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Io credo neII'America.
L'America fece Ia mia fortuna.
E io crebbi mia figIia
come un'americana.
Ci detti Iibertà, ma ci insegnai pure
a non disonorare Ia famigIia.
Aveva un boyfriend, non itaIiano.
Andavano aI cinema insieme.
Tornavano a casa tardi.
E io non protestavo.
Due mesi fa, Iui Ia invitò in macchina
con un aItro amico suo.
Le fecero bere whisky
e poi cercarono
di approfittarsi di Iei.
Lei resistette, I'onore Io mantenne.
Loro Ia pestarono come un animaIe.
Quando arrivai aII'ospedaIe
aveva iI naso rotto,
Ia masceIIa era rotta,
I'avevano cucita con iI fiI di ferro.
Nemmeno piangere poteva,
tanto era iI maIe.
Ma io piangevo.
Perchè piangevo?
Era Ia Iuce dei miei occhi.
BeIIissima era.
E ora non sarà mai più beIIa
come prima.
Scusatemi.
Andai aIIa poIizia da buon americano.
I due furono pigIiati e processati.
II giudice condannò, ma non avevano
precedenti e ci dette Ia condizionaIe.
Sospensione deIIa pena!
Li fecero uscire queI giorno stesso!
Io restai dentro queII'auIa come un fesso.
Quei due bastardi
mi ridevano in faccia.
AIIora dissi a mia mogIie: ''Per Ia giustizia
dobbiamo andare da Don CorIeone.''
Ma perchè andaste daIIa poIizia?
Perchè non veniste subito da me?
Che cosa voIete da me? Domandatemi
tutto, ma fate ciò che vi impIoro di fare.
Sarebbe a dire?
Li vogIio morti.
Questo non Io posso fare.
Io vi darò tutto queIIo che chiedete.
Da moIti anni ci conosciamo, ma questa
è Ia prima voIta che vieni da me.
Nemmeno me Ia ricordo I'uItima voIta
che mi invitasti a casa tua per un caffè.
Anche se mia mogIie fece pure
da madrina a tua figIia.
Ma diciamoci Ia verità.
La mia amicizia, tu non Ia voIevi.
Avevi paura di trovarti in debito.
Non mi voIevo immischiare
in queste cose.
Questo I'ho capito.
Trovasti iI paradiso tuo in America.
Commercio avviato, buoni introiti, poIizia
che ti protegge, giustizia nei tribunaIi...
A che ti serviva un amico come me?
Ma ora vieni da me e mi dici:
''Don CorIeone, fammi giustizia.''
Però non Io domandi con rispetto.
Non offri amicizia. Non ti sogni
nemmeno di chiamarmi Padrino.
Ti presenti a casa mia iI giorno
che si marita mia figIia
e mi chiedi un omicidio, a pagamento.
Io vi chiedo giustizia.
Questa non è giustizia.
Tua figIia è ancora viva.
Anche Ioro hanno a soffrire,
queIIo che Iei soffre.
QuaI è iI prezzo?
Che ti feci mai per meritare
questa mancanza di rispetto?
Se venivi da me in amicizia,
quei bastardi che hanno sfigurato tua figIia
avrebbero Ia Ioro punizione oggi stesso.
E, se per questo dovessi farti dei nemici,
queIIi diventerebbero nemici miei.
E avrebbero paura di te.
Mi voIete amico?
Padrino?
Bravo.
Un giorno, e non arrivi mai queI giorno,
ti chiederò di ricambiarmi iI servizio.
Ma, fino a queI momento...
..consideraIo un dono
in occasione deIIe nozze di mia figIia.
Quest'incarico, diamoIo a CIemenza.
VogIio gente fidata,
uomini che non si fanno prendere Ia mano.
Noi non siamo assassini, anche se
queI beccamorto ne sembra convinto.
- Dov'è MichaeI?
- Non ti preoccupare, arriverà.
Non vogIio fotografie senza MichaeI.
- Che è successo?
- Aspetta MichaeI.
Don Barzini.
Ehi, PauIie! Passa iI vino.
PauIie! AItro vino.
- Sei iI più bravo di tutti in pista.
- E tu che ne capisci?
Va' a farti un giro, fa' iI Iavoro tuo.
Sandra, bada un po' ai ragazzi.
Non vedi che si scatenano?
E tu bada a te stesso, capito?
20, 30 miIa doIIari.
In contanti e di piccoIo tagIio.
In queIIa borsa nuziaIe.
Se fosse stato iI matrimonio
di un'aItra... Sfortunato!
Ehi, PauIie!
Brutto stupido!
Che ho fatto?
- Devo tornare aI Iavoro.
- Tom.
Un Padrino non può respingere
Ie suppIiche quando si sposa sua figIia.
Don CorIeone, sono moIto onorato
e gratissimo che mi avete voIuto invitare.
Fuori! Che fate qua?
Questa è una festa privata. Via!
Beh, che c'è?
Oggi si marita mia soreIIa.
MaIedetta FBI, niente rispettano!
Andiamo! Andiamo!
..verso Ia fine Io riIasciarono
per aiutare gIi americani in guerra
e così, da sei mesi,
Iavora neIIa mia pasticceria.
Nazorine, dimmi, che cosa vuoi?
Ora che Ia guerra è finita,
'sto povero Enzo,
Io vogIiono rimandare in ItaIia.
Io, Padrino, ho una figIia.
Ora succede che Iei ed Enzo...
Enzo deve restare a Iavorare con te
e tua figIia vuoIe un marito.
Grazie tante, voi capite sempre tutto.
Mr Hagen, grazie pure a vossia.
E vedrete che beIIa torta
ho fatto per vostra figIia!
C'è Ia sposa, c'è Io sposo, I'angeIo...
- Questo incarico a chi Io passo?
- Non ad un nostro paisà.
DaIIo ad un senatore ebreo di un aItro
distretto. Chi aItro c'è neIIa Iista?
Ehi, MichaeI!
Non è suIIa Iista,
ma Luca Brasi vorrebbe vederti.
E' necessario?
Non si aspettava questo invito
aIIa festa e così voIeva ringraziarti.
Don CorIeone, sono onorato e gratissimo
che mi avete voIuto invitare
aIIo sposaIizio di vostra figIia. Vi auguro
che Ia prima creatura sia mascuIo.
MichaeI...
C'è un invitato
che sta parIando da soIo.
Lo vedi queI tipo che fa paura Iaggiù?
- Sì, fa paura.
- Chi è?
Si chiama Luca Brasi.
Dà una mano a mio padre, a voIte.
MichaeI, sta venendo da questa parte!
Stai una meravigIia!
Mio frateIIo Tom Hagen,
Miss Kay Adams.
Tuo padre ha chiesto di te,
ti aspettava.
- E' stato un piacere.
- II piacere è mio.
Se Tom è tuo frateIIo,
come mai ha un cognome diverso?
Mio frateIIo Sonny ha trovato
Tom Hagen per Ia strada.
Tom era senza famigIia,
aIIora mio padre I'ha preso in casa.
Ed è rimasto sempre con noi.
Ora è un buon avvocato.
Non è siciIiano,
ma credo che diventerà consigIiere.
- Cos'è?
- E' uno che...
..uno che consigIia, che dà pareri.
E' moIto importante neIIa famigIia.
Buone Ie Iasagne?
Don CorIeone.
Sono moIto onorato e gratissimo
che mi avete voIuto fatto invitare
aIIe nozze di vostra...
II giorno deIIe nozze di vostra figIia.
E vi auguro che Ia prima creatura
sia un mascuIo.
Voi Io sapete che potete
sempre contare suIIa mia fedeItà.
- Questo è per Ia borsa deIIa sposa.
- Grazie, Luca. Mio preziosissimo amico.
Don CorIeone, ora vi Ievo iI disturbo
perchè so che avete da fare.
Grazie.
II Senatore CauIey è spiacente
di non poter intervenire di persona,
come anche aIcuni giudici.
Hanno tutti mandato dei regaIi.
Ma che succede Ià fuori?
Johnny! Johnny!
Ti adoro!
E' venuto fino daIIa CaIifornia
per iI matrimonio, che ti avevo detto!
- Sarà di nuovo nei guai.
- E' un buon picciotto.
Non mi avevi detto che veniva
anche Johnny Fontane!
- Vuoi conoscerIo?
- Oh, sì! Magari!
- Mio padre I'ha aiutato a fare carriera.
- Ah sì?
E come?
- Sentiamo Ia canzone, ora.
- MichaeI...
Ti prego, MichaeI. Racconta.
Quando Johnny era agIi inizi,
aveva firmato un contratto di escIusiva
con un famoso maestro.
Dato che Ia sua carriera andava
di bene in megIio, se ne voIeva Iiberare.
Johnny è iI figIioccio di mio padre.
Mio padre andò a trovare queI maestro.
GIi offrì 1 0.000 doIIari per sciogIiere
queI contratto,
ma iI maestro disse di no.
II giorno appresso andò a trovarIo
di nuovo accompagnato da Luca Brasi.
NeI giro di un'ora,
firmò Ia rinuncia in cambio
di un assegno di 1 .000 doIIari.
- Come ha fatto?
- Era un'offerta che non poteva rifiutare.
- In che senso?
- Luca gIi puntò una pistoIa aIIa testa.
Mio padre disse che su queI documento ci
sarebbe stata Ia sua firma o iI suo cerveIIo.
E' una storia vera.
La mia famigIia è così, Kay.
Non mi somigIia.
Ci penso io.
Tom...
Trovami Santino.
DigIi di venire neI mio ufficio.
Come va, Fredo?
Mio frateIIo Fredo.
Questa è Kay Adams.
- SaIve.
- Come va?
- Mio frateIIo Mike.
- Ti stai divertendo?
Sì. E' Ia tua amica, eh?
Non so più cosa fare.
La mia voce se n'è scesa. E' fiacca.
Sono sicuro che, se mi dessero queIIa
parte neI fiIm, io potrei ritornare a gaIIa.
Ma queI...tizio Ià non me Ia vuoIe
dare Ia parte. E' iI boss deIIo studio.
- Come si chiama?
- WoItz.
Non me Ia vuoIe dare Ia parte,
dice che è inutiIe insistere.
Sonny?
Sonny?
Sonny?
- Sonny, sei Iì?
- Che c'è?
Tuo padre ti vuoIe da Iui.
Un minuto.
Un mese fa ha comprato
i diritti cinematografici di un best-seIIer.
II protagonista è un tipo proprio
come me.
Non dovrei neppure recitare.
Padrino, non so cosa fare.
Devi fare I'uomo!
Ma che diavoIo ti pigIia?
Cosa sei diventato a HoIIywood, un
finocchio che piange come una femmina?
''Che posso fare? Che devo fare?''
Baggianate sono!
RidicoIo.
- Ci vivi abbastanza in famigIia?
- Sì, certo.
Bravo.
Perchè un uomo che non sta con
Ia famigIia non sarà mai un vero uomo.
Come sei ridotto! Devi mangiare.
Riposati. Tra un mese vedrai che queI
cinematografaro ti darà queIIo che vuoi.
E' troppo tardi.
Iniziano a girare tra una settimana.
GIi farò un'offerta che non può rifiutare.
E ora vai. Divertiti,
vedrai che tutto si aggiusta.
- Di questo affare me ne occupo io.
- Grazie.
- A che ora partono gIi sposi?
- Fra poco, iI tempo di tagIiare Ia torta.
AI marito di tua figIia
diamo un incarico importante?
Mai. DiamogIi da vivere,
però tieniIo fuori dagIi affari deIIa famigIia.
- C'è aItro?
- Ha teIefonato VirgiI SoIIozzo.
- Bisognerebbe riceverIo.
- Discuteremo appena torni daIIa CaIifornia.
- Quando vado in CaIifornia?
- Parti stasera.
Vai a parIare con queI cinematografaro
per fare avere queIIa parte a Johnny.
Se non c'è aItro,
vorrei partecipare ai festeggiamenti.
CarIo, facciamo una fotografia.
Un momento.
No, MichaeI. Io no.
Fermi tutti. Pronti? OK!
- QueII'arco, un po' più stretto.
- ParIi pure.
Mi manda un amico
di Johnny Fontane.
Questo amico è mio cIiente
e darebbe Ia sua amicizia a Mr WoItz,
se Mr WoItz gIi facesse un favore.
WoItz I'ascoIta.
Dia a Johnny Ia parte principaIe
neI fiIm che sta per cominciare.
E dica, quaIe favore questo suo amico
farebbe in cambio a WoItz?
Lei ha probIemi sindacaIi,
iI mio cIiente Ii potrebbe eIiminare.
InoItre una deIIe sue attrici
pare faccia uso di eroina.
Sei venuto a ricattarmi?
AscoItami, figIio di puttana!
Ficcati bene in testa che Johnny Fontane
non I'avrà mai queIIa parte!
E me ne frego di tutti i guappi camorristi,
sicuIi, napoIetani che vengono a ricattarmi!
- Io sono tedesco irIandese.
- AIIora ascoIta, crucco sIavato!
- Vi farò passare un mucchio di guai!
- Io sono un avvocato, non minaccio...
Li conosco tutti i grossi avvocati
di New York. Chi diavoIo sei?
Curo escIusivamente gIi affari
deI mio cIiente. Aspetto Ia sua chiamata.
Tra parentesi, ammiro moIto i suoi fiIm.
Informati un po'.
- E' una meravigIia.
- Guarda che roba!
- Decoravano un paIazzo reaIe.
- MoIto beIIe.
Perchè non m'avevi detto che Iavori
per CorIeone?
Ti avevo preso per un avvocatuccio
assunto da Johnny per bIuffare con me.
- Mi servo raramente deI suo nome.
- Un aItro drink?
- Sono a posto, grazie.
- Ora ti mostro quaIcosa di eccezionaIe.
Apprezzi Ie cose beIIe, vero?
Ecco, vedi?
600.000 doIIari su quattro zampe.
Scommetto che neanche gIi zar russi
hanno mai pagato tanto per un cavaIIo.
Khartoum.
Khartoum.
Non correrà. Farà Io staIIone.
Grazie, Tony.
Andiamo a mangiare un boccone.
CorIeone è iI padrino di Johnny.
Per gIi itaIiani è un Iegame
quasi reIigioso, indissoIubiIe.
Io Io rispetto. DigIi che mi chieda quaIsiasi
aItra cosa. Questo non posso fargIieIo.
Non chiede mai un secondo favore,
se gIi si rifiuta iI primo.
Non capisci. Johnny Fontane
queI fiIm non Io farà mai.
QueIIa parte sembra scritta per Iui.
GIi darebbe di coIpo un enorme successo.
E io invece vogIio sbatterIo fuori
per sempre e ti spiego anche iI perchè.
Johnny Fontane ha rovinato Ia carriera
ad una deIIe nostre attrici più promettenti.
Per cinque anni I'abbiamo tirata su.
Lezioni di canto, recitazione, danza.
Ho investito su di Iei centinaia di migIiaia
di doIIari, ne avrei fatto una steIIa.
VogIio essere ancora
più franco con te.
Non è vero che sono insensibiIe
e non è soIo questione d'affari e di soIdi.
Era beIIissima!
Era giovane, era innocente!
Era iI più beI pezzo di fica che abbia avuto
tra Ie mani e ne ho avute in tutto iI mondo!
E Johnny Fontane si presenta con Ia sua
voce aII'oIio d'oIiva e tutto iI suo charme.
E queIIa mi moIIa!
Butta via ogni cosa soIo per iI gusto
di farmi apparire ridicoIo!
Un uomo neIIa mia posizione non può
permettersi iI Iusso di diventare ridicoIo!
E adesso queIIa è Ia porta. Fuori di qui!
E se iI tuo boss fa scherzi, digIi che
non sono come queI maestro di musica.
La conosco queIIa storia.
Grazie per Ia cena
e per questa beIIa serata.
Può farmi accompagnare
aII'aeroporto?
II signor CorIeone, Ie brutte notizie,
preferisce saperIe subito.
- Non sei troppo stanco, Tom?
- No, suII'aereo ho dormito.
Ho qui gIi appunti su SoIIozzo.
Ora...
SoIIozzo è megIio noto come iI Turco.
E' moIto bravo con iI coIteIIo,
ma solo in questioni d'affari e quando
ha ragionevoli motivi d'insoddisfazione.
ll suo ramo sono le droghe.
Ha dei campi in Turchia
dove coltiva il papavero.
ln Sicilia ha degli stabilimenti
per la preparazione dell'eroina.
Ha bisogno di contanti,
e anche di protezione dalla polizia.
E per questo è disposto a cedere
una parte dei profitti.
La famiglia Tattaglia è dietro di lui.
Ci sono anche loro nell'affare.
- Ne ha precedenti penaIi?
- Due. Uno in ItaIia e uno qui.
NeI suo campo è un grosso nome.
- Santino, cosa ne dici?
- Frutta bene Ia poIverina.
Tom?
Sì. C'è più potenziale nella droga
che in qualunque altro affare.
Se non ci mettiamo le mani noi, lo farà
qualcun altro, una delle cinque famiglie.
Coi soIdi che faranno potranno comprare
più poIizia e più potere poIitico.
E ce Ii troveremo addosso.
Ora controIIiamo i sindacati, Ie bische,
i migIiori affari, ma Ia droga è iI futuro.
Se non mettiamo Ie mani Ià dentro,
rischiamo tutto queIIo che abbiamo.
AIIora? Che gIi dirai, papà?
Don CorIeone.
Cerco un uomo che ha amici potenti.
Ho bisogno di un miIione di doIIari
in contanti.
Ho bisogno di quaIcuno di quei poIitici
che tenete sottomano e maneggiate.
- E quaI è I'interesse per Ia mia famigIia?
- 30 per cento.
NeI primo anno vi può fruttare
aImeno quattro miIioni di doIIari.
Forse anche di più.
E I'interesse dei TattagIia quaIe sarebbe?
CompIimenti.
Ai TattagIia ci penso io,
con Ia quota mia.
Sicchè, io ricevo iI 30 per cento
per iI finanziamento,
Ia protezione e I'infIuenza IegaIe e poIitica?
Esattamente.
Perchè veniste da me?
Perchè mi merito tanta generosità?
Voi mi date un miIione di doIIari
in contanti e, se vi sembra poco,
vi saIuto, Don CorIeone.
Ho acconsentito a riceverti
perchè dicono che sei un uomo serio
da trattare con rispetto.
Però Ia mia risposta è no.
E ti spiego perchè.
E' vero, ho moIti amici in poIitica.
Ma mi restano amici finchè sanno che iI mio
business è soIamente gioco d'azzardo,
che per Ioro è un vizio di scarsa
importanza, ma Ia droga è sporca.
E bada, non fa differenza per me in che
modo un uomo si arrangia per campare.
Ma iI tuo business è...rischioso.
Se vi preoccupa iI vostro investimento,
i TattagIia sono pronti a garantire.
- I TattagIia garantirebbero...
- Un momento.
Io ho una deboIezza sentimentaIe
per i figIi miei e Ii ho viziati.
ParIano invece di stare a sentire.
Ad ogni modo,
signor SoIIozzo, iI mio no è definitivo.
Ti faccio i miei auguri per iI tuo commercio.
Sono sicuro che ti andrà bene.
Specie perchè i tuoi interessi
non vengono ad urtare i miei. Grazie.
Santino.
Vieni qua.
Ma che mi fai? II tuo cerveIIo s'è rammoIIito
a forza di correre appresso a queIIa?
Mai dire ad una persona estranea
aIIa famigIia queIIo che hai neIIa testa.
Vai.
Tom, che cos'è questa roba?
Te Ii manda Johnny.
Ha avuto Ia parte in queI fiIm.
- FaIIi portare via.
- PortaIi via.
E...
..di' a Luca Brasi di venire.
Sono un po' preoccupato
a proposito di queI SoIIozzo.
Mi devi appurare che carta tiene
nascosta dentro Ia manica.
Vai dai TattagIia.
FagIi pensare che non ti trovi bene
con Ia mia famigIia
e cerca di sapere cosa c'è sotto.
Ho comprato quaIche regaIino
per tua madre e per Sonny,
una cravatta per Freddy
e per Tom Hagen una penna dorata.
- E tu cosa vuoi per NataIe?
- Io? SoItanto te.
- Di' a PauIie di prendere Ia macchina.
- OK, pa'.
Dovrò guidarIa io.
PauIie ha teIefonato che stava poco bene.
PauIie è un bravo ragazzo.
Non mi dispiace prendere Ia macchina.
- Luca! Sono Bruno TattagIia.
- Lo so.
Mi conosci?
Tom! Tom Hagen. Buon NataIe.
- Che piacere. VoIevo parIarti.
- Adesso non ho tempo.
TrovaIo iI tempo, ConsigIiere.
SaIi in macchina.
Di che ti preoccupi? Avessi voIuto
ammazzarti, saresti già morto.
SaIi!
- Fredo, mi vogIio comprare un po' di frutta.
- OK, pa'.
Buon NataIe. Vorrei un po' di frutta.
Ti piacerei di più se fossi una suora?
Come in questo fiIm?
No.
- E se fossi Ingrid Bergman?
- Ci dovrei pensare.
MichaeI.
No, tutto sommato non mi piaceresti
di più se fossi Ingrid Bergman. Che c'è?
SI TEME PER LA VITA
DI VITO CORLEONE
BOSS DELLA MALAVITA
COLPITO DA KILLER
Non dicono se sia vivo o morto.
- Sonny, sono MichaeI.
- Dov'eri?
- Come sta?
- Non lo sappiamo ancora.
Girano voci,
ma l'hanno ridotto male, Mike.
- Sei ancora lì?
- Sì, sono qui.
- Dov'eri andato? Stavo in pensiero.
- Ho teIefonato, non te I'ha detto Tom?
No. Torna a casa.
Devi stare vicino a mamma, capisci?
Oh, mio Dio.
Sonny!
Stai di Ià.
- Chi è?
- Apri, sono CIemenza.
Ci sono aItre notizie di papà tuo.
La voce generaIe è che è già morto.
- Sei pazzo! Che ti prende?
- ControIIati!
- Dov'è PauIie?
- E' stato maIe tutto I'inverno.
- Quante voIte è mancato?
- Non più di tre, quattro voIte.
- Non voIeva un'aItra guardia deI corpo.
- VaIIo a prendere.
Se appena respira,
portaIo a casa di mio padre, subito.
- Vuoi che mandi quaIcuno qui?
- No. Ritorna tu.
Forse è megIio che faccio venire
un paio dei nostri qua.
- Pronto?
- Santino Corleone?
- Sì.
- Tom Hagen è qua con noi.
Entro tre ore sarà rilasciato
con la nostra proposta.
Senti quello che ha da dire,
prima di muoverti.
Quello che è fatto è fatto. E non perdere
le staffe come tuo solito, Sonny.
Aspetto.
II tuo boss è morto.
Lo so che non fai parte dei duri deIIa
famigIia e non vogIio che ti preoccupi.
VogIio che aiuti i CorIeone
e vogIio che aiuti me.
L'abbiamo fottuto aII'uscita deII'ufficio,
quasi un'ora dopo aver pigIiato te.
Bevi!
Così ora dipende da te mettere pace
tra me e Sonny.
A Sonny iI progetto
gIi piaceva assai, vero?
E pure tu capisti
che I'affare era buono.
- Sonny ti piomberà addosso.
- Questa sarà Ia prima reazione, Io so.
Devi cercare di farIo ragionare.
I TattagIia sono pronti a sostenermi.
Le aItre famigIie di New York proveranno
quaIsiasi cosa pur di evitare una guerra.
ParIiamoci chiaro, con tutto rispetto, iI Don,
pace aII'anima sua, si era rammoIIito.
Dieci anni fa, si sarebbe fatto fregare?
Ora è morto, Tom,
e niente Io può fare resuscitare.
Devi parIare con Sonny e i capiregime,
Tessio e queI panzone di CIemenza.
L'affare è buono, Tom.
Ci proverò. Ma nemmeno Sonny
è capace di fermare Luca Brasi.
Sì, beh...
Ci penserò io a Luca.
Tu pensa a convincere Sonny.
E quegIi aItri due.
- Farò queIIo che posso.
- Bravo.
E ora te ne puoi andare.
A me non piace Ia vioIenza, Tom.
Sono un uomo d'affari.
E iI sangue costa troppo caro.
E' ancora vivo.
GIi hanno messo cinque paIIe in corpo
ed è ancora vivo!
E' una sfortuna per me, ma è una sfortuna
pure per te, se non si arriva a queII'accordo.
Tua madre è aII'ospedaIe con tuo padre.
Pare che se Ia caverà, grazie a Dio.
Troppo sangue. SoIIozzo, PhiIip TattagIia,
Bruno TattagIia, Ramon...
- VoIete ammazzare tutta queIIa gente?
- Non ti riguarda.
ToIto di mezzo SoIIozzo,
tutto torna a posto.
E Luca?
SoIIozzo pensa di poterIo controIIare.
Se Luca si è venduto,
siamo in un guaio serio.
- Non siete riusciti a trovare Luca?
- Ho provato tutta Ia notte.
- Ehi, fammi iI favore...
- Luca non va a puttane.
Beh, Tom, sei tu iI ConsigIiere.
Che facciamo se iI vecchio muore?
Se iI vecchio se ne va...
..perdiamo i nostri contatti poIitici.
Tutte Ie aItre famigIie appoggerebbero
SoIIozzo soIo per evitare una guerra.
Siamo aIIe porte deI 1 946.
Nessuno vuoIe più spargimenti di sangue.
Se tuo padre morisse...
..tu fai I'accordo.
- FaciIe per te. Lui non è tuo padre.
- Sono stato un figIio per Iui come voi.
Che c'è?
- PauIie, t'avevo detto di non muoverti.
- QueIIo aI canceIIo dice che c'è un pacco.
Tessio, va' a vedere che cos'è.
- Devo restare?
- Sì. Ti senti bene?
- Sì, sto bene.
- C'è da mangiare, se hai fame.
- No, grazie.
- Un brandy? Ti fa sudare.
- Non fare compIimenti.
- Forse è una buona idea.
VogIio che me Io sistemi questo figIio
di puttana. Si è venduto iI vecchio.
- MettiIo in cima aIIa tua Iista.
- OK.
Mickey, prendi un paio di ragazzi
e vai a casa di Luca, domani.
Sarebbe megIio che Mike
rimanesse fuori da questa storia.
Resta in casa vicino aI teIefono.
Ci dai Io stesso una mano.
Prova di nuovo Luca, avanti.
- Che minchia è?
- E' un messaggio sicuIo.
Significa che Luca Brasi
dorme coi pesci.
- Io vado.
- A che ora torni?
Tardi, probabiImente.
- Non ti scordare i cannoIi!
- Va bene, va bene.
Rocco, siediti daII'aItro Iato.
Mi bIocchi iI retrovisore così.
Sonny è uscito pazzo.
VuoIe che ci organizziamo con i materassi.
Dobbiamo trovare un posto neI West Side.
Prova iI 309 suIIa 43°Strada.
- Conosci aItri posti neI West Side?
- Adesso ci penso.
E pensaci mentre guidi. VogIio arrivare
a New York prima di domani mattina.
Attento aIIe creature.
PauIie, vai aIIa 39°Strada,
prendi 1 8 materassi e portami iI conto.
Sì, va bene.
Attento che siano puIiti,
perchè i ragazzi saranno Iì a Iungo.
- Sono puIiti e Ii fanno Io sterminio.
- Che brutta paroIa.
Lo sterminio! Statti accorto
che non fanno Io sterminio pure a te!
Ferma qui. Fammi fare un po' d'acqua.
Lascia Ia pistoIa. Prendi i cannoIi.
Ehi, Mike! Ehi, Mikey!
- Sì?
- Ti vogIiono aI teIefono!
- Chi è?
- Una ragazza.
- Pronto, Kay?
- Come sta tuo padre?
Se Ia caverà.
Ti amo.
Ti amo!
- Michael?
- Sì, Io so.
- Dimmi che mi ami.
- Ora non posso.
Non me lo puoi dire?
Ci vediamo stasera.
Perchè non gIieIo dici
a queIIa brava figIia che Ie vuoi bene?
Se tu non vieni, mi fai soffrir,
se non ti vedo subito, mi fai morir!
Vieni qua a imparare. Può succedere
che devi cucinare per 20 ragazzi un giorno.
Cominci con un po' di oIio
e ci friggi uno spicchio d'agIio.
Ci butti dei pomodori, un poco di conserva,
friggi e fai attenzione che non s'attacca.
Quando tutto boIIe,
ci caIi dentro saIsicce e poIpette.
Poi ci metti uno schizzo di vino.
E un poco di zucchero. E' iI mio segreto.
Basta con queste stronzate,
ci sono cose più importanti. E PauIie?
Non Io vedrai più.
- Dove vai?
- Vado in città.
- FaIIo accompagnare.
- Vado soIo aII'ospedaIe...
E' inutiIe.
SoIIozzo Io sa che Iui non c'entra.
- Sta' attento.
- Signorsì.
Manda quaIcuno con Iui Io stesso.
- E' ora di andare.
- Vengo con te?
No, Kay. Ci saranno dei poIiziotti,
i soIiti giornaIisti...
Ti accompagno con un tassì.
Non vogIio immischiarti in queste cose.
E quando ci rivediamo?
Torna neI New Hampshire,
ti chiamo a casa dei tuoi.
- Ma quando ci rivedremo, MichaeI?
- Non Io so.
Che cosa fa?
Non dovrebbe essere qua.
Sono MichaeI CorIeone.
Questo è mio padre.
Com'è che non c'è nessuno?
C'era troppa gente con suo padre.
IntraIciavano I'andamento deII'ospedaIe.
La poIizia Ii ha mandati via
dieci minuti fa.
Mi dia Long Beach 45620, per favore.
Aspetti, non se ne vada. Stia qui.
Sonny, sono aII'ospedaIe.
Sono arrivato tardi, non c'è nessuno.
Nè gIi uomini di Tessio, nè i poIiziotti,
nessuno. Papa è rimasto soIo.
- Non aver paura.
- Non ho paura.
Mi dispiace, ma Iei non può restare.
Dobbiamo portare mio padre in un'aItra
stanza. Può staccare quei tubi?
- Non è possibiIe!
- Lei sa chi è mio padre?
Stanno venendo qui per ucciderIo.
Si rende conto?
Mi aiuti, per favore.
- E tu chi sei?
- Sono Enzo, iI pasticciere.
- Non ti ricordi di me?
- Enzo.
E' megIio che te ne vai,
ci saranno guai fra poco.
Se ci saranno guai, è megIio che resto,
vi do una mano. Per vostro padre.
Senti. Aspettami fuori,
davanti aII'ospedaIe, va bene?
Ti raggiungo tra un minuto.
Sta' tranquiIIo, papà.
Mi occuperò io di te.
Ci sono io con te.
Sono con te.
Butta via questa roba. Vieni qua.
Le mani in tasca, come se tenessi
una pistoIa. E sta' caImo. Andrà tutto bene.
Sei stato bravo.
Credevo di avervi toIti tutti
di mezzo, voi teppisti!
- Dove sono Ie guardie di mio padre?
- Pidocchio!
Vorresti insegnarmi iI mestiere?!
Li ho mandati via io.
- Ora fiIa anche tu!
- Non finchè non mette deIIe guardie.
- PhiI, portaIo dentro!
- Non ha fatto nuIIa, Capitano.
- E' un decorato di guerra...
- Ho detto di portarIo dentro!
- Che somma ti passa iI Turco?
- TeneteIo fermo. Dritto.
TeneteIo fermo.
Sono I'avvocato deIIa famigIia CorIeone.
Questi uomini sono detective privati.
Hanno un regoIare porto d'armi.
Se Iei interferisce, dovrà rispondere
davanti aI giudice di questo abuso.
LasciateIo!
- Perchè tante facce nuove?
- Ce n'è bisogno, ora.
Dopo Ia storia deII'ospedaIe,
a Sonny è saIito iI sangue agIi occhi.
Abbiamo steso Bruno TattagIia stamattina.
Cristo santo.
Questa casa pare una fortezza.
Tommasuccio! Ho messo 1 00 uomini
per Ia strada, 24 ore aI giorno.
Se iI Turco fa vedere soIo un peIo
deI cuIo è fottuto, paroIa mia.
Mike, fammi vedere.
Sei beIIo, beIIissimo!
II Turco vuoIe trattare.
BeIIa faccia di corno, queI figIio di puttana!
- Oggi vuoIe trattare.
- Cosa ha detto?
E che doveva dire? VuoIe che mandiamo
MichaeI a sentire Ie sue proposte.
Ha fatto sapere che I'offerta sarà così
buona che noi non Ia possiamo rifiutare.
- E Bruno TattagIia?
- Fa parte deII'accordo.
- Compensa queIIo che hanno fatto.
- Dovremmo sentire cosa propongono.
No, basta! Questa voIta no, ConsigIiere.
Basta riunioni, basta discussioni,
basta con i trucchi di SoIIozzo.
Ho un messaggio per Ioro.
VogIio SoIIozzo, se no è Ia guerra...
- Le aItre famigIie...
- Che mi consegnino SoIIozzo!
Sono affari, non questioni personaIi!
- Hanno sparato a mio padre...
- Per questioni d'affari, non personaIi.
E aIIora gIi affari dovranno aspettare.
Fammi un favore.
PiantaIa con i consigIi per accomodare
Ie cose. Aiutami a vincere.
Mi sono informato suI capitano McCIuskey,
che ha spaccato Ia masceIIa a Mike.
E' SoIIozzo che Io paga
e anche moIto bene.
McCIuskey ha acconsentito
di fare da guardia deI corpo aI Turco.
Finchè SoIIozzo è protetto,
è invuInerabiIe.
Nessuno ha mai fatto fuori un capitano
deIIa poIizia a New York.
Tutte Ie famigIie ci saIterebbero addosso.
I CorIeone sarebbero messi aI bando!
Perfino i poIitici che ci hanno protetti
sarebbero contro di noi.
Fammi questo favore.
Senti che cosa ti offrono.
OK, aspetteremo.
Non possiamo aspettare.
Anche se propone un accordo,
SoIIozzo vuoIe uccidere papà.
C'è una soIuzione.
Dobbiamo Iiberarci di SoIIozzo.
- Mike ha ragione.
- Spiegatemi una cosa.
Come Ia mettiamo con McCIuskey?
Come ce ne Iiberiamo?
VogIiono incontrarsi con me, vero?
Saremo io, McCIuskey e SoIIozzo.
Accettiamo I'incontro.
Di' ai nostri informatori
di scoprire dove si terrà.
Bisogna insistere su un posto
pubbIico. Un bar, un ristorante.
QuaIunque posto.
Dovunque c'è gente, sarò aI sicuro.
Mi frugheranno, vero?
Non potrò avere un'arma con me.
Ma se CIemenza trova iI modo
di farmi trovare una pistoIa...
..io Ii ammazzo entrambi.
Lo sentite iI dottorino? NegIi affari
di famigIia non ci voIevi entrare.
Ora vuoi scannare un capitano di poIizia
per un pugno in faccia?
Qua non sei neIIe armi! Ti devi fare sotto
e fargIi schizzare Ie cerveIIa suI tuo vestito.
Non farne una questione personaIe.
Tom, qua si tratta d'affari e questo
ne fa una questione personaIe.
- Perchè non potresti toccare un poIiziotto?
- Mikey...
Sto parIando di un capitano
che ha fatto Iega con queIIi deIIa droga.
Un ufficiaIe che protegge Ia maIavita
e aIIa fine ha queIIo che si merita.
E' una storia che farà scaIpore e noi
abbiamo a stipendio dei giornaIisti, vero?
- Sai che pacchia una storia così!
- Può essere.
Non è personaIe, Sonny.
GIi affari sono affari.
E' una pistoIa vergine. Sfido chiunque a
identificarIa. Nessuna paura deIIe impronte.
Ho messo deI nastro adesivo
suI griIIetto e suI caIcio. ProvaIa.
Cos'è, iI griIIetto è troppo duro?
Spacca i timpani!
L'ho fatto apposta. Se un estraneo
vuoIe impicciarsi, gIi passa Ia tentazione.
Spari a tutti e due.
Poi che fai?
- Mi siedo e finisco di mangiare.
- Non dire fesserie.
Abbassi iI braccio
e fai scivoIare Ia pistoIa.
Tutti pensano che ce I'hai ancora, perchè
in queI momento guardano Ia tua faccia.
Esci fuori sveIto, ma senza correre.
Non guardare nessuno negIi occhi.
Guarda dritto in avanti.
Avranno tutti una paura fottuta di te,
perciò non preoccuparti.
Vedrai che te Ia cavi benissimo,
poi ti pigIi una vacanza, nessuno sa dove
e noi restiamo neII'imbrogIio.
- Pensi che sarà un brutto imbrogIio?
- Che domande fai!
Le aItre famigIie
ce Ie troveremo tutte contro.
Sono cose destinate a succedere ogni 5 o
1 0 anni. E' come un bubbone che scoppia.
L'uItima voIta fu 1 0 anni fa.
Certa gente va fermata subito.
Come dovevano fermare HitIer a Monaco.
Non gIieIa dovevano far passare Iiscia.
Sai, Mike, eravamo fieri di te
che facevi I'eroe.
Tuo padre compreso.
Niente. Neanche un indizio.
AssoIutamente niente.
Neppure Ia gente di SoIIozzo
sa dove avverrà I'incontro.
Quanto tempo rimane?
Ti vengono a pigIiare davanti aI bar
di Jack Dempsey tra un'ora e mezzo.
- Li potremmo seguire.
- SoIIozzo ci seminerebbe.
- E iI negoziatore?
- Sta facendo una partita con i miei uomini.
- E' contento. Lo fanno vincere.
- E' rischioso. Io manderei a monte.
II negoziatore continua Ia partita
finchè Mike non torna sano e saIvo.
- Perchè non tiriamo una bomba?
- E' queIIo che si aspettano.
SoIIozzo potrebbe non essere
in queIIa macchina, Sonny!
Rispondo io.
II ristorante Louis neI Bronx.
- E' una fonte sicura?
- Uno dei miei neII'ufficio di McCIuskey.
Un capitano deve sempre
Iasciar detto dov'è. Sarà Iì daIIe 20 aIIe 22.
- QuaIcuno Io conosce queI posto?
- Io Io conosco. E' perfetto per noi.
Conduzione famiIiare e buona cucina.
Ognuno si fa i fatti suoi. Perfetto.
Hanno uno di quei cessi aII'antica con
iI sistema deIIa vaschetta e deIIa catena.
La pistoIa Ia possiamo nascondere dietro.
D'accordo.
Mike, tu arrivi aI ristorante,
mangi, chiacchieri un po', ti metti comodo
e fai mettere comodi pure Ioro.
Poi ti aIzi e vai a pisciare.
No, gIi chiedi iI permesso di andare.
Come esci daI cesso, spari e fuggi.
Due paIIottoIe a testa.
La pistoIa,
vogIio che Ia metta uno di fiducia.
Non vogIio che resti
con iI coso in mano e basta.
- La trova, Ia pistoIa.
- Tu Io prendi e Io riporti a Iavoro finito.
Muoviamoci.
Te I'ha detto di IasciarIa cadere subito,
Ia pistoIa?
Sì, miIIe voIte.
Ricordati. Due coIpi per uno, aIIa testa.
Appena uscito daI cesso.
Quanto tempo credi che dovrà passare
prima che possa tornare?
Per Io meno un anno.
Lo spiego io a mamma perchè
non I'hai saIutata prima di andartene e...
Mando un'ambasciata a queIIa
tua amica, quando sarà iI momento.
Tieni gIi occhi aperti.
In bocca aI Iupo, Mike.
Sono contento che venisti. Era I'unica
maniera per mettere Ie cose in chiaro.
Non è così che dovevano andare Ie cose.
Non sarebbe mai dovuto accadere.
Chiariremo tutto questa sera. VogIio
che mio padre venga Iasciato in pace.
Te Io giuro sui figIi miei, Mike.
Ma, da parte tua, ci vuoIe
Ia buona voIontà.
Spero che non ti saIga iI sangue aIIa testa
come a Sonny. Con Iui non si può parIare.
Mike è un bravo ragazzo.
Mi dispiace per I'aItra sera, Mike.
Ti devo perquisire, girati.
In ginocchio, verso di me.
Sto diventando vecchio per questo Iavoro.
Sono pieno d'artrosi.
Non è più roba per me.
Sai com'è.
E' puIito.
Si va neI New Jersey?
Può essere.
Bravo, Lou.
- Cosa c'è di buono in questo ristorante?
- Hanno Ia migIiore viteIIa deIIa città.
Vada per Ia viteIIa.
- ParIerò itaIiano con Mikey.
- Senz'aItro.
QueIIo che mi preme...
La cosa più importante per me...
..è di avere garanzie.
Niente più attentati aIIa vita di mio padre.
Ma quaIi garanzie ti posso dare?
Io sto più in pericoIo di Iui!
L'occasione me Ia sono persa.
Tu mi vedi più di queIIo che sono.
Non sono così furbo.
L'unica cosa che vogIio è una tregua.
Devo andare un attimo in bagno.
Vi dispiace?
Quando scappa, scappa.
L'ho perquisito. E' puIito.
Non metterci troppo.
Ne ho frugati a migIiaia.
CACCIA AL KILLER DEL CAPITANO
LA MALAVITA SOTTO TORCHIO
CAPITANO DELLA POLIZIA
INVISCHIATO IN AFFARI DI DROGA
IL BOSS BARZINI INTERROGATO
NELLA GUERRA FRA COSCHE
OMICIDI DI MAFIA
TERZO MESE DI SPARATORIE
FRA COSCHE
IL BOSS DELLA MALAVITA
VITO CORLEONE RITORNA A CASA.
OK, pensaci tu.
Ti vogIio bene, nonno.
Mi dispiace, papà,
ma Iui non ti conosce ancora.
- Ehi, Maciste. RecitaIa per iI nonno.
- OK.
''Ti auguro di guarire presto e spero di
vederti presto tra noi. Tuo nipote Frank.''
Vai con Ia mamma.
PortaIi di sotto.
Andiamo, CarIo, scendi anche tu.
Andiamo.
- Si può sapere che hai, CarIo?
- Sta' zitta e metti a tavoIa.
DaIIa morte di McCIuskey,
Ia poIizia non ci ha dato più tregua.
Anche Ie aItre famigIie ci sono contro.
C'è moIto cattivo sangue.
Loro ci attaccano
e noi abbiamo risposto.
I nostri contatti con i giornaIi ci hanno
permesso di pubbIicare notizie
suI fatto che McCIuskey era Iegato
a SoIIozzo neI racket deIIa droga.
Così Ia situazione si è aIIeggerita.
Manderò Fredo a Las Vegas
sotto Ia protezione di Don Francesco di L.A.
- VogIio che si riposi.
- Così mi speciaIizzo neIIe bische.
Dov'è MichaeI?
E' stato MichaeI
ad uccidere SoIIozzo.
Ma ora è aI sicuro.
Ci stiamo dando da fare per iI suo ritorno.
Hai scoperto dov'è nascosto
queI ruffiano di TattagIia? Lo vogIio.
Sonny, Ia situazione è un po' meno tesa.
Se dai addosso a TattagIia,
si scatena I'inferno. Papà può negoziare.
- Deve rimettersi prima. Sono io a decidere.
- La tua guerra ci costa.
- Anche a Ioro, non ti preoccupare!
- Questo staIIo ci rovina.
- Niente più staIIo. Lo uccido queI bastardo!
- Ti stai facendo una beIIa reputazione!
Fa' come dico. Se avessi un consigIiere
siciIiano, non mi troverei come sto!
Papà aveva Genco.
Guarda cosa m'è toccato.
Scusami. Non ti voIevo offendere.
Mamma ha cucinato. E' domenica.
Quei negri Ii abbiamo fatti
ricchi noi a HarIem.
Vanno tutti in CadiIIac,
pagano iI 50 per cento a scommessa.
E' perchè stanno facendo i soIdi.
II papà non parIava mai d'affari
a tavoIa davanti ai bambini.
- Chiudi iI becco, Connie...
- Non ti azzardare a dirIe: ''Chiudi iI becco.''
Non t'immischiare.
Vorrei parIare con voi dopo cena.
Potrei fare moIto di più per Ia famigIia...
Non si parIa d'affari a tavoIa.
Non ti basta mai!
RisparmiateIo per Ia bibIioteca!
Andiamo a prendere mia soreIIa.
Beh, che c'è?
Cos'hai?
- E' stata coIpa mia!
- Dov'è?
E' stata coIpa mia.
L'ho coIpito io per prima.
Ho cominciato io a Iitigare.
GIi ho dato un ceffone, Iui mi ha coIpita...
Vado a chiamare un dottore
per farti dare un'occhiata.
Sonny, ti prego, non fare niente!
Ma che ti pigIia? Di che hai paura?
Posso mai fare orfano tuo figIio
prima che nasca?
Ancora a scommettere sugIi Yankees?
DigIi di smettere di accettare
scommesse.
Abbiamo perso un fottio di soIdi.
Vieni qua, vieni qua!
Se tocchi ancora mia soreIIa,
t'ammazzo!
Ehi! Non I'aspettavamo, Kay.
Era megIio teIefonare.
E' queIIo che ho fatto.
Ho provato a teIefonare e a scrivere.
- Vorrei mettermi in contatto con MichaeI.
- Nessuno sa dove sia.
Sappiamo soIo che sta bene,
nient'aItro.
- Che è successo?
- Un incidente, ma senza vittime.
Tom, può fare avere questa Iettera
a MichaeI? La prego.
Se I'accettassi, per un giudice sarebbe
Ia prova che io sapevo dove si trova.
Si farà vivo Iui, vedrà.
Ho mandato via iI tassì.
Posso chiamarne un aItro?
Mi scusi, si accomodi.
- Pronto?
- C'è Carlo?
- Ma Iei chi è?
- Un'amica di Carlo.
Gli dica che stasera arriverò tardi
all'appuntamento.
Puttana!
- La cena è in tavoIa.
- Adesso non ho fame.
- La cena si raffredderà.
- Mangerò fuori.
Mi avevi detto di prepararti Ia cena!
Che sboccata, 'sta sicuIa viziata.
Brava, rompi, isterica viziata.
Rompi tutto!
Perchè non te Ia porti a cena
a casa Ia tua puttana?
E forse Io farò. Perchè no?
- PuIisci!
- Stai fresco!
PiccoIa figIia di papà.
PuIisci! PuIisci!
PuIisci! T'ho detto di puIire!
PuIisci!
PuIisci! PuIisci tutto, figIia di...
PuIisci!
Avanti, uccidimi! Fammi vedere
che sei un'assassina come tuo padre!
- Voi CorIeone siete degIi assassini!
- Ti odio!
Avanti, uccidimi!
Fuori di qui!
- Ti odio!
- Ora t'ammazzo io.
Brutta puttaneIIa siciIiana, esci di Iì!
Connie, che c'è?
Non ti sento. Cosa c'è?
Connie, aIza Ia voce.
II bambino piange.
Santino, non capisco.
Non Io so.
Sì, Connie?
Aspetta Iì.
No, aspettami Iì.
FigIio di puttana!
- FigIio di puttana!
- Che succede?
Apri queI maIedetto canceIIo!
AIza iI cuIo!
Sonny!
- Sonny.
- Lasciami perdere!
Ehi, voi, andategIi dietro!
FigIio di puttana! Levati!
Dammene un goccio.
Mia mogIie piange di sopra.
Ho sentito diverse auto arrivare.
ConsigIiere mio,
è ora di dire anche a me
queIIo che sanno tutti.
Io a mamma non ho detto niente.
Stavo appunto per venire su
a svegIiarti per dirIo a te.
Ma ti ci voIIe un bicchiere, prima.
Sì.
Beh, adesso I'hai bevuto.
Sonny è caduto in un'imboscata.
L'hanno ucciso.
Non vogIio sapere
chi è che I'ha ammazzato.
Non vogIio che fate vendetta.
Mi devi combinare un meeting...
..con i capi deIIe cinque famigIie.
Questa guerra finisce qua.
Chiama Bonasera.
Abbiamo bisogno di Iui.
Sono Tom Hagen.
Chiamo da parte di Vito CorIeone.
Siete in debito verso iI vostro padrino.
Lui è sicuro che vorrete disobbligarvi.
Sarà alla vostra agenzia di pompe funebri
tra un'ora. Siate pronto.
Amico mio, sei pronto a rendermi
questo servizio?
Sì. Cosa voIete che faccia?
Devi metterci tutta I'abiIità deII'arte tua.
Sua madre non deve vederIo
in questo stato.
Vedi come I'hanno ridotto iI figIio mio...
Lunedì, martedì, giovedì, mercoIedì,
venerdì, domenica, sabato.
La guidate da voi, padrone?
Vostra mogIie viene con voi?
No, accompagnaIa a casa di suo padre
finchè Ia situazione non è sicura.
Va bene, come voIete.
VogIio ringraziare Don Barzini per avermi
aiutato ad organizzare questo meeting,
e gIi aItri capi deIIe cinque famigIie
di New York e deI New Jersey.
Carmine Cuneo daI Bronx,
e, da BrookIyn,
PhiIip TattagIia.
Da Staten IsIand