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OSHO TALKS
silenzio condiviso con le parole
presenta
OSHO: riscoprire il tuo sé gioioso
Satyam, Shivam, Sundaram #16
Il mio parlarti non ha lo scopo che, di solito, hanno le conferenze: l'indottrinamento –
non è quello lo scopo dei miei discorsi.
Io non ho alcuna dottrina:
il mio parlare in realtà è un processo di deipnosi.
Il semplice ascoltarmi, piano, piano,
ti libererà da tutti i condizionamenti che la società
ti ha costretto a credere.
OSHO
Sto diventando sempre più cosciente
delle barriere che negli anni ho costruito dentro di me
e che mi impediscono di essere gioioso, aperto e di amarmi.
Sembra che questo muro dentro di me si rafforzi sempre più,
a mano a mano che ne divento più consapevole, e non riesco a superarlo.
Devo prima trovare più coraggio?
Amato, meraviglioso Maestro,
potresti, per favore, aiutarmi con la tua comprensione?
Para: è di nuovo la stessa domanda.
Stavo rispondendo ad Amita,
ma ho risposto anche a te –
sebbene tu abbia esposto la tua domanda con parole diverse...
Alcuni piccoli dettagli sono diversi;
altrimenti,
il problema è lo stesso.
Parlerò, in dettaglio, di quelle piccole differenze.
Tu dici: "Sto diventando sempre più cosciente delle barriere
che negli anni ho costruito dentro di me, e che mi impediscono di essere gioioso,
aperto e di amarmi.
Sembra che questo muro dentro di me,
si rafforzi sempre più, a mano a mano che ne divento più consapevole,
e non riesco a superarlo".
La prima cosa da comprendere è
che non è il muro a rafforzarsi,
è soltanto la tua consapevolezza che sta diventando più chiara.
Non c'è alcuna ragione
per la quale il muro dovrebbe rafforzarsi mentre tu diventi più consapevole.
Accade, semplicemente, come quando porti una luce in una stanza buia:
inizi a vedere le ragnatele e i ragni...
Non accade che, all'improvviso,
le ragnatele cominciano a crescere perché hai portato una luce all'interno:
erano là da sempre.
Semplicemente, stai diventando consapevole,
attento.
Ma non pensare che stiano crescendo.
La tua luce
non ha nulla a che vedere con la loro crescita.
Certo, ne rivela la presenza.
La tua consapevolezza in crescita sta rivelando la presenza
delle mura della tua prigione.
E dici:
"Ne sono consapevole e non riesco a superarlo".
Questo perché queste non sono vere mura –
non sono fatte di mattoni o di pietra,
sono fatte soltanto di... pensieri!
Non possono ostacolarti.
Devi soltanto conoscere il segreto per oltrepassarle.
Se inizi a combattere con i tuoi processi mentali,
che costituiscono le mura della prigione,
allora precipiterai in una terribile confusione.
Si può persino impazzire.
È così che si impazzisce:
si è circondati da così tanti pensieri...
e si cerca con tutte le proprie forze di uscire da quella folla
e ci si continua a smarrire, sempre più in profondità, nella folla.
E poi, naturalmente
segue un crollo nervoso.
Il sistema nervoso non può sostenere
così tanta pressione e così tanta tensione.
Viene scoperchiato il vaso di Pandora.
Tutto era nascosto là dentro,
ma ne si era beatamente inconsapevoli.
Ora, si è attivata una consapevolezza meditativa
e all'improvviso si scopre
una folla immensa,
talmente fitta
che più ci si sforza,
più si avverte la propria impotenza contro
le mura che ci circondano.
Se inizi a combattere contro di loro, non hai scampo.
Prima o poi –
sfinito, a pezzi –
ti ritroverai con la tua salute mentale che inizia a franare.
Ma, se usi il metodo giusto,
invece di un crollo nervoso, sperimenterai un superamento.
Il metodo giusto per interagire con tutto ciò che percepisci come una prigione
è essere un semplice testimone –
non lottare, non giudicare, non condannare.
È sufficiente restare in silenzio e immobile,
un puro testimone di qualsiasi cosa sia presente.
Questa è la presentazione di un OSHO Talk più lungo dal titolo: "Il miracolo della meditazione".
collabora al progetto OSHO Talks Video Translation Project, vedi su: www.oshotalks.info
Il video integrale sarà disponibile dopo che i sottotitoli e la traduzione saranno completati.
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