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Grazie, è un piacere essere qui.
Mi hanno domandato se volevo qualcosa da bere prima di venire su
ho chiesto una birra ma mi hanno dato dell'acqua.
(Risate)
Dal momento che vengo dopo altri oratori cambierò un po' il ritmo,
che sarà quello di un discorso divertente.
Quello che cercherò di fare è convincervi che voi siete una simulazione,
e che la fisica può provarlo, va bene?
(Risate)
Dunque, invece di un normale discorso edificante, questo è un tipo di discorso diverso.
Allora, c'è una cosa che sapete di sicuro,
e cioè che voi esistete in qualità di esseri umani in carne ed ossa;
il mio obiettivo è convincervi del contrario. Intesi?
La logica, quindi, non sarà sufficiente,
perché voi non accetterete di essere delle simulazioni,
non c'è proprio nulla da fare.
Il mio vero scopo, perciò, in effetti sarà quello di introdurre il seme del dubbio nelle vostre menti,
in modo che riusciate realmente a pensare a quello che dico e a cosa può significare. Va bene?
Allora, ecco il primo controllo sulle simulazioni.
Quanti di voi hanno mai giocato al computer?
Alzate le mani.
Ah, bene.
E l'avete fatto contro uno o più giocatori simulati?
O, in realtà, eravate voi, diverse persone più delle persone simulate?
Bene. E quale ruolo avete scelto? Quello della pedina o quello dell'eroe?
Che ruolo avete nella vita? Pedina o eroe?
Bene. Siete il re, per esempio?
(Risata)
Non lo vedo qui... ma...
L'altra cosa che potreste chiedere, se foste uno studioso di scienze sociali,
o un altro tipo di scienziato tipo un cosmologo:
vi piacerebbe eseguire simulazioni realistiche
per testare e sviluppare le vostre teorie? Stessa cosa per i candidati poltiici.
Giusto? Sto solo cercando di vedere se esiste una motivazione per questo.
E la domanda è: le capacità di simulazione e di computazione sono
in aumento nel corso del tempo?
Pensate a HetNOS, pensate alla legge di Moore,
pensate a che tipo di computer avevate quando eravate giovani
e a quello che avete con voi adesso, non che non siate ancora giovani, beninteso.
Ok, questa è solo la preparazione per introdurvi al dubbio.
Faremo un breve viaggio nella filosofia.
Il solipsismo è l'idea che la propria mente sia l'unica cosa della cui esistenza si possa essere certi.
Pare che l'argomento sia stato studiato per decenni,
dimostrandosi allo stesso tempo irrefutabile e insostenibile,
quindi mettetevi in quest'ottica,
e pare che non sia un'ipotesi falsificabile,
c'è chi sta lavorando anche su questo problema.
Dunque, non sembra esserci alcuna possibile confutazione
quindi anche se disponete di un solipsista, nel caso che muoia,
non potrete confutare la sua convinzione, perché lui non sarà più lì a sostenerla.
Questo è un vicolo cieco pragmatico, un po' come quello che abbiamo in TV oggi,
più o meno filosofia da zombie.
Ma c'è anche l'opposto, vale a dire gli zombie della filosofia.
Non te ne puoi fare granché degli zombie della filosofia.
Allora, qual è l'idea qui?
Lo zombie filosofico è un essere ipotetico
indistinguibile da un normale essere umano,
cioè quello che ciascuno di voi pensa di essere,
tranne che per la mancanza di esperienza cosciente, degli aspetti qualitativi e senzienti dell'esperienza.
Quindi, se si prende uno zombie filosofico e lo si colpisce con un oggetto acuminato
non sentirà alcun dolore, tuttavia si comporterà esattamente come se lo sentisse.
Dirà "ahi" e farà tutte le solite cose.
Allora, la funzione dello zombie è quella di sostenere l'idea
che il mondo comprende due tipi di cose: quelle mentali e quelle fisiche,
ossia i concetti e il mondo fisico attorno a noi.
Questa è l'idea.
In cosmologia ci sono un sacco di cose. Abbiamo il principio antropico,
cioè un concetto filosofico secondo il quale l'universo deve essere compatibile
con la vita cosciente che lo osserva.
Di questo principio ci sono una versione forte e una debole.
Una dice che l'universo è costretto a far emergere vita cosciente,
mentre l'altra sostiene che l'universo sia fatto in modo tale da rendere necessaria la vita.
E questo concorda con una serie di idee di tipo ancora più specifico,
come l'Islam e il Cristianesimo conservatore, che sostengono vi sia disegno intelligente,
o che potrebbe esservi una sorta di simulazione. Io sto lavorando su di voi... quindi...
Abbiamo anche l'idea degli universi possibili,
quella che ne esistano di diversi tipi... c'è un metauniverso
con molti possibili universi al suo interno.
E ci sono diverse ragioni per questo, la meccanica quantistica,
ma anche un modo per spiegare se le costanti fisiche siano le uniche
che rendono possibile questo auditorium.
E così una possibilità è quella di avere molti universi reali,
l'altra è di fare soltanto una serie di simulazioni.
A voi la scelta. Bene, ora andiamo avanti.
Ecco qua il punto cruciale delle argomentazioni
che sono andate avanti per oltre 30 anni,
sono state pubblicate per la prima volta 30 anni fa,
e alcuni si sono dati un gran da fare per dimostrare
che, molto probabilmente, una di queste tre cose sia vera.
Potete scegliere tra N. 1, N. 2 e N. 3,
proprio come le tre porte, e guardare cosa c'è dietro a ogni porta.
La prima: è improbabile che la civiltà umana
raggiunga un livello di maturità tecnologica
capace di produrre realtà simulate, o quanto meno ciò è fisicamente impossibile.
Bene, abbiamo fatto dei progressi negli ultimi 30 anni e ve ne parlerò.
La seconda: civiltà comparabili in tutto l'universo
che raggiungono tale capacità,
sceglieranno di non effettuare simulazioni
su scala tanto vasta che, di fatto, la probabilità di essere una simulazione
sia molto più alta che non quella di essere una persona reale.
E queste sono le vostre scelte, giusto...
ce ne sono delle altre, ma sono straordinariamente improbabili,
quindi possiamo praticamente escluderle.
La terza scelta è la seguente: qualsiasi entità con un insieme di esperienze simile al nostro
quasi certamente si trova a vivere in una simulazione.
E quelli saremmo noi. Giusto? Va bene? Giusto in caso che foste distratti.
(Risate)
Ok. Dunque parliamo di simulatori di realtà fatti da esseri umani.
Gli esseri umani produrranno simulazioni realistiche?
La risposta è sì.
Devo ritornare sulle stesse cose perché ho appena scritto questo discorso
e non mi ricordo quello che devo dire.
E dunque la risposta alla domanda è chiaramente sì, e voi lo avete già dimostrato,
perché c'è da fare un sacco di soldi con la produzione di giochi per computer,
che sono realtà simulate.
E migliore è il simulatore di realtà, maggiore è il numero di persone che si riesce a coinvolgere.
C'è molto da divertirsi, ci sono tanti film di animazione.
Ora avremo anche film di animazione interattivi,
video e pornografia.
Beh, si sa, non si può escludere la pornografia,
agli esordi di Internet, la pornografia era l'affare numero uno,
era circa il 50% del commercio su Internet all'inizio.
E ancora oggi, il 50 % dei bit trasmessi su Internet
riguardano il ***.
Quindi, è legittimo chiedersi: perché? Beh, in principio c'erano racconti,
poi sono venute le immagini, in seguito i video
e ben presto ci saranno video interattivi.
È chiaro, quindi, che c'è una motivazione economica enorme
specialmente qui, a Media City,
dove la gente si guadagna da vivere con questo genere di cose.
Beh... non sono sicuro con quale delle tre cose, ma va bene.
Quanto saranno accurate e dettagliate le simulazioni?
E la risposta è, come sappiamo per esperienza,
che la potenza di calcolo è il primo problema,
è necessaria una straordinaria potenza di calcolo
per realizzare una simulazione di buona qualità,
e una buona programmazione, cioè un buon software,
per spiegare quello che succede, quella è la seconda cosa.
È evidente che stiamo facendo progressi, basti pensare ai giochi, guardate PONG,
e guardate ai videogiochi che abbiamo adesso. Bene, vedremo.
Che dire delle simulazioni create da altre civiltà?
Ora ne sappiamo molto di più di quanto sapessimo 30 anni fa.
Abbiamo fatto enormi progressi.
Abbiamo scoperto più di 2000 altre stelle
dotate di un sistema planetario.
Sappiamo che ci sono pianeti abitabili nell'ordine di almeno un miliardo circa e oltre
nella nostra galassia e quasi 100 miliardi di galassie
con circa da 10^20 a 10^22, a seconda dell'estensione,
di siti nell'universo in cui è possibile la vita e quindi la presenza di civiltà evolute.
Quindi, quali sono le probabilità che la terra sia quella più avanzata,
quella più potente dal punto di vista computazionale.
Beh, in pratica bisogna proprio essere convinti che siamo qualcosa di speciale
per pensare alla possibilità di essere i primi.
La domanda, quindi, è la seguente: gli esseri evoluti fanno delle simulazioni?
E, di fatto, gli esseri simulati eseguono simulazioni?
Se noi siamo simulazioni, stiamo facendo delle simulazioni all'interno delle nostre simulazioni,
simulazioni fino in fondo? Sapete com'è.
Quindi anche quelli che fanno la nostra simulazione, non sanno se sono essi stessi una simulazione o no.
È interessante perché crea l'etica e un sacco di altre cose
in quanto potrebbe esserci qualcuno che ci sta guardando.
Quindi, è possibile che siano considerazioni di ordine etico a impedire ad ogni singola civiltà
di effettuare simulazioni o ad impedirne l'esecuzione su vasta scala?
Io credo che la risposta sia "no".
Supponiamo che fare simulazioni sia come dire che quello che immaginiamo siano vite reali.
Giusto? Noi siamo disposti a fare le simulazioni
anche se ci sono degli esseri umani legati a quella simulazione, vero?
Esseri coscienti.
Un'altra cosa che si potrebbe prendere in considerazione è in che modo gli esseri umani
trattano quelli che credono essere persone umane reali.
A che punto è il trattamento etico sulla Terra?
E quanto è possibile che la società progredisca
prima che eseguiamo
simulazioni di civiltà e di esseri molto avanzate?
Quindi, probabilmente saremo tutti in una simulazione. L'illuminazione qui non è sufficiente,
ma guardate a destra e a sinistra,
se c'è qualcuno qui che pensate sia una persona reale, si tratta di un campione casuale,
quindi probabilmente non si tratta di voi. (Risate)
Ma si sa, se pensi di essere un sociologo
o un antropologo o qualcosa del genere, e vuoi studiare
ascesa e declino delle civiltà,
farai simulazioni che coinvolgono miliardi di persone.
E ne farai molte,
quindi non è poi così difficile immaginare che arriverai al punto di avere
un rapporto tra esseri simulati e non simulati di 10^12:1,
e per questo motivo diviene abbastanza probabile la possibilità
che ogni essere con un comportamento o attività ed esperienze simili alle nostre
sia una simulazione.
Scusate, mi è andato un po' di filtro solare nell'occhio.
Ho messo una protezione solare stamattina, nel caso fosse una giornata insolita in Inghilterra.
(Risate)
E me ne sono messa un po' nell'occhio.
Parliamo del modo in cui vogliamo fare le simulazioni sulla Terra.
Questo fa parte del tentativo di convincervi
che abbiamo intenzione di fare delle simulazioni realistiche
e che quindi, conseguentemente, avremo una realtà artificiale.
Allora, possiamo prendere un cervello reale e trasformarlo in una mente virtuale?
La risposta è la seguente: dunque, ecco qui il cervello reale in viola,
e dietro ci sono i neuroni, la sua rete neurale,
è la rete neurale regionale, per quanto ci riguarda.
Quindi, a sinistra, si la vostra sinistra,
ci sono gl'inizi di una mappatura del cervello,
così posso mappare quel cervello e semplicemente inserirlo in un computer.
Come funzionerà?
Funzionerà bene
perché siamo arrivati al punto in cui siamo in grado di farlo.
Qui vedete una scansione cerebrale di 45 minuti, ad alta risoluzione,
eseguita nel mese di febbraio.
45 minuti è il tempo per il quale bisogna tener ferma la testa della persona
per fare una mappa a questo livello.
Quello che vedete qui sono le principali...
Vediamo se il puntatore laser funziona... No...
Potete vedere qui le principali autostrade del vostro cervello.
Sono mappate qui, questa in pratica è una risonanza magnetica.
Ho fatto uno scan del mio cervello e sono rimasto davvero impressionato
perché ha dimostrato che avevo un cervello, ma uno dei miei amici si è fatto una risonanza funzionale
per dimostrare che il suo cervello funzionasse. (Risate)
La cosa impressionante di questo
è che le risonanze magnetiche si stanno tanto perfezionando
che si può mappare al livello dei singoli neuroni.
Il problema è che ci sono un sacco di neuroni,
quindi bisogna tenere ferma la testa per un sacco di tempo
e questo è un progresso sia nell'abilità di fare la mappatura,
sia nel software per la creazione della mappatura.
Ecco a che punto siamo arrivati oggi.
Se riusciamo a tenere ferma la persona abbastanza a lungo, se riusciamo a trovare un volontario
al quale riusciamo a piazzare
il piccolo aggeggio di plastica sulla testa per tenerla ferma per qualche giorno,
cosa che sembra alquanto problematica, potremmo forse procedere
a mappare l'intero cervello
per poi semplicemente trasformare quella mappa in un modello computerizzato
e riusciremmo così a scaricare la mente di quella persona in un computer.
Questo avverrà e anche abbastanza presto,
proprio come oggi è possibile mappare il proprio DNA per un migliaio di sterline,
è un po' costoso,
così fra una trentina d'anni sarà possibile
scaricare il vostro cervello in un computer per circa 1000 sterline,
più il costo dell'inflazione. (Risate)
Potrebbe aumentare o diminuire. Giusto?
In campo tecnologico sono stati fatti enormi progressi
che rendono possibile la realizzazione di cose che prima non avevamo.
Citando un esperto di Google,
nel 2045 saremo in grado di caricare sui computer intere menti
A quanto dice lui, lo faremo anche coi corpi. ma io penso di no,
quello che faremo sarà prendere quella mente ed eviteremo che vada fuori di testa,
la collocheremo in una realtà artificiale,
nel computer rischierebbe di annoiarsi,
desidera divertimento, interazione sociale,
quindi creeremo delle realtà artificiali.
Ora, ai vecchi tempi, avremo fatto qualcosa come questo,
non so se vi ricordate di matrix. Vero?
Uno e zero, ora, anzi, possiamo usare i computer quantici,
quindi avremo stati di correlazione non separabili,
ma, in realtà, si tratterà di una sorta di ambiente complesso
nel quale possiamo interagire a livello sociale, perché le persone vogliono socializzare,
quindi dovranno esserci migliaia di persone con le quali interagire,
e ogni genere di altre cose
al fine di rendere tale ambiente artificiale
in qualche modo realistico e adatto a noi.
E ricordate, quando scaricate il vostro cervello,
penserete circa un milione di volte più velocemente,
la vostra esperienza sarà quasi un milione di volte più veloce.
Sarà un tipo di situazione davvero molto diverso.
Sapete? L'idea di tornare dalle macchine
e andare fuori nel mondo reale dove le cose sono ancora lentissime,
vi stancherete di farlo.
E la dimensione del *** simulato non è poi così bella nel mondo reale.
Ok, quindi, adesso l'altra cosa che devo fare
è attaccare le vostre certezze.
Devo quindi farvi notare che gli esseri umani non sono bravi a capire
se sono reali o no.
La mente umana in realtà non è attrezzata
per affrontare questa e molte altre questioni importanti.
Allora, la prima domanda che vi farò
sarà di contare il numero di punti neri.
(Risate)
È un fermo immagine, non c'è video.
Ecco qua. Vedete quest'immagine?
Quanti di voi vedono il cavallo nell'immagine?
Quanti di voi non riescono a vedere il cavallo nell'immagine?
Una volta che vedete il cavallo, è difficile non vederlo.
Voglio mostrarvi la foto di un oggetto e chiedervi: può essere reale?
E poi vi dirò che è una fotografia,
l'orologio è reale, la carta è reale, la scrivania è reale,
quell'oggetto è reale?
Beh, si tratta di una fotografia, quindi in un certo senso è reale,
come questo e, per me, quest'oggetto gira avanti e indietro.
Ecco la versione reale dell'oggetto, fatta con pezzi di legno, focalizzati su angoli diversi,
e si vede che si tratta di un'illusione ottica, causata dai vostri occhi.
Ed eccovi un altro esempio, e questo è un esempio fatto così per gioco,
perché sapete che è semplicemente ruotato,
ma la prima reazione è: Uh, che strano.
Eccone qui uno per il quale c'è la risposta.
Quale di questi è più lungo?
Dunque, sono uguali. Come mai? Non mi pare che sia esattamente così per te.
Sapevi che ti stavo imbrogliando, perciò hai capito,
beh, ma lo stai ancora guardando e pensi, farei meglio a controllare adesso
perché so che farò degli errori.
Ok, allora ancora uno.
Salterò i pallini viola dall'altro lato
e vi chiederò solo di quello sulla destra.
Quelle linee sono rette o no?
Beh, sono rette, ma ai vostri occhi
è davvero difficile convincervi che lo siano.
Il vostro cervello è programmato per fare altre cose.
Ecco qui un altro test di lettura bayesiano...
lo facciamo nel paese di Bayes.
Gli esempi sono molti, ma qui un taxi è stato coinvolto in un incidente con omissione di soccorso,
e in città ci sono due compagnie di taxi,
taxi verdi e taxi blu.
L'85% dei taxi operativi sono verdi, il 15% sono blu.
Il testimone dice che il taxi era blu.
Quando viene messo alla prova, lui indovina l'80% delle volte,
o lei indovina l'80% delle volte.
Che probabilità c'è che fosse effettivamente un taxi blu?
Dovete procedere attentamente nel calcolo,
questa è l'unica equazione, di solito quando imposto equazioni la gente dice... ma...
la probabilità che il taxi fosse verde è di circa il 60%,
anche se questa persona indovina l'80% delle volte.
Questo è rilevante, ma ci sono altri tipi di test come questo.
Ci sono test che possono essere ancora più poderosi,
come il test per il cancro al seno che è corretto al 99%
e dà esito sbagliato l'un per cento delle volte.
Ma migliaia di volte quando migliaia di persone che...
diciamo che 1000 tra le persone che si sottopongono al test abbiano effettivamente il cancro,
quindi, quando ottengono la diagnosi di cancro al seno,
la possibilità che ce l'abbiano veramente è del 10%, almeno fino al momento del test successivo.
Ma il 10%, sapete, le 10 persone sono terrorizzate.
Gli esseri umani non sono pronti per affrontare questo tipo di cose.
Ok, dunque la ragione di tutto ciò è che ci manca la potenza di calcolo.
Perciò abbiamo dei compromessi nei nostri algoritmi, giusto?
Gli esseri umani sono perciò soggetti a illusioni ottiche,
errori di giudizio sistematici... (Sto per finire il tempo...
avrei dovuto andare più spedito... pensavo di farcela...)
hanno difficoltà a prendere decisioni complesse... e con la nozione del tempo...
e hanno l'abilità di funzionare in un mondo preistorico,
che era quello più importante.
Solo una percentuale minima di esseri umani è stata cancellata
prima di essere in grado di riprodursi.
Quindi, le simulazioni stanno per fare approssimazioni dello stesso tipo o almeno simili.
Ci sono molte contraddizioni.
Possiamo controllare se la nostra fisica è incoerente,
in tal caso è probabile che ci troviamo in una simulazione; se la fisica è invece coerente
è più probabile che siamo reali, perché ci vuole più tempo per far ciò.
Dunque una delle possibili implicazioni è: se ci trovassimo in un ambiente simulato
cosa faremmo? Beh, saremmo discretizzati,
vale a dire sfocati in scala ridotta, avremmo stati di correlazione,
che vuol dire meccanica quantistica. Avremmo il principio olografico,
per cui tutto ciò che si trova in un ambiente è racchiuso in superficie.
Faccio un esempio.
La mano e la mela
sono codificate su un piano bidimensionale ma proiettate in tre dimensioni,
che è un modo per tenere traccia di ogni cosa,
e la larga scala nello spazio-tempo potrebbe non corrispondere alla scala ridotta.
Quindi, in conclusione,
gli esseri umani sono male equipaggiati per determinare la realtà.
La fisica, e qui facciamo un po' di pubblicità alla fisica,
è una verifica fondamentale della nostra realtà. Attualmente ci sono delle contraddizioni.
Ciò è dovuto al fatto che noi non siamo bravi a risolvere le cose,
o è perché ci troviamo in una simulazione? E questo, cosa vorrebbe dire?
Grazie.
(Applauso)