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Quante storie travagliate si sono susseguite, quanti drammi si sono consumati, e quante
persone hanno vissuto, sofferto e sono infine giunte al triste ma inevitabile epilogo della
propria vita prematuramente, in questa città? Quanti di loro hanno lasciato qualcosa in
sospeso restando prigionieri dei luoghi in cui sono vissuti, vagando per l'eternità?
Naturalmente tutto ciò, che è legato a spiritismo ed a storie di fantasmi non ha nessuna base
scientifica e non è in alcun modo provabile, ma le storie e le persone legate a queste
leggende esistono realmente e io vi racconterò alcune di esse.
Uno dei fantasmi più noti della città meneghina è sicuramente il fantasma della dama nera,
del parco sempione. Si racconta che nelle prime ore notturne, quando una fitta nebbia
avvolge il parco sempione, a quel passante che si avventurasse per i vialetti del parco,
potrebbe capitare di sentire un profumo di violetta, e di vedere la sagoma di una donna
emergere dalla nebbia. Ella è vestita di nero, e porta un velo dello stesso colore
del vestito, che non lascia vedere il volto. Si intuisce comunque dalle fattezze che si
tratta di una bellissima e sensuale donna. Man mano che si avvicina la donna attrae magicamente
il malcapitato che l'ha incontrata, prendendolo per mano e accompagnandolo per i viali del
parco fino a raggiungere un ponticello da cui si accede a dei viali mai visti prima,
e da quei viali, di raggiunge una villa. La donna apre il cancello con una grossa chiave,
accompagna il malcapitato nelle stanze della villa e dopo un lunghissimo ballo con tanto
di orchestra, nella camera da letto, dove si concede per un atto carnale.
Quando però l'uomo solleva il velo per vedere il viso della sua concubina, si rivela l'orrenda
verità, al posto del volto, la donna ha un mostruoso teschio.
Inutile dire che chiunque si sia trovato in quella situazione sia fuggito, in preda all'orrore,
ma una volta trovatisi in salvo hanno per una strana ragione cercato di tornare dalla
donna senza che mai nessuno abbia avuto successo. Alcuni secondo la leggenda sono persino impazziti
nel cercarla. La vicenda ebbe un eco tale che alla fine
dell'ottocento, la zona venne battuta a tappeto alla ricerca della villa, alcuni pensarono
persino di averla individuata in via Paleocapa a pochi passi dal parco. Oggi purtroppo questa
villa non esiste più, o forse e solo difficile trovarla.
Altri giurano che si tratti del fantasma di Bianca Maria Scapardone, vedova di Ermes Visconti,
vissuta nel 500, e decapitata sul rivellino del castello sforzesco per aver commissionato
l'omicidio di uno dei suoi amanti. Ora ci Spostiamo in Corso Monforte, un viale
apparentemente poco significativo, ma qui potremmo avere la fortuna, o sfortuna, dipende
dai punti di vista, di vedere un intero corteo di spiriti. Sono quelli dei Càtari, e la
loro storia è veramente raccapricciante. Siamo nell'anno 1028 l'arcivescovo di Milano,
Ariberto da Intimiano, ordina di deportare tutti gli abitanti di Monforte d'Alba, un
castello in Piemonte, espugnato dalle sue milizie, perché rei di aver abbracciato la
religione Càtara. Portati nel luogo che oggi prende il nome proprio da quel castello, tutta
la popolazione di Monforte fu messa davanti ad una scelta atroce, o la salvezza, verso
la croce di cristo, o la morte verso un orrendo rogo. Tutti, dal signore del feudo, all'ultimo
degli abitanti, scelsero il rogo, morendo liberi di credere nelle proprie idee. Il loro
spirito nelle sere buie di inverno marcia ancora oggi verso quel rogo, per ricordarci
il loro ingiusto sacrificio. Andiamo ora in un altro dei luoghi più caratteristici
della nostra città, il Santuario di San Bernardino alle Ossa. In via Brolo a pochi passi dal
Duomo di Milano, troviamo un luogo veramente misterioso e pieno di storia, ma allo stesso
tempo lugubre e macabro. In questo santuario infatti trovano dimora moltissime ossa umane
per l'esattezza, tibie e teschi, posizionate in modo da formare delle figure e composizioni.
Tra questo gran numero di ossa troviamo anche quelle di numerosi decapitati durante le varie
esecuzioni, ma secondo alcune teorie sarebbero in gran parte appartenuti a vittime della
peste. Secondo una leggenda tra le ossa sistemate
all'interno dell'altare, ci sarebbero quelle di una bambina, che nelle notti nebbiose di
inverno prenderebbero forma conducendo gli altri scheletri fuori nella piazza dove darebbero
vita ad una danza macabra. Nessuno sa chi sia stata questa bambina quando era in vita,
e a dire il vero non si sa nulla riguardo a nessuno di questi scheletri, ma rimane il
fatto che come luogo è molto suggestivo e si presta facilmente al far nascere leggende
di spiriti e fantasmi.
Ovviamente le storie di fantasmi in questa città sono moltissime, ma in questo video
ho voluto parlare di quelle più rappresentative, perché legate a luoghi storie e personaggi,
oltre che alle tradizioni antiche di questa moderna metropoli.
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