Tip:
Highlight text to annotate it
X
In attesa del nuovissimo Star Trek Into Darkness, i fedelissimi dell'Enterprise avrebbero dovuto
consolarsi, il 26 Aprile, con il rilascio di Star Trek: Il Videogioco, tratto proprio
dal nuovo ciclo di JJ Abrams. La produzione Digital Extremes si rivela in realtà mediocre,
deludendo aspettative già non elevatissime.
A livello narrativo Star Trek: Il Videogioco si colloca esattamente dopo il primo film,
inserendo in questa nuova continuity una delle minacce storiche della saga - i Gorn. Tutto
inizia dall'avvistamento da parte della Enterprise di una struttura non identificata, che si
rivela presto una stazione di ricerca vulcaniana. Per evitare l'estinzione, l'ingegnoso popolo
ha costruito un potente marchingegno chiamato Helios, che sta contribuendo alla costruzione
di Neo Vulcano. Sulle tracce di Helios ci sono però i tremendi Gorn, esseri rettiloidi
spinti unicamente dall'impulso di distruzione. Kirk e Spock, tra piccoli colpi di scena e
numerosi scontri a fuoco, dovranno dunque recuperare l'oggetto, impedendo la distruzione
della Galassia. Per quanto semplice quella di Star Trek è
una vicenda abbastanza interessante. A renderla tale la fedeltà alle dinamiche originalià
ed al contesto; con in più una buona caratterizzazione dei personaggi, arricchita dai doppiatori
originali. Purtroppo quello narrativo è in buona sostanza
l'unico reparto a salvarsi di una produzione semi-disastrosa.
Ludicamente parlando quella di Star Trek: Il Videogioco è una produzione molto classica.
Uno sparatutto in terza persona comprensivo di sistema di coperture e tutte le caratteristiche
che ogni possessore di console conosce sin troppo bene. Partendo da questa base Digital
Extremes ha pensato di aggiungere qualche nuovo elemento, cercando di valorizzare la
cooperazione tra Kirk e Spock ma anche di far trasparire le loro diversità. Sono state
inserite diverse fasi puzzle solving cooperative. In principio tutto sembra funzionare: servirà
spirito d'osservazione e tempismo per risolvere alcuni dei primi enigmi ambientali. Quando
le cose si fanno leggermente più complesse, ed il giocatore si aspetta meccaniche più
interessanti e impegnative, tutti i nodi vengono al pettine. Gran parte di queste sessioni
appare lunga, ripetitiva e noiosa, spingendoci ad eseguire pedissequamente le stesse. Manca
il dinamismo, ed un sistema di controllo molto macchinoso e superficiale fa il resto, rendono
disastrosa l'implementazione. Ma la collaborazione tra Spock e Kirk non
si limita, o non si dovrebbe limitare, alla risoluzione di enigmi. Ci saranno, nel corso
dell'avventura, sessioni nelle quali potremo aggirare il nemico invece che attaccarlo frontalmente,
guadagnando esperienza extra. Momenti in cui muoversi all'unisono, sfruttando i momenti
di distrazione del nemico per sgattaiolargli alle spalle. Purtroppo, per le gravi carenze
dell'IA alleata, tali frangenti si rivelano frustranti al punto da abbandonare completamente
qualsivoglia dinamica stealth. Ed anche aggiungendo un giocatore umano in coop le differenze sono
ben poche, a causa di animazioni e controlli del tutto inadatti all'esperienza furtiva.
Rimangono dunque solo gli scontri a fuoco ed anche in questo caso i risultati non sono
incoraggianti. La varietà tra le fila nemiche non manca, così come nella dotazione a disposizione.E'
l'esecuzione a non convincere mai come ci si aspetterebbe. Lo sfruttamento delle coperture
sottende a meccaniche piuttosto raffazzonate, poco reattive e dal funzionamento poco fluido;
le dinamiche di fuoco non restituiscono alcuna corposità, tanto che, se non fosse per il
movimento a schermo generato dal rinculo non ci sarebbe alcuna differenza. Infine, ancora
una volta, ci troviamo ad avere a che fare con un''intelligenza artificiale piuttosto
scadente. Chiude un quadro abbastanza deludente qualche
sessione platform copiata (male) da Uncharted ed una componente simil-RPG, che a conti fatti
resta piuttosto marginale all'intera avventura.
Per quanto riguarda il comparto tecnico il trend piuttosto mediocre prosegue con allarmante
soluzione di continuità. A salvarsi sono solamente i modelli poligonali dei due protagonisti
e dei membri principali dell'equipaggio della Enterprise, realizzati in fotocopia alla recente
pellicola cinematografica. Tutti gli altri mostrano fattezze molto meno definite, espressioni
facciali inesistenti ed una caratterizzazione piuttosto povera. A mettere tutti sullo stesso
piano ci pensa il comparto animazioni, molto arretrato rispetto alle produzioni odierne.
Sullo stesso livello anche la texturizzazione, spesso slavata e molto povera. Ambienti piatti
e senza il minimo appeal stilistico costituiscono gran parte delle location, incapaci di suscitare
qualsivoglia emozione. D'impatto differente il comparto sonoro, dove
alle buone campionature ambientali si unisce l'ottimo doppiaggio in lingua inglese, impreziosito
dalla recitazione degli attori che hanno preso parte alla più recente trasposizione cinematografica.
Star Trek: Il Videogioco è un chiaro esempio di come non sviluppare un tie-in. A convincere
è solamente l'aspetto narrativo, e non tanto per la vicenda in se quanto più la caratterizzazione
generalmente in linea con l'Universo di Star Trek. Per il resto si tratta di una sequela
di difetti, a partire dal gameplay sino alle problematiche tecniche, per la maggior parte
insanabili, capaci di rovinare anche qualche interessante idea di fondo. Un titolo da prendere
in considerazione solo e soltanto se grandissimi appassionati della saga, e per puro collezionismo.