Tip:
Highlight text to annotate it
X
Ragazzi, a volte, quando si sta
per rinunciare definitivamente,
per la 17esima volta,
ad avere una vita sentimentale...
il destino interviene.
Invece di affrettare la cosa,
pensai con calma alla frase perfetta
per attaccare bottone
CENT'ANNI DI SOLITUDINE
Aspetta, no, maledizione, torna qui!
Sei proprio... Sei carina!
E prima che potessi urlarle di tornare
in tutti i modi più imbarazzanti possibili,
modi, che un gruppo di ragazzini ha preso
in giro per le successive 5 fermate,
mentre io guardavo fisso davanti a me
fingendo di non sentirli...
se n'era andata.
Ma cos'è che contraddistingue Ted Mosby?
E' uno che non si arrende.
Attenzione, "Ted lo stalker"
in avvicinamento.
- Ripeto, "Ted lo stalker" in avvicinamento.
- Ha già tirato fuori il bloc notes giallo.
Ripeto, ha già tirato fuori
il bloc notes giallo.
Non la sto stalkerando. Ho solo annotato
qualche dettaglio che mi aiuterà a trovarla.
Come il fatto che aveva un bel sorriso,
ma un po' storto...
che può significare che digrigna i denti.
Così ho chiamato i 5 migliori specialisti
in disordini temporomandibolari della città,
e... qui la cosa si fa interessante.
Non interessante, Ted, inquietante.
Lasciala perdere.
- No, questo è destino.
- No, Ted, questo è forzare le cose.
Quando io e Lily ci siamo conosciuti,
quello sì che è stato destino.
Avrebbe potuto bussare a qualsiasi porta
per trovare qualcuno che le aggiustasse
lo stereo, ma bussò alla mia.
Adesso dammi il bloc notes.
Ted...
E anche quello di scorta.
Avevano ragione.
Non si può forzare il destino.
Se è destino che succeda, succederà.
E la storia buffa, ragazzi...
Oddio. Sei tu.
...è che successe.
La ragazza della metropolitana
si chiama Jeanette... e sì, digrigna i denti.
Presumo abbia iniziato a farlo
non appena ti ha conosciuto?
Beh, il punto è che lei mi voleva trovare.
Per prima cosa ho fatto una lista
di tutti i dettagli di te che ricordavo.
Ma... quello è un blocco
per gli appunti giallo?
Già. Ne ho anche uno di scorta.
Oh, mio Dio.
Avevi un blazer di tweed
e del gesso sulle mani,
così ho pensato che potevi solo essere
o un professore o un ginnasta britannico.
Sono dannatamente bravo sul cavallo.
Mi pento di aver fatto quest'accento.
Ma a quanto pare
non riesco a smettere di farlo.
Così ho chiesto alla signora della segreteria
dove potevo trovare il professore
più giovane e più carino di tutti.
- E?
- Mi ha mandato a un corso di fisica.
Il professor Leyborne?
Chissà se penserebbe ancora che
il dottor Bellicapelli è così carino
se sapesse che è più di un anno
che non pubblica nulla?
Poi mi ha mandato qui, ma senza tesserino
la guardia non ha voluto farmi entrare.
Stavo per arrendermi quando è scattato
l'allarme antincendio e sei uscito.
E' stato...
Destino. Vero? Vero?
- E' stato un fortuito incontro d'amore.
- Un incontro tra stalker vorrai dire.
Senti... tra amore e pazzia
c'è un confine sottile.
- E' la teoria Dobler-Dahmer.
- Oh, no...
- Cavoli, dimentico sempre quello piccolo.
- Okay. Se entrambe le persone
sono prese l'una dall'altra,
un bel gesto romantico funziona.
Come Lloyd Dobler con lo stereo portatile
fuori dalla finestra di Diane Court
in "Non per soldi... ma per amore".
Ma se uno dei due non è preso dall'altro,
lo stesso gesto viene percepito come se fosse
compiuto da un serial killer pazzo o Dahmer.
Marshall, la storia di come hai chiesto
a Lily di uscire con te, è dolcissima.
# Lily, mi fai fremere #
# Ma potrebbe anche uccidermi #
# Se non dirai "di sì" #
# A questa domanda #
# Vuoi uscire con me? #
Di sì.
Dobler.
Ma se Lily non fosse stata interessata a te?
# Lily, mi fai fremere #
# Ma potrebbe anche uccidermi #
# Se non dirai "di sì" #
# A questa domanda #
# Vuoi uscire con me? #
Dahmer.
Se è un gesto è incantevole o allarmante,
dipende dalla reazione del destinatario.
E io sono rimasto incantato dal gesto
di Jeanette, perciò... lei è una Dobler.
Non pensi sia stato un tantino comodo
che quell'allarme antincendio
sia scattato proprio in quel momento?
Che stai dicendo?
Ted, ha delle bocce enormi?
No.
- Allora quel che stiamo dicendo è che
è una stalker pazzoide che
ha suonato l'allarme antincendio
e dovresti scappare urlando.
Non credo che dovremmo usare con così
tanta disinvoltura la parola "stalker".
Perché quella parola ti turba così tanto?
Non mi turba affatto.
Aspetta un attimo... hai uno stalker?
- Non ne voglio parlare.
- Che vorresti dire?
Sono il tuo fidanzato,
se c'è uno psicopatico che ti stalkera
- dovrei saperlo.
- Ero io.
La stalker ero io.
E' successo quando vivevo ancora in Canada.
Mi piaceva un tipo e a lui non piacevo e...
beh, sono diventata un tantino ossessiva.
Riempivo i miei diari scrivendo di lui,
e alla fine potrei anche aver ricevuto
una piccola ingiunzione restrittiva
che mi vietava di avvicinarmi
a più di 50 metri da lui.
Cinquanta metri? Che convertito
nel sistema imperiale sarebbe...
quattro anni.
Cavoli. Dovevi proprio essere
una pazza da legare.
Invece no.
Ted ha ragione, c'è un confine sottile.
Chiunque può varcarlo
e diventare ossessionato.
Già, se sei una pazza da legare.
Ma... chi era questo tizio?
Non te lo dirò fino a che non ammetti
che può succedere a chiunque.
- Non intendo ammetterlo.
- Okay. Lasciamo perdere. Non te lo dirò.
Va bene, lasciamo perdere.
"Sei bellissimo.
Perché non mi noti?
Un giorno, farò in modo che tu mi noti
e allora ci metteremo insieme.
P.S. Ti amo.
P.S. Ti amo. P.S. Ti amo.
P.S. Ti amo.
P.S. Ti amo. P.S. Ti amo.
P.S. Ti amo, amo, amo."
Tutto questo è ridicolo.
Chi se ne frega da chi era ossessionata?
Tanto che posso fare? Andare in Canada
e rintracciare questo tipo?
Fortunatamente,
al contrario dello zio Barney,
non ero uno che si fissava
su un piccolissimo dettaglio.
L'allarme antincendio...
l'hai fatto scattare tu?
E' un po' imbarazzante.
Non avevo intenzione di dirtelo, ma...
Ero arrivata fin lì, solo per poi essere
mandata a casa da quella guardia e... beh...
Mi dispiace. E' solo che non riuscivo
a sopportare l'idea di non conoscerti.
Non riusciva a sopportare l'idea...
di non conoscermi.
Far scattare l'allarme
è stato un po' eccessivo? Forse.
Ma mi ha incantato. Perciò...
Dobler.
Visto? Non mettono gli allarmi
antincendio negli ingressi principali,
alla portata di chiunque voglia
suonarli così tanto per scherzo.
Mettono i rivelatori di fumo sul soffitto.
Aspetta un attimo.
Sto iniziando a pensare che non siate
venuti qui per vedere il mio nuovo leggio.
State insinuando che Jeanette
abbia appiccato un incendio?
- Dahmer.
- Dobler.
Lei è John Cusack e io sono Ione Skey,
e la cosa non è strana per niente.
- Gordie Bellavoh.
- Grazie ancora per le ciambelle.
Allora, sei venuto a trovare la tua famiglia?
No, non sono canadese.
Nemmeno per un quarto
da parte di padre. Taci.
Non stiamo parlondo di me... parlando di me.
(ndt: "o" pronunciata alla canadese)
- Per quanto sei stato con Robin?
- Beh, non è che stessimo proprio insieme.
Ci prendevamo un pacco da 6 di Labatts,
andavamo dietro la centrale idroelettrica
e lei mi lasciava mettere le mani
sotto il parka ma sopra il dolcevita.
Una storiella estiva.
- Robin era ossessionata da te?
- No. No.
- Robin era più presa da quest'altro tipo...
- Turk Grimsby.
Ho saputo che Robin
era ossessionata da te?
No, siamo usciti insieme solo un paio
di volte, ci conoscevamo a malapena.
Non facevamo altro che parlare
del suo rapporto con sua madre,
della logorante sensazione di inadeguatezza
e tutti quei tremendi segreti
di quel lato della famiglia.
Ma che diamine, tu sei il suo fidanzato,
saprai tutto, no?
Già.
Robin era molto più presa da un altro tizio.
Non riesco a ricordarmi come si chiamava.
Anche se forse una ciambella ripiena
potrebbe farmi tornare la memoria.
- Si chiamava...
- Simon Tremblay. Avrei dovuto saperlo.
- Grazie per le ciambelle.
- Sono solo ciambelle!
Okay? Costano mezzo loonie...
mezzo dollaro l'una. Che mi sta succedendo?
Oh, qualcuno si è spazzolato
tutte quelle alla gelatina.
Per caso ti sei visto con Turk Grimsby?
Tra te e Robin le cose
erano parecchio serie?
Beh, abbastanza serie da arrivare
a farle la fatidica domanda.
- Cavoli, davvero?
- Già.
Mi sono inginocchiato su una ginocchiera
da hockey e le ho detto "Robin...
possiamo continuare a vederci
anche se me la faccio con altre tipe?"
E le mi ha scaricato.
Mi dispiace tantissimo.
Oh, tranquillo. Tanto volevo
farmela un casino con Louise Marsh.
Anche se, gli anni passano e
uno si guarda indietro...
e parte di me vorrebbe che avessi continuato
a farmela anche con Robin.
Allora, sei tu quello che
veniva stalkerato da Robin?
Oh, quella storia risale
alla Grey Cup del 1996.
E che diamine sarebbe?
Solo il Super Bowl canadese.
Non hai mai visto "Robin Sparkles:
Underneath the Tunes" su MuchMusic?
E anche stavolta mi tocca dire
"E che diamine sarebbe?"
Solamente la versione canadese
di "Behind the Music" di VH1.
C'è una puntata dedicata
interamente a Robin Sparkles.
Racconta tutta la storia
dalla "A" alla "Zeta".
Ragazzi, i rapporti
si costruiscono sulla fiducia.
Perciò a differenza dello zio Barney,
non avrei continuato a indagare all'infinito.
Hai appiccato un incendio?
E' un po' imbarazzante.
Non avevo intezione di dirtelo, ma...
Ero arrivata fin lì, solo per poi essere
mandata a casa da quella guardia e... beh...
Mi dispiace. E' solo che non riuscivo
a sopportare l'idea di non conoscerti.
Non riusciva a sopportare l'idea...
- di non conoscermi.
- Ha appiccato un incedio, Ted!
- Dahmer.
- Sei solo geloso
perchè Lily non ha mai bruciato
niente per te.
E' chiaro che non hai mai
assaggiato il suo brasato.
In realtà l'avevo portata
per una cosa completamente diversa,
ma ha funzionato lo stesso, no?
Okay, comunque, ecco qui.
Signore e signori...
ho in tasca la risposta alla domanda
"Da chi era ossessionata Robin?"
Reggetevi forte.
E' Robin Sparkles 4, bella gente!
Con i suoi braccialetti di gomma
la giacca di jeans ricamata,
e un robot assolutamente fighissimo...
nessuno in Canada ha incarnato
gli anni '90 come Robin Sparkles.
Ma come scoprimmo tutti
una triste domenica durante le Grey Cup...
la beniamina del Canada,
aveva un lato oscuro.
Non dimenticherò mai quel momento.
Quel giorno un pezzetto di Canada morì.
Vederla gettare al vento
la sua vita in quel modo...
mi spezzo il cuore.
Sono felicissima.
Non avete idea di quanto desideri
vederla gettare la sua vita al vento.
- Già.
- Siamo proprio pessimi... alza il volume.
Le hit di Robin Sparkles, "Let's go to
the mall", e "Sandacastles in the sand"
divennero entrambe disco di acero
e "Mall" addirittura doppio disco di acero.
Non l'avevo mai ammesso prima d'ora,
ma prima di una partita importante...
ascoltavo "Sand Castles in the Sand"
e mi facevo un bel pianto.
Non me ne vergogno.
Ma dopo una tournée infinita,
Robin iniziò a mostrare segni di cedimento.
Chi è che non adora il centro commerciale?
Fare shopping con gli amici e...
Non ce la faccio.
Levamela dalla faccia, per favore.
Grazie, permesso, grazie, scusa.
I canadesi sono educati
anche quando si comportano male.
Il suo produttore Chuck "Chuck" Gerusi.
Robin Sparkles era un fenomeno.
Un fenomeno alla Gino Vannelli,
che tra l'altro ho scoperto io.
La canzone successiva di Robin
"P.S. Ti Amo", era talmente dark
che la Dominat Records
si rifiutò di pubblicarla.
In pochi hanno visto il video musicale
ormai sparito dalla circolazione,
ma noi l'abbiamo trovato.
# Tu... sei bellissimo #
# Sul tuo piedistallo #
# Io ti noto, ma tu non mi noti #
# Sono troppo giovane? #
# O troppo insulsa? #
# O forse un po' troppo grunge #
# Mi metto la camicia di flanella
e penso a te #
# Mi allaccio gli stivali
e penso a te... #
Questo è il video musicale
più anni '90 di tutti i tempi.
Gli manca solo un vecchio a torso nudo
in bianco e nero senza alcun motivo.
# Non volterò mai pagina,
sarai sempre nel mio cuore #
# Con chiunque sarò, penserò a te #
# Se dovessi sposarmi,
lui sarà sempre un ripiego #
Ti farà piacerissimo saperlo.
# Ti aspetterò per sempre #
# P.S. Ti amo #
Nel 1996 ci scritturarono
per l'halftime show della Grey Cup.
Una cosa enorme.
Parliamo dell'Ivor Wynne Stadium
a Hamilton... appena fuori Guelph.
Più grande di così, si muore.
Ciao, Canada.
Sono Robin Sparkles.
A dire il vero...
ero Robin Sparkles.
Tutto lo stadio si ammutolì.
Capii subito che stava per succedere
qualcosa di tremendo.
Iniziò a contorcermisi lo stomaco.
Ma Robin Sparkles è morta.
L'unica cosa che riuscivo a sentire era
lo stomaco di Paul Shaffer che brontolava.
Lo stress mi prende lo stomaco...
fammi causa.
Era un tantino disgustoso.
Scusa tanto, Jason Priestley, non mi ero
reso conto che fossi la regina d'Inghilterra.
Il mio nuovo nome è...
Robin Daggers! Due, tre, quattro.
# Tu sei bellissimo #
Ora quel giorno è conosciuto
nella storia della musica
come il giorno in cui nacque il grunge.
Nel 1996, in Canada? Come no, Trebek.
Dagli tregua, non è un musicista.
Ora quel giorno è conosciuto
nella storia della musica
come il giorno in cui nacque il grunge.
Che delusione.
Fu una tragedia.
Voglio dire, ancora oggi...
se chiedete a qualsiasi canadese dov'era
quando Robin Sparkles perse la testa...
non solo vi saprà dire in che Tim Hortons era
ma anche che ciambella stava mangiando.
Io? A Wava in Ontario.
Ciambella ai mirtilli.
Ad Halifax in Nova Scotia.
Ciambella alle noci.
A Victoriaville in Quebec.
Ciambella con la panna.
A Sudbury in Ontario.
Ciambella al miele.
A Red Deer in Alberta.
Ciambella ricoperta di cioccolato.
A Squamish in British Columbia.
Infilai un Timbit in una ciambella alla
fragola e vaniglia e inventai "Il Priestley"
Sarebbe dovuto essere
il più bel giorno della mia vita.
Lo cosa fu orripilante sotto molti aspetti.
Anzi, sapete che vi dico?
Mi dispiace, non ce la faccio...
Non riesco a parlarne.
Me ne vado, okay? Me ne vado. Mi spiace.
Scusami, potresti... No, no, non muoverti,
me ne vado... Scusa, scusa.
Le speculazioni iniziarono immediatamente.
Di chi stava cantando Robin Sparkles
con quel testo arrabbiato e ossessivo?
Furono fatti molti nomi.
Non ero io.
Non ero io.
Non ero io.
Non ero io.
Non ero io.
Non ero io.
Perchè pensano sempre tutti che fossi io?
Magari fossi stata io.
Ma un nome salta fuori
più spesso degli altri.
- Alan Thicke.
- Come posso aiutarla?
Ciambella?
Accidenti, che ti è successo?
Oggi abbiamo guardato
"Robin Sparkles: Underneath the Tunes".
Aspetta, cosa?
Prendete MuchMusic qui a New York?
E quel video mi ha condotto da...
Sono fidanzato con Robin Scherbatsky,
e so che ha scritto "P.S. ti amo" per te.
- Perchè è così ossessionata da te?
- Cosa? Quella canzone non è su di me.
E allora di chi porla... parla? Dannazione.
(ndt: "o" alla canadese).
Non lo so.
Ho sempre pensato che fosse Coulier.
Non ero io. Smettetela di chiedermelo.
Cristo, "dateci un taglio e via".
Quella battuta mi era sempre piaciuta.
Alan Thicke ti ha fatto il culo.
Ha mentito, vero?
Era Alan Thicke!
Accidenti. Sembra che tu sia diventato
un tantino ossessionato, eh, Barney?
Non sono ossessionato.
Mi sono solo introdotto nel tuo appartamento
e ho letto i diari di quando eri adolescente,
e sono volato a Vancouver
e ho interrogato i tuoi ex ragazzi e...
ho fatto a botte con l'amatissimo attore
canadese Alan Thicke... e abbiamo pareggiato.
Allora, sei pronto ad ammetterlo?
Chiunque può diventare ossessionato.
Grazie.
E ora sono pronta a dirti
di chi parlava "P.S. Ti amo".
Di chi?
"P.S."
Paul Shaffer.
Paul Shaffer?
Lo so, un classico.
Ogni ragazza canadese
fantastica sullo stare con Paul Shaffer.
Alla Grey Cup, Paul era seduto in prima fila.
# Ti aspetterò per sempre #
E ci credo che lo stomaco gli brontolava.
Mi spiace un sacco aver spaventato Paul.
E' fantastico.
Ma non ho rimpianti.
Avevo chiuso con Robin Sparkles.
Adesso non andrai a farti menare
da Paul Shaffer, vero?
Non riesco a crederci.
Sono proprio una Dahmer.
Già, ma sei il mio Dahmer...
il che ti rende un Dobler.
- Proprio come Jeanette.
- No!
Ted, quello che ha fatto quella donna
per incontrarti per caso è da matti.
Non è certo il modo giusto per iniziare
una relazione sana. Diglielo, Lil.
Non ce la faccio più.
Non riesco più a vivere una menzogna.
Visto?
Ti avevo visto durante l'orientamento e
mi serviva una scusa per conoscerti, così...
Non sapevo in che stanza fossi,
così dovetti creare un po' di destino.
Okay.
Mi dispiace, è solo che non riuscivo
a sopportare l'idea di non conoscerti.
Non riusciva a sopportare...
l'idea... di non conoscermi.
Mi dispiace, Ted.
Avevi ragione.
Jeanette è una Dobler.
E anche tu.
Grazie, amico.
Sai, se non fosse stato per il fatto
che stavi leggendo il mio stesso libro...
non ci saremmo mai conosciuti.
Cioè, questo è destino.
Oh, guarda.
L'hai comprato nella mia stessa libreria.
E lo stesso giorno.
E dieci minuti dopo di me.
E un po' imbarazzante.
Non avevo intenzione di dirtelo,
ma ti ho seguito fin nella libreria.
E' solo che non sopportavo l'idea
di non conoscerti.
Mi hai seguito fino in libreria da dove?
Da quant'è che mi segui?
E un po' imbarazzante.
Ricordi quando sei stato sulla copertina
del New York Magazine?
E' stato un anno e mezzo fa.
Già.
Prima che un uomo conosca
la donna che sposerà,
commette sempre un ultimo tremendo errore.
Per me quell'errore, fu Jeanette.
# P.S. ti amo #
# La legge non può fermare il mio amore #
# Ti starei a pennello #
# Le ingiunzioni restrittive
non mi spaventano #
# Gli avvocati della casa discografica #
# Mi hanno fatto promettere di dire #
Le opinioni espresse in questa canzone
non rispecchiano necessariamente
quelle della Dominant Records
o delle sue consociate.
# Sono una gran svogliata
e non m'importa nemmeno #
# Con le mie fanzine sul curling
e il mio sguardo assente #
# Ma nel profondo, già, nel profondo,
mi sento morire #
# Sono intrappolata in una gabbia
fatta delle mie stesse lacrime #
# Prego Dio, ma lei non mi risponde #
- # Persino il robot mi dice #
- Volta pagina.
# Ci sto provando! #
# Ma... P.S. ti amo #
sottotitoli italiani:
www.subsfactory.it