Tip:
Highlight text to annotate it
X
conato agli altri grandi eserciti esistenti in quel periodo quali quello
punico
o quelli dei vari popoli galli
i quali ritenevano il punto forte di una formazione
l'elevato numero di cavalieri
che certe volte eguagliava o addirittura superava quello dei fanti
la legione era divisa in tre schiere, in ordine d`eta
esperienza
addestramento
e armamento dei diversi componenti
la prima linea
era costituita daglia stati
i più giovani
e meno armati
in formazione di 15 manipoli
in questo caso di 60 fanti ciascuno oltre a 20 leve, fanti
ausiliari
Erano dotati di uno scudo ovale così da proteggere una parte maggiore del
corpo, una spada corta adatta ad uno scontro corpo a corpo molto ravvicinato
un piccolo pettorale
gambiere
ed un elmo di bronzo
dotato di lunghi pennacchi sulll'estremità superiore
che faceva sembrare il legionario più alto
ricordiamo
che i romani venivano considerati bassi e tozzi dai popoli barbari confinanti
infine
erano dotati di due PILUM
delle sofisticate armi di legno
che figuravano come l'arma high tech del momento
grazie ad essi
le legioni romane
riuscirono a sbaragliare le temibili falangi della lega greca
le lance venivano lanciate dalla prima linea,
dunque dagli HASTATI
sul nemico quando questi distava più o meno
10 25 metri dalla formazione
la lancia, progettata dai migliori ingegneri militari della repubblica
si incaglia o direttamente nel corpo del nemico
e in questo caso egli moriva subito grazie all`estrema affilatura della punta
oppure penetrava nel suo scudo
una volta conficcandosi
si toglieva, spezzava per l'impatto un legnetto di forma cilindrica
che aveva il compito di tenere unito il PILUM, creato in due sezioni diverse
accadeva così
che la lancia
si rompesse in due parti
una, quella senza punta
cadeva per terra e non poteva dunque essere riutilizzata dai nemici
l'altra estremità rimaneva invece conficcata
non poteva più essere tolta dallo scudo
il fante nemico colpito si trovava così obbligato a lasciare lo scudo per terra
poiché troppo pesante da sostenere
e si lanciava senza protezione sulle linee romane
queste si presentavano compatte e protette dagli arcieri che,
con una vera e propria pioggia di frecce sfoltivano ulteriormente le linee avversarie.
file compatte di uomini unite come un corpo solo
questo e l`esercito romano
nel DE BELLUM GALLICO Cesare racconta cosi l`effetto del
lancio delle aste
i soldati
all'inizio spezzarono facilmente
col lancio del PILUM la falange nemica
una volta scardinata
irruppero con le armi in pugno
i Galli erano assai impacciati nel combattere, perche molti dei loro scudi erano stati trapassati
da un solo lancio di giavellotto
ed essendosi la punta ripiegata
non riuscivano ne a strapparlo ne a combattere un po comodamente con la sinistra impacciata
preferirono lasciare cadere lo scudo dalla mano e combattere senza riparo
Questa efficace arma era in dotazione
anche alla seconda linea
mentre la terza
portava una piu semplice asta da combattimento
particolarità del giavellotto romano
e che il nemico non poteva riutilizzarla
venivano gettati a centinaia la punta di ferro si comficcava
nell'armatura
il peso dell'impugnatura
curvava questa parte metallica
e l`arma diventava inutilizzabile
nemmeno lo scudo dava riparo e il nemico veniva ferito
la seconda linea
era composta
da armati d`eta ed esperienza
piu matura, i PRINCIPES, in formazione di 15 manipoli
questi
si differenziano dagli HASTATI
anche per la corazza fatta a maglie che indossavano, detta
dorica hamata
avevano una funzione di tamponamento
laddove infatti gli hastati iniziavano a retrocedere
essi si mischiavano ortinatamente tra le fila e
iniziavano
una dura e cruenta battaglia, se neppure le due fila insieme,
dette antepilani
riuscivano a bloccare l'avanzata nemica,
intervenivano i soldati piu
esperti ed affidabili
i veterani
i TRIARII
la terza fila
era costituita principalmente dai veterani
i TRIARII
i RORARII
e gli ACCENSI
questi avevano combattuto indenni più battaglie sotto i vessilli delle
legioni romane
e avevano dunque
un bagaglio di esperienza superiore a quello degli HASTATI e agli stessi PRINCIPES
in totale erano 15 ordini di te manipoli l`uno.
come si disponessero le unita veterane durante lo scontro
ce lo dice TITO LIVIO
I triarii mettevano sotto i vessilli
con la gamba sinistra distesa
e gli scudi appoggiati sulla spalla
le aste conficcate in terra
con la punta rivolta verso l'alto
quasi fossero una palizzata
i TRIARII erano dunque l`ultima speranza.