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La storia dei morti che tornano in vita può sembrare inquietante.
Ma per gli scienziati, può rivelarsi un'opportunità strepitosa.
Ovviamente non stiamo parlando di zombie.
Anzi, questa particolare opportunità giunse nell'improbabile forma
di un pesce grosso e lento chiamato celacanto.
Questo strano animale risale a 360 milioni di anni fa,
e si ritiene si fosse estinto durante lo stesso evento di estinzione di ***
che ha spazzato via i dinosauri 65 milioni di anni fa.
Per i biologi e paleontologi, questa creatura era un pesce molto antico e affascinante
ma totalmente estinto, fossilizzato per sempre.
Almeno fino al 1938 quando Marjorie Courtenay-Latimer,
curatore di un museo sudafricano,
si imbatté in un pesce blu scintillante, dall'aspetto preistorico,
trascinato dalle correnti fino al vicino porto.
Ebbe l'intuizione che questa strana specie lunga un metro e mezzo fosse importante
ma non riuscì a preservarlo in tempo per essere studiato, così lo imbalsamò.
Quando finalmente riuscì a mettersi in contatto con J.L.B. Smith, un esperto di pesci locale,
questi fu in grado di confermare a prima vista che quella creatura era un celacanto.
Ma 14 anni prima di quest'accaduto, fu trovata una specie in vita alle isole Comore,
il che ha permesso agli scienziati di studiare attentamente una creatura
che si è evoluta a malapena in 300 milioni di anni.
Un fossile vivente.
Decenni dopo, una seconda specie fu ritrovata vicino l'Indonesia.
La sopravvivenza di creature ritenute a lungo estinte
si è dimostrata essere una delle scoperte più grandi del secolo.
Ma il fatto che il celacanto è tornato dal mondo dei morti
non è il solo che lo rende un pesce così affascinante.
Ancora più intrigante è il fatto che, geneticamente e morfologicamente,
il celacanto ha più cose in comune con i vertebrati a quattro zampe
e che, grazie al suo genoma ridotto, è l'ideale per la ricerca.
Ciò rende il celacanto un potente collegamento tra i vertebrati d'acqua e quelli di terra,
una testimonianza vivente della transizione da acqua a terra avvenuta milioni d'anni fa.
Il segreto di questa transizione giace nelle pinne.
Mentre la maggior parte dei pesci oceanici rientra nella categoria dei pesci a pinne raggiate,
i celacanti fanno parte di un gruppo più piccolo, evolutivamente distinto, con pinne più spesse
note come "lobate".
Sei delle pinne dei celacanti contengono ossa organizzate in maniera simile alle nostre membra,
con un osso che collega la pinna al corpo,
altri due che collegano l'osso all'estremità della pinna,
e in quest'ultima diversi ossicini simili a quelli delle dita.
Non solo queste pinne sono strutturate a coppie per permettere un movimento sincronizzato,
ma addirittura il celacanto condivide la stessa sequenza genetica
che favorisce lo sviluppo degli arti nei vertebrati di terra.
Quindi nonostante il celacanto non sia in grado di camminare,
le sue pinne assomigliano a quelle dei suoi parenti più vicini
che per primi hanno trascinato i propri corpi sulla terra
con l'aiuto di queste appendici solide e flessibili,
agendo da ponte evolutivo per i successivi amanti della terraferma.
Ecco perché questo pesce preistorico ci aiuta a comprendere il passaggio evolutivo
dei vertebrati dall'acqua alla terra.
Per milioni di anni, quella transizione
ha portato alla diffusione di tutti gli animali dotati di quattro arti, i cosiddetti tetrapodi,
come gli anfibi, gli uccelli e persino i mammiferi che sono i nostri antenati.
C'è anche un altro indizio importante
e cioè che rispetto a molti pesci, i celacanti non depongono uova,
ma danno vita a piccoli cuccioli, proprio come i mammiferi.
Questo pesce preistorico continuerà a fornirci informazioni preziose circa la migrazione
dei vertebrati fuori dall'oceano avvenuta oltre 300 milioni di anni fa.
Un viaggio che fondamentalmente è parte della nostra evoluzione, sopravvivenza ed esistenza.
Oggigiorno il celacanto resta il simbolo dei meravigliosi misteri ancora
da scoprire dagli scienziati.
C'è così tanto da imparare su questo pesce, sulle profondità oceaniche e l'evoluzione in sé,
che chissà quali altri segreti nascosti usciranno allo scoperto dalle future scoperte!