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Sto pensando di comprare
una casa nuova.
Nella speranza che Jasmine
vorra' venire a viverci con me.
Questo posto non e' un cesso.
Penso che possiamo sistemarlo.
Ho parlato dell'ammissione con
il preside, oggi. Non sei entrata.
Ho fatto del mio meglio per fare quello
che volevi tu. Ma per me non funziona.
Comincero' a prendere le mie
decisioni, che ti piacciano o no.
Haddie, sarei onorato di essere
il tuo cavaliere per il ballo.
Tu ed Alex avete parlato di sesso?
Quando sara' il momento
giusto, lo sapremo.
Oh, si'...
Janet, sei il mio angelo custode.
- Non esattamente uno snack, ma e' qualcosa.
- Amber cara, e' il "tee time".
Oh, carino. Vorrei un Earl Grey.
No, no, non intendevo "l'ora del te'",
sciocchina. "Tee time" e' per il golf.
- Ma guarda.
- Oh, grazie a Dio. Ha trovato qualcosa.
- Lo so.
- Sto morendo di fame.
- Saranno deliziose.
- Che buone.
Dammi anche questa, grazie.
- Sono cosi' buone.
- Ora vieni qui.
Non sono ben sicuro di come si faccia,
ma faremo un tentativo lo stesso.
- Andiamo.
- Okay, provero' ma niente promesse.
- Non arrabbiarti con me se non sono brava.
- No prova, andiamo.
- Okay, Yoda.
- Va bene, prendila. Dammi questa.
Si'. E ora, sai, mettiti bella...
- piegata.
- Okay.
- Ed impugna la tua mazza... e' questo?
- Quello che e'.
Okay, ora, usa il tuo corpo
e pensa a far entrare la palla.
- Okay. Okay, pronti?
- Fai finta di essere in partita.
- Si', sono pronto.
- Okay, eccola che va.
Ci era vicina!
Va bene, dammi un'altra possibilita'.
Riprendimela, caro.
Ho preso le uova.
Ho preso gli snack per Max.
- Ma tu hai preso le cialde?
- Cosa?
- Pensavo le avresti prese tu, le cialde.
- Ho detto a te di prenderle.
- Piccole cialde alla cannella per Haddie?
- Come hai potuto dimenticarti delle cialde?
Sono le preferite di Haddie.
So che sono le sue pref...
sei proprio un burlone.
- Le ho messe nel cestino.
- Grazie.
- Telefono. Eccolo la'...
- Si'.
- rispondi al telefono.
- So che devo rispondere al telefono.
Pronto?
- Pronto?
- Che... che cosa e'?
Pronto?
- Di chi e' il numero? Guarda.
- Non lo so. Aspetta.
E' di Haddie. E' Haddie.
- Tesoro, penso ci stia facendo uno scherzo.
- No, no, no, tesoro.
Haddie? Tesoro...
- Sembra che sia ferita.
- Non e' cio' che sembra, tesoro.
- Beh, cosa sembra a te?
- Sembra che...
- No, invece.
- Non posso continuare a sentire, tesoro.
- Non posso.
- Non sta facendo niente.
- Si', invece. Sta chiaramente facendo qualcosa.
- No, non e' cosi'.
Si', invece. Tesoro,
riaggancia. Riaggancia.
Riaggancia, togli il vivavoce.
Frena!
Oh, mio Dio.
PARENTHOOD
s02 e21- "Slipping Away"
Traduzione: Claire, Sof_av, _Jules_,
Silviabba', Nora, Rorot2, dudelow
Synch Check: Ifrit
Revisione: TobyDammit
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Ascolta, tesoro, c'e' una possibilita'
che quello che pensiamo
d'aver sentito non fosse niente.
Era qualcosa.
- Era decisamente qualcosa.
- Non sto dicendo che fosse niente...
Si', beh, c'e' una buona probabilita'
che non fosse quella cosa.
Che non fosse quello.
Si', cioe', magari era
qualcosa che ci si avvicina.
Sembrava senza fiato.
Magari si stava...
- esercitando?
- Tesoro, ho sentito...
- Facendo stretching.
- L'ho sentito.
- No, non era cio' che era.
- Tesoro, non ne ho idea.
Magari non era neanche lei.
Sai, c'e' una possibilita'
che abbia dovuto prestare il suo telefono
a qualcuno per qualche strano motivo...
- A qualche sua amica.
- Si'.
Si', magari quella Kaitlin.
Cioe', hai visto come si veste?
- No.
- Cosa?
- Cosa fai, guardi come si veste?
- No, tesoro, io...
- E' strano. Perche' guardi come si...
- Tesoro, io... cosa?
- Ma no. Andiamo.
- Ay, mami, papi.
- Ehi. Ciao.
- Ehi.
Sto scherzando. Non fa ridere?
Non e' divertente? Ciao.
Siamo appena andati a fare la spesa.
Dove sei stata... in libreria?
Si'. Bel lavoro investigativo.
- Si'.
- Oh, mamma...
Ti ho preso questo libro sui mustang
che volevi, di Sharon Meterman.
Oh, si', si', si'. Fantastico.
Cos'altro hai fatto
- Sono andata a prendermi un caffe'.
- Mm hmm. Dove l'hai preso il caffe'?
- In libreria.
- Oh, giusto. Giusto, giusto, giusto.
La conosci?
- Certo, sicuro.
- Certo che la conosci. Si'.
- Okay.
- Okay.
Eravate ovviamente nel
mezzo di qualche discorso,
- quindi vado a fare i compiti.
- No, va tutto bene.
- Vi voglio bene.
- Stavamo solo parlando.
Ti voglio bene anch'io.
Ehi, Joel, possiamo dare un'occhiata
a quest'orribile lampada, dopo?
Perche' sembra di essere in una casa da
spaccio, e a lei non piacera' di certo.
Possiamo invece guardare la porta e
contemplarla per un secondo, e ammirare
- la cosa su cui abbiamo passato quattro ore...
- E' magnifica.
- Lo e', vero? Grazie.
- Lo apprezzo. Si'.
Ma sento che dovremmo sistemare questa,
e poi vorrei liberarmi di
questo schifoso legno finto.
- Il rivestimento in legno.
- Il... rivestimento in legno?
Si', beh, possiamo strapparlo via?
Perche' non le piacera' proprio.
Possiamo. Fisicamente e' possibile, si'.
Ma, voglio dire, sei sicuro di volerlo fare?
- Beh... E' un cesso.
- Ehi.
- Buongiorno, truppa.
- Ehi, Jules.
Ho portato i rinforzi.
Hai mangiato qualcosa?
- Non ancora.
- E' importante.
Si', possiamo farlo. Solo che...
quanto... quanto tempo abbiamo?
- Cosa dobbiamo guardare?
- Prima di cosa?
Prima che la mostri a lei. Voglio dire,
e' quello lo scopo finale, giusto?
Si', gliela mostrero', ma,
sai, non posso portarla qui
e dire, "benvenuta nella
tua nuova fogna."
"Scusa se sembra una casa degli
anni '70 di Howard Johnson", okay?
Voglio che sia eccitata
ed emozionata e quindi
penso che ci tocchi
strappare via il rivestimento.
E' solo che... ci siamo imbattuti in
un piccolo problema di soldi.
Okay.
Vendero' la moto.
Cosi' non avremo piu' un problema di soldi.
Grazie per averlo portato. Ciao.
- Vado a dissodare il prato, okay?
- Va bene.
Stai preparando il Titanic
per il suo primo viaggio?
Si'. Sono nell'equipaggio.
Sai come finisce quella storia.
Vado a raccogliere le zolle,
cercando di farci qualcosa.
- La porta non ha un bell'aspetto?
- La porta e' fantastica.
- Non dovevi dirlo per forza.
- Voglio dire, l'hai fatta tu?
- Andiamo, Joel!
- Si', arrivo.
No, no, no, no.
- Aspetta! Vai troppo veloce, troppo veloce.
- Non e' quello che sto dicendo.
Stai dicendo che tutti quelli che incontri
dal momento in cui ti alzi
al momento in cui arrivi la'
sono tuoi vecchi ragazzi,
e dicono tutti la stessa cosa?
Si pensa siano i ragazzi
dal passato, ma, in realta',
e' lo stesso ragazzo che
continua a riecheggiare...
Fantastico. Fantastico. Brillante.
Fantastico. Bene. Terro' questo.
E qui il tuo petto puo' esserci utile.
- Cos'hai... cosa?
- Domani sera avremo quel...
- party per raccogliere fondi.
- Davvero?
Si'.
E Jack Kraft, il direttore artistico
del Berkeley theater, sara' la'.
- Ne ho sentito parlare.
- Ha letto il tuo dramma. Gli piace.
Aspetta un attimo. Non me
l'hai detto. L'ha letto?
L'ho formato io. Gli ho
dato io il suo primo lavoro.
- Mi deve tutta la sua carriera.
- Bene. E' incredibile.
E c'e' solo un posto
disponibile nel New voices series,
- e noi vogliamo quel posto, vero?
- Si' che vogliamo quel posto.
Si', infatti. Quindi,
il teatro e' per meta' arte
- e per meta' rapporti.
- Oh, Dio. Ecco dove...
Domani sera comincerai
ad usare i tuoi rapporti.
- Okay, si', le mettero' al lavoro.
- Esattamente.
Bene, penso che ci siamo quasi.
Mi piacciono i cambiamenti che avete fatto.
Mi piacciono molto. Mi piacciono
quelle immagini sullo sfondo.
Penso che colpisca proprio.
- Grazie.
- Ci puoi scommettere.
- Penso sia grandioso... molto semplificato.
- Si'.
L'unica cosa forse sono le lettere,
la stampa... farle un po'
piu' decise in qualche modo,
- cosi' che risaltino nella pagina, capisci?
- Okay.
- Ehi.
- Ehi.
- Volevi dare... Sicuro?
- No. Si'.
- Sara' pronto da vedere tra 24 ore.
- Va bene.
Faranno un altro paio di modifiche.
Fondamentalmente con la stampa.
Sai, forse se facessero una specie di 3D...
Assolutamente, si'.
Per renderlo un po' piu' alla moda.
- Boom.
- Si'.
E' solo che...
sembra una foto.
- Beh, e' una fotografia.
- Si'. Si'.
Ma sembra una pubblicita'.
- Beh, lo e', Cory. E' una pubblicita'.
- Si'. Fermo li'.
Aspetta. Aspetta. Aspetta.
- Okay, e' una pubblicita'.
- Si'.
E se fosse una pubblicita' che
somiglia ad un'opera d'arte?
Okay, ho... ho un amico.
Fa dei dipinti.
- Ricordi Spyder, vero?
- Mi ricordo Spyder.
Spyder... lo portiamo qui per fare
un dipinto stupendo di una scarpa,
solo la scarpa.
- Nient'altro? Niente stampa?
- Nient'altro. Niente stampa.
- Sai...
- In tutte le stampe, solo parole.
- Quindi, niente scarpa?
- No, la scarpa con le parole.
La scarpa... e' le parole.
Oh, capisco. Quindi l'immagine della
scarpa e' fatta dalla stampa, dalle parole.
- Si'. Si'.
- Okay. Penso sia un'idea interessante.
- Scrivo subito a Spyder.
- Non occorre. Queste persone
sono assolutamente capaci
di sviluppare quest'idea.
Assolutamente. Tu cosa ne pensi?
- Penso che potrebbe essere grandioso.
- Vero? Voglio dire, e' superiore.
- Come ti chiami?
- Io sono Karen.
- Karen.
- Lei e' Kim.
Kim. Karen. Cory. Forte.
Braverman.
E' il mio nome. Gia'.
Okay, beh...
Abbiamo avuto la dichiarazione
dalla Munson Corporation,
ma stiamo ancora aspettando
la presentazione di Eric Gainer,
quindi la vorrei per questo pomeriggio.
Vi dispiace se vi raggiungo dopo?
- Ehi.
- Oddio, puzzi di fumo!
Sei cosi' carina.
Amber, so che sei sconvolta
riguardo alla faccenda del college,
ma non e' questo il modo
di affrontare le cose.
- Aromaterapia.
- Ti stai umiliando!
Posso spiegarti, e capisco quello che
stai dicendo e tu sei cosi' gentile,
e ti apprezzo ma, sai, io
non diventero' un avvocato.
- Ovviamente.
- E non ho bisogno di soldi,
perche' non andro' al
college. Sai cosa intendo?
Non devo stare qui se
non mi va, e non mi va,
percio' me ne vado.
Mi dispiace, ma me ne vado.
- Non posso prendermi cosi' sul serio, capisci?
- Amber. Amber.
- E' ridicolo. Guarda qui.
- Amber. Amber.
Voglio questo? Io non
voglio questo. E, guarda,
non entra nemmeno la luce
del sole, qui dentro. Cioe',
e' tipo un incubo, vero ragazzi?
Io non voglio questo.
Voi ragazzi volete questo?
Questo e'... questo non e' nemmeno reale.
E' terribile. Mi dispiace.
Per favore, non arrabbiarti.
- Amber.
- Ci vediamo presto, okay?
Ehi, tesoro.
- Ehi.
- Fai i compiti?
Non proprio. Ascolto della musica.
- Forte.
- Gia'.
Io... io volevo parlare con te di una cosa.
- Okay.
- Okay.
E'... a dire il vero...
Questa cosa potrebbe metterti a disagio,
ma ho soltanto bisogno
di farti una domanda.
- Va bene.
- Tu ed Alex fate sesso?
No.
- Haddie.
- No.
- No. Okay.
- Okay. Quindi...
- nessun tipo di rapporto o sesso.
- Ho detto "no" tre volte.
Okay, perche' se lo facessi, voglio
che tu sappia che con me puoi parlarne.
Okay, ho capito.
Perche' io sono qui per te.
- Quindi la risposta e', no, non lo fai?
- Esatto.
Che c'e', avevi la mia eta' quando
hai fatto sesso per la prima volta?
E' questo che sta succedendo?
No. Avevo ventidue anni.
Avevo ventidue anni, al college.
E' un passo importante.
Avevo deciso di aspettare.
- Okay.
- Quindi...
- Okay.
- Va bene.
Continua, io...
Comunque, Haddie, se
vorrai parlarne io ci saro'.
- Va bene?
- Okay.
Okay.
Non mi va di parlarne adesso.
Non andrai di sopra a
nasconderti nella tua stanza.
- Sono esausta. Possiamo evitare?
- Perche' ti fai rincorrere su per le scale?
- Non nasconderti nella tua stanza.
- Mi serve giusto un po' di tempo da sola.
- Ti serve tempo da sola?
- Non mi seguirai qui dentro, vero?
- Si' che ti seguiro' qui dentro.
- E' una cosa privata,
- ma immagino che aspettero'.
- Io sono la classica mamma apprensiva.
Mi sto chiedendo chi vuoi essere.
Vuoi essere una persona
- che si droga ed urla a sua zia?
- Io non so ancora chi voglio essere.
Ho bisogno di capirlo, okay?
Sto cercando di capirlo.
E mi sento veramente male per quello
che e' successo in ufficio, va bene?
- Bene.
- E non volevo essere cattiva con lei.
Stavo solo cercando, sai, dire quello che
mi passava per la testa in quel momento.
Non puoi dire quello che ti salta per
la testa. E' quello che fanno i bambini.
E tu mi dici sempre che vuoi
essere trattata come un'adulta,
quindi devi comportarti come tale.
Devi capire cosa vuoi fare.
Lo so che e' stato un imprevisto
non essere accettata al college,
ma dobbiamo solo pensare, sai,
che cosa ne sara' del prossimo anno.
Penso dovremmo...
e non dirmi di no...
dobbiamo mangiare della pasta.
- Pasta.
- Andiamo al "Farfallala", o come si chiama.
A questo punto,
tanto vale fare un tentativo.
- Cioe', quali opzioni abbiamo?
- Non molte.
Mangiamo la pasta e lo scopriamo.
Guarda cosa ci ha consegnato
la "Stork Ristrutturazioni".
- Che cos'hai?
- Che ne dici delle piastrelle per la cucina?
- Guarda che meraviglia.
- Caspita.
Sono del colore sbagliato.
- Azzurre.
- Queste sono acquamarina.
Sono azzurre, amico. Non c'erano...
Beh, sono acquamarina...
Queste le troveresti
- nella cucina della sirenetta.
- Okay, beh...
- Dobbiamo ordinarne delle altre.
- Non ne ordineremo delle altre.
- Ci vorra' una settimana, forse due.
- Va bene, aspetteremo una settimana.
Useremo queste piastrelle.
Ascolta, Joel, deve essere perfetta,
amico. Non puoi metterle qui dentro.
E' una casa, Crosby.
Sara' come sara'.
E... e le piastrelle della cucina
non sono il vero problema, qui. Tu...
Tu devi mostrarle
questo posto. Capisci?
So che sara' difficile, ma tu...
Tu devi scoprirlo.
- Ehi.
- Ehi. Come stai?
- Tutto bene?
- Si', lo diro' e basta.
Dire cosa?
Alex ed io abbiamo fatto sesso.
Okay.
E' solo, che non ho idea
di cosa dire al momento.
- Immagino che non avrei dovuto dirtelo.
- No, no, no, hai fatto bene.
Cioe', a dire il vero, noi
avevamo il presentimento,
- che, sai, forse...
- "Noi" chi?
Io e papa'. Ce lo sentivamo che, sai...
Tesoro, e' tuo padre.
Oramai e' fatta, sai?
Ormai e' fatta, percio' va bene.
Ti sta forzando nel farlo, tesoro?
- No. No.
- Perche' se fosse cosi'...
Hai fatto attenzione?
- Hai usato il profilattico?
- Si'.
- Delle precauzioni?
- Si'. Si'.
Okay.
Come lo avete scoperto?
Era solo una sensazione...
intuito da genitori.
Okay. Beh, e' tutto.
- Okay. Ecco Jack Kraft.
- E' lui?
E' carino!
Gia'. E' quello che pensa.
Ha salutato.
Non credo che ti abbia visto.
Si', invece.
- Torno subito.
- Papa'. Papa'.
- Voglio solo.
- Dai, papa'!
Aspetta.
Mi scusi.
Salve. Come va?
Volevo solo... signor Kraft?
- Si'?
- Zeek Braverman.
- Salve.
- E' un onore conoscerla.
- Grazie mille.
- Credo che lei...
si ricorda di quel signore
laggiu', Gilliam T. Blount?
Potrebbe venire a salutarlo?
Beh, sa? In realta' sto lavorando...
Sa una cosa? Non era
proprio una richiesta.
Cioe', non deve a lui la sua prima
opportunita' nel mondo dello spettacolo?
Ora, andiamo.
- Che diamine, eh?
- Certo.
Grazie a lui il primo incarico,
grazie a lui e' decollato e ha tutto questo.
Ha bisogno di un po'
di incentivo, perche'
il nostro ultimo scambio di
vedute non e' andato per il meglio.
- Certo. Salve.
- Grazie.
- Gilliam, come va?
- Bene.
- A te va molto bene.
- Grazie. Grazie mille. Salve.
- Salve.
- Senti...
Ho un nuovo progetto,
ed e' eccellente.
- Questo e' l'autore, Sarah Braverman.
- Salve.
- E' un vero piacere conoscerla.
- Piacere mio.
Ha scritto una commedia
alquanto singolare...
Una combinazione tra
Miller e Wasserstein.
- Accidenti.
- E' divertente e...
Non potrei mai essere alla loro altezza.
E' un deciso appoggio da
parte di Gilliam Blount,
che e' una leggenda. Cioe' se tutti avessimo
un decimo della carriera che avevi...
Gilliam, allora penso che
saremmo tutti molto fortunati.
Quindi, in bocca al lupo.
Grazie di essere venuti stasera.
- Divertitevi.
- Perche' non lo leggi?
Sai cosa? Stasera e'
molto di rappresentanza,
non riesco davvero
a fare queste promesse.
- E' stato un piacere conoscerla.
- Un grande piacere conoscerla.
Jack... Jack, non farlo.
Non trascurarla a causa mia.
Gilliam,
ti dimentichi che hai detto a Sam
Shepard che ero incompetente.
Davvero?
Gli ho detto che non eri giusto
per quella particolare commedia.
Hai detto "incompetente".
Ecco cio' che hai fatto.
Si'. Si', l'ho fatto.
Ed e' quello che eri,
mentre ora non lo sei.
- C'e' speranza per tutti noi, allora, credo.
- Accidenti. Cioe'...
Davvero un piacere averla
incontrata. Buona fortuna.
Servitevi da bere. Ci vediamo piu' tardi.
Jack. Eccoti qua.
Grazie mille. Arrivederci.
Signor Kraft.
Signor... Kraft,
- Salve. Salve.
- Ehi! Accidenti!
- Scusi.
- Non e' nulla.
Volevo solo dirle che...
avendo lavorato con Gil...
so quanto puo' essere
indigesto, e sono...
Gil l'indigesto!
E mi dispiace per...
- qualunque siano stati vostri trascorsi.
- Non c'e' problema.
Spero che potra' leggere la mia
commedia in maniera imparziale.
- Sta bene? Okay.
- Si', sto bene. Solo nervosa.
Beh, ho un esercito di lettori,
che si occupano di tutte le richieste,
e le migliori finiscono
sulla mia scrivania,
affinche' le possa leggere
- in maniera imparziale.
- Okay. Io non voglio che mi legga
l'esercito. Voglio essere letta da lei.
Okay.
- Sarah... come?
- Braverman. Sarah Braverman.
Okay, Sarah Braverman, allora...
dove posso aver gia' visto un suo lavoro?
La cosa e' divertente perche'...?
Da nessuna parte.
Non hanno mai prodotto le sue commedie?
Anche meglio... Non ho mai
scritto una commedia prima d'ora.
Quindi ha passato parecchio tempo su questa
terra senza aver mai scritto una commedia.
Senza offesa.
Senta...
si', no, ha... ha ragione.
Ma, si sa, Margaret Edison ha
scritto "Wit" quando aveva 35 anni,
e faceva la maestra d'asilo,
e ha vinto il premio Pulitzer nel 1999,
- e quindi penso che dovrebbe...
- Ho parecchio presente "Wit".
leggere la mia commedia,
per favore, perche' ci credo,
ed e' davvero importante per me.
Beh...
Sarah Braverman, le cose stanno cosi',
leggero' la sua commedia.
- Accidenti.
- Okay?
- Davvero?
- Si', lo prometto.
- Grazie mille.
- Ed ora sparisca, per favore.
- Ne e' sicuro?
- Si', sicuro.
- Okay.
- Mi ha spaventato solo un po'.
- La ringrazio molto.
- Non c'e' di che.
- Grazie. E' fantastico!
- Arrivederci. Buona notte.
Grazie per essere venuta.
- Ehi.
- Ehi.
Ho parlato con Haddie.
Davvero?
E... quello che abbiamo pensato
di aver sentito che stesse facendo...
lo fa.
Quindi ha rapporti sessuali.
D'accordo, beh, le hai
detto di usare precauzioni?
- Gliel'ho detto, e...
- E lei le ha detto di farlo
- e le usano.
- solo se ne e' convinta.
e di farlo solo con qualcuno a cui tiene
- veramente.
- E' convinta,
e le ho parlato con di tutto.
Va bene.
- Si', immagino che sia tutto, allora.
- Cioe', non avevo...
- La potenza, amico.
- Adoro questa scelta!
- E' stata un'idea di Karen.
- Gia'! Era quella di Karen, giusto?
Karen, sei un genio.
- Ehi, Braverman.
- Si'?
Amico, ti dispiace? Entra un attimo.
- Stiamo festeggiando.
- Non mi dispiace affatto.
Okay.
Va bene, amico.
Che abbiamo qui, un piccolo
skateboard da pavimento?
Okay. Piano. Okay. Stai bene?
- Si', sto bene.
- Okay.
Va bene, amico, ti ricordi di Spyder?
- Come no.
- Certo, Braverman.
- Spyder.
- Come butta?
E' un piacere vederti.
- Su... giu'...
- Su, finiscila.
- Boom. Scusa.
- Ecco qui.
- Gia'.
- Gia'.
Guarda qui cos'e' riuscito a fare
Spyder in meno di due ore.
- Guarda qui. Si'.
- Wow. Si'.
Si', e' come se le idee
continuassero a venirmi in testa.
E' un po' come se sgorgassero dalla
montagna e non riesco a fermarle.
- Bene. E' grandioso.
- Karen,
tesoro, mostragli il modello.
- Sai che c'e'? E' molto bello.
- Vedi come alla fine mi hai dato ragione?
- Stai... stai bene, Karen?
- Si'. Si', e' favoloso.
Sono semplicemente...
penso sia meraviglioso.
- Gia'. Ottimo.
- E' grandiosa. Karen e' grandiosa.
Grandi notizie... ho assunto Spyder.
- Davvero?
- Voglio dire, non ho assunto Spider-Man.
Ho assunto Spyder e basta.
Non e' esaltante?
Lo e'. Sono... sono felicissimo.
Un milione di idee... Ci sono.
Ascolta, lo hai detto a Eddie?
Eddie e' a capo del dipartimento di design.
- E' biondo?
- No, hai i capelli scuri e la barba.
No... vuoi dirglielo tu?
- Si'.
- Okay, bene.
- Si', ci penso io.
- Bene, amico.
- Okay.
- A posto. Forte.
- Quella nuvola nelle scarpe sembra felice.
E' grandioso.
Beh, indosseranno queste scarpe...
- Bene, Braverman.
- Non essere timido.
- Torna dopo. Ci troverai a festeggiare.
- Ciao, Braverman.
- Bene, forte. Piu' nuvole.
- Pensavo avessi detto che il capo ero io.
- Ehi, Sydney.
- Ciao, Jabbar.
- Andiamo su a giocare, dai.
- Okay.
Cos'era? Mi dispiace
che non vanno d'accordo.
Oh, no.
- Beh, ti ringrazio per farlo stare qui.
- Di niente.
- A che ora pensi dovro' venire a prenderlo?
- Dopo cena? Ti va bene?
- Si'. Bene. Grazie.
- Okay, bene.
- Si'. Ehi... Jas.
- Si'?
Hai parlato con Crosby, di recente?
L'ho visto quando e' venuto a
prendere Jabbar qualche giorno fa.
Okay, mi dispiace.. di...
Non voglio passare il limite...
- Ma...
- Va bene.
E' davvero cambiato.
Non l'ho mai visto cosi'. E' davvero...
E' cresciuto tutto in una volta,
percio' ho pensato di dovertelo dire.
Sono felice per lui,
ma e' un peccato che non sia
cresciuto qualche settimana prima.
Gia'. Beh...
Ti vuole davvero bene.
Gliene voglio anche io.
Ma sono cosi' arrabbiata con lui,
e penso che lo saro' sempre.
Niente da fare, Julia. Mi dispiace.
- Ci vediamo dopo cena, okay?
- Si'. Ciao.
Buono il pollo, eh?
- Ho segnato tre gol, oggi.
- E' grandioso.
- No?
- E' forte, ma avete vinto?
Si', abbiamo vinto.
Bene. Sembra che il calcio
stia andando bene.
- Si'. Abbastanza.
- Bene.
Ehi, sapete che in media
vengono uccisi 3,400,065 polli al giorno
per soddisfare la richiesta mondiale?
Max, non ne parlare quando
stiamo mangiando il pollo.
Non ridara' al pollo la vita.
Dove lo hai letto?
Nella relazione annuale degli allevamenti.
Interessante.
Dice anche che i polli che hanno i lobi
delle orecchie rossi fanno le uova marroni,
e quelli con i lobi bianchi le fanno bianche.
- Un sacco di informazioni utili.
- Haddie ha fatto tre gol oggi.
Non ci cre.. cioe', io non ho
mai segnato nemmeno un gol,
e Haddie ne ha fatti tre in un giorno.
Incredibile.
E' un po' strano farlo qua.
E' come se ci fosse la mia famiglia
a guardarmi o qualcosa del genere.
In realta' e' eccitante.
Oh, devo andare.
Merda! Che ore sono?
- Non lo so. Cosa?
- Devo andare.
- Devi andare? Perche'?
- Sono in ritardo.
- In ritardo per cosa?
- Ho una stupida cena,
ho promesso a mia madre
che ci sarei andata e...
- Va bene, non fa niente.
- Okay, scusa, scusa.
Aspetta. Ti chiamo.
E... e passo piu' tardi.
Ma... penso che...
- Mi serve un passaggio.
- Dovrei porta... si', ti ci porto io.
- Ma che...
- Lo so. Scusa. E' una storia strana.
- In realta' e' divertente.
- Non scrivi, non chiami, non mandi fiori.
Ascolta, senti questa.
Il mio amico Gary,
- mi ha portato nel posto sbagliato.
- Chi e' Gary?
- Chi e' Gary?
- Solo un amico. Stavamo...
- Hai un nuovo amico speciale?
- No, e' solo un amico. Ascolta.
- Okay.
- Pensava di sapere dov'era,
pensava fosse questo posto
sulla strada, siamo entrati
e c'era come una quinceaƱera,
o qualcosa del genere.
C'erano tipo delle persone con dei vestiti
vaporosi. Una specie di festa di compleanno,
cantavano tipo in spagnolo e...
e c'era una torta, con sopra
la foto di questa ragazza...
Era strano. Comunque, pensavo
di trovarti li', e invece non c'eri.
Era cosi' strano. Ti sarebbe piaciuto.
Vorrei che tu l'avessi visto.
O mio Dio, e' stato... whoo.
Che cosa ti fumi?
- Ci risiamo.
- Non penso sia solo erba, vero?
Non e' una tragedia, okay?
- Sei nei pasticci.
- Okay, sono in grossi pasticci.
Ecco che entriamo nella
citta' dei guastafeste.
- Ce ne andiamo.
- Io resto qui. Sto mangiando.
Ehi, tu vieni con me, subito.
Hai due minuti per salire in macchina.
Non mi bastano nemmeno
per le ostriche. Forza.
- Ehi papa'.
- Ciao.
- La cipolla della doccia perde di nuovo.
- Grazie per avermelo detto. Ci penso io.
- Okay. Buongiorno.
- Si', buongiorno.
- Haddie?
- Si'?
- Posso entrare, tesoro?
- Certo.
Certo.
Ciao.
Ascolta, mi dispiace
per la faccenda di papa'.
- So che le cose sono tese e strane...
- Vorrei solo non avertelo detto.
Tesoro, sono cosi' felice
che tu me l'abbia detto.
- Scherzi?
- Beh, vorrei non averlo fatto.
Vorrei non averlo
fatto, e non capisco...
- Cosa? No.
- Perche', cioe', ogni interazione
che ho con papa' e' come, tipo,
se mi giudicasse e basta.
- Non ti giudica per niente, tesoro.
- Non mi guarda nemmeno...
Gia', beh, e' quello che sembra,
e cio' mi fa sentire triste.
Tesoro, nessuno ti giudica.
Voglio dire, sei la
nostra bambina, lo sai?
E vorremmo che avessi
aspettato. Tutto qua.
Ma ti prometto che cambiera' idea.
Te lo prometto.
Vieni qui. Abbracciami.
Ti voglio bene.
Ti voglio bene anch'io.
Ho mentito.
Su cosa?
Non avevo 22 anni.
Ne avevo... ne avevo 15.
E' stato orribile. E' stato
con questo ragazzo di nome Roy.
Comunque, pensavo di esserne innamorata,
e il giorno dopo e' andato a scuola
e ha detto a tutti che l'avevamo fatto,
ed e' stato davvero orribile.
Lo so.
Sono felice che per
te sia stato diverso.
Beh, di che avete parlato?
Non le hai detto della casa, no?
No, non le ho parlato della casa.
Non parlavamo proprio di quello.
Non ti farei una cosa del genere.
Beh, allora perche' mi guardi come se mi
avessero investito il cane o cose del genere?
Beh, sai...
lei non e' proprio sulla tua
stessa lunghezza d'onda.
Penso che dovresti
iniziare a considerare...
Gia', ascolta, lo sai,
una relazione e' tra due persone,
quindi non so se dovresti
intrometterti.
Crosby, io ce l'ho una relazione.
Lo so. Insomma, non sono una
completa idiota in materia.
Gia', lo so che hai una relazione,
ma, sai, potrebbe anche darsi che
io conosca Jasmine piu' di te, okay?
Crosby, lei non vuole stare con te.
Ha detto che non se ne parla.
Gia', non scherziamo, Julia.
Che credi stia facendo qui?
Ho venduto la mia casa
galleggiante e la mia moto
e ho comprato questa casa di merda.
Non ci sono altre opzioni.
E' una mossa disperata.
Non c'e' piu' tempo.
Ma sai una cosa? A volte
le mosse disperate riescono.
Ed e' stupendo quando succede.
Tutti esultano, e la gente e' felice.
Ascolta, e' un tentativo rischioso.
Lo riconosco, ma
potrebbe anche funzionare.
E devo credere che possa funzionare,
quindi, ti prego, lasciamelo almeno credere.
- Ciao.
- Ehi.
- Che c'e'?
- Devi parlare con lei.
Pensa che tu sia molto
arrabbiato con lei, okay?
- Si sente umiliata, e...
- Umiliata? Perche'?
- Non le parli, Adam.
- Invece le parlo.
Non hai detto due parole a quella
ragazza per tutta la settimana.
- E' solo che sono costretta a difenderti.
- Beh, non so che dirle, Kristina, okay?
Sapevi che questo
giorno sarebbe arrivato.
Beh, non sapevo che sarebbe
venuto cosi' in fretta,
- e non so cosa dirle, okay?
- Adam...
Che dovrei fare? Darle il cinque e farle
le congratulazioni per aver fatto sesso?
Non sto dicendo questo.
La stai ignorando completamente.
Non so cosa dirle, Kristina.
Mi dispiace.
Grazie, Adam.
- Cos'altro ti ha detto?
- Non lo so. Io...
- Davvero non lo sai?
- No...
Quando dici droghe, intendi solo erba?
- Non lo so...
- Lei che ti ha detto?
Tutto quello che so
e' che c'e' un ragazzo...
Chi e' Gary? Chi e'?
Non ci provare. Oh mio Dio. E' lui.
- E' lui?
- Pronto?
Gia'. No, sono suo fratello.
No, non credo le serva un
passaggio, a dire il vero.
Allora, si'. No, non le serve.
Va bene, amico, piu' tardi.
Ehi, che diavolo stai facendo?
Non ti lascero' uscire
con un tizio per drogarti.
E' il mio telefono. Te
l'ho detto in confidenza.
Non litigate! E' colpa tua!
- Sei tu che hai causato tutto questo!
- Oh, d'accordo...
Che cos'e'? State
rovistando tra le mie cose?
Che problema hai? E' la mia roba.
- Mi fidavo di te!
- Che c'e' qui dentro?
Ora ti devo chiedere tutto.
- Sono mentine, idiota.
- Non chiamarmi idiota.
Non vai da nessuna parte.
Dove credi di andare?
Torna qui! Torna qui!
Devi andare a scuola!
- Esco.
- Grandioso. E' questo il tuo piano?
Non finirai il liceo.
Non andrai al college.
Lui deve essere Gary.
Non ti lascio andare
via con questo perdente.
- Smettila!
- Torna qui!
Che diavolo hai che non va?
- Lasciami stare!
- Che state facendo?
- Non aggredirmi, stronza svitata!
- Amber, cosa... mamma, stai bene?
Mi ha appena aggredita. Vai! Vai!
Stai bene?
Proprio non so che altro fare.
Finora ho chiamato 15 volte,
e voglio solo sapere che stai bene.
Tutto qua. Voglio solo
sapere che stai bene.
Ti voglio bene. Ciao. Non
e' proprio un buon momento.
Sai quando la gente rifiuta quello
che ha davanti ai propri occhi
perche' sono cosi' terrorizzati
che si sentono di morire.
Lo so. Si'.
Il nuovo titolo per l'opera...
"Una storia per un altro giorno."
Mi piace. E' grandioso.
Lascia che ti chiami piu' tardi.
- Okay. Va bene.
- Okay.
Un'altra piccola cosa.
Ci vogliono. Ci hanno presi.
Chi?
Il signor Kraft, il direttore artistico.
Pronto? Gli e' piaciuta.
Ci hanno preso alla lettura teatrale.
- Gli e' piaciuta?
- Gia', gli e' piaciuta.
Okay. Okay.
In un giorno futuro,
se vorrai regalarmi qualcosa,
- non pensare ai fiori.
- Okay.
Pensa ad un whisky al malto.
- Giusto.
- Grazie.
Grazie.
E' stato terribile. E' stato brutale.
E poi e' scappata cosi' con quel tizio?
Gia'.
- Gia' visto. L'hai chiamata?
- No.
Adam, questa volta non e' la stessa
cosa, e' diverso. Voglio dire...
Onestamente, c'e' una parte
di me che si chiede...
se tornera'.
Senti Sarah, sono giovani.
E' questo quello che fanno,
ci danno contro, si ribellano, capisci?
Quando penso a tutte le cazzate che
sono successe con Haddie quest'anno...
Senza offesa, Adam, ma quelle cose
sono molto piu' normali. Voglio dire...
vedi, sta uscendo con un
ragazzo. Oh, sai, cosi'...
In realta', Haddie ed Alex stanno facendo
molto di piu' che uscire in questo momento.
- Oh, davvero? Oh, beh...
- Si'.
Ha 16 anni! Sta facendo sesso e
non c'e' niente che possa farci.
Vedi, vorrei poter dirle qualcosa
a riguardo e non so che dire.
Lei e' felice?
Dai, Sarah. Per favore non chiedermelo.
Si', e' felice. E' molto soddisfatta.
Non e' quello che intendo. Voglio
solo dire che almeno si amano,
ed e' stata sincera con te. E'
molto meglio di come inizio' Amber.
Bello. Grazie per il piatto.
Sai, era bello quando era
una bambina ed io potevo
sedermi con lei mangiare il
burro d'arachidi con un panino
e farle delle facce per farla ridere.
Bello e semplice.
So che non aiuta in questo momento,
ma ho capito di aver fatto un errore.
Non penso.
Ho lasciato che mi dicesse
quando era pronta a crescere e...
avrei dovuto contraddirla di piu'.
Senti, io ho fatto cosi' con Haddie.
Ogni volta che mi metto contro di lei, alla
sua storia, non mi porta da nessuna parte.
- Sembra che il meglio sia darle spazio.
- No.
Non gli dai spazio.
Proprio quando ti dicono
che non hanno bisogno di te,
e' esattamente quando
ne hanno piu' bisogno.
Devi combattere. Devi farti vedere.
E' quando ti allontanano. E' quando
ti dicono che loro sanno cos'e' meglio.
E' li' che devi farti vedere.
Ora... credo sia troppo tardi.
C'e' mio padre. Credo sia
venuto a prendermi. Ci vediamo!
- Che stai facendo?
- Ehi.
Sono uscito un po' prima dal lavoro.
Volevo solo passarti a prendere.
Cos'e' successo al tuo gomito?
- Sanguini, giovanotta.
- Oh, si'.
Si', aspetta che prendo il kit.
- Papa'.
- Si'?
Non pensarci, e' una cosa piccola.
Ci pensiamo quando siamo a casa.
E' solo del sangue rappreso.
Si', beh, non vogliamo
che si infetti, giusto?
Non sembra proprio che
succedera', ma... va bene.
Non e' necessario. Onestamente,
e' una cosa piccolissima.
Non vorrai che qualche batterio
mangia-carne ci vada dentro.
- Okay.
- A posto?
Solo...
E' solo che non voglio che
tu venga ferita, Haddie.
Tutto qui.
- Okay.
- Va bene?
Si'.
Ti va un gelato, o altro?
- Si'!
- Davvero?
Facciamolo. Andiamo al cinema. Ti va?
Si'. Ho tempo.
Vedi, mi fa sentire come
se la mia vita fosse finita
perche' non andro' al college.
Ci sono altre possibilita'.
- E' che non devo andare per forza al college.
- Non tutti vanno al college.
- Non e' per tutti.
- No, dai, potrei, che ne so, suonare,
- oppure... viaggiare.
- Si', viaggiare.
Io vorrei aver viaggiato. Non ho
mai lasciato il paese prima d'ora.
Nemmeno io. Voglio andare.
Beh, sai che ti dico? Dovremmo andare.
- Dovremmo andare in Europa.
- Dai, non sarebbe una brutta idea.
Andare in Spagna, capisci?
- Spagna?
- Si'. Potresti diventare...
una ballerina di Flamenco
con il fiore nei capelli.
Io potrei diventare un Matador,
capisci quello che voglio dire?
Perche' no?
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