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Salve, sono Ben McLeish e come direbbe Harvey Milk
“Sono qui per cambiare la vostra opinione”.
Alzi la mano chi capisce ed è d'accordo
con le idee del movimento
e può definirsi a bordo?
Qualcuno venuto da molto lontano, vero?
Chi direbbe che in linea di principio comprende le idee,
capisce la logica di fondo ma forse
ha delle domande e non è proprio convinto...
Ha una strana sensazione, che non ci siamo ancora?
Va bene, è sano.
Chi pensa che sia un culto utopico
con piani di dominio sul mondo?
Ne abbiamo già discusso e non è così.
Ecco alcune obiezioni e risposte comuni a una Economia Basata sulle Risorse.
Prima di tutto, non è un’utopia
come disse Tom. Non esiste nessuna utopia.
Non siamo sotto l'illusione di poter creare un mondo perfetto.
Non esiste la perfezione in un mondo pratico.
Ciò che proponiamo però è molto meglio di quello che abbiamo adesso.
Ci saranno sempre problemi, ma un sistema globale ed emergente
in cui innovazione, cambiamento e sviluppo sono in primo piano
invece di essere ostacolato dai meccanismi del profitto
e dagli interessi delle strutture di potere di ogni tipo,
sarà capace di affrontare e risolvere i problemi meglio
delle nostre cosiddette società istituite.
Questo non è comunismo o socialismo
o nessun "ismo" di sorta.
A parte il fatto che non ci sono due persone
che hanno la stessa opinione sul comunismo
dato che è un'astrazione senza riferimenti nella vita reale
e con molteplici e diverse versioni nel mondo reale
anche la più ribollita versione della filosofia di Karl Marx
era sempre basata sul denaro, il vantaggio differenziale,
salari, guadagni e vari livelli di qualità di vita, quindi
la stratificazione sociale si fondò su queste basi.
Anche il comunismo prevede la proprietà.
La proprietà, se ricordate, è una conseguenza della scarsità.
Dato che potrebbero non essere abbastanza per tutti
devi possedere quelle cose per evitare che altri le usino
in pratica riservarle o garantirti
le cose che ti servono e che sei condizionato a volere.
Anche il comunismo non aveva a disposizione
la tecnologia per creare abbondanza
di sicuro non ebbe la visione né cercò un mondo di abbondanza
e non immaginò un mondo dove tutto il lavoro fosse automatizzato
tutte le necessità soddisfatte gratuitamente
e dove la struttura sociale è un sistema globale e integrato.
Marx non considerò mai un'economia globale basata sulle risorse,
ma solo un sistema monetario con più o meno controllo del governo
associato a vari livelli di romanticismo sul lavoro
e la classe lavoratrice, di cui ironicamente poi vogliono disfarsi.
Le basi sono le stesse di qualsiasi altro sistema monetario.
Quello che noi proponiamo e sosteniamo resta fuori
dal riferimento logico di questo sistema di monetar-ismo,
sentiamo che il sistema è strutturalmente malato.
“Se non è comunismo, sarà una comune!”
Di nuovo, una comune è definita
da una separazione artificiale che noi cerchiamo di superare.
Non possiamo semplicemente separarci dalla società e costruire una Economia Basata sulle Risorse.
La logica di vivere in armonia con le risorse del pianeta e completa efficienza
non può essere altro che un’operazione globale e di tutti:
un solo sistema.
La logica dell’efficienza lo richiede.
Molteplici società che cercano di funzionare separatamente
richiedono sforzi, risorse e sprechi molto più elevati
come succede nel sistema attuale.
E tutto ciò crea competizione, che alla fine porta alla guerra
dato che lottiamo per le risorse, il territorio e così via.
E sapete... Tutto ciò che ci separa
che sia l'origine, la religione o l'identità nazionale,
affiliazioni politiche o classi sociali, sono false divisioni
inventate o promosse dalle nostre rispettive società
per farci comprare e non lasciare
il paese o la società che ci è toccata.
Perché? Per mantenere un'economia di gruppo.
Stabilità di fronte alla scarsità, reale o artificiale.
Anche i confini geografici, che almeno si basano sulla realtà spaziale,
spariscono velocemente con la crescita delle tecnologie nel trasporto.
Siamo e siamo sempre stati un sola specie umana e globale.
Dobbiamo vivere così per garantire la nostra sopravvivenza
con la migliore qualità di vita possibile.
Isolarci in un bosco, rifiutare tutti i benefici della tecnologia
e le sue conquiste, ricreare antichi riti magici e esoterici
non servirà a nient’altro che ritrovare noi stessi ma solo temporaneamente
prima che la necessità porti di nuovo questa società separatista
in contatto con altre civiltà umane, a lungo termine.
Comunque ormai non c'è più un posto sul pianeta
per persone capaci di farlo.
La vita su questo pianeta tende a complessità e sofisticazione.
Le comuni sono artificiali, isolate, insostenibili e non ottengono nulla
evitano soltanto interazioni sociali su larga scala per brevi periodi,
soprattutto a causa di proteste o convinzioni separatiste basate su nozioni ereditate.
Forse pensate che la concorrenza
sia un'ideologia migliore su cui basare una società.
Che la concorrenza acceleri in qualche modo l’innovazione e renda i prezzi giusti
lasci libera scelta e in generale sia una buona cosa.
Ma il concetto di Economia basata sulle Risorse
si basa sulla stessa logica del corpo umano,
come dice Jacque nel filmato.
Se il tuo cervello domani decidesse di essere l’organo più importante
del corpo e pretendesse più riserve di ossigeno
del fegato o se il polmone sinistro fosse più importante del destro
e richiedesse più riserve per sé, ti decomporresti in un mese.
Gli animali vivono in armonia con il loro ambiente, senza competizione.
La natura mostra esempi di competizione,
ma dove alimenti e risorse sono abbondanti
per gli animali non lottano per il cibo. La natura è simbiotica.
Anche noi dobbiamo diventare simbiotici. Essere in competizione
tra di noi e tentare di dominare la natura o gli altri
è un modo per garantisce la nostra stessa fine.
La natura, invece, se la cava benissimo anche senza di noi.
Una domanda che mi viene posta spesso ed è giusta, è:
“Cosa farei in una Economia basata sulle Risorse?”
"Dove non c’è il classico lavoro o il denaro, cosa faccio?"
È una domanda valida visto che possiamo solo immaginare
un gran vuoto di inerzia dove una volta, dalle 9 alle 5, c’era attività.
Stranamente, questo mi viene chiesto da amici artisti
o da chi ha hobby strani, costosi, che portano via tempo
o da autisti di taxi che si interessano alla scienza.
Perché sei un artista? Perché hai dei passatempi?
Perché fai piaceri agli altri? Perché fai donazioni di carità?
Perché sei venuto qui stasera? Perché fai tutte queste cose?
Hai fatto tutte queste cose senza il bisogno
di fare soldi, specialmente se sei un artista.
Quante cose in più potreste fare senza le restrizioni economiche cha avete adesso
e quali cose potreste fare?
Nei paesi sottosviluppati dove la gente cammina ore per avere un po’ d’acqua
si può immaginare che pensino: ”Se solo potessi girare un rubinetto
e avere l’acqua subito senza passare 4 o 5 ore al giorno
per averla, cosa potrei fare nel tempo libero?”
Questa è la stessa logica che non fa fare tale passo alla gente.
È un po’ come stare chiusi tutta la vita in una cella
di 3 metri per 3,
quando si offre al prigioniero di uscire, ti si rivolge dicendo
“Bene, adesso cosa faccio?”
Il punto è: quali motivazioni avresti
se non fossi di fatto costretto da pressioni economiche come adesso?
Cosa ci motiverebbe?
La tua motivazione al riciclaggio non è per denaro, infatti
è tutto il contrario; ti costa tempo e denaro
il solo fatto di guidare fino al centro di raccolta.
Nikola Tesla, la sua motivazione a creare energia gratis
per il mondo non era certo spinta dal guadagno.
Infatti JP Morgan, suo sostenitore, dovette bloccarlo
a causa dell’impatto che ciò avrebbe avuto sulla possibilità
di avere un tornaconto. E quindi ?
Il mondo ha scritto un'enciclopedia in continua crescita
di 15 milioni di articoli in 272 lingue in 9 anni.
Il denaro non ha niente a che vedere con ciò, a meno che non restino senza
e regolarmente debbano chiederne di più, con quei magnifici banner pubblicitari
a noi indirizzati.
Immaginate come sarebbe Wikipedia se non avesse
restrizioni monetarie da affrontare; se il denaro non fosse neanche in questione.
Immaginate come sarebbe il mondo se il denaro non fosse in gioco.
Noi abbiamo già la motivazione e vale più del denaro.
Quello che noi stiamo suggerendo è un mondo dove questa sia in primo piano.
Restiamo con l’esempio di Wikipedia. Chi gestisce l'infrastruttura sociale
in una Economia basata sulle Risorse? E potrebbe esserne all’altezza?
Ricevo due importanti domande molto spesso e sono molto valide,
dato che la gente ha timore di essere dominata, anche se è abbastanza ironico
adesso viviamo in questo sistema in cui siamo chiaramente dominati
e ci sentiamo intimoriti dal fatto che potremmo esserlo.
Lo trovo alquanto bizzarro, ma va bene.
Sembra un po’ cinico oggi pensare che possa essere vero.
Nel suo nucleo, un sistema di Economia basata sulle Risorse, molto simile a Wikipedia
avrebbe bisogno di pochissime persone per gestire tutto il sistema
il quale non è ancora in grado di auto-ripararsi.
In pratica, manutenzione del sistema.
Quelle persone sono più potenti di chi vive e prospera
nel sistema senza una relazione diretta con quei tipi di interfaccia?
Potrebbero impadronirsene? I tipi che gestiscono
Wikipedia sono potenti? Potrebbero “appropriarsi” di Wikipedia?
Non c’è niente da guadagnare nel possedere o controllare Wikipedia.
È un sistema sociale che funziona a prescindere dai meccanismi di profitto e potere.
Quali vantaggi avremmo, incluso chi mantiene gli aspetti dell’infrastruttura,
sarebbe solo di ostacolo a ognuno, compresi i manutentori,
se fosse compromessa.
Parlare di persone che prendono il controllo di una società sembra un tema controverso.
Proprio ora che viviamo in una società sotto controllo e
controllata da interessi corporativi,
poteri politici e gruppi di ricconi.
È precisamente questo meccanismo di dominio che non esiste
in una Economia basata sulle Risorse così come non esiste in Wikipedia
o in qualsiasi simile sistema non monetario.
Ecco una domanda buona:
"Chi prende le decisioni in una Economia basata sulle Risorse?"
La domanda deve essere ristrutturata. Non è “Chi prende
le decisioni” ma “Come si arriva alle decisioni?”
La gestione della società è un processo tecnico.
Sono pochissime le cose che devono essere "decise" da un’opinione umana.
I processi tecnici non sono decisi da voi nemmeno adesso.
Avete votato per le caratteristiche strutturali di un ponte?
Votate quali materiali usare nella costruzione delle case?
Votate sul funzionamento o l'aspetto di una macchina per la TAC?
No, perché la maggioranza di noi, io di sicuro, non possiede la conoscenza necessaria
per prendere decisioni importanti come queste.
Arriviamo a queste decisioni basandoci sulle migliori informazioni
disponibili al momento.
"Allora che dire delle persone pigre?"
Se io sono occupato in un ruolo contributivo o non di eccessivo consumo,
gli altri non resteranno tranquillamente seduti attorno vivendo del surplus
che l’economia sta producendo ora senza costo per l’individuo?
Per prima cosa, perché quando mi parlano delle persone pigre,
i pigri sono sempre gli altri?
Trovo la cosa molto interessante.
E se voi conoscete una persona pigra, quando credete abbia cominciato ad esserlo?
È stato quando ha compiuto 20 anni o era pigra da piccola?
Chi di voi ha bambini con pigrizia cronica?
Chi ricorda il giorno in cui è diventato pigro?
No, è avvenuto nel tempo. Lentamente, strisciando la pigrizia si è insinuata.
Arrivi a casa stanco dal lavoro, ti stappi una birra
accendi la tele e sprofondi nel divano.
La pigrizia è un efficace sottoprodotto della nostra società.
Siamo consumati dal nostro lavoro, demotivati dalla routine della nostra vita
molti di noi sono manipolati e spinti, condizionati dalla pubblicità,
a immobilità e consumismo, o dall’inflessibilità sociale
a non evadere e fare le cose che ci interessano.
In un mondo con molta più libertà personale, queste tendenze
alla pigrizia scemeranno incredibilmente.
Anche se non lo facessero, un sistema con abbondanza generata dalla tecnologia
non risentirebbe del comportamento indolente come avviene oggi.
Il film della Pixar “WALL-E” ci mostra un mondo in cui
tutti i lavori sono stati rimpiazzati
però purtroppo la gente è ancora consumatrice compulsiva.
Notate che nel film la gente lascia la Terra per essere del tutto inefficiente
e improduttiva nello spazio.
Le persone non erano cambiate dentro
i meccanismi di comportamento sociale non erano cambiati.
Mentre la tecnologia ci libera sempre più dai nostri lavori,
dobbiamo adattarci a nuovi compiti e non semplicemente
sostituire le vecchie attività con un vuoto assoluto.
È un cambiamento quello che stiamo sostenendo.
Di pari passo con l’aggiornamento della tecnologia vi è l'aggiornamento del nostro comportamento
l'abbandono di comportamenti iper consumistici e passivi
ironizzati benissimo in “WALL-E”.
"Se non sono i pigri, sarà la gente pericolosa?"
Le persone cattive?
Forse ne avete sentito parlare in passato, ma non esiste
una persona cattiva o malvagia in se.
A prescindere dal fatto che questi due termini, cattivo e malvagio,
sono parole vuote e possono significare tutto.
Siamo il prodotto di ciò che ci circonda. La gente che commette crimini
contro il resto dell’umanità, che si tratti di violenza, furto,
o crimini corporativi, sono i prodotti di una società malata
i cui meccanismi incoraggiano, premiano o rendono necessarie tali azioni.
Se non ci credete, perché ci sono alcuni paesi
che hanno un indice di criminalità più alto?
Ci sono più persone cattive in quel territorio?
Sicuramente se dobbiamo incolpare la natura umana,
avremmo le stesse statistiche in tutto il mondo.
Non è così: situazioni e condizionamenti ambientali
sono diversi in ogni luogo.
Tutto, dal divario economico ai livelli di inquinamento
alle influenze positive o negative dell’informazione
fino al clima, tutto incide sul nostro comportamento.
È la definitiva cartina al tornasole sulla solidità della società.
Alti indici di criminalità sono i sintomi di difetti nel sistema.
Reagiamo al crimine senza vedere che
i comportamenti aberranti sono sintomi dei meccanismi sociali
ma incolpando l’individuo e rinchiudendolo in cella,
creando più leggi e in definitiva una società meno flessibile
e più oppressiva, che farà crescere l’indice di criminalità.
Una società oppressiva e illiberale causa
sempre più crimini e più detenuti.
I criminali e gli ex-carcerati, una volta fuori dalla prigione, sono preclusi dalla vita di successo.
Nessuno vuole assumere un criminale.
Sembra che spesso non abbiano ricevuto un’educazione decente
con cui cominciare, né l'abbiano ricevuta più avanti.
I crimini violenti prevalgono nelle società con più alta disuguaglianza.
Questa immagine viene da Equality Trust, poco più a sud del fiume.
Mostra chiaramente la relazione tra ineguaglianza e omicidi.
Eliminata la causa di fondo, la disuguaglianza
l’incidenza di crimini diminuirà di conseguenza.
Ambienti familiari difficili, relazioni interrotte, sparatorie nelle scuole,
violenza tra bande, rapine in banca, frodi.
Cosa non è imputabile alla stratificazione sociale
basata su guadagno, avidità, potere d'acquisto,
o sulla possibilità di ottenere vantaggi sugli altri?
Se eliminate meccanismi che incoraggiano il comportamento aberrante
o che premiano interazioni umane aberranti, tali comportamenti spariranno.
Non abbiamo mai sviluppato un sistema che faccia questo.
Anche i problemi di salute mentale, in gran parte, derivano da problemi economici.
Quasi sempre le malattie mentali derivano dall'ambiente
e dall'ineguaglianza sociale ed economica.
Questa immagine mostra la relazione tra disturbi mentali e ineguaglianza sociale.
Illustra molto ampiamente questo tema. Una maggiore disparità
facilitata da un gretto interesse personale, dalla logica interna
del sistema monetario, da vantaggio e concorrenza differenziale,
influisce direttamente e negativamente sulla popolazione
compresi i ricchi.
Secondo 30 anni di ricerca di Equality Trust
se la Gran Bretagna fosse più equa, la popolazione starebbe meglio.
Per esempio, è evidente che se dimezzassimo la diseguaglianza
avremmo: il tasso degli omicidi dimezzato
le malattie mentali si ridurrebbero di due terzi, si dimezzerebbe l’obesità
le reclusioni si ridurrebbero dell’80%
e gravidanze di adolescenti scenderebbero dell’80%
la fiducia aumenterebbe dell’85%.
Immaginate quanta criminalità in meno ci sarebbe
se avessimo una vera uguaglianza in questo paese.
Se vi fossero uguaglianza e collaborazione globali, vi immaginate
come sparirebbe velocemente la guerra?
"E la legge?"
Nella società ci sono restrizioni legali per limitare i problemi
che non siamo stati capaci di risolvere con mezzi tecnologici.
Abbiamo leggi per una guida in stato di ebrezza perché
le auto si schiantano se guidiamo ubriachi
ma se costruissimo auto che non si scontrano tra loro
attraverso sistemi di guida GPS e con pendoli
integrati alla base per correggere lo sbandamento,
le leggi sulla guida sotto effetto di alcol sarebbero superflue.
Potresti sbronzarti e guidare.
È più che fattibile tecnologicamente. Siamo già
arrivati sulla luna con controllo a distanza
però non lo facciamo perché "costa troppo".
Una società strutturata su risorse, uguaglianza ed efficienza comporterà
un’automatica inutilità di leggi che riguardano finanza, denaro,
proprietà, crimine e comportamenti socialmente offensivi.
Avere tante leggi non è indice di una società ben adattata.
È una dimostrazione delle debolezze di questa società.
Le leggi cercano di tappare l'incapacità
di funzionare correttamente della società.
Forse e mi sa che questa non vi piacerà
forse pensate che possiamo risolvere i nostri problemi con la politica.
Noi non siamo un movimento politico. Non ci candideremo alle elezioni
in entrambi i sensi, mi dispiace. Perché?
Michael Ruppert disse una verità affermando che la politica è economia in altre forme.
La politica è semplicemente un prodotto del potere. Per essere eletti
e anche per candidarsi c’è bisogno di grandi somme per tessere i sostegni.
Una volta che sei legato a grandi corporazioni di sostenitori
è letteralmente impossibile cambiare davvero la società
dato che la volontà di chi sta dietro deve essere soddisfatta per prima.
Tali volontà sono sempre di promuovere leggi e politiche fiscali favorevoli
che beneficeranno proprio quei sostenitori e corporazioni,
e queste promesse sono l'unica e sola ragione del loro sostegno al partito.
Perché i politici rompono le promesse? Perché sono cattive persone?
No, non lo sono.
I politici non sono lì per cambiare le cose. Come potrebbero?
Sono educati, condizionati, spinti
e accettati in base ai parametri sociali del momento.
Non sono dei tecnici esperti.
Come potrebbero risolvere i problemi sociali che sono tecnici?
Molti di loro vengono dal campo legale, che poi non è altro che
manipolazione semantica. Non sono qualificati per fare cambiamenti.
Quest’uomo è un economista di professione.
Dato che è assolutamente indottrinato in un sistema monetario
come può apportare il cambiamento
che ha promesso? La stessa cosa vale per tutti i politici.
Non possiamo ottenere un cambiamento duraturo, reale e significativo con la politica.
Dobbiamo andare oltre la politica.
La cosa chiara è che i politici non sono là per attuare nessun cambiamento
alle cause fondamentali dei problemi della società.
Limitati da cicli di voto relativamente corti e pressioni finanziarie
anche i leader migliori, più validi e onesti
devono agire dentro al sistema.
È ora di fare il passo seguente nell'evoluzione sociale.
È ora di evolvere nell’unico cammino che è importante
radicato nel mondo reale, uno veramente possibile.
Abbiamo aumentato il bisogno di meccanismi per gestire la scarsità.
Abbiamo aumentato la scarsità stessa.
Abbiamo creato il bisogno di guerre, povertà e profitto a tutti i costi.
È ora di affossare le nozioni false e separatiste basate su convinzioni,
opinioni, dicerie, congetture o su tutte le varie supposizioni ereditate.
L’essere umano è incredibile. Su questo pallido pallino azzurro
dalla più semplice forma di vita organica e contro ogni previsione
siamo arrivati all'odierno attuale stato di sofisticazione e consapevolezza.
Abbiamo messo a prova la nostra ingenuità e creatività
per ottenere risultati incredibili.
Non è solo il denaro adesso che ci frena.
Dobbiamo far sì che i nostri fallimenti evolutivi non continuino a distruggere
la cosa più importante che possediamo: noi stessi.
Non ti unisci a noi votandoci, né solo con la propaganda di sostegno
non ti unisci a noi registrandoti alla nostra mailing list
né comprando un libro, maglietta o DVD.
Come ho detto prima, ogni singola informazione che disseminiamo
la offriamo totalmente in forma gratuita.
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non le accetteremmo. Ti unisci a noi qui, nella tua testa.
Ti unisci a noi comprendendo le limitazioni logiche dello stile di vita attuale
e chiedendo un nuovo modello globale.
Tutti noi ci uniamo per abbattere le barriere
che ci siamo imposti o che ci hanno imposto
per stare assieme a tutti gli altri esseri della specie umana
in attesta da ogni altra parte. Grazie.
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