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Se state sviluppando un'applicazione ad alto contenuto, come un sito web,
ci sono molte ragioni per usare Alfresco al posto di un semplice database.
In questo QuickTake su Alfresco, vi illustrerò le dieci ragioni principali.
Numero uno, la performance dei contenuti.
I database vanno bene per conservare testi e numeri, ma le informazioni di tipo più esotico
sono più o meno conservate in cosiddetti "Blobs", Binary Large Objects.
Non sono intrinsecamente in grado di gestirli.
Possono ospitarli, ma fondamentalmente non sanno cosa fare con oggetti di questo tipo.
Alfresco vi permette invece di salvare direttamente quelle informazioni nel formato nativo sul sistema,
massimizzando la performance del file.
Numero due, la flessibilità del modello dei contenuti.
Con un database, per lo storage di attributi o dati relativi a un'informazione,
quelli che chiamiamo metadati,
tipicamente bisogna predefinire un numero di colonne come parte della struttura del database.
All'inizio va tutto bene, ma poi diventa un po' complicato da modificare.
Alfresco permette di far evolvere il modello di contenuti usando una nozione detta Aspects.
Si possono applicare diversi metadati a diversi oggetti nel sistema,
a seconda delle vostre necessità ed evolvere il modo in cui sono gestite le cose.
Numero tre, la sicurezza granulare dei contenuti.
I database sono ottimi per definire l'accesso alle informazioni a livello di tabella.
Non tanto a livello di singola riga o di documento.
Alfresco vi dà un ottimo livello di granularità nel definire l'accesso ai diversi oggetti,
per controllare chi può vedere cosa o fare cosa,
e modificare diversi tipi di informazione nel repository.
Numero quattro, collaborazione nei contenuti e controllo delle versioni.
I database non hanno alcuna nozione di come gestire
tutti gli aspetti di condivisione nel creare nuove informazioni.
Una cosa è salvare semplicemente un nuovo documento,
mentre un ben diverso insieme di attività è quello di mantenere e accomodare
tutti i processi di consegna dei nuovi documenti nel repository.
Alfresco vi permette di farlo direttamente
abilitando, oltre alle abilità di controllo delle versioni e di sicurezza,
le funzioni collaborative associate ad esse, con Alfresco Share,
che può impostare spazi di collaborazione, invitare membri del team
e tutto ciò che ruota attorno alla creazione di nuove versioni delle informazioni.
Numero cinque, ricerca completa di testi e metadati.
I database sono sicuramente ottimi per conservare tutte le informazioni testuali,
gli attributi o i metadati.
Alcuni possono anche indicizzare l'effettivo contenuto degli stessi documenti,
ma il chilometraggio varia decisamente.
Diversi database potrebbero farcela o meno, a seconda di quale utilizziate.
Alfresco, invece, vi permette di mantenere la flessibilità in entrambi i casi,
nell'informazione di un documento, nei metadati applicati, o in entrambi,
permettendovi di indicizzare, cercare e trovare quelle informazioni individualmente.
Numero sei, regole automatizzate per i contenuti.
Ora che abbiamo sotto controllo tutti questi asset,
come controlliamo il modo in cui sono mantenuti nel sistema?
Le regole sono un ottimo strumento con cui Alfresco accede all'interfaccia utente
per definire come processare automaticamente i documenti, in qualsiasi modo siano stati inseriti.
Potete assicurarvi che le informazioni siano conservate e processate in modo consistente.
Numero sette, workflow senza bisogno di installazione.
È un ottimo esempio dell'utilità delle regole.
I database non hanno un concetto intrinseco, come per la collaborazione,
di qualunque tipo di capacità di workflow.
O la create voi con le vostre mani, o incorporate un altro motore esterno per il workflow.
Alfresco invece ha già inclusa nel suo repository una completa funzionalità di workflow,
con cui potete controllare le revisioni che delegate ad altri, mantenendo gli asset individualmente.
Potete così delegare e controllare come fanno le cose,
con verifiche e rapporti sulle informazioni che passano nel repository.
Numero otto, le notifiche.
La possibilità di iscriversi attivamente e mandare notifiche a singoli membri di un team
con le modifiche e revisioni a un documento,
man mano che si aggiungono nuovi documenti a uno spazio collaborativo.
Alfresco vi permette di farlo direttamente.
Se doveste farlo dal database,
dovreste costruirvelo da soli.
I database non hanno questo concetto.
Numero nove, il supporto nativo per gli standard dei contenuti per l'authoring.
Probabilmente, da una prospettiva di business,
questo è il più importante elemento che distingue Alfresco.
Permette loro di continuare a contribuire con oggetti nel repository,
senza cambiare il loro modo di lavorare.
Possono continuare a usare Word,
grazie a un supporto diretto dal file system attraverso protocolli come CIFS,
che permettono di aggiungere informazioni via email direttamente al loro client, con lo standard IMAP.
In aggiunta, con altri tipi di strumenti, si possono aggiungere oggetti via WebDAV o FTP,
o con un protocollo SharePoint
che permette ai vostri utenti Office di beneficiare delle funzioni di collaborazione
che esistono nella suite di Microsoft Office.
Infine, numero dieci, CMIS è lo strumento migliore per i contenuti.
Non è certo la scoperta dell'acqua calda.
I database permettono di fare ricerche di informazioni via SQL.
Si tratta di grandi quantità di testo e numeri,
ma non c'è intrinseca consapevolezza di cosa fare con diversi tipi di documenti,
e alcune funzioni di gestione dei contenuti che potrebbe essere necessarie.
CMIS, che sta per Content Management Interoperability Services,
include per definizione
un linguaggio di ricerca specifico per la gestione dei contenuti.
È basato su SQL 92,
ma è cosciente di tutte le funzioni specifiche per la gestione dei documenti
che potrebbero essere eseguite con diverse informazioni,
ed è decisamente lo strumento più giusto per quel tipo di lavoro,
e un po' più efficiente che dover fare qualcosa di innaturale con uno standard
che non è necessariamente il più adatto per lo standard SQL.
Queste erano le dieci ragioni principali. Grazie per avermi ascoltato.
Se avete altre domande,
contattatemi personalmente all'indirizzo scott.davis@alfresco.com �