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Quello che vi sto offrendo è una visuale completa
di come i nostri problemi siano in relazione tra loro
e debbano essere visti come tali, o la soluzione ci sfuggirà.
Quindi rivediamo i trend che sembrano convergere in un breve periodo futuro.
Abbiamo iniziato con uno studio del denaro
e del fatto che i soldi sono creati quando prestati, con interesse.
Ciò risulta in una forte pressione
nel mantenere il credito in crescita costante di una percentuale annua.
Questa è la più autentica definizione di crescita esponenziale
che possiamo chiaramente vedere nel nostro sistema monetario
e nel nostro diagramma di inflazione.
Tenendo a mente queste dinamiche
incontriamo il dato sul debito, che è alla fine una richiesta sul futuro
completamente al di fuori di ogni precedente storico.
Dall'altro lato, come parte di un trend sociologico
vi è la costante erosione del risparmio personale
osservato durante lo stesso lasso di tempo.
Combinati, abbiamo i livelli di debito più alti mai registrati
in coincidenza con i livelli più bassi di risparmio mai registrati.
E abbiamo visto che la nostra incapacità al risparmio
si estende a tutti i livelli della nostra società
e comprende la nostra incapacità nell'investire sull'infrastruttura
Poi, abbiamo visto come i beni, principalmente le case
siano stati parte di una bolla che sta per esplodere
e che richiederà anni per rientrare.
Quando le bolle si risolvono, provocano panico finanziario e distruzione di capitale
In verità, non è del tutto esatto. Questa citazione lo esprime meglio
Il panico non distrugge capitale
semplicemente rivela di quanto è stato distrutto in precedenza
in seguito al suo sperpero in entità non produttive.
Abbiamo quindi compreso che una bolla in esplosione non viene facilmente risolta dalle autorità
perchè i tentativi per limitare danni ulteriori sono male indirizzati.
Il danno è già avvenuto: è contenuto in troppe case e troppi centri commerciali
venduti a prezzi troppo alti
e troppi beni importanti e comprati a credito.
Tutto ciò è ormai fatto.
Ciò che resta da fare è capire chi finisce per avere il problema tra le mani
e al momento questi tizi sono al lavoro per assicurarsi siate voi, i contribuenti.
Poi abbiamo imparato che il più grave deficit governativo degli US
si sviluppa su una situazione demografica che non può essere modificata
ne' con leggi ne' con ottimismo. È semplicemente un fatto.
Un fatto sconveniente in certe circostanze, come la gravità a volte
ma un fatto in ogni caso.
A seguire, abbiamo visto che i beni usati dai "boomers" per contenere la loro ricchezza
azioni, bond e proprietà, vadano venduti a qualcuno per ottenerne un valore
ma abbiamo proposto l'osservazione scomoda
che semplicemente non c'è gente sufficiente dopo di loro
a cui si possano vendere questi beni.
Quando i venditori superano i compratori, il valore scende.
In aggiunta, gli indicatori economici usati sono sistematicamente corrotti
fino a quando non riflettono più la realtà.
Se dati falsi conducono a cattive decisioni, non ci meravigliamo della situazione attuale.
Solo ritornando a una valutazione onesta possiamo disegnare una strategia sensata per il futuro.
Poi abbiamo imparato che l'energia è la sorgente di ogni attività economica
e che il petrolio è, senza dubbio, la più importante sorgente di energia.
Il nostro intero sistema economico è basato sull'assunto di crescita illimitata di energia
ma questo è un assunto facilmente falsificabile.
I giacimenti individuali raggiungono un picco, e così la loro somma,
e di conseguenza il picco petrolifero non è una ipotesi
ma una osservazione di come un giacimento invecchia.
Abbiamo poi esplorato la tensione esistente
tra un sistema monetario che impone crescita esponenziale
e il fatto che la nostra sorgente primaria di energia ha già raggiunto il picco, o lo farà presto.
Gli USA non hanno investito in un futuro senza petrolio.
Non c'è piano B.
Per finire, abbiamo detto che l'ecosistema
ovvero le risorse mondiali e il sistema biologico da cui dipendiamo
mostra chiaramente che la nostra popolazione in crescita esponenziale
porta a sfruttamento esponenziale di risorse
portando al loro esaurimento, e all'alterazione dell'ecosistema ad un ritmo allarmante.
Inoltre, abbiamo visto come cambiamenti minimi ai sistemi da cui dipendiamo
come cambiamenti nella distribuzione delle piogge
possono creare costi massicci e inaspettati che richiedono priorità.
Abbiamo avuto questi problemi in passato e li avremo ancora in futuro.
La preoccupazione nasce dall'osservarli assieme.
In un brevissimo periodo abbiamo visto una bolla edilizia
proprio mentre il primo round di boomers vanno in pensione.
Allo stesso tempo, la domanda di petrolio sorpasserà la richiesta
causando un costoso riadattamento, mentre costi non pianificabili
associati a calo di risorse e cambiamenti del clima sono ormai prossimi.
E sopra a tutto ciò, a limitare le nostre opzioni
sarà la nostra incapacità di risparmiare e investire
e livelli di debito senza precedenti.
Questo periodo, da oggi al 2020, mostra un impressionante insieme di sfide
convergere in un periodo di tempo brevissimo.
La domanda è quindi, da dove verrà il denaro
per affrontare ognuno di questi problemi, se i nostri risparmi sono inesistenti
e il nostro debito è in territori inesplorati.
Ognuno di questi eventi rappresenta una sfida per la nostra economia
mentre due assieme possono essere dirompenti.
Tre o più assieme?
Non è difficile prevedere la distruzione economica della nostra nazione
o il dollaro rovinato come riserva monetaria.
Quanti trilioni servono per finanziare la pensione ai boomers?
Quanti per ristrutturare i trasporti per fare a meno del petrolio?
Da dove verranno decine di trilioni per rimediare agli ammanchi nei fondi pensione.
Come possiamo riporre fiducia in tali fondi
quando sono appesantiti dal più alto livello di debito mai visto.
Da dove verranno i soldi per rimediare alla bolla immobiliare.
Quanto saranno più costosi minerali e cibo
quando il petrolio verrà meno e sempre più gente richiederà risorse sempre più ridotte.
Ognuno di questi trend chiave richiede anni, se non decine, per essere affrontato
e tuttavia son tutti davanti a noi, senza alcuna pianificazione seria.
Ad ogni giorno che passa, perdiamo tempo prezioso
mentre i problemi diventano sempre più grandi e costosi
se non completamente intrattabili.
Prendere tempo non è una strategia, ma è anzi una strategia disastrosa
La caratteristica di un adulto maturo è poter gestire la complessità e pianificare per tempo.
La mia opinione è che, con poche eccezioni
gli attuali leader politici e aziendali non fanno alcuno dei due.
Questo deve cambiare.
È giunto il tempo di crescere, abbandonare l'idea di poter avere la torta
mangiarla, e poterne avere dell'altra in prestito.
È tempo di tornare a vivere entro i nostri limiti naturali ed economici.
Dobbiamo impostare delle priorità, un bilancio, e seguirli.
E voi? Se non l'avete già fatto, dovreste iniziare a considerare
che il percorso verso il futuro potrebbe non essere lineare.
Potrebbe prendere curve e deviazioni, e finire in luoghi inattesi
e considerare anche che siete vivi in uno dei più interessanti momenti della storia umana
un momento in cui un grande cambiamento può accadere.
Questo può spaventare o esaltare, e questa scelta è vostra.
Quindi, cosa possiamo fare? Cosa potete fare voi? Quali passi dovreste considerare?
Vi invito al capitolo finale del Crash Course.
Grazie dell'attenzione.