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Jean-Jacques Picard buongiorno,
Buongiorno,
Lei è responsabile della comunicazione di Luxembourg for Finance,
potrebbe descriverci in poche parole il ruolo ricoperto e le attività svolte da tale agenzia?
Luxembourg for Finance è un gruppo d’interesse economico istituito poco più di 5 anni fa
ad opera dello Stato lussemburghese e del settore finanziario privato.
La sua mission consiste nel contribuire allo sviluppo della piazza finanziaria
facendo conoscere meglio i suoi punti di forza, le sue risorse, i suoi prodotti e i suoi servizi
all’estero a un pubblico sostanzialmente di livello professionale internazionale.
Se parliamo di sviluppo, pensiamo a due grandi temi,
innanzitutto si tratta di consolidare gli elementi esistenti
rafforzando ulteriormente il posizionamento della piazza relativamente alle attività nelle quali si è specializzata nel corso degli anni,
quindi: private banking, fondi d’investimento, assicurazione vita, riassicurazione.
In secondo luogo è opportuno diversificare la piazza a due livelli.
In primo luogo a livello di origine geografica dei propri operatori e dei suoi potenziali clienti
e in secondo luogo a livello di prodotti e servizi offerti.
Nell’ambito delle sue attività di promozione della piazza finanziaria lussemburghese,
organizza diversi road-show e seminari finanziari di respiro internazionale,
l’agenzia è presente anche su Internet e sui social network.
Come è noto, la concorrenza tra le piazze finanziarie è molto intensa, in cosa consistono quindi le attività di vigilanza strategica dell’agenzia?
Sì, abbiamo istituito una divisione di vigilanza dei mercati
che monitora le principali tendenze che si delineano sui mercati finanziari e che si occupa di osservare ciò che accade sulle altre piazze finanziarie,
in che modo si evolve la domanda di prodotti e servizi da parte dei clienti esistenti e potenziali
cercando in tal modo di individuare nuove nicchie di mercato.
Ma in ultima analisi l’iniziativa di diversificare la gamma di prodotti e servizi
rientra tra le responsabilità degli operatori professionali della piazza
e del legislatore che deve, a rigore, definire un quadro giuridico e normativo
per consentire lo sviluppo di nuove attività.
Perfetto. Nel settore dell’innovazione prudenziale,
un tema all’ordine del giorno di tutti gli stati,
potrebbe citare un esempio di iniziativa recente intrapresa dal Granducato?
Sì, l’iniziativa più recente è un’autentica innovazione
non soltanto in Lussemburgo, ma anche a livello europeo,
vale a dire la creazione di un quadro giuridico per i Family Office.
Il legislatore ha in tal modo risposto all’evoluzione in atto nel segmento del private banking.
I grandi patrimoni investono oggi in un numero crescente di classi di attivi
e anche in molteplici giurisdizioni
diverse e ciò complica in misura sempre più marcata la gestione del patrimonio.
Pertanto si è assistito a un notevole aumento della richiesta da parte di tali clienti di un'assistenza professionale personalizzata
e in risposta a tale richiesta, un numero crescente di Family Office ha visto la luce.
Queste strutture scelgono i migliori fornitori di servizi
che, per garantire l’accrescimento e la preservazione del patrimonio familiare, coordinano tali servizi.
Ciò detto, i family office non risultavano ad oggi avere un inquadramento specifico,
tanto che chiunque avrebbe potuto dirsi un esperto in materia e iniziare a offrire questo genere di servizi
senza che ciò fosse necessariamente nell’interesse dei potenziali clienti.
Con la legge del 21 dicembre 2012, il legislatore lussemburghese ha riservato l’esercizio delle attività di family office
a un determinato numero di professionisti regolamentati
e ha previsto che tutti gli operatori che offrono tali servizi così come i soggetti che operano per conto di un istituto di credito, ad esempio,
siano tenuti al rispetto del segreto professionale.
Conformemente a tale legge, questi sono altresì assoggettati a qualsiasi legislazione in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro.
Tuttavia è opportuno precisare anche che la legge disciplina esclusivamente i servizi e le consulenze di natura patrimoniale
che vengono prestati in modo professionale a diverse famiglie.
Quindi i single family office, ossia gli studi istituiti da una singola famiglia o che curano gli interessi di un’unica famiglia,
non rientrano nell’ambito di applicazione di tale legge.
Jean-Jacques Picard La ringrazio.
Grazie a Lei.