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Il movimento Turismo del vino è un movimento che fa un lavoro essenziale
ovvero porta in cantina i consumatori, rientrano nel mondo del vino
quindi capiscono le differenze, visitano le aziende e si rendono conto delle lavorazioni che ci sono dietro una bottiglia di vino.
Quindi poi riescono a tavola ad apprezzare di più questo prodotto.
Innanzitutto le barrick sono colme perchè l'aria è nemica del vino
però allo stesso tempo l'aria serve al vino, perchè essendo un elemento vivo ha bisogno di respirare.
In questo modo c'è superficie sufficiente per permettere un giusto equilibrio di apporto di ossigeno al vino.
In questo modo il vino assorbe l'aroma del legno, ma non troppa aria da rischiare l'ossidazione
o comunque l'elevazione del livello di acidità.
La nostra è un'azienda giovane, abbiamo iniziato i lavori circa 10 anni fa'
abbiamo prodotto la nostra prima bottiglia nel 2007
abbiamo puntato molto sulla qualità, dal punto di vista dei vigneti
cercando di fare degli impianti che producono uva di qualità, con alta densità
puntando molto sulla campagna, perchè credo che il 90% del lavoro per ottenere un buon vino viene fatto in campagna
quindi se lavoriamo bene in campagna, riusciamo a portare dell'uva matura e sana in cantina
l'altro 10% è non sbagliare.
Questi non vengono tagliati ma con la macchina, composta da 2 ruote dentate che si incrociano
diventano pezzettini, come questo, che và nel vigneto e serve da materiale organico, quindi è uno dei primi concimi naturali.
Le lavorazioni avvengono in 3 locali, in questo locale dove arriva l'uva e viene fermentata e affinata
poi da qui il vino và giù in barrick dove rimane dai 6 ai 18 mesi in base alla struttura del vino, per l'affinamento in barrick
poi saliamo sopra dove andiamo a imbottigliare il prodotto senza etichetta quindi lasciandolo in affinamento in bottiglia.
Per la linea bassa almeno 3 mesi di affinamento fino ai 18 mesi per i vini top
e poi etichettiamo e andiamo sul mercato.
La Valle d'Itria, dove siamo noi, è una delle zone più vocate perchè siamo a 450 mt sul livello del mare
una zona molto calcarea, ventilata, per questo riusciamo a produrre vini bianchi pugliesi
che non hanno nulla da invidiare ai vini bianchi del nord e anche con i rossi grazie alle escursioni termiche dal giorno alla notte
riusciamo a tirare fuori dei profumi, delle strutture importanti.
Poi abbiamo scelto di mettere in vigna dei vitigni internazionali e autoctoni
in modo da far conoscere anche nel mondo le potenzialità di un Syrah pugliese.
Il nostro progetto era dimostrare al mondo che in Puglia il Syrah, come il Merlot come il Cabernet
sono dei vini che grazie al nostro territorio diventano eccezionali
lavorandoli in un certo modo, con precisione e tenendo tutto sotto controllo riusciamo a tirar fuori prodotti eccezionali
sempre grazie al territorio, ai vigneti e al lavoro di tutto lo staff presente in cantina.