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SRT project e' lieta di presentare
"La verita' su Emanuel"
Traduzione: Eriante, appleM, maz71
cerasa, Spawn [SRT project]
Revisione: Spawn
[SRT project]
Mi chiamo Emanuel.
Ho 17 anni e ho ucciso mia madre.
L'ho fatta squartare,
come una capra al mattatoio,
per venire al mondo.
Mentre sanguinava, il dottore
mi soffiava aria nei polmoni,
premendo le mani
ripetutamente sul mio petto,
con lo stesso movimento,
ritmico e ripetitivo
che aveva compiuto per masturbarsi,
quella stessa mattina.
Ha funzionato.
Lui e' venuto e io sono venuta...
al mondo.
Il fatto che mia madre
in tutto cio' avesse perso la vita,
per me, probabilmente
e' solo una nota a margine.
Il prezzo da pagare.
Ma sono io a pagare.
E' sul mio conto.
E accumula interessi
ogni anno che passa.
Il punto e',
che non c'e' posto per me,
perche' non dovrei essere qui.
Forse se fossi stata...
un'atleta olimpica,
o uno scienziato geniale,
ma non lo sono.
Non sono nessuna di queste cose.
Sono solo una ragazza.
Un'assassina senza un movente.
Percio' sconto la mia pena,
aspettando che la mia condanna finisca.
E' squisito.
E' fatto con Gouda invecchiato
al posto del Cheddar.
E' questo che dona
la nota pungente.
Che ne pensi tesoro?
Sofisticato,
e' la parola che mi viene in mente.
Sofisticato, mi piace.
Com'e' andata oggi, tesoro?
Alla grande. Ho conosciuto un ragazzo,
e ci vedremo. E' una cosa seria.
Oh, e' meraviglioso!
Come si chiama?
- Claude.
- Claude.
Vi siete appena conosciuti
ed e' seria?
Si', lo e'.
Mi passi i broccoli?
Be', io penso che sia carino.
Penso che sia arrivato il momento
per Emanuel di avere un bel ragazzo.
Perche'? Cominciavi a pensare
che fossi lesbica?
No.
Dio, no. Perche' dici cosi'?
Ho fatto un sogno su di te
la scorsa settimana. Sessuale.
- Emanuel.
- Pensavo volessi saperlo.
No. No, non volevo.
E' assolutamente normale. E' solo
un ibrido del complesso di Elettra,
fatto su misura per la felice,
moderna famiglia adottiva.
- Rilassati, non vuol dire che...
- Emanuel.
- Senza offesa ma non sei il mio tipo.
- Emanuel, basta!
Ignorala.
Fa sempre cosi' quando
si avvicina il suo compleanno.
Ehi!
Emanuel, stai piu' attenta, ti prego.
No, non riesco.
Non e' il tuo angolo per masturbarti.
Lo so. E' una scala traballante su cui
sto spostando strumenti sofisticati.
Difficile considerare sofisticata
una pompa per il pene.
Perche' non ne provi una
e la fai finita?
Perche' e' appiccicosa?
Senti. Se avessi il pene, la proverei.
E' come se lavorassi al ristorante
e ci fosse un nuovo piatto al menu'.
Hai bisogno di provare
quello che vendi.
Non voglio provare il nuovo piatto.
Biglietti.
Mi chiamo Claude.
Lo so.
E' scritto sullo zaino.
Oh. Non e' il mio zaino.
Cioe', lo e',
di quando ero piccolo.
Mi hanno rubato la borsa e l'ho
recuperato in fondo al mio armadio.
Biglietti.
Cos'hai sul braccio?
Il mio nome.
Emanuel.
- Non e' un nome maschile?
- Pensavano fossi un maschietto.
Ma non lo sei.
La realta' e' sopravvalutata.
Perche' hai il tuo nome
tatuato sul braccio?
Perche' se venissi separata dalla
mia borsa saprei ancora chi sono.
Prossima fermata, Benovale.
- Ciao.
- Benovale, prossima fermata.
Sembra carina. Sai, riservata.
- Di dov'e'?
- Denver.
E' sposata?
Non ho chiesto, ma di certo
non sembra proprio.
E' un peccato, dover crescere
un *** cosi' piccolo da soli.
Papa' l'ha fatto.
Guarda che risultato.
Potresti andare da lei
e darle qualche suggerimento.
Ha accennato che
cercava una baby sitter
ma non mi viene in mente nessuno.
Le gemelle Denzel
si sono trasferite, vero?
Lo faccio io.
Vorresti?
Si', certo.
- Ma tu odi i bambini.
- Mi servono soldi.
Per cosa?
Ho deciso di collezionare
le statuine della Precious Moments.
Ti prende in giro.
No, non e' vero.
Devo averle.
Per ricordarmi costantemente
quanto la vita sia preziosa.
Quando comincio?
Le parlero' domani.
Le dispiace?
Ho bisogno di parlargli.
si tratta di aborto.
Mi scusi.
Cosa gli hai detto?
Gli ho detto che mi hai messo incinta.
Quindi ho deciso di abortire,
ma volevo dirtelo sul treno tra
la gente nel caso diventassi violento.
Be', di certo e' un modo
per liberare un posto.
Ciao.
- Ciao.
- Sono Emanuel.
Entra.
Vuoi bere qualcosa?
Solo un po' d'acqua.
Grazie.
Ok.
Quanti anni hai?
Ne compio 18 questo mese.
Un'eta' divertente.
Suppongo.
Piani per il College?
No.
In realta' non mi piace
molto la scuola.
Non riesco a capire perche' qualcuno
voglia firmare per averne di piu'.
Ma mi piace imparare.
Sto imparando da sola il francese.
Quindi hai intenzione di viaggiare.
No.
Be', sarebbe un peccato sapere
il francese e non andare in Francia.
Ho delle commissioni da fare...
ci vediamo tra 1 ora e mezza circa.
Oh, per favore metti
il bicchiere nel lavello.
E la bambina?
Be', e' per questo che sei qui.
Lo so, intendo...
non dovremmo conoscerci
prima che ci lasci soli?
Oh, no, Chloe sta dormendo,
e se la sveglio si infastidira' molto.
- Oh.
- Fai come fossi a casa tua.
C'e' uno stereo la'.
Cosa succede se la piccola si sveglia?
C'e' il baby monitor.
Quindi... saprai se ha bisogno di te.
Ok.
Ok.
Come fa a piacerti vivere qui?
E' bello, credo.
In realta' non conosco altri posti.
Non succede molto.
Ciao, ragazze!
Ho pensato voleste
qualcosa di fresco, qui al sole.
- Ecco qui.
- Molto carino da parte tua.
- Non e' niente.
- Grazie.
Oh, che bell'aspetto...
E' un inizio.
Non voglio interrompere
il vostro lavoro.
- Quindi...
- Oh, tieni.
- No, no, non posso.
- Oh, per favore?
Se li metto tutti in casa
sembrera' una veglia funebre.
Oh, grazie, sono bellissimi.
Ok. Ci vediamo tra poco.
Perche' non ti piace
la tua matrigna?
E' a posto.
Siamo stati solo io e papa'
per cosi' tanto tempo,
mi sto ancora abituando
ad avere intorno qualcun altro.
Dov'e' tua madre?
E' morta.
E' terribile.
Potresti prendere questi attrezzi
e la tela e rimetterli nel capanno?
Si', certo.
Falso allarme.
Si stava solo stiracchiando,
cercando di mettersi comoda.
Mi piacerebbe essere capace
di fare nanne cosi' efficaci.
Ho qualcosa per te.
Pour toi.
In realta' ho vissuto
in Francia per un po'.
Grazie.
Non ti serviranno?
Tranquilla. Non so neanche come
siano finiti nelle scatole del trasloco.
C'e' una cesta con le cose
di Chloe in lavanderia.
Puoi metterle di sopra
nell'armadio in corridoio?
Si', certo.
Cosa stai facendo?
Pensavo di aver sentito qualcosa
ma... mi sbagliavo.
Non sento niente.
Le rilavero', non preoccuparti.
Vieni giu'.
Non voglio rovinare
il suo ritmo sonno-veglia.
Ehi, cosa stai facendo qui fuori?
Sto studiando.
Studiando?
- Francese.
- Perbacco.
Dovresti essere abbastanza brava.
Lo sai, hai preso da tua madre.
Assorbiva le lingue
come una spugna.
Mi ha fatto vedere cosi' tanti
film francesi, che non ricordo.
Hai mai pensato come sarebbe stato
se fossi morta io e non la mamma?
No.
Sul serio?
Io, si'.
Sai, Em,
stavo pensando.
Forse e' l'anno buono per venire
a visitare la tomba della mamma.
Non deve essere
proprio il giorno del tuo compleanno.
E perche' dovrei farlo?
Non l'hai mai fatto.
E' importante per l'anniversario
della morte di qualcuno ossequiarlo.
Se vuoi della compagnia,
portati Janice.
Non e' per la compagnia, tesoro.
Riguarda te.
Ciao.
Non ti aspettavo
fino a questo pomeriggio.
E' il weekend.
Hai detto di voler aiuto
per allestire lo studio.
Giusto.
Be', vai avanti. Ci vediamo li'.
Chloe dorme.
Oh...
Da dove cominciamo?
Questo e' il suo preferito.
Ma e' caduto cosi' tante volte
che ormai e' ufficialmente in pensione.
Linda?
Mi dispiace, e' che
mi sono appena resa conto
di quanto sono stanca.
Penso di farmi
un sonnellino nello studio.
Porteresti questa scatola
in camera mia?
Si'.
L'ho sentita anch'io
dal baby phone.
Si', va tutto bene.
Oh. Lo so.
Non ti piace quando
fai la pipi' nel pannolino.
No, non ti piace.
No, non ti piace.
E' il solo momento in cui
diventa fastidiosa. Posso...
Posso darle da mangiare fuori orario
farla dormire fuori orario, ma...
se non le campi il pannolino,
quando e' bagnato
be', e' finita.
Mi fai un favore, mi dai
il body con le scimmie.
Per la mia scimmietta.
Si', per te.
E' nel como' nel corridoio.
Me lo vai a prendere?
Si', e' meglio.
E' molto meglio
Si', e' meglio.
E' molto meglio.
Sentiamo freddo qui!
Si' davvero.
Si' davvero.
Prendo questi piedini!
Ti prendo le ditina.
Ti prendo le ditina.
Si', lo faccio.
Oh, questo e' quello
che ci piace.
Perche' e' morbido
e stupido.
Proprio come te.
- Vuoi entrare e finire?
- No.
Be', su! Vieni piu' vicino
e vedrai come si fa.
Ora, devi sempre ricordarti
dare un po' di supporto alla testa.
Inizi per prima cosa
con i piedini.
Voglio mangiare questi piedini
cosi' carini.
E poi il tuo bel sederino.
Guarda che sederino.
Oh, vermiciattolo sculettante.
E poi ti chiudiamo.
E ti mangiamo.
Si', che ti mangiamo.
Tienila.
Oh, su, non morde.
Non ancora i dentini.
Ecco qui.
Pollo alle erbe arrostito
con ripieno di porcini.
Mmm.
Be'?
Be' cosa?
Be', come va con...
Si chiama Linda?
A posto.
- Solo a posto, non bene?
- Oh, no, no, e' delizioso.
Parlavamo del fare
la babysitter.
Oh...
Si', come va?
A posto.
Com'e' che una bambina
che a 2 anni parlava
piu' di una di 6 all'improvviso
a 18 parla a monosillabi?
Forse ho un tardo
principio di autismo.
Forse ti stai impegnando troppo.
Sembri stanca.
Sai con il lavoro in citta'
e ora con il fare la babysitter.
A volte sembri proprio una donna.
Nessuna offesa, Janice.
Sto morendo dalla voglia
di vedere quella bambina.
Si'.
Salve.
Sono l'agente della liberta'
condizionale e deve alzarsi.
Ehi.
Non vuoi sapere
cosa le ho detto?
No.
Va tutto bene?
Ehi. Ascolta.
Ho fatto qualcosa che ti ha offesa?
Mi sembri incazzata con me
- e non so cosa ho fatto.
- Oh, veramente? Non hai idea?
- No.
- Dov'eri stamattina?
Ero sul treno delle 6.
Ti ho cercato in tutti i 32 vagoni.
- Ho perso quello delle 6 perche'...
- Oh, basta!
- Be', perche' eri su quello delle 6?
- Perche' volevo vederti.
- Sono qui adesso.
- Cosi' non funziona.
Se vuoi essere il mio ragazzo,
non puoi svanire.
Non prendo bene
che la gente mi sparisca.
- Ragazzo?
- Oh, per favore!
Non farai finta di
non aver pensato
come sarebbe stringermi la mano?
Baciarmi?
Be', forse...
Che cosa? Forse o si'?
Si'.
Ci vediamo sul treno domani.
Ciao!
Linda?
Sono in cucina.
Le piace svegliarsi
con un bagno.
Ecco, risciacquala.
E' la parte che preferisce.
Va bene cosi'.
Voglio che tu cominci a conoscerla.
Voglio che si fidi di te.
Su.
Mettile la mano
dietro la testa cosi'.
Su. Eccoci.
Ecco e' tutto qui.
Penso sia
risciacquata per bene.
Allora asciugala.
La portero' a fare
una passeggiata al tramonto.
Si'?
Si'.
Fara' bene dell'aria fresca. Oggi
siamo state in giardino, ma e' ora
che conosca il vicinato.
Gira una forma influenzale.
Molto aggressiva.
Non penso dovrebbe incontrare
i vicini per ora.
Non la senti piangere?
Si'.
Non sapevo che fare.
Cullala avanti e indietro.
E parlale,
perche' le piace.
Le piace che le si parli.
E' vero, Chloe?
Si'.
Perche' tu sei cosi'
brava ad ascoltare. Si' che lo sei.
Si'. Ecco qui.
Non preoccuparti.
Lo capirai.
Ero cosi' preoccupata
quando l'ho portata a casa.
Sarei stata in grado
di prendermi cura di lei?
E se fossi stata
una madre terribile?
E se non mi fosse piaciuto?
Ma poi...
Accade, ti viene naturale, cose se...
fossi destinata a farlo.
Come se lo avessi fatto
per tutta la tua vita.
E pensi alla tua vita
prima di lei.
Era cosi' insignificante,
cosi' egoista, e non riesci
ad immaginare la vita senza di lei.
No, no ci riesco.
No.
Ho deciso di andare a correre invece.
Per cercare di perdere gli ultimi 2 kg.
Mai voltarle la schiena
quando e' li' cosi'.
E' una piccola peste.
Non vogliamo finisca in terra.
Certo che no. Mi dispiace.
Va tutto bene.
Tornero' presto.
Suppongo sia meglio
che ti vesta.
Non prenderlo
come personale ma...
tanto per iniziare, non
sono una chiacchierona.
Percio'...
se non parliamo molto
non significa
che non mi piaci.
E' che preferisco
stare con me stessa.
Volevo solo chiarirlo.
D'accordo?
Ciao.
- Che fai qui?
- Ho portato i biscotti.
- Linda non vuole biscotti.
- Chi non li vuole?
- Sta cercando di perdere peso.
- E' ridicolo. E' pelle e ossa.
- Oh, non mi fai entrare?
- Linda non c'e'. E' a correre.
Oh.
Be'...
Vorrei vedere la bambina.
Non puoi. Dorme.
Be', le do solo una sbirciata
veloce nella culla.
Oh, questo e'...
E' piu' carino di quanto
mi aspettassi. Lei...
Dio, ha proprio
sistemato la casa in fretta.
Ma che ha fatto, ha
preso le misure qualche mese fa
e poi e' arrivata
con tutti i mobili giusti?
Come potrei saperlo?
Oh. No, non farlo.
Linda e' molto chiara
sul disinfettarsi le mani
prima di toccare
i giocattoli di Chloe.
Le mie mani sono
meno sporche del pavimento.
No.
No.
E' molto particolare.
Sull'orlo della paranoia.
Dov'e' la cucina?
Da quella parte.
Oh, mi piace.
Bello.
Cosi' ti piace
lavorare per Linda?
Si', e' bello.
Oh. Com'e' lei?
E' simpatica.
- E...
- Questo e' tutto.
Oh, state molto tempo insieme.
Ho solo pensato che la conoscessi
un po' meglio, ormai.
No, non proprio.
Ma... ti trovi bene con lei?
Quando vi ho visto fare giardinaggio
insieme, sembrava ti divertissi molto.
Sai, chiacchieravi, e...
Si'.
- Ciao.
- Ciao.
Sembra tu abbia corso molto.
No. ridicolmente poco,
in realta'.
Ti ho portato un po'
biscotti appena sfornati.
Molto carino da
parte tua. Grazie.
Dov'e' Chloe?
Dorme.
Dorme?
Si'.
Mi si e' addormentata tra le braccia,
cosi' l'ho messa giu' per un pisolino.
Ehm.
Sai, ci piacerebbe averti con
la piccola Chloe a cena una sera.
Oh, wow.
Sarebbe bello.
Ehm, ma Chloe va
a letto molto presto.
Forse Emanuel potrebbe fermarsi di piu'
una sera. Sai, per fare un po' di extra.
Non mi servono degli extra.
E uso le sere per
studiare francese.
Potresti studiare francese qui.
Mentre dorme la bambina.
Si'. Va bene.
Fantastico. E' deciso.
Che ne dici di venerdi'?
Va bene.
Si'.
Va bene.
- Va bene.
- Ragazze passate una bella serata.
Quante calorie pensi abbia
ognuno di questi?
Non lo so. Molte.
Dovrei svegliare Chloe, altrimenti
rimarra' sveglia tutta la notte.
Lo faccio io.
Sai, cosi' si abitua
a me. Fidati.
Va bene. E' una
buona idea.
Cos'e' successo?
Mi dispiace.
Mi dispiace tanto.
Stai bene?
La stavo portando fuori,
- e ho urtato il tavolino, e...
- Oh, mio Dio.
- Sto bene. E' solo un taglietto.
- E' profondo.
- Sto bene.
- Forza. Dai, va bene. Andiamo.
Va bene. Brucera'.
Solo per un secondo.
Meglio?
Si'.
- Guardatevi. Sembrate sorelle.
- Si'.
Spero Chloe cresca bella
e interessante come te.
C'e' cosi' tanto dietro
quegli occhi azzurri.
L'ho notato nel momento che
ti ho incontrato.
Mi vedo in te.
Non e' necessariamente
una buona cosa.
Cosa fai?
- Cosa sembra? Estinguo la fame nel mondo.
- Oh, oh. Molto divertente.
E' pericoloso, va bene?
Non e' adatto ad una donna.
Perche' non scendi
e mi fai finire?
Ci sono. Non voglio approfittare
della tua capacita' di sistemare.
Vai al bancone.
Odio l'interazione con il cliente.
Ho la fobia dei germi e Sam non mi fa
piu' mettere le mascherine chirurgiche.
Dice che da' il messaggio sbagliato.
Oh. Non sono d'accordo.
Ti danno un'aria professionale.
Solo...
Emanuel, scendi. Fammi
fare il mio lavoro.
Come pensi di incontrare
qualche donna qui dietro?
Ehm...
Quello che sto dicendo e' che
sei bellissimo in questi giorni,
ed e' sprecato per me.
Perche' sei cosi' bella?
E felice?
Immagino di essere solo
una persona bella e felice.
Il dottore ha detto
che ho i pidocchi.
Ehm... in ogni caso...
sai, portarlo sulla terra ferma,
tanto per cambiare?
Va bene. Certo.
Che ne dici di
venerdi' sera?
Non posso questo venerdi'.
Faccio la babysitter fino a tardi.
- Va bene, beh...
- In realta'...
questo venerdi'
sarebbe perfetto.
Mi puoi passare a prendere
alle 7:00?
Si'.
Grande.
Siamo quassu'.
Va bene.
Oh, grazie a Dio sei qui.
Mi sta facendo
impazzire oggi.
Come mai?
Non lo so. Di solito, posso
metterla nella culla
e si tiene occupata.
Ma no, non oggi.
vuole la mia completa attenzione
in ogni istante.
Ecco.
Questo e' il suo nuovo
miglior amico.
E' terribile, ma a volte proprio
non vorrei essere madre.
Vorrei spingere un pulsante
e mettere in pausa Chloe
e andare avanti
con la mia giornata.
Sembra terribile,
vero?
No. Sembra onesto.
Vuoi che le faccia un bagno?
No, abbiamo gia'
fatto.
Sai, in realta', sarebbe utile
se mi potessi onestamente dire
quale di questi maglioni devo buttare.
Va bene, ma non sono
cosi' esperta di moda.
Vieni, siediti.
Mi piace il tuo stile. Voglio dire,
credo sia troppo giovanile per me,
ma penso tu abbia
un gusto eccellente.
Va bene.
Quindi cosa dovrei mettere
a casa tua venerdi'?
In realta', venerdi' non posso fare la
babysitter. C'e' stato un contrattempo.
Va bene.
Cosa fai?
Ho una specie di
appuntamento.
Emozionante! Chi e'?
Un ragazzo che ho incontrato
sul treno.
Ha un nome?
Claude.
Dovresti metterti questo.
Ecco, provalo.
- E' proprio bello, ma...
- Oh, provalo e basta.
Andiamo.
Guardati. Sei bellissima.
E' tuo.
- No. Lo prendo in prestito, ma...
- Oh, non lo metto da una vita.
In realta', penso sia...
penso sia la camicetta che ho messo
al primo appuntamento
che ho avuto con il padre di Chloe.
Che fine a fatto
il padre di Chloe?
Diciamo che,
non tutti gli uomini sanno essere
responsabili quando diventano papa'.
E non potevamo permettercelo.
No. No, non potevamo.
Non capisco perche' ha programmato
il primo appuntamento con questo ragazzo
la sera che abbiamo
ospite Linda,
sapendo che Linda non puo' venire
se lei non fa da babysitter
alla piccola Chloe.
Oh, entra.
Ciao.
Salve, sono Claude.
- Claude.
- Ciao.
Papa', Janice,
vi presento Claude.
Claude, lui e' mio
padre Dennis, e Janice.
E' un piacere conoscerti.
Sono la matrigna di Emanuel.
Lieto di conoscerla.
Oh, e' una camicetta bellissima.
Dove l'hai presa?
Ok, bene, e' stato divertente.
Ora andiamo. Arrivederci.
Protesti venire il prossimo
venerdi' sera.
E' il compleanno di Emanuel
e voglio prepararle il suo
piatto preferito, pasticcio di pollo.
Certo. Fantastico. Va bene.
- Va bene, fantastico.
- Ottimo.
- Buon divertimento.
- Arrivederci.
Vuoi stare dietro?
Certo.
Meglio se stai in piedi.
E' un po' difficile salire,
ma una volta che sei su, sei su.
A meno che non cadi.
Si', non sarebbe bello.
Ma non lo faro'.
- Va bene?
- Si'.
- Beh, spero tu abbia fame.
- Ce l'ho.
Inoltre, questa e' la prima
cena soli da un po' di tempo
Mi piace come cerchi di girare
il comportamento sconsiderato
di Emanuel in una sorta di
serata romantica per noi.
- Janice, no.
- No, no, va bene.
So com'e': "Emanuel e' fragile.
Tu non sai cosa
- ha passato. Non e' come gli altri."
- Lasciamo stare.
E si', tu sei suo padre
e io non avendo figli miei,
non saprei crescerne uno.
- Non l'ho detto, tesoro.
- Si', ma e' quello che provi.
Oh, questa canzone.
Volevo portarti in qualche
bel posto.
Cosa, non apprezzi queste romantiche
lampade fluorescenti?
16 e 25.
Grazie.
- Posso chiederti una cosa?
- Certo.
- E' una specie di una domanda personale.
- Va bene.
Ti dispiace?
No, affatto.
Aspetto fuori.
A volte, quando sono sola
immagino
io morire.
La vita esce da me
come un rubinetto aperto.
Crea un fiume con il mio sangue.
La mia domanda e': mi hai
mai notata galleggiare?
No. Non ti ho notata.
Se tradurre vi appassiona
e diverte, venite a tradurre con noi.
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- Pensavo fosse proprieta' privata.
- Lo e'.
Parrebbe che tu stanotte
abbia violato qualsiasi legge.
Furto, violazione di domicilio...
Che altro?
Liquori ai minori?
Quand'ero ragazzina
mio padre mi portava spesso qui.
Poi divenne privato
e andammo altrove. Ma...
sapeva che non mi sarebbe
piaciuto cosi' tanto.
C'e' davvero qualcosa
di speciale in questo posto.
Com'e' che vivi con tuo padre
invece che con tua madre?
Perche' lei e' morta.
Ecco perche' ho
questo tatuaggio sul braccio.
E' la prima ed unica decisione che
ha preso per me, come chiamarmi.
Mio padre pensa sia
il nome di uno con cui ando'
nel suo semestre a Parigi,
ma gli e' andato bene comunque.
Stupido.
Mi piace.
Il tatuaggio.
E' tosto, come te.
- Tu pensi che sia tosta?
- Si', lo penso.
E' come se vivessi
in un mondo tutto tuo.
E il mondo in cui noi viviamo
non sa nulla di te
perche' non appartieni a qui.
Hai detto per la gioventu'?
Magari, ma ho detto per il naso.
Ah, parrebbe che tu...
Ehi, Emanuel. Ho appena conosciuto
il tuo adorabile amico Arthur.
Che ci fai qui?
Stai sudando. Stai bene?
Tu... tu sei un po' rossa.
Chloe sta bene?
Sta bene, salvo per
questo raffreddore. Quindi...
Ho pensato solo che
potevate avere un piccolo...
- Aspiratore nasale.
- Si'. Aspiratore nasale.
Arthur, vai ad aiutare
la signora nel corridoio 3.
Oh. Allora, come dicevo,
solo un po' di zenzero con lei,
- e bastera', ne sono certo.
- Ah ah. Grazie.
- Di nulla.
- Perfetto.
Oh, mmm... la tua matrigna mi ha
invitato alla tua cena di compleanno.
So che non puoi badare a Chloe
ed essere alla festa, cosi' ho pensato
che forse c'e' qualcuno
che conosci, di cui ti fidi, che...
Posso farlo io. Sono affidabile e
mi piacciono i bambini, quindi...
- Davvero? Non ti spiacerebbe?
- No. Davvero.
- Arthur!
- Penso mi piacerebbe.
Si'.
- D'accordo. Be', forte!
- Certo. Mmm... quando?
- Oh, mmm... venerdi' alle 7:00.
- Venerdi' va bene.
Forte.
Quanto ti devo per questo?
Oh, offre la casa.
E' un... e'... omaggio per l'acquisto.
In realta' e' questo l'acquisto.
E' giusto.
Quindi, e' un acquisto che ora
si e' trasformato in un dono.
Per te.
- Be', grazie.
- Si'.
- Bene, ciao
- Bene, ciao.
Ciao.
E quello che era?
Il mio cuore che pompa ovunque.
Cominciamo dall'inizio.
- Questo e' l'inizio.
- No.
La parte in cui ti sveglia.
Lei ha le contrazioni,
tu l'accompagni per la stanza.
La faccio camminare
per la camera da letto.
Il sole e' appena sorto.
- Lei siede alla finestra.
- Finestra.
Il primo raggio di luce
la colpisce in volto.
Lei ti sorride in un modo
che non hai mai visto prima.
Come se avesse un segreto
che non vede l'ora di condividere.
Lei e' bella.
Calma.
Siedo al suo fianco
contando i minuti tra le contrazioni.
No.
L'aiuti a mettersi in piedi.
Lei ti dice che ti ama.
Che ha appena fatto
il piu' incredibile dei sogni.
Che stava nuotando sott'acqua,
in un lago, e riusciva a respirare.
Era notte,
eppure riusciva a vedere
perche' la luna le indicava
la strada come fosse dita protese.
Era felice.
Nuotava tra i pesci.
Quando arrivo' il dottore,
il viso le si era fatto
di un bianco cinereo.
I suoi occhi vagavano distanti.
Ma la sua presa era ancora forte.
L'aprirono...
e ti estrassero.
Eri bluastra.
Non respiravi.
Il cordone ombelicale era ancora
avvolto intorno al tuo piccolo collo.
Il dottore si occupo' di te.
- E come facesti il primo respiro...
- ... lei esalo' l'ultimo.
- Cercarono di rianimarla...
- ... ma era morta.
Se n'era andata.
E io ero la'.
Tu eri qui.
- E questo e' tutto.
- Gia'.
Questo e' tutto.
Lo fai per punirmi?
Mi accerto solo
che tu mi abbia detto tutto.
Che tu non abbia scordato nulla.
Evvai!
- Buon compleanno, Emanuel!
- Si'!
Oh, la mia piccina! E' cresciuta
in un attimo, non lo si puo' negare.
Oh, provaci.
Devi tagliare la prima fetta.
Fallo tu.
- Va bene.
- Ah, e'... e'...
Porta bene alla festeggiata
tagliare per prima.
Lo faccio io.
Mai dire di no alla fortuna.
- Giusto, Claude?
- Giusto.
Ci piacerebbe conoscere
la piccola Chloe.
Oh, ora ha proprio
una tremenda infreddatura.
Oh.
Mmm... ma tra un paio di giorni,
quando non sara' cosi', ve la mostro.
Oh, ci piacerebbe.
Sono lieta che tu abbia legato
cosi' tanto con Emanuel.
Ormai sono sposata con
suo padre da quasi un anno,
e, be', non lo chiamerei
esattamente un 'legame stretto'.
E' diverso, lei e' la sua matrigna.
E' tutto un altro paio di maniche.
Si', immagino.
Speravo solo di arrivare
a provare un po' di... ah...
maternita', con Emanuel.
Ma, be', vedo che non e'
proprio nelle nostre corde.
Be', sara' l'eta'.
E' una ragazza piuttosto tormentata,
e in qualche modo confusa.
Voglio solo che tu lo sappia.
Voglio solo che non lei
travisi il mio affetto per lei.
Non credo di capire cosa intende.
Lei non ha mai avuto una madre.
E credo che questo
le abbia sviluppato...
un desiderio...
che e'... mmm...
non corretto.
Sai
confuso.
Penso che a quell'eta'
siamo stati tutti un po' confusi.
Penso sia importante
che tu chiarisca con Emanuel
che ti piacciono gli uomini.
Sei interessata a... ah...
agli uomini, non e' vero?
Claude lavora in un vivaio.
Ti ho vista spesso nel suo giardino.
Forse potrebbe aiutarti... ah...
a piantare i fiori.
Mi piacerebbe.
Entra.
Ciao.
Ehi.
Cavolo, mi piace la tua stanza!
E' cosi' diversa
dal resto della casa.
Come?
Non lo so.
Parla di te.
E' tua madre?
Come si chiamava?
Ava.
Le assomigli parecchio.
Ha un'aria di mistero ed intrigo,
come qualcuno
che conosci da molti anni
ma non l'hai mai capito veramente.
Di sicuro e' cosi' per lei.
Non ha lasciato nulla di lei.
Nessuna traccia.
Ha lasciato te.
E' una traccia bella grossa.
Oh, eccovi qui.
Be', ah, si e' fatto tardi. Sono certa
che Claude debba tornare a casa.
Be', probabilmente
anch'io devo tornare a casa.
Grazie per essere venuto
ed esserti prestato.
- Mi ha fatto piacere.
- Davvero?
Si'. Cioe', ogni famiglia
ha le sue stranezze.
Se non fosse cosi',
non sarebbe una famiglia.
Quindi quella spiacevole sensazione
che provo quando entro in casa
- mi dice solo che sono a casa.
- Si', piu' o meno.
Io mi sento la stessa.
- Stesso come?
- Come prima.
E' stupido, ma
in qualche modo,
ad ogni mio compleanno,
ho la sensazione che
quest'anno mi sentiro' diversa.
Ma non succede mai.
- Diversa come?
- Non lo so.
Non importa.
Ok.
Be', naturalmente.
- Quello chi e'?
- Un amico di lavoro.
Faceva il babysitter.
Le riprogettero' il giardino.
Cosa?
Si'. L'ha proposto tuo padre.
Sai, perche' lavoro al vivaio.
Cioe', non puo' assumermi, ma penso
che potrei fare un buon lavoro.
Guarda, non voglio vederti di continuo.
Cioe', sei gia' stato qui due volte.
Cosa?
Non posso prendere il treno
e ora non posso fare la babysitter
senza che tu sia li' a sbirciare?
Be', se e' cosi' che ti senti,
te la rendo semplice.
Non sei costretta
affatto a vedermi.
Questa o quest'altra?
Nessuna.
Si', sono d'accordo.
Ti va bene che io esca
con Arthur, vero?
Si'.
E' che...
non credo sia
il ragazzo adatto a te.
E' solo una cena.
Forse finira' che saremo solo amici.
Cioe', per ora riesco
a gestire solo un'amicizia.
Anche se sarebbe bello.
Non possiamo sempre e solo
essere noi tre e basta.
Credo che abbia fame.
Nelle ultime due settimane
e' cresciuta un sacco, non credi?
Non ci credo che sto per farlo.
Posso dirgli che non ti senti bene
o che Chloe sta male.
Lui capirebbe di certo.
E' tutto ok.
Torno a casa presto. Non
faro' nottata.
Come sto?
Stai benissimo
Va bene, ciao.
Ciao.
Credo che stia iniziando ad amarmi
come ama te.
E' cosi' che ci si sente.
E' come ho sempre
immaginato che fosse.
Grazie.
E' solo la fermentazione
di un frutto.
Oh, eccoti qui.
- Chloe non sara' mica sveglia?
- No, si e' subito addormentata.
Bene, Arthur vuole vederla.
No.
Cioe', mi ci e' voluto un sacco per
metterla a letto, e se si svegliasse?
Dobbiamo fare solo pianissimo.
- No
- Non ti preoccupare, ce la faccio.
Penso che sarai orgogliosa di me.
- Mi piace il tuo trucco.
- Ti prego.
Ti prego, resta di sotto.
Vuoi venire?
- Oh, e' cosi' carina.
- Non e' bellissima?
Sembra un po' immobile.
In effetti non batte
neppure le ciglia.
Tipo, come se
non fosse vera.
Si', lei e' speciale.
Credo che ogni mamma pensi
che suo figlio lo sia.
Allora, vuoi scendere a bere qualcosa?
Certo.
Quello non e' una bambina.
E' un pupazzo.
E' una bambola.
Dove sta la tua vera figlia?
Linda?
Dov'e' mia figlia?
Dov'e' mia figlia?
- Ok la troveremo.
- Dove sta Chloe?
No, sono certo che Emanuel
l'ha messa da qualche altra parte.
- Dove sta?
- Non qui. Ehi, Emanuel?
Emanuel?
- Dov'e'?
- Non ti preoccupare, la troviamo.
Dov'e'...
- Dove sta Chloe?
- Ehi, Emanuel?
Emanuel!
Emanuel?
- Ha detto che stava...
- Emanuel!
Doveva stare qui sopra.
Dove sta Chloe?
Nella sua culla.
Dove?
Proprio qui.
E' una bambola. Dove sta
la bambina di Linda?
- E' lei, Arthur.
- Non e' divertente, Emanuel.
Che ne sai, Arthur!
Tu non sai un cazzo di niente!
Emanuel, ti prego.
Emanuel, ti prego.
Ti prego, dove sta?
Senti.
Rispondimi!
Lei dove sta?
Rispondimi immediatamente!
Che le hai fatto? Ridammi la mia bambina.
- Ok, ok, ehi.
- Ridammela!
- Dammela.
- Ehi, e' tutto ok, la troveremo!
- Emanuel, chiamo la polizia!
- Dove sta?
- Ehi!
- Dammela! Dove sta?
- E' tutto a posto.
- Dove sta? Emanuel!
Dove sta Chloe?
Emanuel.
Emanuel, riesci a sentirmi?
Em?
Riesci a sentirmi?
Fate piano, ora.
Puoi restare qui con Linda?
Io devo andare all'ospedale con Emanuel.
Potresti farlo?
Lei non dovrebbe restare da sola.
Abbiamo trovato il marito di Linda.
Sta tornando in aereo.
Ma devo comunque
farti delle domande.
Lei non sta in condizioni
di rispondere a queste domande.
Credo sia il momento di dire
a tuo padre del bambino.
Emanuel,
tesoro.
Devi rispondere alle
domande dell'agente.
E' tornata in acqua.
E' con mamma.
Ho cercato di fermarla, ma...
E' andata via.
Tutte e due sono andate via a nuoto.
Mi hanno abbandonata.
Va bene, per stasera e' tutto.
Avrei solo voluto che avessi detto
qualcosa prima che succedesse tutto cio'.
Perche' dire qualcosa per rovinare
il mondo perfetto di Linda?
Che c'e' di bello a farlo?
Non voglio che mi tagli fuori, Em.
Forse non e' il mondo migliore, forse io
non sono il migliore, ma e'
cio' che hai.
Dobbiamo tutti confrontarci
con cio' che abbiamo.
Se non lo facciamo, siamo persi.
Ed e' dura riprendersi.
- Che vuoi farci con quello?
- Oh, ehm...
Una cosa del genere non si puo' lavare,
c'e' bisogno della pulitura a secco.
Se vuoi parlare di quello
che ti e' successo
ora o quando ti pare
io sono qui.
Io capisco molto piu'
di quello che credi.
Sai, Linda
e tutto cio' che sta passando.
Non posso avere figli.
Sai, il mio primo marito mi ha
lasciato per questo motivo.
E tutto quel dolore che ho provato...
Mi aveva quasi fatto uscire di senno.
Comunque, e' tutto.
Scusa per l'altra sera.
Provare a fare un bambino
e' stata una mia idea.
In effetti credevo che potesse aiutare
a sistemare le cose tra noi.
5 anni e quasi
100.000 dollari dopo,
abbiamo avuto il nostro bambino.
Ma il nostro matrimonio
era quasi finito.
E poi...
Linda si incolpo'.
Fu lei... quella che la trovo'...
L'autopsia fu...
inconcludente. Quindi non abbiamo mai
saputo cosa successe davvero.
Mia moglie rifiuto' di andare al
funerale. Semplicemente non ci riusciva.
Fu allora che entro' la bambola.
Cercai di farla ricoverare
ma lei spari'.
Cosi' andai alla stazione di polizia
e denunciai la sua scomparsa.
Qual e' la sua diagnosi?
Il dottore e' tutto tranne che ottimista.
Voglio vederla.
Non ti conviene vederla.
Non in queste condizioni.
Inoltre non e' possibile.
Permettono le visite solo ai familiari.
- Stai bene?
- Riesci a farmi vedere Linda?
Chiudi la porta.
Em, quest'ossessione per Linda
deve finire.
Lei non e' tua madre.
Non e' per niente tua madre.
Mi hai capito?
Non significa che non
meriti di essere salvata.
Sono certo che i dottori faranno
tutto il possibile per aiutarla.
- Come hanno fatto per mamma!
- Emanuel.
Suo marito la lascera' li' a marcire.
- Non puoi sapere che c'e' nel suo cuore.
- No.
Ma so cosa c'e' nel mio.
Ok?
Grazie per questo.
Dove sta Chloe?
Ce l'ho io.
Sta bene?
No?
Le hai fatto del male?
Stava gia' male.
Allora voglio vederla.
Dove sta?
Che e' successo?
Che e' successo?
La marea e' salita.
Le tenevo la mano...
e se l'e' portata via.
Perche' non l'hai tenuta
piu' stretta?
Non ci sono riuscita.
La marea era troppo forte.
Ci ha portato dove l'acqua
e' del blu piu' profondo
che tu abbia mai visto.
E eravamo felici
di nuotare con i pesci.
Poi Chloe ha lasciato la mia mano.
Mi sono spaventata.
Non proprio per me
o per lei.
Sapeva esattamente che faceva
e dove andava.
L'ho persa di vista.
E poi i pesci mi hanno riportata qui.
Perche'? Perche' ti hanno riportata?
Per te.
Il posto e' questo.
Ava Frances Langdon.
Moglie e Madre.
Non posso farlo da sola.
Mi serve il tuo aiuto.
Va bene?
Va bene cosi'.
Traduzione: Eriante, appleM, maz71
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