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silenzio condiviso con le parole
presenta
Dio non esiste, ma io ho trovato qualcosa di molto più rilevante
Tratto da: From Unconsciousness to Consciousness # 3
Questi discorsi sono le basi della tua meditazione.
Sedersi con me in questi discorsi non è altro che creare dentro di te uno spazio di meditazione sempre più grande.
Io non parlo per insegnare qualcosa, parlo per creare qualcosa.
Queste non sono conferenze, sono un semplice espediente che ti permette di diventare silenzioso.
Se Dio non esiste,
tu sei ateo?
Non c’è nessun Dio,
ma questo non significa
che io sia ateo.
Di certo non sono credente;
io dichiaro che Dio non esiste,
ma questo non significa
che bisogna saltare all’opposto, all’ateismo.
Anche l’ateo dice
che Dio non esiste,
ma quando io dico che Dio non esiste,
e gli atei come Charvaka,
Karl Marx,
Lenin,
Epicuro,
quando costoro dicono che Dio non esiste
c’è una differenza immensa tra la mia affermazione e la loro dichiarazione.
Le due affermazioni sono del tutto diverse;
infatti, io affermo, al tempo stesso,
che esiste un'essenza divina.
Charvaka non concorderà su questo punto;
Epicuro, Marx
e gli altri atei non concorderanno su questo punto.
Per loro
negare Dio
significa negare la consapevolezza.
Per loro negare Dio
significa che il mondo è solo materia
e nient’altro;
e quello che si considera consapevolezza
è solo il sottoprodotto di un po’ di materia messa insieme,
soltanto un effetto secondario.
Se separi gli elementi,
il sottoprodotto scompare.
Proprio come
un carro:
togli le
ruote, eliminale,
e sottrai tutte le altre parti;
e ogni volta puoi chiedere: «È questo il carro?»
Quando togli le ruote, di certo, la risposta sarà: «No».
Nessuna parte è il tutto.
Puoi prendere, una dopo l’altra,
ciascuna parte
ed eliminarle tutte, ma nessuna di quelle parti è il carro.
E alla fine ti potrebbero chiedere: «Adesso dov’è il carro?
Infatti, non è stato rimosso;
non hai mai detto, rimuovendo una certa parte, che si stava togliendo il carro.»
Il carro era solo una combinazione di cose,
non esisteva di per sé,
era un sottoprodotto.
Questo è ciò che intende Marx quando dice
che la consapevolezza è un epifenomeno:
togli
il corpo,
togli il cervello,
togli
tutto ciò che costituisce
un essere umano,
e non troverai niente che possa definirsi consapevolezza.
E quando hai tolto tutto,
non è che la consapevolezza sia stata tralasciata:
era solo un insieme.
Tu hai fatto a pezzi l’insieme.
Pertanto quando dico che Dio non esiste,
non sto concordando con Marx o Epicuro.
Di certo non concordo con Gesù,
Krishna,
Mosè, Maometto
quando dicono che Dio esiste,
perché loro intendono Dio come una persona.
Ebbene, pensare a Dio come persona
è solo
frutto della tua immaginazione.
Il Dio dei cinesi
ha un volto cinese
e il Dio dei negri ha un volto da ***;
e certamente il Dio degli ebrei avrà un naso ebreo:
non può essere altrimenti.
E se i cavalli pensassero a Dio, il loro Dio sarebbe un cavallo.
Dunque, è solo una proiezione:
dare una personalità a Dio
è una vostra proiezione.