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Come si posiziona l'Italia nel mercato della combustione e dell'energia ricavata dal legno?
Attualmente ci sono 10 milioni di impianti domestici tra caldaie, stufe, caminetti o cucine, attivi in Italia.
Sul versante economico soltanto la produzione di stufe vale 700 milioni di euro,
3000 persone che lavorano nel settore e l'incremento del mercato delle caldaie è del 20% annuo.
Lo scenario sembra positivo. Purtroppo però, l'obsoleità degli impianti determinano la negatività dei risultati in termini
di efficienza energetica e rispetto dell'ambiente e cambiano la scena.
Il legno come combustibile si è confermato in questi ultimi anni e si cerca il risparmio,
ma la sostenibilità di questo sistema è strettamente legato all'origine della materia prima.
Selezionare la materia prima italiana permetterebbe di porre attenzione anche, per esempio,
alla manutenzione dei boschi aiutando l'assetto idrogeologico del'Italia.
Il prelievo legnoso nazionale è in aumento del 25%, un dato molto negativo rispetto ad un'Europa che vede una media del 65%.