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Giornalista e attivista rivoluzionario
e cittadino onorario di più di venti città,
con una via nominata in suo onore in Francia;
il suo caso è considerato uno dei più discussi della storia giuridica moderna.
Accusato di aver ucciso un ufficiale di polizia negli anni '80,
Mumia Abu-Jamal ha speso quasi tre decenni nel braccio della morte.
A gennaio è stato tolto dal braccio della morte
e ora sta scontando una pena all'ergastolo senza condizionale.
Per la prima volta dalla nuova sentenza parla dal carcere in esclusiva con RT.
Grazie mille per il fatto di parlare con noi quest'oggi.
La prima domanda che ti faccio è:
dopo più di trent'anni nel braccio della morte
e ora che stai scontando una condanna all'ergastolo senza condizionale,
se non fossi dietro le sbarre in questo momento,
se potessi trovarti in qualsiasi altro luogo del mondo,
dove pensi che ti troveresti e cosa staresti facendo?
Be', dipende dal mio stato d'animo.
Sono sempre stato, sin dai miei primi anni di vita,
un cosiddetto internazionalista.
Cioè prestare attenzione a quello che accade in altre parti del mondo.
E, in quanto internazionalista,
io penso alla vita vissuta da altre persone in tutto il resto del mondo.
Chiaramente, essendo un Afro-Americano,
mi piacerebbe passare del tempo in parti dell'Africa.
Nigeria, Kenya, Ghana; l'Africa occidentale, principalmente,
perché è da lì che vengono la maggior parte degli afro-americani.
Ma è anche vero che ho molti amici e persone care in Francia, e mi piacerebbe...
« Questa telefonata avviene tramite lo State Correctional Institution in Mahanoy
ed è soggetta a monitoraggio e registrazione. »
...mi piacerebbe trascorrere del tempo in Francia.
Mi piacerebbe davvero molto portare la mia famiglia,
mia moglie e i miei figli a vedere la nostra via a Parigi.
Giusto, perché c'è una via nominata in tuo onore in Francia.
Mumia, mi stavo chiedendo...
Pur essendo dietro le sbarre, sembra che tu osservi i fatti del mondo
molto più da vicino della maggior parte di chi è libero di camminare per le strade.
E vorrei chiederti: di quali eventi degli ultimi trent'anni
avresti voluto essere parte, se avessi potuto?
Credo che prima di tutto sarebbe stato il movimento anti-apertheid in Sud Africa,
perché, chiaramente, se da un lato era un movimento sud-africano, era anche globale,
perché fu il momento di scontro tra il suprematismo bianco
e la libertà e dignità del popolo africano.
Quindi, il Sud Africa sarebbe una logica prima scelta.
Ma, in ogni luogo in cui i popoli lottano per la libertà...
questo risveglia il mio appetito, ottiene la mia attenzione e agita la mia passione.
Compirai 58 anni alla fine del mese,
il che significa che avrai passato più di metà della tua vita dietro le sbarre.
La maggior parte delle persone non può nemmeno iniziare ad immaginare ciò.
Cosa si prova e come ti ha cambiato?
Be'... Credo che da un lato sono quella stessa persona,
ma da molti punti di vista mi è impossibile essere quella persona.
Il dato di fatto è che ho passato la maggior parte della mia vita
nel braccio della morte.
e questo non può non avere avuto effetto sulla coscienza
e sul modo in cui uno osserva e si relaziona con il mondo.
mi piace dire che in realtà ho passato molto di quel tempo oltre le sbarre,
in altri paesi e in altre parti del mondo,
perché l'ho fatto mentalmente, ma mentalmente vale quello che vale,
la verità è che ho passato la maggior parte dei miei anni di vita nel braccio della morte.
Quindi, sotto molti aspetti, ancora oggi,
nella mia mente - se non di fatto -, sono ancora nel braccio della morte.
La tua storia è diventata per molti un simbolo di un sistema di giustizia distorto,
personalmente ti è rimasta ancora qualche speranza
in un sistema di giustizia corretto e libero?
Tu hai descritto nei tuoi libri il sistema penitenziario degli Stati Uniti
come una "guerra contro i poveri",
"carceri costruite per disfarsi dei disperati e dei senza-tetto".
Hai ancora della fiducia in quel sistema,
considerando che la tua vita ne è stata profondamente influenzata?
Se da un lato è vero che oggi ho molta poca fiducia nel sistema,
d'altra parte è anche vero che avevo già pochissima fiducia nel sistema quando ero un ragazzo.
Persino quando ero un adolescente.
Perché quando mi guardavo intorno, vedevo il volto della repressione,
quello che oggi abbiamo ad un livello maggiore e più profondo.
Non si poteva dire negli anni '70, o almeno negli anni '60,
che la comunità americana soffriva di incarcerazione di ***.
Oggi si può dirlo. In un modo e in un'ampiezza che era francamente inimmaginabile allora.
Quando ero un ragazzo ed ero nel Partito delle Pantere Nere,
ricordo di essere andato in Downtown Manhattan
per protestare contro l'arresto politico e le minacce subite da Angela Davis.
E ricordo, come molte altre Pantere, di aver letto i suoi libri e...
Quando lei attaccava il sistema carcerario,
parlava delle 250.000 o forse 300.000 persone incarcerate in tutti gli Stati Uniti
non solo come di un problema che andava risolto, ma come una crisi...
Una situazione che si avvicinava al fascismo.
Andando avanti di 30-40 anni fino al presente,
ci sono più di 300.000 carcerati nella sola Califronia, 1 Stato su 50.
I carcerati in California - non sto parlando degli Stati Uniti, ma della sola California -
sono più che quelli in Francia, Belgio, Inghilterra...
e potrei nominare altri quattro o cinque paesi - messi assieme.
Allora non potevamo immaginare cosa sarebbe diventato.
È veramente mostruoso quello che sta accadendo attualmente.
Si può parlare letteralmente di milioni di persone
facenti parte o, meglio, incarcerate dal complesso penitenziario-industriale.
Uomini, donne e ragazzini.
E tale livello di incarcerzione di ***, repressione di *** in verità ,
deve realmente avere un impatto immenso sulla comunità esterna al carcere
non solo nelle famiglie, ma nella coscienza sociale
e nella paura inculcata in generazioni [di americani].
Dunque, è oggi ad un livello e ad una profondità
che molti di noi non potevano nemmeno prevedere o immaginare.
Non posso che chiedermi: Tu tratti di così tanti temi sociali ed economici nei tuoi scritti...
Hai un sogno oggi?
Se potessi vedere cambiare uno di quegli aspetti,
quale sceglieresti, che cambiamento vorresti vedere negli Stati Uniti?
Non c'è mai una sola cosa.
È una domanda interessante, la comprendo e la affronterò,
ma il punto è: per il fatto che il sistema è un sistema di interconnessione,
e poiché una parte del sistema incide su un'altra parte del sistema
e, poiché quella che Antonio Gramsci chiamava "egemonia" del sistema ideologico
ha effetti su altre parti del sistema
Non puoi cambiare una sola cosa in modo da influire su tutte le cose...
Credo che questa sia una delle lezioni degli anni '60
dal momento che il movimento dei diritti civili parlava ad esempio di integrazione,
di cambiare le scuole, eccetera...
Nei fatti, se guardi alla vasta maggioranza dei figli della classe operaia
e dei bambini neri poveri nelle scuole americane di oggi
Vivono e passano le ore e i giorni
in un sistema profondamente segregato come quello dei loro nonni
Ma non è segregato per "razza", è segregato per "razza" e classe.
Prima di tutto per classe, che influisce sulla "razza".
Il grande Jonathan Kozol,
che ha fatto ricerche sul sistema educativo americano per 40 anni,
ha scritto in uno dei suoi libri più recenti
che il sistema educativo americano è un sistema di apartheid.
So dalla mia personale interazione con la mia famiglia
Parlando con mia moglie, i miei figli e anche con i miei nipoti
che le scuole in cui vanno i miei nipoti
sono peggiori delle scuole in cui studiavo io nella mia infanzia e adolescenza.
Questa è la condanna di un sistema,
ma poiché le passate generazioni si sono concentrate su una sola cosa,
o su un solo aspetto del problema,
i problemi si sono aggravati sempre di più.
E, anche se c'è molta retorica sulla scuola,
le scuole americane sono una tragedia.
Possono essere definite solo così.
Direi meglio: le scuole americane, in molte comunità nere e latine,
non sono una tragedia. Sono un crimine.
Tu eri già sotto osservazione da parte dell'FBI quando avevi 14 anni,
ti volevo chiedere: ora con leggi come l'NDAA promulgate negli Stati Uniti,
in cui le persone vengono spiate e possono essere trattenute [senza limiti]
questo sta diventando più semplice che mai,
Pensi che si sia ormai mostrato ufficialmente il Grande Fratello
giunti a questo punto in questo paese?
Bè, vediamola da questo punto di vista:
Se si guarda indietro all'era di COINTELPRO [Counter-Intelligence Program]
In quei documenti...
Non solo su di me,
ma su centinaia e migliaia di persone che erano attive
nel movimento di liberazione dei Neri,
nel movimento di liberazione delle donne,
nel movimento contro la guerra,
persino nei movimenti animalisti.
In tutti questi movimenti, di cui formalmente si aveva il diritto costituzionale di far parte...
Ciò che è chiaro è che l'FBI e i suoi dirigenti e i suoi agenti
sapevano che tutto ciò che stavano facendo era illegale.
Gli agenti dell'FBI furono istruiti e addestrati
a entrare in abitazioni e a commettere ogni sorta di crimini
ma gli fu insegnato anche questo:
"Ti conviene farlo e ti conviene non venire beccato"
"...perché se vieni beccato, vai in galera"
" ...e noi ci comporteremo come se non ti conoscessimo. Sei per i fatti tuoi."
Quello che è accaduto negli ultimi venti o trent'anni
non solo l'NDAA, ma anche il cosiddetto "Patriot Act",
ha reso tutto ciò che era illegale negli anni '60, negli anni '50 e negli anni '70...
L'hanno reso legale.
L'hanno reso legale.
Hanno legalizzato tutto ciò che allora l'FBI sapeva essere criminale
Ciò significa che: possono leggere la tua posta,
certamente la tua posta elettronica,
intercettano il tuo telefono... Fanno tutto questo.
Lo fanno in nome della sicurezza nazionale
ma lo fanno.
Quello in cui viviamo oggi è uno stato di sicurezza nazionale
in cui il Grande Fratello è... legalizzato.
Legalizzato.
Razionalizzato.
Hai descritto una volta i politici come delle *** in giacca e cravatta,
chiedendo scusa [per il paragone] alle *** oneste.
Vorrei chiederti: in questo momento siamo in periodo elettorale negli USA,
Di chi si fida il popolo? A chi daresti il voto?
A nessuno, francamente.
Mettiamola così:
Non ho visto nessuno per cui potrei onestamente votare.
Perché si tratta in fin dei conti dei due maggiori partiti politici là fuori,
e quando parlano a me sembra un qualche tipo di malattia mentale:
O una speranza irragionevole di tornare agli anni '50,
oppure parlano del perpetuare l'impero americano, l'imperialismo.
Per Dio: cosa c'è da votare a fare?
Quanta gente coscientemente, quando va alle urne,
vota per l'imperialismo?
O vota per altre guerre?
O vota perché i propri figli...
« Questa telefonata avviene tramite lo State Correctional Institution in Mahanoy
ed è soggetta a monitoraggio e registrazione. »
...perché i propri figli o figlie, o padri o madri
entrino a far parte delle Forze Armate
e diventino dei criminali di guerra?
« Avete 60 secondi rimanenti. »
Se posso farti un'ultima domanda, molto velocemente,
dal momento che abbiamo 60 secondi, voglio solo chiederti per finire:
Hai appoggiato il movimento Occupy Wall Street che è scoppiato in tutti gli USA quest'anno
Corretto.
È questo il tipo di sollevazione che tu pensi
possa cambiare l'America e fare del bene agli Stati Uniti?
Credo sia l'inizio di quel tipo di sollevazione.
perché dev'essere più profondo, dev'essere più esteso,
deve toccare le questioni che interessano la vita dei lavoratori e dei poveri
Credo che ci sia molta strada da fare per...
« Avete 30 secondi rimanenti. »
ma credo sia davvero un buon inizio.
Spero solo sia più grande e più incattivito...
Visto che il nostro tempo sta per finire, Mumia:
Sei "la voce dei senza voce",
qual è il tuo messaggio ai tuoi sostenitori in questo momento?
Nelle parole di Kwame Ture: "Organizzatevi, organizzatevi, organizzatevi!"
Vi amo tutti e vi ringrazio per la lotta che fate per me
e ora lottiamo insieme per essere liberi.
Grazie infinite per il tuo tempo, grazie per aver parlato con noi e buona fortuna.
Grazie a voi!