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Buongiorno, sono Bernardo Rocco dell'Istituto Europeo di
Oncologia, della divisione di urologia e direttore della
scuola di chirurgia robotica dell'istituto.
La chirurgia robotica è un nuovo modo di fare chirurgia
che si è affacciato negli ultimi anni nel panorama della
sanità e, in particolare, è associato alla tendenza a
identificare malattie sempre più aggredibili
chirurgicamente in stadio iniziale. Come urologo, mi viene
l'esempio della prostata: l'introduzione del Psa ha portato
a una riduzione dello stadio di malattia alla diagnosi e,
in questo senso, ci dà la possibilità di intervenire in
modo più precoce con tecniche volte sì alla guarigione, ma
anche alla preservazione funzionale, laddove è possibile.
La robotica in questo senso si inserisce come strumento che
consente di ottenere una mini/invasività molto efficace,
con una ragionevole facilità perché, rispetto alla
laparoscopia tradizionale, ha una serie di vantaggi, come
la visione tridimensionale, la tecnologia con gli snodi
vicini all'organo di interesse, quindi la enderois
technology, i filtri antitremore, che consentono
sicuramente di semplificare la vita al chirurgo che si
vuole avvicinare alla mini/invasività. Il risultato, come
si vede negli Stati Uniti, sempre per tornare al modello
prostata è che, negli anni recenti, si è passati al
sorpasso da parte della chirurgia robotica nei confronti
della chirurgia a cielo aperto, nel trattamento del tumore
prostatico localizzato. In questo senso, l'Istituto Europeo
di Oncologia si è avvicinato alla chirurgia robotica, in
particolare con l'urologia nel 2006, il primo novembre del
2006 abbiamo effettuato il primo intervento di
prostatectomia radicale il professor Decobelli e io ed
abbiamo, da allora, effettuato complessivamente,
considerando le altre specialità che fanno parte del nostro
istituto, più di mille interventi in due anni e mezzo.
Quindi sicuramente c'è stato un ampliamento delle
indicazioni, un allargamento dell'utilizzo non soltanto
nell'ambito urologico, ma in ginecologia, in chirurgia
toracica, in chirurgia addominale e in chirurgia
cervicofacciale.
A fronte di quest'esperienza sul campo, che ha fatto sì
che ci siamo trovati a acquistare un secondo sistema Da
Vinci recentemente, è stata, dal Professor Veronesi,
formulata l'ipotesi di cercare di portare quest'esperienza
che è stata maturata in istituto a livello formale, con la
creazione di una scuola di chirurgia robotica. Questa
scuola non è la prima in Italia, ma sicuramente è la prima
che unisce diverse specialità, così tante tutte insieme
focalizzate a un obiettivo oncologico. Non soltanto gli
operatori dello Ieo saranno coinvolti in questa scuola, ma
potremo garantire alle persone che verranno a imparare in
questa scuola anche l'esperienza di grandissimi esperti
internazionali: ne cito uno per tutti, Vipul Patel, il più
esperto chirurgo di tumore prostatico al mondo, con oltre
3. 000 casi effettuati personalmente, direttore del Global
Robotics Institute di Celebration in Florida, sarà il
nostro condirettore nell'esperienza didattica per quanto
riguarda l'urologia. E altri nomi di questo livello
affiancheranno i nostri colleghi delle altre specialità per
quanto riguarda appunto la formazione.
A chi si rivolge la scuola di chirurgia robotica? La
scuola di chirurgia robotica si rivolge a tante figure
professionali diverse, perché? Perché la chirurgia robotica
è una chirurgia di team soprattutto, è una chirurgia che
prevede la fusione, l'interazione tra diverse
professionalità, come l'infermiere professionale, il
chirurgo e l'anestesista: tutto deve funzionare come un
team di Formula Uno, perché se non c'è una perfetta
coesione e un coordinamento, anche il miglior chirurgo è
molto dipende dall'assistenza al tavolo, quindi dal suo
collega che lo assiste e dall'infermiere professionale che
prepara il materiale e aiuta nella gestione dell'atto
operatorio, non ultimo l'anestesista, che ha sicuramente
nuove problematiche da gestire. Quindi diverse figure
professionali sono coinvolte sia a livello di docenza,
appunto, che soprattutto come persone che potranno
partecipare ai nostri corsi. I corsi saranno corsi
nell'ambito delle diverse specialità, di urologia, di
ginecologia, chirurgia toracica, addominale e chirurgia
cervicofacciale, saranno diversi anche in termini di
lunghezza e durata, realizzeremo dei corsi brevi giusto per
dare un'infarinatura a chi vuole conoscere questa nuova
tecnologia e non ha ancora avuto modo di poterla provare,
utilizzare, con modelli simulatori, case observation in
sala operatoria, faremo dei corsi più avanzati in cui ci
sarà un coinvolgimento maggiore da parte del discente
nell'attività formativa e faremo, più avanti, dei corsi
avanzati in cui, nel momento in cui il discente avesse la
disponibilità di fermarsi presso la struttura per un tempo
maggiore, ci sarà anche la possibilità di interagire
maggiormente con il chirurgo operatore, proprio per avere
la possibilità di una didattica più completa e più
importante.
A questo, per i gruppi che intenderanno realmente
realizzare un'attività di chirurgia robotica presso il loro
ospedale, ci sarà poi la possibilità di avvalersi di un
mentor dell'istituto che uscirà e accompagnerà i primi
passi della nuova struttura che comincerà l'attività
robotica, quindi proprio con una mentorship sul territorio.
E' una scuola che si rivolge a un pubblico internazionale,
non solamente al pubblico italiano: sappiamo che la
robotica si è molto diffusa in Europa, l'Italia è il Paese
con il maggior numero di robots, ma anche l'Europa dell'est
, in questo momento, sta sicuramente guardando con
interesse l'avvento di questa tecnologia così importante.
Quindi una scuola multidisciplinare, multispecialistica,
che si rivolge a diversi operatori nell'ambito sanitario e
a persone di diversi Paesi: in questo modo speriamo di
poter condividere un'esperienza che, al momento, ci rende
estremamente soddisfatti e che sembra una nuova via per
fornire al paziente una qualità di cura oncologica
ottimale, ma con un impatto della terapia inferiore,
riducendo quindi quello che è l'impatto funzionale e
l'impatto perioperatorio delle terapie.