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Il catalizzatore è una sostanza chimica un po' particolare:
partecipa a una reazione ma non ne viene trasformato, in realtà lui induce un percorso diverso,
fa sì che i reagenti si incontrino e seguano delle orbite impreviste,
e questo fa sì che una reazione che sarebbe impossibile dal punto di vista cinetico, sulla scala dei tempi infinita,
ecco che diventa possibile ed effettivamente avviene.
[Musica da camera]
[Musica prosegue - chiacchiericcio in sottofondo]
[Vittoria] Allora, hai visto quant'è carina? E non è solo carina: ha due Master in Economia e a nemmeno quarant'anni è già...
Ma... Mi stai ascoltando?
[Stefano] Mh?
Sì, sì, mamma, è perfetta, brava, bellissima, ricca come tutte quelle che mi presenti tu.
[Vittoria] Ah, scusa, eh! La prossima volta te ne cerco una brutta, stupida e con le pezze al culo.
[Stefano] Veramente vorrei trovarmela da solo, ma tanto non capisci...
[Vittoria] No, proprio non vi capisco, te e tua sorella... [Suona il campanello] Tutte le volte vi...
[Stefano] Hanno suonato, vado io.
[Ospite] Vicky, la tua casa è bellissima!
[Vittoria] Sì, grazie, grazie!
[Stefano] Oh, eccoti finalmente! [Silvia] Ciao...
[Stefano] Stavo per strozzarla! Uh! Ma ci siete proprio tutte!
[Silvia] Sì, ho dovuto portare anche loro, sono capaci di tutto da sole;
speriamo non facciano guai anche qui.
[Stefano] Scherzi? Sarà uno spasso. E la zia sarà felicissima di vedervi, perché non andate a salutarla?
[Chiara] Bella cugi!
[Musica da camera e chiacchiericcio proseguono in sottofondo]
[Stefano] Che pppalle questa storia del matrimonio!
Beati voi che non ce l'avete per legge!
[Silvia] Chi è la fortunata, questa volta?
[Stefano] Quella laggiù.
Nientemeno che una top manager dalla carriera lanciatissima.
Che c'è?
[Silvia] Mh?
[Stefano] Vi conoscete?
[Silvia] No! No, no. Mai vista... Non... Perché?
[Stefano] Boh! Mi pareva...
[Chiara] Ma... Conoscete per caso "Balada" di Gustavo Lima?
[Violoncellista] No, veramente no...
[Chiara] E "Turn me on" di David Guetta?
[Violoncellista] No, no...
[Chiara] Ok, andiamo, perché queste di musica non ne capiscono proprio un cazzo.
[Stefano] Secondo me non la racconti giusta.
Lei forse ti conosce, visto come continua a guardarti.
[Silvia] Ma, eh, guarda che è solo una tua fantasia, non mi sta guardando.
[Stefano] Non ti stacca gli occhi di dosso, ti dico!
Sorellina, hai fatto colpo!
[Silvia] Ma smettila! Ha-hai bevuto.
E-e poi ch-che cos'ha a che fare una cosė con me?
[Stefano] Non ci credi?
Allora gioco!
[Silvia] No, dai, gioco no che poi la mamma si -
[Stefano] Niente scuse.
Queste sono le regole: ogni volta che miss donna in carriera ti guarda
io mi gratto il culo
e tu bevi.
[Musica da camera e chiacchiericcio per tutta la scena]
[Vittoria] Alessia! Cara, vai già via?
[Alessia] Oh, sì, grazie signora, ma è tardi e io devo ancora lavorare
e poi domani avrò una giornata densissima.
[Vittoria] Ecco, io spero che tu non fugga per il comportamento dei miei figli, di solito non fanno cosė.
[Alessia] Ma assolutamente no, anzi, è stata una bella serata;
anzi, i suoi figli sono originali, ecco.
[Silvia - sbiascicando per l'ebbrezza] Perché mia madre non ti ha ancora detto la parte più originale di me...
[Vittoria] Vieni, vieni Alessia, ti accompagno.
[Silvia] Ho appena fatto una colossale figura di merda.
[Chiara] Mh. Al goccio!
[Chiara] Bella Olga! Che fai? Dormi?
[Silvia] Scary Movie!
Sì! Caffè, per favore!
Ma cosa dici, non ti capisco!
Quanto parli stamattina!
Ho la testa che mi scoppia!
[Olga] Silvia! Credeva tu morta!
[Silvia] Buongiorno anche a lei, Olga.
[Olga] Visto che tu viva chiama subito subito signora Vittoria.
[Silvia] Che cos'è, una punizione sovietica per aver bevuto troppo?
[Olga] Ah, tu donna spiritosa!
Bene ti servirà!
Perché signora Vittoria diavolo per capelli.
Dice tu ieri molto maleducata,
dice tu grandissima figura di escremento,
dice chiama bella capitalista e scusati.
Ecco suo numero!
Dice subito!
[Musica calma in sottofondo - piano e voce]
[Cellulare di Alessia vibra]
/ti dico quel che credo, ognuno gioca le sue carte/
/che valgono un momento, uno strappo di vento/
/ho fatto troppi sogni e molti a occhi aperti/
/e adesso che li conto so che sono ricorrenti/
[Suona il campanello]
/perché da qui, sdraiata contro la collina vedo/
/che sono nuvole che scoppiano di luce in cielo/
[Alessia] Pronto?
/e resto sveglia a raccontarti quanto sia grande il mare/
[Donna] Ah, mi scusi, buongiorno.
Abita qui Skemmy? Skemmy. Lo Giudice.
Sono l'antennista.
/fermati qui c'è una foto da salvare/
[Alessia] Pronto? Ma chi è? Pronto?
/noi siamo lì e dietro il mare/
[VFC - Laura] Tutti dalla vita ci aspettiamo qualcosa:
aspettiamo un aumento di stipendio, il tram alla fermata,
le vacanze estive, i saldi per comprarci le scarpe,
il sabato per la spesa grossa al supermercato, la domenica per mangiare le lasagne,
il turno in sala d'aspetto,
aspettiamo che i nostri sogni si realizzino,
e proprio quella canzone che ci faccia ballare.
E forse in fondo il segreto è tutto qui:
bisogna sapere aspettare.
[Musica rock]
/oggi io mi ribellerò al tuo rigore al mio scontento/
/ho un cuore in perplessità, si muove sempre in controtempo/
/perdonami, solo un'idea/
/perdonami, ??? /
/mi rotolo ??? /
/quello che sento adesso è il rumore di un mio passo/