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lo sono Stefano Gennarini, italiano,
da quasi 40 anni in Polonia come responsabile del Cammino Neocatecumenale,
una delle realtà di rinnovamento della Chiesa dopo il Concilio Ecumenico Vaticano ll.
Sono riuniti qui Cardinali, Vescovi, Rabbini, Autorità civili
e tanti fratelli e sorelle provenienti da ogni parte del mondo.
Rivolgo a tutti un cordiale benvenuto
ed esprimo una grande gratitudine per la vostra presenza in questo luogo
definito da Giovanni Paolo ll il ''calvario del XX secolo'',
dove milioni di uomini e donne, ebrei, polacchi, russi, zingari ecc.,
creati a immagine e somiglianza di Dio, sono stati umiliati,
privati della loro dignità, torturati e uccisi.
Ma dove soprattutto si è voluto cancellare dalla faccia della terra
il popolo eletto, la radice santa di lsraele, testimone dell'intervento
e della rivelazione di Dio nella storia umana.
Riuniti qui nel desiderio di riconciliazione e di amore,
cattolici ed ebrei, innalzeremo a Dio la preghiera per le vittime innocenti,
e la risposta di Dio al mistero dell' iniquità,
lo stendardo della resurrezione e della vittoria sopra la morte e il peccato.
Sono passati più di 3250 anni da quando il Santo, il Benedetto,
entrò in un'alleanza con il popolo di lsraele.
Un'alleanza di redenzione per il mondo.
Sono quasi 2000 anni da quando il nostro Dio di Amore
aprì quest'alleanza di redenzione
a tutta l'umanità attraverso il cristianesimo.
Per il dolore e la pena di Nostro Signore,
le due comunità dell'Alleanza hanno passato
gran parte di questi 2000 anni in conflitto,
con oppressione inflitta dalla comunità più giovane
su quella più vecchia e con reciproco rifiuto.
Sono solo 50 anni da quando il Concilio Vaticano ll
ha fatto nascere un santo cambio di rotta
chiamando una nuova apertura del Cristianesimo al mondo
e una svolta verso il rispetto e la dignità,
verso il dialogo e la comprensione
tra Cristianesimo e Ebraismo.
Oggi siamo riuniti all'ombra di Aushwitz-Birkenau,
dove il potere umano idolatra non frenato né da amore
per l'umanità né trattenuto dal timore di Dio,
sistematicamente tormentò, torturò e assassinò
milioni di esseri umani ebrei e altri uomini
a immagine di Dio, spezzando, cosi facendo,
i nostri cuori.
Tristemente la maggior parte dell'umanità
rimase inerte, di fronte
al sangue versato di tanti esseri umani suoi simili,
spezzando cosi il cuore di Dio.
Riconosciamo che la Shoah ha infranto
anche la nostra arroganza spirituale.
Tuttavia rimaniamo inorriditi di fronte all'indifferenza.
Ci rendiamo conto che l'odio,
specialmente giustificato in nome della religione,
può essere sfruttato per consentire uno sterminio di ***.
Questa consapevolezza ci spinge
a un cammino di pentimento e di conversione
gli uni verso gli altri.
Noi siamo tutti profondamente debitori
ai fondatori e ai membri del Cammino Neocatecumenale
per avere intrapreso questa missione
di rinnovamento e di approfondimento
dello Spirito del Cristianesimo Cattolico
dando speciale attenzione al volgersi con amore
verso il popolo che Papa Giovanni Paolo ll chiamò
il popolo ''dell'alleanza mai revocata''.
ll nobile proposito del Cammino è quello
di recuperare le radici ebraiche del Cristianesimo
per risollevare i cuori e le anime dei cristiani
in un mondo secolarizzato,
imparando la Torah nella quale Gesù fu cresciuto ,
per rendere clero e laici capaci di a dare
una testimonianza vibrante, studiando la Sacra Scrittura
che Cristo assorbì dal latte di sua madre,
quelle Scritture che noi condividiamo.
Questa rinascita dello Spirito Santo
è espressa nel programma di questa sera.
lo posso pensare a poche attività
che abbiano raggiunto un livello così alto
nel dare al Nostro Padre nel Cielo Nachat Ruach ,
cioè gioia, amore, pienezza di spirito
Per 2000 anni Dio ha desiderato ardentemente
che i popoli delle alleanze della Redenzione
lavorassero insieme, dessero testimonianza
l'uno accanto all'altro, per portare la Buona Notizia
e cammini di redenzione al mondo intero.
lmmaginate la gioia del Nostro Padre, pieno di amore,
nel vedere che noi finalmente impariamo a esprimere
l'intensità della fede, dell'amore
e dell'apprendimento nell'essere responsabili
ll nostro nuovo modello di devozione
verso l'Alleanza di Dio è espresso nel servizio,
e non in forzature, violenza o affermazioni di superiorità.
Questo modello è un Qiddush Hashem,
una santificazione del Nome di Dio,
perché fa si che il nostro Dio di amore
sia amabile agli occhi dell'umanità.
Approfondire la presenza divina in questo luogo,
questo è quello a cui è dedicata questa serata,
in solidarietà con la sofferenza degli innocenti.
Nelle parole del Profeta lsaia:
''Così dice l'Altissimo che abita nell'eterno,
e il cui Nome è Santo:
'lo abito in luogo eccelso e santo,
ma abito soprattutto con gli oppressi
e con gli umili di spirito,
per ravvivare lo spirito degli umili
e dare nuova vita al cuore degli oppressi''. (ls. 57,15)
Perciò il nome di Dio è invocato su quest'assemblea,
secondo le Parole di Esodo 20,20:
''Dovunque io farò menzionare il Mio Nome,
lo verrò a te e ti benedirò''.
Perciò noi benediciamo tutti quelli
che partecipano nell'opera del Cammino Neocatecumenale,
e tutti quelli che sono qui stasera per condividere
il dolore e per crescere nell'amore a Dio e al prossimo,
con la Benedizione data al nostro Padre Abramo
quasi 4000 anni fa quando egli fu mandato
per cominciare questa missione di alleanza:
''lo farò di te una grande assemblea di popoli
e ti benedirò e renderò il tuo nome famoso,
e tu sarai una benedizione.
lo benedirò tutti quelli che ti benedicono,
e quelli che ti maledicono io maledirò.
ln te e attraverso di te tutte le famiglie della terra
saranno benedette''.
Amen.
RABBl David ROSEN
(ln ebraico)
Signori e Rabbini, fratelli e amici da lsraele
e da tutto il mondo,
Eminenze, Eccellenze, reverendi Signori e Signore,
membri del Cammino Neocatecumenale, amici tutti,
è un grande onore per me essere qui oggi con voi
in un luogo così toccante e significativo.
Un grazie speciale a Kiko Argüello
per la sua profonda intuizione,
per l'invito rivoltomi
e per non essersi ancora stancato di ascoltarmi.
Ho avuto il grande privilegio di ascoltare già
quattro volte questo concerto, che è un tributo,
pieno di preghiera e di pathos.
É profondamente toccante e lo trovo
musicalmente incantevole; ma è senz'altro molto di più
che un pezzo musicale artistico.
E per farvi capire quel ''di più'' vorrei ripetere
quello che mi sono sentito mosso a dire la prima volta
che ho ascoltato l'esecuzione di quest'opera
alla Domus Galilaeae in lsraele.
É un famoso commento di uno dei più grandi maestri Hassidim,
il Rabbino Yehuda Leib Sassov
in cui dice di aver compreso Levitico 19,18,
di avere capito che cosa significa veramente
amare il prossimo, ascoltando due contadini.
Uno disse: ''lvan, mi ami?''.
L'altro rispose: ''Boris, certo che ti amo''.
ll primo continuò: ''lvan, sai che cosa mi fa soffrire?''.
Rispose: ''Boris, come posso sapere cosa ti fa soffrire?''.
ll primo allora replicò: ''Se non sai cosa mi fa soffrire,
come puoi dire che mi ami veramente?''.
ll valore di questo profondo brano musicale,
eseguito magistralmente dall'orchestra e dal coro,
è che evoca una comprensione di quel dolore,
e la profondità e il significato di quel dolore;
il dolore che viene dal privilegio di essere
l'eletto di Dio.
Perché, come spiegala Torah - la Bibbia ebraica, il Pentateuco -
c'è un prezzo da pagare nell'essere chiamati
a testimoniare il Nome di Dio;
e questo non solo quando la nostra vita
non è all'altezza di tale vocazione.
Se sei stato eletto per dare testimonianza ai pii e ai buoni,
allora colui che trova i pii sgradevoli
e i buoni intollerabili verrà sempre a scovarti.
Questo è il significato di questa valle dell'ombra di morte.
Per i profeti non è un caso che il nazismo
trovò l'esistenza dei Giudei intollerabile
più di ogni altra cosa.
ll fatto stesso di testimoniare la presenza divina
e la bontà di Dio è intollerabile per il più grande dei mali.
E tale consapevolezza emerge in quest'opera
che afferma la relazione di alleanza tra Dio e lsraele
e comprende la sofferenza che talvolta ci viene
dalle nostre mancanze ma soprattutto, inevitabilmente,
dallo scontrarsi con le forze del male.
Quest'opera è un omaggio al netzah di lsraele,
all'eternità d'lsraele, la presenza divina,
lo spirito divino che nella vita del popolo ebraico
non verrà mai meno.
Questo riconoscimento prende corpo
nell'insegnamento e nell'agire del Cammino Neocatecumenale.
Sono quasi esattamente 120 anni da quando
uno dei più grandi figli del giudaismo polacco,
il Rabbino Naftali Zvi Yehuda Berlin,
conosciuto con l'acronimo di Netziv, morì a Varsavia.
Nel suo commentario sulla ben nota riconciliazione
tra Esaú e Giacobbe - quando Esaú lo baciò e abbracciò,
anche se c'era stata una profonda inimicizia tra loro -
il Netziv, Rabbi Berlin, dice che verrà il giorno
in cui la benedizione di Giacobbe sarà riconosciuta
da suo fratello e questi lo abbraccerà con sincerità,
come colui che porta il messaggio divino;
e lsraele, cioè Giacobbe, risponderà ricambiando.
Cari amici, questo è il giorno! Questo è il giorno...
questo è il giorno in cui riscopriamo di essere fratelli e sorelle.
Ed è interessante notare che sono passati
quasi esattamente cinquant'anni
dalla morte del Beato Papa Giovanni XXlll.
Lui che mise in moto questa rivoluzione,
che tracciò la via al Beato Giovanni Paolo ll
- l'uomo che è così speciale in questo luogo e in questa nazione -
per creare un rapporto nuovo, che ora è portato
avanti dal Cammino Neocatecumenale nel suo insegnamento,
nella sua educazione e nella sua formazione,
nell'enfasi data a questi legami che ci uniscono.
ll concerto che stiamo per ascoltare,
lo dico in particolare per i miei fratelli e sorelle ebrei,
è un concerto cristiano, una composizione cristiana,
in forme naturalmente cristiane, ma questo è esattamente
ciò che lo rende significativo.
Come veri credenti cristiani, questi nostri amici cristiani
vengono a rendere omaggio a ciò che noi rappresentiamo
mediante la nostra storia
e soprattutto al trionfo su questa valle di morte,
che ora è il luogo dove ci salutiamo gli uni gli altri
come fratelli e sorelle e dove celebriamo il popolo ebraico
rinato nella terra dei suoi antenati;
il che rende possibile una nuova relazione tra di noi,
con uno spirito totalmente nuovo,
di riscoperta di essere fratelli e sorelle. Grazie.
Chiedo: la musica può esprimere il dolore?
La sofferenza, in particolare
la sofferenza degli innocenti,
non è una grande dissonanza del mondo,
una disarmonia della storia,
una manifesta contraddizione
tra la speranza e la realtà?
Più di una volta si è provato ad esprimere
la tragedia delle singole persone
e di tutte le società con parole e immagini,
e queste prove in modo sorprendente
hanno fatto presente all'uomo il mistero del male...
Nei salmi, cioè nella musica sorgeva
la domanda di coloro che soffrivano...
e di noi stessi: che nessun uomo
faccia più torto un altro uomo! Amen.
Dio, pieno di misericordia,
che dimori nelle altezze dei Cieli,
protettore delle vedove e padre degli orfani
non restare in silenzio
per il sangue di lsraele che è stato versato come acqua.
Concedi un riposo sicuro
sulle ali della Shekinah
nelle sfere sante e pure,
che brillano e rifulgono come lo splendore del firmamento,
alle anime dei nostri fratelli e sorelle
dei sei milioni di lsraeliti
uomini e donne, bambini e bambine
che furono uccisi, che furono sacrificati,
che furono arsi, che morirono per fame,
che furono sepolti vivi,
o morirono per altri tipi di morti,
per mano dei Nazisti maledetti
e dei loro complici (i loro nomi siano cancellati)
ad Auschwitz, Birkenau, Treblinka,
Maydanek, Mathausen,
e nel resto dei campi di sterminio in Europa...
Siamo molto contenti della presenza fra di noi
del Signor Kiko Argüello,
testimone di una fede viva e carismatica,
che da molti anni percorre in comunità questo cammino di fede
verso la pienezza di vita in Cristo,
cammino di grandissimo impegno nella Chiesa.
Grande è la nostra gioia per la presenza fra di noi
di un profeta,
sì, non esito ad usare questa parola
uno dei grandi profeti dei nostri tempi,
che annuncia il kerigma del Signore Gesù Cristo,risorto e glorioso,
e afferma, che per vincere la forza dell'ateismo contemporaneo,
della secolarizzazione e dell'indifferenza religiosa,
sarebbe necessario che i cristiani percorrano il catecumecumenato,
come l'aveva la Chiesa primitiva,
un catecumenato postbattesimale!
Profeta è colui, che guidato dallo Spirito Santo indica Dio,
mostra a molti il cammino verso di Lui in Cristo
e in un certo senso ci anticipa nel cammino della fede,
ispira, ammonisce con la parola e l'esempio della sua vita,
sensibilizza per l'edificazione della comunità
e unisce nello Spirito Santo.
La vostra presenza quì - cari membri delle Comunità neocatecumenali -
è espressione di questa comunità, che unita nello Spirito
e guidata sotto le indicazioni del Vostro lniziatore,
vive il messaggio evangelico
e si sente responsabile della Chiesa e della Sua missione.
sotto i sommi auspici
della santa sede
come pure
della seressima repubblica della polonia
noi
antonio debinski
dottore abilitato in diritto canonico,
professore delle scienze del diritto,
professore ordinario all'universita' cattolica di lublino,
magnifico rettore
miroslao kalinowski
dottore abilitato in teologia,
professore di studi teologici,
professore ordinario
all'universita' cattolica di lublino
nella facolta' di sacra teologia,
spettabile decano h:t:
stanislao zarzycki
dottore abilitato in teologia,
professore straordinario all'universita' cattolica di lublino,
costituito promotore del rito
al probissimo e piissimo signor
francisco argüello
che ha contribuito validamente al rinnovamento della chiesa,
seguendo attentamente le indicazioni del concilio vaticano ii,
che insieme alla signora carmen hernandez
ha dato inizio all'itinerario di queste comunitata neocatecumenali
che esercitano il compito di evangelizzare conducendo gli uomini alla sorgente della fede.
su parere del consiglio della facolta' di teologia
approvato dal senato accademico
abbiamo conferito nome, dignita', diritti e privilegi di
dottore in sacra teologia
honoris causa
e in fede di cio' abbiamo redatto
questo diploma con il timbro maggiore dell'universita' cattolica
giovanni paolo ii di lublino
dedicata al sacro cuore di gesu'
lublino, 26 giugno 2013
Saluto tutti con affetto.
Prima mi presento, sono Anna Maria Federici
dell'equipe responsabile del Cammino Neocatecumenale in
Ungheria con don Bruno Lulli e Andrew Kelly.
Con grande gioia saluto i fratelli del Cammino.
Prima quelli di Budapest e poi gli altri venuti da altre citta:
da Székesfehérvár, da Vác, da Miskolc, da Eger, da Nagykanizsa, da Pécs.
Saluto i nostri fratelli maggiori della comunita ebraica ungherese,
come Giovanni Paolo ll nella sinagoga di Roma ha salutato gli ebrei.
Ora siamo particolarmente riconoscenti, che fra di noi c'e il Cardinal Péter Erdõ.
Esprimo la mia gratitudine ed il mio riconoscimento al signor Kiko Argüello, ai musicisti,
ai collaboratori, al direttivo della MAZSlHlSZ ,
e al signor rabbino maggiore Zoltán Radnóti,
che hanno organizzato questa serata.
Un evento speciale e questo concerto:
che attualizza la Dichiarazione ''Nostra Aetate'' del Concilio Vaticano ll,
che e un insegnamento valido sulla relazione della Chiesa Cattolica
con le religioni non-cristiane e specialmente con l'Ebraismo.
Possiamo pregare per i nostri cari defunti,
anche se non conosciamo il giorno preciso della loro morte.
Ha pregato, anzi ha ordinato un sacrificio Giuda Maccabeo, Jehuda Makkabi per gli eroi caduti,
indipendentemente dall'amuleto trovato al collo di loro.
''L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua,
tra i tuoi Santi, Signore, in eterno, perché tu sei buono.''
Dona anche a noi, di poter camminare in giustizia e in amore,
di non stancarci nel cercare il bene e nel costruire il Tuo Regno.
Cerchiamo insieme la risposta della fede
e dell'amore alle nuove e grandi domande dell'umanita.
lmpariamo dal passato, per poter accettare dalla tua Mano il dono della speranza e del futuro.
Quanto é bello quando i fratelli stanno insieme.
Ma perché siamo fratelli? Per essere fratelli dobbiamo avere un Padre.
Questo Padre comune é il Dio Unico, verso il quale canteremo stasera Adonai Elohenu, Adonai Ehad.
Questo Dio non vuole nessun tipo di odio tra i suoi figli.
Attraverso i secoli eravamo uno.
Grazie allo sforzo di Paolo Vl, Giovanni XXlll e Giovanni Paolo ll.
la Chiesa Cattòlica ha dichiarato che é un dovere quello di riconciliarsi con il suo fratello maggiore.
ln questi cinquant'anni c'e stato un grandissimo sforzo
di incontro fra le instituzioni ebree e cristiane.
Ma mai era qualcosa di così grande e emozionante
come quello che abbiamo vissuto in Auschwitz tre giorni fa.
Più che dieci mila persone sedute sulla terra insanguinata dal sangue dei martiri.
Come se le anime di coloro che sono stati martirizzati in Auschwitz
cantassero con noi e non solo i martiri massacrati in Auschwitz,
ma tutti quelli che durante la storia hanno sofferto il martirio per le persecuzioni dei pagani.
Per questo il migliore saluto e che oggi Dio ci benedica.
Quelli che perseguitano ebrei e cristiani insieme,
perché parlano in nome di un paganesimo aggressivo
che vuole distruggere la nostra morale giudeo-cristiana,
devono sottomettersi al Dio dell'amore, della giustizia e della Pace.
Possiamo rivivere, festeggiare l'opera d'arte del compositore spagnolo, Kiko Argüello.
La sua Sinfonia intitolata ''La Sofferenza degli lnnocenti'' é un'opera di valore universale.
Parla ugualmente dei miserabili della periferia di Madrid e dei campi iberici,
dei condannati a morte nei lager dei nazisti,
della sofferenza tremenda degli incarcerati, e detenuti innocentemente.
Ma quest'opera eccezionalmente sublime,
ricca di emozioni e comunque sconvolgente parla anche su un'altra cosa.
Sulla Fede. Ossia sulla mancanza di Fede.
Perché la perdita, la negazione,
lo stravolgimento della Fede nega l'origine divina della speranza,
indebolisce la fiducia dell'uomo nel bene, la forza creatrice dell'agire, del fare.
''La Sofferenza degli lnnocenti'' é un diario sincero, doloroso dell'uomo.
Confessione vera sulla vita, sull'ombra e sulla luce, in fondo sulla giustificazione.
Da fiducia per un domani migliore,
quando il posto del male viene definitivamente colmato dalla benedizione divina.
Salutiamo, alzate le mani e le bandiere
l fratelli presenti della Danimarca
Salutiamo i fratelli della Germania
l giovani della Germania...
l fratelli dell'Olanda,
Sono qui, qui davanti,
l fratelli del Belgio,
Dalla Francia, piú di 200 giovani dalla Francia
Dalla Crozia, dalla Slovenia,
Bosnia, i bosniaci,
Dalla Slovacchia, dalla Russia,
1 ,000 fratelli dalla Polonia,
Dal Portogallo,
3000 giovani dalla Spagna,
Anche dall'Ucraina,
2 Seminari Redemptoris Máter in Ucrania...
Da Malta, dall'Austria,
Gli austriaci, sono li...
Dall'Ungheria, ungari,
Dall'Albania,
dal Regno Unito,
Salutiamo anche i fratelli dell'lrlanda,
E adesso salutiamo i fratelli dell'ltalia,
Mettetevi in piedi, ltalia...
Abbiamo anche dal Médio Oriente
lsraele, Palestina, Giordania e Cipro,
110 eccoli qui, insieme...
dal Líbano, i fratelli del Lbano,
Dall'lraq, dall'Egitto,
dal Ruanda,
dal Tanzania e Kenia,
Dall'Angola,
dal Sudafrica,
Dall'Uganda,
Dalle lsole Seychelles...
Salutiamo i fratelli que sono venuti dalla Corea,
Anche dal Giappone, Giappone...
Filippine,
Le comunitá della Cina,
la Cina occidentale
E i cinesi del Taiwan,
Anche i fratelli dal Pachistan,
E i fratelli dall'lndia,
E dallo Sri Lanka,
Dall'Australia, Oceania,
Sono venuti 300 fratelli, eccoli li,
dal Canada,
Quelli che sono qui dagli Stati Uniti,
5,000 fratelli dagli Stati Uniti,
Dal Porto Rico,
Dal Messico,i fratelli dal Messico,
dal Costa Rica, qui davanti
l fratelli dal Panama,
l fratelli della Repubblica Dominicana,
l fratelli dal Guatemala,
da El Salvador,
da Honduras,
dal Nicaragua,
dalla Colombia,
Anche i fratelli da Ecuador,
l fratelli dal Venezuela,
circa 1 ,000 fratelli dal Venezuela, giovani....
Un applauso ai fratelli dalla Bolivia,
500 giovani dalla Bolivia, que sono fuori,
Perú, 1 ,000 fratelli dal Perú,
Cile,
Dal Paraguai,
Uruguai,
Argentina, con il Papa Francesco,
le Antille olandesi,
l fratelli da Curação, Bonaire e Aruba,
E per ultimi,
l fratelli del Brasile...
30,000...
fuori, sono fuori,
Ai fratelli del Brasile che sono fuori....
C'é anche con noi
il cardinale Pell,
Dall'Australia, da Sidney...
Che ci dica una parola.
Vi ricordate di Sidney.
ln nome delle comunitá
Neocatecumenali australiane di Sidney,
Mi piacerebbe dire
Quanto siamo incantati di stare qui
Con tanti fratelli e sorelle
Che credono nell'amore dell'unico vero Dio.
Fratelli e sorelle in Gesú Cristo.
Noi vi ringraziamo per la vostra presenza
e per la vostra testimonianza
Che ci date tanta forza
E ci incoraggia molto.
Che Dio benedica tutti voi.
Salutiamo il Cardinale O'Malley, di Boston,
avanti
Cardinale O'Malley, di Boston,
Benvenuto Padre, una parola,
Buon pomeriggio a tutti,
Per me é una allegria immensa
Poter stare com voi oggi
Durante questa Giornata della Gioventú qui in Rio,
É stata una benedizione enorme per la Chiesa
e adesso vedere tanti giovani
qui che stanno in questa assemblea
con Kiko per chiedere la grazia di conoscere
la propria vocazione che é tanto importante,
ll cammino della sua vita
Secondo la volontá di Dio.
É cosi che siamo molto riconoscenti
Molto felici di stare qui,
Contate con le nostre preghiere
e come ha detto il Santo Padre ieri,
Cristo conta su di voi,
La Chiesa conta su di voi,
Cosi siamo qui in questa cittá di Cristo
Con le braccia aperte,
Dobbiamo stare anche noi
Con le braccia aperte.
Che il Signore vi benedica a tutti.
Vuol dire che
Dio há mostrato, in Cristo,
la sua essenzia, e la sua essenzia é
attenti, ascoltate--
la sua essenzia é amarti
Amarti! Amarci!
Ma amarci com una nuova forma,
Non é un amore sentimentale,
Ma un amore fino a dare la vita,
dando la vita fino
alla fine per noi,
dando la vita per noi anche
se siamo degli assassini,
lo stiamo uccidendo
e lui sta offrendo
la sua morte per noi.
Per amarci,
Dio non ha bisogno che siamo buoni,
Che cambiamo la nostra vita...
No!
ci ama quando siamo
peccatori nel profondo.
Questo ti manca da capire affinché
Tu esca da tutto il moralismo,
da tutto il pelagianesimo,
Perché il Cristianismo é
grazia, grazia...
Dobbiamo, dobbiamo, dobbiamo... sentiamo a tutte le ore
Vi diciamo quello che Carmen diceva nelle baracche ai poveri:
''é inutile - mi ha detto un giorno
- Kiko che tu dica a un uomo
Che soffre il freddo che ti dia il cappotto,
Non te lo dará! anche se ripeti che ti dia cappotto...
Fai uscire il sole e il caldo
e ti dará il cappotto''.
Questo é molto profondo,
é vero,
dobbiamo annunciare agli uomini
la Grazia di Dio,
Questo amore infinito di Dio
ai peccatori...
Abbiamo annunciato il Vangelo
ln ltalia in 80 prigioni,
Abbiamo fatto comunitá con i carcerati,
Abbiamo scritto un libro
con le lettere degli assassini,
abbiamo fatto comunitá nei carceri della Colombia,
Pieni di assassini,
alcuni con piú di 70 omicidi,
con vere conversioni,
hanno creduto che Dio realmente ama l'uomo
con un'amore infinito,
immenso, eterno -
Attenzione, ascoltate questo,
Mi impressiona que avete
Sopportato Kiko.
Sapete che cosa ha detto San Francesco Xavier?
San Francesco Xavier, que é stato,
come Santo lgnazio da Loyola,
Uno dei primi gesuiti
Che fondó la Compagnia di Gesú,
Dicono che Xavier ha fatto
Una evangelizzazione impressionante,
Percorrendo tutta l'lndia,
É arrivato fino in Giappone e
Dal Giappone fino in Cina,
e entrato in Cina é morto lí..
Quindi io dico a Kiko:
Sapete cosa disse San Francesco Xavier?
Che l'inferno é pieno di predicatori,
Di grandi predicatori,
E io speravo che
Con tantissimi Vescovi che sono venuti
e con tanti Cardinali,
Non é venuto uno che si chiamava Wojtila,
quel Wojtila, che io volevo che
Venisse qui quello que é stato suo segretario
Ma che non é arrivato,
Che si chiamava Cardinale Dziwisz,
quel Wojtila, che ha cambiato il nome
Perché era presente nel Concilio,
e Albino Luciani, che era il Patriarca di Venezia,
Fu il primo che si chiamó Giovanni Paolo l,
E anche colui que propose il Concilio, Giovanni XXlll
E che é morto prima
e chi lo realizzó foi Paolo Vl,
Tutta questa storia
Non é piena di predicatori
Se non di realitá immense
ln tuttte le nazioni,
E io, ieri, mi ricordava dell'Aparecida,
L'importante é che é sempre una ''donna''
Che é il centro da dove viene tutto,
Maria, e la Grazia di Dio
e colui che nascerá da te sará chiamato
L'Eterno Gesu Cristo nostro Signore,
Ossia, senza la donna
Non esiste discendenzia,
E é importantissima tutta la
Persecuzione che la donna soffre oggi,
e quel Wojtila, anche lui c'era nel Concilio,
E fu colui che si chiamó Giovanni Paolo ll
e il concilio é stato Giovanni XXlll che lo ha iniziato,
Ma l'ha chiuso Paolo Vl,
E adesso penso che li canonizzeranno
Giovanni Paolo ll e quel Giovanni XXlll,
...bene, non volevo fare un discorso noioso,
Ma dopo tutto quello che ha detto Kiko
lo non so che cosa dire di piú...
Mi é piaciuto tanto quello che ha detto il Papa
Sulla Vergine Aparecida
E ha detto molte cose stupende
Che mi piacerebbe ricordare,
Ma perché sembra giá molto tardi non voglio,
ll Santo Padre era sul punto di piangere
Davanti all'immagine
ln un momento emotivo del suo Pontificato,
Bene, che il Signore vi accompagni
Perché la donna é molto importante
Senza di lei non c'é vita,
Lei ha la vita nelle viscere,
E per questo ama piú dell'uomo
Che vede da fuori,
E lei lo ebbe dentro di se stessa,
Per questo la Vergine é importantissima,
E portarono un'altra Vergine,
Ma io sono stata anche molto unita
a questa Vergine Aparecida,
Perché non ho mai pensato in venire qui in Aparecida,
Ma é giá la quarta volta
Che veniamo qui in Brasile,
E tra di loro ce ne é uno che si chiama Sotil,
Xavier Sotil, che ha fondato il primo seminario
E siamo stai in un posto meraviglioso
Dove scendendo un pó, al lago,
C'erano serpenti,
E li é stato fondato il primo seminario del Brasile,
E li siamo tornati tante volte
E questa volta non pensavo che sarei venuta a Aparecida,
Abbiate anche pazienza
e il Signore stará con voi.
Bene, anch'io sono
molto contento di essere qui'
di tutto quello che abbiamo visto
dal Santo Padre durante questi giorni
e quando Kiko ha fatto la presentazione
vedevo tutte le bandiere delle differente nazioni,
e vedevo che si compiva la Parola di lsaia,
che diceva che
che non ci saranno più guerre,
che il leone e l' agnello si riunirannol,
e quello si realizza esattamente
nella Chiesa cattolica e in noi, qui
perché questo spirito
di cui ha parlato Kiko
se è nel nostro cuore,
crea la comunione fra gli uomini
come ha detto Papa Francesco.
Siamo tutti uguali davanti al Signore.
E di fronte alla chiamata fatta qui,
ieri, il Papa, salutando i volontari,
ha parlato della vocazione, già prima di venire qua
all'Angelus diceva:
ll Signore vi aspetta a Rio de Janeiro
perché vi interroghiate
''Signore, cosa vuoi di me?
cosa vuoi che sia la mia vita?
quale è il tuo disegno?'',
e diceva che se qualcuno
non ha ancora chiara la sua vocazione,
deve aspettare, deve dire al Signore che lo illumini.
Poi ha parlato della chiamata al matrimonio,
che oggi è controcorrente,
perché i pochi matrimoni
che esistono si distruggono,
è una chiamata enorme quella a formare
una famiglia cristiana,
come lo vediamo nella ''Missio ad gentes''
famiglie in missione che sono
centri che attirano i pagani,
perché l'uomo vuole poter amare,
allora molti si avvicinano della Chiesa
e di quelli che Dio chiama al presbiterato
alla vita consacrata, il Papa diceva:
''Non abbiate paura, coraggio!,
abbi fiducia nel Signore!
Non guardate a voi stessi. >>
Ha parlato della sua vocazione
che ha avuto all'età di 7 anni
io, ho avuto la vocazione all'età di 5 anni e mezzo,
il Signore ha voluto cosi,
Non guardate a voi stessi!
ll Signore è fedele,
anche se tu sei un lussurioso,
se sei un orgoglioso.
ll Signore farà di te un pescatore di uomini.
Allora, fratelli,
invito quelli che sentono questa chiamata
ad abbandonarsi al Signore,
che si lascino portare da lui,
è una vocazione meravigliosa
poter perdonare i peccati,
agire nel nome di Gesù Cristo,
guarire i malati,
dare la vita ai morti
in mezzo a tutte le nazioni.
E' una meraviglia, una gioia.
Ho finito!
Se c'é qualche giovane
che sente che Dio lo sta chiamando
che si alzi
e che venga qua.
si alzi
Se qualche giovane sente
che dio lo chiama
e vuole offrirsi a gesú cristo.
venite qui...
senza correre
lasciate quelli che vengono da fuori
molto bene...
anche i fratelli dall'italia
che si sono alzati,
da murcia,
dalla spagna,
dal messico
Mi dicono che sono circa 3000 giovani.
in Lombardia, si sono alzati 300 giovani
13 per essere sacerdoti in Cina,
un applauso per la Lombardia.
Mettetevi in ginocchio,
Un momento i ragazzi.
Adesso fará una preghiera
ll nostro presidente, l'Arcivescovo,
Chiedendo a Dio
Che questa chiamata si compia,
Essendo sacerdoti del Signore
Per la Nuova Evangelizzazione.
Preghiamo.
Benedetto sei tu,
Padre Nostro, Dio Onnipotente ed Eterno,
Se c'é qualche sorella, Qualche ragazza
Che sente di offrire la sua vita
A Gesú Cristo perché
Dio ti sta chiamando,
Che si alzi.
Si é alzata una qualche ragazza?
Molto bene, venga qua, venga qua.
Anche i giovani del Messico,
di Murcia, dalla Spagna.