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Mentre l'Africa avanza,
Madrid accoglie un incantevole concerto.
10 anni fa, in occasione della Canonizzazione di
San Josemaria Escrivá de Balaguer
nacque Harambee.
Un progetto internazionale di solidarietà,
che promuove iniziative nel campo dell'educazione in Africa
e sull'Africa.
I primi 10 anni di questo audace anniversario,
si celebrano all'Auditorium Nazionale di Musica
alla presenza di una giovane direttrice d'orchestra:
Inma Shara;
la giovane talentuosa
che si mobilita per un continente
che ha bisogno di fatti e non parole.
Per me la libertà professionale è la musica
e la libertà personale è l'Africa.
Sento la necessità
di andare tutti gli anni;
ho viaggiato in Africa
per motivi di solidarietà,
motivi professionali,
questioni personali.
Per me, l'Africa
è l'allegria del vivere.
Per me, ogni volta lo dico, l'Africa è la libertà personale.
E l'Africa ha bisogno
dell'impegno di tutti noi
non bisogna dimenticare
che l'origine della musica
sta in Africa e che per loro
la musica è una forma di comunicazione,
di espressione,
è una forma di speranza.
A mio parere la musica è il linguaggio universale per eccellenza perché
attraverso la musica
non solo si alimenta lo spirito,
ma anche la mente.
Inma Shara è la donna
che si fa carico
delle donne africane che sono
in condizioni di emarginazione.
Dobbiamo appoggiarli
affinché si facciano carico
del proprio destino, cioè,
dobbiamo aiutarli
a creare
e a coltivare la loro propria identità.
Dobbiamo, con impegno,
identificarci nel loro progetto,
nella loro cultura,
rispettando la loro cultura, la loro identità,
ma offrendo le risorse necessarie affinché possano portare
avanti i propri progetti.
Inma Shara è la discreta bellezza di un lavoro ben fatto
convertito in musica;
un'ambasciatrice d'onore di Harambee,
un'orchestra unita di speranze per l'Africa.
Vedo la trasparenza, la speranza che Harambee
mette
nel suo impegno per l'Africa,
per questo continente.
In realtà, tutti questi valori sono quelli per i quali mi identifico effettivamente con Harambee;
inoltre, vorrei congratularmi con Harambee
per i suoi 10 anni
di esistenza e vedere con quanto impegno,
trasparenza,
generosità, lavorano,
con una filosofia, con un codice etico e di verità
che per me è ammirabile
perché io stessa
sono cresciuta con questa educazione e credo
fermamente che questi sono i valori necessari
per creare una società migliore.
E, inoltre, come persona, ci si sente molto più apprezzato.
Dobbiamo far sì che
dobbiamo essere tutti un'orchestra.
Dobbiamo lavorare per essere una sinfonia perfettamente equilibrata:
la grande opera,
cioè il compromesso tra esseri umani
di diversi paesi.
Sono molto grata alla Fondazione
Atlético de Madrid per la sua grande sensibilità
per la cultura, in questo caso, per la musica.
Mentre Madrid si diletta con l'arte di una sinfonia,
l'Africa avanza;
Harambee non lo dimentica,
sta lì, molto vicino,
impegnandosi per l'Africa
e per gli africani impegnati ad andare avanti
come una squadra;
dieci anni sono molti goal.