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# Quanti Stati ci sono?
Quanti stati ci sono?
Facile: basta prendere una mappa e contare, giusto? No.
Non tutte le mappe sono uguali -- i confini cambiano a seconda di
chi le crea.
Beh, se i singoli non sono d'accordo, di certo un'assemblea risolverà la situazione. Andiamo alle Nazioni
Unite, troviamo la stanza dove siedono i Paesi -- ognuno con il suo cartellino -- contiamoli
e troviamo la risposta. Ora, ovviamente, gli Stati cambiano, ma al momento in cui
è stato fatto questo video, la risposta era 193.
Il video più veloce del mondo, no? Salvo che sapete già che non è finita qui. La lista delle Nazioni Unite
assomiglia più a un club di cui non tutti sono soci che a un registro di classe.
Ad esempio, prendiamo Città del Vaticano, che è uno stato ma è troppo cool per essere
membro delle Nazioni Unite.
E nonostante la situazione della Città del Vaticano sia… complicata, è comunque semplice a confronto di quella
di altri stati... o posti -- la terminologia dovrà essere un po' imprecisa --
non appartenenti alle Nazioni Unite.
Prendiamo il Kosovo, che vuole entrare nel club ONU, ma per questo occorre che nessuno di questi
cinque stati rifiuti. E mentre gli Stati Uniti, l'Inghilterra e la Francia pensano
che il Kosovo sia uno stato, la Russia e la Cina pensano che sia solo una regione ribelle della Serbia,
quindi hanno posto il veto alla sua ammissione. Tra gli altri stati membri, più della metà riconosce il Kosovo come indipendente,
e il Kosovo, tenerissimo, ha un sito dove li ringrazia uno a uno nella loro lingua.
Ma il Kosovo non è l'unico… posto che vuole essere considerato un vero stato.
C'è la Transnistria, la Repubblica di Nagorno-Karabakh, l'Abkhazia, e l'Ossezia del Sud. Che sono o non sono
parte della Moldavia, dell'Azerbaijan o della Georgia, a seconda della persona a cui lo chiedete.
Due di questi… stati non sono riconosciuti da nessun membro dell'ONU, e altri due hanno solo cinque
sostenitori. Però ciascuno di questi quattro... posti riconosce gli altri come stati. Ci sono anche
la Repubblica Araba Democratica Sahrawi e Cipro del Nord, ognuno coi suoi sostenitori.
A questo punto forse state pensando 'OK, come stanno le cose? Non mi interessa chi pensa e chi non pensa che questi
siano degli stati, lo sono o no?' Se ci vado in vacanza,
saranno *come* uno stato oppure no? La risposta è, 'forse'.
Questi... stati sono tutti autonomi, entro certi limiti, con dei governi che emettono passaporti,
anche se di uso potenzialmente limitato, e a seconda di quale state visitando
potrebbero avere più o meno controllo sul territorio che rivendicano. Non sempre
ci sarà una frontiera ben definita.
Ciò che rende questi luoghi così 'sfocati' è che di solito sono nati da conflitti
in un passato più o meno recente.
Questo probabilmente spiega meno di quanto vorreste, quindi facciamo un esempio:
mentre gli Stati Uniti sono chiaramente una nazione ora, non lo erano nel 1776. Allora erano solo un'idea
nelle menti di certi ribelli. Non furono subito riconosciuti come indipendenti, e senza un
lavoro diplomatico, la Giovane America non ce l'avrebbe mai fatta da sola. Un po' come
successe un secolo dopo, quando anche lei ebbe i suoi, di ribelli, che diversamente da lei fallirono
nel settore diplomazia, così… ecco.
Accade così anche oggi con molti dei quasi-stati nel mondo. Forse sono i futuri USA
e forse sono i futuri Confederati -- ma al momento è difficile dirlo -- dato che
possono volerci decenni per decidere queste cose.
A proposito, avere a che fare con questi quasi-stati è scomodissimo per gli altri stati. Anche se
la tua minuscola isola-stato non si vuole immischiare negli affari di terre lontane
devi comunque decidere se mandare un ambasciatore, oppure no -- perchè non fare nulla ti costringe
a schierarti in *ogni disputa territoriale al mondo*.
Un caso notoriamente imbarazzante è: Taiwan… ehm, scusate, Cina Taipei, che fa *assolutamente* parte
della Cina e nessuno penserebbe mai il contrario… La Cina è andata via?
OK: secondo ogni accezione ragionevole, Taiwan è uno stato separato, e lo è da anni,
ma la Cina non molla e insiste che venga chiamata Cina Taipei e non dimenticatevi chi fa
tutti i vostri vestiti e utensili e TV e telefoni e computer e tutto il resto.
Quindi quasi tutti i paesi -- compresi i possenti Stati Uniti -- stanno al gioco anche se
ufficiosamente riconoscono l'indipendenza di Taiwan e fanno cose che non avrebbero senso
altrimenti -- come mandare dele portaerei per difendere un pezzo di Cina da un altro
pezzo di Cina.
Perciò, l'innocente domanda 'quanti stati ci sono?' ci ha portati dritto a un bel pulsante 'Terza Guerra Mondiale:
premere per iniziare', il che è un po' deprimente quindi continuiamo con...
Ohhhh, già.
::sigh::
Basta politica: passiamo a cose più elevate: le Olimpiadi. Di sicuro dal loro piedistallo tra gli dei
avranno una visione imparziale degli stati laggiù. "Quanti ce ne sono, Olmpiadi?"
Duecentoquattro? Ah.
Quindi le Olimpiadi sono un po'… speciali. Definiscono Porto Rico uno 'stato' anche se è
incontrovertibilmente parte degli Stati Uniti, come Bermuda e Aruba che sono sotto
l'Inghilterra e i Paesi Bassi, e così un sacco di altri posti che partecipano volentieri
alle Olimpiadi come Nazioni ma non rivendicano alcun tipo di indipendenza.
Probabilmente, le Olimpiadi includono tutti questi paesi per gonfiare il numero, così possono dire 'più di 200
paesi partecipano!' Però nemmeno la loro lista include la Città del Vaticano -- visto che,
data la composizione demografica, ci vorrebbe un intervento divino per portare a casa un oro.
E la Città del Vaticano ci riporta al perchè questa questione è così complicata:
dare una coerente definizione di 'stato' è impossibile perchè i requisiti dovrebbero includere sia
Città del Vaticano, lo stato meno statoso che è comunque uno stato -- e anche escludere
l' Anti-Città del Vaticano: Hong Kong: -- il più statoso non-stato al mondo.
Inoltre, non dimenticate dagli episodi precedenti la quantità apparentemente infinita di territori
che assomigliano e si comportano come stati indipendenti, ma che in fondo non lo sono.
E questo senza nemmeno considerare i vari Schizzati che piantano una bandiera su un'isola, o
una piattaforma petrolifera, cominciano a stampare moneta con una stampante e proclamano la nazione indipendente
di Deliria.
Se non abbiamo una serie precisa di requisiti, qual è il prossimo passo? Il meglio che possiamo fare per rispondere alla domanda
'quanti stati ci sono' per il prossimo futuro probabilmente è dire 'circa 200', e lasciare
perdere.
Voler rispondere con una cifra più significativa presuppone che ci sia un accordo più ampio che nella realtà --
alla fine, ciò che fa di uno stato uno stato è il fatto che altri stati pensino
che lo sia.