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Carissimi amici di pianoconcerto.it,
oggi
presentiamo un'altra recensione di microfono.
Parliamo del Blue Spark.
Andiamo ad aprire insieme
questa confezione.
A differenza degli altri microfoni,
che solitamente vengono forniti con un case in alluminio,
questo microfono della Blue viene invece fornito con
un case in legno.
Osserviamolo insieme...
Apriamo il case
e scorgiamo cosa si nasconde al suo interno.
La prima cosa
che osserviamo è
il libretto di istruzioni con al suo interno
le solite informazioni sul microfono.
Noi, come per gli altri microfoni, andremo ad osservare
i grafici di risposta in frequenza.
Nelle prime pagine viene mostrato il montaggio
dello Shock Mount e l'alloggiamento del microfono
su di esso ed in questa seconda parte
invece viene fatto vedere come montare il pop filter dal momento che questo microfono
viene fornito di un pop filter della Blue.
Analizziamo il solito diagramma
di risposta in frequenza
e ci accorgiamo che anche il microfono Blue Spark che ricordo
è un entry level in ambito professionale, ha
comunque una buona curva lineare.
Il guadagno, notiamo che è superiore rispetto
all'AKG 420 che avevamo recensito la scorsa volta,
dal momento che l'AKG aveva un guadagno di massimo
4 dB. Questo microfono invece ha un guadagno specialmente
alle basse frequenze di circa
10 dB. Vediamo che
i grafici sono sovrapposti. Osserviamo il primo grafico con una linea arancione
ed uno con una linea rossa. Questo microfono
possiede il cosiddetto focus control
che permette di focalizzare la fonte sonora.
In realtà questo focus control non è altro che un filtro
taglia basso, come avevamo visto anche sull'AKG
che taglia appunto le basse frequenze e
le attenua di circa 20 dB dai 70Hz fino a circa
120 Hz.
La curva resta abbastanza lineare e costante
fino ai 10 KHz
dove poi inizia inevitabilmente l'abbassamento
di risposta alle alte frequenze.
Dimenticavo di dirvi anche sul primo
video dell'AKG che i grafici
di risposta in frequenza sono dei grafici che vengono detti semi-logaritmici
proprio perchè sull'asse delle ordinate (y)
abbiamo dei valori lineare.
Infatti l'intervallo numerico che intercorre tra un numero ed il suo successivo nella scala
è sempre costante.
Sull'asse delle x invece, come vedete,
partiamo con 70 Hz, 100Hz, 200, 300, 500
arriviamo a 1000 e al successivo troviamo 2000 Hz, 5000 Hz
10000 e 15000, quindi questa non linearità viene rappresentata appunto
con l'utilizzo dei una scala logaritmica
sull'asse delle ascisse (x).
Vediamo il diagramma che è di tipo cardioide
come potete ben vedere
e chiaramente
sui diagrammi polari abbiamo
gli angoli di cattura audio a seconda della frequenza,
quindi anche qui c'è una risposta in frequenza questa volta
non per la pressione sonora ma per l'angolo di cattura.
Nelle altre pagine del manuale vedrete
alcune tecniche di registrazione: come registrare una voce,
una chitarra acustica,
una chitarra elettrica, batterie, sassofoni,
pianoforte, e chiaramente per il pianoforte c'è bisogno di due
microfoni e vediamo come
si registra con un'immagine stereo. In particolare questa è la tecnica AB
e vediamo anche un'altra tecnica
di immagine stereo che è quella di posizionare
un microfono capovolto rispetto all'altro ed i due microfoni devono avere un'angolazione
di 90° tra le due capsule.
Per le specifiche tecniche
il microfono è a condensatore.
Diagramma polare cardioide, l'unico ed avevamo visto che sull'AKG potevamo selezionare
3 diversi tipi di polar pattern, ovvero
cardioide, omnidirezionale e figura 8.
In questo caso abbiamo solo il cardioide,
il range di frequenza è dai 20 Hz ai 20 KHz
l'impedenza di uscita è 50 Ohm
il massimo livello SPL è di 128 dB
Elettrificazione di
Phantom Power a 48v.
Il peso è di circa 1,25 lbs e
le dimensioni sono lunghezza: 7,76 inches
ed il diametro 1,77 inches.
Gli accessori inclusi sono: il filtro
antipop, lo shock mount
e chiaramente il case in legno.
Possiamo quindi accedere al vano del microfono,
rimuovendo questa protezione
superiore. Vediamo
come vi dicevo proteggo sempre la capsula del microfono con bustine essiccanti,
il microfono
viene fornito di shock mount,
di un filtro antipop ed ovviamente il microfono.
Andiamo ad analizzare lo shock mount
diverso da quelli che siamo abituati
a vedere nelle confezioni dei vari microfoni,
svolge comunque egregiamente il suo lavoro.
E' composto di una circonferenza esterna che ne fa da portante
ed una circonferenza interna sorretta
tramite degli elastici. E' molto
ben ammortizzato e realizzato in acciaio.
Andando avanti
vediamo il pop filter.
Il pop filter è il classico di tutti i microfoni marcati
blue. Nella parte anteriore è presente lo stemma
della marca Blue,
ed è realizzato in un materiale ferroso.
Questo pop filter dovrà poi essere
posizionato sulla capsula
ed avvitato per mezzo di questa struttura a vite
Per ultimo possiamo spacchettare
il microfono.
Il microfono si presenta molto bene
come la maggior parte dei microfoni della blue abbiamo
una capsula che è separata dal resto del corpo del microfono,
e il corpo dl microfono
di color rosso e arancione con lo stemma blue
nella parte alta. Il corpo è racchiuso tra due
semisfere una inferiore ed una superiore.
La connessione ovviamente è di tipo XLR.
Sul retro
osserviamo che bisogna rimuovere questa vite per poter
attaccare il pop filter.
In fondo al microfono abbiamo
il famoso pulsante di focus control,
ovvero il filtro low cut.
Non ci resta che collegare il microfono
Blue Spark
al nostro impianto per verificarne il funzionamento.
Bene, abbiamo montato finalmente il microfono nel suo
alloggiamento ,
ci accorgiamo immediatamente che la voce esce molto pulita
Per il costo è eccezionale.
Ricordo che questo microfono ha un prezzo di circa 199 euro,
qui in Italia, poi chiaramente ci saranno
i negozi che
potranno esercitare un diritto di 20 euro in più o in meno.
E' un acquisto che io consiglio a tutti perchè è veramente un microfono di qualità.
Anche essendo un entry level in campo professionale.
Vedremo comunque più avanti anche altre
prove di altri microfoni e quello
che ci tengo a farvi sentire è come sempre, la ripresa di
uno strumento acustico, quindi in questo caso la chitarra,
e ascoltiamo solamente poche note solo per valutare
il dettaglio di ripresa di questo microfono su uno strumento acustico.
Tra le altre cose, questo microfono è indicato
proprio per la ripresa di strumenti acustici, quindi vediamo subito come si comporta.
Ha un suono veramente molto bello, come l'AKG questo microfono
forse da un Enhancement
alle frequenze alte, questo
aiuta molto la registrazione di strumenti come la chitarra acustica.
Se avete fatto caso nel precedente
filmato review dell'AKG avevamo
un suono decisamente più confusionario
sulle basse frequenze, su questo microfono
invece sentiamo che il suono
viene prodotto proprio quasi come viene suonato. Io in cuffia
sento lo stesso suono che sento fuori dalle cuffie, ovvero quello originale della chitarra,
cosa che invece non era per quanto riguardava l'AKG che ovviamente ha
altre caratteristiche e punti di forza
rispetto a questo microfono della Blue. Infatti l'AKG è
consigliato per la ripresa del pianoforte e della voce, il Blue
invece è consigliato per la ripresa di Voce e strumenti
acustici, come la chitarra ad esempio.
Può essere anche ripreso il pianoforte
ricordiamo però che per la ripresa di strumenti come il pianoforte c'è la
di utilizzare due
microfoni per un'immagine stereo. Le tecniche
di microfonaggio o microfonazione sulla ripresa di
strumenti come appunto il pianoforte, verranno fatte
dei tutorial pensati apposta per questo scopo,
dal momento che il microfonaggio è un argomento molto difficile
da capire e quindi credo non basterà neanche un tutorial per dare delle
basi. Avremo bisogno di almeno 2 o più tutorials.
Vedremo dunque come microfonare nel dettaglio strumenti come una chitarra,
come microfonare una chitarra elettrica oltre all'acustica,
quindi posizionando i microfoni direttamente all'uscita del cono
dell'amplificatore della chitarra realizzando una registrazione Clean Guitar,
e vedremo anche
come posizionare i microfoni
su strumenti a percussione come la batteria
che richiede un'enormità di microfoni e come
mia nota personale aggiungo che credo ci siano veramente
pochi microfoni che rendono bene il suono della batteria in registrazione.
Uno di questi microfoni è ad esempio
l'Audix che vende un Kit che si chiama
DP7
che sono 7 microfoni per la ripresa di batteria
tra cui 4 microfoni di cui uno
dedicato per la ripresa del rullante, e 3 per i toms.
Abbiamo poi un microfono per il Kick ed
2 overhead per riprendere
i piatti e tutti i Cymbals.
Per questa review abbiamo terminato,
e quindi vi lascio con al solito
una registrazione che utilizza
anche degli effetti. Questa volta ho registrato un pezzo
di We are the World di Michael Jackson, un piccolo omaggio...
Spero vorrete proseguire a seguire i nostri
tutorial, oltretutto per ultima cosa,
vi ricordo che i nostri videotutorial sono
sottotitolati e possono essere seguiti anche da
persone che non parlano italiano,
in quanto possono tradurre automaticamente
i sottotitoli in italiano nella lingua
di loro preferenza.
L'ultimissima cosa, come al solito io vi raccomando
e vi invito a visitare il nostro sito internet
all'indirizzo http://www.pianoconcerto.it
abbiamo un forum
quindi registratevi anche sul forum, è una procedura che richiede veramente
pochi secondi perchè non c'è neanche bisogno di confermare tramite email l'iscrizione
Credo sia un bel metodo, secondo me,
di confrontare le proprie idee con altre persone,
farci domande sui video tutorial e su tutto quello che volete.
Quindi io vi aspetto sul nostro sito
www.pianoconcerto.it e vi saluto
e vi rimando al prossimo videotutorial
oppure alla prossima recensione.
Grazie a tutti per l'attenzione e buon proseguimento.