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Che strano incontro il nostro arrampicati sopra due finestre
per cercarci con la vena negli occhi la sera quando era tardi.
E mi sembravi un pagliaccio con il viso truccato da poco
e le mani ingiallite facevi fotografie. Che strana vita la nostra
leggendo tutte due le nostre mani quel mercante non sapeva più che fare
e ci lasciammo invidiare. Camminavamo per niente
per niente si faceva l'amore senza mai domandarci che strane
quelle nostre giornate. E mi sembravi un pagliaccio
con il viso truccato da poco e le mani ingiallite facevi fotografie.
Che strani i nostri vestiti senza neanche un portafortuna
ed un ricordo di vacanze lontane che ci lasciasse ricordare
Perché di sogni mai niente perché di sogni non volevi parlare
e mentre ancora ti lasciavi sfiorare mi domandavi se credevo all'amore.
E si parlava di te come un vero pagliaccio
con le mani sbiadite facevi fotografie.
Una canzone cantavi nel cortile delle nostre risate
finché scendeva un'altra sera in noi in silenzio ti legavo gli occhi
Ed ogni giorno importante ogni giorno ci sembrava importante
per fare ancora un passo avanti nel giardino dell'amore.
E si parlava di te come un vero pagliaccio
con le mani truccate facevi fotografie