavo come te. Era...
- Si', andiamo.
- Un errore comune.
Oh, stasera mio padre vi ha invitato
per la degustazione dei vini?
Oh, sarebbe meraviglioso.
Paul e' un esperto di vini francesi.
- Scherzi, vero?
- Ci saremo.
- Si'.
- Ma bene, un esperto!
Quando hai letto
la biografia di Rodin?
- Io?
- Si'.
Perche' dovrei leggere
una biografia di Rodin?
Sceglierei sempre
un vino della California,
pero' la Napa Valley
e' a 10.000 km di distanza.
Oh, ragazzone, come va?
- Ehi, Gil!
- Che ci fai qui?
Vieni qui.
- Andiamo?
- Non mi piace quel tizio.
- Oh, giusto.
- Mmm...
Che ne dici
di assaggiare del vino?
- Si'. Iniziamo da qui.
- No, forse preferisci qui?
Be', vorrei... penso
dovremmo degustarli con metodo
e iniziare a berli tutti.
Non so... voglio dire...
- Perche' sei cosi' rosso?
- Che dici?
- Non sono rosso.
- Sei rosso acceso.
Oh, forse e' per via
dei feromoni che rilasci.
Quei feromoni
mi fanno impazzire!
- Sesso e alcol.
- Si'.
Si'.
Secondo il grande bardo, accende
il desiderio, ma ammazza le prestazioni.
- Avete gustato quello del '61?
- E' divino!
- L'ha scelto Paul. Non io.
- Wow!
Com'e'? Come lo trovi?
Un po' piu' tannino
che in quello del '59.
- Preferisco quelli amari a quelli fruttati.
- Sono d'accordo.
Siamo un po' piu' allegri...
Carol e io andiamo a ballare
in un posto meraviglioso. Venite?
- Certo...
- No, non voglio rovinarvi la serata
- pero' ho bisogno d'aria fresca.
- Dai, vieni!
No, no, no.
Puoi stratene li' ossessionato
su dove sono le uscite d'emergenza...
Ehi, se non vuole venire,
dividero' Paul con te.
Sono una vera... democratica!
E Paul e' un ballerino meraviglioso.
No, no, no, va tutto bene.
Vorrei fare una passeggiata
e poi mettermi a letto.
Sara' per un'altra sera.
Molto bene, pero'...
io posso andare, vero?
Vuoi andare?
- Be', si'.
- Andiamo a ballare.
Si'! Non sono per niente stanca
e ho proprio voglia di ballare.
- Poi ci vediamo all'albergo.
- Va bene.
- Avro' cura di lei.
- Bene.
Chiamo un taxi. Taxi!
- Bene. Ma dovresti prendere un taxi.
- No, non prendo il taxi. Vado a piedi.
- Ti perderai.
- No. Andro' a piedi.
E' un bravo scrittore?
Hai letto cosa scrive?
Be', non fa leggere
niente a nessuno.
- A nessuno?
- No!
Se ti va, sarei lieto di dare
un'occhiata, per una critica.
- Sarebbe meraviglioso.
- Si', gia'.
- Sai, penso ne abbia bisogno.
- Puo' essergli d'aiuto.
Ha bisogno che
qualcuno gli legga il romanzo.
Pero' non essere troppo duro.
- Non lo farei, lo sai.
- No.
Proprio perche'
ti conosco, te lo dico.
Il problema e' che
quando ha gia' scritto
non ha nessuna considerazione
dell'opinione altrui.
Davvero?
Chiedo scusa. Parlez-vous...
- Parlate inglese?
- No.
- Hotel Bristol?
- Aspetti. Buonasera.
- Autista, si fermi qui.
- Va bene, signore.
- Ehi!
- Ehi!
- Dai!
- Dai, dai. Vieni. Vieni.
- Cosa?
- Vieni, bello!
Non ho capito cosa volete.
Dai! Vieni! Dai, bello.
Vieni, sali in macchina.
Penso che mi abbia
confuso con un altro.
Cosa? Non capisco. Sono
un po' confuso. Sbronzo. Non riesco...
Questa e' una vecchia Peugeout ?
Ho un amico collezionista a Beverly Hills.
Dai, dai. Prendi un bicchiere.
Bevi. Dai, vieni.
- Vieni bello.
- Andiamo alla festa. Dai su!
- Va bene.
- Dammi la mano.
- Siediti, Gil.
- Evvai, Parigi. Dai!
Dai che si va.
Dove mi portate gente?
Andiamo alla festa.
Non e' proprio carino,
stasera ho gia' bevuto tanto vino.
- Smetti di parlare, beviti lo champagne.
- Mi piace lo champagne.
Alla salute!
Bella serata,
eh, giovane bevitore?
- Bevi, bevi!
- Sto bevendo.
Bevi, bevi, bevi.
Ha visto? Di la'.
Sembri perso.
Oh, si'... mi chiedevo...
Sei americana?
Come l'Alabama.
Come l'hai capito?
Mi manca il miglior gin.
Di cosa ti occupi?
- Io? Sono un scrittore.
- E cosa scrivi?
In questo momento
sto scrivendo un romanzo.
Ah, si'? Comunque
io sono Zelda.
Ehi, Scott! Vieni qui.
E' uno scrittore. E' di...
Di dove?
California.
Scott Fitzgerald.
Tu chi sei, amico?
Gil. Oh...
Voi... Gli stessi nomi di...
Lo stesso nome di cosa?
di Scott Fitzgerald e...
Scott e Zelda Fitzgerald.
La famiglia Fitzgerald.
- Non e' meravigliosa?
- Si', si'....
Si', e'...
E'...
Che coincidenza.
Hai uno sguardo strano.
Stordito, stupefatto,
anestetizzato, lobomotizzato...
No, no, no.
Continuo a guardare
la persona
che canta al pianoforte.
Che mi crediate o no,
riconosco il suo viso
da un vecchio spartito.
Sono sicura che potrei essere
una grande paroliera di musica lirica
pero' non canzoni,
ci ho gia' provato.
Pero' sento le sue canzoni
e capisco che non
potrei scrivere della gran lirica
e che il mio vero
talento sta nel bere.
Sicuramente.
Pero'... Non ha composto
lui questa canzone, vero?
Non e' possibile.
Allora... che tipo di libri scrivi?
Io...
Lavoro... lavoro ad un...
Dove mi trovo?
Ah, scusami,
non conosci il padrone di casa?
Degli amici hanno organizzato
una festicciola per Jean Cocteau.
Ehi, signora... amico...
Mi state prendendo in giro, vero?
Si', lo so cosa pensi.
E' noioso qui.
Forte! Sono pronta
per andare altrove. Al 'Bricktops'?
Io sono annoiata,
lui e' annoiato... tutti!
Siamo tutti annoiati.
Allora andiamo.
Di' a Cole e Linda di venire, e'...
Gil, vuoi venire?
E' uno dei bar
piu' belli di Parigi,
a parte il sapore del whiskey.
Buongiorno a tutti.
Una bottiglia
di Bourbon, per favore.
Buona sera, signori.
Scusatemi, ho bevuto troppe cose.
Lui e' uno scrittore...
Gil, vero?
- Si', Gil Pender.
- Gil Pender.
Hemingway.
Hemingway?
Ti e' piaciuto il mio libro...
Mi e' piaciuto? Lo adoro!
Tutta la sua opera!
Si', e' stato un buon libro
perche' era un libro sincero.
E' quello che
la guerra fa agli uomini.
E non c'e' niente di bello
o nobile nel morire nel fango...
a meno che
non si muoia con stile.
E allora non e' solo
nobile, ma coraggioso.
Hai letto la mia storia?
Cosa ne pensi?
C'era qualcosa di buono,
ma era incompleto.
- Sapevo che non ti sarebbe piaciuta.
- Tesoro, sei troppo permalosa.
A te e' piaciuta,
ma lui mi detesta!
Ti prego, rendi i matrimoni
estremamente complicati.
Sono nervosa. All'improvviso
non mi piace piu' l'atmosfera che c'e' qui.
Oh! Dove stai andando?
Mi trovo con degli amici,
al quartiere Saint Germain.
- Va a Saint Germain, vado con lui.
- Zelda...
Se tu resti a bere con lui,
io vado col torero.
Potresti riportarla
ad un orario ragionevole?
Quella donna ti fara' impazzire.
E' bella e ha talento.
Questo mese la scrittura,
lo scorso mese era altro.
Sei uno scrittore, ti serve
tempo per scrivere, non per uscire.
Ti rovina perche' e'
davvero competitiva, non trovi?
Io?
Parla, perdio! Il mio amico
sta commettendo un tragico errore?
In realta' non conosco
bene i Fitzgerald, quindi...
Sei uno scrittore, osservi,
sei stato con loro tutta la sera.
Possiamo non parlare
della mia vita privata in pubblico?
E' invidiosa del suo talento.
Un grande talento, raro.
Smettila! Basta!
- Ti piace Mark Twain?
- Vado a cercare Zelda.
Non mi piace pensare
che stia con quello spagnolo.
Posso? Si', in realta' sono
un grande ammiratore di Mark Twain.
Credo si possa dire che tutta
la letteratura americana moderna
provienga da Huckleberry Fynn.
Tiri di boxe?
No, no, be'...
No, in realta' no.
Cosa stai scrivendo?
- Un romanzo.
- Di cosa parla?
Di uno che lavora
in una 'bottega nostalgia'...
Cosa diavolo sarebbe?
Un posto dove si vendono
vecchi oggetti, da collezione.
E... e' terribile?
Nessun argomento
e' terribile se la storia e' vera.
Se la prosa e' semplice
e sincera, se dimostra
valore e grazia,
anche sotto pressione.
Senta, posso chiederle
un enorme favore?
Cosa?
Potrebbe leggerlo?
Il tuo romanzo?
Si'. Sono 400 pagine
e sto cercando proprio... un'opinione.
La mia opinione e' che lo odio.
Non l'ha manco letto.
Se e' brutto lo odiero'
perche' e' cattiva letteratura.
Se e' buono, per l'invidia l'odiero' di piu'.
Non chiederlo a un altro scrittore.
Gia'. Il problema e'... e' che...
che ho difficolta' a trovare
qualcuno di fidato che possa valutarlo.
Gli scrittori sono competitivi.
Io non mi
ci metto contro di lei.
Sei troppo gentile.
Non e' virile.
Se sei uno scrittore? Di' di essere
il migliore! Ma non finche' ci sono in giro io.
- A meno che non vuoi fare a pugni.
- No, no, non voglio.
Non lo leggero',
ma ecco cosa faro'.
- Cosa?
- Lo daro' a Gertrude Stein.
Mi fido solo di lei
per i miei romanzi.
Mostrera' il mio romanzo
a Gertrude Stein?
- Dammelo.
- Si' certo, glielo portero'.
- Domani quando torna dalla Spagna.
- Perfetto, vado a prenderlo.
Non so dirle l'emozione!
Sono cosi' contento
che il cuore batte a mille.
Ma che... ?
Va bene, vado e torno.
Questi sottotitoli provengono da
w w w . s h a r i n g f r e e l i v e . n e t
Oh Gil, tranquillo,
tranquillo, va tutto bene.
E' la tua grande serata.
Fitzgerald, Hemingway...
I miei maestri! Devi...
Bene, non ci siamo
detti dove incontrarci. Bene...
Per fortuna non sei venuto
l'altra sera, avresti odiato la musica
e la folla.
Pero' mi sono divertita.
A che pensi?
Sembri tra le nuvole.
Se ti dicessi che
la scorsa sera sono stato
con Ernest Hemingway
e Scott Fitzgerald cosa diresti?
Hai sognato
i tuoi idoli letterari?
Si'... ma se non
fosse stato un sogno?
Che significa?
Se fossi stato con Hemingway,
Fitzgerald e Cole Porter?
Penserei ad un tumore cerebrale.
Posso dirti che Zelda Fitzgerald
e' proprio come sappiamo
da tutto cio' che si legge
nei libri e negli articoli.
E' affascinante,
ma completamente pazza.
Sai, detesta Hemingway e
Scott sa che lui ha ragione su Zelda.
Ma si vede com'e'
combattuto, perche' lui l'ama.
Forza, alzati.
Smettila di dire sciocchezze,
o arriveremo tardi.
Veramente penso che restero'
qui a lavorare sul mio romanzo,
poi vorrei fare
un po' di ordine.
No. Puoi farlo dopo.
Mamma dice che possiamo
usare il suo sconto per arredatori.
Alzati.
Guarda, Inez. Non sarebbe delizioso
per una casa sulla spiaggia a Malibu?
Quanto costa signore?
- 18.000 euro.
- Grazie.
- Quanto costa?
- Una piccolezza, 18.000 dollari.
18.000 dollari per questo?
- Aspetta sono euro, sono di piu'...
- Quindi 20. 20.000 dollari.
Anche di piu', penso.
Lo so, ma e' molto difficile
trovarne cosi' da noi.
Ha ragione, Gil.
Ma non abbiamo ancora una casa
e stiamo cercando di risparmiare
per non dover accettare
qualche lavoro schifoso.
Oh, va bene, fai come vuoi.
Quando uno e' avaro...
Vi va di camminare?
Camminare?
No, sta piovendo.
Sara' bello camminare
sotto la pioggia, e' bello.
No, non c'e' niente di bello
nel camminare sotto la pioggia.
Inez, non dimenticarti
che stasera siamo fuori a cena.
Giusto.
C'e' una grande sorpresa
per te dopo cena.
- Che cos'e'? Non amo le sorprese.
- Fidati, ti piacera'.
Sicura di non voler
camminare sotto la pioggia?
- E' l'ultima opportunita'.
- Non camminero'.
D'accordo.
- Non capisco, dove siamo diretti?
- Siamo quasi arrivati.
Hai mangiato in fretta e papa'
non ha finito i suoi profiteroles.
Preparati per la piu' incredibile
avventura della tua vita.
- Va bene?
- Dove?
Stai tranquilla.
- Perche' hai in mano l'originale?
- Vedrai.
E quando vedrai,
resterai senza parole.
Va bene?
Sai, non sto esagerando,
e' davvero incredibile. E'...
Va bene.
- Ma non capisco.
- Lo so.
Sai perche' mi sono comportato
stranamente per tutto il giorno?
- Si'.
- Ora lo scoprirai.
E quando lo scoprirai ti chiederai
come non ho potuto essere ancora piu' strano.
- E' cosi' strano.
- Lo so, lo so.
Ok, non so a cosa pensavi,
ma non e' la mia idea
di 'incredibile avventura'.
Sono stanca per la ginnastica
e il massaggio. Chiamo il taxi. Taxi!
No Inez. Aspetta, aspetta.
Aspettiamo ancora un po'.
No. Ascolta, se vuoi camminare
per le vie di Parigi di notte
va bene, fai pure. Ma
io non sono a meta' di un libro.
Ancora 10 minuti e poi
possiamo tornare a casa.
Se sto dormendo,
non svegliarmi quando rientri.
Dov'e' che sbaglio?
A meno che non abbia
ragione e mi serva un neurologo.
Dopo la degustazione,
ero alticcio, ma non fuori controllo.
Mi sono perso,
ho camminato, questo e' il posto...
Forse era l'unica
possibilita' nella vita.
E' mezzanotte spaccata.
Salve.
Salve, signor Heminghway.
Mi lasci salire.
La missione era prendere
la collina. Eravamo in 4.
5, contando Vicente, ma aveva
perso la mano per una granata
e non poteva combattere
come quando lo conobbi.
Era giovane e coraggioso.
E la collina era inzuppata
e scivolosa per la pioggia,
e c'erano molti soldati tedeschi.
Lidea era puntare al primo gruppo
e, con un colpo giusto,
potevamo farli retrocedere.
A-aveva paura?
Di cosa?
Di essere ucciso.
Non scriverai mai bene
se hai paura di morire.
- Hai paura?
- Si', direi.
Direi sia la mia paura
piu' grande.
Be', tutti l'hanno provata
prima di te e cosi' sara' dopo.
Lo so, lo so.
Ha mai fatto l'amore
con una donna fantastica?
Veramente la mia fidanzata
e' molto sexy.
E quando fai l'amore con lei,
senti una passione pura...
e almeno per quel momento
perdi la paura di morire?
No, non mi succede.
Credo che un amore vero
crei una tregua dalla morte.
La codardia viene dal non amare
o dal non amare bene, che e' lo stesso.
Quando un uomo e' coraggioso
e sincero guarda in faccia la morte
come i cacciatori di rinoceronti.
O Belmonte, che e' davvero coraggioso.
E' perche' amano con sufficiente
passione da non pensare alla morte.
Finche' non torna,
come accade a tutti.
Solo allora farai l'amore davvero.
Pensaci.
- Alice, come cavolo stai?
- Ciao! Bene.
E' qui, seguimi.
No, non sono d'accordo, perche'...
Lui e' Gil Pender, la Stein.
E' un giovane scrittore.
Dovreste conoscervi.
Sono contenta, ci aiutera'
a decidere chi ha torto e chi ragione.
Stavo dicendo a Pablo che
questo ritratto non ritrae Adriana.
E' universale,
ma non oggettivo.
No, no. Non capisci,
non conosci bene Adriana.
Guarda il movimento, il disegno
la rappresenta perfettamente.
No. Sbagli.
Guardate che ha fatto!
Pieno di allusioni sessuali,
cosi' carnali da andare a fuoco.
Si', lei e' bella, ma...
ha una bellezza sottile
che implica sensualita'.
Qual e' la tua prima
impressione su Adriana?
E' molto affascinante.
Bella, ma delicata.
Vedi Pablo?
Lei ha ragione signorina Stein,
ma capisco perche' ha perso l'oggettivita'.
Ha dipinto una donna da Place Pigalle!
Una puttana con enormi appetiti.
No, lei e' cosi'.
Se la conoscesse...
Si', con te nel privee',
perche' e' la tua amante.
Ma noi non la conosciamo cosi'.
E' il tuo giudizio piccolo borghese
e lo trasformi in un oggetto di piacere.
Sembra piu' una natura
morta che un ritratto.
No, no. Non sono d'accordo!
E di che parla il libro
di cui ho sentito parlare? E' questo?
- Si' questo.
- Gli daro' un'occhiata.
Lo hai letto, Hemingway?
No. Lo do a te, hai sempre
giudicato bene il mio lavoro.
'Ritorno al passato'
era il nome del negozio
e i suoi articoli
consistevano in ricordi.
Cio' che era stato prosaico
e volgare per una generazione
era stato trasmutato dal mero
passare degli anni
in qualcosa di semplice e magico.
E' bellissimo.
Ne sono gia' sedotta.
Sedotta?
Lo iniziero' stasera.
Ma prima, io e te
dobbiamo parlare.
Da due mesi aspetto
la risposta di quell'editore.
Gli ho mandato il materiale
che abbiamo realizzato, e 4 altri.
A questo tizio
ho dato una copia e mi chiedo...
E tuttavia...
Cosi' e' rimasta davvero
sedotta da quelle poche righe?
Oh! Il passato ha sempre
un grande carisma per me.
Anche per me, un grande,
grande carisma.
Dico sempre che sono nato
troppo tardi.
Anche io.
Per me la Belle Epoque
sarebbe stata perfetta.
Sul serio? Meglio di ora?
C'era molta piu' sensibilita'.
E i lampioni, i chioschi...
Le carrozze a cavalli...
e il Maxim di allora.
Parla molto bene l'inglese.
- No, non e' vero.
- Oh si', invece.
Da quanto frequenta Picasso?
Oh Dio, l'ho chiesto davvero?
Mi scusi?
Non volevo impicciarmi.
E' nata a Parigi?
Sono nata a Bordeaux.
Mi sarebbe piaciuto
studiare da modista.
Ma non voglio annoiarla.
No, sul serio, mi interessa.
Continui. Si e' trasferita
per studiare da modista.
Io...
Venni per studiare
con Coco Chanel.
E mi sono innamorata di Parigi.
E inoltre,
di un tormentato pittore
italo-ebreo dagli occhi neri.
E sapevo che Amedeo
aveva un'altra donna,
ma non potei resistergli
quando mi chiese di trasferirmi da lui.
E furono 6 mesi incredibili.
Ma... oh... Modigliani?
Ha vissuto con...
vissuto con Modigliani?
E' stato lei a chiedere, percio'
le sto raccontando la mia triste storia.
E anche con Braque
c'era un'altra donna.
Tante.
E ora...
sto con Pablo.
Voglio dire, e' sposato.
Ma... ogni giorno
e' un tira e molla.
Non so come qualsiasi donna
possa stargli accanto, e' cosi' ingestibile.
Mio Dio, lei ha portato il concetto
di 'groupie dell'arte' a un nuovo livello.
- Come?
- Niente, parlavo da solo.
Ma mi dica di lei.
Cosa posso dirle?
E' venuto a Parigi per scrivere?
Perche', sa...
di questi tempi
tanti americani sentono
il bisogno di venire qui.
Non trova che
Hemingway sia affascinante?
- Adoro i suoi romanzi.
- Si', anche io.
Lo so.
In realta' sono solo in visita.
Dovrebbe restare.
- Si'?
- Si'.
E' una citta' incantevole
per... scrittori, artisti...
Lo so, mi piacerebbe,
ma non e' cosi' semplice.
E...
sono rimasta folgorata
dal suo libro.
- Sul serio?
- Vorrei sapere come finisce.
Le e' piaciuto davvero? Perche'
sto ancora ritoccandolo, non ero...
Pender. Andiamo
a bere a Montmartre!
- Va bene?
- Si'.
Parleremo del suo libro
appena l'avro' finito.
Dove posso trovarla?
Posso tornare io cosi' non
deve cercarmi, che ne pensa?
- La casa e' sempre aperta.
- Perfetto.
Viene con noi?
Si', vorrei, ma non posso.
- Oh, be'... spero di poterla rivedere.
- Sarebbe bello.
- Si'... si'.
- Andiamo.
Sto pensando di rubare la moglie
a questo grande genio, che e' grande,
ma non e' Miro'.
Buonanotte.
Sono Gil Pender. Sono stato
con Hemingway e Picasso.
Pablo Picasso
ed Ernest Hemingway.
Sono Gil Pender di Pasadena.
Top scout. Non ho finito
il primo anno di letteratura,
ma il caro Gil Pender
ha un romanzo revisionato
da Gertrude Stein.
Oh mamma, quella ragazza
era cosi'... affascinante.
E' un peccato che non siate
venuti al cinema l'altra sera.
Abbiamo visto un delizioso
film americano.
Con chi era?
Non so. Ho scordato il nome.
Delizioso, ma dimenticabile.
Sembra un film che ho visto.
Come se lo avessi scritto io.
Bene, so che
era stupido ed infantile,
senza guizzi di genio o originalita',
ma io e John abbiamo riso.
- Non siamo gia' passati di qui?
- Davvero?
- A che ora sei rientrato?
- Non cosi' tardi.
Mmm... trovo che queste passeggiate
notturne siano ottime per me,
senza le distrazioni del giorno.
Probabilmente
andro' di nuovo stasera.
- Be', vedremo.
- Si', si', vedremo.
Oh guarda che meraviglia
di cristalli, che belli.
- Le piace?
- Si', davvero bellissimo.
- Oh, e' americano.
- Gia'.
- Le piace Cole Porter?
- Infatti, sono un grande fan.
Sono stato nella cerchia
degli amici di Linda e Cole.
Scherzo.
I testi sono molto belli.
- Splendida musica.
- Proprio cosi'.
Gil.
Gil?
- Si', si'?
- Dobbiamo andare.
Subito?
Ci vediamo con Paul e Carol
al museo per la visita privata.
- Bene, si'.
- Gia'.
Si da' il caso che Paul sia un esperto
di Monet, potremmo trovarlo interessante.
Forte! Si'.
Acculturiamoci.
La giustapposizione
dei colori e' straordinaria.
Quest'uomo e' il vero padre
dell'espressionismo astratto.
Ritiro cio' che ho detto,
forse e' Turner.
Adoro Turner, ma credo che
questo sia oltre ogni aspettativa.
Se non sbaglio gli ci vollero
due anni per completarlo.
Ha lavorato a Giverny,
dove spesso...
Ho sentito dire che Monet
solitamente utilizzava...
Sto tentando di ascoltare Paul.
... dove riceveva
le visite di Caillebotte.
Un artista che personalmente
credo sia sottovalutato.
Questo e' un Picasso superbo.
Se non sbaglio ha dipinto
questo meraviglioso ritratto
della sua amante francese,
Madeleine Prissou, negli Anni '20.
Paul, devo dissentire.
- Sul serio?
- Gil, Gil.
Per favore sta' attento,
potresti imparare qualcosa.
Se non sbaglio,
questo fu un tentativo
maldestro di catturare
l'immagine
di una francese, Adriana.
Di Bordeaux, se ben ricordo,
che venne a Parigi per studiare
da costumista per il teatro.
E sono certo che avesse
una relazione con Modigliani.
E poi Braque, grazie
a cui conobbe Pablo. Picasso.
Ovviamente quello
che non capite dal ritratto
e' la finezza della sua bellezza.
Lei era veramente uno schianto.
Che diavolo hai fumato?
Non chiamerei
questo dipinto meraviglioso,
e' piu' un giudizio
piccolo borghese
su come Pablo la vede...
vedeva.
Era distratto dal fatto
che fosse una bomba a letto.
Troppo saporito, per me.
Dov'e' Gil?
Al lavoro.
Sta vagando per Parigi.
Il modo in cui si illumina
di notte lo inspira, a quanto dice.
Ma non importa, perche'
andro' a ballare con Paul.
Dov'e' Carol?
E' a letto a causa
di un'ostrica andata a male.
Allora a dopo.
Grazie per la cena, papino.
Ciao, tesoro.
Per te dove va Gil ogni sera?
L'hai sentita, passeggia
e trova l'ispirazione.
Sembri scettico.
Non so. A volte
sembra che abbia qualche...
rotella fuori posto.
Non ho gradito che ha detto
sul Tea Party repubblicano.
E' gente perbene
che cerca di risollevare il Paese.
Non sono dei vecchi zombie
fascisti e arroganti. Mi hai sentito?
Comunque non credo
che farlo pedinare sia utile.
Mm-mm. Per
sapere dove va ogni sera.
Oh, una cosa la so.
Di certo non va a ballare.
Scusi.
Questo giovanotto
la sta importunando?
- Come va?
- Speravo di vederti.
- Che festa magnifica.
- Ottimo.
- E' bello vederti.
- Grazie. Grazie.
Delphine!
- Gil, ci vediamo dopo.
- Certo, certo.
- Buonasera, signora.
- E' bello vederti.
Che bella sorpresa!
Un colpo di fortuna.
Ero con Gertrude Stein.
Revisiona il mio romanzo,
ed ho incontrato
Archibald MacLeish,
che mi ha
invitato dai Fitzgerald,
e ha detto che eri qui.
Sei qui con Pablo?
Oh, no no no. Io e Pablo
abbiamo avuto una discussione.
Oh, no!
Sembrava si stesse
divertendo con Djuna Barnes.
Ah, si'? Quella era Djuna Barnes?
Ecco perche' voleva fare l'uomo.
Non e' un posto
splendido per una festa?
- Fantastico.
- Solo i Fitzgerald possono farlo.
- Voglio mostrarti una cosa, vieni.
- Va bene.
- Come va il tuo libro?
- Il libro? Oh, bene.
Guardi qua.
E' di fine secolo, non e'
bellissima? E' la mia epoca preferita.
Mi piace cosi' tanto,
e' tutto cosi' perfetto!
- E' stato bello incontrarti, stasera.
- Anche per me.
Ciao, mia piccola Adriana.
Questo sogno parigino
non e' una festa mobile?
Ricorda quel che dico:
in un modo o nell'altro
ti portero' via
a quel fuggitivo di Malaga.
Tra me e Belmonte,
chi sceglieresti?
Siete entrambi perfetti.
Ma lui e' piu' coraggioso.
Affronta la morte piu' spesso.
E se lo scegliessi,
sarei contrariato, ma capirei.
Ha gia' scelto Pablo.
Si', ha scelto Picasso,
ma Pablo pensa che
con le donne ci si possa
solo andare a letto o dipingerle.
E tu che pensi?
Credo che una donna abbia
lo stesso coraggio di un uomo.
Hai mai sparato
ad un leone che carica?
Mai.
Vorresti sapere
come ci si sente?
- Non penso proprio.
- Hai mai cacciato?
- No.
- E tu?
Solo su contratto.
Andiamo a prenderne un altro.
Oh, sai... qui e' rumoroso!
Ti va di andare dove possiamo
sentire un po' di piu'? Si'?
Ciao.
Chi vuole combattere?
Spero non sia niente
di serio tra te e Pablo.
E' lunatico e possessivo.
Gli artisti sono come i bambini.
Sai perche' tutte questi
tizi ti vogliono dipingere?
Tu hai il viso piu' bello
che abbia mai visto.
Voglio dire,
e' cosi' interessante!
E'...
Anche tu sei interessante.
- Nel senso di smarrito.
- Smarrito?
Oh! In effetti un po' lo sono.
Dimmi di piu' sul tuo libro.
Il mio libro e' una sorta...
Sai una cosa?
No... n-non me ne importa
un accidenti del mio libro.
Voglio solo bighellonare
per Parigi con te.
Mi scordo sempre
che sei un turista.
Perlomeno.
Sai, non riesco a decidere
se Parigi sia piu'
bella di giorno o di notte.
Non si puo' scegliere.
Ti posso dare validi
argomenti per entrambi i casi.
Mi domando sempre
come si possa equiparare
un libro, un dipinto,
una sinfonia o una scultura
ad una citta' fantastica.
E' impossibile! Perche'
ogni... ogni strada, ogni viale
ha una sua peculiarita'.
E se si pensa che
in questo universo freddo,
violento e insignificante
esiste Parigi, e queste luci!
Dai! Non succede
nulla su Giove o Nettuno,
ma dal lontano universo si possono
vedere queste luci, i caffe',
la gente che beve e che canta.
Per quanto ne sappiamo,
Parigi e' il posto piu' bello dell'universo.
- Sei e' un poeta.
- Oh, andiamo! E'...
e' molto gentile, ma non
definirei le mie chiacchiere 'poesia'.
Sebbene mi riesca
molto bene la parte.
C'e' una che ti piace?
Mi vergogno a dirlo, ma
sono attratto da tutte quante.
Mi piace il sesso a pagamento,
mi fa sentire superficiale.
Quando ero alla scuola cattolica,
io e la mia coinquilina, un weekend,
pagammo una donna di Pigalle
per insegnarci
i trucchi del mestiere.
- Sul serio?
- Gia'.
Wow! E'... e'...
Credo proprio che
dovro' pensare ad una risposta.
Adoro camminare con te.
- Stai proprio benissimo.
- Grazie.
Mio Dio. E' colei penso che sia?
Che ci fa li'? Perche'
sta fissando l'acqua?
Oh, mio Dio!
Zelda, che cosa fai?
- Per favore!
- Basta!
- Non voglio piu' vivere.
- Che succede?
L'ho visto con
quella contessa bellissima.
Era chiaro che
stavano parlando di me
e piu' bevevano,
piu' lui si innamorava di lei.
No, no! Scott ama solo te,
posso dirtelo con assoluta certezza.
- No, si e' stancato di me.
- Ti sbagli, ti sbagli, io lo so.
- Ma come? Come?
- Fidati, lo so.
A volte hai la sensazione...
- Mi fa male la pelle.
- Cosa intendi dire?
Voglio solo stare da sola!
Non farlo!
Tesoro, non farlo!
- Tieni, prendi questo.
- Che cos'e'?
Un ***, ti sentirai meglio.
- Giri con delle medicine?
- No, di solito no,
ma da quando
sono fidanzato con Inez,
ho avuto qualche attacco
di panico. Ma sono sicuro
che sparira'
dopo il matrimonio.
Non ho mai sentito parlare
del ***. Che cos'e'?
E'... e' la medicina del futuro.
Non mi hai mai detto
che stavi per sposarti.
Si', si', ma e'... sai...
una cosa nel futuro.
Be', buona fortuna
per il tuo libro.
- Grazie.
- E per il matrimonio.
Penso che Inez ti piacerebbe.
Ha un bel senso dello humour
ed e' molto attraente.
Non posso dire che siamo
sempre d'accordo, ma...
Sulle cose importanti si'.
Si'... ma in realta'...
piu' sulle piccole cose.
Abbiamo qualche divergenza
sulle questioni piu' grosse.
Lei vuole vivere a Malibu,
e io lavoro a Hollywood.
Ma ci troviamo
d'accordo sulla cucina indiana.
Non su tutti i piatti,
ma sul pane pita si'.
Piace a tutti e due.
E' quello che chiamano Naan.
Devo andare.
Pablo mi stara' cercando.
- Ti accompagno.
- No, no. Finisci di bere.
- Vivo qui vicino.
- No, no. Dai, su...
In realta' preferisco
stare un po' da sola.
Grazie per la serata. Ciao.
Monsieur, e' un peccato.
Un peccato.
Ci siamo gia' incontrati
questa sera.
Alla festa.
- Dali'. Si'?
- Gia'!
- Dali'.
- Mi ricordo.
Dali'. Ecco.
Una bottiglia di vino rosso!
Grazie. Sa...
Allora...
Un altro bicchiere
per il signore, per favore.
Adoro questa lingua, il francese.
Ma i camerieri... no.
Le piace la figura dei rinoceronti?
Dei rinoceronti? Ah...
Non ci ho mai pensato.
Io dipingo rinoceronti.
E dipingero' lei.
Si', i suoi occhi tristi,
le sue labbra che
colano sulla sabbia bollente,
con un'unica lacrima.
E dentro la sua lacrima,
un'altra faccia,
quella del Cristo!
Si'. E i rinoceronti.
Io sembro triste,
ma mi trovo in una
situazione molto complicata.
Ah, eccoli. Luis! Ehi.
Luis!
Sono miei amici.
- Il signor Bunuel.
- Bunuel?
Si'. Bunuel.
E il signor Man Ray.
- Man Ray! Dio mio!
- Salve.
Questo e' Pender.
- Pender.
- Questo e'...
Penderrrrr!
- Si'|
- E io sono... Dali'.
- Dali'.
- Si'.
E' una cosa da ricordare.
Pender si trova in una
situazione un po' complicata.
Sembra una cosa assurda.
Penserete che sono ubriaco,
ma devo dirlo a qualcuno.
Mmm... Vengo da
un altro tempo, un'epoca diversa,
dal futuro.
Mi sposto dal terzo
millennio fino a qui.
Quando entro in quell'auto,
viaggio nel tempo.
E' proprio cosi'.
Tu vivi in due mondi.
Finora niente di strano.
Si', voi siete surrealisti,
ma io sono uno normale.
Sono fidanzato
con una donna che amo...
che penso di amare.
Cristo, meglio amarla,
la sto sposando!
Il rinoceronte fa l'amore
montando sopra alla femmina.
Ma c'e' una differenza
di bellezza tra
le due rinoceron-tesse.
- C'e' un'altra donna?
- Si'. Adriana.
E... mmm... sapete, mi
attira moltissimo. Io la trovo...
la trovo irresistibile.
Sapete, il problema e'
che ci sono anche altri uomini,
grandi artisti, dei genii.
Anche loro
sono attratti da lei.
E lei... e loro...
Un uomo innamorato di
una donna di un'epoca differente.
Vedo gia' la fotografia.
Io vedo un film.
Io vedo un problema insuperabile.
Io vedo... un rinoceronte.
Sei riuscito
a lavorare, ieri sera?
Si'. Ma pensavo che forse
ho un approccio troppo realistico
che impedisce
alla mia immaginazione
di liberarsi dai freni e di
non essere sempre cosi' logica.
Perche' sei
sempre cosi' desiderabile?
- No no no. Dobbiamo vestirci.
- Vieni qui.
Devo finire questo lavoro,
ma non riesco a resistere
se sei cosi' perfetta fin dal mattino.
Paul ha detto che
andiamo in campagna.
Ci portera' a pranzo
in una bella trattoria.
Ma se non vuoi venire,
puoi farne a meno.
Io non rinuncero' a causa tua.
[IScrew] Cerchiamo nuovi traduttori,
se conoscete una lingua fatevi avanti.
www.iscrew.forumcommunity.net
Ehi! Bonjour!
Salve. Ho una domanda
veloce su Rodin.
Se ho capito bene, Rodin
amava la moglie e anche l'amante?
- Si'.
- Pensa che sia possibile
amare due donne alla volta?
Le amava tutte e due,
ma in modo diverso.
- Si'...
- Sa...
E' una cosa molto...
molto francese.
Voi siete molto piu' avanti
di noi in questo settore.
Si ricorda di me?
Ero nel gruppo con...
Si'. Il gruppo con
quel signore un po' pedante.
Pedante, si'.
E' la parola perfetta.
Questa e' la sua foto.
Voglio sapere dove va ogni sera.
Che cosa sospetta?
E' fidanzato con mia figlia.
Voglio sapere se sta
prendendo la decisione giusta.
Ovviamente,
la discrezione e' essenziale.
E' nel posto giusto, Monsieur.
Monsieur Tisserant seguira'
personalmente questo signore,
e riferira' delle sue
peregrinazioni notturne.
Questi sottotitoli provengono da
www.italianshare.net
e www.sharingfreelive.net
Per scaricare da sharingfreelive
non serve registrarsi al sito.
Ehi! Grazie di essersi fermato.
- Gil Pender.
- Tom Eliot.
Thomas Stearns Eliot?
T. S. Eliot?
T. S. Eliot. Dio!
- Prufrock e' il mio mantra.
- Be', salga, salga.
Senta, da dove vengo io
ci sono persone che
valutano le loro vite
a cucchiaiate di cocaina.
Salve. Signorina Stein?
Ah, Pender. Parleremo
del libro tra un minuto. L'ho letto.
Siamo nel pieno
di una piccola crisi personale.
Va bene. Torno dopo?
Non voglio interrompervi.
No. No, non e' un segreto.
Adriana ha lasciato Pablo
e va in Africa con Hemingway.
Sapevo che aveva
un'ossessione per quel fanfarone!
Di questo abbiamo gia' parlato.
Certamente ritornera' pentita.
Molto pentita.
Lui gliel'ha portata via,
ma lei ritornera' di sicuro.
Sentire le iene tutta la notte,
quando cerchi di dormire in tenda,
puo' farti impazzire.
Il Kilimangiaro non e' Parigi.
Sta dicendo che l'ha
portata sul Kilimangiaro?
Allora. Parliamo del tuo libro.
E' molto strano, in realta'.
Sembra quasi fantascienza.
Abbiamo tutti paura della morte
e ci interroghiamo sulla vita.
L'artista ha il dovere di
non arrendersi alla disperazione,
ma di trovare un antidoto
al vuoto dell'esistenza.
Tu hai una voce chiara e toccante.
Non essere cosi' disfattista.
Di' a Gil di portare giacca e cravatta,
domani abbiamo una cena formale.
Ah, non ti ho detto che Gil
non viene a Mont Saint Michel.
Perche' no? Non capisco.
Non lo so. Corregge,
corregge e continua a correggere.
Dice che Picasso non
lasciava mai il suo studio.
Io dico che non ha niente
in comune con Picasso.
E allora mi fissa.
Cosi' si perdera'
uno splendido fine settimana.
# Ecco perche' #
# lo fanno gli uccelli,
lo fanno le api, #
# Lo fanno anche
le pulci ammaestrate #
# Facciamolo anche noi. #
# Abbandoniamoci all'amore. #
# In Spagna lo fanno i ricchi... #
Ha qualcosa di Cole Porter?
- Salve.
- Ciao.
- Mi ricordo di lei.
- Davvero?
Lui era suo amico...
Di Cole Porter? Si'. E anche
di Linda, non lo dimentichi.
Aveva capito che scherzavo?
Si', l'avevo capito.
E' un po' troppo giovane...
Si'. Anche lei sembra un po' troppo
giovane per conoscere le sue opere.
E' perche' ha scritto
molte canzoni su Parigi.
E com'e' la sua storia?
Era innamorato della sua citta'?
E' di Parigi?
- Si', Monsieur.
- Si', Monsieur?
Se vuoi puoi chiamarmi Gil.
Quanto costa?
Questo? 18 euro.
Senta...
Mi puo' tradurre qui?
Parla inglese?
Va bene, grazie.
'Giacche' esiste Parigi,
'che uno decida di vivere
in un'altra parte del mondo,
'sara' sempre
um mistero per me.'
'Cena... Cena
con Pablo e Henry Matisse.
'Pablo e' un artista migliore,
'ma Matisse e' un pittore migliore.
'Parigi d'estate.
Che sogno doveva essere'
'trovarsi con il proprio innamorato
'al Maxim's dei...
'dei... dei tempi migliori.
'Sono innamorata di uno scrittore
americano appena conosciuto
'che si chiama Gil Pender.
'Mi e' successa quella magia
istantanea di cui si parla.
'So che Picasso e Hemingway
sono tutti e due innamorati di me.
'Ma, per qualche... inspiegabile
'inspiegabile ragione del cuore,
'sono attratta da Gil.
'Forse perche' sembra
ingenuo e semplice.
'Come sempre, in questa triste vita,
'sta per sposare un'altra donna,
che si chiama Inez.
'Ho sognato che veniva
da me con un regalino.
'Erano degli orecchini,
e poi noi facevamo l'amore.'
Gli orecchini!
Che cosa succede?
Papa' ha un dolore al petto.
- Oh, davvero?
- Sara' solo un'indigestione.
Non possiamo rischiare.
Ricordi che ha fatto
un'angioplastica 3 anni fa?
E' vero.
Mi hanno infilato
nelle vene un palloncino.
Per favore, mandate il medico
dell'albergo nella stanza 728.
Non chiamare il medico!
Gil, perche' cosi' elegante?
Io? No, no, no. Io non... io stavo
scrivendo. Stavo solo scrivendo.
Ma ti vesti elegante
e ti metti la colonia per scrivere?
No no, ho fatto una doccia
veloce. Giusto un attimo. Sai...
Mi sono immerso negli
ioni positivi che ci sono li'.
Eravamo
a Mont St. Michel quando
papa' e' diventato
bianco come un fantasma.
Cosi' ci siamo spaventati
e siamo tornati indietro.
Avete fatto bene.
John, posso fare qualcosa?
Mi sembra che tu stia bene,
ma non sono un medico.
Sto bene. E' il boeuf bourguignon
che mi hanno fatto mangiare.
- Cos'e' quello?
- Dove?
- Quello che hai in mano.
- Niente.
- Sembra un regalo.
- Si', si'.
No, voglio dire, non lo e'.
Be', lo e'...
- Per me?
- Be', si'...
una cosa che ho preso
al mercato delle pulci.
- Posso aprirlo?
- No no no.
Quello che
volevo dire, tesoro, e' che
e' per una cena speciale,
e te lo daro' allora.
Bigiotteria?
Spero che mi piaccia, perche'
quella collana di pietra di luna...
Credevo che ti piacesse
la pietra di luna,
perche' e' modesta ed elegante.
E' quello che dici sempre tu.
Io dico sempre:
se e' da poco, e' da poco.
Si', e non hai visto la collana.
In realta' non la uso mai.
Adesso te la mostro
subito, cosi' capisci.
Di colpo non piace
piu' a nessuno, la pietra di luna.
E'... un po' modesta.
Pensavo... ti ho detto
che amo la tua sempicita'?
Si', e' questo il problema,
e' troppo modesta!
Si', come no. E' troppo modesta.
Dove sono i miei
orecchini di perle?
Li hai portati? Non mi sembra
che tu li abbia messi in valigia.
Si' che li ho portati,
perche' li ho messi!
No, invece, oppure
possono essere caduti.
Tutti e due? Gil, ho i lobi forati.
Te l'avevo detto di usare
la cassaforte dell'albergo.
- Pensi alla cameriera?
- E' sempre lei.
Sono sicura di
averli visti questa mattina.
E' meglio
denunciare subito il furto.
Sai, faceva cosi' la gentile...
Non saltiamo alle conclusioni.
Non si lanciano accuse cosi'.
Vorrei denunciare un furto.
Inez, no!
Puo' mandare qui il detective
dell'albergo? Grazie.
E' una caccia alle streghe.
Non potete fare cosi' alla gente!
Si' che si fa, quando rubano.
Non mi piaceva,
la cameriera. Fin da subito.
Era gentile, era amichevole.
Parteggi sempre
per la servitu'! E' anormale.
E' per questo che
papa' ti chiama comunista.
Buona sera.
Sono il dottor Gerard.
Sto bene, sto bene.
Grazie.
- Ha avuto un'angioplastica.
- Non la ascolti.
Guarda, sono questi?
Non so se...
- Dove li hai trovati?
- Erano proprio li' in bagno.
- In bagno?
- Si', sul lavandino.
- E che diavolo facevano in bagno?
- Non lo so.
Forse ti sono caduti in... in...
e la cameriera li ha trovati
e li ha messi in un posto
dove potessimo vederli
facilmente. E' stata gentile.
Non mi sono
caduti. Proprio no.
La cosa importante
e' che non siano stati rubati.
E' uno dei migliori che ha fatto.
Ho parlato con Leo.
Credo sia interessato a comprarlo.
Pender, stavo dicendo
a Matisse che compreremo
uno dei suoi nuovi quadri
per la nostra collezione.
Penso che 500 franchi
siano un prezzo giusto.
500 franchi per un Matisse?
Si', mi sembra equo.
Mi chiedo se
posso prenderne 6 o 7...
- Cos'abbiamo qui?
- Gia', mmm...
Ho riscritto i primi capitoli
del mio libro, se potesse solo dirmi...
se vado nella giusta direzione,
lo apprezzerei molto.
- Lasciamelo.
- Bene, grande!
- E ha notizie di Hemingway?
- Oh, sono tornati da giorni ormai.
Il viaggio non e'
andato bene, ma lo sapevo.
E' finita. Anche con Picasso.
- E' da Deyrolle, da sola.
- Da sola?
Uno di quei pazzi pittori surrealisti si
sposa e celebrano laggiu' il matrimonio.
Sara' contenta di vederti.
Oh, cosa ci fai qui?
Sono venuto a cercarti.
Ah, si'?
Si', forse
ti sorprendera' un po',
ma come scrittore
sono piuttosto bravo
a capire i segnali delle persone,
soprattutto delle donne. E sento
che forse hai dei sentimenti complicati
anche nei miei confronti.
Non ti dovevi sposare?
Be', per il momento
e' tutto in sospeso.
Non so cosa succedera'.
C'e' un posto per parlare?
Magari uno piu' silenzioso?
- Certo.
- Andiamo.
Oh, Signor Buñuel!
Ho avuto un'idea carina per un film.
- Si'?
- Si'.
Un gruppo presenzia
ad una cena molto formale,
ma alla fine non
riescono ad uscire dalla stanza.
Perche'?
Semplicemente non riescono
a oltrepassare la porta.
Ma perche'?
Un momento. Quando sono
costretti a rimanere insieme,
l'apparente civilizzazione
sparisce e tutto cio' che resta e'
quello che sono realmente: animali.
Ma non capisco.
Perche' non riescono ad uscire?
Dico solo di pensarci.
Magari un giorno, sbarbandosi,
le verra' in mente qualcosa.
Non capisco. Cosa
li trattiene nella stanza?
Cosa stai facendo?
Non lo so.
Ma per un minuto
mi sono sentito
come se fossi immortale.
Sembra cosi' triste.
E' perche' la vita
e' troppo misteriosa.
E' l'epoca in cui viviamo.
Si muove tutto
cosi' velocemente!
La vita e' rumorosa
e complicata.
Si', ma sono sempre
stato una persona razionale,
non ho mai fatto pazzie.
Non sono venuto qui
senza aver prima visto il posto.
Non ho mai provato
veramente ad essere uno scrittore.
Mi bastava essere un
mercenario di Hollywood, e ora
non mi pare cosi' da furbi.
Voglio proprio lasciar perdere.
Tieni.
Oh... sono magnifici.
- Indossali.
- Sono bellissimi.
Guarda.
Oh, mio Dio, e' cosi' bello!
E' incredibile!
Tutte le foto che ho visto
ed eccola, la Belle Epoque.
Non so cosa sia questa citta'!
Penso che dovro' scrivere
un biglietto alla Camera di Commercio.
Non e' incredibile? La prima volta che
ci siamo visti ti ho parlato di questo posto.
La Belle Epoque...
ed eccoci qui.
Non so perche',
ma mi sento come...
non so... se non potessi
credere alla mia fortuna.
Be', e so esattamente
dove voglio andare dopo.
Fai strada.
S u b b y I S c r e w
w w w . i t a l i a n s h a r e . n e t
Incredibile. Incredibile!
Guarda.
Oh, mio Dio!
Pablo lo ammira cosi' tanto!
- Devo salutarlo. Vieni.
- Non disturbiamo.
- Sei nervoso.
- Davvero?
Sappiamo
che e' un uomo solo.
Apprezzera'
un po' di compagnia.
Va bene. Dai, andiamo.
- Signor Lautrec?
- Si'?
Buonasera, siamo
suoi grandi ammiratori.
Grazie, Madame.
- Possiamo offrirle da bere?
- Si', ne sarei felice.
- Sedetevi.
- Ci invita a sedere con lui.
Gran parte del francese
lo capisco grazie ai gesti.
- E' americano?
- Si', sono americano.
- L'ho capito dall'accento.
- Si', oui, oui.
I suoi disegni, la sua attenzione...
ammiriamo tutto quello che fa.
- Amo i suoi disegni.
- Buonasera.
Tutto bene? Ah, che bello!
Vi presento Monsieur Gauguin
e Monsieur Degas.
- Buonasera.
- Piacere.
- Buonasera.
- Piacere.
Paul Gauguin.
Sedetevi.
Che disegni! Nessuno
ne sarebbe capace oggi.
Ne' Picasso, ne' Matisse.
E' incredibile.
- Parlate inglese?
- No, lui lo parla un po'.
Io. Io lo parlo bene.
- Davvero?
- Si', certo.
Io e Degas stavamo
parlando di questa...
di questa generazione
priva di immaginazione.
Ha detto che questa generazione
e' vuota e priva di immaginazione.
Avrei preferito vivere
nel... nel Rinascimento.
No! E' questa l'eta' d'oro!
- Adesso?
- E' l'eta' d'oro.
Ma no, il Rinascimento
era molto meglio.
Cosa fa nella vita?
- Ho studiato l'alta moda.
- Ah, e' per questo che e' cosi' elegante.
Ora capisco... i vestiti audaci.
Dovrebbe presentarla a Richard.
Eh, gia', si'.
La vuole presentare
al suo amico Richard.
Cerca qualcuno che disegni
i costumi per il nuovo balletto.
Le interessa?
- Costumi per il balletto?
- Si'.
Oh, mio Dio! Ma non vivo qui.
Cioe' si'... ma no...
Meglio non
entrare nei dettagli.
Siamo di passaggio.
Posso parlarti un attimo?
Permettete?
Wow, Gauguin non ci ha
messo molto a farti la corte.
Non ritorniamo negli Anni '20.
- Che dici?
- Restiamo qui.
E' la Belle Epoque!
E' la migliore epoca
che Parigi abbia mai visto!
E gli Anni '20?
E-e-e... il charleston
e i Fitzgerald e Hemingway?
Io amo quei tipi!
Ma e' il presente. E' noioso.
Noioso?
Non e' il mio presente.
Io vengo dal 2010.
Cosa vuoi dire?
Sono arrivato da te
come siamo arrivati nel 1890.
Davvero?
Fuggivo dal mio presente come
tu stai scappando dal tuo, nell'eta' d'oro.
Sicuramente non puoi pensare
che gli Anni 20 siano l'eta' d'oro!
Si', per me lo sono.
Ma io vengo dagli Anni '20 e
ti dico che l'eta' d'oro e' la Belle Epoque.
Ma guarda quei tipi!
Per loro l'eta' d'oro e' il Rinascimento.
Preferirebbero
lasciare la Belle Epoque
per dipingere vicino
a Tiziano e Michelangelo.
E quegli altri penseranno che
era meglio quando c'era Kublai Khan.
Sto avendo una rivelazione.
E' una piccolezza, ma...
ma spiega la mia ansia
e il sogno che ho avuto.
- Che sogno?
- L'altra notte ho fatto un sogno.
Piu' un incubo.
Avevo finito lo Zithromax, andavo
dal dentista e non aveva piu' anestetici.
Capisci? Queste persone
non hanno antibiotici!
Ma che dici?
Adriana, se resti qui
diventera' il tuo presente
e prima o poi inizierai
a sognare un'altra epoca.
Sai, la vera eta' d'oro.
Ma e' il presente!
E' un po' insoddisfacente
perche' la vita e' un po' insoddisfacente.
E' questo il problema
con gli scrittori.
Siete pieni di parole,
ma io sono molto sentimentale.
E restero' qui. E vivro'
nell'epoca piu' gloriosa di Parigi.
Hai gia' scelto di vivere
a Parigi e gia' te ne penti.
Si', mi sono pentito. E' stata una cattiva
decisione, ma almeno ho fatto una scelta.
Una scelta vera.
Cosi' penso sia da pazzi,
non funzionera' proprio.
Se mai vorro' scrivere qualcosa di valido,
mi dovro' sbarazzare delle mie illusioni.
Pensarmi piu' felice nel passato
ne fa sicuramente parte.
Allora...
addio Gil?
Addio.
Pender, ho letto il tuo scritto
e sei sulla buona strada.
Mi hai capito bene.
Se il resto e' buono
come questo, e' molto valido.
Grande notizia! Le ho dato retta
e sono contento di sentire che
sembra che miglioro, e per me
significa molto quello che dice.
Anche Hemingway ha letto i primi
capitoli e pensa che sara' un buon libro.
- Ma ha un suggerimento.
- Quale?
Non riesce a credere
che il protagonista non veda
che la sua fidanzata ha un'altra
relazione proprio sotto i suoi occhi.
- Con...?
- L'altro personaggio, il pignolo.
Si', si chiama ripudio. Grazie.
Sei pazzo? Io e Paul?
Dove hai sentito questa pazzia?
Dove? Da Ernest Hemingway.
E pensa un po', ha perfettamente senso.
Gil, il tumore
celebrale e' ricomparso?
Non c'e' niente di folle
a proposito di Hemingway,
o Fitgerald o Gertrude Stein
o Salvado Dali'.
Si', a parte che
sono morti da anni.
No, no. 'Il passato non e' morto.
In realta' non e' neanche passato'.
Sai chi l'ha detto? Faulkner.
E aveva ragione.
E l'ho anche
conosciuto. Ad una cena.
- Tu sei pazzo.
- No, invece.
Si' che lo sei.
No. Sono troppo fiducioso.
Sono geloso e fiducioso.
E' una dissonanza cognitiva.
Ne parla Scott Fitzgerald.
Puoi ingannare me,
ma non Hemingway.
Gesu', ho a che
fare con un pazzo!
Va bene, si', l'ho fatto. Sono
stata con Paul per qualche notte.
Perche' e' romantico, parla
francese e tu lavoravi sempre.
Forse e' il misticismo
di questa citta' banale...
ma fattene una ragione, Gil!
Mettilo in prospettiva,
quando torniamo a casa.
Io no. Io non torno.
- Come, scusa?
- Resto qui.
E non ha niente a che fare con la tua
romantica avventura. Parigi e' Parigi.
Ed io e te... non penso
che siamo fatti l'uno per l'altra.
Cosa?
- Penso che...
- Cosa dici? Perche' parli ancora?
- Pronti per andare a nuotare?
- Ciao.
Stiamo rompendo.
- Cosa?
- Si'.
- Si trasferisce a Parigi.
- Lo sapevo, te l'avevo detto.
Che succede?
Restero' a Parigi, ma solo perche'...
Se non saro' felice tornero',
ma per ora resto qui.
Con chi? Con chi, Gil?
Una delle tue pazze
amiche immaginarie?
Mamma aveva ragione su di te.
Ti manca qualcosa.
Si', l'ho detto prima io.
Per vivere come
i suoi protagonisti, sai?
Vendendo vecchie
cose e ritagli di Joan Crawford
Ascolta, non sto cercando
di essere un esempio,
ma credo che staresti
meglio senza di me.
- Davvero.
- Sicuramente.
Non ci posso credere!
Vai, fai pure.
Cammina per le strade, ubriacati
sotto le luci di Parigi e sui tetti.
Addio, Inez.
Salutami Trotsky.
Sai una cosa?
Incredibile!
L'ho fatto seguire da un detective.
Sapevo che non funzionava.
- Davvero?
- Puoi scommetterci!
L'ha visto salire su una macchina
ogni sera a mezzanotte e l'ha seguito.
E cos'e' successo?
Non lo so. L'agenzia ha
detto che il detective e' sparito.
Chi sei?
Mi sono perso.
Ho preso la strada sbagliata.
Guardie! Guardie!
Tagliategli la testa!
Tagliategli la testa!
Ehi, ciao.
Ciao.
E' bello vederti.
Cosa ci fai qui?
Torno da una cena con amici.
- Oh, bene.
- Vivo qui.
- Dai.
- E tu, cosa ci fai qui?
Solo una passeggiata.
In realta', ho deciso
di trasferirmi a Parigi.
- Davvero?
- Si'.
- Sono sicura che l'amerai.
- Si'.
- Tu pensi?
- Si'.
Sai, ho pensato a te l'altro giorno.
- Davvero?
- Si'.
Il mio capo ha
un nuovo album di Cole Porter.
E ti ha fatto pensare a me?
Mi fa piacere
che ti faccia pensare a me.
Ah, bene.
Sei diretta a casa, adesso?
Si'.
Posso accompagnarti, o
possiamo prendere un caffe'?
Bene, comincia a piovere.
Non e' un problema,
non mi dispiace bagnarmi.
- Davvero?
- Si'.
In realta', Parigi e' ancora
piu' bella sotto la pioggia.
Lo dico sempre anch'io.
Non potrei essere piu' d'accordo.
Si', e' piu' bella.
- A proposito, mi chiamo Gabrielle.
- Gil.
- Piacere di conoscerti.
- Che bel nome.
Traduzione: ale ks-88, kichy,
Barona, hanging, Titti di piu' [IScrew]
Revisione: Antares57 [IScrew]
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