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-Ciao! -Ciao!
Perchè sei seduto su un'altalena?
Perchè non dovrei?
Perchè sei vecchio!
Si è vero. Verissimo.
Mamma dice che non devo parlare con gli strani.
Tua madre ha ragione.
Tu sei strano?
Sono più che strano! Io penso di essere incredibile.
Sei solo?
Perchè pensi che sia solo?
Perchè sei triste.
-Hai perso qualcosa? -No.
Io quando perdo qualcosa vado in un posto tranquillo, vado in un posto tranquillo,
chiudo gli occhi e mi ricordo dove l'ho messa.
-È un bel piano. -Perdo sempre qualcosa.
Ho perso la mia matita preferita, la mia borsa di scuola, mia nonna e il mio fascino.
Il tuo fascino?
Però l'ho ritrovato!
Bene.
Tu cosa hai perso?
Una mia amica.
L'ho incontrata due volte. L'ho persa entrambe le volte
e ora non credo che la troverò di nuovo.
-L'hai cercata? -Si... dappertutto.
-È molto triste. -Direi di si.
-Hey, è tua madre quella? -Si!
-Penso di dover andare a vedere se sta bene. -Già.
Penso che dovresti.
Come la troverai?
Bè, le prime le due volte è stato per caso,
quindi penso che se mi fermo a pensarci un po' potrei incontrarla di nuovo.
Sai, tipo...per destino. Una specie.
Che scemenza!
Probabilmente hai ragione.
Forse dovrei solo trovare un posto tranquillo e pensarci.
Sarebbe meglio.
-Arrivederci! -Arrivederci!
Signore! Spero che riesca a trovarla!
Anch'io.
-Chi è quello? -Stavo parlando con uomo triste.
Clara Oswald, che cosa ti dico sempre riguardo al parlare agli uomini strani?