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Traduzione: appleM, Kat Von G,
Evgenij, claire [SRT project]
Revisione: appleM
[SRT project]
Non c'e' nessun posto come casa.
Non c'e' nessun posto come casa.
Non c'e' nessun posto come casa.
Non c'e' nessun posto come casa.
Non c'e' nessun posto come casa.
Non c'e' nessun posto come casa.
Mi dispiace e' che...
Per me questo non funziona.
- Cosa c'e' adesso, Imogene?
- D'accordo.
Non so per lei, signorina Rossi,
ma non c'e' possibilita' che ritorni
in una fattoria di merda nel Kansas
dopo aver visto cio' che offre Oz.
Non ha alcun senso.
Ragazzi voi la pensate
come me, vero?
La storia finisce cosi'.
E' un classico!
E' anche un po' provinciale,
se mi permette.
Non l'ho fatto.
Posso almeno suggerire
una battuta piu' approppriata?
No! Farai le battute come scritte
o daro' a Stacy la parte principale!
Non c'e' nessun posto come casa.
Non c'e' nessun posto come casa.
Casa e' veramente
un posto favoloso!
Casa e' dove c'e' il cuore!
Bla...
Bla...
Bla...
- Joe, mi serve un taxi.
- Non c'e' problema.
- Sono Peter. Lasciate un messaggio.
- Ciao, sono ancora io.
Non sei tornato a casa,
quindi suppongo ci incontriamo la'?
Ah, spero tu stia bene.
Chiamami.
- Sono Peter. Lasciate un messaggio.
- Ciao, sono io.
Se arrivi per primo,
mi aspetteresti fuori?
Mi piacerebbe entrare
insieme a te.
Tra parentesi,
ho appena passato
dove mi hai tenuto
la mano la prima volta.
Chiamami, grazie.
Chiamami.
Merda!
Sono Peter. Lasciate un messaggio.
Ok, sono qui.
Sto entrando. Ci sei?
Sono qui.
Metto la vibrazione al telefono.
Percio' mandami un messaggio, cosi'
ti trovo. Sono qui. Ciao.
Salve, Imogene Duncan.
SRT project e' lieta di presentare
Una ragazza molto promettente
2 anni fa, un ragazzino di Newark
entro' nel Whitney Museum
rompendo una finestra con un mattone.
Voleva guardare i quadri.
Il crimine commesso quella notte
non riguardava rompere finestre
o vivere in New Jersey.
Riguardava il negare
ad un bambino.
Ehi, dov'eri?
Ero bloccato
con una telefonata.
E per questo e' nata la fondazione
'Dov'e' l'arte',
perche' nessun bambino
mai piu'
debba rompere
ancora una finestra.
Sai, l'idea mi e' uscita fuori
quando James ed io
eravamo in luna di miele e
ho capito di voler essere
piu' di una semplice moglie.
E di un'autrice e
di un'arredatrice d'interni.
Lo so ho pensato
la stessa cosa.
Mi stava schiacciando.
Ma non sei nemmeno sposata?
Oh, quasi. In sostanza.
Viviamo insieme e
ne abbiamo parlato.
La famiglia di Peter
e' olandese.
Si', sono persone
molto progressiste.
Credono in un'unione spirituale
dove gli spiriti sono legati.
E' cio' che mi ha detto,
che e' molto romantico.
Come si sposano di solito i gay.
Oh, Austen ed io stiamo
avviando un'organizzazione benefica.
- Per i gay?
- Sua sorella minore e' lesbica.
E vogliamo sul serio
essere coinvolti.
- Fantastico!
- Wow!
- Non sapevo fosse lesbica.
- Sapevo che era lesbica.
Sono andata alla Spence.
Oh, ho sentito che anche
la Andover ne ha molte.
- Si', lo so.
- Non sei andata li', Imogene?
Andover? No, era Peter.
- Allora, dove sei...
- E' del New Jersey.
Oh.
Adoro quella
scultura
di Abe Lincoln.
E'
fenomenale.
Ha un leggero sorrisetto.
Che cosa stara' pensando?
Sono strapiena.
Si sono impegnati al massimo stasera.
E' stato cosi' divertente.
Stasera mi ha fatto proprio capire
quanto siamo fortunati.
E tutta la bellezza
che diamo per scontata.
Sai, tutti i musei, il parco.
Gli edifici vecchi di 100 anni.
- Gli alberi...
- Imogene...
dovrei andarmene.
Cosa?
Ho gia' cominiciato
a guardare gli appartamenti.
- Di che parli?
- Senti
posso aiutarti con l'affitto per
2 mesi, fino a che ti organizzi.
Sei serio? Peter!
Hai detto che i nostri spiriti
erano legati. L'hai detto!
Ho detto alla gente
che lo hai detto!
Questo non c'entra
con gli spiriti, va bene?
Questo riguarda se 2 persone
stanno bene insieme.
Imogene?
Libby vuole vederti
nel tuo ufficio.
Adesso.
E' la tua famiglia?
Oh! Si', la banda.
- Vineyard?
- Tutte le estati da quando sono nata.
E la tua famiglia?
Ehm... Sono cresciuta dalle parti di
Atlantic City, vicino la spiaggia...
Allora ogni giorno
era estate, giusto?
No, ogni giorno
non era estate.
Ogni giorno era come essere trafitta
con oggetto di legno spuntato,
continuamente.
Comunque, ti ho chiamata qui
perche' ho avuto modo
di leggere i tuoi trafiletti.
E...
si', vedi non posso
pubblicarli su Dan.
- Perche' no?
- Be'...
Prima cosa, perche'
hai chiamato 'Le dame sulla spiaggia'
"Un'insignificante se non irritante
amalgama di fiacche interpretazioni
e facezie da sit-com."
Lo hai visto?
Perche' lo descrive bene.
Ha vinto il Tony.
E, sinceramente, non c'interessa
cosa pensi sia buono o cattivo.
Non fai recensioni.
No, il tuo lavoro e' solo quello
di descrivere lo spettacolo
in 5 frasi o meno
e farlo sembrare interessante.
Forse non sai
che ho vinto la borsa di studio
Hollingsworth per i testi teatrali
o che il New York Magazine mi ha messo
tra i drammaturghi da seguire?
Non lo sapevo.
Grazie per avermelo
fatto notare.
Grazie.
D'accordo.
Be', di certo noi
non vogliamo ostacolare
la strada alla tua fiorente
carriera di scrittrice.
Percio'...
Si'.
Cosa intendi per 'si''?
Si'.
Puoi andare.
Peter.
So di non doverti chiamare
al lavoro ma
ho perso
il mio lavoro alla rivista.
E sono...
Sono in momento
proprio difficile.
E so che non e'
un tuo problema ma...
pensavo che forse
potevi venire qui e
stare con me per un po'?
Imogene...
- Sono al lavoro.
-Lo so, e' che...
non mi fido
a stare da sola adesso.
Cosa?
Che intendi?
Intendo
che temo che
se non vieni qui potrei
farmi qualcosa.
Imogene.
- O forse l'ho gia' fatto.
- Che hai fatto?
Peter...
se mi ami dimmi solo
che verrai qui. Ti prego?
Va bene.
Addio,
mondo.
La mia vita non e' altro
che una breve scintilla nel buio.
Troppo debole
per illuminare un stanza.
E troppo in fretta
la fiamma si consuma.
Quando i venti della sofferenza
avranno estinto la mia luce
il paradiso mi accogliera'
con il suo libero abbraccio.
Imogene?
Ci sei?
Sei in casa?
Imogene, hai lasciato
la porta aperta.
C'e' anche un biglietto sopra.
Penso il padrone sia arrabbiato con te.
Imogene, sono qui
per prendere
gli orecchini di Cartier
che ti ho prestato.
Imogene.
Oh, Dio mio.
Ehi!
Imogene?
Imogene, mi senti?
Oh, Dio mio. Oh, Dio mio.
Oh, Dio mio.
Oh, Dio mio.
Oh, mio Dio, Imogene.
Pronto,
papa'?
Papa', sono Dara.
Oh, mio Dio, papa'.
Imogene e' morta!
No, no. E' proprio morta.
Non so come controllare!
Imogene.
Imogene.
Oh, mio Dio!
Cin cin.
E il Tony Award per il
miglior spettacolo va a...
Imogene Duncan!
- Sono una tua grande ammiratrice!
- No, io lo sono!
Grazie.
Oh, grazie mille!
Oh, mio Dio!
C'e' cosi' tanta gente
che voglio ringraziare.
Ma il piu' importante, il mio
meraviglioso marito olandese, Peter.
Ti amero' per sempre.
O dovrei dire...
Per la 10 milionesima volta,
non volevo uccidermi.
Percio', dice che non voleva riunirsi
con suo padre morto per sempre?
- Non volevo morire, va bene?
- Be', il problema da affrontare e'
che ha scritto una lettera
che suonava molto autentica.
Sul serio?
- Ha pensato fosse tanto valida?
- Parla di suo padre morto.
- Quanti anni aveva quando mori'?
- 9. Sul serio, non centra.
- Mi puo' parlare di lui?
- Era il migliore.
L'uomo piu' brillante
che abbia mai incontrato.
E' stato come
il George Clooney dei padri.
E il resto della sua famiglia?
La mamma vive in New Jersey
con mio fratello.
Soffre di un disturbo compulsivo
e non li vedo da anni.
Puo' descrivermi i sintomi
dei problemi compulsivi di sua madre?
Ah, vediamo...
Comprare 52 paia
di scarpe di gomma all'anno.
Giocare d'azzardo ogni giorno.
Far salire autostoppisti.
Andare ai colloqui con
gli insegnanti con un turbante.
Il mio compleanno e quello di
mio fratello distano 84 giorni
e per il gioco non poteva
permettersi feste separate
percio' dovevamo unire le feste.
Sa come si sente ad avere una festa
84 giorni dopo il tuo compleanno?
Perche' tua madre
ha un disturbo complusivo?
Ok, non ci si sente molto bene.
No, e' molto triste.
Si'.
Faro' la cosa giusta.
E' stato sconvolgente
per me, ma...
Ha mai ricevuto una telefonata
urgente quando era nudo?
- No.
- Ero appena uscita dalla doccia.
- E di colpo arriva questa chiamata.
- Be', abbiamo rintracciato i suoi dati
da vecchi registri
della motorizzazione, signora Duncan.
Sa cos'e' la custodia 5150?
Ah...
Si', ma sono certa di aver pagato
quei conti. Ok?
E il giudice stabili' che la seconda
non era nemmeno colpa mia.
Questo non c'entra nulla con
i registri di guida, signora Duncan.
Un 5150 significa che e'
nostro dovere trattenere qualcuno
che ha messo in pericolo se stesso
per almeno 72 ore.
Ma, abbiamo un problema
di sovraffollamento
che ci limita a trattenere
solo i pazienti critici
e dimettere gli altri,
come sua figlia
sotto la vigilanza di
una persona cara.
- Ha detto che mi ama?
- No.
Ma abbiamo pazienti piu' critici
che necessitano del letto.
Intende gente
che salta dai palazzi
e si mutila?
Quel tipo di cose?
A volte.
Posso farle una domanda?
Questo la rende triste sul serio?
Signora Duncan vuole assumersi
la responsabilita'
della sicurezza e del benessere
di sua figlia per le prossime 72 ore?
Be', devo andare in un posto
piu' tardi.
Ma, si'. Naturalmente.
Sai che Gwyneth Paltrow potrebbe
esserci alla festa per il mio libro?
- Wow! Che colpo!
- Lo so!
E' che il PR di mio papa'
conosce tutti.
Oh.
Tornero' in un secondo.
Devo rispondere a questa.
Pronto.
- E' stata una notte sconvolgente.
- Salve,
Imogene, ascolti.
So che sta aspettando il suo ragazzo.
- E abbiamo fatto diversi tentativi...
- Peter verra' per me,
va bene?
Si', sono certo che a Peter
sta molto a cuore
ma anche a sua madre e penso
che il meglio per lei ora...
Ha appena detto 'madre'?
Sia di vivere protetta da coloro
che la amano incondizionatamente.
Quindi sua madre
la portera' a casa.
- Ciao, tesoro.
- Non potete farlo.
- Dara! Dara!
- Aspetta!
Di' loro che mi ami
incondizionatamente.
Cosa?
Non posso andare
con lei! Ti prego! Ti prego!
Dara! Di' loro che posso
stare da te finche' torna Peter!
Oddio, vorrei aiutarti, ma
non possiamo avere ospiti al momento.
Cosa?
- Non puoi farmi questo!
- Tenetela!
Dara! Chiama la polizia!
Imogene, questo rendera' il viaggio
verso casa un po' piu' rilassante.
Tesoro...
Ti si vedono le mutande.
Mamma?
Fate tutti un passo avanti!
Pulisci il banco.
Dammi un jolly.
- Mi sento bene!
- Ehi!
- Che diavolo fai?
- Gesu'...
- non avvicinarti cosi'!
- Mi hai mollata nel retro dell'auto.
Mi-mi hanno detto che non ti
saresti svegliata per 6 ore, tesoro.
Mi hai presa contro la mia volonta'!
Potrei farti arrestare per rapimento!
Imogene, mi hanno
chiamata dall'ospedale
dicendo hai cercato di ucciderti e che
ti avrebbero richiusa per schizofrenia.
Insomma, che avrei
dovuto fare? Lasciarti li'?
E questo e' meglio? Svegliarmi
sola nel parcheggio di un casino'?
Non ho borsa, telefono.
portafoglio, carta d'identita'. Niente.
- Zelda, questa signora ti sta seccando?
- No. Delancey, e' mia figlia.
Era sulla lista del Times
per i drammaturghi...
Era il New York Magazine!
Il New York Magazine.
Piacere.
Ho visto sua madre vincere
a poker piu' di chiunque.
Grandioso.
D'accordo.
Ed ecco che gira e gira!
Pensi che non sappia perche'
l'hai fatto? Sono tua madre, lo so.
Alcuni uomini non mollano.
Altri si' e sai cosa? E' meglio
che tu l'abbia scoperto ora.
- Da dove viene sta perla di saggezza?
- Dal Joy Behar Show.
Il dottore mi ha fatto leggere
la lettera. Era molto bella.
Davvero.
Sembra potrei essere una
scrittrice suicida professionista.
Non scrivi piu' testi teatrali?
Non parlo di questo.
Ehi.
Dove sei andata?
Imogene?
Ciao? Salve.
Chi sei?
- Sono... Lee.
- Lei chi e'?
- Lee, che fai nella mia stanza?
- Veramente e' la mia stanza.
Da quando?
Da quando Zelda
me l'ha affittata.
- Cosa?
- Imogene?
- Ralph! Oddio!
- Imogene, sei tornata!
Sei tornata davvero! Sei qui!
Wow, sembri... cosi'...
- cosi' diverso.
- Ho mangiato molti spaghetti.
- Resti per la notte?
- No, non resto. No.
- Perche' mamma ha affittato la stanza?
- Sono finiti i soldi dell'accordo.
Accordo?
La scala mobile le ha mangiato
i sandali all'Oasis
e sputtanato l'alluce.
Posso avere un altro abbraccio?
- E' assurdo.
- Monica, aspetta un secondo.
Va tutto bene, lei e'...
Mamma!
Ciao.
Ok, ok. Ok.
Prima di sbarellare,
fammi spiegare.
Come hai potuto dare
la mia stanza ad uno sconosciuto?
- Be', sei via da molto!
- Gia', un punto a suo favore.
- Dove sono le mie cose? Le hai buttate?
- Calmati.
- Sono in cantina.
- E ora? Dovro' dormire con te?
Be', non penso funzionerebbe.
- Perche' no?
- Il Bousche dorme con lei.
- Il cosa?
- Ehi,
potrei farti un fortino di lenzuola
come quando eravamo piccoli.
- Puoi venire qui un secondo?
- Si'.
Si'? Va bene.
Imogene...
questo e' il mio fidanzato.
Vive con noi. E' della CIA.
Ciao. George Bousche.
E' un piacere incontrarti,
finalmente.
George.
Ti chiami George Bousche?
Be', a dire il vero
non e' il mio nome.
Sai, mio padre era un assassino
e ha dovuto cambiare
i nostri nomi originali
per via
di quell'incidente di cui ti ho detto,
quello con il KGB.
Percio', qual e' il tuo vero nome?
Mi spiace. Non posso dirtelo.
- Nemmeno io lo so.
- No.
Va bene.
- Nessuno lo sa. Va bene.
- Si'.
D'accordo.
Ti metterai qualcosa
di carino, tesoro?
Allora, mamma ti ha
detto la bella notizia?
Bella per chi?
Ho il mio chiosco,
un isolato dal lungomare.
- Si'?
- Si'. Proprio di fronte
alla Pizza di Angela.
Be', dove stava una volta. Ecco.
La casa del granchio
Il posto piu' granchioso sulla terra
- E' meraviglioso.
- Si'.
- Congratulazioni!
- Gia'. No, no. Tienilo.
Oppure dallo ad un amico. A chi lo dai,
si becca un guscio di granchio gratis.
E' un buon affare.
Vuoi venire a vederlo?
Vorrei. Ma,
- lo sai, devo tornare a casa.
- Gia', in citta'.
Dovresti venire a trovarmi.
Potremmo andare al museo di
storia naturale e all'acquario.
Si', e' molto lontano.
Si'. Be', magari
e' una buona cosa.
Mi piace stare ad Ocean City.
Piaceva anche a te.
Si'. Penso solo che
New York vada meglio per me.
D'accordo.
Dunque, questo e' il modellino
base del tuo fortino di lenzuola.
Se vuoi delle...
aggiunte o
qualcosa per la sicurezza,
insomma, posso lavorarci domani.
No, sembra...
- molto sicuro.
- Si'?
Si', hai fatto un bel lavoro.
Va bene, be'...
buona notte, Imogene.
La colazione e' pronta!
- Gesu'! Oddio, scusami!
- Oddio! E' occupato! Oddio!
Mi dispiace.
Ma tuo fratello vuole che chiudiamo
la porta perche' il bagno perde.
Non ho visto nulla,
giusto per fartelo sapere.
Ok. Be', dovresti bussare,
come precauzione.
Allora siamo pari.
Quindi e' colpa mia se sono entrata
mentre ti facevi la tua ragazza?
Perche', pronto,
questa e' casa mia.
- Non vivi piu' qui.
- Sono cresciuta, ho la precedenza
su qualsiasi cosa tu stia
facendo qui, temporanea o no.
Che ci fai tu, qui?
Scusa?
- Cosa... perche' sei tornata?
- Non vedo come possa interessarti, Lee.
Senti, se rivuoi la stanza non c'e'
problema. Vedro' di stare altrove.
Ne sono certa. Ma, vedi, vorrei
non dover dormire nel letto di un tizio
il cui grado di pulizia delle lenzuola
e' nel caso migliore opinabile.
- Stamattina.
- Cosa?
Ecco quando
ho cambiato le lenzuola.
Ehi.
Non so proprio come affrontare
questo argomento con tatto, quindi...
lo diro' e basta.
Ralph, tappati le orecchie.
Ti sei fatta sculacciare
la scorsa notte?
- Perche' lo pensi?
- Perche' e' quello che sembrava.
Ho ragione?
- Oh mio Dio!
- Ho ragione, vero?
Imogene, e' divertente.
Hai mai provato?
Si', forse 2 o 3 volte
nei momenti passionali, non so.
- Ma non di seguito per 2 ore.
- Oh mio Dio!
Dio, se ti dava cosi' fastidio
avresti dovuto chiudere la porta.
Oh, la mia porta di lenzuola?
Dovresti essere felice della mia
grande vita sessuale con George.
O preferiresti che fossi come
quelle aride donne tipo Mitzi Mordler
- che passa il tempo con il cane-topo.
- Si', Mitzi, ecco cosa voglio.
Dio.
- Il caffe' e' pronto?
- E' la', piccolo.
Mi serve dopo la scorsa notte.
Sai, se papa' fosse vivo per vedere
cosa sei diventata si vergognerebbe.
E' morto?
Quando e' successo?
No, no, no.
- Non e' niente.
- Cosa?
Cioe'...
si', e' morto.
Da molto tempo e' morto.
- Lo sai.
- Giusto.
- Posso stapparle, ora?
- Si'. Scusami.
Perche' l'hai detto?
- Pensavo gliel'avessi detto.
- No. Lo sai che non lo sanno.
Potrebbe rovinargli la vita.
Non dovranno sapere
che il padre era...
Era cosa?
Oh...
- Taccagno.
- Papa' era taccagno?
Oddio, si'.
Non ricordate quell'orrendo
divano che avevamo in salotto?
Non mi ha comprato quello che volevo
cosi' l'abbiamo preso ad un mercatino.
Stai mentendo. Lo vedo!
Lo vedo nei tuoi occhi.
Dicci la verita'.
- Non era nostro padre?
- No, no, no. Lo era.
E' vostro...
vostro padre.
- Cosa significa 'e' nostro padre?
- No.
- Oddio.
- Mamma?
Non posso. Cioe', non posso.
Non posso farlo ancora.
Oddio.
Cosa?
Va bene.
Non andavamo d'accordo, ok?
E voleva tornare
all'universita' per il dottorato.
Eravamo d'accordo di non sottoporvi
al divorzio e alla custodia, percio'
abbiamo deciso che sareste rimasti
con me e vi avrei detto che...
Cosa?
Che era morto.
Non ci credo!
Allora, papa' e' vivo?
- Si'.
- Che...
madre dice ai figli che il padre
e' morto per una semplice colonscopia
per salvarli da...
- Per non dar loro fastidio?
- No, no. Era complicato, Imogene, ok?
Cer-cercavo di proteggervi, ragazzi.
Volevo che cresceste
sentendovi bene.
Che gli e' successo?
Mi hanno detto
che ha scritto un libro.
Aspetta, Imogene. Aspetta.
Oh, Dio!
Che vuoi fare?
Aspetta!
Imogene.
Immy, aspetta.
Ralph,
quella barca era
attraccata la', ieri?
Imogene, ti prego.
Imogene, oggi mi serve l'auto.
Ho un giro gratis
alla Ruota della Fortuna.
Ehi, aspetta. Tesoro, ti prego.
Ehi, apri la portiera, ok?
Il premio e' una crociera
in Giamaica! Potremmo andarci tutti!
Ehi...
Tesoro, ti prego, non...
non ammazzarti su questo!
Ti voglio bene.
- Oh, posso aiutarla?
- Spero. Ha libri di Maxwell P. Duncan?
P. Duncan.
Diamo un'occhiata.
- E' una, e' una 'C', vero?
- E' una 'C'.
- E non una 'K'?
- No, e' una 'C'.
- No, scusi, ha premuto la 'K'.
- Ha ragione, scusi.
Va bene.
- Ci sono un sacco di Duncan.
- P. Duncan. Maxwell P. Duncan.
- Sta bene?
- Si'. Grazie.
P. Duncan, eccolo.
Abbiamo un suo libro.
Oh, vediamo.
- Dove lo trovo?
- Nella sezione di saggistica.
Il mito del Ringraziamento
Maxwell P. Duncan
e' esperto mondiale
del primo periodo coloniale
della storia americana.
Duncan e' apparso in radio
alla PBS e alla NPR.
Risiede a...
New York.
Oh, no, non lo farai.
Spostati!
L'ho vista nello specchietto,
non guardava nemmeno! Si truccava!
Non mi truccavo!
Le sembra che sia truccata?
Paghera' per questo.
Sono solo due graffi.
Dov'e' il problema?
Scusi, e' una Porsche!
Signore, e' una Boxster.
Tutto bene? Bloccate la strada.
No, signore.
Non va per niente tutto bene.
- Mi e' venuta addosso truccandosi.
- E' caduta l'aletta!
Mostratemi entrambi
la patente di guida,
- libretto e assicurazione.
- Certo, agente.
- Tutto ok?
- Prima di tutto
- non mi stavo truccando!
- Ocean City?
Imogene?
Imogene Duncan?
- Si'.
- Oh...
Sono io.
Rex
Rinaldi.
Alle superiori.
T-Rex Rinaldi?
Eri l'assistente di matematica.
Mi avevi detto che non potevo
accompagnarti a casa perche' era
l'anniversario di morte di tuo padre?
- Si'.
- Certo!
Ok, si'.
- Imogene Duncan!
- Presente.
- Torniamo a noi? Ho un impegno.
- Si', ok.
Bene, grazie.
Hai la tua?
Sai, vivo a Manhattan ora,
e non *** da anni.
Centrale, devo verificare una targa.
Oh, New Jersey.
- Ombrello-Zero-Alfa-Otto-Nove.
- Ehi, Rex?
Volevo dirti che sei coraggioso
e altruista per quello che fai.
- Se tutti i cittadini...
- Ricevuto.
Oh, be'....
sembra che questa
macchina risulti rubata.
Oh, che cosa?
- Cosa?
- Signore, le chiedo
- di tenere i commenti per se'.
- No, no, ci dev'essere un errore.
C'e' un errore.
E' la macchina di mia madre.
Ok? Me l'ha prestata
per andare a trovare mio padre.
- Quindi non e' stata rubata.
- Giusto.
Sbagliato.
Pensavo che
tuo padre fosse morto.
No...
non lo e'.
L'ho scoperto solo oggi.
Pensavo che...
Non e' morto.
Oh, ho capito.
E' vivo quando ti serve.
Poi e' morto
se devi scaricare qualcuno.
No! Mia madre
mi ha detto che era morto.
- Poi ho scoperto che e' ancora vivo.
- Tutte stronzate!
E scometto che se ti avessi
invitata per una birra
sarebbe morto di nuovo, eh?
Be', ovviamente,
mi auguro di no.
Ma, considerando che
ignoro il suo stato di salute,
ci potrebbe certamente
essere la possibilita'.
Duncan.
- Si'.
- Sei libera.
Tua madre ha pagato la cauzione.
Oh...
buona fortuna alle nazionali.
Sei andato contro una Porsche?
Non cambiare discorso.
Mi hai fatta arrestare!
Su, tesoro. L'ho fatto
per il tuo bene, va bene?
Sapevo quant'eri sconvolta, e
quando non sei tornata,
temevo ti saresti fermata
sulle rotaie.
Per George il modo migliore di trovar
qualcuno e' accusarlo d'un reato.
Fanno cosi' alla CIA.
- Com'era la prigione, Imogene?
- Deludente.
So che pensi che ti ho rovinato
la vita, ma hai mai pensato
che un padre morto e' meglio
di uno fannullone?
Fannullone? Vive a New York.
E' un esperto mondiale del primo periodo
coloniale della storia americana.
- Cosa?
- Ha parlato in 29 paesi.
- L'hanno intervistato la NPR e la PBS.
- Ok. Forse ha avuto un po' successo.
- Un po'?
- Non cambia la persona.
- E' il libro di papa'?
- Si', 'Il mito del ringraziamento'.
- Il secondo.
- Il Ringraziomento e' un mito?
Tra le altre cose.
Finitela. Tuo padre ha scritto che
il Ringraziamento non e' mai esistito?
Gia'. Lo consideriamo
come festa nazionale,
invece, e' un raggiro politico.
- Dice chi ha ideato la torta di zucca?
- Non ridere. No, non lo dice.
Scusa ma non sono sorpresa.
Ha sempre rovinato
ogni divertimento.
Oh si', papa' ha rovinato tutto.
Papa' e' solo, un uomo
colto e molto brillante,
che quando ci saremo ritrovati,
mi aiutera' a riprendermi,
si prendera' cura di me, compensera'
questi anni di umiliazioni
- che ho sopportato come tua figlia.
- Oh, mio Dio. Sai dove abita?
No. Io... Cosa? No. Ma lo
scopriro'. E poi andro' li'.
- Ralph verra' con me.
- Oh, no.
Sai Imogene, molti hanno avuto
una madre peggiore della tua.
Io, ad esempio.
Un giorno, quando
sarai vecchia, lo capirai.
Da vecchia.
Spero anche di morire
entro 84 giorni da Ralph,
per fare il funerale insieme.
Ehi, tesoro.
Tesoro, vieni qui.
- Vieni qui.
- Cosa c'e'?
- Ti devo dire qualcosa.
- Venite dentro?
Entra pure. Accendi la TV.
Ok, tesoro? Arriviamo subito.
So che hai sempre odiato festeggiare
il vostro compleanno insieme.
No. Mi e' sempre piaciuto. Davvero.
E' uno dei ricordi piu' belli.
Be', ho dovuto farlo, ok?
Avete dovuto festeggiare insieme
altrimenti per Ralph
non sarebbe venuto nessuno.
I tuoi amici erano umani.
I suoi lucertole, paguri
o Dio sa cosa.
Tutti abbiamo dovuto
fare sacrifici per Ralph.
Buonanotte.
Ralph!
Oh, Eugenia.
Hai un minuto per Bousche?
Sono Imogene.
Senti, ti volevo parlare
perche' sono preoccupato.
- Non dovresti avercela con tua madre.
- Davvero?
E perche' esattamente
me lo dici,
considerando che ti conosco
da quanto? 40 ore?
Perche' ha passato un periodo
molto difficile. E ti vuole bene.
No, certo. Ecco perche' mi ha fatto
arrestare per averle rubato l'auto
- e ha mentito su mio padre.
- A volte le cose
- andrebbero tenute segrete.
- Ok, senza offesa,
ma si tratta di me
e della mia famiglia.
Faccio parte
della tua famiglia adesso.
Ora, posso sembrare
un po' giovane per questo,
ma nella tradizione samurai,
quando un uomo ama una donna,
diventa automaticamente
guida spirituale dei suoi figli.
Quindi adesso
sei anche un samurai?
Oh, sono un samurai
da 25 anni. Non lo sapevi?
No.
25.
Wow.
- E' molto tempo.
- Gia'.
Oh. Comunque grazie, penso che
io e il mio spirito siamo a posto.
Ne sei sicura?
Non e' cio' che percepisco.
- Sento... della resistenza.
- Si'. Forse un po'.
Hai ragione.
Parola d'ordine?
Spuds McKenzie?
Spuds McKenzie.
Puoi entrare.
Wow!
Oh, wow, la tua stanza...
Oh, e' bello da parte tua,
ma penso te lo restituiro'.
Perche' non lo vuoi?
Stanno succedendo molte cose.
Non penso proprio che sarei
una buona mamma paguro.
Be', allora forse potresti essere
la sua amica paguro.
Oh, si'. Ma non penso che sarei
nemmeno una buona amica paguro.
In piu' temo
che gli manchi. Guarda.
Ehi, Ralph.
- Mi puoi prestare dei soldi?
- Per cosa?
Per tornare a New York e
pagare il mio padrone di casa.
E provare a cercare papa'.
Vuoi che io trovi papa',
non e' vero?
Non pensi sarebbe bello se
non importa dove sei al mondo,
fossi gia' a casa?
O meglio, se fossi al sicuro
come lo saresti a casa tua,
anche se non fossi li'?
Oh, si'.
Certo, si'. Credo di si'.
- Siediti qui. Siediti.
- Eh? Oh...
Dall'origine dei tempi,
le creature dall'addome morbido
sono state gelose
dell'abilita' dei molluschi
di autoproteggersi.
Ma adesso non devono piu'.
Ho realizzato questo.
- Davvero?
- Si'.
Ha tutti i comfort di un tipico
guscio di mollusco, ma
e' in fibra di vetro,
a prova di proiettile
e l'ho ricoperto di
plastica flessibile.
E' abbastanza comodo
per un uso prolungato,
e ti puoi collegare
wireless a internet.
- Cosa?
- Lo chiamo il 'Guscio Umano'.
Wow.
- Posso?
- Si', toccalo pure.
- A cosa serve?
- Te lo metti sulla schiena
e quando ti serve protezione
o ti vuoi nascondere o altro,
devi solo tirartelo addosso.
Oh.
Ralph?
Ehi, Lee! Ehi, aspetta.
Ehi...
Aspetta! Ehi, ehi!
Aspetta! Aspetta!
Portami a New York.
No.
- Perche'?
- Perche' ho delle cose da fare.
Ok, ok. Allora restero' qui,
mi uccidero' e sara' colpa tua.
Citero' il tuo nome nella lettera,
sembra ch'io sia brava a scriverla.
Wow. Vuoi proprio mettermi
in mostra, vero? Gesu'.
Bene, ti diro' una cosa.
Ecco.
- Perche' mi dai un quarto di dollaro?
- Lancialo.
La mia salute mentale vacilla e
tu decidi cosi' se portarmi o no?
Si'. Lancio io o lanci tu?
Cosa uscira'?
- Croce.
- Croce, va bene.
Speriamo in bene.
Oh.
Sai una cosa? Lascia stare.
Dimenticatene. Non mi serve
- un babbeo spensierato...
- Spensierato?
che pensa sia divertente
schernire qualcuno sull'orlo
di un collasso mentale,
e di sasso
- per il peggior shock della sua vita!
- Perche' non ti calmi? Calmati.
E' croce.
D'accordo?
Andrai a New York.
Scusa se prima
ti ho chiamato babbeo.
E spensierato?
Si'. Anche per quello.
- E grazie per il tuo aiuto.
- Lo faccio per me.
Perche' adesso ti posso chiedere
di fare qualsiasi cosa.
Ok, be', non intendo
rivederti piu' dopo oggi
per tutta la vita, quindi va bene.
Ottima idea.
Va bene, allora
che mi dici di te?
Di me? Oh...
Be', sono cresciuto in Pennsylvania.
Sono andato al college a 17 anni.
Dove?
Oh, Yale.
- Non sei andato a Yale.
- Va bene.
Non sono andato a Yale.
Poi mi sono trasferito
a Filadelfia e
ho cantato in un band di merda,
servito ai tavoli per un po'.
E poi questo tizio che conoscevo
ha fatto un'audizione per
uno show al Casino' Oasis.
Sono andato con lui
e, indovina, ho avuto il lavoro.
Ti odia?
No. Non penso mi odi.
Io ti odierei.
Si', ma...
tu odi tutti.
Allora,
che mi dici di te?
Mai sentito parlare di
Douglas J. Hollingsworth?
Ogni anno da' a qualcuno 30.000$
per scrivere un'opera che produrra'.
E nel 2004...
ha scelto me.
E il mondo intero
mi si e' spalancato.
Ho conosciuto Dara che era nel consiglio
e lei mi ha presentato il mio ragazzo
e sembrava ogni cosa
stesse ingranando.
Ma quando mi son seduta per
scrivere, non e' uscito nulla di buono.
Cosi' facevo shopping con
gli amici e andavo in vacanza.
E alla fine dell'anno, non
avevo un'opera da produrre.
- Perche' non la finisci ora?
- Perche' a nessuno interessa.
E' finita.
Fortuna che sei a New York.
Volevo obbligarti
ad assistere al mio show
domani, per ricompensa.
Scusa, ma
non attraversero' piu' l'Hudson.
Dai, pensi davvero che
New York sia tanto meglio?
Si'.
Scherzi?
Dai, New York ha tutto.
Central Park, quando nevica.
- Ok, si'.
- Bergdorf.
Tutti si vestono cosi' bene
e sono intelligenti.
E' come se si
vantassero con cose tipo
'Ho finito il cruciverba del
NY Times a penna'.
- Wow, d'accordo...
- Non tutti, ma...
Ehi, Joe. Posso avere una
chiave di riserva? Ho perso la mia.
Signorina Duncan, non posso.
Mi spiace, non posso farla restare.
Che vuoi dire? Che succede?
Dovrebbe parlare
con il signor Bill.
Cosa? Joe, e' il mio
appartamento, tutte le mie
- cose sono li'. Devo salire. Ci vivo!
- Non posso. Parli con lui.
Mi spiace.
Non possono farlo!
Non e' legale!
Non e' giusto! Non si puo'
sfrattare qualcuno a caso e...
impedirgli di entrare
nel luogo in cui...
risiede
solo per un recente
problema di soldi.
- A chi stai scrivendo?
- A tua mamma.
Solo per farle sapere
che stai bene.
Senti, quando arriviamo
da Dara non presentarti. Lo faro' io.
E se rimanessi fuori?
D'accordo. Be',
torno subito comunque.
Ehi, Dara, sono io.
Devo proprio parlarti.
E' Imogene.
Cosa dovrei fare?
- Ciao. Imogene.
- Grazie a Dio sei a casa!
Pensavo fossi
in New Jersey con la famiglia.
Si', per fortuna
mi hanno dato tregua.
Posso entrare?
Siamo nudi.
Ok. Be', non potete
mettervi qualcosa?
Sai una cosa? Forse e'
meglio se parliamo da qui.
Come te la passi?
Sto bene. Ho appena scoperto
che mio padre e' ancora vivo.
- Oddio.
- Lo so!
- Sai dov'e'?
- Si'.
E' a New York.
E' ha successo. Ha scritto questo.
Comunque il punto e' che
non posso tornare nel New Jersey.
E il padrone di casa non mi
fa entrare in casa. Dunque...
- E' terribile. Dove andrai?
- Non puo' restare qui.
Speravo, forse,
di poter stare con te,
finche' io e Peter ci sistemiamo o trovo
mio padre, quel che capita per primo.
Chiudi la porta!
In tutta onesta', a me
andrebbe anche bene
ma James e' strano riguardo al fatto
di avere in casa gente non di famiglia.
Non te lo chiederei se non fosse
una vera e propria emergenza.
- Non so dove altro andare.
- Lo so. E vorrei davvero esserci
e se avessi bisogno
d'altro direi subito di si'...
Lo prometto, non faro' casino.
Non parlero' nemmeno, promesso.
Dara!
Ok, mi spiace.
Devo chiudere la porta, ora.
E lo capiro'
se non verrai al lancio del libro.
Voglio solo che cerchi di star meglio.
- Ma...
- Ti voglio tanto bene.
Ti prego. Ti prego.
Ti prego. Dara!
Oddio,
sta per piovere a dirotto.
Se tradurre vi appassiona
e diverte, venite a tradurre con noi.
[SRT project]
www.phoenix.forumgalaxy.com
Oddio.
Ok, resisti, piccolo.
Infilati la tuta di gomma!
Ci siamo quasi.
- Infila le braccia.
- Tutto ok, ragazzi?
Le luci! Sono partite
per il temporale.
Ok, se qualcuno indossa
argento o gioielli,
- stia lontano dalle finestre.
- Perche'?
Mangiavamo cinese con le
forchette e ha fatto scintille.
- Quasi va a fuoco la casa!
- Per il cibo?
- No, no, no. Per il metallo.
- Prendo delle candele.
E' stato fulminato 3 volte, il che
lo rende ufficialmente un conduttore.
- Dille cos'e' un conduttore.
- No, so cos'e'.
Ok.
Ok.
Come ti senti?
Avevo la netta sensazione
di essere in movimento.
Avete presente...
i movimenti al buio?
Quanto e' durato?
Ralph, quando ti muovi
attraverso altre dimensiioni
non puoi misurare il tempo
come sulla terra.
Va bene, ciao.
Non e' che puoi raccontare le storie
da campeggio in un posto piu' isolato?
No, Imogene. Qui e' il centro.
Solo qui George e' al sicuro.
Bene, dai, finisci la tua storia.
L'elettricita' aveva vaporizzato
quasi ogni pelo del mio corpo.
Ci e' voluto un anno e mezzo
per riavere le sopracciglia.
E gli abitanti del posto
mi caricarono sull'elefante,
e alla fine,
venni dichiarato morto.
Salve, si'.
C'e' un M. Duncan, per favore?
- La valigia? Dov'e'?
- Nell'armadio tesoro, come sempre.
Sa se e' uno scrittore e
un esperto del primo periodo coloniale?
- Non vuoi nulla per il viaggio?
- No, 'coloniale'.
No.
- Pronto?
- Non voglio ingrassare.
No. Devo continuare a
vedermi le dita dei piedi.
Va bene, sii prudente tesoro.
Qualcuno dovrebbe dirlo
a quei rumeni.
Ti preparo qualcosa
per dopo. Che vuoi?
Panino con tacchino e formaggio?
Doppia maionese?
- Si'.
- Fai attenzione, piccolo.
Dove va?
Ralph, sai che non puoi chiederlo,
tesoro. E' una missione segreta.
Va' a fare sesso con un'altra.
- Non cominciare!
- Mamma, e' un bugiardo compulsivo.
Credi davvero alle
stronzate sulla CIA? Cioe',
ci ha detto che e' un
samurai che viaggia nel tempo.
George non mente. Vive una vita
cosi' eccitante da sembrare falsa.
Perche' lo e'!
Imogene?
- Posso...?
- Non mente. Non mi ha mai mentito.
Fai qualcosa oggi?
Non lo so.
- Perche'?
- Mi...
chiedevo se potessi aiutarmi
con il mio nuovo piano.
- Che piano?
- Si', questo.
Questo sono io, d'accordo?
E questa saresti tu.
Lo farai? Lo farai. Va bene.
Bene, benissimo. D'accordo.
E' lei. E' lei, vero? Non guardare,
non guardare. Guarda me.
- Siamo una bella coppia, vero?
- Sicuro che funzionera'?
- E se scopre che siamo parenti?
- Come potrebbe?
E se vedesse una foto?
Tagliero' la tua faccia.
- Imogene! Senti, ti daro' 20$.
- No, no, no, no.
Me li darai dopo.
Vai adesso?
Vai proprio adesso?
Va bene.
Ciao.
Ehi.
Posso aiutarti?
Si', Ralph Duncan
mi ha consigliato te.
Si'?
Mi ha detto di dare un'occhiata
alla la tua faccia da glitter.
Che dolce.
Ehi.
Vuoi una dimostrazione?
- Non...
- Vuoi guardarti in giro?
Dai un'occhiata. Niente pressione.
Vuoi sapere
come conosco Ralph?
Come? Siete parenti?
Che schifo.
Sono attratta da lui. Ecco perche'
lo dico, sarebbe inquietante.
- Quindi uscite insieme?
- No.
Anche se ho pregato
succedesse. Molte volte.
Ho avuto
delle fantasie realistiche.
Roba davvero realistica.
Sai, mi ha dato dei granchi.
Cerchi di farmi ingelosire?
- No, non le piattole. Guarda.
- No, lo so.
Va bene. Si'.
Carini.
Sai come volere la tua faccia
da glitter o vuoi faccia una prova?
Cos'e' una 'faccia da glitter'?
Mi piace pensare ai glitter come
ad un alter ego brillante.
E' come un'espressione scintillante
di cio' che sei dentro.
Non ci ho mai pensato.
Ad esempio, il mio
ragazzo adora i Jets, d'accordo?
- Percio' glieli dipingo sempre in viso.
- Hai il ragazzo?
Si'.
Jason DelPino.
- Perche', lo conosci?
- No. No.
Bene, siccome non sai come
vorresti la tua faccia da glitter,
assorbiro' la tua energia
per un secondo
cosi' potro' dipingere qualcosa
che meglio descrive chi sei dentro.
Posso anche mettere la cupcake.
Imogene, non ha alcun senso.
Allyson, mi parla
quando lavoriamo.
E una volta mi ha perfino
chiesto se la trovassi sexy.
- Gli piaceresti se fosse libera.
- Se gli piacessi, avremmo una storia.
Forse Allyson non e' quel tipo che
riconosce e apprezza
quanto sei speciale...
e unico.
E' l'unica ragazza che
conosco a parte mamma.
Forse e' ora che cominci a pensare
di andare piu' in la' del lungomare.
Fare nuove esperienze,
e incontrare gente con
i tuoi stessi interessi.
Con chi potrei avere
interessi in comune?
Forse Jacques Cousteau
ha una nipote o qualcosa del genere.
Non saprei ma dico solo che
c'e' un mondo intero la' fuori
che non hai mai vissuto.
Credi che valga la pena viverlo?
A volte.
Ed ora, il nostro prossimo gruppo
spacca davvero!
Le sole superstar americane
I... I... I... I...
Backstreet Boys!
I miei compari.
I Backstreet Boys.
Ehi.
Non ci credo che l'hai fatto.
Che ne pensi?
Ehm...
e' stato divertente.
Divertente.
Sembri diverso con il trucco.
E' un bene, penso. Non voglio apparire
come uno che indossa sempre il trucco.
Senti, seriamente,
grazie per essere venuta.
Lo apprezzo davvero. In effetti,
hai portato i presenti a 19.
- Il che e' abbastanza figo.
- Si'. Nessun problema.
Te ne dovevo una.
Quindi siamo pari, per sempre.
Per sempre.
Ehi, Lee.
Esci con noi?
Forse.
Lo spero.
Ehi.
Ok, Britney Spears e Christina
Aguilera erano la stessa persona?
- Si', esatto.
- Lo sapevo!
Dunque, cosa...
Che ti va di fare?
Probabilmente tornero' indietro
e cerchero' di trovare mio padre.
Sono le 23.00, ne sei certa?
Dovresti uscire con noi.
Oh, caspita, sembra divertente.
Ma davvero devo ritornare.
E non voglio che
mia mamma si preoccupi.
Wow!
E' molto triste,
perche' sei una scrittrice
e questa e' la scusa migliore
che ti e' uscita.
Va bene, ascolta, ad essere onesti,
non mi va molto di uscire.
E in piu', io non bevo,
e io e te non ci conosciamo
davvero abbastanza
per stabilire se ci divertiremmo
insieme in un contesto sociale.
E, praticamente, siamo
di generazioni diverse.
Hai ragione. No, e' giusto,
concordo con te.
Cioe', Dio ce ne scampi se usciamo
e dico qualcosa di stupido
e ti sei senti mortificata per me,
e non abbiamo nulla di cui parlare.
- Sarebbe un casino.
- Gia'.
Cioe', non sono pessimista,
dico solo che esiste la possibilita',
e non riconoscerlo
sarebbe incauto.
No, concordo. Credo sarebbe incauto.
Credo che se lo facessimo
probabilmente correremmo
un rischio gigante.
- Sicuramente.
- Concordo.
Va bene. Ci vediamo.
Ma quello che conta e' che...
non me ne frega un cazzo.
Mi spiace che sia cosi' rumoroso,
ma e' buon segno.
Tutti i miei amici sono qui.
Ehi!
- Vuoi ballare?
- Oh no, grazie!
Ehi!
Bene, bene. Guardate chi
ce l'ha fatta finalmente.
Va bene, questo e' Nick,
lei e' Lucy,
Charlotte, Antonio,
Sherry e Veronica.
Ragazzi, questa e' Imogene.
- Ciao.
- Ehi!
Oh mio Dio! Credo che
mia mamma avesse lo stesso gile'!
- Forte.
- Allora, come vi conoscete ragazzi?
- Ehm, tramite la sua famiglia.
- Oh, e' come una tua zia?
- No.
- Vuoi da bere?
Charlotte? Volete da bere?
Acqua, bibita, qualcosa?
Pellegrino.
Ehi, Lee, prendo un altro
Jack e Coca ora,
e
ci rivediamo dopo.
Sai che c'e', prendo anche
un Long Island Iced Tea. Grande.
Oh. Credevo che non bevessi.
Forza, amico. Sentito cosa ha
detto la signora? Portale dell'alcol.
Gia', hai sentito cosa ti ha detto
la signora. Portami dell'alcol.
Ehm...
Va bene, ottimo!
Va bene! Va bene!
Questo posto ha
delle luci pazzesche.
Mi sento come andassi a fuoco,
ma i miei pensieri
sono molto lenti.
Come lo fermi?
Bevi ancora.
Ok, andiamo a ballare. Dai!
- Non voglio ballare qui.
- Dai!
Non mi piace questa canzone.
Dovrei bere di piu'.
Tutti sono cosi' carini.
Lo so, giusto?
E ho... ho dimenticato
che uscire con gente normale
puo' essere un'esperienza
cosi' coinvolgente. Sai...
e' come se avessi voglia
di espandere la mia cerchia,
e fare le unghie finte
o qualcosa di simile.
No, no.
Niente unghie finte.
D'accordo, seriamente,
- sei andato a Yale?
- Si'.
L'ho fatto sul serio.
Sono andato a Yale.
- Ok, cosa hai studiato?
- Mi sono laureato in musica
e storia francese.
E al mio ultimo anno
ero un Whiffenpoof.
- Un... cosa?
- Non sai dei Whiffenpoof?
- Non e'... Stai inventando dei gruppi.
- Non hai mai sentito dei Whiffenpoof?
- No, non e' vero!
- Questo e' assolutamente... va bene!
Ok, ho sbagliato le parti, non importa.
E' meglio con i guanti e lo smoking.
- Vengo su.
- Oh!
Oh... Ok, ok. Ho capito.
E' molto divertente. Oh!
- Ok. No, dovrai sederti.
- Cadro' se rimango in piedi.
Sei prorio bravo!
Lo sei. Sei...
un cantante fantastico.
Perche'
lavori in quel cesso?
Perche' in quel cesso mi pagano.
Be', io credo...
credo dovresti essere famoso.
Credo che anche tu
dovresti essere famosa.
Davvero.
Lo ero quasi.
Piu' o meno.
Be', nessuno
ti impedisce di scrivere.
Credo che tu sia brava
come allora.
Tu non sai di cosa parli.
In realta', lo so.
So di cosa sto parlando, perche'
ho trovato il tuo covo segreto.
- Scusa?
- Si', il tuo covo segreto. Dietro
la scrivania, nel muro,
nella tua stanza. Io...
stavo spostando della roba, e
ho trovato un sacco di opere.
Cosa? Sei andato nel mio covo segreto.
hai trovato e letto le mie opere
- senza chiedermelo? Sono private.
- Cercavo di capire cosa fossero.
- Mi spiace.
- Non leggi la roba altrui
messa nel muro.
E' nel muro, significa non leggerla.
Ok, stai calma e ascoltami bene.
Volevo solo vedere cosa fosse
e sono stato in piedi tutta la notte
leggendo un fantastico testo
su di te che diventi donna.
Come si chiamava?
'Il ciclo di Imogene'.
Era buono?
Si'!
Lo era davvero.
Mi e' piaciuto sul serio. Credo...
credo tu sia nata
per essere una scrittrice.
Aspetta, aspetta, aspetta
aspetta aspetta.
- Le lenzuola sono pulite?
- Cosa intendi?
Ci hai fatto sesso sopra?
- Solo con me stesso.
- Oh.
Mi piace.
Dove sei...
Mi...
sento come stessi morendo.
Credo che sia
per via del dopo sbornia.
Per quanto dura?
Non lo so.
Qualche volta aiuta
se mangi al McDonald's.
- Gesu'.
- Bousche non e' tornato a casa.
Ehm... Aspetta. Cosa?
Se n'e' andato ieri mattina.
Gli ho fatto un panino,
non e' piu' tornato indietro.
- Ha detto dove andava?
- Cosa?
Oh, Dio. La tua voce e' come coltelli
infuocati che mi trapassano il cranio.
Imogene?
Oh!
Avete fatto sesso, ragazzi?
Grazie.
Ehm,
ascolta, ehm...
- Che giorno e'?
- E' giovedi'.
Merda! Oh mio Dio!
C'e' la festa
per il libro di Dara!
Solo per chiarire, e' la ragazza che
non ti ha lasciato
- entrare nel suo appartamento?
- Se non vado stasera
la gente speculera' sul mio stato
mentale e sull'accaduto.
E ho bisogno di andarci,
e provare loro che sono sana
e che ho il controllo
della mia vita.
- Va bene, andiamo.
- Cosa?
Si', ti ci porto.
Solo per chiarire.
Intendi, come mio ragazzo?
Ehm, travestito da ragazzo.
Guardati.
Dopo di te.
Aspetta! Aspetta!
- Vengo con voi.
- Cosa?
Mamma ha detto che
state andando a New York.
Sai che e'
oltre il lungomare, vero?
Credo di esser pronto.
- Sei sicuro di sapere come tornare?
- Si', ecco perche' ho l'orologio GPS.
Ci incontreremo qui,
45.2 gradi nord, 79.3 gradi ovest.
Alle...
7:30.
Sei sicuro di voler portare
quello specie di guscio con te?
Quale posto migliore per provarlo
oltre New York?
Be'...
- Buona fortuna!
- Grazie.
- Stai attento.
- Si'.
Guarda dove vai.
Stara' bene.
- Si'.
- Oh!
'L'ho trovato'.
- L'hai letto?
- Ho aiutato a scriverlo.
Allora deve essere buono.
Non conta. Suo zio e' il proprietario
della casa editrice, percio'...
Del buon nepotismo
vecchio stile.
- Ciao.
- Ciao, come stai?
Ehi!
Parlo con te.
Cosa c'e' dentro?
- Io... io ci vado dentro.
- Cosa?
- Oddio!
- Ragazze!
Imogene!
Che sorpresa!
E' un vestito interessante.
Non capisco perche'
la mia presenza vi sorprenda.
- Ho confermato oltre un mese fa.
- Certo, certo!
Eravamo solo, solo preoccupate che
non potessi essere qui stasera.
- Ma ci sei.
- Sii'!
- Meraviglioso.
- Vado al bar.
- Un Long Island Iced Tea?
- Molto divertente.
- Quindi, sono tutti qui?
- Si'. Tutti.
Anabelle e George stanno parlando
con David Sedaris.
- E credo di aver visto Peter.
- Un attimo. Cosa?
- Oh, oh...
- Peter e' qui?
- Oh, no. In realta'...
- No, l'ho appena visto...
Oh mio Dio, e' lui. E' qui.
L'ho dimenticato! Dimenticato!
Peter?
Oh!
Imogene.
Mi avevano detto
non ci saresti stata stasera.
E allora? Quasi muoio
e tu non mi parli piu'?
Non ti fanno andare in giardino
per fumare, ci credi?
Non posso, e'...
- E' terribile.
- Salve.
Club soda con del bitter.
Andra' bene per il tuo stomaco.
Stai scherzando?
Vivi con qualcuno
e ti presenti alla festa
di un'amica con una modella a caso?
- Cos'e' 'a caso'?
- Dammi solo un'attimo.
Non e' una a caso, ok?
I nostri genitori passano
l'estate insieme in Provenza.
Non te ne sarebbe importato
se morivo, non e' cosi'?
Oh mio Dio.
Tu saresti stato contento.
Non sarei stato felice
se morivi, va bene?
Ecco perche' ho chiesto a
Dara di controllarti.
Aspetta. Cosa?
Ehi!
Ciao. Wow.
Sapevi che Peter sarebbe venuto e
non me l'hai detto? Come hai potuto?
- E' lei Imogene Duncan?
- Si'.
Ralph,
- Ralph, stai bene? Cos'e' successo?
- Lo conosce?
- E' mio fratello.
- Lo tenga alla larga dalla strada.
Stava per finire a Guantanamo.
Cos'e' la spazzatura che ha
portato alla mia festa?
E' una riproduzione
fatta a mano di un esoscheletro
che ha disegnato e
costruito tutto solo.
Che e' di piu' di cio' che potrei
mai dire per te!
Va bene.
No, non andar via. Come hai potuto
non essere sincera con me?
Perche' farlo sarebbe stato un lavoro
a tempo pieno, va bene Imogene?
- Cosa significherebbe?
- Imogene, lascia stare.
Credo che Dara intenda che
qualche volta sembri...
- triste.
- No, Hannah, non e' quello.
Devi stare molto attenta
a chi ti rivolgi cosi',
perche' l'unico motivo per cui sei qui
ora, e conosci tutta questa gente,
sono io. E vivi nelle favole
se credi di appartenerci.
E ora piangera'.
Veloce, Imogene. Entra qui.
- Nel guscio.
- No e' ok, Ralph.
Non hai nemmeno
scritto il tuo libro.
Come se m'importasse quello che pensi.
Non so nemmeno come sei entrato.
Sono venuto con Imogene.
Sono molto dispiaciuta per questo.
Come puoi vedere, non e' in se'.
Imogene, aspetta.
Ha bisogno d'aiuto.
Tu, tutta confezionata?
Quel vestito ti fa
il culo enorme!
Enorme!
Fanculo a tua madre!
Imparato a Chinatown.
Imogene?
Stai bene?
E' solo che...
Passi tanto tempo
concentrandoti su una cosa.
E poi,
un giorno tutto
il resto appare e...
eccoti li'.
Sono una barzelletta.
No, senti, ehi,
sono degli stronzi.
Credi che non abbia mai avuto
a che fare con gente cosi'?
Sono stato sommerso
da quella merda per tutto il college.
Non vedevo l'ora di andarmene.
Be', almeno avevi
un posto dove andare.
834 Sutton Place.
New York, New York, 10021.
Papa' vive li'.
Grazie.
Ah, non e' un problema.
Non e' un problema la guida.
No. Intendo solo... grazie.
Oh...
Certo.
Buona fortuna.
Salve. Siamo qui
per vedere Maxwell P. Duncan.
E chi dovrei annunciare?
I suoi figli.
Solo un momento, prego.
Come avete scoperto
che sono ancora vivo?
Due settimane dopo
la tua morte, ti ho visto...
comprare del dentifricio da A&P.
E a 21 anni ho assunto un investigatore
con i soldi del compleanno.
- Quindi lo sai da tutto questo tempo?
- Si', signore.
Ma non hai provato
a contattarmi prima.
Aspettavo che mia sorella
tornasse a casa.
Bene, prego salite.
Potrebbe tenerlo
d'occhio per me, per favore?
- Pensi che dovremmo abbracciarci?
- Certo.
- Vostra madre sa che siete qui?
- No.
E' arrabbiata con te.
Ci ha detto di non venire.
Oh, com'e' pregevole!
E' un Joseph Kato?
Si'. Appartiene alla famiglia
di mia moglie da anni.
Oh si', Virginia?
Questi sono i miei figli.
Lei e' Imogene.
- Piacere.
- E lui...
lui e'...
- Ralph.
- Ralph. Salve.
Salve, Ralph.
Sapeva di noi?
Veramente, no.
Va bene.
- Possono dartene uno, se ti va.
- Si', grazie.
Avete dei figli?
No. Non possiamo.
Ho un problema.
Quale?
Virginia e' nel consiglio di
amministrazione del Guggenheim.
Il Guggenheim e' di gran lunga
il mio preferito.
Ho visto la mostra
di Kandinsky tre volte.
Ho iniziato il tuo libro
sull'America rurale
e non sapevo che
i pellegrini fossero alcolisti.
Si'. Vero. Preferivano la birra
anziche' l'acqua contribuendo
alla loro famigerato nomea
di essere alcolizzati sodomiti.
Sai chi ha inventato
la torta di zucca?
Credo... credo
siano stati i Pellegrini.
I sodomiti hanno inventato
la torta di zucca?
A quanto pare.
Ma e' cosi' carina,
la torta di zucca.
- Ralph.
- E' deliziosa.
Perche' non ci racconti di te?
Ne sarei felice. Mi chiamo
Ralph Duncan, sono un inventore.
Il mio centro d'interesse e'
la scienza dell'autoprotezione fisica.
Basata sull'esoscheletro
dei molluschi.
Imogene, perche' non
ci dici qualcosa di te?
Imogene Duncan non ha
nessuno da sposare.
Non ha un posto
in cui vivere, ora.
Tutte le sue cose sono sparite
a parte questo
pezzo di merda.
Ma era una scrittrice.
E cosa scriveva?
Scriveva cose che inducevano la gente
a pensare che fosse il non plus ultra.
Finche' hanno capito che
ero solo
un impostore.
Questa zuppa ha
un gusto molto, molto particolare.
E...
non riesco a capire.
- Cannella?
- No. E' un'erba.
Vado a stendermi per
due minuti. Scusatemi.
Curcuma? Curcuma?
E' cosi' triste. Da quanto
tempo ha problemi con l'alcol?
Da tipo due giorni.
36CXY, trasmette la musica
piu' sexy degli '80, '90 e di oggi.
Vi ricordate questa?
Quando incontrai tua madre pensai fosse
la cosa piu' sexy mai vista prima.
Era sul palco
e danzava nel suo costumino.
- Mamma era una spogliarellista?
- Allora si chiamavano Go-Go dancers.
E non avevo mai visto
nulla come lei.
Insomma, aveva 19 anni
e si era ritirata dal college.
Io ero appena uscito
dall'esercito e, sai...
quando ci sposammo lei rimase
subito incinta senza chiedermelo.
Stavo appena cominciando
a capire se l'amavo o no.
Avevo 21 anni.
Capisci come
mi dovevo sentire?
Eri felice con lei?
Senti, ci ho provato. Ok? Solo che
non c'era nulla da fare. Lei...
voleva Ocean City,
ed io volevo di piu'.
- Perche' non ci hai portati con te?
- E mentre viaggiavo?
Sareste cresciuti odiandomi. E non
sarebbe stato giusto per nessuno.
Cosi' hai pensato fosse giusto
fingere che non esistessimo?
Non mi avete amato di piu', cosi'?
Ti mancavamo?
Eravate bambini.
Vi conoscevo a stento.
Insomma, non eravate
persone del tutto formate.
Onestamente, puoi davvero
dire di sapere chi io fossi?
Eri mio padre.
Sapevo di amarti.
Si', be', devi ammettere
che tua madre era molto...
Ha le sue stranezze ma non e' stato
facile per lei crescere Ralph da sola.
Senti, voglio dirti una cosa.
Potresti guardarmi?
Ovviamente, non sono stato
molto come padre
e vedo i danni collaterali
che cio' ti ha provocato, come donna.
Quindi lascia che ora
ti aiuti. Quanti soldi ti servono?
Se ci credi, mi ricordi
un po' me stesso.
Quindi credo che aiutare te
sia come aiutare me, giusto?
Mi dici solo dov'e'
il bagno piu' vicino?
Si', in fondo al corridoio.
Seconda porta a destra.
Scusami.
Ho colpito questa cosa
con bastoni,
sassi.
L'ho sottoposta a test del vento.
Dai, Ralph, andiamo.
- Andiamo a casa.
- Cosa?
No, voglio fare
una dimostrazione a papa'.
Un'altra volta, ok?
- Cosa? No, voglio farla ora.
- Ora non puoi perche' ce ne andiamo.
- Perche'?
- Perche' e' tempo di andare, Ralph.
Non vuole vederlo?
No.
Non vuole vederlo.
Vuoi parlarne?
Tesoro?
Ehi, siamo solo noi.
Che ti e' successo?
Papa' e' un pezzo di merda.
L'avete visto?
Aspetta.
Sei uno stupido guscio!
Sei uno stupido guscio!
Sei uno stupido,
stupido guscio!
Tesoro.
- Vuoi qualcosa da mangiare?
- No!
Imogene?
Tesoro.
Capisco perche' l'hai fatto.
Capisco perche' hai mentito.
Be'...
Tesoro.
Dimmi che e' successo.
Diciamo solo che e' stato
indifferente. Come avevi predetto.
Sai,
c'e' un detto nella
tradizione dei samurai.
Me l'ha insegnato Bousche.
E' una cosa tipo,
'A volte devi vedere il serpente nel
cespuglio per capire che e' li''.
Sai, forse avevo torto.
Forse avevi bisogno
di vedere il serpente.
E' il tuo modo
per chiedere scusa?
Be'...
se ti dicessi che mi spiace,
ho paura che ti
arrabbieresti e grideresti
che ti ho rovinato la vita.
E poi mi sentirei
di merda. Ed io...
non posso vincere
contro di te,
Imogene.
Be', magari per questa volta
puoi correre il rischio...
e provare a dirlo comunque
e stare a vedere che succede?
Bene, d'accordo.
Credo che mi dispiaccia,
di averti mentito.
Anche se l'ho fatto
per il tuo bene.
Ed ora sai che avevo ragione.
- Grazie.
- Va bene.
La mia pinna.
Oddio!
La cercavo da una vita!
Spero che l'altra sia
ancora nel furgone.
Ciao! C'e' qualcuno a casa?
Oddio. E' George!
E' tornato!
Sapevo che
sarebbe tornato da me!
Tesoro?
Oddio!
Oddio, tesoro. Avevo cosi'
paura che ti fosse capitato qualcosa.
- E' pronto il mio panino?
- Certo, dolcezza.
Te lo prendo.
Com'e' quella mela, Lee?
Vuoi delle patatine?
Sono alla panna acida e cipolle?
Oddio!
Tesoro!
Armando.
Non pensarci nemmeno.
Non sparare.
Collaboreremo, va bene?
Ecco.
Non sparare.
- Tutti qui!
- Hai una pistola?
Dunque lo Scorpione Rosso
si e' rifiutato di ritirarsi.
- Che diavolo dici?
- Mamma?
- Avvicinati e muori!
- No, tesoro!
Come mi hai trovato?
- Ci sta rapinando, dagli la borsetta!
- La valigia e' la' nell'armadio.
- E' quello che vuoi, no?
- Ma chi sei, amico?
Signora,
perche' non va a
prendermi la valigia?
Stai ancora facendo
il furbo ad Anversa, vero?
Pensi sul serio che ci sia
un gioco da vincere qui?
Non provare a fare l'eroe.
Lasciali andare e uccidi me.
- Non sanno nulla.
- Hai ragione.
A parte forse conoscere il mio
aspetto. O la mia pistola.
Magari dovrei dargli anche il mio
indirizzo cosi' dopo che li ho uccisi,
possono mandarmi una
cartolina dall'inferno!
Ma che cazzo...?
Qualcuno prenda la pistola!
Notizia shock da Ocean City, dove
la polizia ha arrestato un assassino
che ha puntato una pistola contro
un agente del governo e la sua famiglia.
Tuttavia, l'attacco e' stato sventato da
un familiare con l'uso di un oggetto
chiamato 'Guscio Umano'
per sopraffare il carceriere.
- Ehi, zitti! Zitti! Lo conosco.
- Michelle Connors e' sul posto.
Ciao, Paul. Sono con una
delle vittime, Ralph Duncan,
- l'inventore del 'Guscio Umano'.
- Merda.
Be', sono io che ho inventato
il 'Guscio Umano',
che e' la massima barriera
protettiva contro i danni al corpo.
Ma, in realta', e' stata
mia sorella a salvare la famiglia.
Ehi, ragazzi, ci fate
una ripresa qui?
Ciao. Ehi, tesoro.
Dunque, ci racconti del guscio.
Si', Michelle,
ti raccontero' del guscio.
Il guscio e'... una mia creazione...
Mi porto' con lui', ok?
E avevano questa
macchina dove potevi
vincere un pezzo d'oro da 20$.
E al terzo tentativo,
ce l'ho fatta.
Ed eccomi, a parlare di
tutte le cose che mi sarei comprata.
E mio nonno mi fermo' e disse:
'No, non potrei mai spenderlo perche'...'
Merda. Cos'e' che ha detto?
- Mamma, dai.
- Si', giusto, giusto.
Disse:
'Non potrei mai spenderlo
perche' finche' sara'
nelle mie tasche
saro' sempre un vincitore'.
Cosi'... l'ho... tenuto.
Lo dai a me?
Dobbiamo tenerlo in famiglia.
Mamma.
La vita e' una breve scintilla.
Be', a volte l'oscurita'
e' autoimposta.
E accusare tua figlia
di un crimine
e' certamente il miglior modo
per trovarla.
Sono cosi' orgogliosa...
Qui c'e' il poster. Tutti qui.
Tutti sulla limo. Come le
rockstar dopo un grande show.
Ecco Bousche!
Devo confiscartelo.
E' il mio telefono.
Non possono esserci prove
fisiche della mia esistenza.
Senta, se mi da' il suo numero
parlero' con il Times
per un articolo.
- Davvero?
- Mi dispiace...
Comunque lui e' Whit Stillman,
superbo scrittore e regista.
Piacere. La sua commedia
mi e' piaciuta molto.
Mi piacerebbe
farle delle domande.
- Ha tempo?
- Imogene!
Muoviti. Qui si paga ad ore.
Sa cosa? Mi spiace,
ma devo andare.
La mia famiglia mi aspetta.
Devo andare.
Tutti insieme! Tre!
Due, uno!
Traduzione: appleM, Kat Von G,
Evgenij, claire [SRT project]
Revisione: appleM
[SRT project]
Se tradurre vi appassiona
e diverte, venite a tradurre con noi.
[SRT project]
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