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Salve, sono Soeren Juul Schroeder di Schneider Electric.
Approfondiamo insieme alcuni temi della DCIM.
Si tratta di temi del settore, non necessariamente correlati a prodotti o moduli specifici,
ma piuttosto legati alle sensazioni che vi comunicheranno i vostri clienti, ciò che osserverete alle conferenze ecc.
Pensate quindi a questi temi come a qualcosa di molto generico
riguardante un'area dell'ambiente dei clienti e i relativi problemi principali.
Iniziamo quindi a esaminarli.
Il primo è relativo al monitoraggio, al controllo e alle domande ovvie che potreste porvi
quando prendete in esame questo tema,
a ciò che in genere chiedereste al cliente.
Ciò che il cliente si chiederebbe potrebbe essere:
chi viene avvisato quando un UPS passa all'alimentazione a batteria?
Questa domanda non richiede necessariamente una risposta.
Serve per avviare una discussione sul motivo per cui qualcuno deve essere avvertito quando un UPS passa all'alimentazione a batteria
e sull'impatto effettivo sull'azienda.
Poche aziende hanno una chiara idea di cosa succede quando si verifica un problema nella sala CED,
di quale sarà il potenziale impatto.
Per fare un esempio di monitoraggio e controllo:
questo è il monitoraggio - questo è il cruscotto di una vecchia automobile
il monitoraggio si limita alla distanza percorsa e alla velocità sostenuta.
È molto semplice.
È possibile che venga eseguito un monitoraggio aggiuntivo, tuttavia è molto legato all'intuito del conducente,
in genere, qualora si avverta un odore inusuale o un rumore anomalo.
Anche questo è monitoraggio.
Questo è il modo in cui oggi molti clienti eseguono il monitoraggio nella propria sala CED.
Noi suggeriamo di portare il monitoraggio ad un livello superiore,
iniziando a parlarne in termini diversi.
Anche questo è il cruscotto di un'automobile, ma di una abbastanza nuova.
Se guardate all'estrema destra vedrete
all'incirca di quanti litri di benzina o diesel disponete
attualmente nel serbatoio.
Non viene riportata
la quantità esatta,
ma ciò che vi deve interessare invece è l'utilità che questa indicazione ha per voi.
Dietro al cruscotto vi è di fatto un computer, che traduce
il modo in cui avete fatto funzionare l'automobile fino ad ora
e fino a quando potrete continuare a farla funzionare.
Disponete così di un'approssimazione dell'intervallo
anziché il tipico numero di litri o galloni rimasti nel serbatoio.
È un approccio totalmente diverso: significa passare da un monitoraggio basato su dispositivo a un monitoraggio dipendente dal contesto.
Questo è quello che dobbiamo fare anche nelle sale CED.
Il prossimo argomento è relativo alla virtualizzazione.
Una domanda che potreste porvi è
relativa ai criteri in base ai quali decidere di spostare il server virtuale.
Questo è un argomento molto interessante su cui incentrare la discussione.
Perché spostare i server virtuali?
Ciò accade molto spesso in molte organizzazioni,
naturalmente in base alle dimensioni.
Ma ciò a cui in genere assistiamo è l'operatore dello strumento di virtualizzazione che appartiene a un gruppo IT
con una conoscenza minima o inesistente del buon funzionamento effettivo
dell'infrastruttura fisica nella sala CED che supporta il relativo funzionamento virtuale.
In genere prende decisioni in base
a processore, memoria e storage.
Perché?
Perché questi in genere sono i parametri che l'operatore può vedere attraverso queste console virtualizzate,
come vmware, microsoft ecc.
Ciò che tutti sappiamo, almeno tutti quelli che vivono nel mondo della sala CED,
è che l'infrastruttura fisica e tutti gli eventi che possono
verificarsi attorno ad essa
hanno un impatto enorme anche sul funzionamento corretto della struttura fisica.
Pertanto ciò che dobbiamo prendere in considerazione è in che modo collegare il corretto funzionamento
dell'infrastruttura fisica al corretto funzionamento dell'ambiente virtualizzato.
Questi due fattori devono andare di pari passo.
Ad esempio, se si verifica un evento,
tale evento ha un impatto aziendale sui server host fisici per la virtualizzazione
e l'addetto che se ne occupa deve esserne al corrente.
Se tenta di spostare un server virtuale
in una posizione del server fisico in un rack in condizioni non perfette, deve saperlo.
Integrando virtualizzazione e DCIM, disporrete di tale funzionalità.
L'argomento successivo è relativo a visibilità e trasparenza.
La domanda che vi porrete sarà:
in che modo è possibile sapere quale sarà l'impatto di un evento della sala CED?
In che modo è possibile sapere cosa succederà? Questo argomento è simile a quello già affrontato in relazione a
virtualizzazione, monitoraggio e controllo.
Mi piace mostrare quest'immagine perché descrive perfettamente la situazione
in cui si trovano molte organizzazioni quando si tratta di gestire la sala CED.
È tratta dalla storia dell'uomo con gli occhi bendati e dell'elefante.
Potete chiaramente vedere che
nessuna delle persone che tocca lo stesso elefante
è in grado di dire cosa ha di fronte
perché ha gli occhi bendati e non è in grado di utilizzare gli altri sensi.
Questo è uno dei parametri essenziali nella sala CED oggi.
Il team dell'impianto esamina una determinata
serie di parametri, il team IT ne esamina un'altra, in genere ciò si verifica nei sistemi con silo.
Vi serve una soluzione che vi consenta di colmare questo divario.
Ed è qui che entra in gioco la DCIM.
Un altro tema e di questo ne parleremo probabilmente a lungo durante le conferenze nel prossimo futuro è
il bilanciamento delle risorse.
La domanda che vi dovete porre è:
quando esaurirete le capacità e in che modo lo saprete?
Prima di tutto, è una domanda molto difficile a cui rispondere.
Dovrete probabilmente chiamare un paio di tecnici,
dovrete probabilmente esaminare un paio di sistemi per ottenere qualche risposta a questa domanda.
Quando pongo questa domanda ai miei clienti, in genere ricevo forte opposizione.
Che cosa intendi per capacità? Quale capacità? Di cosa parli in dettaglio? Si tratta di alimentazione, raffreddamento?
Ma in realtà si tratta di tutte le singole capacità
che possono impedirvi di garantire disponibilità, tempi di attività o qualsiasi altro servizio
descritto nel vostro contratto di assistenza.
Perché è difficile?
Tenete presente che vi sono molti componenti diversi nella nella sala CED, molte persone o gruppi
diversi a cui appartengono i diversi componenti.
E la gestione di tali componenti può essere eseguita in svariati sistemi.
Tuttavia, indipendentemente dalla modifica che state apportando nella sala CED,
questa avrà un impatto su altri componenti. Può, ad esempio, avere un impatto diretto se
cerco di implementare uno chassis blade di virtualizzazione.
Succederebbe che avrebbe un impatto sull'assorbimento elettrico
in tale rack, pertanto metterebbe alla prova l'assorbimento elettrico
dell'UPS e dovrebbe essere in grado di compensarlo.
Inoltre ha un impatto sul raffreddamento che influisce notevolmente sull'assorbimento elettrico e
l'alimentazione verrà ridistribuita alla sala CED.
Pertanto vi è un impatto diretto anche sul raffreddamento.
Se il raffreddamento si trova sull'organo di comando dell'UPS, avrà
un impatto indiretto sull'UPS.
Pertanto, è necessario mantenere il controllo del bilanciamento di tutte queste risorse
perché disporre di energia e raffreddamento sufficienti è essenziale.
Disporre di una quantità troppo elevata di energia o raffreddamento può essere anche più importante
se state tentando di gestire un'organizzazione ottimizzata
in cui il costo effettivo dell'energia è un problema importante.
Senza disporre di uno strumento in grado di colmare il divario e aiutarvi a bilanciare tutte queste risorse,
operereste di nuovo con gli occhi bendati.
Passiamo al prossimo argomento, ovvero la pianificazione della capacità automatizzata.
Nella vostra organizzazione chi decide dove posizionare un nuovo server?
La risposta che cerchiamo in realtà è
in che modo viene deciso dove posizionare tale nuovo server.
Sembra un'operazione semplice, si tratta solo di un server,
deve essere posizionato in un rack, occorre un po' di energia, una rete, ecc. ed è fatta.
Ma l'impatto di tale operazione è notevole.
L'impatto più ovvio: è possibile che non vi sia spazio sufficiente nel rack scelto.
È possibile che in tale rack non siano disponibili porte di rete.
È possibile anche che si verifichi una situazione in cui fate scattare un interruttore nella PDU
accendendo il server, sicuramente non la situazione ideale
ma ve ne accorgereste subito.
Tuttavia esistono molte implicazioni nascoste in questo scenario.
Avete progettato la sala CED in modo da disporre di tempo di backup
sulla batteria che vi consentirà di attivare il generatore
per fornire di nuovo l'alimentazione alla sala CED.
Per questo progetto potreste avere pianificato cinque minuti perché sono necessari tre minuti per rimuovere il generatore da terra.
Tuttavia, è possibile che il modo in cui usate la vostra sala CED oggi vi consenta solo due minuti di tempo di backup.
Si tratta di un grave problema perché non avrete il tempo di attivare il generatore e non ve ne renderete conto finché non si verificherà una caduta di potenza.
Un'altra area che può avere implicazioni nascoste è relativa al raffreddamento.
Anche in questo caso l'avete progettata in termini di ridondanza e capacità.
In che modo potete verificare dopo dieci anni di essere ancora in grado di fornirvi il raffreddamento sufficiente?
Il surriscaldamento non inizia subito dopo avere distribuito un server.
Può iniziare dopo settimane o mesi, non saperte mai quando si presenta il punto caldo.
A quel punto è troppo tardi e dovrete adottare un rimedio.
Cosa potete fare allora per evitare di
trovarvi in una situazione in cui le implicazioni nascoste si ripresentano e creano problemi seri?
Un altro tema di cui possiamo discutere è la gestione del flusso di lavoro.
Una domanda tipica che potete porvi è:
quali modifiche autorizzate vengono apportate alla sala CED che potrebbero influire sulla disponibilità?
Perché questo è di fondamentale importanza?
Una volta un mio cliente descrisse la propria sala CED come il Far West.
Non sapeva mai cosa accadeva, chi entrava, chi rimuoveva componenti o chi spostava elementi per diversi motivi.
Il fatto era che ogni volta che si rompeva qualcosa era un problema suo
anche se non aveva idea di chi aveva fatto cosa e quando.
Pertanto ottenere il controllo in questo caso è essenziale, come creare un processo strutturato in cui
qualcuno lo pianifica con dati corretti a portata di mano,
qualcuno lo autorizza e qualcuno lo esegue, ma tutto gestito da un
unico pannello. Questo è un altro tema importante della DCIM
e deve essere preso in esame.
Efficienza può avere diversi significati. Una domanda che potreste porvi
è quanto è efficiente la vostra sala CED?
Di conseguenza, quanto è efficiente la vostra azienda?
Perché molto spesso si tratta di una correlazione uno a uno tra le due.
È difficile parlare di efficienza perché
cosa è in realtà l'efficienza? Possiamo parlare di efficienza operativa,
rendere le persone più efficienti nello svolgimento delle proprie attività, estrarre alcune attività manuali dall'equazione
provando ad automatizzarle,
ma potrebbe essere anche semplice efficienza energetica,
l'ottimizzazione del costo dell'energia nella vostra sala CED.
A meno che non comprendiate appieno questi fattori e disponiate di uno strumento
che risolva il problema, vi trovate in una situazione difficile.
Il prossimo argomento che prenderemo in esame è relativo ai rapporti.
Una domanda che vi potreste porre è in che modo comunicate le metriche importanti della sala CED?
Questa è stata una grande sorpresa per me all'inizio:
l'acquisizione dei dati nella sala CED può comportare problemi.
E la distribuzione al corretto destinatario può richiedere ancora più tempo.
Molto tempo viene trascorso in questa categoria quotidianamente o mensilmente in molte organizzazioni.
Si tratta di un altro candidato per l'automazione da esaminare attentamente,
è necessario definire gli indicatori KPI importanti per uno o più team
e usare gli indicatori KPI per renderlo molto visibile
ai destinatari,
in modo da conoscere lo stato dell'indicatore KPI. Ricordate solo che gli indicatori KPI, come tutto del resto,
cambiano con il passare del tempo. I sistemi statici che forniscono semplicemente un insieme predefinito di indicatori KPI
non sono raccomandabili.
Il sistema deve essere facilmente
integrato nel flusso di lavoro, in modo da consentirvi di modificare facilmente gli indicatori KPI
in base, ad esempio, all'indicatore KPI del mese o dell'anno.
Anche questo è un tema molto interessante di cui parlare ai clienti.
Il prossimo tema è la mobilità e la domanda che potreste porre a voi stessi o al vostro cliente è:
in che modo rimanere connessi quando si è fuori? Anche in questo caso tutti sappiamo che
niente è statico e tutto è in continuo movimento, alcune cose escono, altre entrano,
e noi esseri umani siamo in movimento.
È importate accedere a dati importanti, indicatori KPI, parametri essenziali che ruotano intorno alla sala CED,
il loro corretto funzionamento, il livello di gravità di qualsiasi problema e le difficoltà che si presentano.
È di fondamentale importanza disporre di facile accesso.
È qui che nascono le discussioni sulla disponibilità dei dati
sempre, ovunque e indipendentemente dal dispositivo utilizzato,
sia che si tratti di un portatile, un dispositivo mobile, uno smartphone o un tablet
con il quale avrete a disposizione i dati essenziali.
L'ultimo tema che affronteremo è relativo all'implementazione.
Una domanda ovvia che potete chiedere al cliente a riguardo è
se dispone di tempo e risorse in eccesso. Molti clienti sono già sotto pressione per l'organico
e l'imposizione di 3 mesi di attività per ottenere il controllo effettivo della sala CED
potrebbero essere sufficienti per affermare
di sapere che è la scelta giusta ma non sono in grado di trovare risorse al momento.
Questo è il motivo per cui affrontiamo una discussione sul
valore di un tecnico certificato che ha eseguito questa operazione molte volte in precedenza, con molti clienti simili
e forse in soluzioni verticali o paesi simili.
Per il cliente finale è molto importante sapere di essere in buone mani
e che disporrà di un valido supporto.
Per concludere questi sono solo alcuni temi che
è possibile affrontare
come parte delle nostre discussioni con i clienti senza entrare in dettaglio nel prodotto.
Temi così generici
da poter essere arricchiti dalle vostre storie, dai vostri aneddoti,
da poter essere esaminati ampliamente con i clienti
a cui piacerà essere indirizzati verso una soluzione davvero ottima
e che è presentata da un esperto che l'ha già implementata in passato.
Usate questi temi prima di entrare in dettaglio nel prodotto.
Mi auguro che la mia spiegazione sia stata utile. Grazie!