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Tesoro... vieni a vedere.
NOVE MESI FA
Me ne vado.
Prendo Violet e andiamo da Jo.
In Florida?
Voglio essere lì
prima che inizi l'anno scolastico.
Non capisco...
E Los Angeles? Pensavo volessimo
entrambi ricominciare da capo.
Non ce la faccio.
- Ci abbiamo provato.
- No, invece.
Non ce la faccio più.
La terapia non è provarci,
è solo capire come stanno le cose
per poi fare davvero qualcosa.
Io ci ho provato.
E per quanto mi sforzi
per cercare di fidarmi di nuovo di te...
sento alzarsi un muro...
e io... io non...
non riesco a buttarlo giù.
Guarda questa casa.
Guarda che casa ho trovato...
è vicino all'Hancock Park,
dove ci sono tutte questa case anni '20.
Hai sempre detto che ti piacerebbe tantissimo
una casa così, che abbia personalità.
Beh, eccola qui.
Non mi stai ascoltando.
- Una casa non aggiusterà le cose, Ben.
- E' solo una casa, Viv, dai!
Guardala!
E' bella, vero?
Con i lampadari di Tiffany e tutto il resto.
Non so, forse è stregata o
qualcosa del genere, cioè...
il prezzo è ancora un po' tirato,
ma è sul mercato da un po' di tempo,
quindi magari possiamo prenderla con meno.
E poi c'è anche uno studio,
così posso ricevere i pazienti a casa.
E' perfetta.
No.
Amore...
il motivo per cui non sei sicura di volertene
andare è perché non è quello che vuoi.
Sono mesi che sto cercando una casa, e
quando ho trovato questa, te lo giuro su Dio,
è stato come... come se mi fosse arrivato
un raggio laser dritto al cervello.
E allora ho capito tutto.
E' stato come vedere un film nella mia testa.
Eravamo insieme... tu, io e Violet,
attorno al camino.
Violet leggeva un deprimente romanzo russo
e io attizzavo il fuoco...
mentre tu eri sul divano
a cullare il bambino.
Amore, abbiamo preso molte decisioni
importanti basandoci sull'istinto, e ora...
l'istinto mi dice che questo posto...
questa casa sarà...
sarà lei ad abbattere
quel muro che hai dentro.
Sono sicura che sia una casa bellissima.
Ti amo da morire.
Ti prego...
vieni almeno a vedere la casa.
Partiamo, tutti e tre.
Vieni solo a vederla.
Quando guardo questa casa...
per la prima volta, ho la sensazione...
che ci sia speranza.
Vivien?
Vivien!
Violet!
Vivien!
Dove sei, Vivien?
Vivien!
Dove sei?
Non l'aspettavamo prima di domani...
dopo la funzione.
Lo so, ma non posso approfittarmi
così di lei, Constance.
Non dica sciocchezze. Badare a
questo angioletto non mi pesa affatto.
E non vorrei avesse
troppe cose a cui pensare,
dovendo prendersi cura di
un neonato dopo una...
tragedia così indicibile.
Grazie, ma...
è arrivata la sorella
di Vivien, quindi...
Capisco.
Che benedizione sono...
- i parenti lontani nel momento del bisogno!
- Posso avere le sue cose?
Ma certo...
anche se è quasi l'ora della pappa.
Facciamo così. Gli do da mangiare, okay?
Così poi si addormenterà...
e lei potrà tornare fra qualche ora.
- Posso dargli io da mangiare.
- Davvero, nessun disturbo.
Sono qui per riprendermi
mio figlio, Constance.
Suo figlio, certo...
mi faccia raccogliere le sue cose.
Questo latte va scaldato.
Basta metterlo sotto il rubinetto
e far scorrere l'acqua calda.
- Me la caverò.
- No, io non penso proprio.
E nemmeno questo bambino,
se lo riporta in quella casa.
- Mi dia le sue cose e basta.
- Dottor Harmon, mi ascolti.
In quella casa ci sono delle forze...
che intendono far del male a questo bambino.
Sappiamo entrambi che è vero.
Le stesse forze che hanno ucciso
la sua dolce mogliettina.
E che mi dice di sua figlia?
Mi dica, dottor Harmon,
ha comprato una bara anche per Violet?
Se quella casa ha voluto il suo spirito,
cosa succederà a questo bel bambino?
- Il bambino starà bene.
- Lei è un illuso!
Dopo tutto quello che ha visto...
dopo tutto quello che è successo,
come fa a essere ancora così cieco?
- Pronto?
- Sono Ben Harmon, il terapista di Tate.
La sto chiamando perché
non posso più seguire suo figlio.
Vorrei darle il numero di un altro psichiatra
che penso potrebbe aiutarlo.
Ma perché, dottore?
Perché suo figlio ha oltrepassato
il limite con mia figlia.
- Ma...
- Mi dispiace tanto.
Dov'è?
Nella sua tomba.
Dove ha passato più tempo
di quanto ne abbia trascorso sulla terra.
Hai distrutto la mia famiglia!
- Tu!
- Lei... sta pagando per i suoi peccati...
dottor Harmon.
Si faccia dare un consiglio.
Quando me ne sarò andato...
chiuda a chiave la porta
e preghi che non ritorni.
Mi stavo chiedendo come stesse
andando la fase di adattamento.
Devo dire che la cosa più difficile
è guardare Ben. E' davvero distrutto.
Sì, beh, sono sempre i vivi
che ci mettono in difficoltà.
Non devi nasconderti, cara.
Non può vederti se tu non lo vuoi.
Giusto, continuo a dimenticarmene.
Vorrei tanto allattarlo.
No, Ben. Non nel microonde.
E' ancora attaccata alla vita precedente,
cara. E' una pessima idea.
Visto? Se l'è ricordato.
Era un buon padre.
Moira, so che tu non approvi,
ma nonostante tutti i suoi difetti...
è un buon padre.
Non capirò mai perché sente sempre
il bisogno di difenderlo.
Ecco qua.
Vuole che la veda? E' questo il problema?
Sta combattendo il desiderio di apparire?
No, non voglio che mi veda. Non voglio
assolutamente che veda me o Violet.
Me lo sono fatto promettere da lei.
Perché se ci vede, vorrà rimanere qui.
- E' tutto a posto.
- Deve andarsene da questa casa.
E crescere il nostro bambino.
Allora si sieda e mantenga le distanze.
Ricordi come devono finire le cose.
Andrà tutto bene.
In Ben c'è qualcosa di diverso.
E' così ottimista.
Forse è perché fantastica su tutte
le donne con cui potrebbe andare.
Mi perdoni, immagino
di essere stata scortese.
Moira, mi faresti
una tazza di tè, per favore?
No.
Nega l'evidenza in maniera sorprendente.
Lei è un fantasma, signora Harmon.
E io non prendo ordini dai fantasmi.
Ora io e lei siamo uguali.
E' vero. Ti devo delle scuse.
E credo dovresti chiamarmi Vivien.
Mi piacerebbe.
Vivien, se mi posso permettere...
lascialo stare. Non torturarti.
Non è colpa tua.
Non hai nessuna colpa.
Sta per arrivare tua zia Jo.
- Non puoi farlo.
- Vivien.
Lo sapevo che eri qui.
Perché non sei venuta da me?
Avrei solo peggiorato le cose.
Voglio che tu prenda
il bambino e te ne vada.
- No, lasciamelo fare, così saremo insieme.
- No, no, no, no.
No!
- Quel bambino ha bisogno di un padre, Ben.
- Non sono suo padre.
- Lo sai tu e lo so anch'io.
- E' il mio bambino...
e tu non dovresti fumare.
Non m'interessa da dov'è venuto.
Darei tutto per potermi prendere cura di lui.
Vivien...
mi...
mi dispiace tantissimo
per tutto quello che ti ho fatto passare.
Voglio che tu mi stia a sentire.
Ti perdono.
Quindi basta...
basta drammi e basta tragedie. Ne abbiamo
avuti abbastanza in questa famiglia. Basta.
E se c'è ancora uno spiraglio di luce...
è quel bambino
che dorme al piano di sopra.
E' la tua opportunità
di comportarti in modo diverso.
Voglio che tu prenda il bambino,
lasci questa casa
e voglio che non torni mai più.
Tua sorella ha detto che
se ne sarebbe presa cura lei.
- E' una brava madre.
- No, non è quello che voglio.
- Cosa vuoi?
- Voglio...
immaginarti con quel bambino sulle spalle
mentre passeggiate lungo Newbury Street.
E Violet?
E Violet cosa?
Sono un'adolescente.
Non sono proprio una passeggiata.
Violet.
Che razza di padre sono stato?
Non mangiavi. Non andavi a scuola.
Eri già morta e...
- non l'ho capito.
- Sono stata io a escluderti.
Temevo che ti avrebbe distrutto.
Mi manchi così tanto.
Non sarei mai riuscita
a entrare a Harvard.
Ma ti ho fatto risparmiare
un sacco di soldi.
Sì, è vero.
Papà, devi andartene.
Ogni minuto che passi in questa casa,
sei in pericolo. E anche il bambino.
Ti prego.
Fallo per noi.
Dove te ne vai, Ben?
Non penserai mica che
ti lasci andar via così?
Togliti di mezzo, Hayden.
Non ho tempo per le tue cazzate.
Adesso avremo
tutto il tempo del mondo.
Benvenuti! Voi dovete essere i Ramos.
Sì, io sono Stacy.
Lui è mio marito Miguel.
- Salve.
- Miguel! Che nome esotico.
Vi confesso che ho un debole per tutto ciò
che viene da oltre il confine meridionale.
In realtà la mia famiglia
viene dalla Spagna.
- Già.
- Ancora meglio.
Trovo che gli ispanici europei
siano di gran lunga superiori.
E' una classica casa
in stile vittoriano di LA.
E' stata costruita attorno agli anni
'20 dal medico delle star di quei tempi.
Come potete vedere,
è semplicemente favolosa.
- I lampadari sono dei Tiffany autentici.
- Ah sì?
Il resto della casa
è stato rimodernato.
Gabriel! Aspetti.
Mi scuso per mio figlio.
A quanto pare lo skateboard gli è stato
attaccato chirurgicamente al corpo.
- Non va da nessuna parte senza.
- Va tutto bene, signor Ramos.
Basta che non lasciamo
segni sul pavimento.
Aspettiamo altri figli?
No, ne abbiamo uno solo. La ringrazio.
Il mobilio appartiene
al proprietario precedente,
ma se vedete qualcosa che vi piace,
sono sicura che sia possibile
trovare un qualche accordo.
Tesoro, è meravigliosa.
Guarda questa casa.
Parlando di soldi, Marcy,
so che l'economia è in crisi,
ma perché l'offerta è tanto al di sotto
dei prezzi di mercato?
Non è che ci sono problemi
di muffa, o di radon, vero?
No, niente di così semplice.
Per motivi di trasparenza,
sono tenuta a informarvi che i proprietari
precedenti sono deceduti in questa casa.
Come?
La moglie è morta durante il parto...
e per il dolore il marito si è suicidato.
Si è impiccato dal ballatoio
del secondo piano.
E' una storia d'amore
tragicamente romantica.
Questo è il loro cane, Hallie.
E' l'unica sopravvissuta
della famiglia Harmon.
L'ho adottata io.
Beh, almeno non sono stati assassinati.
- Signora Ramos?
- Sì?
Sarei felice di mostrarle un'altra casa.
Ma ovunque andiate,
entrerete comunque nel passato di qualcuno.
Solo che questa potete averla
per 200.000 dollari in meno
rispetto all'ultima volta
che l'ho venduta.
Che ne pensi, Gabe?
Non credo nei fantasmi.
Era ovvio che l'avrebbe detto.
Continuiamo la visita?
Sì, ma certo.
Sono certa che s'innamorerà della cucina.
Ha il piano di lavoro in marmo,
un angolo per la colazione...
- e avete mai visto un braccio per la pasta?
- No.
- No.
- Personalmente nemmeno io.
Vivo da sola.
Ma la signora Harmon si vantava
di essere un'amante della buona tavola.
Osservate il gazebo
nel giardino sul retro.
Stai bene?
Sì.
Io... sono scivolato.
Dov'è mamma?
Ce la siamo giocata
nel momento in cui ha messo piede in cucina.
Credo che abbiamo appena
comprato una casa.
Forza, da' un'occhiata
al resto di questo posto.
Di sicuro c'è spazio
per un tavolo da biliardo.
Immagini di sorseggiare un buon mojito
in un caldo giorno d'estate.
Penso che voi sopportiate il caldo
meglio di noi ***. Giusto?
Vedo che c'è una nuova famiglia
che le si trasferisce accanto.
Sì, l'ho notato.
Spero tanto che siano una...
bella famiglia.
Vorrei andare a dargli
il benvenuto di persona,
ma come potrete immaginare,
ritornare in quella casa è difficile per me.
Dopo quello che ho visto.
Stupido figlio di puttana.
Vi prego, ditemi che non siete venuti
a darmi altre cattive notizie.
Nessuna notizia, a dire il vero.
Quindi non avete ancora trovato
quell'adorato bambino?
- Nessuna traccia.
- Questo è molto... preoccupante.
Vorremmo riesaminare la sua deposizione.
Per essere sicuri
di non aver tralasciato nulla.
- Certo.
- Ha detto di essere andata dagli Harmon
all'incirca alle sette e mezza di sera.
Per controllare come stavano
il dottor Harmon e sua figlia.
Dopo aver suonato il campanello senza avere
risposta, ha deciso di entrare in casa.
Non essendo estranea... alle tragedie,
ero comprensibilmente preoccupata.
Preveggente, come poi si è scoperto.
Stupido... figlio di puttana.
Non riesco a credere
che mi abbia ucciso.
Le sta bene.
Il mio primo istinto
è stato quello di scappare.
Di correre via urlando e non tornare
mai più. Ma poi ho pensato al bambino.
Merda.
Ben!
Papà.
Beh, è tutto molto toccante.
Ma dove cavolo è il bambino?
Così sono andata a cercare
la figlia degli Harmon.
E quando ho scoperto che
era scomparsa anche lei...
ho capito cosa doveva essere successo.
Sei venuta a vedere il mio bambino?
Sono venuta a prendere mio nipote.
Oh, ma davvero?
La signora Harmon è d'accordo con me.
La casa dei morti non è il luogo
più adatto per crescere un figlio.
Lo è per questo bambino.
- Lui è speciale.
- E' mio.
Dovrai passare sul mio cadavere.
Ci siamo passati da un pezzo.
Merda.
Violet ha preso quel bambino...
ed è scappata. Dio solo sa dove.
Ma li ricordo sempre entrambi
nelle mie preghiere, ogni notte.
Bene...
Se dovesse venirle in mente
qualcosa che le ha detto Violet,
qualcosa che potrebbe farci
capire dov'è andata...
- ce lo farà sapere?
- Senza dubbio.
La ringrazio... per la sua disponibilità.
Chi è il mio bell'angioletto?
Chi è il mio bell'angioletto?
Eccolo, il mio bell'angioletto.
E tu chi sei?
Hai dei gusti musicali orribili.
*** Surfers?
Salve? Furto con scasso? Chi sei?
Un fantasma di una vecchia me stessa.
Violet. Vivo nel quartiere.
Hai le mani fredde.
Sai come si dice.
Mani fredde, cuore caldo.
- Ehi!
- Non hai niente dei Ramones?
Tipo "Animal Boy" o "Too tough to die"?
Ehi. Esci dalla mia camera.
Sicuro di voler stare da solo?
Dicono che questa casa sia infestata.
Sei un po' fuori di testa, non è vero?
Non sai quanto.
- Tutto bene?
- Sì. Il pavimento è messo male.
Sai chi è messa male veramente?
Quell'agente immobiliare, Marcy.
Davvero? Io penso che sia una gran figa.
Una rossa da paura. Una gran gnocca.
Davvero?
Allora mi sa che dovrò farla fuori,
quella stronza.
Ehi... ce n'è abbastanza per tutte!
Beh...
a me non piace condividere.
Vogliamo battezzare la casa stasera?
Questo risponde alla tua domanda?
Questo sì.
Tesoro... Gabe è di sopra.
Una volta anche noi eravamo così.
All'inizio.
Continua...
- Rimanendo in tema...
- Sì.
Gabe quest'anno si diploma.
Questa casa è immensa.
Non credi che ci sentiremo soli?
Un bambino?
Non credi sia troppo vecchia?
Quasi... quasi.
Quindi dovremo darci una mossa.
Ho perso due bambini in questa casa.
Uno di loro non ha nemmeno mai respirato.
E l'altro, se l'è portato via Constance.
Se non altro, è fuori da questa casa.
Sembrano proprio una bella coppia.
Non possono avere
un figlio in questa casa.
Hai ragione.
Dobbiamo fare qualcosa.
E avrete bisogno di aiuto.
Alcuni spiriti in questa casa sono
arrabbiati e assetati di vendetta,
e non vedono l'ora di infliggere
il loro destino sugli altri.
Ma molti di noi sono innocenti e buoni,
vittime senza colpa
delle azioni di qualcun altro.
E non vogliamo assistere
ad altre sofferenze in questa casa.
Cosa stavi sognando?
Merda!
Scommetto che lo so.
Me la sognerei anche io,
se potessi sognare.
Ma penso di non sognare più ormai.
Ma che cavolo... Chi sei?
- Cosa ci fai nella mia stanza?
- Un tempo era la mia stanza.
E poi è stata la sua.
Di che stai parlando?
Violet.
Era la mia ragazza.
La tipa strana di prima?
Che vuoi dire con "strana"?
Sembrava in gamba.
Non è successo niente.
Non mi ha detto di avere un ragazzo.
Ci siamo tipo lasciati.
Capito.
Cioè, non si tocca, amico. Ho capito.
No...
non credo tu abbia capito.
Merda! Mamma?
Oh, mio Dio!
Miguel! Miguel!
Miguel!
Stammi lontano. Stai lontano.
Vattene via!
Vattene!
Via!
No! Tu rimani qui!
- Cosa vuoi da me?
Gabe! Gabe?
Perché?
Perché?
Perché?
Voglio che sia felice.
Gli piaci, si vede lontano un miglio.
- Sei un bravo ragazzo, giusto?
- Cosa?
Hai un sacco di amici,
pratichi tanti sport...
- Hai degli ottimi voti, no?
- Nella media.
Nella media va bene.
La normalità va bene.
Si merita la normalità.
Vattene via!
Non voglio farti del male!
Ma devo comunque ucciderti.
Miguel...
è ora che tu apra gli occhi...
e che tu veda cos'è questo posto,
e cos'è in grado di fare.
Ho bisogno che qualcuno provi
il dolore che provo io.
Lascia che sia la tua guida.
Guarda cosa mi ha fatto.
SCAPPA
Perché lo stai facendo?
Ti prego, te l'ho detto,
non è successo niente.
Potresti smetterla di guardarmi?
- Cosa?
- Voglio dire, puoi...
puoi... alzarti oppure...
non lo so, voltarti o roba simile?
Ti prego... non uccidermi.
Non è niente di personale.
E' che è tutta sola.
E non è giusto! Alzati!
- Padre nostro...
- Smettila, smettila. Andiamo.
Girati.
Bambino cattivo.
E Stacy cosa penserebbe?
Cavolo, sto sognando.
Sei completamente sveglio.
Oddio!
Oddio!
Miguel!
Stacy!
Stacy?
- Miguel!
- Stacy!
- Lasciala Lasciala stare!
- Ehi... Basta! Ben!
Malato... bastardo pervertito.
Si sono appena trasferiti e
tu cerchi già carne fresca?
E voialtri chi cavolo siete?
Una volta era mio marito.
Non potete immaginare
da quanto volevo farlo.
Non potete immaginare
da quanto volevo farlo.
Ecco come vi riduce...
questa casa.
Scappate.
Tate, no.
Metti giù il coltello, Tate.
Non posso.
Lo sto facendo per te.
Non sono riuscito a salvarti.
- E' colpa mia se sei sola.
- Non sono sola. La mia famiglia è qui ora.
Non basta. Hai bisogno di qualcuno.
- Non di lui.
- Allora cosa vuoi?
Quello che volevo eri tu.
Mi hai detto di andare via.
Già...
ma non ti ho mai detto addio.
Permettimi di dirti addio.
Addio, Tate.
Gabe! Gabe, andiamo!
Andiamo, Gabe!
Andiamo, andiamo, andiamo.
Qualche altra povera famiglia
si trasferirà qui.
Degli stupidi che non hanno idea
di cosa li aspetta.
E noi sappiamo esattamente cosa fare.
PREZZO RIBASSATO
Il tour termina con una delle più famose
case dell'orrore della Città degli Angeli.
E la recente e sanguinosa tragedia
della famiglia Harmon...
- che va ad aggiungersi alla fama della...
- No, non c'è niente da vedere qui.
- Casa dell'Omicidio!
- Devo vendere questa casa.
Andatevene!
Ne ho abbastanza!
Devo vendere questa casa!
Hai un minuto?
Lo so.
Sono l'ultima persona che
vorresti vedere ora come ora.
Tu non sei una persona.
Sei un mostro.
Mi mancano davvero
le nostre chiacchierate, Ben.
Mi stavano davvero aiutando.
Cazzate. Sei uno psicopatico, Tate.
E' una malattia mentale,
e la terapia non può curarla.
Quindi è questa la tua diagnosi?
Sono uno psicopatico?
Sì, e della peggior specie.
Sei carismatico, convincente
e un bugiardo patologico.
Ma non ascoltarmi, io sono
un ciarlatano. E tra parentesi...
la terapia non funziona.
Non funziona?
Allora perché le persone la fanno?
Perché non vogliono assumersi nessuna
responsabilità per le loro vite di merda!
Così pagano un terapista che ascolti
le loro cazzate e li faccia sentire...
speciali.
Così possono incolpare le loro pazze madri
per tutto quello che è andato storto.
Ti suona familiare?
E' anche un gran bell'imbroglio.
Settimana dopo settimana,
mese dopo mese, anno dopo anno,
incassiamo gli assegni,
ma in fondo sappiamo che non funziona.
Sei un figlio di puttana.
Non siamo così diversi, Tate.
Anch'io sono una brutta persona.
Ho ferito le persone che avrei dovuto...
- amare di più.
- Ma ti hanno perdonato, no?
- Forse Violet perdonerà anche me.
- Non può.
Puoi perdonare qualcuno solo per
qualcosa che ti ha fatto direttamente.
Quelle persone... che hai ammazzato?
Sono gli unici che possono perdonarti.
e non gliene hai dato modo.
Quindi è così e basta?
Non c'è... non c'è nulla che possa fare?
Nessuna possibilità di redenzione?
Interpretazione formidabile, Tate.
Ora fai il ragazzino incompreso?
C'ero cascato e anche Violet.
Ma uno psicopatico,
per definizione, è incapace...
di provare rimorso.
Quindi, forza, riproviamoci...
sul serio stavolta.
Tu...
hai distrutto tutto quello
che contava di più per me.
Adesso cosa pretendi da me?
Non so molto a proposito di definizioni,
ma mi dispiace davvero, Ben.
- Per te più che per chiunque altro.
- Chiedere scusa è facile...
Che ne dici di assumerti la responsabilità
delle cose che hai fatto?
Cristo!
Non riesci nemmeno a dirlo.
Nel 1994...
ho dato fuoco al fidanzato di mia madre...
e poi ho ammazzato a colpi di arma da fuoco
15 ragazzi alla Westfield High.
Ho ucciso la coppia gay
che viveva qui prima di voi...
e ho violentato tua moglie.
Ci sarebbero altre cose,
altre persone a cui ho fatto del male...
Ti dirò tutto.
Non sono il tuo confessore, Tate.
Non posso assolverti
per niente di tutto questo.
Okay, questo l'ho capito...
ma potresti semplicemente...
passare del tempo con me, qualche volta?
C'è qualcuno?
- C'è qualcuno?
- Grazie a Dio è qui!
Sono sfinita.
- E' la nuova tata?
- Chi c'è?
- Nora?
- Signora Montgomery, per cortesia.
Mia madre mi ha insegnato una regola:
mai permettere alla servitù
di chiamarti per nome, quindi...
E' il mio bamb...?
Oh... mi perdoni, signora Montgomery,
sarei venuta prima, ma...
non pensavo ce l'avesse fatta,
credevo fosse nato morto.
Quasi.
Ha fatto solo un piccolo pianto
e poi è morto.
A quanto pare sono l'unica che l'ha visto,
Charles no.
Che genio.
E' un bambino infelice. Ne sono certa.
Oh, è lei... la madre biologica.
Forse era malnutrito durante la gravidanza,
oppure lei ha un codice genetico inferiore.
In ogni caso, sono piuttosto
insoddisfatta, è gracilino.
Beh, i suoi polmoni sono forti,
sono riuscita a sentirlo dal piano di sopra.
- Posso?
- No, giù le mani!
Voialtri... pensate di poter comparire
e rivendicare diritti di nascita,
ma c'erano degli accordi.
Questo bambino è mio.
Capisco...
ma conosco alcuni...
trucchetti che potrebbero...
aiutare a farlo calmare.
- Come si chiama?
- Piccolo Mostriciattolo Rumoroso.
# Sta' buono, piccolino!
Non dire una parola #
# La mamma ti comprerà un uccellino #
# E se l'uccellino non canterà #
# Il papà ti comprerà
un anello di diamanti #
Oh, grazie a Dio!
Temevo davvero che gli avrei fatto
del male se non si fosse calmato.
Sono giorni ormai che è inconsolabile
e io sono veramente sfinita.
Cara, penso che potrei aver bisogno di...
riposarmi un po'.
Magari può tenerlo lei stanotte.
Si riposi, signora Montgomery.
Ha bisogno di riposarsi per bene.
Noi staremo bene.
Non sono del tutto sicura di avere
la pazienza necessaria per essere madre.
Forse a causa di tutte
quelle orribili bambinaie.
A dire il vero, neanche mia madre
è stata molto brava.
Ti chiamerai Nicholas?
O Jonah?
O Jeffrey?
Sarai un piccolo Jeffrey?
Chi sarai, piccoletto?
Moira, che stai facendo?
Sto ripulendo i mobili con l'aceto,
signora Harmon.
Ho notato quanto fossero appiccicosi
quando la nuova famiglia se n'è andata.
Non saprei che altro fare.
Sono brava solo a pulire,
perciò continuo.
Mi dispiace, Moira.
Guarda chi ho trovato.
Era nel seminterrato.
Era laggiù con Nora e
non smetteva di piangere.
Sapevo che non sarebbe stata in grado di
occuparsene. Non vuole veramente un bambino.
Si era solo fissata
sull'idea di averne uno.
Quella donna non ha un briciolo
di amore materno in corpo.
Vuoi tenerlo in braccio?
Ecco qua.
E' così piccolo e delicato.
Ha la pelle come una pesca.
Sarei stata una buona madre...
se non fossi stata così sgualdrina.
Mi perdoni... non c'è niente di peggio di
una vecchia domestica che si autocommisera.
Sai, avrò bisogno
di molto aiuto con lui.
Non posso accettare un tale incarico,
non ho le competenze per fare la tata.
Non stavo pensando di assumerti.
Volevo solo chiederti se ti andrebbe
di diventare la sua madrina.
Se questo la farà sentire più tranquilla...
Credo che saresti
un ottimo acquisto per la nostra famiglia.
Ho trovato questi in soffitta.
Queste decorazioni sono antiche!
Credo proprio di sì.
Arriverai a capire, Violet, che il termine
antico perde tutto il suo significato
quando tutta la tua esistenza
non è altro che un unico eterno presente.
Okay, tutti pronti?
Guardate qui.
Sono fiero di dire
che l'ho tagliato con le mie mani.
Avete mai visto niente di così bello?
Io sì.
Guardalo. E' meraviglioso.
Ha un carattere bellissimo.
Non piange quasi mai.
Sembra il suo papà.
Vuoi tenerlo in braccio?
Ecco.
Non pensavo fosse possibile per me, Vivien...
ma sono felice.
Tira fuori le palle, Rimbaud.
Non le piaci più.
Non te la darà mai più.
Non ti parlerà mai più.
Aspetterò.
Per sempre, se devo.
TRE ANNI DOPO
Ding ***!
Sei in vena di miracoli oggi, Helen?
Constance, porta le tue chiappe
sulla mia sedia.
Dove sei stata, ragazza mia? Iniziavo a
pensare che avessi trovato un altro salone.
Per carità, no, no, no, no!
No, è che sono stata un po'...
bloccata in casa ultimamente.
Non urlare quando mi toglierò il foulard.
Io e le tinte per capelli
siamo diventate molto intime.
- Bloccata in casa? Hai avuto un incidente?
- No.
Ho avuto un bambino.
- Un bambino?
- Un maschio.
Un figlio.
Oh, no... non l'ho partorito io, ovviamente.
No, era il figlio...
di lontani cugini da parte di mia madre.
I DeLongprees della Virginia.
Evaline e Steve.
Sono morti tragicamente in un incidente
in autostrada fuori Richmond,
lasciando orfano quel povero angioletto.
- E' terribile.
- Sì, ma...
io e il piccolo Michael
eravamo destinati a stare insieme.
Era destinato a essere mio figlio.
E io a essere sua madre.
E sono stanca di sembrare
sua nonna, quindi...
Ecco, fai la tua magia.
Helen!
Tu sì che sei un'artista.
Beh, anche un artista ha bisogno
delle giuste materie prime.
Sai, Constance,
ti conosco da tantissimi anni,
ma non credo di averti mai vista
così giovane e raggiante come adesso.
Sì, vero?
- Posso confidarti una cosa?
- Certo.
Sin da quando ero una bambina...
sapevo di essere destinata...
a fare grandi cose.
Sapevo che sarei diventata qualcuno.
Una persona...
importante.
Una volta pensavo
che sarei diventata una star del cinema.
Ma...
i miei sogni divennero incubi.
Invece delle corone d'alloro...
corone funebri.
Invece della gloria...
amare delusioni...
crudeli torture.
Però adesso capisco.
Le tragedie mi stavano preparando...
per qualcosa di più grande.
Ogni perdita che ho subito
è stata una lezione.
Mi stavano preparando.
E adesso so per cosa.
Per questo bambino.
Un bambino fuori dal comune...
destinato a fare grandi cose!
Bisognoso di una madre fuori dal comune.
Una donna forgiata
nelle fiamme delle avversità...
che sia in grado di guidarlo...
con saggezza...
con fermezza...
con amore.
Scusami se ho fatto tardi, Flora.
Ma Helen mi ha dovuto raccontare ogni singolo
dettaglio del Bat Mitzvah di sua nipote.
La quantità di soldi che questa gente
spreca per una tredicenne è...
Flora?
Ehi.
E adesso che ci faccio con te?
traduzione: seanma, dogsitter, arden,
adduari, severomietitore, marko988, Eleanor
revisione: superbiagi
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