Tip:
Highlight text to annotate it
X
Saluto al Duce
Combattenti di terra, di mare e dell'aria
Camicie nere della rivoluzione e delle legioni!
Uomini e donne d'Italia,
dell'Impero e del regno d'Albania!
Ascoltate!
Un'ora
segnata dal destino
batte nel cielo della nostra patria.
L'ora delle decisioni irrevocabili.
La dichiarazione di guerra
è già stata consegnata...
...agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia.
Scendiamo in campo contro
le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente,
che, in ogni tempo,
hanno ostacolato la marcia,
e spesso insidiato
l'esistenza medesima del popolo italiano.
Alcuni lustri della storia più recente
si possono riassumere in queste
frasi, promesse, minacce, ricatti
e, alla fine,quale coronamento dell'edificio,
l'ignobile assedio societario di cinquantadue stati.
Se noi oggi siamo decisi
ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una guerra,
gi è che l'onore,
gli interessi, l'avvenire ferramente lo impongono,
poiché un grande popolo è veramente tale
se considera sacri i suoi impegni e se non evade
dalle prove supreme che determinano il corso della Storia.
Noi impugniamo le armi per risolvere,
dopo il problema risolto delle nostre frontiere continentali,
il problema delle nostre frontiere marittime;
noi vogliamo spezzare le catene di ordine territoriale e militare
che ci soffocano nel nostro mare,
poiché un popolo di quarantacinque milioni di anime
non è veramente libero se non ha libero l'accesso all'Oceano.
L'Italia, proletaria e fascista,
è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai.
La parola d'ordine è una sola, categorica
e impegnativa per tutti.
Essa già trasvola ed accende i cuori
dalle Alpi all'Oceano Indiano: VINCERE!
[Gli applausi del pubblico del Duce]
E vinceremo!,
per dare finalmente
un lungo periodo di pace con la giustizia
all'Italia, all'Europa, al Mondo.
Popolo italiano!
Corri alle armi,
e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!