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Buongiorno a tutti,
siamo qui a Torino alla manifestazione NO TAV, sotto la neve,
manifestazione per ricordare e solidalizzare
con i trenta arrestati attivisti NO TAV
in tutta Italia che nella notte di giovedì scorso
sono stati arrestati e portati in dieci
nel carcere de Le Vallette di Torino.
Solidarizziamo contro questi arresti,
che per noi sono arresti politici,
arresti la cui spettacolarizzazione fa veramente pensare
a un fine politico più che al mero fine giudiziario.
Infatti non c'è né la possibilità di inquinamento delle prove,
né riteniamo di fuga all'estero.
Quindi assolutamente riteniamo che come minimo
devono essere concessi loro gli arresti domiciliari.
Ovviamente la lotta, la resistenza degli attivisti No Tav
continua e continuerà, anche oggi l'abbiamo dimostrato,
in migliaia a Torino, per dire no a un'opera inutile
che costerà un sacco di soldi,
circa 17 miliardi almeno secondo il progetto.
Progetto che ancora manca, e quindi andiamo già a dire
come secondo noi ci sia un vizio formale
alla base degli arresti degli attivisti,
perché nelle manifestazioni incriminate del 27 giugno e del 3 luglio,
quelle autorizzazioni allo sgombero dell'aerea
in cui c'era la manifestazione, a Chiomonte,
erano formalmente sbagliate.
Infatti era stato chiesto il plateatico,
cioè la possibilità di insistere sul suolo al Comune
ed era stato regolarmente autorizzato.
Quindi gli arresti che seguono alla resistenza
allo sgombero hanno un vizio formale di base.
Tante altre irregolarità potremmo narrare della vicenda No Tav,
che spiegano veramente come la politica
stia cercando di passare lei sopra le leggi,
per far sì che quest'opera vada avanti.
Quindi penso che comunque ci sia
un grosso problema di democrazia in Italia,
un grosso problema di legalità.
E purtroppo come abbiamo visto anche
con le *** retate sulla 'ndrangheta, le 'ndrine calabresi
e la loro collusione con i partiti, in Piemonte come in Lombardia,
dimostrano come le grandi opere siano sempre più
un modo per ricettare i soldi sporchi della criminalità organizzata
e un modo per spendere le nostre tasse
in qualche cosa che assolutamente di lecito ha ben poco.
L'opera è inutile e noi riteniamo che non si farà
perché non ci sono i soldi.
E l'Europa, speriamo presto, si accorgerà che
dietro c'è una grossa truffa da parte dei politici
dei principali partiti italiani.