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La scelta di Claudio Costanzucci è stata una scelta semplice,
una scelta naturale, una scelta che rappresenta il punto di arrivo di un
percorsi iniziato qualche anno fa. Il nostro era un partito gestito e manovrato
da altri rappresentanti politici. Era un partito che aveva un simbolo
ma non aveva un'anima. Oggi, a Cagnano Varano, il Partito Democratico
è un partito in crescita. Noi siamo a disposizione della comunità cagnanese
e abbiamo la voglia, la forza ed il coraggio di lavorare per il bene di tuttoil popolo
di Cagnano. Grazie a tutti. Passo la parola al candidato
sindaco.
Grazie Matteo. Buonasera a tutti, ringrazio tutti i presenti.
Sono qui in una duplice veste. Quella di segretario, e da questo punto di vista
non posso che dare il benvenuto al candidato regionale Aldo Ragni e soprattutto
ad un leader nazionale del Partito Democratico come l'On. Piero Fassino.
Per noi è storica questa presenza, per cui siamo davvero orgogliosi e felici
di questa serata. L'altra veste è quella di candidato sindaco.
Una candidatura che ho accettato volentieri, con grande determinazione.
Stiamo proseguendo nel lavoro che ha illustrato anche Matteo. Il nostro obiettivo
sarà quello di iniziare questa avventura, portarla avanti con chi in questo
paese ha sposato una determinata idea; cioè quella di rinnovare sia la classe dirigente,
quindi nei metodi e nei modi di operare, sia nel modo collegiale di
lavorare. Sarà per noi, questo, un punto focale.
Io sono candidato sindaco, segretario del PD, ma noi andremo con una lista civica. Questo
perché a Cagnano c'è stata una frammentazione politica, il quadro generale
si è modificato. Per cui abbiamo fatto la nostra proposta in incontri con altri pezzi
di società civile, con movimenti politici, con movimenti civici e abbiamo costruito una
squadra per dare una speranza al nostro paese, per uscire da un tunnel che ci vede in un
evidente declino: abbiamo perso quasi mille abitanti in sei/sette anni. C'è quindi una
situazione che è sicuramente è del Meridione in generale, ma che per noi, qui a Cagnano,
è ancora più forte. Per cui, ripeto, c'è stata anche questa operazione
di trasformismo politico di cui tutti sapete; ma noi, indipendentemente dagl altri, vogliamo
andare avanti per la nostra strada. Questo è il nostro obiettivo.
Abbiamo costruito un buon gruppo, presenteremo ufficialmente tutte le componenti, che già
ringrazio fin da adesso per il loro contributo. Io sono solamente la punta dell'iceberg che
emerge, ma dietro abbiamo tantissimi amici che ci hanno sostenuto e che comunque, con
la loro disponibilità, hanno fatto sì che questo progetto partisse ed adasse avanti.
L'obiettivo è quello di cercare di scardinare questa cricca di potere che ormai, come una
cappa, gestisce questo paese da quasi vent'anni. Il nostro lavoro sarà quello di lavorare
con la massima trasparenza, cercando di coinvolgere di più i cittadini con consulte, cercando
di coinvolgere l'associazionismo; cioè rendere partecipi i cittadini che fin'ora sono sempre
stati tagliati fuori da qualsiasi discussione. Quindi la partecipazione sarà un punto fondamentale
come la collegialità dato che vediamo una gestione del potere ridotta a uno o due persone.
Qualcuno ha parlato di candidature territoriali, per altri partiti naturalmente non per le
nostre, ma sono state delle scelte fatte all'interno di una stanza qui sul Comune, decise a tavolino
con un organigramma molto semplice: io sto qua tu stai là.
Se questa è la rappresentatività del territorio preferisco non essere rappresentativo.
Questa sera chiuderemo le liste, ci riserviamo a domani la comunicazione ufficiale della
lista dei componenti di questa lista civica. Vi assicuro che ci saranno delle grosse sorprese
nella campagna elettorale. Noi sappiamo che Cagnano è pronto, pronto
al cambiamento. Ci è stato chiesto uno sforzo, noi del PD abbiamo fatto un passo anche indietro
in determinate situazioni; cioè vogliamo cercare, al di là degli steccati ideologici,
di costruire una colaizione che possa dare una speranza a questo paese.
Il paese ce lo ha chiesto, noi l'abbiamo fatto. Ora dovete sostenerci in questa campagna perché
l'alternativa vera in questa campagna elettorale siamo noi.
Quindi, senza se e senza ma, dovete sostenere questa colazione.
Non voglio rubare altro tempo; saluto il candidato alla regione Aldo Ragni e passo la parola
a Piero Fassino e mi scuso per l'emozione: non sono ancora abituato.
Grazie per questa partecipazione. Nonostante faccia freddo.
Grazie a voi di essere qui, in questo inizio di campagna elettorale con Costanzucci e con
Aldo Ragni. È una campagna elettorale importante. Ovviamente
tutte le volte che si vota il voto è importante. In democrazia, le elezioni sono il momento
in cui gli elettori con chiamati a decidere. Con il loro voto scelgono, fanno pesare la
propria volontà. Quindi le elezioni sono importanti sempre.
Però, poi, ogni volta le elezioni assumono un'importanza particolare alla luce della
situazione in cui cadono, del momento, di quello che sta succedendo.
Quest'anno, le elezioni regionali e quelle comunali, cadono in un momento molto delicato
della vita del Paese. Un momento, come sappiamo, di crisi economica, di crisi sociale.
Una crisi che suscita, in tante famiglie, in tante persone, preoccupazione, inquietudine,
domande. C'è tanta gente che si interroga sulla sua vita e sul domani perché la crisi
di questi due anni ha reso più incerto e più insicuro il lavoro per molti. Ha reso
più difficile, per tanti giovani, uscire da una condizione di precarietà. Ha visto
molte famiglie conoscere una restrizione del proprio reddito. C'è una situazione difficile
che mette tante persone, tante famiglie, in una condizione di maggiore insicurezza, di
una maggiore incertezza. Ed è dovere della politica dare delle risposte; è dovere della
politica essere capace, partendo dalle domande e dai bisogni della gente, offrire soluzioni.
È quello che non sta avvenendo in Italia oggi. Perché a fronte di una crisi grave
e acuta l'atteggiamento del governo Berlusconi è quello di sottovalutare la gravità della
crisi e anzi negarla. A sentire Berlusconi ed i suoi ministri la
crisi è già alle nostre spalle che il peggio sia passato. Basta aspettare un po' tempo
e ne saremo fuori. Non è così. Non è così non perché uno
voglia menare gramo, non perché lo diciamo noi. Non è così perché lo dicono le cifre.
Le cifre sono lì e sono indiscutibili. Non sono opinioni. In due anni, dal 2007 ad oggi,
la disoccupazione è aumentata del 33%. Siamo passati dal 6% al 9% di disoccupazione. In
due anni, il ricorso alla cassa integrazione, è aumentato di dieci volte.
In questi anni, sono decide e decine di migliaia i giovani che avevano trovato un lavoro precario
e che hanno perso anche quel posto di lavoro, senza avere nessuna forma di copertura del
reddito. Sono usciti qualche giorno fa i dati dell'andamento
dell'economia italiana del 2009. L'italia è uno straordinario patrimonio di
competenza, di sapere, di lavoro, di tecnologia, di imprese. Ce la possiamo fare. Ma per farcela
serve una politica che valorizzi tutto quello che il Paese ha, che metta a frutto.
Vedete, c'è una differenza tra mettere i soldi sotto un materasso o portarli in banca
o investirli. Se li metti sotto il materasso, quando li
tiri fuori non valgono più, si sono svalutati. Se li investi quei soldi continuano a valere.