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Aspettando che suoni l'ora,
l'ora eroica del combattimento,
cantiamo e beviamo, balliamo e ridiamo!
Cantiamo e beviamo, balliamo e ridiamo!
È il motto del soldato!
Cantiamo, beviamo,
suoniamo, danziamo!
Aspettando che suoni l'ora,
l'ora eroica del combattimento,
cantiamo, beviamo, sì, balliamo e ridiamo!
È il motto del soldato!
Beviamo! Danziamo!
O mio Fritz,
come mi addolori
comunicandomi la tua partenza!
Non temere, farò prodigi
per tornare
senza indugio!
Avanti, fanciulle, danzate e volteggiate.
Voi resterete presso le vostre famiglie,
mentre noi, poveri uomini, presto andremo
a sfidare i cannoni per pochi spiccioli!
Se non si può sfuggire alla sorte funesta,
approfittiamo del tempo che ci resta.
Vuotiamo il bicchiere
da bravi guerrieri,
e che importa, mia cara, se sarà l'ultimo!
O belle fanciulle, o bravi giovanotti,
volteggiamo e balliamo il valzer!
Balliamo il valzer!
Volteggiamo e balliamo il valzer
girando come trottole!
Volteggiamo, balliamo il valzer
girando come trottole!
Quando ce ne andremo brandendo le armi,
che grida, che lacrime e deliqui!
Non temete, mie belle, vi scriveremo
e vi daremo nostre notizie.
Il vostro cuore, penso, resterà costante
anche in nostra assenza, ma nell'attesa,
vuotiamo il bicchiere, rubiamo un bacio,
e che importa, mia cara, se sarà l'ultimo!
O belle fanciulle, o bravi giovanotti,
volteggiamo e balliamo il valzer!
Volteggiamo e balliamo il valzer
girando come trottole!
Volteggiamo, balliamo il valzer girando come trottole!
Donne nei nostri campi?
Che orribile indecenza!
Bene! Ecco il guastafeste!
Avete dunque, soldati,
perso ogni ritegno?
Essere militari vuol dire non avere cuore?
Siete ancora voi a parlare, voi!
Ma, Generale...
Silenzio! Silenzio!
Quando mi arrabbio, si deve tacere,
poiché noto è il mio rigore.
Quando si arrabbia, si deve tacere,
poiché noto è il suo rigore.
Ci tengo alla disciplina,
avanzando per le valli, io stermino i battaglioni!
Il nemico più fiero si nasconde, tremante, mortificato,
quando vede il pennacchio che porto lassù!
E pif paf puf, e tara papa pum! Sono il Generale Bum! Bum!
E pif paf puf, e tara papa pum! Ecco il Generale Bum! Bum!
Nei nostri salotti, dopo la guerra,
io faccio ritorno,
e la più bella fa del suo meglio per compiacermi.
Sorridendo lei accarezza i miei baffi.
In quel momento il mio pennacchio diventa assai imbarazzante.
E pif paf puf,
e tara papa pum!
Sono il Generale Bum! Bum!
E pif paf puf, e tara papa pum!
Ecco il Generale Bum! Bum!
Viva il Generale Bum!
Evviva me! Hurrà!
E gloria ai soldati della Granduchessa!
- Viva la Granduchessa! - Evviva!
Fantaccino Fritz, venite avanti!
Ecco! Tocca a me!
- Generale! - Siete un cattivo soldato!
- Mio generale... - Tacete!
- Ma... - Quando mi arrabbio, si deve tacere.
Avete fatto di nuovo la corte a Wanda?
- Niente affatto! - E Wanda vi ha respinto?
Non hanno buon gusto, le donne; preferiscono i soldati giovani
- ai superiori anziani. - Ti farò sbattere in gattabuia.
- Questo non cambierà le cose. - Oh, furore!
- Generale! - Arriva il nemico!
- Dov'è? - Da nessuna parte, Generale!
Preparatevi. Sua Altezza la Granduchessa
passerà in rassegna il suo reggimento.
Avete sentito, soldati?
Fantaccino Fritz, mettetevi là.
Monterete la guardia.
A che cosa? Al terreno?
Farete la guardia al sacro luogo che la Granduchessa onorerà!
- Vi basta? - In pieno sole!
Soldati! Armi in spalla! Sinistr! Avanti! Marsc!
E pif paf pouf, e tara papa pum! Ecco il Generale Bum! Bum!
Dove andate?
La cosa non vi riguarda!
Soldati! Fianco sinistr! Marsc!
Uh! Che soldato inetto!
Ah, com'è crudele fare le smorfie
a un povero soldato che non si può muovere.
E tutto per delle storie di donne.
Eccomi, eccomi!
Fritz! Ho corso così tanto che sono senza fiato!
Ma ti vedo con quest'aria burbera
e mi chiedo se ne sia valsa la pena.
Dimmi! Perché?
Perché?
Cosa significa questa smorfia?
Accorro, e sei di ghiaccio!
Sei muto, bel granatiere?
Riesci ad amarmi solo a cenni?
È necessario perché gli ordini,
sì, gli ordini, ahimè, mi impediscono di parlare!
Smettila di scherzare!
Quando si vede la propria amica,
signore, si deve dimenticare tutto.
Presto, una parola, o ti graffio!
Non posso perché gli ordini,
sì, gli ordini, ahimè, mi impediscono di muovermi!
Come, quando il mio sguardo ti chiama
e ti dice: "Inginocchiati un momento accanto alla tua bella!"
Tu mi dici di no?
Sì, gli ordini mi impediscono di muovermi.
- Come, mi dici di no? Ahimè! - Ebbene sì, ti dico di no! Ahimè!
E se perdendo la testa ti dicessi : "Vieni, stupidone!"
"Presto, vieni a prenderti un bacio!"
- Mi insulteresti con un rifiuto? - Ah, no davvero,
perché gli ordini non mi impediscono di baciare.
Sapevo bene che gli ordini non impedivano di baciare!
Al diavolo gli ordini!
Al diavolo gli ordini!
Evviva l'amore!
Che importa, sfidiamo gli ordini!
Obbediamo all'amore!
Al diavolo gli ordini!
Evviva l'amore!
Secondo me quando si comincia...
Secondo me bisogna continuare!
Un bacio solo basta, penso,
ma due potrebbero essere guai!
- Uno piccolissimo... - No, controlliamoci!
- Uno solo... - No, no!
- Un bacio... - E gli ordini?
Un bacio solo...
No, gli ordini mi impediscono di baciarti!
Ah, smettila di respingermi, vieni a baciarmi!
- E gli ordini? - Wanda...
Un bacio...
Al diavolo gli ordini!
Evviva l'amore!
Che importa, sfidiamo gli ordini! Obbediamo all'amore!
- Ah! Beccato! - Mio Fritz...
Questo gran movimento di truppe era solo per coglierti in flagrante.
- Generale! - Ti ho colto...
- Che cos'è? - Un attacco!
È il nemico! Gonfiate gli zeppelin!
- Bum! - Che cosa vi è successo?
Hanno chiesto la parola d'ordine; assorbito come sono
dalle importanti cose della politica,
- non ho risposto e allora... - Pif paf puf.
- Hanno sparato. - Era loro dovere. - Mi hanno mancato.
- Saranno puniti! - Cosa?
Avreste voluto...?
Come generale, certo, ma non come amico.
Allora va bene, grazie.
Ascoltate...
Volevo dirvi... Sapete...
Appena prima di partire per la guerra,
di solito incitiamo i soldati...
Purtroppo!
Abbiamo pensato a qualcosa di...
- di breve. Verrà la Granduchessa. - Lo so.
Quando sarà con i soldati, le proporrete
- di far cantare la canzone del reggimento. - Ancora?
Sua Altezza vi risponderà : "Ma questa canzone la conosco!"
E la canterà.
- La Granduchessa? - Per incitare i soldati...
E la canterà con voi.
Con me? Che orr... Che onore! La conosce?
L'abbiamo provata stamattina per due ore.
- Allora d'accordo. - Bene.
Ed adesso torniamo a noi.
Sapete perché facciamo la guerra?
- Assolutamente no! - Ma come!
La Granduchessa, come sapete, non ha più vent'anni.
Finora ha lasciato a noi il potere,
ma da qualche tempo ho notato
che è cupa, inquieta, scontrosa.
Mi sono detto: le devo trovare una distrazione.
Ho fatto dichiarare la guerra,
ed ecco qua!
Ah! Buona idea.
Lo penso anch'io. Ma non precorriamo gli eventi.
Quando ha avuto bisogno d'altro,
- le ho cercato un marito. - Sì, il Principe Paul.
Ma il Principe non ha avuto alcun effetto.
La Granduchessa non lo vuole sposare. Temporeggia.
Otto giorni fa il padre del Principe
ha mandato qui il Barone Grog per farla decidere.
Solo che la Principessa non lo vuole ricevere,
è sempre più depressa, fuma!
- Speriamo che la guerra la distragga. - Contate su di me.
Purtroppo questo diversivo non sarà efficace a lungo.
Combattere, distruggere, sono tutte belle cose,
ma presto vorrà altri svaghi.
Il suo cuore non ha ancora parlato...
Ma parlerà, e allora, poveri noi!
- Mi fate paura. - Meglio così!
Ci avete pensato? E se la Principessa, improvvisamente, volesse un favorito?
Saremmo spacciati.
Non dovrà mai averne uno! Non dovrà. Il nemico!
- È il nemico? - Ma no, Generale, è Sua Altezza.
Fate schierare le truppe!
- Portate fuori i panzer! - E il potere a noi due!
A noi due!
Spall'arm!
Presentat'arm!
Spall'arm! Fermi, dritti, sguardo avanti!
Voi amate il pericolo.
Il pericolo vi piace.
E farete il vostro dovere.
Partirete domani
ed io vengo a dirvi
non addio, no, non addio,
ma arrivederci!
Ah, come amo i soldati!
La loro elegante uniforme, i loro baffi e i loro pennacchi!
Ah, come amo i soldati!
La loro aria vittoriosa, le loro maniere, mi piace tutto di loro!
Quando vedo i miei soldati pronti a partire per la guerra,
fermi, dritti, sguardo avanti, Dio, come ne vado fiera!
Saranno vincitori o sconfitti?
Non lo so. So solo che...
Sa solo che, sa solo che...
Ah, come amo i soldati!
Io amo, sì, amo i soldati!
So che cosa vorrei,
vorrei essere vivandiera!
Starei sempre accanto a loro
e darei loro dei pizzicotti!
Con loro, impavida e leggera,
mi getterei nel combattimento!
Mi piacerebbe, la guerra?
Non lo so. So solo che...
- Sa solo che... - Ah, come amo i soldati!
La loro elegante uniforme, i loro baffi e i loro pennacchi!
Ah, come amo i soldati!
La loro aria vittoriosa, sì, mi piace tutto di loro!
Viva la Granduchessa!
Grandioso! Meraviglioso!
- Sono così contenta, Generale! - Altezza...
Viva la Granduchessa!
Generale, un momento. Chiedete a quel soldato di venire avanti.
No, non quello.
Non quello. L'altro.
Là... là!
Soldato semplice, Fritz, venite avanti!
Ridimmelo, come ti chiami?
- Fritz. - Fritz... Molto bello...
Le tue battaglie? Le tue ferite?
- Zero battaglie. Zero ferite. - Bravo!
Ti faccio Caporale.
Perbacco!
- Dove vai? - A dire a Wanda che sono Caporale.
Ebbene, potrai dirle che sei Sergente.
Fate rompere le righe, Generale.
Rompete le righe
- e allontanatevi. - Allontanarsi! E perché?
I miei soldati sono i miei figli!
Avete notato
come Sua Altezza guardava quest'uomo?
- Non si può immaginare... - Si può immaginare tutto...
Tu, avvicinati un po'.
- Altezza... - Vedete... - Sì, vedo...
Tu... Voi...
- Siete contento? - Sapete com'è, Altezza,
si è contenti e non si è contenti...
- Ti avevo detto che sei Tenente? - No, Altezza.
- Te lo dico adesso. - Grazie.
Fa caldo qui. Ho sete!
Faremo portare dei sorbetti.
Come? Sorbetti? Voglio bere quello che bevono i miei soldati.
- Ma loro bevono... - Ne voglio un bicchiere pieno fino all'orlo.
Bevo alla nostra vittoria, soldati. Bevo al vostro ritorno.
Viva la Granduchessa!
Sì!
- È il momento della canzone? - Credo di sì.
Altezza, volete... Altezza, vi piacerebbe
ascoltare la canzone del loro reggimento?
Ah, sì. Ma questa canzone la conosco, Generale!
- Altezza! - La voglio cantare io.
Oh, Altezza! Che gioia!
- Incominciamo! - Sì.
Tu, vieni, canterai con me.
È fuori discussione. Un Tenente che canta...
Se lo nomino Capitano, basterà?
Venite, Capitano, e cantate.
Ah, è un reggimento famoso quello della Granduchessa!
Quando il nemico fa l'impertinente,
dovete vedere com'è sollecito all'attacco!
È vero, negli ussari c'è del buono e sono uno squadrone affabile.
Con la sua criniera sulle spalle, il dragone ha l'aria proprio impeccabile.
Si sa che nel corpo degli artiglieri
si ammettono solo uomini di valore.
Ma nonostante tutto, non esiste reggimento migliore di questo!
- Ah, perdiana! - Ah, perdinci!
Suonate dunque la tromba e fate rullare i tamburi,
in onore della guerra, in onore degli amori!
Suonate dunque la tromba e fate rullare i tamburi,
in onore della guerra, in onore degli amori!
Ah, è un reggimento famoso quello della Granduchessa!
L'onore è il suo innamorato
e la vittoria la sua amante!
Col suo superbo stendardo, quando arriva da qualche parte,
le donne sono entusiaste, ma gli uomini fanno il broncio!
Quando il reggimento se ne va, le cose vanno diversamente,
allora gli uomini sono entusiasti e le donne fanno il broncio!
- Ah, perdiana! - Ah, perdinci!
Suonate dunque la tromba e fate rullare i tamburi,
in onore della guerra, in onore degli amori!
Signora!
Che volete da me?
Questa volta ci siamo, è il nemico! Gettate i gas!
No, è il Principe Paul.
Lo hanno fermato, sta chiedendo la parola d'ordine.
Il Principe Paul... ancora lui?
- Che devo dire? - Che barba!
E va bene, andatelo a prendere.
Tu, va' ad indossare l'uniforme e ritorna.
Voglio vedere assolutamente come ti sta.
Mi starà molto bene.
Lasciateci signori. Ci rivedremo appena prima della battaglia.
Altezza.
Suonate dunque la tromba e fate rullare i tamburi,
in onore della guerra, in onore degli amori!
Mio Dio!
Avete visto? È il mio abito da sposo.
L'ho indossato perché speravo di farvi decidere.
Ancora! Proprio oggi! Non è possibile.
Ho troppe cose da fare: un piano di battaglia,
un esercito in partenza... Immaginate!
Cercate di capire... Non avrei tempo...
- Avete sempre delle ragioni. - Ma che ci posso fare!
E poi, stamattina, il Barone Grog ha ricevuto una chiamata da papà!
E che cosa dice papà?
Dice che, visto che non vi sposo,
vorrebbe indicarmi un'altra Granduchessa.
Il mio matrimonio è stato annunciato a tutte le corti dell'universo.
- Sono grottesco! - Ma no...
Ma sì! E non è tutto...
- C'è di peggio. - Cosa?
- Si parla di me. - In questo giornale scandalistico?
Sì! Osano parlare di me,
osano entrare nella nostra vita privata!
Per sposare una principessa,
il Principe Paul se n'è andato,
ma sembra che non ci sia fretta,
e il matrimonio è stato rimandato!
Tutti i giorni, al sorgere dell'aurora,
il Principe Paul mette i guanti bianchi.
È oggi? No, non ancora.
Allora il Principe si toglie i guanti.
Il Principe Paul è magnanimo:
soffre, ma in silenzio.
Ecco cosa si dice di me!
Ecco cosa si dice nella Gazzetta d'Olanda, sì!
Bisogna sempre prestar fede,
bisogna prestar fede alla Gazzetta d'Olanda!
Se questo vi fa ridere...
Il Principe era tutto fuoco e fiamme
quando arrivò a questa corte.
Il Principe ardeva d'amore quando arrivò presso la sua dama.
Deve aver bruciato così tanto che, dopo sei mesi di questo gioco,
non deve essere rimasto granché
di tutto quel fuoco di cui bruciava.
Metti in tasca la tua domanda di matrimonio,
Principe Paul, e tornatene a casa.
Ecco cosa si dice di me!
Ecco cosa si dice nella Gazzetta d'Olanda, sì!
Bisogna sempre prestar fede,
bisogna prestar fede alla Gazzetta d'Olanda!
Mi abbonerò.
Cattiva!
Eccomi qua!
È lui! Ma guardatelo!
- Ditemi cosa ne pensate. - È un bel ragazzo.
Non è vero?
Capitano, andate a dire al Barone e al Generale che li aspettiamo.
Mah... Signora...
- È lui! - Non mi avete risposto.
Sentite, non appena gli affari di stato
mi lasceranno un minuto per occuparmi della mia felicità,
approfitterò di quel minuto per sposarvi. D'accordo?
Fino ad allora, dovrete aspettare.
Finalmente esamineremo il piano di battaglia del Generale Bum.
Signori...
Capitano, veglierete su di noi.
Non temete!
Procedete, Generale.
- Davanti a lui? - Procedete, vi ho detto.
È molto semplice. Dividerò il mio esercito in tre battaglioni.
Uno andrà a destra, un altro a sinistra,
- un altro al centro! - Splendido!
Così, da tre strade diverse, il mio esercito convergerà
verso l'unico punto su cui ho deciso di concentrarmi.
È là che li batterò. È là! È... !
- Contenetevi. - Vi dico che è là...
Vi farete del male.
È per il mio paese! Il nemico! Portatemi dal nemico!
Andateci voi per le vostre tre strade.
Tacete!
Ma sono ridicole le vostre tre strade.
- Chiudi il becco! - State esagerando, Barone!
E perché, signor Capitano,
le tre strade del Generale Bum sarebbero "ridicole"?
Quest'uomo non ha il diritto di parlare.
Bisogna essere ufficiali superiori.
- Bisogna essere nobili. - Non ne ha il diritto.
Silenzio, signori, o vi faccio tagliare la testa.
Molto bene, d'accordo!
Lo faccio Generale come voi,
e inoltre lo nomino Barone di Vermouth Birra al Doppio Malto
e Conte Bevine-presto-quattro-quarti- nontiscordardimé. Vi basta?
A voi, Generale.
Signora, invece di avvicinarci al nemico da tre strade diverse...
Solo il colletto è un po' alto.
Bisognerebbe toglierne dieci centimetri per liberare il collo.
Continuate.
Affrontiamo il nemico faccia a faccia. La strada è una sola.
Poi tutti insieme picchiamo, picchiamo quanto possiamo.
Picchiamo e basta.
Va bene. Ecco il vostro piano, Bum.
- Non lo seguirò! - Ah, no? E perché?
Con il mio piano non ci sarebbe stata battaglia.
Con il suo... Non lo seguirò!
Barone di Vermouth Birra al Doppio Malto? Che il cielo sia con voi!
Da questo momento siete Generale in capo del mio esercito.
- Per mille milioni! - Calmatevi; ci vendicheremo.
Partiranno tutti per la guerra, col tamburo davanti, col tamburo battente!
Ancora uno sguardo indietro, poi avanti!
Partiranno tutti per la guerra,
partiranno col tamburo battente!
Ascoltate tutti
la voce della vostra sovrana.
Ecco il nuovo Generale!
Lui, il nostro Generale!
Sì, soldati, e sono certa
che se la caverà.
Dobbiamo unirci per la vendetta, essere accorti!
Lui è da solo e noi, per fortuna, siamo in tre!
Lui è da solo e noi siamo in tre!
- Tu, Generale in capo! - Eh! Mio Dio! Come vedi!
- Ah! Mi dimenticherai. - Tesoro, non temere.
- Mi amerai per sempre? - Per sempre, non dubitare.
- Dillo ancora una volta! - Tutte le volte che vorrai!
Quando avrete finito di parlare laggiù,
forse vi ricorderete che sto aspettando.
Getta su di loro sguardi furiosi!
Ma che cos'ha?
Nel vederli
si agita il mio cuore.
Perché batte
all'impazzata?
E perché mai
questa ragazza
mi dà ai nervi?
Ah! Ho i nervi.
La Granduchessa palpita, ha i nervi!
Dobbiamo unirci per la vendetta, essere accorti!
Lui è da solo e noi, per fortuna, siamo in tre!
È lei che mi dà ai nervi. Ah! Ho i nervi.
- Nel vederli - Dobbiamo unirci
- si agita il suo cuore, - per la vendetta,
- ed il suo sguardo, - essere accorti!
sì, lancia fulmini!
- Nel vederci - Sì, lui è da solo,
- si agita il suo cuore, - noi siamo in tre!
ed io le do ai nervi,
lei ha i nervi.
Ma io sono la sovrana ed è mio dovere
difendere il mio prestigio, e il prestigio mi impone,
il prestigio mi impone di non lasciar trasparire nulla.
Andate, signore, e portatemi
all'istante sapete già cosa.
Cosa sarà mai?
La sciabola!
Ecco la sciabola di mio padre!
La porterai sul fianco!
Il tuo braccio è forte, il tuo animo è fiero,
questa spada sarà in buone mani!
Quando papà andava in guerra,
almeno così mi hanno raccontato,
dalle mani della mia augusta madre
egli prendeva questo ferro temibile.
Ecco la sciabola,
ecco la sciabola di mio padre!
Ecco la sciabola,
la porterai sul fianco!
Ecco la sciabola di mio padre!
La porterai sul fianco!
Dopo la vittoria, spero
di rivederti sano e salvo.
Poiché se tu morrai in guerra,
non so in verità
se io...
Nel nome di mia madre!
Stavo per dire uno sproposito!
Ecco la sciabola,
ecco la sciabola di papà!
Ecco la sciabola,
la porterai sul fianco!
Senza timore potete affidare al mio braccio
la sciabola venerata del vostro signor padre.
Tornerò vincitore, o non tornerò affatto!
- Tornerai vincitore! - Non tornerà affatto!
- Tornerò vincitore! - Non tornerà affatto!
Tornerà vincitore!
Non tornerà affatto!
No, no, no!
Io vincerò grazie al mio valore, alla mia artiglieria, alla mia cavalleria.
Trionferemo, il nemico sarà annientato, distrutto, disperso!
Partiamo, con la musica che ci guida!
Come fosse una festa, cantando!
Partite, con la musica che vi guida!
Come in festa, cantando!
Invaderemo, il nemico fuggirà!
Il nemico fuggirà, noi lo braccheremo,
lo disperderemo e lo sbaraglieremo!
Allegramente andremo, ci lanceremo,
bruceremo tutto, saccheggeremo tutto!
- Io vincerò! - Lui vincerà!
Bruceranno tutto, saccheggeranno tutto.
Lui vincerà!
Lui sarà vinto!
Io vincerò grazie al mio valore, alla mia artiglieria, alla mia cavalleria!
Lui vincerà grazie al suo valore, alla sua artiglieria, alla sua cavalleria,
la sua fanteria, tutti trionferanno!
A cavallo! La sua artiglieria, la sua cavalleria trionferanno!
Saranno dispersi!
Avanti, avanti,
cantando!
Partite, partite,
con la musica che vi guida!
Sì, partite, come fosse una festa,
cantando, partite cantando!
Dimenticate la sciabola di mio padre!
Dimenticate la sciabola di suo padre!
La sciabola, la sciabola!
Ecco la sciabola,
ecco la sciabola di suo padre!
Ecco la sciabola,
la porterai sul fianco!
Andate a spazzare via i nemici!
Andate a salvare il nostro paese!