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Questo é il mondo nel 1959.
La dimensione di questa bolla indica
il numero di bambini nati nel mondo.
Nel 1959 erano 100 milioni.
L'asse superiore indica la mortalità infantile.
Era del 150 per mille.
L'asse va da 20 a 500 morti per mille nati.
Nell'asse inferiore misuriamo il reddito pro capite.
Erano 3000 dollari all'anno, nel 1959.
L'asse va da 500 dollari a 30000 dollari.
Ma il mondo, ovviamente, era molto diseguale.
Ve lo mostrerò dividendo la bolla mondiale in singole bolle nazionali.
Guardate.
Ogni bolla é una nazione, la dimensione rappresenta il numero di nascite.
Mi allontano per mostrarvi cos'é cambiato da allora.
Le bolle blu sono le nazioni in via di sviluppo,
le marroni quelle industrializzate.
Potete notare il reddito più alto
e la minore mortalità infantile delle nazioni sviluppate.
Ma cos’é cambiato?
Farò "scorrere" la Storia mostrandovi, anno dopo anno,
la riduzione della mortalità infantile.
Partiamo. Si sta riducendo, la mortalità infantile sta diminuendo.
E il reddito sta aumentando.
Le ex-nazioni-in-via-di-sviluppo stanno entrando in questa area
che rappresenta le nazioni industrializzate.
Questa qui grossa é la Cina, che sta scendendo.
Avete un nuovo pattern del mondo.
Le nazioni ad alto reddito hanno un reddito molto alto
ed una mortalità infantile molto bassa.
Ma anche alcune nazioni in via di sviluppo sono scese qui sotto,
e dovremmo quindi chiamarle “ex-nazioni-in-via-di-sviluppo”.
La maggior parte delle nazioni sono in una posizione intermedia,
ed alcune hanno una mortalità infantile molto alta e redditi troppo bassi.
Quanto in fretta é avvenuto il cambiamento?
Il quarto obiettivo MDG, precisano le Nazioni Unite,
consiste nella riduzione di due terzi della mortalità infantile in 25 anni.
Ossia in una generazione.
Ma un modo moderno di misurarlo
é quello di calcolare il Tasso Annuale Medio di Riduzione.
E' un modo di misurare la mortalità infantile nello stesso modo
in cui misuriamo la crescita economica, in cambiamenti percentuali annuali.
Lo scopo é di abbassare la mortalità infantile del 4,3%.
Più del 4%, potremmo dire. Vi farò un esempio.
La Norvegia é senz'altro un caso di paese sviluppato,
con un reddito molto alto ed una mortalità infantile molto bassa.
Adesso porterò la Norvegia indietro nel tempo,
ecco che va a ritroso
e atterra nel 1900.
La Norvegia aveva una mortalità infantile molto alta – 140 per mille.
Era qui, tra le nazioni con la più alta mortalità infantile.
E adesso farò un confronto molto interessante.
Confronterò la Norvegia con il Bangladesh.
Ho scelto il 1990, l'anno in cui abbiamo iniziato
a misurare gli obiettivi MDG.
Ai tempi il Bangladesh era a 140 per mille, proprio come la Norvegia nel 1900.
Sono 90 anni di differenza.
E adesso voglio sapere quale nazione
ha diminuito più in fretta la sua mortalità infantile:
la Norvegia, più di 100 anni fa, o il Bangladesh, 16 anni fa?
Partiamo con l'animazione: il Bangladesh ora sta riducendo
alla stessa velocità della Norvegia.
Ma adesso il Bangladesh sta andando più in fretta.
Quando arriviamo al 2006, il Bangladesh ha raggiunto il 4,7%,
raggiungendo così gli obiettivi MDG, ed era più rapido della Norvegia.
Non é sorprendente, dopotutto.
Adesso ci sono i vaccini, gli antibiotici.
Sappiamo di più sull'importanza dell'allattamento al seno.
Quindi era prevedibile che migliorassero più in fretta, come hanno appunto fatto.
Ma darò alla Norvegia un'altra chance.
Confronterò la Norvegia del 1916 con l'Egitto del 1990,
all'inizio delle misurazioni MDG.
La mortalità in Egitto a quei tempi era del 91 per 1000. Partiamo con l'animazione:
si sta riducendo,
l'Egitto sta accelerando sempre più.
La riduzione si é svolta con successo: 5,5%,
che é molto più degli obiettivi MDG.
Ma la Norvegia, in passato, non poteva fare tanto.
Ultima chance per la Norvegia: confrontiamo la Norvegia del 1932
con il Brasile del 1990. Stessa mortalità infantile iniziale.
Partiamo. Il Brasile é rapido, la Norvegia entra nella Seconda guerra Mondiale.
Fu un periodo difficile, non c'era alcuna possibilità,
in quel periodo, di progredire tanto in fretta
quanto il Brasile negli ultimi 16 anni.
Il Brasile raggiunge un incredibile 6,3%, molto maggiore degli obiettivi MDG.
Questi esempi, in definitiva, ci dicono
che gli obiettivi MDG si possono raggiungere!
Ora, guardiamo come proseguirà la Norvegia.
La Norvegia, in verità, ha avuto molto successo nella sua storia,
ma é arrivata dov'é ora riducendo del solo 3,3% all'anno.
Che dire delle altre nazioni nel mondo?
Queste verdi hanno raggiunto gli obiettivi,
esattamente come il Bangladesh, l'Egitto ed il Brasile,
o quantomeno sono sulla buona strada,
come osserviamo anche dopo il 2006.
Quelle gialle sono le nazioni progredite alla velocità della Norvegia.
Hanno ridotto la mortalità infantile,
ma non quanto prevedono gli obiettivi MDG: 2, 3, magari 4%.
Sono le nazioni rosse a preoccuparci.
Le nazioni rosse, qui sopra, hanno
un'alta mortalità infantile e quasi nessuna riduzione.
Hanno ridotto di poco o nulla. Ciò che più mi preoccupa
é che queste nazioni hanno sia il minore reddito
che la più alta mortalità infantile.
Il che significa che le nazioni con la più alta mortalità infantile
sono anche quelle dove la riduzione é più lenta.
E' una cosa che ci preoccupa molto.
Dobbiamo far sì che vaccini e trattamenti
raggiungano chi ne ha più bisogno.
Ma ci sono anche buone notizie. Osservate questa nazione, la Tanzania.
Stando alle misurazioni del 1990, le riduzioni sembrano insufficienti.
Ma adesso vi mostrerò uno studio più dettagliato.
Questo é stato pubblicato su Lancet, la più importante rivista medica,
lo scorso Aprile (2008). Su questo asse sono mostrati gli anni dal 1990 (al 2005).
E questa é la mortalità infantile.
Per la verità, la Tanzania, durante i primi 9 anni
delle misurazioni MDG, non ha ridotto affatto,
era davvero una nazione “rossa”.
Ma adesso la riduzione é più rapida.
Certo, i ricercatori (tanzaniani ed internazionali)
che hanno fatto questo studio più accurato,
smorzano i toni. Dicono che é un periodo di tempo troppo breve,
c'é un margine di incertezza, mostrato da queste lineette.
Ma dicono anche che é molto probabile, perché
nello stesso periodo sono state prese alcune decisioni.
Le abbiamo indicate qui.
Il governo Tanzaniano ha raddoppiato le spese sanitarie;
di conseguenza, la Tanzania ora gode di un'economia in crescita.
Le organizzazioni umanitarie hanno fornito vaccini e cure,
grazie ad uno sforzo internazionale coordinato.
Sono state fornite zanzariere per proteggere
i bambini dalle zanzare e quindi dalla malaria.
Quindi abbiamo buone ragioni di credere che la Tanzania, oggi,
sia sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi MDG,
sia pure dopo 9 anni di stasi. Sono buone notizie.
Ho un ultimo grafico: il numero totale
di bambini che muoiono nel mondo.
Conosciamo bene queste stime.
Sappiamo che nel 1970 sono morti più di 15 milioni di bambini.
Questa cifra é diminuita ed oggi sono meno di 10 milioni .
Se continuiamo così, diminuiranno ancora.
Ma troppo lentamente, trovo, e molti come me
hanno potuto constatarlo. Abbiamo bisogno di cambiare in fretta.
Perché, coi soli strumenti di oggi, potremmo già fare questo.
Se dessimo le zanzariere a chiunque ne abbia bisogno,
salveremmo un milione di bambini in più all'anno.
Coi vaccini antipolmonite, ora disponibili,
altri due milioni di bambini all'anno.
Fornendo assistenza alle donne incinte e ai neonati, poi,
ne salveremmo altri 2 milioni.
Possiamo salvare 5 milioni di bambini in più all'anno, entro 10 anni.
Ossia, realizzare gli obiettivi MDG.
Sostituire i funerali con bambini felici é un obiettivo alla nostra portata.