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Sándor Petőfi - Canto nazionale trad. di Silvia Rho
In piedi, o magiaro, la patria chiama!
È tempo: ora o mai!
Schiavi saremo o liberi?
Scegliete!
Schiavi fummo finora:
gli antenati nostri che vissero
e morirono liberi, sono dannati,
non hanno pace in questa terra schiava.
Al Dio dei magiari giuriamo,
giuriamo che schiavi mai più saremo!
Al Dio dei magiari giuriamo,
giuriamo che schiavi mai più saremo!
È un briccone colui
che teme la morte quando bisogna morire,
colui che una meschina vita ha più cara
che l'onor della patria.
Più lucente è la spada che la catena,
meglio si adatta al braccio;
e tuttavia una catena portammo!
Eccola, l'antica nostra spada!
Al Dio dei magiari giuriamo,
giuriamo che schiavi mai più saremo!
Al Dio dei magiari giuriamo,
giuriamo che schiavi mai più saremo!
Bello sarà di nuovo il nome magiaro,
degno della gran fama antica;
laviamo l'onta
che i secoli vi impressero!
Dove s'innalzano le nostre tombe
s'inchineranno i nostri nipoti,
e proferiranno i nostri sacri nomi
con una benedicente preghiera.
Al Dio dei magiari giuriamo,
giuriamo che schiavi mai più saremo!
Al Dio dei magiari giuriamo,
giuriamo che schiavi mai più saremo!
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