Tip:
Highlight text to annotate it
X
(Portoghese): L'incantevole e ospitale capitale del Minas Gerais.
Salve.
Dunque, la prima cosa che volevo dire è
poiché parlerò della mia storia
è che dovete davvero ascoltare
non perché è la storia di Christopher Howe.
Perché la mia storia non è unica, secondo me.
È la storia di molte persone,
di persone che ho incontrato durante i miei viaggi
quindi è una storia universale.
È una storia che riguarda tutti noi.
È una storia che riguarda ciò che è possibile
per tutti noi quando siamo disposti a correre un grande rischio,
quando siamo disposti ad uscire dall'ambiente in cui ci sentiamo sicuri,
fuori da quello che già conosciamo
in ciò che è sconosciuto, in un posto che potrebbe non essere sicuro
per il beneficio di altre persone.
Dunque, questa è la storia degli ultimi anni della mia vita.
Inizio poiché, come ha detto qualcuno precedentemente,
queste storie delle nostre vite non hanno, in realtà, un inizio o una fine
ma c'è bisogno di un punto da cui partire.
Perciò, comincerò da quando vivevo in Germania nel 2004
e avevo una vita meravigliosa, ero un insegnante in un liceo in Germania,
e, allo stesso tempo, c'erano alcune cose
nella mia vita che non andavano così bene.
Ero nel bel mezzo di un divorzio,
Avevo due bambini che amavo con tutto il cuore.
Tuttavia, mi sentivo depresso.
E mi ero laureato da poco,
Ho una laurea in storia
e un'altra in biologia.
Ed ero depresso in qualche modo perché
durante il periodo scolastico compresi che cose come la Bibbia
e le Sacre Scritture erano state scritte dall'uomo
e pensai che in qualche modo Dio non era coinvolto nel processo.
E fui deluso dalla religione,
dalla spiritualità per alcuni anni.
Fino a quando la ritrovai di nuovo quando vivevo in Germania,
un amico mi fece conoscere un libro scritto da Paulo Coelho,
che molti di voi conoscono, che scrisse il libro "L'Alchimista" .
E questo libro mi fece ricordare di qualcosa dentro di me,
qualcosa che avevo dimenticato,
qualcosa che era parte di quello che sono,
che riguarda l'essere sul sentiero spirituale.
Così mi ricordai del mio profondo amore
per l'Etiopia quando frequentavo l'università.
E di quanto volessi andare lì
dall'età di diciassette anni.
E, dopo aver letto "L'Alchimista",
decisi di comprare un biglietto aereo per l'Etiopia.
Sebbene fosse costoso.
Non avevo soldi per andarci, così presi un volo per il Kenya.
E sulla mia strada verso l'Etiopia attraverso il Kenya,
incontrai due produttori cinematografici su un'isola molto remota
vicino alla costa della Somalia.
E questi produttori cinematografici,
erano, a dir la verità, degli esperti produttori cinematografici,
hanno prodotto i film "America Psycho" e "Il giardino delle vergini suicide",
Non so se voi qui avete visto questi film.
Comunque mi portarono a casa loro.
E iniziai a lavorare per loro come scrittore
sviluppando la sceneggiatura per un adattamento di Paulo Coelho
intitolato "Veronica decide di morire".
Dunque, è davvero interessante, una delle prime lezioni che ho appreso
fu che quando noi facciamo questi grandi atti di fede
per intraprendere i nostri cammini, per andare incontro al nostro destino,
le persone giuste arrivano proprio nel momento giusto
quando abbiamo bisogno di loro.
Dunque, conobbi queste persone proprio in questo momento
e vissi con loro per circa due mesi in Africa
e loro ritornarono a Los Angeles
e io continuai per la mia strada verso l'Etiopia, dove
non trovai necessariamente quello che stavo cercando.
Avevo intrapreso questo grande viaggio verso quest'altro paese
per andare da qualche altra parte, e non la trovai.
Non sono sicuro di cosa fosse quello che stavo cercando in quel momento
ma non era lì.
Perciò decisi di ritornare in Germania
ed i miei amici del Kenya, i produttori cinematografici,
mi chiamarono e mi chiesero di venire
per finire per loro lo sviluppo della sceneggiatura
di "Veronica decide di morire" a Los Angeles.
Così volai a Los Angeles e finimmo la sceneggiatura
ritornarono in Africa e io rimasi lì per quattro mesi
in una casa bellissima, proprio sulla Venice Beach,
in una casa progettata da Frank Gehry, era meravigliosa.
Tornarono e il loro manager si licenziò,
ed io presi il suo posto
e iniziai a gestire società cinematografiche,
qualcosa che non avevo mai fatto prima, non avevo idea di come fare.
E ho molto rispetto per tutte le persone che producono
questo evento perché so cosa questo implica.
Mi mandarono in una casa molto carina sulle colline di Los Angeles
e fu lì che trascorsi l'anno seguente.
Anche i miei figli vennero a vivere con me
e ad un tratto in quel periodo
dovetti mandare i miei figli a vivere con la madre.
Erano molto piccoli e pensai che avessero bisogno di stare con lei.
Così andarono a vivere con la madre
e circa un mese dopo mi ritrovai sulle montagne sovrastanti Los Angeles
quando una cosa molto strana accadde.
Ero nel bel mezzo di un rito, e come parte del rito
c'è un momento per la meditazione.
C'era un'atmosfera molto zen in questa meditazione in cui
si libera la mente da tutti i pensieri.
E il miglior modo per farlo
è semplicemente lasciando le cose accadere.
E di non aggiungere alcun significato ai pensieri che vengono
in mente, chiaro?
Per arrivare in questo stato di silenzio
e di semplice esistenza e presenza.
E siccome partecipavo al rito,
nel mezzo della meditazione,
arrivai in uno stato visionario.
Questo può sembrare assurdo, sembra assurdo a me.
Ma il caso fu che io giunsi in questo stato visionario
in cui vidi me stesso camminare da Los Angeles,
in primo luogo, attraverso i deserti del Messico del Nord,
semplicemente camminare da solo.
Semplicemente in compagnia del tempo e a volte di Dio.
Nella scena successiva mi vidi camminare attraverso
le montagne della Sierra Madre in Messico,
aiutato da persone lungo il cammino.
E capii, poiché stavo camminando, che io ero
nel mezzo di questa visione e che io non dovevo
averla, che dovevo fermarla in qualche modo,
era assurdo, pazzesco, era impossibile che
stessi per attraversare a piedi il Messico.
Così mi fermai e tornai indietro nel posto
in cui ero e ritornai alla meditazione
e non appena lo feci, fui trasportato
indietro in questa visione dove io, di nuovo, stavo camminando
attraverso le montagne del Messico,
attraverso il Guatemala, attraverso la foresta di Panama,
attraverso la Colombia, l'Ecuador, attraverso il Perù ritrovandomi
infine in quel posto nel mezzo della foresta amazzonica.
E mentre compivo questo viaggio nella mia visione,
continuavo a interromperlo.
Dicendo: "No, è assurdo,
Non lo farò, è assurdo", vero?
Poi ad un tratto decisi
di consentire semplicemente alla visione di continuare.
Prima che partecipassi al rito,
pregai, cercavo qualcosa che mi riportasse sul sentiero spirituale.
E chiese a Dio di aiutarmi.
E compresi durante questa visione, che questa visione era la risposta
alla mia preghiera di aiuto.
Non ero ancora del tutto sicuro di come lo fosse.
L'accettai come qualcosa che poteva essere effettivamente possibile, ok?
Ed è qualcosa che volete sentire, non è vero?
Quando abbiamo un'idea per un progetto,
quando abbiamo un'idea per un posto nella nostra comunità,
nella nostra vita quando possiamo fare la differenza,
frequentemente, la prima cosa che ci viene in mente
sono i confini, gli ostacoli, le barriere,
"Oh, non lo posso fare, non fa per me.
Forse non sono uno scienziato,
o forse non sono un produttore, forse non sono questo o quello".
Ci poniamo tutti questi confini e limiti su quello
che possiamo fare, nessuno di questi è vero, giusto?
Ciò che si è, è che tutto è possibile nella vita
e si può fare una grande differenza.
Anche una sola persona, soprattutto quando si contribuisce
al mondo che ci circonda e questa è la metafora
per quello che stavo per fare.
Dunque, il primo passo dopo aver deciso di affrontare la sfida,
e dicendo che in realtà è possibile,
e bene, la guarderò in faccia,
è che dovevo parlarne con le persone.
Dovevo fare una dichiarazione verbale
che stavo per dirigermi in Brasile.
Così dovetti dire ai miei capi, a mia madre,
dovetti dire alla mia famiglia che stavo davvero per lasciare
questa casa in cui avevo vissuto a Los Angeles
e stavo per vivere come un vagabondo.
Sulla strada.
E non avevo la benché minima idea di come avrei fatto.
Non avevo un piano, nessun piano, niente.
Solo che stavo per farlo.
Così per le due settimane seguenti mi sentii molto emozionato,
raccontando alle persone di questa nuova possibilità
che era disponibile per me.
Qualcosa di così assurdo che non avrei potuto sedermi e pensai:
"Questo è ciò che sto per fare, questo ha senso, non è vero?"
Non aveva alcun senso ed era quello il bello.
Due settimane dopo ci fu un altro rito
e andai al rito pregando, chiedendo una guida
perché non avevo idea di quello che stavo facendo.
E,di nuovo, ebbi un'altra visione,
la seconda di questa serie,
dove, di nuovo, questo sembrerà strano,
ma ebbi una visione della Vergine Maria in cielo
sopra il mare di Cortez.
E lei non mi disse niente.
Ma le sue mani stavano in questa posizione.
E vidi me stesso distribuire pezzi di carta bianchi
alle persone che incontravo sulla spiaggia.
Che scrivevano qualunque cosa volevano scrivere.
Scrissero preghiere, per voltare pagina.
Era un momento perfetto, con un perfetto sconosciuto,
qualcuno che non conoscevano
e con cui non avevano bisogno di fingere.
E con cui potevano essere totalmente sinceri.
E che potevano mettere una pietra sul passato
così da potersi concentrare sul futuro
questo orizzonte esteso dove non c'erano limiti.
Non trascinavano con sé un passato limitato basato su ciò che sanno.
Può darsi che quelle esperienze fossero buone, può darsi che non lo fossero
ma se procediamo solo sulla base di quello che conosciamo
noi continueremo soltanto a crearne di più nel futuro,
Perciò, se potete cancellare il passato, anche se solo momentaneamente,
e guardare il futuro da un'altra prospettiva, senza limitazioni,
e vedere cosa è possibile là, e ancora,
al di là della paura o provandoci o semplicemente sopravvivendo.
Sapete, la sopravvivenza è un gioco in cui tutti perdiamo, non è vero?
Quindi, sostanzialmente, noi tutti perdiamo.
E se riuscite a superare la paura di morire,
molte altre cose come parlare in pubblico, per esempio,
da cui molti sono spaventati, me stesso incluso,
queste sono paure irrazionali
ed è molto facile, molto semplice
farsi avanti e andare fino in fondo.
Sapete, il coraggio è l'arte di aver paura
ma di farlo ugualmente, ok?
Dunque voi avrete tutte queste paure, tutti questi blocchi,
sul perché non riuscite a fare le cose che vorreste fare
e farle comunque, essere voi stessi a vantaggio delle persone
attorno a voi e le vostre comunità.
Perciò, una volta che ho accettato questo progetto,
tutto iniziò ad allinearsi perfettamente.
Pensai ancora una volta: "Ok, ce la posso fare
Lo farò per conto mio."
Ma di sicuro non funziona.
E non è divertente farlo sembrare così:
"Sto per farlo. Mi costringerò ad andare nella foresta amazzonica.
In Brasile."
Questo semplicemente non accade.
Ma, ovviamente, una volta deciso, tutti i pezzi iniziarono
ad allinearsi perfettamente,
collaborando a farmi raggiungere il mio obiettivo nell'Amazzonia.
Così, subito dopo aver conosciuto un produttore cinematografico, Mikki Willis,
di Elevate Films, che decise di promuovere il mio progetto attraverso un documentario
dove il piano era che dovevamo raccogliere
10 mila dollari che avrebbero finanziato il mio viaggio.
Era fantastico, era una piattaforma tipo questa.
E sono stato in grado di parlare del mio progetto
e il problema fu che avevamo raggiunto solo 800 dollari.
(Risate)
Dunque io non sapevo come avrei fatto.
Eppure, lo feci lo stesso.
Quindi ringrazio Mikki Willis
ed Elevate Films per avermi dato l'opportunità di raccontarvi questo perché
la cosa più importante.
Si deve condividere quello che si ha intenzione di fare
e poi bisogna farlo, giusto?
Dunque non va bene avere un'idea
se non la si vuole condividere
che è una delle ragioni per cui amo TED,
perché stiamo condividendo queste idee.
Ma si deve anche fare un passo.
Cosa si può fare oggi
per trasformare questi sogni, queste visioni in realtà'
Dunque, voglio incoraggiare tutti voi ad essere in grado di farlo.
Allora il mio progetto, ciò che simboleggiava in parte
era la possibilità di sentirsi liberi dai problemi,
di rimuovere i confini del passato
ed essere capaci di fare un passo verso il futuro
che era senza limiti e libero.
Ed essere in grado di vedere attraverso questa persona che cammina
questo straniero che se riesce a camminare da Los Angeles fino in Brasile
che altro è possibile per me, nella mia vita? Giusto?
Come dire, tutto è possibile.
Così di sicuro il viaggio è una bazzecola,
è pieno di tentazioni, di problemi,
ogni volta che siamo sul cammino della vita
di sicuro ci ritroveremo con le gomme a terra,
l'auto si guasterà,
ci sentiremo male.
Un mio ottimo maestro disse una volta,
e non so se la battuta si diffonderà qui in Brasile
ma, a volte, non si ha voglia di fare qualcosa,
si è detto che si stava per farlo,
ma semplicemente non si ha voglia, non è vero?
In California abbiamo un sacco di cibo messicano o cibo tex-mex.
E c'è questa roba chiamata burrito.
Che, a volte, non sono tanto buoni, vero?
Ed egli una volta disse qualcosa,
"Sai, i miei sentimenti possono cambiare per un cattivo burrito" Capito?
Ho davvero intenzione di mettere fine a ciò che sono all'altezza di fare nella vita.
Dunque, quando vi sentite spaventati, o sentite queste cose,
continuate a sentirvi all'altezza, qualunque cosa succeda.
È questa l'idea, ok?
Bene, anche questa è l'arte di scrivere le vostre preghiere.
O scrivete qualunque cosa fosse,
anche gli atei traggono benefici da questo progetto
quando noi prendiamo nota di qualcosa, non è vero?
Era un'opportunità catartica.
L'idea è che quando dai la tua parola
è la tua promessa, la tua promessa, giusto?
E l'arte del pellegrinaggio cattolico.
Si dà la parola per qualcosa
e poi la si fa, vero?
Ma non rientra nel regno del giusto o dello sbagliato,
del buono e del cattivo o cose simili, ok?
Aristotele fu la prima persona ad usare il termine "Harmatia"
che è dove nel Nuovo Testamento abbiamo l'idea del peccato.
È quando si ha un arco e una freccia,
e si ha un bersaglio,
e si scaglia la freccia per colpire questo bersaglio, giusto?
Ma si manca il bersaglio.
E non c'è moralità in tutto questo, giusto?
Avevamo una promessa e non siamo riusciti a mantenerla.
Avevamo una promessa alle nostre mogli, ai nostri figli, alle nostre comunità.
E ad un tratto lungo il cammino, per una qualsiasi ragione,
per il semplice fatto che siamo sulla strada,
abbiamo avuto un problema e non abbiamo mantenuto la promessa.
Dunque l'idea è: quando infrangiamo la nostra parola,
quando infrangiamo la nostra promessa,
per ripristinare la nostra promessa, per ripristinare la nostra parola
pronunciamola o scriviamola
così da poter chiudere con il passato
e fare quindi una nuova promessa, giusto?
Ci sono stati dei momenti in cui non ho mantenuto la parola:
non ho percorso a piedi lo spazio fra Panama e la Colombia, per esempio,
perché la polizia me lo ha impedito, ok?
Ma ci sono stati altri momenti in cui ci sono stati trionfi incredibili.
Camminando per 30 giorni attraverso l'Amazzonia
senza alcuna mappa o bussola, mi sono perso dieci volte,
lungo i fiumi e cercavo di capire dove fossi.
È stato un progetto incredibile.
Allora, vorrei richiamare la vostra attenzione al mio sito web:
iamwalking.org
dove potete accedere e scrivere effettivamente le vostre preghiere
per cancellare il vostro passato in un modo totalmente anonimo e sicuro
e anche rendere note le vostre nuove possibilità nella vita.
Grazie mille per il tempo che mi avete concesso. (Applausi)