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Mi chiamo Serres, Michel di nome. Sono nato nel Sud-Ovest della Francia in un ambiente
molto popolare. Mio padre lavorava nel settore delle costruzioni e devo dire che la maggior
parte dei miei amici quando ero molto piccolo era proprio di origine italiana.
Sono nato nel 1930, ho pi� di ottant�anni. Ho insegnato per quarant�anni e insegno
ancora all�universit� di Stanford, in California. Questa universit� si trova nel
mezzo della Silicon Valley e dunque ho avuto una esperienza abbastanza lunga di tutto quello
che tocca le nuove tecnologie. Si pu� fare una comparazione tra la vecchia
maniera di insegnare e la nuova maniera di insegnare. Il professore o l�insegnante
oggi deve tenere conto di un certo sapere che � gi� presente, che in un certo senso
� gi� pubblico e pubblicato. D�altronde � stata un po� la stessa quando � stata
inventata la stampa nel Quattrocento. C�era gi� una condivisione del sapere pi� allargata.
Oggi con Wikipedia e tutti i motori di ricerca la condivisione del sapere si � moltiplicata.
Quanto � pericoloso? Sai, quando ero piccolo e leggevo dei libri mia nonna diceva: �Povero
Michel, diventer� matto a forza di leggere!�. Lei diceva che leggere era pericoloso. Ora
la gente dice che � pericoloso essere su internet. � la stessa reazione, solo all�arrivo
delle nuove tecnologie. Non c�� niente di nuovo.
Avete ragione a porre la questione della virtualit�, della differenza che c�� tra il reale
e il virtuale. � questo. In effetti oggi ci sono delle relazioni virtuali di amicizia
o d�amore. � un dato di fatto. C�� da chiedersi se sia una cosa davvero nuova!
S�, � nuova ma non del tutto. Quando ero piccolo io c�era gi� il cinema e potevo
innamorarmi di un�attrice del cinema che non avevo mai visto. Era gi� una cosa virtuale.
Questo succedeva gi� con i romanzi. Per esempio il romanzo spagnolo di Cervantes,
�Don Chisciotte�, fa vedere qualcuno entusiasta in modo assolutamente folle dei romanzi di
cavalleria anche se non � mai stato cavaliere. Dunque la virtualit� � qualcosa di relativamente
nuovo oggi, ma non del tutto nuovo: nel romanzo abbiamo visto la stessa esperienza. In un
certo senso gli uomini sono virtuali, sono virtuali nella maggior parte delle loro azioni.
C�� una nuova conoscenza, un nuovo mondo di pensare, un nuovo mondo in generale. Non
so se si possa parlare di progresso. Posso solo dire che c�� stato un cambiamento
completo, un cambiamento di mondo. Sar� migliore o peggiore? � difficile da dire.
Con le nuove tecnologie le relazioni tra le persone cambiano per una ragione molto semplice.
Sono un professore. Una volta quando entravo in aula � sono circa 30 anni � potevo
supporre che gli studenti non fossero al corrente dell�oggetto del mio corso. Oggi c��
la certezza, o almeno la probabilit�, che la maggior parte degli studenti abbia fatto
una ricerca su internet a proposito dell�oggetto del corso. C�� quindi una sorta di eguaglianza
tra loro e me perch� sono pi� informati di quanto non fossero in passato. Dunque la
relazione tra l�insegnante e lo studente � molto cambiata. Faccio un esempio: quando
siete malati, e pensato di avere una certa malattia, prima di andare dal medico guardate
sul computer e cercate informazioni su quella malattia. Di conseguenza altre volte considerate
il medico incompetente sulla malattia. Al giorno d�oggi il medico � obbligato a
pensare che voi abbiate qualche nozione sulla malattia. Vedete? La relazione tra il medico
e il malato sta cambiando per la stessa ragione! Le relazioni che riguardano le competenze
stanno cambiando! Non dico che l�informazione sia tutta la
conoscenza. La conoscenza � qualcosa di profondo: bisogna coltivarla, cercarla. C��
comunque una espansione dell�informazione che tocca la societ� nella sua interezza
e che � del tutto nuova. Questa � la novit� di cui parlo nel mio libro.
Non � assolutamente la stessa cosa (ndt: ascoltare qualcuno parlare o informarsi su
internet). Quando si segue un corso su internet c�� in effetti il contenuto del sapere
ma non la presenza fisica. Ancora una volta, una cosa simile avviene con il libro. Quando
si leggeva un libro antico si poteva in un certo senso sentire la voce dell�autore
che era morto. Avete ragione a dire che
si tratta dei giovani ma credo che il mio libro parli della gente per la quale le nuove
tecnologie sono divenute qualcosa di quotidiano e ordinario. Le nuove tecnologie sono rientrate
nell�utilizzo quotidiano ormai da pi� di trent�anni. Questo vuol dire, in Italia
come in Francia, che abbiamo iniziato ad usare i computer negli anni �90, tra il 1985 e
il 1990. Di conseguenza non sono pi� soltanto i giovani perch� le persone di cui parlo
nel mio libro possono avere fino a 30-35 anni. Quindi non � solamente la generazione dei
giovani. � anche tutta una popolazione che arriva sul mercato del lavoro in questo momento.
Direi volentieri - e ho gi� accennato prima all�et� delle persone che sono immerse
nelle nuove tecnologie - direi volentieri che le persone al di fuori di quell�et�
�praticano� e �utilizzano� queste macchine. I giovani e i bambini vivono in
un mondo che � quello di queste macchine, chi invece �pratica� con queste macchine
� un po� all�esterno di questo mondo. Chi � immerso nel mondo delle macchine � dentro.
� questa la differenza tra le due generazioni di cui parlavamo. La comparazione � buona,
perch�? Perch� se torniamo all�invenzione della stampa nel Quattrocento, nel Rinascimento,
possiamo dire che la gente del medioevo era in un mondo e poi all�improvviso c��
stata una generazione che � entrata nel mondo del libro stampato. Era tutto un altro
mondo con tutto un altro sistema di conoscenza! Il mio libro �Petite Poucette�, il libro
che avete tradotto, cerca di fare la fotografia della relazione tra questi due mondi. � veramente
una cosa parallela a ci� che � successo tra il Medioevo e il Rinascimento. E si capisce
anche che questo passaggio influenzer� persone di tutte le et�, anche i pi� piccoli che
sono entrati in un mondo che � pi� quello degli adulti e degli anziani.
Questa � una buona domanda, una buona domanda alla quale non so ancora dare una risposta.
Penso che il grande filosofo di domani � e spero che sar� in Italia o in Francia � sar�
colui che sapr� risolvere questa questione. In effetti all�epoca della stampa � comparsa
l�idea che forse ci potesse essere un altro modo di pensare perch� si avevano a disposizione
i libri. C�� un nuovo tipo di libert�, di relazione da quando disponiamo di internet.
Cosa porter� a livello di trasformazione politica? Credo di poter rispondere a met�
della domanda. Ci sar� una trasformazione politica? La risposta � s�, ci sar�.
La seconda domanda � quale sar� questa trasformazione politica? Non so rispondere
a questa domanda. Ci sar� una trasformazione ma non posso prevedere di che ordine sar�.
Questo fenomeno ha due facce. Credo che permetta riunioni democratiche � e prendo l�esempio
della primavera araba: questo � stato un esempio di risveglio democratico avvenuto
grazie a internet. C�� per� un altro pericolo. � vero che con la stessa tecnologia
si possono accentuare i regimi autocratici, i regimi tirannici. Come spesso accade ha
una sorta di duplice valore quindi. Permette la riunione, l�espressione della
volont� generale, della volont� della maggioranza. D�altro canto permette anche
una nuova rappresentanza popolare. In altro parole i vecchi media � i giornali, la televisione,
la radio � possono essere definiti come �pochi che mettono, molti che ricevono�.
In rete tanti mettono quanti ricevono. Quando c�� un media con pochi che mettono e molti
che ricevono questo media pu� essere oggetto di appropriazione da parte di pochi. Quando
ci sono molti che mettono e molti che ricevono questo pericolo di appropriazione diminuisce.
Abbiamo conosciuto il potere della televisione ma c�erano pochi che mettevano e molti che
ricevevano. Non posso dire quella cosa o quell�altra
cosa siano buone, queste altre cattive. Penso che sia necessario essere lucidi sul mondo
nel quale entriamo, sul nuovo mondo nel quale entriamo, e fare ogni sforzo possibile per
renderlo migliore. Non � di per se stesso buono o cattivo, � solo un mezzo.
Spero che la fiducia nei confronti di internet sia sempre prudente. Quando compare una tecnica
o una tecnologia, ha sempre due valori. Dicevamo prima che la lingua � la migliore e la peggiore
delle cose. Pu� diventare la peggiore delle cose o la migliore. Sta a noi lavorare per
fare in modo che divenga la migliore. � questo il nostro compito�. Di rendere buona questa
tecnologia. La cosa pi� importante � che si trasmetta
il pi� possibile la conoscenza. Ogni parola conta.
Passate parola.