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IL COSMO
Un viaggio personale
Chi rappresenta la Terra?
"Chiamo a testimoni il cielo e la terra contro di te...
...di fronte a cui ho posto la vita e la morte...
...la benedizione e la maledizione.
Perciō scegli la vita, affinché tu possa vivere...
...tu e la tua progenie."
Quasi 200 anni fa, nel Golfo dell'Alaska...
...nella Baia di Lituya...
...due culture diverse ebbero il loro primo incontro.
I Tlingit...
...seguivano le tradizioni millenarie dei loro antenati.
Erano nomadi...
...e si spostavano in canoa da un accampamento all'altro...
...pescando nelle generose acque...
...e barattando beni con le tribų vicine.
Veneravano, come dio creatore, il corvo...
...raffigurato da un enorme uccello nero dalle ali bianche.
Un giorno di luglio del 1 786...
...il dio corvo apparve davvero.
I Tlingit erano terrorizzati.
Chiunque guardasse direttamente il dio sarebbe stato tramutato in pietra.
Dall'altro capo del pianeta era giunta una spedizione...
...condotta dall'esploratore francese La Pérouse.
Era la pių grande spedizione scientifica del secolo...
...che aveva lo scopo di raccogliere dati sulla geografia...
...la storia naturale e i popoli di terre lontane.
Ma per i Tlingit...
...il cui mondo era limitato alle isolette dell'Alaska...
...questo vascello poteva venire solo dagli dei.
C'era tra loro un uomo che osō guardarlo pių da vicino.
Era un vecchio guerriero quasi cieco.
Disse che la sua vita era quasi finita.
Per il bene comune avrebbe chiesto al dio corvo...
...se volesse davvero tramutare il suo popolo in pietra.
Intraprese un suo viaggio di scoperta...
...pronto ad affrontare la fine del mondo.
Il vecchio si costrinse a guardare bene il corvo...
...e vide che non era un uccello venuto dal cielo...
...ma era opera di uomini come lui.
Questo primo incontro fu pacifico.
Gli uomini di La Pérouse avevano ordini severissimi...
...di trattare con rispetto le popolazioni che incontravano.
Una politica eccezionale per qualunque epoca.
La Pérouse e i Tlingit si scambiarono dei doni...
...e poi la nave salpō e non tornō mai pių.
Non tutti gli incontri tra popoli sono stati cosė pacifici.
Prima del 1 519...
...gli Aztechi del Messico non conoscevano le armi da fuoco.
Anch'essi credevano che i loro strani visitatori...
...fossero venuti dal cielo.
Gli spagnoli di Cortes...
...non erano vincolati da ordini di non violenza.
Le loro reali intenzioni divennero presto chiare.
A differenza della spedizione di La Pérouse...
...i conquistadores cercavano non sapere, ma oro.
Usarono le loro armi per saccheggiare e assassinare.
Nella loro follia annientarono una civiltā.
In nome della devozione...
...pervertendo la loro religione...
...gli spagnoli distrussero una societā...
...che per arte, astronomia e architettura...
...eguagliava le pių evolute in Europa.
Condanniamo i conquistadores per la loro crudeltā e miopia...
...per aver scelto la morte.
Ammiriamo La Pérouse e i Tlingit per il loro coraggio e saggezza...
...per aver scelto la vita.
La scelta ci si presenta di nuovo.
Ma la civiltā in pericolo adesso č l'umanitā intera.
Come i fabbricanti di miti sapevano...
...siamo figli sia della terra che del cielo.
Durante il nostro soggiorno sul pianeta...
...abbiamo accumulato dei bagagli evolutivi pericolosi.
Una propensione per l'aggressivitā e i riti...
...la sottomissione ai capi, l'ostilitā verso gli estranei.
Tutto ciō rende dubbia la nostra sopravvivenza.
Ma abbiamo anche acquisito la compassione per gli altri...
...l'amore per i figli...
...il desiderio di imparare dalla storia e dall'esperienza...
...e una grandiosa, impavida e appassionata intelligenza.
Gli ovvi strumenti per la nostra sopravvivenza e prosperitā.
Quali aspetti della nostra natura prevarranno...
...č incerto.
Specie quando la nostra vista č limitata...
...ad una piccola parte della nostra piccola Terra.
Ma lā fuori nel cosmo...
...una prospettiva inevitabile ci aspetta.
I confini nazionali non sono visibili guardando la Terra dallo spazio.
Fanatismi etnici, religiosi o campanilisti...
...sono difficili da sostenere...
...di fronte ad una fragile unghia azzurra nel cielo...
...che diventa un piccolissimo punto di luce...
...perso tra i bastioni delle stelle.
Non ci sono ancora chiari segni di intelligenza extraterrestre...
...e questo ci induce a domandarci se le civiltā come la nostra...
...siano inevitabilmente destinate all'autodistruzione.
Sono cose di cui sogno.
E a volte i sogni sono brutti.
Nella visione di un sogno...
...una volta mi vidi...
...alla ricerca di altre civiltā nel cosmo.
Tra cento miliardi di galassie...
...e miliardi di miliardi di stelle...
...la vita e l'intelligenza devono essere sorte su molti mondi.
Alcuni mondi sono deserti e desolati.
Su di essi la vita non č mai sorta...
...o forse si č estinta in una qualche catastrofe cosmica.
Forse ci sono mondi pullulanti di vita...
...che non si č ancora evoluta fino all'intelligenza o la tecnologia.
Forse ci sono civiltā che arrivano alla tecnologia...
...e la usano prontamente per autodistruggersi.
E forse ci sono anche esseri...
...che hanno imparato a vivere con la tecnologia e con se stessi.
Esseri che perdurano...
...e diventano cittadini del cosmo.
Immerso in tali pensieri...
...mi trovai ad avvicinarmi a un mondo chiaramente abitato...
...un mondo che avevo visitato in passato.
Vidi un pianeta avvolto dalla luce...
...e riconobbi il segno dell'intelligenza.
Ma improvvisamente...
...il buio, totale e assoluto.
Nel mio sogno...
...potevo leggere il Libro dei mondi.
Una vasta enciclopedia...
...su un miliardo di pianeti all'interno della Via Lattea.
REGIONE 806
Cosa poteva dirmi il computer...
...su questo mondo ormai buio?
MONDO: 806.461 5.91 01
Devono essere sopravvissuti ad una catastrofe precedente.
Primo contatto locale...
Magari le loro trasmissioni televisive.
La loro biologia era diversa dalla nostra.
Alta tecnologia.
Mi chiesi cosa fossero state quelle luci.
Devono esserci stati segni di pericolo.
Probabilitā di sopravvivenza tra un secolo...
...meno dell'1%. Non molto buone.
"Comunicazioni interrotte."
La loro societā mondiale aveva fallito.
Avevano commesso l'errore estremo.
Sentii nostalgia della Terra.
I segnali televisivi terrestri mi sfrecciarono accanto...
...allontanandosi dal pianeta alla velocitā della luce.
Il trattato contro gli esperimenti nucleari č stato firmato...
Č successo qualcosa al corteo presidenziale...
Per $64.000...
...il bombardamento di Hanoi doveva abbattere il morale...
Non si potranno cancellare gli scandali della Casa Bianca.
...sono stati rivelati profitti senza precedenti nella vendita...
...se continuerā questo grave corso di eventi.
I ministri degli esteri in questo momento...
Rimanete in ascolto.
Rimanete in ascolto.
Poi, ad un tratto...
...il silenzio...
...totale ed assoluto.
Ma il sogno non era ancora finito.
Avevamo distrutto la nostra casa?
Cosa avevamo fatto alla Terra?
C'erano molti modi in cui avremmo potuto distruggere la vita.
Avevamo avvelenato l'aria e l'acqua.
Avevamo depredato la terra.
Forse avevamo cambiato il clima.
Poteva essere stata una peste...
...o una guerra nucleare?
Mi ricordai del computer galattico.
Cosa avrebbe detto della Terra?
Ecco la nostra regione della galassia.
Ecco il nostro mondo.
Avevo trovato la voce sulla Terra.
L'umanitā, terza dal Sole.
Avevano sentito le nostre trasmissioni televisive...
...e le avevano credute una domanda di cittadinanza cosmica.
La nostra tecnologia era cresciuta enormemente.
Almeno quello era giusto.
200 stati nazione.
Circa sei potenze globali.
Il potenziale di diventare un unico pianeta.
Probabilmente anche la nostra sopravvivenza tra cento anni...
...č inferiore all'l% .
Dosi di radioattivitā prossime alla letalitā per gli organismi dominanti.
Quindi era stata una guerra nucleare.
Uno scambio nucleare totale.
Niente pių grandi quesiti.
Niente pių risposte.
Mai pių un amore o un figlio.
Niente discendenti che ci ricordassero, orgogliosi.
Niente pių viaggi verso le stelle.
Niente pių canzoni dalla Terra.
Vidi l'Africa orientale...
...e pensai che qualche milione di anni fa...
...noi esseri umani ci facemmo i nostri primi passi.
I nostri cervelli crebbero e si modificarono.
Le parti vecchie furono guidate dalle parti nuove.
E questo ci aveva resi umani...
...dotati di compassione, previdenza e ragione.
Invece avevamo dato ascolto alla voce rettile dentro di noi...
...che ci suggeriva la paura, la territorialitā...
...l'aggressivitā.
Avevamo accettato i prodotti della scienza.
Ne avevamo rifiutato i metodi.
Forse i rettili svilupperanno di nuovo l'intelligenza.
Forse, un giorno, ci saranno di nuovo delle civiltā sulla Terra.
Ci sarā la vita.
Ci sarā l'intelligenza.
Ma non ci saranno pių esseri umani.
Né qui né su un miliardo di altri mondi.
Ogni persona pensante teme la guerra nucleare...
...e ogni nazione tecnologica ci si prepara.
Tutti sanno che č follia...
...e ogni nazione ha una scusa.
C'č una tediosa catena di causalitā.
I tedeschi stavano studiando la bomba...
...all'inizio della seconda guerra mondiale.
Allora gli americani dovevano precederli.
Se ne avevano una gli americani, dovevano averla anche i russi.
Poi gli inglesi, i francesi...
...i cinesi, gli indiani, i pakistani.
Molte nazioni ora accumulano armi nucleari.
Sono facili da fabbricare.
Si possono rubare materiali fissili dai reattori nucleari.
Le armi nucleari sono quasi divenute un'industria artigiana.
Le bombe della seconda guerra mondiale si chiamavano "blockbuster".
Cariche di 20 tonnellate di TNT, potevano distruggere un intero isolato.
Tutte le bombe lanciate nella seconda guerra mondiale...
...ammontano a circa 2 milioni di tonnellate di TNT.
Due megatoni.
Coventry e Rotterdam.
Dresda e Tokio.
Tutta la morte che piovve dal cielo...
...tra il 1 939 e il 1 945.
1 00.000 blockbuster. Due megatoni.
Oggi due megatoni equivalgono ad una singola bomba termonucleare.
Una sola bomba con la forza distruttrice...
...della seconda guerra mondiale.
Ma ci sono decine di migliaia di armi nucleari.
Le basi missilistiche dell'URSS e degli USA...
...hanno testate nucleari puntate su 1 5.000 bersagli designati.
Nessun luogo sul pianeta č al sicuro.
L'energia contenuta in queste armi...
...geni della morte...
...che attendono pazientemente che qualcuno strofini la lampada...
...supera di gran lunga i 1 0.000 megatoni.
Ma col potenziale distruttivo efficientemente concentrato...
...non in un arco di sei anni, ma in poche ore.
Un blockbuster per ogni famiglia sul pianeta.
Una seconda guerra mondiale ogni secondo...
...per la durata di un lento pomeriggio.
La bomba lanciata su Hiroshima...
...uccise 70.000 persone.
In uno scambio nucleare totale...
...nel parossismo della morte globale...
...l'equivalente di un milione di bombe di Hiroshima...
...verrebbe lanciato su tutto il mondo.
In uno scambio simile non tutti morirebbero...
...nell'esplosione e le fiamme e le immediate radiazioni.
Ci sarebbero altre agonie.
La perdita dei propri cari...
...schiere di ustionati, accecati e mutilati...
...l'assenza di cure mediche...
...le malattie, le pesti...
...l'avvelenamento radioattivo del terreno e dell'acqua.
La minaccia di tumori, di bambini nati morti o malformati.
E il sentire di aver distrutto una civiltā per niente.
Il sapere che avremmo potuto impedirlo e non l'abbiamo fatto.
L'equilibrio globale di terrore...
...guidato dagli USA e dall'URSS...
...tiene in ostaggio tutti i cittadini della Terra.
Ogni parte mette continuamente alla prova...
...i limiti della tolleranza dell'altra...
...come la crisi missilistica a Cuba...
...i test sulle armi antisatellite...
...le guerre del Vietnam e dell'Afghanistan.
Le potenze militari ostili sono...
...strette in un atroce abbraccio.
Ognuna ha bisogno dell'altra.
Ma l'equilibrio del terrore č un equilibrio precario...
...con un margine d'errore strettissimo.
E il mondo si impoverisce spendendo...
...mille miliardi di dollari l'anno sui preparativi per la guerra.
E impiegando forse...
...la metā degli scienziati e dei tecnologi del pianeta...
...a scopi militari.
Come spiegheremmo tutto questo...
...ad uno spassionato osservatore extraterrestre?
Come renderemmo conto della nostra amministrazione...
...del pianeta Terra?
Abbiamo sentito le giustificazioni delle superpotenze.
Sappiamo chi rappresenta le nazioni.
Ma chi rappresenta la specie umana?
Chi rappresenta la Terra?
Da una prospettiva extraterrestre la nostra civiltā globale...
...č chiaramente sull'orlo di fallire...
...nel suo compito pių importante...
...quello di preservare la vita e il benessere dei suoi cittadini...
...e la futura abitabilitā del pianeta.
Ma se siamo disposti a vivere con la probabilitā della guerra nucleare...
...non dovremmo anche essere disposti ad esplorare...
...ogni mezzo possibile di prevenire la guerra nucleare?
Non dovremmo considerare, per ogni nazione...
...dei cambiamenti basilari nel modo di fare le cose?
Una ristrutturazione sostanziale...
...delle istituzioni economiche, politiche, sociali e religiose?
Abbiamo raggiunto un punto in cui non possono pių esserci...
...degli interessi o casi speciali.
Le armi nucleari minacciano ogni persona sulla Terra.
I cambiamenti sociali fondamentali a volte vengono considerati...
...inattuabili o contrari alla natura umana...
...come se la guerra nucleare fosse attuabile...
...o ci fosse una sola natura umana.
Ma chiaramente dei cambiamenti fondamentali si possono fare.
Ne siamo circondati.
Negli ultimi due secoli l'abietta schiavitų...
...che ci ha accompagnato per migliaia di anni...
...č stata eliminata quasi del tutto...
...in una stimolante rivoluzione mondiale.
Le donne, sistematicamente maltrattate per millenni...
...si stanno guadagnando poteri politici ed economici...
...che in passato venivano loro negati.
Alcune recenti guerre di aggressione sono state fermate o accorciate...
...a causa di una repulsione...
...da parte della popolazione dei paesi aggressori.
I vecchi richiami...
...allo sciovinismo razziale, sessuale e religioso...
...al fanatico fervore nazionalista...
...iniziano a non funzionare pių.
Sta nascendo una nuova coscienza, che vede la Terra...
...come un singolo organismo...
...e riconosce che un organismo in guerra contro se stesso...
...non ha futuro.
Noi siamo un unico pianeta.
Una grande rivelazione dell'era dell'esplorazione spaziale...
...č l'immagine della Terra, circoscritta e solitaria...
...in qualche modo vulnerabile, che trasporta la specie umana...
...attraverso gli oceani dello spazio e del tempo.
Ma questa č una percezione antica.
Nel III secolo a. C...
...il nostro pianeta fu misurato accuratamente...
...da uno scienziato greco di nome Eratostene, che lavorava in Egitto.
Questo era il mondo come lo conosceva lui.
Eratostene era il direttore...
...della grande biblioteca alessandrina...
...il centro della scienza e del sapere dell'antichitā.
Aristotele sosteneva che l'umanitā fosse divisa tra i greci...
...e tutti gli altri, che lui chiamava "barbari"...
...e che i greci dovessero mantenere pura la loro razza.
Sosteneva che fosse giusto che i greci assoggettassero altri popoli.
Ma Eratostene criticō Aristotele per il suo cieco sciovinismo.
Lui credeva che in ogni nazione ci fosse del bene e del male.
I conquistatori greci inventarono un nuovo dio per gli egiziani...
...ma aveva un aspetto straordinariamente greco.
Alessandro fu ritratto nelle vesti di faraone...
...come gesto verso gli egiziani.
Ma in realtā i greci si sentivano nettamente superiori.
Le proteste del bibliotecario non erano certo una minaccia...
...per i pregiudizi diffusi.
Il loro mondo era imperfetto quanto il nostro.
Ma i Tolomei, i re greci d'Egitto successori di Alessandro...
...avevano almeno questo pregio...
...incoraggiavano l'avanzamento del sapere.
Le idee popolari sulla natura del cosmo furono confutate...
...e alcune furono scartate.
Vennero proposte nuove idee...
...che si accordavano meglio con i fatti.
Ci furono proposte fantasiose, accesi dibattiti...
...e sintesi geniali.
Il tesoro di sapere che ne risultō...
...fu conservato per secoli...
...su questi scaffali.
La scienza giunse a maturitā in questa biblioteca.
I Tolomei non si limitarono a conservare il sapere antico.
Finanziarono la ricerca scientifica che generō conoscenze nuove.
I risultati furono stupefacenti.
Eratostene calcolō accuratamente le dimensioni della Terra.
Ne fece una mappa...
...e sostenne che potesse essere circumnavigata.
Ipparco fu il primo ad ipotizzare che le stelle nascano...
...si muovano lentamente nel corso di secoli...
...e finalmente muoiano.
Fu lui il primo a catalogare...
...la posizione e la grandezza delle stelle...
...per poter determinare se avvenissero tali cambiamenti.
Euclide produsse un libro di testo sulla geometria...
...che fu studiato dagli uomini per 23 secoli.
Č ancora un bel libro, ricco di eleganti dimostrazioni.
Galeno scrisse opere fondamentali sulla medicina e l'anatomia...
...che dominarono la medicina fino al Rinascimento.
Questi sono solo alcuni esempi.
Ci furono dozzine di grandi studiosi qui...
...e centinaia di scoperte fondamentali.
Alcune di queste scoperte hanno un sapore squisitamente moderno.
Apollonio da Perga studiō la parabola e l'ellisse...
...curve che oggi sappiamo descrivono l'arco della caduta degli oggetti...
...in un campo gravitazionale...
...e dei veicoli spaziali che viaggiano tra i pianeti.
Erone da Alessandria inventō i motori a vapore e gli ingranaggi...
...e fu l'autore del primo libro sui robot.
Immaginate quanto diverso sarebbe il mondo se quelle scoperte...
...fossero state usate per il beneficio di tutti.
Se le vedute umanitarie di Eratostene...
...fossero state largamente adottate ed applicate.
Ma non era destino.
Alessandria era la cittā pių grandiosa...
...che il mondo occidentale avesse mai visto.
Venivano qui da ogni nazione...
...per vivere, commerciare e imparare.
In una tipica giornata...
...questi porti pullulavano...
...di commercianti, studiosi e turisti.
Č probabile che qui il termine...
..."cosmopolita" abbia realizzato il suo vero significato...
...di cittadino, non di un'unica nazione...
...ma del cosmo.
Essere cittadini del cosmo.
Qui, chiaramente, era il germe del nostro mondo moderno.
Ma perché non riuscė a metter radici e a sbocciare?
Perché invece l'Occidente trascorse 1 000 anni in un buio torpore...
...finché Colombo, Copernico e i loro contemporanei...
...non riscoprirono le opere compiute qui?
Non so darvi una risposta semplice...
...ma questo lo so.
Non č documentato, nell'intera storia della biblioteca...
...che alcuno degli illustri studiosi e scienziati che ci lavorarono...
...abbia mai seriamente contestato...
...un solo assunto politico, economico o religioso...
...della societā in cui vivevano.
La permanenza delle stelle fu messa in dubbio.
Ma la giustizia della schiavitų no.
La scienza e il sapere in generale...
...erano riservati a pochi eletti.
La maggioranza dei cittadini non s'immaginava neanche...
...le scoperte che venivano fatte tra queste mura.
E come potevano?
Le scoperte non venivano spiegate o divulgate.
Traevano poco beneficio dai progressi fatti qui.
La scienza non faceva parte delle loro vite.
Le scoperte in meccanica, magari...
...o la tecnologia a vapore...
...venivano impiegate per perfezionare le armi...
...per incoraggiare la superstizione...
...per divertire i re.
Gli scienziati non afferravano l'enorme potenziale...
...delle macchine di liberare le persone...
...dal lavoro arduo e ripetitivo.
I trionfi intellettuali dell'antichitā...
...ebbero poche applicazioni pratiche.
La scienza non catturō mai l'immaginazione delle masse.
Niente controbilanciava il ristagno, il pessimismo...
...e la pių abietta arrendevolezza al misticismo.
Cosė, quando finalmente...
...arrivō la marmaglia a dar fuoco alla biblioteca...
...non c'era nessuno a fermarla.
Lasciate che vi racconti della fine.
Č la storia dell'ultima scienziata ad aver lavorato qui.
Matematica, astronoma, fisica...
...direttrice della scuola di filosofia neoplatonica di Alessandria.
Č una serie straordinaria di titoli...
...per un unico individuo, in qualunque epoca.
Il suo nome era lpazia.
Nacque in questa cittā nel 370 d.C.
Era un'epoca in cui le donne praticamente non avevano scelte.
Erano considerate oggetti di proprietā.
Ciō nonostante, lpazia poté muoversi liberamente...
...con disinvoltura...
...in ambienti tradizionalmente maschili.
Si dice che fosse una grande bellezza.
E pur avendo molti corteggiatori...
...non era interessata al matrimonio.
L'Alessandria dell'epoca di lpazia, da tempo sotto il dominio romano...
...era una cittā lacerata da conflitti.
La schiavitų, il cancro dell'antichitā...
...aveva risucchiato la vitalitā dalla civiltā classica.
La crescente chiesa cattolica...
...consolidava il suo potere...
...e tentava di sradicare l'influenza e la cultura pagane.
Ipazia si trovava nel fuoco...
...nell'epicentro di possenti forze sociali.
Cirillo, vescovo di Alessandria, la odiava...
...in parte a causa della sua amicizia con un governatore romano...
...ma anche perché simboleggiava il sapere e la scienza...
...che si identificavano, per la Chiesa, col paganesimo.
In grave pericolo fisico...
...lpazia continuō ad insegnare e a pubblicare...
...finché, nell'anno 41 5 d.C., mentre andava al lavoro...
...fu assalita...
...da una folla di fanatici seguaci di Cirillo.
La trascinarono dietro ad un carro...
...le strapparono i vestiti...
...e la flagellarono fino a staccarle la carne dalle ossa...
...con delle aguzze conchiglie.
I suoi resti furono bruciati, le sue opere distrutte...
...il suo nome dimenticato.
Cirillo fu fatto santo.
La gloria che vedete intorno a me...
...non č altro che un ricordo.
Non esiste.
Gli ultimi resti della biblioteca furono distrutti...
...entro un anno dalla morte di lpazia.
Č come se un'intera civiltā avesse subito...
...una specie di radicale lobotomia autoinflitta...
...di modo che la maggior parte dei suoi ricordi...
...delle sue scoperte, idee e passioni...
...fossero irrevocabilmente cancellati.
La perdita fu incalcolabile.
In alcuni casi sappiamo solo...
...i seducenti titoli dei libri che furono distrutti.
Nella maggior parte dei casi non conosciamo né titoli né autori.
Sappiamo, perō, che in questa biblioteca...
...c'erano 1 23 diversi drammi di Sofocle...
...di cui solo sette sono arrivati fino a noi.
Uno di quei sette č l'Edipo re.
Statistiche simili valgono per le opere perdute di...
...Eschilo, Euripide e Aristofane.
Č come se le uniche opere sopravvissute di un uomo di nome...
...William Shakespeare...
...fossero Coriolano e II racconto d'inverno...
...sebbene fosse noto che avesse scritto altre opere...
...molto apprezzate al suo tempo.
Drammi intitolati Amleto, Macbeth...
...Sogno di una notte di mezza estate, Giulio Cesare, Re Lear...
...Romeo e Giulietta.
La storia č piena di persone...
...che, per paura o ignoranza...
...o per sete di potere...
...hanno distrutto tesori dal valore inestimabile...
...che appartenevano a tutti noi.
Non dobbiamo permettere che avvenga di nuovo.
Abbiamo immaginato la distruzione di mondi...
...e la fine di civiltā.
Ma c'č un altro metro con cui misurare le imprese umane.
Lasciate che vi racconti dell'inizio.
Circa 1 5 miliardi di anni fa...
...il nostro universo iniziō...
...con la pių possente esplosione di tutti i tempi.
L'universo si espanse, si raffreddō e si rabbuiō.
Si formō la materia, soprattutto atomi di idrogeno.
E gli atomi si accumularono in vaste nubi...
...che si espansero...
...per poi un giorno formare le galassie.
In queste galassie nacque la prima generazione di stelle...
...accendendo l'energia celata nella materia...
...e inondando il cosmo di luce.
Gli atomi di idrogeno avevano fatto i soli e la luce stellare.
Allora non c'erano pianeti a ricevere la luce...
...né creature viventi ad ammirare lo splendore del cielo.
Ma nel profondo delle fornaci stellari...
...la fusione nucleare creava gli atomi pių pesanti...
...il carbonio e l'ossigeno, il silicio e il ferro.
Questi elementi, le ceneri lasciate dall'idrogeno...
...erano la materia grezza dei pianeti e della vita.
Prima, gli elementi pesanti erano racchiusi nel cuore delle stelle.
Ma le stelle giganti esaurirono presto il carburante...
...e nella loro agonia...
...restituirono la maggior parte della loro sostanza allo spazio.
Il gas interstellare si arricchė di elementi pesanti.
Nella Via Lattea...
...la materia del cosmo fu riciclata in nuove generazioni di stelle...
...adesso ricche di atomi pesanti.
Un'ereditā dei loro antenati stellari.
E nel freddo dello spazio interstellare...
...grandi nubi turbolente furono raccolte dalla gravitā...
...e mosse dalla luce stellare.
Nelle loro profonditā...
...gli atomi pesanti si condensarono in grani di polvere rocciosa...
...e molecole complesse a base di carbonio.
Seguendo le leggi della fisica e della chimica...
...gli atomi di idrogeno avevano generato la materia della vita.
In altre nubi, aggregati pių massicci di gas e polvere...
...formarono generazioni pių tarde di stelle.
Col formarsi di nuove stelle...
...piccoli addensamenti di materia si formarono vicino a loro...
...trascurabili frammenti di roccia, metallo, ghiaccio e gas...
...destinati a divenire i pianeti.
E su questi mondi, come nelle nubi interstellari...
...si formarono molecole organiche...
...fatte di atomi cotti all'interno delle stelle.
Nei bacini di marea e negli oceani di molti mondi...
...le molecole venivano distrutte dalla luce e formate dalla chimica.
Un giorno, tra questi esperimenti naturali...
...sorse una molecola che, per puro caso...
...era in grado di fare delle rozze copie di se stessa.
Col tempo l'autoreplicazione divenne pių accurata.
Le molecole che facevano copie migliori...
...producevano pių copie.
La selezione naturale era in atto.
Si erano evolute delle elaborate macchine molecolari.
Lentamente, impercettibilmente, la vita era iniziata.
Gruppi di molecole organiche divennero organismi unicellulari.
Questi produssero colonie multicellulari.
Le loro varie parti divennero organi specializzati.
Alcune colonie si attaccarono al fondo marino...
...altre nuotarono liberamente.
Si svilupparono gli occhi, e ora il cosmo vedeva.
Gli esseri viventi colonizzarono la terra.
Per un periodo i rettili le fecero da padroni...
...cedendo poi il campo a piccole creature a sangue caldo...
...che svilupparono la destrezza e la curiositā verso l'ambiente.
Impararono ad usare gli attrezzi, il fuoco e il linguaggio.
La materia delle stelle, le ceneri dell'alchimia stellare...
...avevo raggiunto la consapevolezza.
Noi siamo un modo per il cosmo di conoscere se stesso.
Siamo creature del cosmo...
...e abbiamo sempre aspirato a conoscere le nostre origini...
...a comprendere il nostro legame con l'universo.
Com'č nato tutto questo?
Ogni cultura sul pianeta ha ideato una sua risposta...
...all'enigma posto dall'universo.
Ogni cultura celebra i cicli della vita e della natura.
Ci sono molti modi diversi di essere umani.
Ma un visitatore extraterrestre...
...che esaminasse le differenze tra le societā umane...
...troverebbe quelle differenze trascurabili...
...in confronto alle similaritā.
Noi siamo un'unica specie.
Siamo materia stellare, raccogliamo la luce delle stelle.
Le nostre vite, il nostro passato, il nostro futuro...
...sono legati al Sole, alla luna e alle stelle.
I nostri antenati sapevano che la loro sopravvivenza dipendeva...
...dalla comprensione del cielo.
Costruirono osservatori e computer...
...per predire il cambiamento delle stagioni studiando i moti celesti.
Siamo, tutti quanti...
...discendenti di astronomi.
La scoperta di un ordine nell'universo...
...delle leggi della natura...
...č la fondazione su cui cresce oggi la scienza.
La nostra concezione del cosmo...
...l'origine della scienza moderna e della tecnologia...
...risalgono ai quesiti posti dalle stelle.
Eppure, perfino 400 anni fa...
...ancora non avevamo idea del nostro posto nell'universo.
Il lungo viaggio verso quella comprensione...
...ha richiesto sia un risoluto rispetto dei fatti...
...che un gioire del mondo naturale.
Keplero scrisse:
"Non ci chiediamo per quale utile scopo cantino gli uccelli.
Il canto č il loro piacere poiché furono creati per cantare.
Analogamente...
...non dovremmo chiederci perché la mente umana voglia sondare...
...i segreti del cielo.
La varietā dei fenomeni naturali č tanto grande...
...e i tesori nascosti nel cielo tanto ricchi...
...proprio perché...
...alla mente umana non manchi mai del nutrimento fresco".
Č il diritto di ogni bambino...
...rinnovare l'incontro col cosmo...
...in ogni cultura e ogni epoca.
Quando questo avviene, proviamo un profondo senso di meraviglia.
I pių fortunati tra noi sono guidati da insegnanti...
...che danno una direzione a questa euforia.
Nasciamo per gioire del mondo.
Impariamo a distinguere tra i nostri preconcetti e la veritā.
Poi si scoprono nuovi mondi...
...via via che decifriamo i misteri del cosmo.
La scienza č uno sforzo collettivo...
...che abbraccia molte culture e molte generazioni.
In ogni epoca, a volte nei luoghi pių impensati...
...ci sono persone che desiderano appassionatamente...
...comprendere il mondo.
Non sappiamo da dove verrā la prossima scoperta.
Quale sogno visionario rimodellerā il mondo.
Questi sogni iniziano come impossibilitā.
Un tempo perfino vedere un pianeta col telescopio era incredibile.
Ma abbiamo studiato questi mondi...
...abbiamo tracciato le loro orbite...
...e abbiamo progettato dei viaggi di scoperta...
...oltre la Terra.
Abbiamo spedito delle sonde verso i pianeti e le stelle.
Noi esseri umani agogniamo un legame con le nostre origini...
...e cosė creiamo i riti.
La scienza č un altro modo di esprimere questo anelito.
Anch'essa ci lega alle nostre origini.
Anch'essa ha i suoi riti e i suoi comandamenti.
La sua unica veritā sacra č che non ci sono veritā sacre.
Ogni ipotesi deve subire un attento esame critico.
Le proteste delle autoritā non hanno valore.
Tutto ciō che č incompatibile con i fatti...
...per quanto possa piacerci...
...deve essere scartato o rivisto.
La scienza non č perfetta.
Spesso viene abusata.
Č solo uno strumento.
Ma č il miglior strumento che abbiamo...
...autocorreggente, in continua evoluzione...
...applicabile a tutto.
Con questo strumento sconfiggiamo l'impossibile.
Coi metodi della scienza...
...abbiamo iniziato ad esplorare il cosmo.
Per la prima volta le scoperte scientifiche...
...sono largamente accessibili.
Le nostre macchine...
...i prodotti della scienza...
...sono adesso oltre l'orbita di Saturno.
Una preliminare ricognizione con sonde spaziali...
...č stata compiuta, di 20 nuovi mondi.
Abbiamo imparato ad apprezzare le osservazioni attente...
...a rispettare i fatti, anche quando sono inquietanti...
...quando sembrano contraddire la saggezza convenzionale.
I frati di Canterbury documentarono fedelmente un impatto sulla luna...
...e gli Anasazi documentarono l'esplosione di una stella lontana.
Essi videro per noi, come noi vediamo per loro.
Vediamo pių lontano di loro solo perché stiamo sulle loro spalle.
Costruiamo sul loro sapere.
Dipendiamo dalla libera inchiesta...
...e dal libero accesso alla conoscenza.
Abbiamo visto gli atomi di cui tutta la materia č fatta...
...e le forze che scolpiscono questo e altri mondi.
Sappiamo che le molecole della vita...
...si formano sotto condizioni che si trovano comunemente...
...in tutto il cosmo.
Abbiamo mappato le macchine molecolari al cuore della vita.
Abbiamo scoperto un microcosmo in una goccia d'acqua.
Abbiamo sbirciato dentro al flusso sanguigno...
...e abbiamo guardato il nostro tempestoso pianeta...
...vedendo la Terra come un singolo organismo.
Abbiamo trovato vulcani su altri mondi...
...e esplosioni sul Sole.
Abbiamo studiato le comete dalle profonditā dello spazio...
...e tracciato le loro origini e i loro destini.
Abbiamo ascoltato le pulsar...
...e cercato altre civiltā.
Noi uomini abbiamo messo piede su un altro mondo...
...in un luogo chiamato il Mare della Tranquillitā...
...un trionfo stupefacente per delle creature come noi...
...i cui primi passi, vecchi 3,5 milioni di anni...
...sono conservati nella cenere vulcanica dell'Africa orientale.
Abbiamo fatto molta strada.
Queste sono alcune delle cose che fanno gli atomi di idrogeno...
...in 1 5 miliardi di anni di evoluzione cosmica.
Ha un che di mito epico.
Ma č semplicemente la descrizione...
...dell'evoluzione del cosmo...
...rivelataci dalla scienza del nostro tempo.
E noi...
...che rappresentiamo gli occhi e gli orecchi locali...
...i pensieri e le emozioni del cosmo...
...abbiamo iniziato, finalmente, a domandarci delle nostre origini.
Materia stellare che contempla le stelle...
...agglomerati organizzati di miliardi di miliardi di miliardi di atomi...
...che contempliamo l'evoluzione della materia...
...che tracciamo il lungo percorso verso la consapevolezza...
...qui, sul pianeta Terra...
...e, forse, in tutto il cosmo.
Dobbiamo lealtā alla nostra specie e al pianeta.
Noi rappresentiamo la Terra.
Il nostro obbligo a sopravvivere e a prosperare...
...č dovuto non solo a noi stessi...
...ma anche a quel cosmo, antico e vasto...
...da cui scaturimmo.
IL COSMO AGGIORNAMENTO
La cosa pių emozionante per me, nel rivivere questa avventura...
...non č solo che abbiamo completato...
...la ricognizione preliminare con le sonde spaziali...
...dell'intero sistema solare.
E non č solo che abbiamo scoperto...
...stupefacenti strutture nel regno delle galassie...
...ma soprattutto...
...che alcuni dei sogni pių arditi de II Cosmo per questo mondo...
...si avvicinano a diventare realtā.
Dal primo lancio di questa serie...
...l'impossibile č divenuto realtā.
Possenti muri che perpetuavano insuperabili differenze ideologiche...
...sono crollati.
Nemici mortali si sono abbracciati e hanno iniziato a lavorare insieme.
L'imperativo di aver cura della Terra...
...e di proteggere l'ambiente globale che ci sostiene tutti...
...č ormai largamente accettato.
E abbiamo avviato, finalmente...
...la riduzione...
...dell'osceno numero di armi di distruzione di ***.
Forse abbiamo, dopotutto...
...deciso di scegliere la vita.
Ma la strada č ancora lunga per consolidare quella scelta...
...anche dopo i summit, le cerimonie e i trattati.
Ci sono ancora circa 50.000 armi nucleari nel mondo.
E basterebbe la detonazione di una frazione di esse...
...a produrre un inverno nucleare...
...la catastrofe climatica globale che si prevede...
...risulterebbe dal fumo e la polvere dispersi nell'atmosfera...
...dalle cittā e gli stabilimenti petroliferi in fiamme.
La comunitā scientifica mondiale ha iniziato a dare l'allarme...
...riguardo ai gravi pericoli posti...
...dall'esaurimento dello strato protettivo di ozono...
...e dall'effetto serra.
E anche qui stiamo facendo i primi passi per rimediare.
Ma di nuovo, questi passi sono troppo piccoli...
...e troppo lenti.
La scoperta che un fenomeno come l'inverno nucleare fosse possibile...
...č emersa dagli studi sulle tempeste di polvere su Marte.
La superficie di Marte, bruciata dai raggi ultravioletti...
...č anche un monito dell'importanza...
...di conservare intatto il nostro strato di ozono.
L'incontrollabile effetto serra su Venere...
...č un prezioso avvertimento...
...che dobbiamo prendere sul serio il crescente effetto serra sulla Terra.
Delle importanti lezioni sul nostro ambiente...
...ci sono venute dalle missioni delle sonde sui pianeti.
Esplorando altri mondi...
...salvaguardiamo questo.
Questo fatto da solo giustifica ampiamente...
...i fondi che la nostra specie ha speso...
...per spedire delle sonde sugli altri mondi.
Il nostro destino...
...č di vivere durante uno dei capitoli...
...pių pericolosi e al contempo pių promettenti...
...della storia umana.
La scienza e la tecnologia...
...ci pongono...
...un profondo quesito.
Impareremo ad usare questi strumenti...
...con saggezza e previdenza prima che sia troppo tardi?
Riusciremo a superare questo difficile momento...
...affinché i nostri figli e nipoti possano continuare...
...il grande viaggio di scoperta fino alle profonditā...
...dei misteri del cosmo?
La stessa tecnologia spaziale, nucleare e informatica...
...che porta le nostre astronavi fino ai pianeti pių lontani...
...potrebbe anche distruggere la nostra civiltā globale.
La stessa identica tecnologia...
...puō essere usata a fin di bene...
...e a fin di male.
Č come se...
...ci fosse un dio...
...che ci dicesse:
"Vi pongo di fronte due vie.
Potete usare la vostra tecnologia per autodistruggervi...
...o per arrivare fino ai pianeti e alle stelle.
Sta a voi scegliere".