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(JAMES DYSON) Se potessi incontrare qualcuno del XVII secolo,
Vorrei che fosse Robert Boyle
Proviene da una delle pių ricche famiglie del paese
ma mostra scarso interesse per la nobiltā e lo sfarzo
Infatti, appena adolescente, vaga per le strade della cittā
osservando il mondo che lo circonda
spinto da un'insaziabile curiositā.
Questo č un esempio delle sue opere pių esoteriche
"Riflessioni occasionali"
Sul modo in cui dava da mangiare al suo cane
Su una bella donna che canta mentre munge la sua mucca
Sull'istinto di uno Spaniel a non allontanarsi verso luoghi sconosciuti
"Sull'alimentazione delle ostriche"
Questo interesse nell'osservare e registrare tutto ciō che vede
si trasforma in una rigorosa esplorazione scientifica del mondo naturale
Pių che a cercare di scoprire qualcosa attraverso il ragionamento
Boyle č interessato all'osservazione della natura
e trae le sue conclusioni da ciō che accade.
Conduce degli esperimenti, spesso senza sapere cosa sta cercando,
a volte nemmeno cosa sta guardando
e una cosa lo intriga particolarmente: l'aria.
Vuole capire cosa sia veramente l'aria
Cos'č questa strana sostanza impossibile da sentire, invisibile,
inodore e che ci circonda in ogni giorno della nostra vita?
Con l'aiuto del fabbricante di strumenti, Robert Hooke,
costruisce un nuovo congegno straordinario.
La pompa pneumatica. E funziona cosė.
Si muove questo manico qui
che guida i pistoni su e gių,
aspira l'aria da questa campana di vetro,
>
L'idea di Boyle č di studiare l'aria
vedendo cosa succede quando viene tolta.
Questo č il primo aspiratore creato in Gran Bretagna
L'ho modificato leggermente per poter mostrare gli straordinari effetti
che Boyle avrebbe osservato la prima volta.
Le candele si spengono.
L'acqua che era solo calda, inizia a bollire.
E un palloncino riempito di aria, si gonfia e poi scoppia.
Boyle č affascinato da questi risultati.
Scopre che l'aria non č solo una sostanza inerte e senza vita,
ma ha caratteristiche proprie.
Sollevando il manico, l'aria si tira indietro. E' elastica.
e spingendo in basso, oppone resistenza.
Ha un proprio peso, una pressione e un volume.
Nel 1661, Boyle rivela la sua pompa pneumatica alla Royal Society.
Hooke naturalmente č lė.
E' l'unico che puō stabilire se l'apparecchio funzioni davvero.
Insieme, eseguono uno straordinario esperimento,
rappresentato 100 anni pių tardi in un famoso dipinto di Joseph Wright.
Mettono un uccello nella campana di vetro
e lentamente iniziano ad aspirare l'aria.
"L'uccello", racconta Boyle
cominciō ad ansimare
finchč rimanendo senza fiato, barcollō e rimase col becco aperto pronto a morire."
Per gli spettattori, la morte dell'uccello č una rivelazione straordinaria.
Ne deducono che l'aria č essenziale per la vita.
La pompa pneumatica di Boyle č un punto di svolta decisivo.
Dimostra che c'č un mondo invisibile intorno a noi
le cui leggi possono essere comprese attraverso gli esperimenti e la ragione.
La domanda č: a quante altre cose puō essere applicato questo stesso modo di pensare ?
Anche i movimenti delle stelle e dei pianeti
sono soggetti a leggi nascoste?
Mentre Wren, Hooke e Boyle
continuano le ricerche,
essi non sanno che, a Cambridge
un altro uomo si sta ponendo le stesse domande.
Quest'uomo, mentre lavorava da solo, ha assistito al passaggio della cometa.
Quest'uomo č Isaac Newton.
(JIM AL-KHALILI) Isaac Newton č sempre stato un eroe per me,
e probabilmente lo č per tutti i fisici del mondo.
Non aveva un carattere facile, era solitario e lunatico.
Arriva a Cambridge nel 1661, dopo un'infanzia difficile
Suo padre muore prima della sua nascita
e sua madre lo abbandona all'etā di 3 anni.
Ma il giovane Newton mostra il suo genio giā da piccolo.
A Cambridge, Newton deve lavorare per mantenersi
pulisce le aule dopo le lezioni degli studenti ricchi,
e questo ovviamente non aiuta
il suo temperamento giā scontroso.
Di notte, trascorre ore seduto sul suo letto
a risolvere equazioni matematiche,
al punto da ammalarsi per la mancanza di sonno.
Newton passa molto del suo tempo ad interessarsi di alchimia...
...fondendo e mescolando metalli
con pratiche pių vicine alla stregoneria che alla scienza.
Questa stanza era il laboratorio di Newton
mi piace pensare di poter ancora vedere i segni delle bruciature sul soffitto
sotto il quale conduceva qualcuno dei suoi esperimenti.
O forse in questo camino ha bruciato mercurio e zolfo
nel vano tentativo
di trasformare metalli comuni in oro.
Ma egli inizia a porsi domande pių grandi,
che vanno al di lā dei suoi studi universitari.
Newton č ipnotizzato dalla luce.
Per anni fissa direttamente il sole,
o usa uno specchio per riflettere la luce direttamente nei suoi occhi
tenendolo lė per tutto il tempo che riesce a sopportarlo.
Si domanda di cosa possa essere fatta la luce
e cerca di capire come funzioni la vista
ed č pronto a tutto per scoprirlo.
Una notte, nel suo laboratorio al buio,
decide di fare un esperimento sul proprio occhio.
Prende un punteruolo e lo inserisce tra il suo occhio e l'orbita.
Poi inizia a girarlo.
Come il bulbo oculare si deforma
gradualmente inizia ad ossevare alcuni effetti inaspettati.
I cerchi colorati che si formano nel suo campo visivo
gli fanno venire un'idea,
ed elabora uno degli esperimenti scientifici pių brillanti di tutti i tempi.