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Negli episodi precedenti...
Però lascia che ti dica una cosa.
Perché ho bisogno di lui?
La mia firma è su tutti
quegli scatoloni.
Non posso subire una verifica.
Le circostanze col cartello sono
insostenibili. E mi serve il tuo aiuto.
Vogliono che io vada in Messico.
Il cartello vuole la tua formula.
Cazzo, esci da qui e
non tornare mai più.
Sei in grado di farlo.
Breaking Bad - 4x10
"Salud"
Traduzione: Superbiagi,
Papaoscarzulu, Pargolo
Revisione: Pargolo
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Risponde la segreteria di Walter White.
Dopo il bip lasciate nome, numero di telefono
e motivo della telefonata. Grazie.
E' la terza volta che ti chiamo.
Walt, se sei lì, rispondi per favore.
Okay. Beh, volevo davvero
che lo facessimo insieme,
ma sento che si sta alzando e non posso
mica impedirgli di vedere quella cosa,
perciò mi dispiace, ma ho aspettato
il più a lungo possibile e...
credo che dovrò farlo senza di te...
perciò...
chiamami.
Ehi, buon compleanno... sedicenne.
Grazie, mamma.
Pensavo che avresti dormito fino a
domattina e che te lo saresti perso.
Dato che è quasi... mezzogiorno...
credo che la prima grossa decisione che devi
prendere quest'oggi sia colazione o pranzo?
- Pancake?
- E pancake siano.
Okay, potresti farmi un favore?
Ho dimenticato di prendere il giornale.
Potresti uscire a prenderlo?
- Sì, certo.
- Grazie.
Sorpresa!
E' da parte mia e di papà.
E' una figata, eh?
Sì. Grazie, mamma. E'...
è magnifica.
Mi sono informata davvero
parecchio e non lo so...
questa macchina è quella
che mi ha colpito di più.
Ha una marea di accessori grandiosi.
Ha tutto elettrico, motore affidabile,
è spaziosa, così puoi portare
in giro tutti i tuoi amici
e ovviamente è sicura,
perchè sono ancora tua madre.
Oh, e ha il lettore CD così puoi
ascoltare la musica mentre guidi,
perciò sai che ti dico?
La colazione può aspettare.
Ti va di andare a farci un giro?
Magari più tardi.
Sto morendo di fame.
Okay, va bene. Allora vediamo...
di iniziare a fare quei pancake.
Saul? E' arrivato.
Pessima idea.
E' una pessima idea.
Saul.
Fallo entrare.
Signor Beneke, sono Saul Goodman.
Grazie per essere venuto.
- Salve.
- Già, salve.
Si sieda, prego.
Io...
non capisco davvero perchè sono qui.
Ha a che fare con i miei creditori?
Creditori? No.
Vado dritto al punto. Signor Beneke,
devo darle una brutta notizia.
Ultimamente solo brutte notizie.
La sua prozia Birgit
è venuta a mancare.
Mi scusi, chi?
A quanto pare è successo
a Diekirch in Lussemburgo,
ed è stato... cavolo... otto anni fa.
Pensavo foste molto legati, dato che...
Beh, allora magari questa
è una buona notizia.
Birgit ha lasciato un
patrimonio non indifferente
di cui lei, signor Beneke,
è il beneficiario principale.
- Cosa?
- Sembra che non avesse parenti prossimi,
perciò il patrimonio è rimasto lì mentre gli
europei cercavano un erede ancora in vita.
Non mi risulta di avere
parenti in Lussemburgo
e sicuramente nessuno che
potrebbe inserirmi nel testamento.
Beh...
Ah, ecco spiegato.
Non ha fatto testamento, ecco perchè
probabilmente ci è voluto così tanto.
Sono risaliti fino a suo padre, ma dato che
lui è venuto a mancare, le mie condoglianze,
è lei che ha diritto ad ereditare...
la bella cifra di 621.552,33 dollari.
Cavoli.
E Don Eladio quando arriva?
Prima vediamo come va.
Chi è il chimico?
E' uno scherzo?
Sta chiedendo se sei il chimico.
Sono uno di loro.
Okay, abbiamo fatto le presentazioni.
Mettiamoci al lavoro.
Dov'è l'acido fenilacetico?
Gli mostri dov'è
l'acido fenilacetico per favore.
Ce lo sintetizziamo da soli.
Gli ingredienti sono tutti qui.
Se lo sintetizzano da soli.
Cosa?
Io non... io non so farlo.
Qual è il problema?
Senti, io l'acido fenilacetico
lo prendo dal barile con sopra l'ape.
Io so farlo così.
Il signor Pinkman pensava
che l'acido fenilacetico
sarebbe già stato pronto al suo arrivo.
Qualsiasi studente di chimica
al secondo anno è in grado di farlo.
Che razza di dilettante ci ha portato?
- Cosa sta dicendo?
- Stiamo cercando una soluzione.
E' ridicolo.
Non permetterò a un moccioso...
che non sa neanche sintetizzare
l'acido fenilacetico...
di insegnarmi come si fa il mio lavoro.
Dì a questo coglione che se vuole
imparare a fare il mio prodotto
deve fare le cose a modo mio,
ovvero nel modo giusto.
Parlo inglese.
Allora sai cosa vuol dire coglione.
E ora procurami
l'acido fenilacetico, coglione.
Quanto ci vorrà per fargli
avere quello che gli serve?
Non lo so. Non ne ho idea.
- Almeno diverse ore.
- Posso aspettare.
Così possiamo parlare delle condizioni
in cui si trova questo laboratorio.
Non rispettate
degli standard di qualità?
Insomma, questo posto è disgustoso.
Okay, tireremo a lucido ogni vasca,
ogni cisterna e ogni superficie
e poi ci sbarazzeremo di ogni possibile fonte
di contaminazione e solo allora cucineremo.
Comprende?
Chi ti credi di essere?
Sono il tipo fatto venire qui
dal tuo capo per farti vedere come si fa...
e se gestisci il tuo laboratorio
in questo modo, non c'è da sorprendersi.
Sei fortunato che non
ti abbia licenziato.
E se non vuoi che lo faccia, ti suggerisco
di smetterla di lagnarti come una stronzetta
e di fare come ti dico.
Pulite tutto.
Risponde la segreteria di Walter White.
Dopo il bip lasciate nome, numero di telefono
e motivo della telefonata. Grazie.
Papà! Ci sei?
Sono qui fuori. Stai bene?
Lo so che sei in casa.
La macchina è qui fuori.
Ti sei perso la mia
festa, il che mi fa pensare
che dev'esserci davvero
qualcosa che non va. Dovrò...
Dovrò chiamare il 911.
Non so che altro fare.
Papà?
Se vuoi entrare, entra.
Cosa ti è successo?
Cos'è successo?
Sono finito in una rissa.
In che senso, in una rissa?
Cioè, in che rissa?
Hai intenzione di dirmi qualcosa o no?
Cosa stai facendo?
Chiamo la mamma.
Non farlo.
Senti, io...
mi fa piacere che tu sia preoccupato.
Sto bene.
Però... non chiamare tua madre.
Perché no?
Perché...
ero a giocare d'azzardo.
Se lo dici a tua madre...
Dio, non la finirebbe più di menarmela.
Perciò ti prego...
che resti tra noi due, okay?
Puoi farmi questo favore?
Non... non dirlo a nessuno.
Non capisco.
Come hai fatto a finire in una rissa?
E con chi?
Ho commesso un errore.
Ed è solo colpa mia.
- Me la sono cercata.
- Papà...
va tutto bene.
E' tutta colpa mia.
Io...
mi dispiace.
Mi dispiace.
Papà...
vieni qui.
Dai. Papà... va tutto bene.
Ehi... ehi...
va tutto bene.
Forza, dai.
Ti prego, va... va tutto bene.
Guardami. Guardami.
Va tutto bene.
Davvero. Dai.
Vieni.
Va tutto bene.
Ehi...
com'è andato il compleanno?
Bene. Riposati un po'.
E la macchina nuova?
Sei venuto con quella?
Sì.
Bene.
Ti piace?
Certo. Sì.
Si guida alla grande.
Bene, Jesse.
Sì.
Ben fatto.
La prima di molte.
Sì?
Che significa?
Che rimani.
Ora appartieni al cartello.
Non puoi farti vedere dove lavoro.
Sei troppo riconoscibile.
La tua faccia è ad ogni fermata
dell'autobus nel raggio di 8 km.
Anche le celebrità devono farsi
lavare la macchina, come tutti.
Ascolta, non sarei venuto
se non fosse stato importante.
Okay? Di cosa si tratta?
Ho avuto un incontro
col tuo signor Beneke
e lo ripeto, per la
cronaca, pessima idea.
Sì, ma è meglio della prigione, giusto?
Non del tutto, per questo ho
sborsato i soldi, come richiesto.
Molto bene.
Sì, non riesco a credere
che se la sia bevuta.
La prozia Birgit. Prego?
Ma l'avevi previsto.
Suppongo che la gente veda
tutti quegli zeri che danzano,
é un po'come l'ipnosi
dell'automobilista.
Va bene, qual é il problema?
Diciamo che tu ed io
non portiamo gli stessi occhiali rosa,
per quel che riguarda Johnny Fabulous,
perciò ho controllato il
suo conto in banca
e ho preso il suo estratto conto.
Se vuoi, dai un'occhiata all'ora.
Tre e 54 di ieri pomeriggio.
Tre ore dopo aver
lasciato il mio ufficio.
Ha comprato una Mercedes SL550.
Per la verità in leasing, ma
ha dato un acconto di 4.500.
Dovrà pagare 1.830 al mese...
con tutti gli accessori.
Insomma, ha perfino
il volante riscaldato,
ma sono altri 6.300 dollari,
che non andranno al fisco.
Pensavo che lo volessi sapere
e mi rincresce dirtelo,
te l'avevo detto.
Dov'é ora?
Ehi.
Come stai?
Bene.
E tu?
Sto bene, ma tua madre
sarà molto preoccupata.
L'ho chiamata ieri sera.
Le ho detto che avrei
passato la notte da Louis.
Va tutto bene.
Allora come ti senti?
Sto bene figliolo.
Ho...
ho...
preso degli antidolorifici
rimasti dall'operazione
e ho avuto l'idea geniale di
mescolarli a un paio di birre.
Non é stato la mia
migliore mossa, lo ammetto,
ma sto bene.
Vorrei poter tornare a ieri sera.
Era il tuo compleanno.
Non avresti dovuto vedere questo.
È okay.
No, non é okay.
Sono tuo padre
e non voglio che ieri sera sia...
voglio dire, davvero...
non puoi pensare a me come...
Come cosa?
Non capisco.
Mio padre morì quando avevo sei anni.
- Lo sapevi, no?
- Sì.
Aveva il morbo di Huntington. E'...
distrugge una parte di cervello,
inibisce il controllo dei
muscoli e porta alla demenza.
È una malattia terribile. E' genetica.
Mia madre era terrorizzata
che l'avessi anch'io.
così mi hanno fatto degli
esami da piccolo, ma ero sano.
Mio padre si ammalò gravemente
quando avevo 4 o 5 anni.
Passò un sacco di tempo in ospedale.
Mia...
mia madre mi raccontava un
sacco di storie su mio padre.
Voleva sempre parlare di lui.
Conoscevo la sua personalità,
come trattava le persone.
Sapevo persino come
voleva la bistecca...
poco cotta.
Proprio come te.
Sapevo molte cose su mio padre.
Avevo un sacco di informazioni.
Perché la gente mi
raccontava queste cose.
Avevano dipinto questa
fotografia di mio padre per me
ed io ho sempre fatto
finta di sapere chi era,
che me lo ricordavo,
ma era una bugia.
In verità, ho un solo
vero ricordo di mio padre.
Deve essere stato
poco prima che morisse.
Mia madre mi portò
all'ospedale a trovarlo
e ricordo l'odore che c'era là,
delle sostanze chimiche.
Era come se avessero usato
tutti i detersivi rintracciabili
in un raggio di 100 metri...
come se non avessero voluto
far sentire l'odore dei malati.
Oh, c'era puzza solo di
lisoformio e candeggina.
La sentivi ricoprire i tuoi polmoni.
Comunque, là, steso su quel letto,
c'è mio padre.
E' tutto... tutto raggomitolato.
E mia madre mi tiene sulle ginocchia.
E' seduta sul letto vicino a lui,
così posso vederlo bene...
ma lui mi fa solo paura...
e mi guarda fisso,
ma non sono nemmeno
sicuro che sappia chi sono.
E tua nonna parla,
tentando di essere
allegra, sai, come fa lei,
ma la sola cosa che riesco a ricordare
è il suo respiro.
Oh, quel...
quel suono rantolante,
come se tu stessi agitando
un barattolo vuoto di vernice.
Come se non ci fosse
nulla dentro di lui.
In ogni caso...
questo è l'unico vero
ricordo che ho di mio padre.
Non voglio che tu ti ricordi
di me come ero ieri sera.
Non voglio che sia il ricordo
che avrai di me quando sarò morto.
Ricordarti in quel modo...
non è così brutto.
Il modo brutto sarebbe quello di ricordarti
come sei stato in quest'ultimo anno.
Almeno ieri sera eri...
eri reale.
Capisci?
Ciao.
Non dovresti essere altrove?
Fondamentalmente è stata
una sospensione temporanea,
ma dammi due settimane
e saremo operativi al 100%.
Bene, parla con i tuoi
e tornate da me. Okay?
Sì, grazie, Tanya.
Okay, senz'altro.
Saluta i bambini per me.
- Ehi.
- Ciao.
Che bella sorpresa.
Che succede?
Ho solo pensato di passare,
per vedere come andava.
Beh, le cose...
hanno preso un'altra piega.
- E' alquanto strano.
- Oh, davvero?
Credo che il cielo stia
tentando di dirmi qualcosa.
Ho avuto una bella
notizia, davvero bella
e sto riprendendo l'attività.
Già, non siamo rimasti via molto,
perciò dovremmo riavere
tutti i vecchi contratti.
Siediti.
Oh, grazie.
E'... cielo, è... davvero incredibile.
Come è stato possibile?
Ho avuto un'iniezione di
denaro del tutto inattesa.
Suppongo che qualcuno mi voglia bene.
Immagino.
E' tua quella là fuori?
Oh, sì, sai com'è.
Non si può andare dai
clienti con un catorcio.
Devi mostrare un'immagine di successo.
Certo, giusto.
Così la faccenda delle tasse è risolta?
Già, sta procedendo.
Li hai pagati?
Beh, non ancora, ma lo farò.
Quando?
Beh, non è così semplice.
Ecco come stanno le cose.
Non ha mai avuto una
vera assistenza legale,
così pensavo di incaricare
un bravo avvocato,
che potrebbe spuntare
un accordo migliore.
Non ci sarà nessun
accordo migliore, Ted.
L'accordo è che tu paghi
le imposte arretrate,
paghi le sanzioni
e non vai in prigione.
E' un buon accordo,
perciò stabiliamo chiaramente
le nostre priorità, va bene?
Beh, la mia priorità è
di riavviare l'azienda
e riavere i miei impiegati a libro paga,
così che possano pagare i loro mutui.
Giusto, ma penso che i tuoi
impiegati concorderebbero
che devi riavere il controllo
della tua situazione finanziaria,
prima di poterli aiutare.
Ehi, prendi una provvigione dal fisco?
No, sto solo dicendo
che, anche se davvero...
capisco la tua tentazione
di far ripartire l'attività,
forse il cielo ti sta dicendo
che devi pagare i tuoi debiti.
Skyler, sono soldi miei...
e perché ne stiamo parlando?
Non fai più parte della mia vita,
decisione tua, tra l'altro,
perciò non capisco perché
stai tartassandomi su questo.
Ted, riguarda tutti e due noi.
No, affatto.
Ti sto dicendo che devi piantarla.
Devi usare quei soldi
per pagare il tuo debito
entro la fine di questo mese
e hai promesso al fisco, per
iscritto, che l'avresti fatto.
E' molto semplice.
Okay.
Okay, ne prendo nota.
Cosa significa?
Significa sì? Perché ho
davvero bisogno di un sì, Ted.
D'accordo Skyler, ti
dirò cosa significa.
Significa, nel modo più
rispettoso possibile,
che quella è la porta e ti
sto invitando a... capisci...
e grazie per il tuo interessamento,
ma abbiamo finito di parlarne.
Da chi credi esattamente di
aver ricevuto quei 600.000, Ted?
Dalla prozia Birgit?
Sei stata tu?
Sì.
Cos'è questa merda?
Che c'è, non ho diritto di voto?
Dovrei rimanere qui per sempre?
Ti avevo promesso questo...
o torniamo tutti a casa
o nessuno di noi lo farà.
Ora stai calmo.
In piedi.
Gustavo. Sono felice...
che alla fine tu abbia capito.
Ti presento il cuoco.
Questo è il tuo nuovo datore di lavoro.
Rivolgiti a lui come Don Eladio.
E' un segno di rispetto.
Salve giovanotto.
Non capisce una parola
di spagnolo, vero?
- No.
E non è un chimico,
Te lo dico io.
Non mi importa se alleva porci.
Cucina meta meglio di te
con tutti i tuoi sofisticati
titoli universitari.
E lui avrà abbastanza tempo
per imparare lo spagnolo.
- O no?
- Sì.
Sì.
Che c'è là dentro? Cos'è?
Un regalo?
Gustavo, sei molto generoso.
E' un segno di rispetto.
In onore dell'amicizia rinnovata.
Andiamo a vedere.
Vediamo cosa c'è qui.
No, impossibile!
Zafiro Añejo.
Guardate. Persino la
bottiglia è un'opera d'arte.
E' perfezione!
Forse... è troppo buono per
condividerlo. Che ne dici Gustavo?
E' tuo. Decidi tu cosa farne.
Ah. Sì.
Preferisco... berlo!
Attenzione ragazzo.
E' una cosa magnifica.
Se sprechi una goccia,
ti taglio la mano.
Forza, sbrigatevi.
Gustavo.
Benvenuto in Messico.
Ora devi dire
Muchas gracias a usted, señor.
Don Eladio, è un lavoratore.
Per lavorare, deve rimanere sobrio.
Niente per te!
Salud.
- Salud.
- Salud.
Basta affari!
Fate venire le ragazze!
Ah, no. No, no.
Gustavo...
divertiti, amico.
Gustavo.
Non sono arrabbiato con te.
Dovevo solo sculacciarti.
Ma che scelta avevo?
Ascolta, una volta vent'anni fa
avresti dimenticato casa tua.
Non c'è spazio per i sentimenti qui.
Tu, fra tutti, dovresti saperlo.
Gli affari sono affari.
Se vuoi scusarmi.
Dove vai?
In bagno.
Se me lo permetti.
- Miguel.
- Capo.
Conduci Gustavo al bagno.
E assicurati che non si perda.
Sbrigatevi.
Renditi utile. Trova una pistola.
Don Eladio è morto.
I suoi capi sono morti.
Non c'è più nessuno per cui combattere.
Riempitevi le tasche
e andatevene in pace.
Oppure combattete con me e morite!
Spero proprio che funzioni.
Prendilo.
Chiavi.
No.
No.
Okay! Okay.
Ehi, sei ancora con noi?
Vai.
Andiamocene da qui, ragazzo.
Forza.
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