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Ciao a tutti. In questa 18^ puntata di Playerdue Lightin parliamo della composizione nei ritratti.
Ne approfitto anche per dare alcuni piccoli consigli su come fotografare le persone.
Il primo consiglio in assoluto:
quando stiamo fotografando delle persone, sia maschi che femmine,
dobbiamo cercare sempre di non toccarle mai,
in quanto toccare il proprio soggetto, anche senza cattive intenzioni,
ma semplicemente per aiutarlo nella posa,
può essere molto fastidioso per il soggetto
e può provocare pose innaturali, anche tese.
Per questa puntata ci aiuteranno Chiara e Sara, saranno le nostre modelle,
e Pietro sarà invece l'assistente.
Cominciamo subito a vedere quali sono le regole
che possono aiutarci nel fare dei ritratti più comodamente e con risultati più efficaci.
Ho detto che non dobbiamo toccare i nostri soggetti.
Come facciamo allora a dirigere la posa?
Il modo migliore è cercando di suggerire la direzione in cui si devono spostare
senza usare parole come “destra” o “sinistra”,
in quanto destra o sinistra è relativo al soggetto o al fotografo
e quindi può creare confusione in chi viene fotografato.
Allora, per esempio, un modo molto comodo per dirigere lo sguardo
è semplicemente dire: Sara, guarda da questa parte. Okay.
Tu Chiara, invece, guarda da questa parte.
Vedete come la posa viene naturale, immediata al soggetto,
senza che io debba dire “guarda un po' più a destra. No, la mia destra.
No, la tua sinistra”, eccetera.
Stessa cosa vale anche per i movimenti.
Allora se io devo dire la posizione rispetto alla scena del mio soggetto dico:
Sara, Chiara, venite un po' più avanti in questa direzione, adesso un po' verso lì.
E vedete come il soggetto segue la vostra mano,
senza che noi dobbiamo spiegare qual è la direzione relativa corretta.
Un po' più complicato è invece il discorso per quanto riguarda
la posa di alcune parti del corpo,come ad esempio le spalle.
Lì magari c'è bisogno di spiegare un attimo,
però una volta che c'è comunque una comprensione tra soggetto e fotografo, viene più naturale.
Quindi ad esempio posso dire: Sara, fai conto che queste sono le tue spalle,
girale leggermente più così. Ecco. Un po' di meno. Un po' più così.
E vedete come il soggetto si è subito messo in posa come voglio io
e non abbiamo dovuto perdere tempo a spiegare precisamente
qual è la direzione o cose varie. Bisogna essere molto pratici nella posa.
Una direzione che può andare bene da usare a parole, invece è “alto” e “basso”,
in quanto sia per il fotografo sia per il soggetto, almeno quando entrambi sono in piedi,
l'alto e il basso è la stessa cosa.
Quindi io posso dire, per esempio, “Chiara, guarda in basso”
oppure “Chiara, guarda in alto” e così via. Okay.
Adesso cominciamo invece a parlare della composizione.
Le regole di composizione che si applicano alla ritrattistica
sono praticamente molto simili a quelle che si applicano normalmente,
a quelle che abbiamo spiegato nella puntata scorsa.
Ad esempio se io nella mia fotografia includo troppi dettagli,
i miei soggetti perdono di importanza rispetto alla fotografia.
Quindi, Pietro, spostati dalla scena, illuminale con il pannello. Okay.
Allora, nella mia fotografia scatto un po' a caso, quindi punto così...
Chiara, guarda un po' più verso là. Un po' alza il viso alto. Okay.
Il braccio, questo braccio... Esatto. Mettilo così. Perfetta! Perfette!
A questo punto abbiamo visto...
Vediamo un attimo, controlliamo l'esposizione che sia corretta.
Forse possiamo alzarla un attimo. Okay.
Chiara, la mano sul bacino, così. Ecco, esatto.
Scattiamo e vediamo che appunto i nostri soggetti risultano,
anche in questo caso – è interessante – sto usando il 50mm
in quanto il 17,85 si è un po' surriscaldato.
Comunque risultano sempre, si capisce che sono i miei soggetti,
ma non risaltano così tanto nella fotografia.
Che cosa abbiamo detto che bisogna fare per far risaltare maggiormente il proprio soggetto?
Bisogna innanzitutto eliminare elementi di disturbo
e dettagli che non sono necessari dello sfondo
e questo lo possiamo fare avvicinandoci al soggetto,
in questo caso per diminuire la profondità di campo e quindi fare un maggiore sfocato
e per eliminare dei dettagli che non ci interessano dello sfondo
e così il nostro soggetto riempie tutta quanta la fotografia.
Quindi questo è un altro consiglio: riempire la fotografia con i nostri soggetti.
Allora noi ci avviciniamo... Ecco, un po' più vicine tra di voi.
Perfetto. Un po' più girate con il corpo... Così, esatto.
Pietro, tu portati un po' più così. Perfetto!
Okay. Cercate di stringervi un pochino. Ecco, perfette! Perfette!
In questo modo abbiamo visto che i nostri soggetti risaltano sicuramente molto di più.
Adesso, nel caso stiamo fotografando due persone,
la regola dei terzi un po' può traballare, soprattutto se stiamo molto ravvicinati.
Per quanto riguarda invece fotografare una persona soltanto,
la parte del viso e degli occhi bisogna cercare di metterla sempre
in uno dei terzi superiori della fotografia.
Questo perché, appunto, è la zona un po' più naturale in cui ci si aspetta di vedere gli occhi di un soggetto.
Allora, Chiara, esci un attimo dall'inquadratura. Perfetta!
Okay. Pietro, adesso mettiti così. Aspetta, inclina così. Perfetto!
Sara, guarda un po' da questa parte. Okay, perfetta così.
Adesso se noi facciamo in verticale la fotografia, ci spostiamo così...
Adesso se la nostra foto, ad esempio, la facessimo così, mettendo il soggetto al centro, Adesso se noi facciamo in verticale la fotografia, ci spostiamo così...
Adesso se la nostra foto, ad esempio, la facessimo così, mettendo il soggetto al centro,
vediamo che la foto è comunque venuta bene, ma in qualche modo il nostro soggetto non risalta così tanto.
Allora noi che cosa facciamo? Lo mettiamo in uno dei terzi
in questo caso nel terzo superiore a sinistra, così... e scattiamo.
Questa è la fotografia che vediamo che...
Cioè, appena guardiamo la fotografia, la nostra attenzione va subito a finire sugli occhi, in questo caso sugli occhiali che sta indossando la nostra modella.
Un altro consiglio sulla fotografia dei ritratti è quello di non lasciare troppa aria sulla testa dei soggetti.
Questo in qualche modo è collegato alla regola dei terzi, appunto a posizionare gli occhi del proprio modello, della propria modella, nei terzi superiori.
Allora facciamo a scambio adesso. Chiara, vieni. Okay.
Se noi adesso fotografassimo lasciando troppa aria sopra la testa della nostra modella, in questo caso di Chiara,
vediamo che in qualche modo perde interesse.
Mi posso allontanare un po' e lascio molta aria sopra.
Scatto la mia fotografia e vedo che... Non so se ho azzeccato il fuoco. Sì, il fuoco è venuto bene.
Vedo che in qualche modo il nostro soggetto non risulta così al centro dell'attenzione
e soprattutto il fatto di averci molta aria sopra la testa, in qualche modo fa perdere importanza proprio al soggetto
e invece noi, come prima, lo posizioniamo seguendo la regola dei terzi,
appunto ci troviamo automaticamente anche a lasciare meno aria sopra la testa
e quindi in questo caso mettiamo sempre sul terzo... In questo caso possiamo fare anche il terzo così. Okay.
Chiara, guarda un po' da questa parte. Ecco, perfetto! Guarda Pietro un altro po'. Guarda Pietro.
Pietro, metti questo così... vediamo un po'... un po' in alto, al viso. Ecco, perfetta!
Adesso mettiamo il terzo superiore e cerchiamo di...
appunto, così. Vediamo che la nostra fotografia è venuta sicuramente molto più interessante
e il nostro soggetto risalta molto di più.
Come abbiamo visto, alcune delle regole che abbiamo spiegato la scorsa puntata e che si applicano agli oggetti per la composizione,
sono applicabili anche per la fotografia di ritratti.
Abbiamo detto la scorsa volta, ed era uno dei primi suggerimenti che abbiamo dato,
che un modo valido per dare maggiore ricchezza ai propri soggetti è cambiare il punto di vista.
Quindi adesso ve lo dimostro semplicemente facendo da due posizioni diverse.
Per la prima posizione farò una foto alle nostre modelle da in piedi,
quindi, che è più o meno la posizione da cui siamo abituati a vedere appunto delle ragazze sdraiate,
perché noi siamo in piedi e quindi le guardiamo dall'alto in basso.
Quindi proviamo a scattare una fotografia in questo modo.
Okay. Chiara, guarda un po' più in basso... Perfetta! Okay. Mi metto così.
e scattiamo. Vediamo che la nostra fotografia in questo caso non è venuta male, però è un po' banale,
è un po' una classica fotografia che si può fare in spiaggia.
Che cosa possiamo fare invece? Possiamo metterci a fotografare da dei punti di vista maggiormente inusuali,
quindi questo vuol dire abbassarci tantissimo.
Il modo migliore per abbassarci, appunto se abbiamo la possibilità, soprattutto in spiaggia,
mettiamo un telone facilmente, ci allunghiamo su questo telone e a quel punto abbiamo il punto di vista più basso possibile
che sicuramente desterà maggiore interesse al momento dello scatto.
Quindi a questo punto ci allunghiamo così... Perfetto! Okay.
Sara, guarda un po' verso là... Un po' di meno... Abbassa un po' la testa. Un po' in avanti la testa, appena appena. Un po' più alto. Perfetta! Un altro po'. Ecco, perfetta.
E tu, Chiara, guarda un po' più verso là... appena appena. Di meno... di meno... di meno... Così! Perfetta! Okay.
A questo punto possiamo allontanarci un po'...
e scattiamo la nostra fotografia. Ne scattiamo un'altra per prova... e un'altra ancora...
Un altro suggerimento nel fotografare le persone è quello di cercare di non fotografare tagliando ginocchia o gomiti,
questo perché tagliare la fotografia esattamente a un ginocchio o a un gomito di una persona
crea una sensazione strana, non ci viene bene la descrizione di com'è la forma del corpo del nostro soggetto,
quant'è grande il nostro soggetto, insomma, perché in qualche modo togliamo troppi dettagli,
troppi indizi su qual è il corpo del nostro soggetto.
Quindi qual è la soluzione? Cerchiamo, anche se abbiamo la nostra fotografia che è poco poco vicino al ginocchio o vicino ai gomiti,
cerchiamo di dare leggermente di più o leggermente di meno.
Quindi cercare di tagliare a questa altezza o a questa altezza.
Possibilmente, invece, se è possibile, ovviamente soprattutto per le braccia, è comodo includerle completamente
e per questo basta magari far spostare leggermente di posa i propri soggetti.
A questo punto vi posso far vedere come verrebbe una foto se noi la scattiamo in una maniera non corretta.
Quindi per esempio...
scatto così e posso vedere che a prima vista, già al primo sguardo di questa fotografia,
Sara a sinistra ci dà una sensazione strana con le gambe, perché non riusciamo bene a capire qual è esattamente la posizione delle gambe,
perché vengono tagliate esattamente al ginocchio.
Invece, come ho fatto prima, posso scattare la fotografia includendo leggermente un po' di più...
Chiara, guarda un po' verso di me. Perfetto! Okay.
Magari mi porto un po' più indietro... ancora un po'...
e scattando così la fotografia posso vedere che pur avendo tagliato una parte delle gambe,
per via soprattutto in questo caso dell'obiettivo e delle distanze che mi legano alla telecamera, non posso allontanarmi troppo,
comunque pur avendo tagliato una parte delle gambe, comunque la foto non ci risulta fastidiosa,
non ci dà fastidio il fatto che non ci sia completamente il corpo del nostro soggetto.
Un altro suggerimento che in questo caso non ho modo facilmente di mostrare, è quello della messa a fuoco.
Durante tutto quanto questo shooting e durante tutti gli shootings, solitamente, nella ritrattistica
utilizzo ed è utile utilizzare la messa a fuoco su un punto.
Quindi semplicemente al momento dello scatto impostiamo come punto di fuoco, il punto di fuoco più vicino possibile all'occhio del nostro soggetto.
Se abbiamo più soggetti cerchiamo di metterli appunto in un'asse che sia alla stessa distanza da noi,
così possono essere tutti e due sulla stessa linea di fuoco, la stessa distanza di fuoco
e se proprio non abbiamo i due soggetti che stanno esattamente alla stessa distanza da noi,
possiamo scattare più di una foto. Quindi scattiamo la foto a un soggetto, agli occhi di un soggetto e una foto agli occhi dell'altro soggetto.
In questo modo abbiamo più varianti della stessa fotografia.
Nel caso che il nostro soggetto si trova molto vicino, quindi possiamo scegliere se dare il fuoco a uno dei due occhi,
l'occhio da mettere a fuoco è sempre quello più vicino alla camera.
Quindi, in questo caso, se io fossi in questa posizione, sarebbe questo occhio che io dovrei mettere a fuoco.
Per questa puntata è tutto.
Con questa puntata finisce il corso base di Playerdue Lighting
e dalle prossime puntate comincerà invece il corso avanzato che si diramerà in argomenti diversi,
uno degli argomenti sarà la tecnica lampista, quella con i flash e la fotografia in studio.
Ringrazio le modelle che ci hanno assistito, Chiara e Sara,
e un ringraziamento speciale anche a Pietro che ci ha fatto da assistente e ci ha aiutato in tutto quanto lo shooting.
A presto.