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Stai bene?
Ho bisogno di fare la
mia seduta questa sera.
Vuoi dirmi cos'e' successo?
L'ho chiamato dopo la nostra seduta.
Kevin?
Ci tenevo a vedere casa loro,
cosi' ho detto che sarei andato da loro.
C'erano questi ragazzini nel giardino.
Almeno adesso sappiamo perche'
si sono messi in contatto con me.
Probabilmente ha bisogno di un
donatore o qualcosa del genere.
Gli hai chiesto dei soldi?
Ho detto che forse
potevamo fare un accordo.
Se pagavano il college ci
avrei aggiunto anche un rene.
Penso che tu abbia deliberatamente
sabotato l'incontro.
Dio, cosa c'e' in me che non va?
Traduzione: Ghostwriter1310,
MagicRat. Revisione: Faith.
Che problemi hai?
Ho un disturbo alimentare.
Che sfiga.
E tu?
Oh, Paul e' mio zio.
Mi porta fuori per il mio compleanno.
Vai alla Saint Ann, per caso?
Alla Packer?
No.
Hai un'aria familiare.
Beh, abito a Milwaukee.
Beh, buon compleanno.
Grazie.
Ehi.
Ti trovo bella,
cosi' come sei.
Jesse - Mercoledi' ore 16.
Tanti auguri a me,
Tanti auguri a me,
Tanti auguri a Jesse...
Tanti auguri a me.
Milioni di chat gioiscono,
perche' nello Stato di New York
l'eta' del consenso e' 17 anni.
Non scherzo.
E' una specie di nuova festivita' gay.
Buon compleanno Jesse.
E' proprio come ho
sempre sognato che fosse.
Allora...
Cos'e' successo la settimana scorsa?
E' scoppiato un incendio?
Tuo figlio ha dato fuoco
alla casa di proposito?
No, no no, e' stato
solo... solo un incidente.
Tuo figlio sta bene?
Si'.
Bene.
Sono contento.
In realta' sono io ad essere contento
che tu abbia tirato fuori l'argomento.
Volevo parlare del perche'...
perche' sei scappato.
Non sarei mai dovuto venire, ok?
E' stato stupido. Era tardi e...
Avresti dovuto sbattermi
fuori appena mi hai visto.
- Ma non ti ho sbattuto fuori Jesse.
- Si', ma avresti voluto.
Perche' adesso pensi questo?
- Paul, posso chiederti una cosa?
- Certo.
Perche' sei diventato uno psicoterapeuta?
Io...
Credo perche' volevo...
aiutare la gente.
Sei un bravo psicoterapeuta?
Tu pensi che sia un bravo psicoterapeuta?
C'e' qualcosa
che potrebbe rendermi uno
psicoterapeuta migliore per te?
Probabilmente no.
Forse e' solo che... Non ne vedo lo scopo.
Non so perche' lo fai.
Ti sembra che per te non stia funzionando?
Rende felice qualcuno?
Beh, il punto non e' sempre l'essere felici.
Ok, allora qual e' il punto?
Beh, e' diverso per ogni persona.
Vedi, tante persone
passano tutta la loro vita
in una specie di nebbia.
Penso che la terapia, quando funziona,
quando funziona davvero,
aiuti la gente a...
beh, a sbloccarsi.
Beh, ho incrociato la ragazza
prima di me nella sala d'attesa.
Ha detto di avere un disturbo alimentare.
Cosa le dici?
Beh, cerco di aiutarla a capire
perche' si vede in quel modo.
Tu sai il perche'?
Ho qualche idea, naturalmente,
ma, vedi, in fin dei conti,
quello che penso io non e' molto importante.
E' quello che pensa lei che e' importante.
Cosa, non ti sembra credibile?
- Sembra...
- Sembra cosa?
Non fa niente.
No, continua. Dimmelo per favore.
Sembra come quei tizi su Canal street,
che vendono Rolex fasulli.
Tipo, cosa importa se non e' un Rolex,
finche' credi che sia un Rolex, capisci?
Ma comunque non e' un Rolex.
E' solo una patacca da quattro
soldi, qualunque cosa tu pensi.
Beh non e' un Rolex, questo e' vero,
ma non e' neanche una patacca.
Perche' il valore degli oggetti e'
pari al significato che gli diamo,
che gli attribuiamo.
E lo stesso vale per le persone.
Ho ricevuto un'e-mail da Kevin.
E cosa dice?
Dice...
che e' stato un errore
contattarmi prematuramente,
che e' stato da irresponsabile.
Che non cerchera' piu' di contattarmi,
ma spera che mi rimetta in contatto io,
quando penso di essere pronto.
Mi dispiace tanto Jesse.
Perche'?
Dev'essere...
davvero molto deludente.
Veramente no.
Cosa...
Questo cosa ti fa provare?
Niente.
Gli hai risposto?
No, non c'e' motivo. E' finita.
Non pensi di metterti
piu' in contatto con loro?
No, non vogliono che lo faccia.
Dio, e' il mio cazzo di compleanno.
17 anni.
17 anni fa venivo fuori
dalla *** di Karen Scott.
E adesso tutto quello che ha da dirmi
e' che mi ha contattato prematuramente.
Dio.
Perche' cazzo va tutto di merda?
Ehi, quanto tempo pensi che vivro'?
Non lo so, Jesse.
Voglio dire, se non cado da un
palazzo, o mi sparo, o cose del genere,
quant'e' l'eta' media?
Credo 80. 80 anni.
Gesu'.
Questo significa che devo
ancora farmi altri 63 anni.
Vedi...
Non ti sentirai sempre
come ti senti adesso.
Vuoi dire che andra' meglio?
Si' ma...
Il fatto e' che mi sono
sempre sentito cosi',
anche prima di incontrare Kevin e Karen.
Ti senti... come esattamente?
Ho questo amico, ok? Si chiama Barrett.
Ha un naso veramente grande.
E anche quando avevamo, tipo, 8 anni,
e tutti gli altri bambini
avevano piccoli nasi da bambino,
Barrett aveva questo... nasone.
E io...
ho sempre pensato che
se fossi stato Barrett,
il mio naso mi avrebbe
fatto sentire in imbarazzo.
Ma Barrett non si sente cosi'.
Non se ne accorge neanche.
Ed e' sempre felice.
Ed e' simpatico a tutti.
E fin da quando andavamo alle superiori
ha sempre avuto una ragazza.
E tutto questo mi disorientava.
Finche' ho incontrato suo padre.
E' un tipo di Wall Street, elegante.
Molto ben vestito,
ma ha lo stesso naso.
Enorme.
E ho incontrato sua madre.
E' davvero bellissima.
Sembrano proprio la famiglia perfetta.
E ora ho capito.
Da dove Barrett prende la sua sicurezza.
Gia', esatto.
E' come suo padre. E suo padre
e' una persona davvero felice.
Quindi perche' non dovrebbe
esserlo anche Barrett?
Quando ero piccolo passavo le ore
a guardare nello specchio,
cercando di capire se fossi bello o no.
E che cosa hai deciso?
Beh, dipendeva solo dal giorno.
Se qualcuno mi aveva detto che ero bello,
allora ero bello.
E se qualcuno mi aveva
detto che ero brutto,
allora credevo a quello.
Ma ora non mi guardo
quasi mai allo specchio,
non se posso farne a meno.
E' troppo stressante.
Quando hai incontrato i
tuoi genitori naturali...
Hai...
Ti sei rivisto nelle loro facce?
Erano...
Hai pensato che fossero di bell'aspetto?
E ricchi
e felici,
finche' non mi hanno cacciato fuori.
Cacciato fuori?
E'... e' cosi' che ricordi l'esperienza?
Immagino che tu abbia pensato moltissimo
a cio' che e' successo
a casa di Kevin e Karen settimana scorsa.
Si'.
E quando stavi raccontando la
storia del padre di Barrett,
posso dirti a cosa ho pensato?
Certo.
A come, la settimana
scorsa, stessi prendendo
in considerazione di donare un tuo rene
al tuo... a tuo fratello.
Kevin ha fatto nessun cenno
a riguardo nella sua e-mail?
No.
Suppongo di essermi sbagliato su questo.
Sai, quando parli di Barrett
sembra che tu abbia visto il suo naso
come una promessa, una specie di contratto
passato di padre in figlio:
hai il mio naso, sei mio figlio,
sono un uomo felice quindi
tu sei un uomo felice.
Quindi forse stavi cercando di creare
il tuo contratto con Kevin.
Magari hai pensato,
che se avessi dato un rene a
tuo fratello, avrebbero...
avrebbero davvero dovuto essere
i tuoi genitori, finalmente
e riconoscerti
come parte di loro,
capisci?
Probabilmente hai ragione.
Sembra un ragionamento intelligente.
Grazie.
Sai, Jesse, non c'e' ragione
perche' tu non possa rispondere a Kevin
e dirgli soltanto
quanto sia stato doloroso
ricevere la sua e-mail.
Ha lasciato aperti i
canali di comunicazione.
Gia', quando sento di essere pronto.
Si', ma penso che stia a te
decidere cosa voglia dire.
Beh, in pratica mi ha detto
di andare a farmi fottere.
Ok, posso capire
perche' tu l'abbia interpretata cosi'.
Magari sta cercando di darti dello spazio
nel caso ne avessi bisogno,
ma mantenendo un legame.
Senti, se avesse davvero voluto
mantenere un legame con me
non doveva darmi in adozione, cazzo.
Hai progetti per stasera,
per il tuo compleanno?
Potrei andare al Marriott in Times Square
per salire sugli ascensori.
Ci puoi salire gratis.
Sono di vetro.
E vanno su sospesi sopra
questo atrio immenso.
E' davvero tranquillo.
Sembra... sembra bello.
Inviterai qualcuno?
Tipo chi?
Josh, Raif.
Sono fuori citta'.
Nessun altro?
Cosa stavi per dire?
Nessuno.
Nate, ma non verrebbe mai.
- Perche' no?
- Non verrebbe e basta.
Gli hai parlato di recente?
Non da quando mi ha riempito di botte.
Vuoi parlargli?
No, mi odia.
- Ne sei sicuro?
- Mi ha picchiato.
Jesse, ti ricordi cos'e'
successo prima che ti picchiasse?
- Stai dicendo che me lo sono meritato?
- No, non dico questo.
Perche' non mi vogliono nelle loro vite?
Cosa c'e' di cosi' sbagliato in me?
Non capisco.
- Sono cosi' orribile?
- No, Jesse, non lo sei.
Beh, allora perche' non mi vogliono?
Sono suo figlio.
- Mi ha cacciato da casa sua.
- Penso che avesse paura.
Di cosa?
Della situazione.
Dio, cosa vuol dire?
Jesse, tu eri fatto.
Ed eri arrabbiato con loro
dopo aver visto i tuoi fratelli.
Dal loro punto di vista devi
esser sembrato molto imprevedibile.
Hai fantasticato su Kevin e Karen
per tutta la tua vita.
Hai immaginato che ti avrebbero salvato.
E ora che li hai incontrati,
sai che non sono in grado di farlo.
Sono soltanto delle persone
normali. E ancora peggio:
sono profondamente deludenti.
E questo e' terribilmente difficile.
Non voglio stare da nessuna parte.
Non voglio parlare con nessuno.
Voglio solo...
Voglio solo scomparire.
Jesse,
come tuo psicoterapeuta
non posso dirti cosa fare.
Ma dato che ci tengo a te, lo faro'.
Vai a casa dalle persone
che ti vogliono bene
e festeggia il tuo compleanno con loro.
Vai a casa.
Non posso andare a casa.
Devo andare alla RISD.
Vogliono organizzare un colloquio.
Significa che sono un finalista.
Roberto mi ha dato dei
soldi per il mio compleanno
e li usero' per comprare
il biglietto del treno.
E hai trovato un modo per
pagare le tasse d'iscrizione?
No, io...
Gli mostrero' soltanto le foto.
- Quali foto?
- Quelle di Westchester.
- Del cortile?
- Si'.
Gli mostrero' le foto
e poi gli raccontero' la mia storia.
Hai detto che non offrono aiuti finanziari.
Speri che ti faranno entrare comunque
perche' gli dispiacera' per te?
Quel posto e' fatto apposta per me.
Hai visto il depliant.
- E' una scuola per persone come te.
- Si'.
Un posto dove finalmente
ti apprezzeranno e accoglieranno,
la vera casa che hai sempre cercato.
- Lo vedi cosa stai facendo?
- Vai a farti fottere.
Jesse, devi restare qui.
So che adesso fuggire
ti sembra una buona idea,
ma ti garantisco che ti porterai
dietro questa sensazione ovunque andrai.
Non ti lascera' finche' non l'affronterai.
E non ti lascera' nemmeno allora,
ma si attenuera'.
E che tu ci creda o meno, alla fine
questa esperienza ti dara' una forza d'animo
che prima non avresti immaginato possibile.
Come sta tuo figlio?
Mi... me l'hai gia' chiesto.
Sta... sta bene.
E' ancora qui?
No, lui...
E' tornato a Baltimora
a vivere con sua... con sua madre.
Sei mai stato in quella
gelateria sul lungofiume?
Non mi pare.
Beh, stavo pensando di andarci dopo
per il mio compleanno.
Vuoi venire?
Perche' non lo chiedi a Roberto?
- Non posso.
- Si', puoi.
- Dio, tu non capisci.
- Che cosa non capisco?
Tu proprio non ci arrivi.
Non ci arriva nessuno.
Jesse, guardami. Lo capisco.
Lo capisco.
La seduta e' finita?
Si'. E' finita.
Vuoi che me ne vada?
Non da solo.
Con il tuo permesso, vorrei
chiamare tua madre e tuo padre
- per farti venire a prendere.
- Per favore non farlo.
Staro' bene.
Lasciami solo stare
seduto qui per un attimo.
Ok.
E' da una settimana che non
vedevo l'ora che arrivasse.
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