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Conosciamo gli sviluppatori
Mi chiamo Jerk Gustafsson.
sono il produttore esecutivo e l'amministratore delegato di MachineGames.
Qual è la tua paura segreta?
La mia paura segreta è di morire prima di aver portato a compimento il mio piano.
Come hai iniziato a creare videogiochi?
Nel 1996, avevo alcuni soldi da una scommessa e deciso di comprare un pappagallo.
Poi un mio amico mi ha convinto a comprare un computer.
Intendi un uccello?
Sì, volevo comprare un pappagallo. Un uccello.
Pensavo che sarebbe stato bello avere a casa qualcuno con cui parlare.
E invece hai comprato un computer...
Poi ho giocato a Quake, e ovviamente mi sono appassionato.
Col tempo, ho creato una mappa per Quake e ho vinto un premio di PCGamer.
Così ho iniziato a parlare con Magnus e Jens e ho fondato la Starbreeze.
Ricordi il nome della mappa?
Sì, si chiamava "1964: Back to the 60s" (1964: Ritorno agli anni '60).
Cosa ti emoziona di più nello sviluppo del nuovo Wolfenstein?
Ho giocato ai titoli precedendi e sono un grande appassionato del primo capitolo.
Sono sempre stato un fan della iD Software, perciò questo è un grosso progetto per me.
Con il capitolo in lavorazione,
stiamo cercando di tornare alle meccaniche di gioco originali del primo Wolfenstein.
Personalmente, è un lavoro molto piacevole, e adoro la direzione che stiamo prendendo.
Non sei stanco di sentirti chiamare "Jerk" (stronzo)?
No, niente affatto. Ci sono abituato. Cerco di accettare la cosa.
Ora hai un pappagallo?
No, ho un gatto.
Descrivi il tuo lavoro in tre parole.
In tre parole? Il tuo lavoro...?